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Colle don Bosco: festa delle scuole salesiane in onore di San Domenico Savio – Bra Oggi

Venerdì 20 maggio a Colle don Bosco si è celebrata la festa in onore di San Domenico Savio, con la partecipazione di 2680 allievi delle scuole medie salesiane di Piemonte e Valle d’Aosta. Di seguito la notizia riportata dal settimanale Bra Oggi.

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Venerdì 20 maggio una splendida giornata ha accolto al Colle don Bosco ben 2680 allievi/e delle scuole medie salesiane del Piemonte e Valle d’Aosta qui convenuti per la grande festa in onore di San Domenico Savio che si tiene ogni due anni, Covid permettendo.

L’ottima organizzazione ha consentito a tutti di partecipare, divisi per classi, ai 53 stand allestiti con i giochi più vari. In ogni postazione erano presenti due animatori delle scuole superiori. Ogni classe sceglieva liberamente lo stand e gareggiava con un’altra classe per aggiudicarsi il punteggio migliore. Al termine la premiazione nei pressi del palco allestito per l’occasione.

Non sono mancati i cori e i canti diretti da un bravo animatore professionista, che sapeva coinvolgere egregiamente quella massa enorme di ragazzi entusiasti. Non è mancato un breve momento di riflessione e di preghiera nella chiesa superiore. Al termine il saluto e il messaggio finale del superiore regionale. Alle 16 discesa in massa per raggiungere i numerosi pullman posteggiati alla base della collina.

Sulla via del ritorno si notava sui volti sudati la stanchezza, ma anche la gioia per questa esperienza indimenticabile.

Salesiani Bra: la scuola media al Conservatorio

Nella giornata di mercoledì 2 marzo gli allievi della scuola media salesiana “San Domenico Savio” di Bra hanno trascorso un pomeriggio all’insegna della cultura nella città di Torino. Sono partiti facendo una visita tra le vie storiche di Torino, per poi passare al concerto diretta dal M.° Giuseppe Ratti (direttore e docente dell’orchestra degli studenti presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” ) il quale li ha ringraziati per la loro partecipazione.
Di seguito l’articolo di Salesiani Bra.

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Lo scorso mercoledì 2 marzo un nutrito gruppo di studenti della scuola media salesiana “San Domenico Savio” di Bra ha trascorso un pomeriggio all’insegna della cultura nella città di Torino. Era la prima gita con il pullman dopo il lungo periodo Covid: anche per questo particolarmente attesa e gradita. I ragazzi accompagnati dai proff. Francesca Berri, Cinzia Longo e Bruno Raspini hanno intrapreso una apprezzata visita storico artistica, per le vie della città, seguita da un coinvolgente concerto presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi”.

Gli studenti hanno avuto modo di conoscere le principali opere di Guarino Guarini e Filippo Juvarra ammirando alcuni dei più importanti interventi architettonici dei due grandi maestri del barocco piemontese.

Dopo aver visitato la Real Chiesa di San Lorenzo i partecipanti all’uscita didattica hanno potuto scambiare alcune battute con il presidente della Regione, casualmente incrociato in Piazza Castello. Cirio ha interrogato i ragazzi sui principali palazzi presenti nella piazza e ha spiegato loro che Palazzo Madama ospitò il primo parlamento dell’Italia unita.

La giornata è terminata nella splendida sala concerti del Conservatorio dove – a seguito di una interessante introduzione storico musicale – sono state eseguite celebri pagine di Mozart e Schubert.

A conclusione del concerto, il M.° Giuseppe Ratti – direttore e docente dell’orchestra degli studenti del Conservatorio torinese – ha ringraziato pubblicamente i ragazzi per aver presenziato al concerto.

Tutti soddisfatti e… alla prossima|

Prof.Bruno Raspini

docente di musica

 

Alunno premiato alla Casa del Cottolengo – Salesiani Bra

Sabato 24 aprile si è tenuta la cerimonia di premiazione del giovane allievo di terza media dei Salesiani di Bra vincitore del concorso nazionale, “Premio della Bontà”, con un tema su San Giuseppe Benedetto Cottolengo. La premiazione è avvenuta alla presenza del Sindaco presso la casa natale del Santo. Si riporta di seguito l’evento.

Sabato 24 aprile Francesco Molinaro, studente di terza della scuola media salesiana San Domenico Savio di Bra, ha ricevuto ulteriori riconoscimenti per il primo posto recentemente ottenuto al concorso letterario “Premio della Bontà”.

