Nuovo anno formativo per il CNOS-FAP di Serravalle Scrivia – Il Piccolo

Si riporta di seguito l’articolo apparso su Il Piccolo dedicato alla ripresa delle attività del CFP di Serravalle Scrivia.

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Il Centro di Formazione Professionale di Serravalle Scrivia del CNOS-FAP Regione Piemonte ha inaugurato il nuovo anno formativo il 5 settembre con un incontro, a Torino, tra i formatori di tutti i CFP CNOS-FAP regione Piemonte.

Il tema proposto, per la riflessione e la motivazione dei formatori, è la valorizzazione dei talenti dei giovani secondo la pedagogia salesiana.

Il “talento” è  sì una dote innata, una specie di grazia offerta dalla sorte che ci rende diversi, quella capacità che ci fa sentire realizzati sul piano personale ma è anche quelle nostre caratteristiche che possiamo mettere a disposizione delle persone che ci circondano.

Questo tema, molto caro a Don Bosco, incita i formatori ad accompagnare i ragazzi nella scoperta e nel potenziamento delle loro capacità, dei loro interessi e delle loro aspirazioni, offrendo loro percorsi formativi professionali adeguati e stimolanti.

In un periodo di crisi e di incertezza come quello attuale, che influenza, non solo l’ambito economico ma anche quello psicologico-motivazionale, la formazione professionale può e deve essere un’opportunità per i giovani di costruire un progetto di vita realistico e motivante, basato sui loro talenti e sulle loro potenzialità.

Il CFP CNOS-FAP di Serravalle ha riaperto le porte agli studenti in questa settimana riattivando per i giovani dai 14 anni il percorso di Operatore ai servizi di vendita e per chi ha già ottenuto la qualifica professionale il percorso di Tecnico commerciale delle vendite.

Entrambi i corsi concorrono a costruire competenze e spaziano dalla cultura generale di base a contenuti più tecnici di amministrazione e contabilità, di tecniche di vendita e di sicurezza e gestione del lavoro.

Strumenti che qualificano e caratterizzano la persona sul piano dei servizi vendita.

Questo percorso di studio non si limita a formare un addetto alle vendite ma offre opportunità in tutti quei settori che richiedono competenza alla vendita e alla gestione di quest’ultima.

Don Bosco a Vercelli: venerdì la prima del docufilm di Flavio Ardissone – Prima Vercelli

In arrivo la prima del docufilm su don Bosco di Flavio Ardissone, di seguito la notizia apparsa su Prima Vercelli.

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Certamente Flavio Ardissone conosce bene il linguaggio cinematografico, avendo gestito per decenni il “Cine Belvedere” e per la sua professione di impresario nel mondo dello spettacolo, ma probabilmente neanche lui, qualche anno fa, si sarebbe aspettato di passare dall’altra parte dello schermo, sia come attore che come regista di un film, il documentario “Quando don Bosco venne a Vercelli” che verrà presentato venerdì 15 settembre.

Ardissone già da qualche anno ha familiarità con i video, da quando, in veste di docente del CNOS-FAP, aveva utilizzato lo strumento multimediale per coinvolgere i ragazzi sia nella promozione della scuola che in mini-documentari sul rione Belvedere e altri temi legati ai luoghi e alle tradizioni vercellesi.

Il progetto

Da dove nasce questo progetto?

«Era un’idea che seguivo da tempo, poi, in seguito al mio malore, durante il ricovero al Trompone, ho deciso che l’avrei fatto, perché sentivo di avere una sorta di impegno morale con don Bosco, che sono certo da lassù mi ha dato una mano a guarire. Così, appena ho potuto, ho messo insieme la macchina con tanti amici che si sono dati disponibili. Il prodotto finito dura 25 minuti e narra di due visite di San Giovanni Bosco a Vercelli, la prima fu il 15 settembre del 1861, quando fu chiamato dall’arcivescovo D’Angennes per riconsacrare la basilica di Santa Maria Maggiore e predicare e per questo abbiamo scelto la stessa data 162 anni dopo. L’altra volta nel 1867 ed è legata a un suo miracolo, la guarigione di una nobildonna vercellese. E’ impostato come un docufilm, ma ci sono anche delle scene recitate. Il filmato valorizza oltre alla chiesa di Santa Maria Maggiore, anche la sacrestia di San Paolo, il Museo Leone, la chiesa di Santa Caterina e l’annesso ex monastero».

