L’8 Febbraio 2018 si è tenuto a Valdocco, nella Basilica di Maria Ausiliatrice, il quarto dei sei incontri di “E Se La Fede avesse Ragione?” rivolti ai giovani, per donare un percorso personale autentico di fede a tutti coloro che vi partecipano.
“Un albero, tanti rami” è stato il tema portante dell’incontro condotto da Don Michele Roselli, che ha fotografato la Chiesa come un albero particolare, ovvero l’albero della Croce, che con i suoi rami, tutti i fratelli che fanno costantemente esperienza nella fede, abbraccia il mondo intero #nessunoescluso, appunto, come ricorda il tema pastorale dell’anno corrente. L’invito a tutti gli astanti è stato quello di coltivare un “noi” credente proteso verso un “tutti”, anche verso coloro che non sono credenti, al fine di essere in comunione con il mondo. Ecco il video dell’intero incontro. Buona Visione!
>>> Prossimi Appuntamenti
8 Marzo 2018 – “E fuori della Chiesa?” 3 Maggio 2018 – “Chiesa in uscita”
Orario e Struttura degli incontri:
ore 19,45 possibile cena al sacco; ore 20,45 ritrovo e accoglienza; ore 21,00 catechesi; ore 21,45 preghiera e confessioni; ore 22,30 conclusione
https://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2018/03/faye-cornish-512495-unsplash.jpg31325568Adminhttps://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2021/04/Nuovo_logo_salesiani_Piemonte.pngAdmin2018-03-01 10:27:382018-07-21 18:35:54Un albero, tanti rami – E se La Fede avesse Ragione? Video del 4º Appuntamento
Si celebra oggi, 23 febbraio, primo venerdì di Quaresima, una Giornata di preghiera e digiuno per la pace, in particolare per il Sud Sudan e la Repubblica Democratica del Congo. L’iniziativa è stata lanciata da Papa Francesco durante l’Angelus di domenica 4 febbraio.
All’Angelus, Papa Francesco propone di guardare “al tragico protrarsi di situazioni di conflitto in diverse parti del mondo” invitando anche i fratelli e le sorelle non cattolici e non cristiani ad associarsi “nelle modalità che riterranno più opportune, ma tutti insieme”.
Preghiera nella Basilica di Maria Ausiliatrice
Nel clima della giornata di preghiera e digiuno indetta dal Santo Padre per impetrare il dono della pace, i fedeli riuniti oggi nella Basilica di Maria Ausiliatrice in Torino sono invitati ad offrire la loro preghiera per le necessità della Famiglia Salesiana presente in Siria.
Questa intenzione è espressa da un cero accesso dinanzi al quadro dell’Ausiliatrice in Basilica. Si tratta di una tappa ulteriore del cammino di ringraziamento e preghiera inaugurato dal Rettor Maggiore don Angel Fernandez Artime nel contesto delle celebrazioni per il 150° anniversario della consacrazione della Basilica di Valdocco.”
Uniti insieme, dunque, per indurre chiunque a un serio discernimento su quanto sta avvenendo nei bassifondi della storia. In effetti, i due Paesi dell’Africa subsahariana per cui pregare e digiunare, duramente provati dalle violenze, sono l’emblema di quelle che il pontefice chiama «periferie del mondo».
Ed è proprio la storia di quelle terre insanguinate che TV2000 ha dedicato alcuni servizi, proposti qui di seguito.
Sud Sudan e Congo, nel cuore del Papa e
al centro della Giornata di digiuno e preghiera
Siamo alla vigilia della giornata di digiuno e preghiera per la pace fortemente voluta dal Papa. Nel cuore di Francesco, la situazione drammatica in Congo e in Sud Sudan, oltre a quella della Siria, paese in cui, negli ultimi giorni, la guerra si è di nuovo infiammata. Da tutto il mondo continuano ad arrivare adesioni all’iniziativa rivolta ai fedeli di tutte le religioni, non solo cristiani. Grande l’impegno della chiesa nei processi di pacificazione nei due paesi africani, dilaniati da guerre civili e piegati da massacri e carestie. Servizio di Maurizio Di Schino
PREGHIERA E DIGIUNO PER LA PACE
Nell’Angelus del 4 febbraio 2018 Papa Francesco è tornato a parlare del tragico protrarsi di situazioni di conflitto in diverse parti del mondo, in particolare in Sud Sudan e Congo. Ha così invitato tutti a partecipare ad una speciale Giornata di preghiera e digiuno per la pace che si terrà venerdì 23 febbraio 2018. In questa occasione abbiamo incontrato alcuni membri della comunità cattolica congolese a Roma: Padre Rigobert Kyungu sj, segretario regionale dei Gesuiti per l’Africa e segretario dei Consiglieri ed Assistenti Religiosi Congolesi di diverse congregazioni a Roma; Barthélemy Hemedi Nasibu, Ricercatore e studente in filosofia politica alla Pontificia Università Gregoriana di Roma e Suor Marie-Pierre OTIBA, segretaria francofona della Sacra Famiglia di Bordeaux. Con loro abbiamo ripreso le parole del Papa del 23 novembre 2017 nella Preghiera e digiuno per il Congo e il Sud Sudan.