La premiazione è avvenuta presso la casa natale di San Giuseppe Benedetto Cottolengo, santo su cui è incentrato il testo vincitore. Presenti, oltre ai titolari della casa, organizzatori dell’incontro, anche il sindaco, in rappresentanza della città di Bra, assieme ad una delegazione della scuola salesiana. Dopo alcuni interventi, i presenti hanno voluto omaggiare Francesco con diversi premi, oltre al riconoscimento per un risultato così importante, soprattutto per il significato che assume la tematica, la scelta dell’argomento e del luogo da descrivere.

Il concorso in questione è stato indetto dall’Arciconfraternita di Sant’Antonio di Padova. Da più di quarant’anni l’Arciconfraternita è impegnata nell’Apostolato verso i giovani organizzando un Concorso denominato oggi “Premio della Bontà sant’Antonio di Padova”. Concorso nazionale e internazionale, dal momento che è rivolto a tutti gli allievi di ogni ordine e grado di lingua italiana ovunque residenti in Italia e nel mondo (molti elaborati sono giunti dall’estero). Lo scopo è quello di cogliere le aspirazioni e i pensieri dei giovani, che saranno gli attori della società del futuro.

Il tema annuale viene annunciato in autunno e la Cerimonia conclusiva viene celebrata solennemente a Padova nel mese di maggio ed è comprensiva di una suggestiva cerimonia trasmessa anche in diretta tv, oltre a una serie di eventi dedicati.
La sezione “narrativa” richiedeva la stesura di un testo seguendo la seguente traccia “Un luogo o un monumento può essere testimone di storie o eventi di bontà e solidarietà, che hanno lasciato tracce nelle nostre Città e Paesi. Racconta ciò che puoi scoprire nei luoghi in cui vivi.

Francesco per questo tema ha scelto la Piccola Casa della Divina Provvidenza, riuscendo a conciliare i passi più importanti della vita di San Giuseppe Benedetto Cottolengo con l’opera da lui realizzata quotidianamente, personalizzando l’elaborato con l’inserimento di considerazioni personali e spunti di riflessione davvero encomiabili. Il tutto con una scrittura fluente e introspettiva.

Il santo – scrive Francesco – ha sempre dedicato la sua vita ai poveri, che sono Gesù e come tali bisogna servirli. La Casa della Divina Provvidenza si ispira a lui cercando di portare avanti il suo progetto, prendendosi cura della persona povera, malata, abbandonata, particolarmente bisognosa, senza distinzione alcuna e basandosi sull’uguaglianza perché in essa riconosce il volto di Cristo”. E ancora: “La persona che entra alla Piccola Casa viene accolta con il massimo rispetto come se fosse a casa sua. Questo luogo è fondato sull’amore, sull’amicizia e sulla speranza di vita eterna e ha come sostegno ogni giorno la preghiera e la fede.

Il risultato ottenuto è una bella soddisfazione sia per Francesco, sempre puntuale nello studio, preciso e dal comportamento impeccabile, che dimostra grande sensibilità e un animo buono e generoso, sia per la scuola salesiana San Domenico Savio presente qui a Bra.
Una piccola curiosità: Francesco è stato premiato quest’anno anche ad un altro concorso letterario, “La scuola che vorrei”, ed ha interamente donato il proprio premio alla scuola salesiana per l’acquisto di materiale didattico. Anche da questi particolari, si evince che il premio della bontà sia un titolo quanto mai appropriato.

Concludo con le parole di Francesco riguardo a San Giuseppe Benedetto Cottolengo:

Sono davvero fortunato ad avere un concittadino santo da cui prendere esempio nella vita di tutti i miei giorni e al quale rivolgere la mia preghiera. Quando penso a lui provo una sensazione di grande pace, di armonia e di forza. Ognuno di noi deve ascoltare il messaggio che il santo vuole trasmetterci ovvero l’amore verso gli ultimi. Anche noi ragazzi possiamo metterlo in pratica partendo dalle piccole e buone azioni quotidiane nella nostra vita e accogliendo e aiutando chi è in difficoltà.

Prof.Marco Dalmasso

Il “Quiz time” a scuola per la Festa di San Domenico Savio

Nella giornata di oggi, 6 maggio 2021, le scuole medie salesiane e delle FMA del territorio hanno potuto assaporare la festa di San Domenico Savio con una “sfida a quiz” sullo stile DS Mood!

Ogni classe si è potuta così collegare online alle ore 12.00 al gioco condotto da Egidio Carlomagno (Responsabile settore animando della Cooperativa E.T.) sfidandosi a suon di domande sulle vicende storiche di San Domenico Savio, terminando poi con il saluto dell’Ispettore don Leonardo Mancini. Vincitore della sfida, la classe 1°B della Scuola Media di Valsalice!