La scheda

Ecco quanto ha scritto sui contenuti del film Maddalena Remus.

«Ci sono molti motivi per i quali vale la pena di focalizzare l’attenzione su quest’opera. Innanzitutto l’abilità di inserire efficacemente, in poco più di 20 minuti, la ricerca storica approfondita – che riguarda don Bosco – in una cornice narrativa che ha un sapore di realismo magico. Secondariamente la capacità di valorizzare alcuni episodi della storia della nostra città che pochi conoscono, episodi della vita quotidiana di Vercelli a metà Ottocento.

Ma la caratteristica che, a mio giudizio, può fornire la corretta chiave di lettura del docufilm è quella di costituire una sorta di “Sacra Rappresentazione 2.0”. Si respira – e si è respirata durante la lavorazione – aria di partecipazione corale. Flavio Ardissone ha saputo trasmettere l’entusiasmo per il suo progetto a moltissima gente e così, come nelle ‘Sacre Rappresentazioni’ medievali erano le persone del popolo ad interpretare i diversi ruoli, anche nel docufilm ciascuno dei partecipanti ha messo a disposizione le proprie capacità, alcuni con competenze professionali di rilievo, altri si sono messi in gioco con il proprio entusiasmo.

Come nelle “Sacre Rappresentazioni”, alcuni luoghi della nostra città sono divenuti ‘luoghi deputati’, quindi alcune incongruenze nell’ambientazione devono essere lette in questa prospettiva. Infine, come nella ‘Sacre Rappresentazioni’ il collante fondamentale era la fede semplice e genuina, anche nel docufilm il ‘filo rosso’ che ha legato tutti è stata la figura di Giovanni Bosco, il grande santo piemontese la cui personalità carismatica, anche oggi, non può lasciare indifferenti».

Il Cast

Il film è stato ideato e diretto da Flavio Ardissone, che recita anche nei panni di don Eusebio Cavagna.

Interpreti Giulio Dogliotti, che impersona don Bosco, con una resa fisionomica davvero impressionante, Gianluca Pisa (nel ruolo di Gianluca), Margherita Remus (mamma Margherita e voce narrante), Elisa Della Pozza che è la marchesa miracolata, Matteo Camagna (il marchese), Matteo Toffanin (il giovane Matteo), don Salvatore Giangreco ha impersonato don Michele Rua, Roberto Sbaratto (voce fuori campo di don Bosco), Roberto Foglia e Matteo Camagna sono i musici.

Le riprese ed il montaggio sono state a cura di Paolo Ignetti e lo staff di VercelliWeb Tv.

Hanno contribuito per le ricerche storiche Gianni Mentigazzi, mons. Denis Silano e mons. Gianfranco Brusa. Colonna sonora dei titoli di coda a cura di don Maurizio Palazzo che è nientemeno che il maestro di Cappella della basilica torinese di Maria Ausiliatrice, esegue Maria Dina Bertotti, che è la direttrice del coro San Bermardo di Novara.

Sponsor e collaborazioni

Il Museo Leone, il settimanale “La Sesia”, Fondazione Crv che ha messo a disposizione la propria sala di via Monte di Pietà per la presentazione, Gruppo Nuova Sa.Car, Gruppo Marazzato, “Ideariso”, Giacoletti Saldatura, pizzeria La Piedigrotta, Gallo Edizioni.

Patrocini di: Provincia di Vercelli, Comune di Vercelli, l’aiuto dei salesiani del Don Bosco di Vercelli e delle Figlie di Maria Ausiliatrice dell’Istituto Sacro Cuore.

Proiezioni

Dopo l’esordio di venerdì 15 settembre il docufilm verrà riproposto venerdì 22 settembre alle ore 20.45 all’Istituto Sacro Cuore di Corso Italia e sabato 30 settembre alle ore 11.00, alla struttura del Trompone a Moncrivello, ma sono in previsione anche successive proiezioni.

Ingresso a offerta libera con il ricavato che verrà devoluto in opere di beneficenza, non poteva essere altrimenti conoscendo Flavio.

All’Ausiliatrice una nuova piazza pedonale – Corriere Della Sera

Si riporta di seguito l’articolo del Corriere Della Sera di Torino sulla riqualificazione di piazza Maria Ausiliatrice.

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Un milione e mezzo di euro per la riqualificazione di piazza Maria Ausiliatrice.