In vista della Giornata di preghiera e digiuno per la pace nella Repubblica Democratica del Congo e in Sud Sudan, nata dall’invito di Papa Francesco per evidenziare la situazione drammatica che i due paesi stanno vivendo a causa dei conflitti in atto, dedichiamo il nostro incontro di oggi al Sud Sudan. Abbiamo incontrato tre testimoni di missione in Sud Sudan: Sr Paola Moggi, Direttrice del Centro di Comunicazione Combonifem; Sr Lucia Disconsi missionaria comboniana e Padre Richard Iga Alao dell’Arcidiocesi di Khartoum in Sudan. E con loro, abbiamo riascoltato le parole di Papa Francesco nell’Angelus del 4 febbraio 2018 e in Visita del Santo Padre Francesco alla Comunità Anglicana nella Chiesa «All Saints’» di Roma del 26 febbraio 2017.
Ecco, ancora, un interessante articolo di Avvenire a cura di Giulio Albanese che spiega il significato di questa Giornata di preghiera e digiuno per la pace.
Con la vita degli ultimi. Questa giornata indetta dal Papa
Ciò che conquista gli animi nei discorsi di papa Francesco è il punto di vista: un inedito sguardo extra moenia o “fuori le mura”, che pensa la Chiesa a partire dal mondo, non viceversa. L’odierna giornata di preghiera e digiuno per la pace nella Repubblica Democratica del Congo e nel Sudan Meridionale, alla quale Francesco invita tutti, si inserisce in questo contesto e dovrebbe indurre chiunque a un serio discernimento su quanto sta avvenendo nei bassifondi della storia. In effetti, i due Paesi dell’Africa subsahariana per cui pregare e digiunare, duramente provati dalle violenze, costituiscono l’emblema di quelle che il pontefice, nel suo magistero, chiama «periferie del mondo».
Ed è proprio la storia di quelle terre insanguinate, pur passando dai resoconti della memoria in mani sempre diverse, quante sono le generazioni, che dovrebbe aiutarci a comprendere quanto aberrante sia l’egoismo umano. Essa, infatti, continua a costituire la narrazione permanente, modulata con generi letterari diversi, di modelli di civilizzazione che in fondo hanno sempre generato, oltre alle guerre, esclusione a dismisura.
Il Congo di cui stiamo parlando, ex possedimento personale di re Leopoldo dei Belgi, è un Paese dove le ingiustizie e le sopraffazioni più terribili hanno rappresentato una costante fin dai tempi del colonialismo. E lo stesso ragionamento può essere riferito al Sud Sudan, la più giovane nazione africana, nata a seguito di una consultazione referendaria nel 2011. Ma anche in questo caso, sia prima dell’indipendenza che poi, a dettare le regole del gioco, sono stati i violenti. Pertanto, la licenza di uccidere, calpestando la dignità umana,va condannata e soprattutto scongiurata, promuovendo cammini di pace. Non basta, cioè, invocare la fine delle ostilità perpetrate dai signori della guerra.
Come diceva il compianto arcivescovo di Milano, cardinale Carlo Maria Martini, «la pace ha un costo, la pace si paga. Anche il Vangelo, quando dice “A chi vuole toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello”, fa capire che c’è un prezzo da pagare, che non basta invocare la pace». Bisogna essere disposti a sacrificare anche qualcosa di proprio, per questo grande bene; e non solo a livello personale, ma anche di gruppo, di popoli e nazioni. Andando, soprattutto, al di là di quel perbenismo endemico del nostro tempo, per cui le miserie del mondo sono da addebitare, paradossalmente, alle vittime stesse della miseria, sarebbe opportuno interrogarsi sulle cause, quasi mai mediatizzate, che generano morte e distruzione. Ecco che allora scopriremmo intrighi d’ogni genere legati al diktat dell’interesse, poco importa se di questa o quella oligarchia, di questa o quella multinazionale.
È evidente che una vasta umanità dolente, vittima di soprusi a non finire, patisce innanzitutto e soprattutto le conseguenze di legami interessati, maliziosi e artefatti che dipendono dall’ingordigia di chi guarda solo e unicamente alla massimizzazione dei propri profitti. Bisogna chiedersi, allora, pregando e digiunando – se il nostro presente e il nostro futuro non siano intrappolati nelle strutture di peccato, di cui lo sfruttamento e l’abbandono delle «periferie» sono il segno più evidente.
L’impegno deve essere quello di un decentramento, guardando al mondo dalla parte degli ultimi. Non esserne capaci equivarrebbe al sonnambulismo di una fede disincarnata, oppiacea, relegata nelle sacrestie vetuste che sono l’antitesi della frontiera del Vangelo.