DS MOOD – 6 Maggio: Festa di San Domenico Savio

Per assaporare al meglio la festa del 6 maggio dedicata a San Domenico Savio, ecco una proposta che ripercorre lo stile del giovane Domenico, il DS Mood!

Oltre all’evento “a quiz” dedicato alle scuole che si svolgerà il giorno della festa, vengono di seguito proposti due contributi video per la riflessione e 4 attività da proporre ai ragazzi per vivere il DS Mood!

La compagnia dell’Immacolata

Domenico Savio aveva 12 anni quando si mise a lavorare per un grande progetto che aveva in testa. Scelse alcuni dei suoi amici di cui si fidava di più e li invitò a unirsi insieme per formare un gruppo chia­mato «Compagnia dell’Immacolata».
Lo scopo di questo gruppo era quello di darsi delle regole per fare del bene agli altri con l’aiuto di Maria, ne riportiamo qualcuna.
Promettiamo di:

1. Aiutare i nostri compagni e incoraggiarli, correggerli se sbagliano con pazienza e in privato
2. Non perdere tempo: impegnarci a scuola e in tutti i nostri doveri.
3. Giocare con gli altri durante le ricreazioni
4. Ascoltare i consigli dei genitori e degli insegnanti osservare con esattezza le regole della casa.
5. Non escludere nessuno, sopportare con pazienza anche i compagni più lontani, non prendere in giro gli altri.
6. Accettare il cibo che ci viene dato a tavola senza lamentarsi ma piuttosto ringraziare e distogliere anche gli altri dal lamentarsi.
7. Pregare la mattina e la sera, in particolare affidarsi a Maria: per il nostro gruppo, i nostri amici, la nostra famiglia. Vivere la confessione e partecipare alla Messa.
8. Prendere un impegno concreto per aiutare in casa, a scuola o qualche amico che ha bisogno.
9. Leggere la vita di un giovane santo.

La Compagnia è posta sotto la protezione dell’Immacolata Concezione, di cui avremo il titolo e porteremo la medaglia. Una sincera, filiale, illimitata fiducia in Maria, una tenerezza particolare verso di lei, una devozione costante ci renderanno superiori a ogni ostacolo, tenaci nelle risoluzioni, rigidi verso noi stessi, amorevoli col nostro prossimo, ed esatti in tutto.

Castelnuovo Don Bosco: la terra natia dei santi sociali

Cronaca qui di oggi, martedì 12 maggio, dedica un articolo a Castelnuovo Don Bosco, la terra natia dei santi sociali sulle colline tra Asti e Torino. Si riporta di seguito l’articolo, a cura di Giorgio Enrico Cavallo.

CASTELNUOVO DON BOSCO
La terra natia dei santi sociali sulle colline tra Asti e Torino

Per gli amanti delle coincidenze, il tranquillo comune di Castelnuovo Don Bosco ne presenta ben cinque. È risaputo che questo paese di circa tremila anime non lontano da Chieri fu la patria di san Giovanni Bosco, il  fondatore dei salesiani; ma non solo: qui nacquero anche san Giuseppe Cafasso, il celebre ” santo degli impiccati”, ed il beato Giuseppe Allamano, fondatore dei missionari della Consolata. Poco lontano nacque san Domenico Savio, che morì in frazione Mondonio di Castelnuovo ancora in età giovanile. Ed a Capriglio, il paese limitrofo, nacque Margherita Occhiena, madre di don Bosco, che visse lungamente a Castelnuovo.

Insomma: in uno spazio geograficamente ristretto, a distanza di una manciata di chilometri, sono nati alcuni dei più amati santi piemontesi. Come se queste colline dell’Alto Astigiano, tra i boschi, le vigne e i frutteti, avessero qualcosa che attrae la santità.

A partire dagli anni Venti, per celebrare la grandezza di don Bosco, i salesiani acquistarono i terreni della località Becchi, luogo dove il loro santo fondatore visse fino ai 12 anni. La sua casa è stata conservata e trasformata in un museo, nel quale il visitatore può scoprire l’ umile vita dei contadini di inizio Ottocento. Giovannino Bosco in questa semplice cascina, la più povera della borgata, ebbe – all’età di nove anni – il sogno che egli stesso definì profetico, e che lo spinse poi al sacerdozio.

Fino agli anni Cinquanta, I Becchi di Castelnuovo si presentavano sostanzialmente come li aveva lasciati don Bosco. Poi, nel 1961, iniziarono i lavori di costruzione di una basilica imponente, sconfinata, un tempio di immani dimensioni che sovrasta la collina e che è diventato uno dei simboli del Piemonte nel mondo.