Sono stati stanziati ieri dalla giunta comunale insieme al progetto che prevede la pedonalizzazione parziale degli spazi attorno alla casa madre dei salesiani di Don Bosco, la sostituzione dell’asfalto con pietra naturale, il rinnovamento del sistema di illuminazione e l’inserimento di elementi di arredo urbano, come panchine e quattro grandi aiuole che avranno anche una funzione ambientale.

Anche davanti alla scuola sarà ampliato il perimetro dell’area pedonale e sostituita la pavimentazione con calcestruzzo drenante e architettonico, saranno posizionati arredi e aiuole fiorite e realizzata una nuova rete di raccolta delle acque meteoriche.

Lavori di ammodernamento anche nel giardino su corso Regina Margherita.

«La pedonalizzazione di Maria Ausiliatrice – spiega l’assessora alla Transizione ecologica, Chiara Foglietta – rientra in una più ampia prospettiva di questa amministrazione che punta a restituire spazio alle persone e a rendere più vivibile la città, intervenendo su tutte le Circoscrizioni».

 

«Meno asfalto – aggiunge il collega al Verde e Cura della città, Francesco Tresso -, più verde, strade e spazi pubblici a misura di pedoni e bici, con soluzioni progettuali utili a contrastare l’effetto isola di calore e per una migliore gestione delle acque piovane, tematiche sempre più attuali e centrali per la resilienza della città».

Salesiane, cinque professe – La Voce e il Tempo

Si riporta di seguito un articolo apparso su La Voce e il Tempo.

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Il 29 luglio a Torino, presso la Basilica di Maria Ausiliatrice, cinque giovani dei Noviziati Internazionali Maria Ausiliatrice di Castelgandolfo (Roma) e Suor Teresa Valsè Pantellini di Roma, hanno emesso la Prima Professione Religiosa nell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

Le giovani FMA appartengono all’Ispettoria italiana Maria Ausiliatrice (Ipi), S. Maria Mazzarello (Itv) e Slovacca (Slk).

La celebrazione eucaristica, animata nel canto e nella liturgia dal Coro dell’oratorio Salesiano di Cuneo, è stata presieduta da don Stefano Martoglio, Vicario del Rettor Maggiore e concelebrata da diversi salesiani e sacerdoti che hanno accompagnato le giovani nel loro cammino.

La Superiora Generale, Madre Chiara Cazzuola, ha ricevuto i voti e accolto le Neoprofesse nell’Istituto delle FMA

Erano inoltre presenti la Consigliera per la Formazione, suor Nilza Fátima de Moraes, le Ispettrici, i familiari, i giovani e le FMA provenienti dalle Ispettorie delle candidate.

Il Celebrante, nell’omelia, si è rivolto soprattutto alle professande, riflettendo sulle letture proposte dalla liturgia del rito tratte dal Libro del Deuteronomio, dalla Lettera ai Filippesi e dal Vangelo di San Matteo.

Don Martoglio ha evidenziato tre espressioni: l’«Ascolta», l’«attrazione per Dio» e «speranza e serenità».

Il Vicario Generale ha concluso l’omelia con un augurio:

«Che il Signore sia la vostra speranza e la vostra serenità, perché la vostra testimonianza saranno la vostra serenità, la vostra speranza, la vostra umanità che parleranno della vostra fede».

Terminata l’omelia, ha avuto inizio il Rito della Professione Religiosa. Le Maestre, suor Maria Giovanna Mammarella e suor Luisa Menozzi, hanno presentato le candidate.

In risposta all’Amore del Padre, ciascuna ha letto la formula della Professione, esprimendo la donazione a Dio e ai giovani e l’impegno a vivere i consigli evangelici secondo le Costituzioni dell’Istituto delle FMA.

Madre Chiara Cazzuola ha accolto ciascuna professa, ed ha consegnato le Costituzioni e il Crocifisso, segni di impegno e appartenenza.

Infine, le neoprofesse si sono affidate a Maria con il canto «O Maria Vergine potente».

Tra i ringraziamenti finali, le giovani FMA hanno espresso la gratitudine a don Stefano Martoglio, a Madre Chiara Cazzuola, alle Maestre e a tutti coloro che le hanno accompagnate.

Anche Madre Chiara ha ringraziato i presenti ed in modo particolare i genitori e tutte le persone che hanno seguito il cammino di queste giovani, perché

«trovare le persone che aiutano i giovani ad orientarsi a un progetto di vita e a trovare la loro collocazione nella vita è la missione più grande ed è il dono più grande che noi possiamo fare loro».