Un percorso di conversione, che la mistica quaresimale propone, nella consapevolezza che «essere morali – con le parole del grande sociologo Zygmunt Bauman – significa sapere che le cose possono essere buone o cattive. Ma non significa sapere, né tanto meno sapere per certo, quali siano buone e quali cattive. […] Essere morali significa non sentirsi mai abbastanza buoni…». Il mistero della predilezione di Gesù per i poveri e la loro centralità nei dinamismi del Regno e della missione suggeriscono a ogni Chiesa, nel Nord come nel Sud del mondo, di condividere la vita dei poveri e questa giornata ce lo ricorda.
https://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2018/02/pope-car-1024.jpg7681024Adminhttps://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2021/04/Nuovo_logo_salesiani_Piemonte.pngAdmin2018-02-23 16:07:072018-07-21 18:35:5823/02: Giornata di preghiera e digiuno per la pace
Il 15 e 16 Febbraio 2o18 si sono tenuti, presso il Colle don Bosco e alcune tappe limitrofe (a Buttigliera e Cascina Moglia), gli Esercizi Spirituali per i ragazzi e le ragazzi che frequentano il biennio delle scuole superiori.
Con “un freddo da Lapponia“, come lo ha definito il delegato di Animazione Vocazionale, don Fabiano Gheller, il quale ha accompagnato i ragazzi in questo fine settimana, qui si sono immersi in un clima di famiglia, di condivisione e di introspezione salesianamente allegra!
Ecco alcune testimonianze fotografiche dell’esperienza:
Si ricorda che è in arrivo a Valdocco un’altra occasione concreta per confrontarsi tra coetanei e salesiani: la Settimana Comunitaria per i giovani (ragazzi) del triennio delle scuole superiori. Si terrà a Valdocco da domenica 25 febbraio a venerdì 2 marzo. Come sempre, sono garantiti i tempi di studio.
Per chi non fosse ancora iscritto, inviare i propri nominativi a don Fabiano Ghellerentro mercoledì 21 febbraio.
https://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2018/02/My-favorite-human-is-turning-27-2-1.png10801920Adminhttps://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2021/04/Nuovo_logo_salesiani_Piemonte.pngAdmin2018-02-20 14:50:082018-07-21 18:36:05Weekend di esercizi spirituali al Colle. Com’è andata?
La Riunione presinodale che si svolgerà a Roma dal 19 al 24 marzo 2018 ha l’obiettivo di dare la possibilità ai giovani di presentare ai Padri Sinodali, che si riuniranno in Assemblea nell’ottobre 2018 sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, un documento in cui esprimono il loropunto di vista sulla realtà, le loro idee, il loro sentire, le loro proposte. Vi parteciperanno 315 ragazzi e ragazze in rappresentanza dei giovani dei 5 Continenti.
Si vogliono però coinvolgere il più possibile i giovani di tutto il mondo. Attraverso i social network anche coloro che non parteciperanno fisicamente alla Riunione presinodale, potranno unirsi a quanti si incontreranno a Roma. Tutti sono invitati a partecipare al racconto collettivo e a far sentire la propria voce, affinché i frutti della Riunione presinodale siano il più possibile espressione dell’intero mondo giovanile.
La Traccia di lavoro
La Traccia di lavoro sarà il punto di riferimento per i lavori della Riunione presinodale. Essa va letta alla luce del Documento Preparatorio e della Lettera del Papa ai giovani, con i quali è in continuità.
Nella Traccia di lavoro è possibile individuare buona parte delle premesse che hanno motivato il progetto “15# (hashtag) per raccontarsi”. “La Chiesa vuole mettersi in ascolto della voce, della sensibilità, della fede e anche dei dubbi e delle critiche dei giovani – dobbiamo ascoltare i giovani.” (Papa Francesco, Catechesi del 4 ottobre 2017). Si cerca in questo modo di attuare al meglio l’obiettivo fissato nel punto 7 della Traccia di lavoro: “La pubblicazione di questa traccia contenente le domande che orienteranno i lavori della Riunione pre-sinodale vuole essere una forma di coinvolgimento di ciascun giovane e dei gruppi giovanili del mondo intero, affinché possano prepararsi per dare il loro contributo online durante la Riunione pre-sinodale”.
Alcuni giovani invitano gli altri giovani a partecipare all’evento. L’invito è rivolto a tutti: a chi appartiene in modo più o meno deciso alla Chiesa Cattolica, alle altre confessioni cristiane o ad altre religioni e a chi non crede in Dio. Il Sinodo riguarda tutti i giovani. Rispondendo all’invito, si prenderà parte al percorso che la Chiesa sta compiendo.
https://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2018/02/1518166003673.jpg5271280Adminhttps://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2021/04/Nuovo_logo_salesiani_Piemonte.pngAdmin2018-02-16 17:31:172018-07-21 18:36:09Partecipa anche TU! Riunione presinodale dei giovani 19 – 24 marzo 2018
Nel 2017 sono arrivati in Italia 13.418 minori stranieri non accompagnati (fonte: Min. Interno – settembre 2017). Una parte di questi, una volta identificati, diventano irreperibili quindi non sono più rintracciabili nelle strutture in cui sono stati accolti. Minori invisibili che vivono in precarie condizioni igieniche, con difficoltà a procurarsi cibo e vestiti e che trascorrono la notte in alloggi di fortuna. Sono passati dai 1.754 del 2012 ai 6.561 di fine 2016 e rappresentano un quarto dei minori accolti all’interno strutture di accoglienza. A queste cifre vanno aggiunti i msna che non vengono intercettati alla frontiera o nei luoghi di sbarco.