La basilica di don Bosco, visitata ogni anno da migliaia di pellegrini da ogni angolo del globo, è un vero monumento alla grandezza del santo di Valdocco. Per erigerla ci vollero cinque anni: fu completata nel 1966. Si presenta come una basilica di antica memoria, di forme classiche. Tale sconfinato edificio, posto sulla sommità di una collina dolce, ha suscitato talora accese critiche, in quanto non si integrerebbe molto bene con il paesaggio circostante. In realtà, vanno ringraziati gli architetti di allora che eressero una chiesa a forma di chiesa, senza cedere alle tentazioni moderniste ben più impattanti tutt’ ora in voga.

Una eccezionale scalinata conduce al tempio, contornato da due solenni campanili che slanciano la struttura verso il cielo. In quella che papa Benedetto XVI elevò al grado di basilica minore sono conservate due importanti reliquie: il cervello di don Bosco e un osso di san Domenico Savio. Diciamola tutta: oggi facciamo fatica a comprendere l’ importanza delle reliquie; eppure, i ladri dimostrano di apprezzarle (eccome!): la reliquia di san Giovanni Bosco è stata rocambolescamente trafugata il 2 giugno 2017 e recuperata a seguito di intense indagini dai carabinieri. La reliquia è stata restituita il 16 agosto successivo alla presenza del Rettor Maggiore dei Salesiani.

ANNULLAMENTO: Weekend Savio Club: 29 febbraio – 1 marzo 2020

ATTENZIONE: in ottemperanza della ordinanza ministeriale del 23 febbraio 2020 in merito alle “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019” si rende noto che l’appuntamento dei Savio Club previsto da sabato 29 febbraio a domenica 1 marzo è stato annullato.

Sabato 29 febbraio e domenica 1° marzo 2020 torna l’appuntamento del Savio Club al Colle don Bosco: un weekend dedicato ai ragazzi e alle ragazze di 1°, 2° e 3° media, animato dal gioco, dalla preghiera, dall’amicizia e anche da momenti riflessivi nei quali i ragazzi crescono imparando ad apprezzare la vita come dono di Dio.

L’appuntamento è previsto dalle ore 16.00 del sabato fino alle ore 16.00 della domenica.

Da portare:

  • Cena al sacco;
  • Necessario per scrivere;
  • Federa, lenzuolo o sacco a pelo.

Iscrizioni:

  • Costo: 18 €;
  • Iscrizioni entro lunedì 24 febbraio.

Informazioni:

 

Weekend Savio Club: 16-17 novembre 2019

Sabato 16 e domenica 17 novembre 2019 torna l’appuntamento del Savio Club al Colle don Bosco: un weekend dedicato ai ragazzi e alle ragazze di 1°, 2° e 3° media, animato dal gioco, dalla preghiera, dall’amicizia e anche da momenti riflessivi nei quali i ragazzi crescono imparando ad apprezzare la vita come dono di Dio.

L’appuntamento è previsto dalle ore 16.00 del sabato fino alle ore 16.00 della domenica.

Da portare:

  • Cena al sacco;
  • Quaderno ad anelli A5 e penna;
  • Federa, lenzuolo o sacco a pelo.

Iscrizioni:

  • Costo: 18 €;
  • Iscrizioni entro giovedì 14 novembre.

Informazioni:

 

Cumiana – A Malta per l’inglese!

Si riporta l’articolo proveniente da donboscocumiana.it riguardo al soggiorno a Malta, dei ragazzi frequentanti la seconda media, presso il Savio College di Dingli per un corso di potenziamento della lingua inglese.

Anche quest’anno alcuni ragazzi di seconda media sono stati ospiti del Savio College di Dingli, a Malta, per un corso di potenziamento della lingua inglese. La mattina gli studenti hanno partecipato alle lezioni con insegnanti madrelingua e nel pomeriggio hanno alternato momenti di svago a visite guidate alla scoperta della storia dell’isola. Il soggiorno è stato un’esperienza di crescita formativa e culturale che ci proponiamo di ripetere in futuro.

Domenico Savio, tra la Basilica di Torino Maria Ausiliatrice e la Basilica di Lecce

Si presenta il video saluto di Don Guido Errico, direttore dei salesiani di Valdocco, in vista della imminente festa di San Domenico Savio. Festa che, oltre alla forte devozione popolare, celebra un gemellaggio capace di legare la Basilica torinese di Maria Ausiliatrice, dove si trova la tomba del santo, con la città di Lecce dove ha sede la Basilia di San Domenico Savio

I saluti dalla Basilica Domenico Savio di Lecce