Al termine della celebrazione le Neoprofesse, insieme alla Madre Generale, alle Maestre dei noviziati e ai celebranti si sono recate agli altari di don Bosco e di Madre Mazzarello deponendo una candela ed affidandosi alla loro protezione.

Monica RONCARI

Testimonianze GMG 2023: Jacopo, gioia ed entusiasmo alimenteranno il mio impegno a fare la differenza nel mondo – La Voce e il Tempo

Si riporta di seguito la testimonianza della GMG 2023 vissuta da uno studente del Liceo Valsalice di Torino, apparsa sul giornale La Voce e il Tempo.

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La partecipazione alla Giornata Mondiale della Gioventù 2023 a Lisbona, che si è svolta dal 1 al 6 agosto, è stata un’esperienza indimenticabile, ricca di emozioni intense e profonde.

Durante questo evento, ho avuto l’opportunità di connettermi con giovani provenienti da tutto il mondo, condividendo le stesse speranze, paure e desideri per il futuro. Anche questa edizione della GMG ha rappresentato un momento di unione e ispirazione per i giovani di tutto il mondo offrendo un’opportunità unica di incontrare persone provenienti da diverse culture e background, creando così un senso di comunità globale.

Durante queste intense giornate ho sperimentato una vasta gamma di emozioni, tra cui gioia, entusiasmo, gratitudine e speranza. La gioia di essere circondato da migliaia di giovani provenienti da tutto il mondo, uniti dalla stessa passione per la fede e il desiderio di costruire un futuro migliore, è stata travolgente.

L’entusiasmo di partecipare a eventi culturali, incontri e momenti di preghiera ha alimentato la mia determinazione a fare la differenza nel mondo. La gratitudine per l’opportunità di vivere un’esperienza così unica e significativa mi ha riempito il cuore di gioia e mi ha dato la speranza di un futuro migliore, basato sulla solidarietà e sulla comprensione reciproca.

Nei momenti di preghiera e riflessione, ho sperimentato una profonda connessione spirituale con gli altri partecipanti. Questi momenti di condivisione e di fede hanno generato un senso di pace interiore e di unità tra di noi.

Inoltre, durante i vari incontri e i dibattiti, ho avuto l’opportunità di ascoltare le storie di giovani provenienti da contesti difficili e di apprendere molto da loro.

Queste esperienze mi hanno ispirato a impegnarmi attivamente per la giustizia sociale e per la promozione dei diritti umani. È indescrivibile l’emozione provata nel corso della Via Crucis dove ognuna delle quattordici stazioni ha riflesso la fragilità della società contemporanea, grida di un mondo sofferente, inascoltato ed incompreso.

Il discorso di Papa Francesco nel corso della Veglia di preghiera al Parco Tejo dinanzi ad oltre un milione e mezzo di ragazzi, con il suo stile di comunicazione diretto e pronunciato «a braccio», ci ha esortati a non cedere alla stanchezza ed a rialzarsi con coraggio dopo qualsiasi caduta ripetendo le parole di Giovanni Paolo II «non abbiate paura» ed incoraggiati a camminare nella speranza tenendoci per mano.

Questa esperienza, grazie anche ai miei straordinari compagni di viaggio, mi ha insegnato che, nonostante le differenze culturali e linguistiche, siamo tutti uniti da un desiderio comune di costruire un futuro migliore.

Le emozioni che ho provato durante la partecipazione a questo evento rimarranno con me per sempre, alimentando la mia determinazione a cercare di fare la differenza nel mondo.

Jacopo COVOLAN
Liceo Valsalice

Savigliano, Ludovico Gonella in veste di esperto ai campionati europei Euroskills di Danzica – TargatoCN

Si riporta di seguito la notizia apparsa su TargatoCN dedicata a un docente del CNOS-FAP di Savigliano, Ludovico Gonnella, che si appresta a partecipare ai Campionati europei Euroskills in veste di esperto.

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Ci sarà anche un saviglianese, Ludovico Gonella, classe 1987, in veste di esperto ai Campionati europei Euroskills che inizieranno a Danzica in Polonia martedì 5 settembre.

Così si descrive Gonella:

“Vivo di meccanica con la miscela nelle vene. Nella vita sono un agricoltore e docente di meccanica dell’automobile e motociclo presso l’Istituto professionale salesiano CNOS-FAP di Fossano. Nel tempo libero sono un costruttore di auto e moto da competizione dall’alto livello tecnico di cui pubblico le realizzazioni sul mio blog www.lgrprototipiperpassione.blogspot.it (esperto di motori due tempi e wankel)”.