Si tratta di circa 5000 ragazzi invisibili che gravitano attorno alle stazioni centrali delle aree metropolitane italiane e che ogni giorno rischiano di essere coinvolti in attività criminali o in circuiti di sfruttamento sessuale.
Il progetto “M’interesso di te” è stato pensato per contenere questo fenomeno, ricostruendo un rapporto di fiducia con questi ragazzi, condividendo i loro bisogni e tentando di reinserirli nel circuito di accoglienza. Le attività, sostenute grazie al fondo beneficenza di Intesa San Paolo, si svolgono a Torino, Napoli e Catania nei quartieri limitrofi alle grandi stazioni. Una rete composta da educatori di strada, psicologi e volontari che garantiscono subito a ciascun ragazzo intercettato, sostegno e protezione. In una seconda fase, viene offerta loro la possibilità di seguire un corso di lingua italiana, di ricevere assistenza legale per l’iter di riconoscimento, di acquisire competenze professionali e inserirsi nel mondo del lavoro.
Salesiani per il sociale – Federazione SCS/CNOS è impegnata da diversi anni per dare risposte concrete al fenomeno migratorio, tutelando, in particolare, i minori stranieri non accompagnati.
Sono cinque le sedi che attualmente operano nella prima accoglienza di msna con un’utenza di circa 160 posti (mentre 18 sedi sono attive nella seconda accoglienza). Un appello all’umanità ribadito anche dal rettor maggiore dei salesiani Don Ángel Artime in occasione della sua ultima visita a Napoli:
«Davanti a quegli Stati che parlano di chiusura, noi famiglia salesiana possiamo rispondere scrivendo un’altra pagina di umanità profonda. Con le nostre opere possiamo dimostrare che c’è un altro modo di agire per esempio accogliendo questi giovani, che in cerca di maggiore dignità hanno lasciato la propria terra. Sono convinto che oggi Don Bosco farebbe lo stesso».
https://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2018/02/minteresso_di_te_grafica.png4501500Adminhttps://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2021/04/Nuovo_logo_salesiani_Piemonte.pngAdmin2018-02-16 10:30:042018-07-21 18:36:11M’interesso di te. Per proteggere i minori invisibili
Riparte il progetto “L’arte di animare. Animare l’arte” realizzato dalla Pastorale Giovanile Piemonte e della Valle d’Aosta con il sostegno della Fondazione Agnelli: un percorso creativo in cui i giovani trovano uno spazio artistico e di animazione gestito da professionisti con cui fare esperienze di crescita personale e professionalizzante.
Un progetto per promuovere il protagonismo dei giovani negli oratori attraverso l’arte dell’animazione. Animare l’arte diventa una sfida essenziale per promuovere cultura e rendere le giovani generazioni più presenti, partecipi, in grado di esprimersi, di raccontarsi, di essere parte di nuove narrazioni culturali.
Per giovani dai 16 ai 25 anni
ISCRIZIONI #ANIMAMGS
Sul sito potrete reperire tutte le informazioni, scaricare il materiale, visualizzare foto e video degli eventi, conoscere i formatori, avere specifiche sui laboratori ….
I laboratori saranno a numero chiuso con un massimo di 15/20 persone
Fare riferimento al
RESPONSABILE DEL PROPRIO CENTRO
I weekend di formazione saranno 3:
ATTENZIONE
Ci si potrà iscrivere solo ed esclusivamente su questa piattaforma.
Le iscrizioni sono a carico dell’incaricato/a, i dati devono essere completi.
Si potranno scegliere fino a tre laboratori dando un ordine di preferenza.
Le iscrizioni ai laboratori SPECIALE SPETTACOLO si possono realizzare solo mandando una mail con i nominativi a stefano.mondin@31gennaio.net
Gli animatori da palco sono quelle persone capaci di muovere emozioni. Per
questo motivo sanno usare la propria voce, i propri gesti, il proprio corpo tramite sketch,
balli di gruppo e giochi di animazione, per far divertire ed emozionare gruppi da 20
a…centinaia di persone!
Il percorso viene eseguito applicando le tecniche d’improvvisazione teatrale e della comicoterapia.
Attraverso esercizi specifici si arriva ad acquisire maggiore capacità di attenzione,
ascolto, fiducia cioè tutti quegli elementi fondamentali per la creazione di un gruppo.
Ci sarà anche un momento di confronto con le proprie emozioni attraverso degli esercizi che con l’aiuto della musica portano in maniera dolce il rilascio emozionale.
Laboratorio per chi ha già sperimentato il teatro grazie alla partecipazione a
laboratori, spettacoli, compagnie. Durante gli incontri verranno affrontati i diversi ambiti in
cui la finzione si struttura con un approfondimento e un livello di difficoltà graduale degli
esercizi proposti. Si lavorerà sul corpo (presenza scenica), sulla voce (espressione), sul
palco (spazio scenico e movimento), sull’interazione teatrale (interpretazione e
improvvisazione), sul personaggio.