Ludovico ha fatto il liceo scientifico all’Arimondi di Savigliano ma sin da quando aveva 14 anni ha coltivato la passione per la meccanica motoristica spingendosi ad imparare sempre cose nuove che lo hanno portato a diventare l’esperto della nazionale italiana ai campionati di meccanica europei Euroskills dal 2014 di cui è diventato vice capo del settore automotive technology (dal 2021 eletto deputy chief  expert).

Il 5 settembre prenderanno il via a Danzica, città polacca nota per gli storici cantieri che ai tempi di Lech Walesa segnarono la svolta politica ed economica del Paese, i campionati europei Euroskills dove sarà impegnato in veste di deputy chief expert  e un ex allievo (del CnosFap di Fossano), Lorenzo Cravero, sarà il competitor italiano.

Ma in cosa consistono i campionati europei dei mestieri?

“Ogni nazione – spiega Gonella – porta un competitor che viene giudicato in varie prove relative al proprio settore; nel nostro caso dell’automotive technology. La competizione si divide in cinque prove.

La prima è relativa al motore montato su un cavalletto che va completamente smontato, trovati i difetti), misurato e rimontato.

La seconda riguarda l’elettronica (gestione del motore diesel e benzina): bisogna risolvere dei problemi di varia natura elettrica al fine di riuscire a mettere in moto i mezzi sia diesel che benzina.

La terza prova è di nuovo tutta elettronica: riguarda l’impianto elettrico del veicolo inteso come luci infotainment e comfort.

La quarta interessa il  comparto freni, sospensioni, sterzo e banco assetto etc, quindi problemi agli ammortizzatori alle pinze o ai dischi freno e questioni connesse alle geometrie assetto;

la quinta ed ultima prova sarà un simulatore di ricarica e di gestione elettronica ad alto voltaggio di veicolo ev( messa in sicurezza controllo e riarmo del sistema ev)”.

 

“Questo complesso sistema di competizione – aggiunge Gonella – genera un bagaglio di esperienza unico nel suo genere che fa crescere esponenzialmente le conoscenze ed abilità del competitor. Un bagaglio – conclude – che, arricchendo le sue conoscenze e competenze, lo porterà ad avere notevoli  benefici per il suo futuro lavorativo e fungerà da trampolino di lancio per essere al top nel proprio settore”.

Il Vescovo nomina due co-parroci al Valentino – La Vita Casalese

Si riporta di seguito l’articolo apparso su La Vita Casalese dedicato alla nomina del co-parroco della parrocchia del Valentino, a Casale: don Guido Candela.

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Un co-parroco per la parrocchia del Valentino, a Casale, retta dai salesiani. È don Guido Candela, della comunità salesiana di Vercelli.

Questa la nota diffusa mercoledì 23 agosto dal cancelliere della Curia dott. can Davide Mussone.

“Sua eccellenza mons. Gianni Sacchi, vescovo di Casale Monferrato, facendo seguito alla formale presentazione canonica dell’ispettore salesiano, rev.do don Leonardo Mancini, volendo provvedere al bene spirituale della parrocchia S. Cuore di Gesù in Casale Monferrato, sulla base del can. 517 § 2 del Codice di Diritto Canonico, ha nominato parroci in solido: il  rev.do sac. Alberto Lagostina, s.d.b., già amministratore parrocchiale dal 1 settembre 2021, parroco moderatore della sopracitata parrocchia; il rev.do sac. Guido Candela, s.d.b., co-parroco della medesima parrocchia. Tali nomine decorrono dal 1 settembre 2023. La legale rappresentanza  resta in carico al rev.do sac. Alberto Lagostina, s.d.b. Si informa inoltre  che, su disposizione dell’ispettore salesiano, il rev.do sac. Quoc Ky Doan, s.d.b., dal 1 agosto 2023, è stato trasferito ad altro incarico”.