Arredare un spazio educativo non è un’impresa scontata: tra elementi
scenografici strabilianti permanenti e provvisori, bisogna sapere come lavorare con
materiali semplici e di riciclo, da utilizzare per fare in modo che ogni spazio comunichi il
suo senso e il “bello di essere oratorio”.
Modalità ed espedienti per entrare in contatto in momenti informali, dal
cortile alla strada. Alcune tecniche basilari del circo, della clownerie e della manipolazione
di palloncini verranno prese in prestito per capire in che modo utilizzarle come scintille per
accendere il fuoco educativo della relazione con i ragazzi animati.
Laboratorio per chi ha una passione per il canto e che desidera avere il suo primo approccio con l’arte canora. Si lavorerà sugli elementi fondamentali dell’espressione della propria vocalità, del rispetto della coralità e dell’armonia collettiva, della selezione musicale adeguata al contesto dell’esibizione musicale (liturgia, evento, festa …)
Un laboratorio per scoprire tutti i segreti del coordinamento.
Dall’organizzazione al lancio di un’attivazione, di una giornata o di un intero oratorio estivo,
ecco un insieme di tecniche e strumenti per capire come affrontare e svolgere al meglio un
tema, che sia all’aperto, al chiuso, con piccoli gruppi o con gruppi enormi! Si lavorerà sulle
dinamiche di gruppo e sulla gestione di equipe di animatori, cercando di capire come
valorizzare l’incontro e lo scambio in chiave educativa.
Laboratorio per chi desidera approfondire la conoscenza di strumenti teorici e pratici per l’ideazione, l’organizzazione, la gestione e la promozione dell’evento di “festa”. La metodologia adottata nell’ambito di questo laboratorio ludico-didattico, si fonda sul coinvolgimento diretto dei partecipanti attraverso l’animazione vista a 360°. Si approfondirà la figura dell’animatore delineando la figura come tecnico del divertimento… educativo!
La giocoleria offre una serie di sfide. Si può già considerare una sfida tirare un oggetto da una mano all’altra seguendo uno schema specifico. Una volta che sai giocolare con un attrezzo, puoi già farlo con due; e quando ne sai usare due, puoi già tirarne tre. La giocoleria è una forma di svago fisicamente e mentalmente rilassante che può aiutarti a scoprire e ad educare la tua coordinazione innata. Un’altra caratteristica della giocoleria è la sua natura ritmica, quasi musicale. Può essere rilassante tanto quanto suonare uno strumento o ascoltare della buona musica. Per molte persone la giocoleria è una forma di meditazione, di integrazione della mente con il corpo e con lo spirito.
Riconoscere l’importanza del gioco come strumento educativo; definire il tempo del gioco: come momento della giornata, la durata, programmare le modalità di gioco:gioco libero/gioco guidato, gioco organizzato per piccoli/grandi gruppi, gioco individuale, gioco organizzato per gruppi omogenei/eterogenei, gioco come aggregazione libera o prestabilita individuare materiali stimolanti per favorire: l’apprendimento, la creatività, la relazione
Si analizzerà la CLASSIFICAZIONE GIOCHI per tipologia:
gioco senza squadre | gioco a due squadre | grande gioco | gioco a più squadre | gioco a coppie | staffetta | gioco ad eliminazione | gioco a punteggio | gioco di movimento | gioco da cerchio | gioco scherzo | gioco sport
Ci si concentrerà su cosa rende efficace un grande gioco
break | conoscenza | cooperazione | coesione/gruppo | attenzione/concentrazione |
abilità motoria | abilità linguistica
Come stupire magicamente amici, gruppi, platee, con semplici oggetti di uso comune.
Imparare la tecnica dell’animazione magica attraverso giochi di magia che possano coinvolgere e stupire gruppi o solo semplicemente intrattenere un gruppo di amici utilizzando anche oggetti di uso comune!
Sperimentare l’organizzazione del “dietro le quinte” di uno spettacolo/evento: palchi, luci, service …
Questo laboratorio sfocia nei tirocini e nelle borse di studio messe a disposizione dal progetto.
Destinato a ragazzi che si lascino affascinare dalle questioni tecniche dell’allestimento di uno spettacolo anche se non hanno competenze in merito.
Un laboratorio pratico per dare spunti, suggerimenti, tecniche e strumenti per
fare animazione con i gruppi di ragazzi nell’età della scuola media. Si lavorerà sulla
comunicazione efficace con questa fascia d’età, sui linguaggi che possono essere presi in
prestito dal mondo social e web, sulla dimensione del gioco di squadra e di società legata
alla competizione sana e alla collaborazione, elementi fondamentali per lavorare sul
gruppo e per, di conseguenza, arrivare al cuore di ogni ragazzo.
saper comunicare e coinvolgere attraverso il corpo, la voce e la musica.
OBIETTIVI
fornire gli strumenti necessari alla scelta di musiche e canzoni destinate sia al semplice sottofondo musicale sia all’attività di baby dance vera e propria;
-insegnare i passi codificati per le principali e più richieste musiche di animazione, spaziando tra repertori adatti a bambini, ragazzi e adulti;
-insegnare il corretto tono e l’uso della voce necessari a garantire la partecipazione e l’attenzione dei gruppi durante l’animazione musicale;
-insegnare un corretto movimento del corpo e, più precisamente, una prestanza fisica adatta non solo durante il ballo ma anche per tutta la durata dell’animazione;
-fornire la codifica, in termini di passi, di giochi musicali adatti ad essere sfruttati in ambienti grandi e in eventi con numerose persone.