Ora ci sono due parroci in parrocchia al Sacro Cuore di Gesù, ma è  possibile avere due parroci? La risposta viene dallo stesso cancelliere, dott. can Davide Mussone:

Sì, è possibile avere più parroci della medesima parrocchia. In passato, col vecchio Codice del 1917, vigeva la classica regola ‘un solo parroco per una sola parrocchia’, che non ammetteva eccezioni. Il nuovo Codice di Diritto Canonico del 1983, al can. 517 § 1, prevede la figura del parroco in solidum: ‘Quando le circostanze lo richiedono, la cura pastorale di una parrocchia, o di più parrocchie contemporaneamente, può essere affidata in solido a più sacerdoti, a condizione tuttavia che uno di essi ne sia il moderatore nell’esercizio della cura pastorale, tale cioè che diriga l’attività comune e di essa risponda davanti al Vescovo’. L’espressione in solido significa che ciascuno dei sacerdoti che formano il gruppo ha tutti i diritti e doveri che spettano al Parroco, sono dei cosiddetti ‘co-parroci, di modo che ciascuno di essi è tenuto a rispondere della cura pastorale nel suo insieme, in solido. Ognuno dei parroci è responsabile di tutto il ministero pastorale, anche se nel concreto l’esercizio viene distribuito fra competenze dei singoli. Il gruppo (due, tre… in base alla grandezza della parrocchia ed alle effettive necessità) agisce con azione comune ed il parroco moderatore, che non è un superiore ma è un primus inter pares, né è il responsabile ultimo dinnanzi al Vescovo ed a lui spetta la legale rappresentanza dell’ente parrocchia, ovvero cura i rapporti con l’ordinamento civile”.

Ecco chi sono i due co-parroci.

Don Alberto Lagostina, dei Salesiani di Don Bosco, è nato a Stresa (Novara) il 15/05/1959, è professo nella Congregazione Salesiana dall’8/09/1981 ed è stato ordinato presbitero ad Alessandria il 24/06/1989. Don Alberto, conseguite la Licenza in Teologia e l’Equipollenza in Lettere, grazie alla sensibilità pastorale e alle sue capacità relazionali, ha maturato una ricca esperienza tra i giovani degli oratori – centri giovanili e della scuola.

È stato direttore dell’Opera salesiana “Oratorio Beato Michele Rua” in Torino ed Incaricato del Centro Giovanile. Ha continuato a svolgere la stessa missione nell’Opera di Asti.

È stato poi chiamato nel Centro Ispettoriale per l’animazione regionale della Pastorale giovanile. Dal 2015 è stato destinato come superiore della comunità, Incaricato del Centro giovanile salesiani nella zona San Paolo di Torino e vicario parrocchiale nella parrocchia Gesù Adolescente in Torino.

Lo scorso 9 settembre 2021 è stato trasferito a Casale Monferrato ed è diventato direttore della Comunità salesiana e direttore dell’Oratorio nonché amministratore parrocchiale della parrocchia Sacro Cuore di Gesù.

Don Guido Candela, dei Salesiani di Don Bosco, è nato Jemappes (Belgio) il 05/01/1954, è professo nella Congregazione salesiana dall’08/09/1971 ed è stato ordinato presbitero a Cuneo il 25/04/1981.

Compiuti gli studi filosofici e teologici, si è dedicato soprattutto alla pastorale tra i giovani in varie scuole e negli oratori di Lanzo, di Torino Agnelli, di Bra e nella parrocchia San Lorenzo Martire, in Venaria-Altessano (Torino).

Nel 2015 è stato nominato vicario parrocchiale della parrocchia San Giuseppe Lavoratore in Torino, successivamente direttore nella Casa dì Vercelli. Dopo il decesso del parroco salesiano di Vercelli don Augusto Scavarda, a gennaio 2023, è stato nominato amministratore parrocchiale nelle parrocchie del Sacro Cuore di Gesù in Vercelli, di Sant’Antonio all’Isola, in Vercelli e di S. Cecilia in Caresanablot.

Don Guido ha svolto il suo servizio con zelo, sensibilità pastorale, buone capacità relazionali e sa collaborare con i laici.

Don Artime Cardinale: il Papa sul futuro della Congregazione – La Voce e il Tempo

Articolo a cura di Marina Lomunno apparso su La Voce e il Tempo.

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Don Angel Fernàndez Artime, Rettor Maggiore dei salesiani, tra i 21 scelti da Papa Francesco per essere creati cardinali nel prossimo Concistoro nel 30 settembre, ha inviato una letteraa tutti i confratelli salesiani e ai Gruppi della Famiglia Salesiana” sparsi in 133 nazioni dei 5 continenti per spiegare “chi guiderà la Congregazione salesiana”.

Il testo, datato 12 luglio e diffuso in italiano, inglese, spagnolo, spagnolo dell’America Latina, francese e portoghese all’indomani dell’incontro con Papa Francesco avvenuto nel pomeriggio di martedì 11 in Vaticano, comunica le “disposizioni” per il futuro della Congregazione che

“il Santo Padre mi ha comunicato durante un dialogo fraterno”

scrive don Artime.

“Come sempre il Papa si è mostrato attento, cordiale, profondo estimatore del carisma di don Bosco e particolarmente affettuoso. Sentimenti che, a nome mio personale e di tutta la Famiglia salesiana, ho ricambiato”. Il Papa ha stabilito che “potremo anticipare il 29° Capitolo generale di un anno, cioè nel febbraio 2025”

prosegue il Rettor Maggiore la cui scadenza come superiore dei Salesiani era prevista per il 2026.

“Il Papa ha ritenuto che, per il bene della nostra Congregazione, dopo il Concistoro del 30 settembre 2023 io possa continuare il mio servizio come Rettore Maggiore fino al 31 luglio 2024, cioè fino alla conclusione della sessione plenaria estiva del Consiglio Generale. Dopo tale data presenterò le mie dimissioni da Rettor Maggiore per assumere dalle mani del Santo Padre il servizio che mi affiderà: Papa Francesco non me l’ha ancora detto ma con questo ampio margine di tempo ritengo che sia la cosa più opportuna”

aggiunge don Artime. Dopo le sue dimissioni, secondo le Costituzioni della Congregazione nel caso della “cessazione dall’ufficio del Rettor Maggiore”, sarà il vicario don Stefano Martoglio ad assumere il governo della Congregazione ad interim fino alla celebrazione del nuovo Capitolo.

“Per tutto questo tempo continueremo a seguire il programma del sessennio stabilito per l’animazione e nel governo della Congregazione. Al fine di completare tutte le visite straordinarie programmate (comprese quelle relative all’anno 2025), il Rettor Maggiore, udito il parere dei membri del Consiglio generale, procederà alla nomina di un ulteriore visitatore straordinario. In questo modo sarà possibile arrivare al Capitolo con un quadro completo e aggiornato della situazione dell’intera Congregazione”

precisa don Artime. Che ricorda, all’inizio della lettera scritta a Torino, dalla Basilica di Maria Ausiliatrice, Casa Madre dei Salesiani, come dopo

“la notizia inaspettata (soprattutto per me)” migliaia di persone si saranno domandate: “e ora cosa accadrà? Chi guiderà la Congregazione nel prossimo futuro? Quali passi l’attendono? Potete ben capire che sono gli stessi interrogativi che anch’io mi sono posto, mentre ringraziavo con fede il Signore per questo dono che Papa Francesco ci ha fatto come Congregazione salesiana e come Famiglia di don Bosco”.

Infine don Artime chiede a tutti i figli di don Bosco e alla Famiglia Salesiana di continuare a intensificare la preghiera,

“soprattutto per Papa Francesco: lui stesso l’ha espressamente richiesta al termine dell’udienza privata a me concessa. E vi chiedo anche di pregare per quello che vivremo in questo anno come Congregazione e come Famiglia Salesiana. Chiedo, infine, anche di pregare per me, posto di fronte alla prospettiva di un nuovo servizio nella Chiesa che, come figlio di don Bosco, accetto in filiale obbedienza, senza averlo né cercato né voluto. Il nostro amato padre don Bosco mi è testimone davanti al Signore Gesù”.

E conclude:

“Sento come rivolte a me le stesse espressioni che la Madonna disse a don Bosco nel sogno dei nove anni – di cui l’anno prossimo si celebrerà il secondo centenario: ‘A suo tempo tutto comprenderai’. E sappiamo che per il nostro padre ciò è effettivamente avvenuto quasi al termine della vita, davanti all’altare di Maria Ausiliatrice nella Basilica del Sacro Cuore di Gesù, che era stata consacrata il giorno prima, il 16 maggio 1887. Mettiamo tutto nelle mani del Signore e di sua Madre”.

Formazione dei salesiani da record, successo scolastico del 90% – La Stampa

Si riporta di seguito la notizia relativa all’articolo dedicato al CNOS-FAP Agnelli apparso su La Stampa.

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Una bella fotografia dell’impegno quotidiano del team dei Servizi al Lavoro che, con determinazione e costanza, seguono gli allievi nei loro percorsi di inserimento lavorativo, per accompagnarli in questa delicata fase.