Il corso si propone di fornire gli strumenti per la composizione di prodotti video, da utilizzare nell’animazione, e per la realizzazione di dirette streaming online.
Una piazza, una strada, un oratorio, che si trasformano in un palcoscenico sotto la luce del sole o il chiarore delle stelle, i passanti si fanno pubblico: questa è la ricetta della street magic.
Quando il sipario si apre dalla valigia escono fuori oggetti, ricordi di luoghi lontani per creare una storia, un viaggio, uno spettacolo dove non ci sono spettatori, ma solo partecipanti.
Un percorso creativo in cui i giovani troveranno uno spazio artistico e di animazione gestito da professionisti con cui fare esperienze di crescita personale e professionalizzante. Tutti i laboratori avranno un doppio asse: la formazione diretta dei corsisti, con una didattica partecipativa, che li abilitasse a divenire, a loro volta, animatori dell’esperienza realizzata e portatori di nuove competenze acquisite. Per non disperdere le energie progettuali e rendere sostenibile un itinerario formativo che restituisce competenze e conoscenze ai contesti di provenienza dei giovani.
Donare sul campo
L’ 80,3 % dei partecipanti al corso di formazione svolge servizio di volontariato. Migliaia le ore di volontariato dedicate annualmente ai propri centri, ma non solo. Diverse azioni svolte anche all’esterno in ambito socio-educativo/sanitario. Un presidio di giovani che hanno compreso cosa vuol dire donare “sul campo” . Grazie alla dinamica della restituzione e della solidarietà questo processo continua ad alimentarsi.
Le voci dei ragazzi
I centri aggregativi devono ragionare sul coinvolgimento dei giovani in percorsi culturali accessibili a tutti, progettati in modo che la bellezza della cultura e dell’arte possano essere apprezzate, partecipate e prodotte. Inoltre, i giovani dichiarano che preferiscono partecipare ad un evento culturale con gli amici; la dimensione collettiva della fruizione culturale non è trascurabile.
Crescere insieme con gioia
I ragazzi descrivono l’animazione come divertimento e crescita, relazioni, stile salesiano, servizio e dono, partecipazione, soffio di vita. Non hanno timore di parlare di gioia, di restituzione e di appartenenza, di occasioni di crescita, di legami e di partecipazione. Il potenziale formativo dell’animazione è elevato, a livello personale e comunitario, e può promuovere il protagonismo giovanile e lo sviluppo di contesti inclusivi attraverso linguaggi molteplici.
https://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2018/02/Schermata-2018-02-13-alle-12.34.50.png14052127Adminhttps://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2021/04/Nuovo_logo_salesiani_Piemonte.pngAdmin2018-02-13 12:46:252018-07-21 18:36:15Seconda Edizione del progetto “L’arte di animare. Animare l’arte”
Dalla scuola alla vita: la proposta pedagogica del Service Learning
Il Service Learning è una proposta pedagogica che unisce il Service (la cittadinanza, le azioni solidali e il volontariato per la comunità) e il Learning (l’acquisizione di competenze professionali, metodologiche, sociali e soprattutto didattiche), affinché gli allievi possano sviluppare le proprie conoscenze e competenze attraverso un servizio solidale alla comunità.
Parleranno di questo servizio Italo Fiorin, Direttore della Scuola di Alta Formazione, LUMSA di Roma e Franco Garelli, Sociologo e Professore di Sociologia dei processi culturli presso l’Università di Torino.
EllediciScuola, l’Ufficio Scuola della Diocesi di Torino e Regione Piemonte e le associazioni professionali AIMC e UCIIM organizzano il CONVEGNO INSEGNANTI DI RELIGIONE (IdR) 2018 Piemonte e Valle d’Aosta cercando di riflettere intorno all’attuale tema dell’inclusione scolastica in una Scuola in continuo cambiamento.
L’appuntamento è per Giovedì 8 marzo 2018 dalle 9.00 alle 16.15 presso il Teatro Grande Valdocco, Via Sassari 28/B – 10152 Torino.
Programma della giornata:
Ore 9,00 Registrazione partecipanti
Ore 9,30 Saluti e inizio lavori
Dalla scuola alla vita: la proposta pedagogica del Service Learning
Italo Fiorin, Direttore della Scuola di Alta Formazione «Educare all’Incontro e alla Solidarietà», Università LUMSA di Roma.
2. ICare.Las dadell’educazione
Franco Garelli, Sociologo, Professore di Sociologia dei processi culturali e Sociologia della religione, Università di Torino.