Ricordiamo che il nostro Sportello Servizi al Lavoro è aperto al pubblico e gratuito per tutte le persone che vogliano essere seguite nella ricerca di una nuova occupazione.

Orari:

  • Lunedì dalle 8.00 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.00
  • Giovedì dalle 14.30 alle 16.30
  • Negli altri giorni si riceve solo su appuntamento, previa prenotazione.

Per appuntamenti: contattare il numero 0116198411 o inviare una e-mail a servizilavoro.agnelli@cnosfap.net.

Corsi gratuiti di Informatica per 150 donne – TiConsiglio.com

Articolo apparso su TiConsiglio.com

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È in partenza il progetto “TIC 4.0 – tecnologie, identità di genere e competenze strategiche”, grazie al quale saranno erogati corsi gratuiti di informatica riservati a donne.

Il progetto è stato selezionato dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale ed è aperto a 150 donne tra i 18 e i 35 anni, disoccupate, inoccupate oppure occupate. Previsto stage in azienda.

Scopriamo insieme i dettagli dell’opportunità e come candidarsi.

CORSI GRATIS IN INFORMATICA RISERVATI A DONNE

Con il progetto “TIC 4.0- tecnologie, identità di genere e competenze strategiche”, selezionato dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, saranno attivati in Piemonte corsi gratuiti di informatica per donne.

L’iniziativa nasce con l’obiettivo di combattere il divario digitale e di agevolare l’accesso della platea femminile al settore dell’ICT, accrescendone le competenze digitali e di career management mediante l’offerta di percorsi formativi gratuiti completi di stage.

Le partecipanti avranno la possibilità di formarsi nelle professioni digitali più richieste dal mercato come, ad esempio: gestione del Cloud, protezione dei dati, programmazione e sviluppo software, User Design Experience e web design.

Ente capofila del progetto TIC 4.0 è Enaip Piemonte ETS, la più grande agenzia formativa della regione, insieme a una rete di partner costituita da TIM, CIM4.0 e Cnos-Fap.

OFFERTA FORMATIVA, I CORSI

L’offerta didattica del progetto TIC 4.0 prevede, dunque, percorsi formativi modulari gratuiti, seguiti da uno stage. Sono inoltre previste attività di tutoring, azioni di empowerment di genere, di orientamento, accompagnamento al lavoro ed inserimento in azienda.

Di seguito i corsi che saranno offerti:

  • Alfabetizzazione informatica (modulo base);
  • Elementi operativi di informatica – lavorare in cloud e protezione dei dati (modulo base);
  • Tecniche di programmazione e sviluppo software (modulo avanzato);
  • Tecniche di User Experience Design (modulo avanzato);
  • Tecniche di web design (modulo avanzato).

Peculiarità di ciascun percorso sono la flessibilità e la personalizzazione sulla base delle competenze in ingresso e dei bisogni formativi dell’allieva, delle sue caratteristiche e delle sue progettualità individuali.

DESTINATARIE

I corsi gratuiti in informatica sono dunque rivolti a 150 donne di età compresa tra i 18 e i 35 anni,  interessate ad acquisire nuove competenze e che si trovano in una delle seguenti condizioni:

  • inoccupate o in uscita dal sistema scolastico o universitario;
  • disoccupate che faticano a trovare un nuovo posto d’occupazione;
  • occupate ma con dubbi sulle proprie skill per il futuro o con difficoltà a rimanere nel mercato del lavoro.

SVOLGIMENTO, DURATA DEI PERCORSI FORMATIVI E CERTIFICAZIONE

Le attività formative inizieranno nell’autunno 2023 e proseguiranno fino a settembre 2024.

Ogni destinataria potrà frequentare un percorso formativo di 300 ore, articolato in 2 moduli (di base e/o avanzato) di 150 ore ciascuno, cui si aggiungeranno 150 ore di stage aziendale.

Ogni percorso rilascia certificazioni riconosciute a livello europeo.

ENTE CAPOFILA DEL PROGETTO

En.A.I.P. Piemonte è la più grande agenzia formativa del Piemonte. Aderisce a Enaip Nazionale (Ente Acli Istruzione Professionale). Ha una Direzione Generale, situata a Torino, e 16 Centri Servizi Formativi in tutte le province piemontesi.

COME CANDIDARSI

Le donne interessate ai corsi gratuiti in informatica possono candidarsi al progetto TIC 4.0 collegandosi a questa pagina, in cui dovranno compilare un modulo online con i propri dati.

ALTRE OPPORTUNITÀ DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTI

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