Pausa pranzo
Ore 13,45 Firma di presenza
Ore 14,00 Ripresa dei lavori
L’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo ha ricevuto, in data martedì 6 febbraio 2018, la visita di don Enrico Stasi, ispettore dei Salesiani del Piemonte e della Valle D’Aosta. Il comitato di accoglienza, formato da Carlo Petrini e Silvio Barbero, rispettivamente Presidente e Vice-Presidente dell’Università pollentina, ha ospitato con piacere l’ispettore negli spazi dell’Università. L’incontro ha ispirato un lungo dialogo, sottolineando i valori fondanti che hanno originato la nascita di Slow Food e di tutte le iniziative correlate e che è stato così commentato da don Enrico Stasi:
“L’amicizia e la collaborazione con Carlo Petrini sono frutto di una precisa visione comune: la custodia del creato e la presa in cura dell’ambiente, insieme con la promozione e l’impegno per la dignità e la bellezza dell’uomo, sono la strada diritta per costruire un mondo più giusto. Papa Francesco lo ha ricordato con forza nella Enciclica “Laudato si'”. Sarei davvero felice di poter veder realizzato, durante la prossima edizione di Terra Madre, un evento in cui far convergere le diverse esperienze salesiane sparse nel mondo intente a lavorare nel settore agroalimentare. Sarebbe un modo per rendere ancora più evidente l’indissolubile “alleanza” tra educazione e cura dell’ambiente. Un impasto in cui formazione ad una sensibilità ambientale e riscoperta del valore formativo del lavoro con la terra possono essere da medicina a molti mali del nostro tempo”.
VISITA DELL’ISPETTORE DEI SALESIANI ALL’UNIVERSITA’ DI POLLENZO
– comunicato stampa –
Una visita cordiale all’insegna dell’identità Salesiana quella che ha visto l’incontro, presso l’Università di Pollenzo, dell’Ispettore dei Salesiani di Piemonte e Valle d’Aosta, don Enrico Stasi, con Carlo Petrini e Silvio Barbero, rispettivamente Presidente e Vice Presidente dell’Università pollentina.
In seguito alla Conferenza per “Terra Madre 2016”, svoltasi a Valdocco con gli interventi di Carlo Petrini e del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, la promessa di don Enrico Stasi di fare visita a Pollenzo.
Così, martedì 6 febbraio 2018, Carlo Petrini ha accolto l’Ispettore presso l’Università di Scienze Gastronomiche, mostrando la fotografia che lo ritrae con Papa Francesco in occasione dell’incontro tra il Pontefice ed il Presidente Internazionale di Slow Food. Di qui l’avvio di un dialogo ispirato all’enciclica papale: preservare la terra e quanto contiene e sostenere i valori legati alla dignità delle persone.
Certamente Carlo Petrini, che annovera tra le sue tante battaglie quella per la salvaguardia del creato, ha saputo valorizzare al massimo l’esempio del Papa, che è riuscito a contagiare persone intelligenti ed attente a preservare le bellezze della natura.
Poi il racconto, sia di Petrini che di Barbero, circa la loro esperienza nella casa salesiana di Bra, entrambe ex allievi della prima ora, con aneddoti e risate che hanno descritto con colore questo loro percorso di vita scolastica.
Infine, la discussione si è aperta al futuro e alle ipotesi per “Terra Madre 2018” con l’idea di far convergere le case salesiane nel mondo che si occupano di agroalimentare a Valdocco proprio in occasione dell’evento Terra Madre organizzato da Slow Food nella città di Torino; la possibilità, dunque, di mettere a confronto le comunità del cibo di Terra Madre con quelle di emanazione salesiana.
“Alleanze”: questa la possibile tematica per un incontro, proprio nella Casa Madre dei Salesiani, che porti a dialogare donne e uomini provenienti da paesi vicini e lontani con un denominatore comune, ovvero l’enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco, anche lui ex allievo salesiano.
In seguito, Petrini ha invitato don Enrico Stasi a condividere gli intenti per la costituzione dei Comitati in favore di Amatrice che lui e Monsignor Pompili stanno concretizzando. Naturalmente dopo l’incontro con Carlo Petrini, particolarmente motivato dalla presenza di don Stasi, occorrerà una riflessione maturata con Fabrizio Berta, Presidente della Fondazione Agroalimentare, e l’ing. Lucio Reghellin, direttore Generale dei Centri di Formazione Professionale dei salesiani del Piemonte.
https://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2018/02/20180206_155218.jpg30244032Adminhttps://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2021/04/Nuovo_logo_salesiani_Piemonte.pngAdmin2018-02-10 10:35:242018-07-21 18:36:19Ispettore dei Salesiani, don Enrico Stasi, in visita a Carlo Petrini, presso l’Università di Pollenzo
Se il 2018 è stato recentemente definito da diversi media “l’anno dei giovani”, è certamente anche merito del fatto che la XV Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che si terrà a Roma dal 3 al 28 ottobre 2018.
Sarà dedicata, per volontà di Papa Francesco, a “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. Il Movimento Giovanile Salesiano (MGS) cammina con la Chiesa verso questo importante appuntamento universale.
In questi ultimi mesi, i gruppi del MGS hanno partecipato, lì dove sono presenti, alle consultazioni delle diocesi e conferenze episcopali (Sinodi diocesani e nazionali dei giovani, sondaggi, consultazioni di ogni tipo) e hanno diffuso tra i giovani il questionario online pubblicato dalla Segreteria del Sinodo dei Vescovi nel mese di giugno dell’anno scorso. Le risposte e i dati raccolti in quest’ultimo sondaggio mondiale, conclusosi al termine del 2017, sono tutt’ora oggetto di elaborazione, e contribuiranno alla stesura del cosiddetto Instrumentum Laboris del Sinodo. Quest’ultimo è, appunto, lo strumento di lavoro che guiderà i lavori dei padri sinodali nel mese di ottobre. Il documento, la cui pubblicazione è attesa per il mese di giugno, prenderà spunto dal già noto Documento Preparatorio e includerà i contributi raccolti grazie alle risposte delle Conferenze episcopali e delle Unioni dei religiosi, al Seminario internazionale sulla condizione giovanile organizzato dalla Segreteria del Sinodo nel settembre 2017 e, infine, alla cosiddetta “Riunione Pre-Sinodale”.
Quest’ultima rappresenta una vera e propria novità: dal 19 al 24 marzo 2018 la Segreteria del Sinodo dei Vescovi ha convocato a Roma circa 300 giovani, provenienti non solo da diverse realtà ecclesiali cattoliche, ma anche altre religioni o istanze giovanili non connotate religiosamente. L’obiettivo di questa convocazione è quello di ascoltare direttamente la voce dei giovani, attraverso una selezione mondiale che mira a dare spazio anche a punti di vista diversi da quelli che la Chiesa ascolta più abitualmente. Il Movimento Giovanile Salesiano sarà presente anche in questa occasione.
In vista di questo e degli altri appuntamenti di avvicinamento al Sinodo, nel giorno in cui la Chiesa ricorda San Giovanni Bosco il MGS vuole ribadire il suo impegno a camminare con la Chiesa lanciando l’hashtag #sym4synod. SYM è l’acronimo inglese di Movimento Giovanile Salesiano (Salesian Youth Movement): la scelta, infatti, è quella di proporre un unico hashtaginternazionale da affiancare a quello ufficiale #Synod2018 in tutti i racconti (foto, video, articoli) sulle tappe di avvicinamento al Sinodo che i gruppi del MGS pubblicheranno sulle reti sociali nel corso dei prossimi mesi.
Lo scopo è affiancare, non sostituire: per non creare canali paralleli di comunicazione, ma piuttosto contagiare con la gioia salesiana il flusso comunicativo che investirà questo appuntamento mondiale. Il messaggio è semplice e intuitivo: “il SYM-MGS per il Sinodo”, il Movimento Giovanile Salesiano si mette al servizio del cammino sinodale di tutta la Chiesa, affinché la Buona Notizia raggiunga tutti i giovani.
Per saperne di più sul cammino sinodale, e per condividere ciò che ogni gruppo del MGS nel mondo vivrà in avvicinamento all’Assemblea del Sinodo dei Vescovi di ottobre, l’appuntamento è online: #sym4synod #Synod2018.
https://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2018/02/351-img-est.jpg7001300Adminhttps://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2021/04/Nuovo_logo_salesiani_Piemonte.pngAdmin2018-02-09 14:26:352018-02-09 14:26:35#sym4synod: il Movimento Giovanile Salesiano verso il Sinodo dei Vescovi 2018
I Salesiani organizzano la Settimana Comunitaria: un’occasione per confrontarsi, per fare esperienza di fede e preghiera, amicizia, condivisione, dialogo e ascolto, condividendo la vita di ogni giorno insieme ad altri giovani con un’ équipe mista di salesiani.
Una settimana in cui si partecipa alla propria vita ordinaria – viene garantito, infatti, il tempo di andare a lezione in università, studiare e lavorare – arricchendola quotidianamente con momenti di incontro, condivisione e preghiera nella forma della vita comunitaria.
La Settimana Comunitaria si terrà a Valdocco da Venerdì 23 Febbraio, a partire dalle ore 17.30, fino alle 16 di Venerdì 3 Marzo, ed è rivolta a tutti i ragazzi dalla 3ª alla 5ª superiore che frequentano (o hanno già frequentato) i gruppi “GR GxG” e per tutti i giovani che desiderano approfondire la conoscenza di una comunità salesiana.
Vi sarà la possibilità anche di parteciparvi solo un periodo:
– dal 23/02 dalle ore 17.30 al 25/02 alle 15.30
– dal 25/02 dalle ore 18.00 al 2/03 alle 16.00.
Per partecipare è necessario il confronto con il responsabile del proprio centro.
Alla domanda “Perché partecipare alla settimana comunitaria?” don Fabiano Gheller, delegato dell’Animazione Vocazionale dei Salesiani dell’Ispettoria, replica immediatamente: “Per vivere come don Bosco con altri giovani, nella normalità di settimane colme di studio, nella terra santa salesiana. Provare per credere!”
https://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2018/02/Schermata-2018-02-08-alle-13.55.24.png9901274Adminhttps://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2021/04/Nuovo_logo_salesiani_Piemonte.pngAdmin2018-02-08 13:58:462018-07-21 18:36:23Vivere e confrontarsi: lo spirito della settimana comunitaria per il triennio