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“Pazzo di Dio”: il documentario su don Oreste Benzi in anteprima al Cinema Teatro Agnelli

Dal Cinema Teatro Agnelli di Torino.

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Il Cinema Teatro Agnelli di Torino presenta, in prima visione a Torino, il film “Il pazzo di Dio – La strada di don Oreste Benzi“: un documentario di Kristian Gianfreda sulla vita e le battaglie di don Oreste Benzi, il “parroco dalla tonaca lisa”, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII. L’appuntamento è per Venerdì 20 dicembre alle ore 21.00, Domenica 22 dicembre con il doppio appuntamento alle 18.00 e alle 21.00 e Lunedì 23 dicembre alle ore 21.00.

Frutto di anni di raccolta e di realizzazione di materiali che ricostruisce la personalità di un sacerdote fuori dagli schemi:

“A me non è mai dispiaciuto essere spregiudicato. Spregiudicato vuol dire non mettere i paletti davanti al Dio che viene, all’avventura. A me è piaciuta sempre l’avventura, nel senso etimologico del termine: un qualcosa che viene, e che quindi non c’era. A me piace andare verso ciò che viene, non rimanere fermo a ciò che c’era”.

Non c’è niente di meglio di questa dichiarazione d’intenti di don Benzi per far comprendere a chi non lo conoscesse che tipo di persona fosse. Kristian Gianfreda, che lo ha conosciuto e ha lavorato con lui, ce ne mostra diversi aspetti proponendo sue dichiarazioni e mostrandocelo all’opera.

Ne emerge il ritratto di un uomo fortemente legato alle esperienze dell’infanzia fatte di gioia ma anche intrise del profondo senso di disistima del padre verso se stesso causato dalla propria condizione economica. “Pensava di non valere niente” dice a un certo punto. Da questa considerazione è nata la scintilla che ha acceso il fuoco della sua azione. Non è retorica parlare di fuoco perché basta ascoltarlo per capire quanto la sua azione nascesse da una profonda vitalità che lo spingeva ad andare di notte (come testimoniano le immagini belle perché sfuocate) a cercare i fuochi dei copertoni con un mazzo di rosari in mano per trovare quelle donne portate con l’inganno in Italia dai loro Paesi di origine e poi costrette a prostituirsi.

Gianfreda mostra le molteplici iniziative portate avanti non solo in Italia a favore degli emarginati e degli sfruttati così come non nasconde prese di posizione sulla prostituzione su cui era possibile il dissenso. Ciò che conta però è l’assoluta disponibilità di quest’uomo a mettersi in gioco per sottrarre a un’effettiva schiavitù donne che in lui hanno visto la possibilità di un mutamento della loro condizione di vita. Tutto questo spinto dalla fede in Dio, un tipo di fede che non si ferma alle enunciazioni ma è pronta a immergersi nel dolore e nella sofferenza anche correndo dei rischi per la propria incolumità.

Oggi gli sopravvive la Comunità Giovanni XXIII da lui fondata che continua l’opera che il ‘pazzo di Dio’ aveva iniziato senza una struttura alle spalle ma solo guidato dalle pagine del
Vangelo. Soprattutto da quelle che ad altri potevano sembrare ‘scomode’.

Cinema Agnelli: “Green Border” per il Festival dell’Accoglienza

Notizia a cura del Cinema Teatro Agnelli di Torino.

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Il Cinema Agnelli in collaborazione con l’Associazione culturale Vera Nocentini e di Distretto Cinema, propone per giovedì 26 settembre alle ore 21.00, il film GREEN BORDER di Agnieszka Holland.

Il Festival dell’Accoglienza è nato nel 2020 da un’iniziativa della Pastorale dei Migranti dell’Arcidiocesi di Torino per rafforzare il suo lavoro di riflessione e sensibilizzazione. Un’occasione per fermarsi a riflettere sui significati profondi del verbo “accogliere”, sull’accoglienza, sugli ostacoli e sulle sfide per costruire territori inclusivi e coesi.

Il tema della quarta edizione del Festival dell’Accoglienza è Un cammino da fare insieme. L’ispirazione, come per le precedenti edizioni, arriva dal messaggio scritto da Papa Francesco in occasione della 110ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che sarà celebrata domenica 29 settembre 2024.

Sinossi

Nelle gelide foreste al confine tra Bielorussia e Polonia si intrecciano le vicende di una famiglia siriana che tenta di raggiungere l’Unione Europea, di una giovane guardia di frontiera e di un gruppo di attivisti. Premio speciale della Giuria al Festival di Venezia e candidato due volte agli European Film Awards, “Green Border” di Agnieszka Holland (Polonia 2023, 147’) è allo stesso tempo un racconto senza veli del dramma dei migranti e un coraggioso atto di denuncia.

Presenta il film Niccolò Zancan, giornalista de La Stampa. Ingresso libero.

All’Agnelli il documentario di Kasia Smutniak sul muro antimigranti in Bielorussia – La Stampa, Corriere della Sera

Si riportano di seguito gli articoli apparsi su La Stampa e Il Corriere della Sera.

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Il documentario di Kasia Smutniak sul muro antimigranti in Bielorussia

 

Come gli extra nei Blu-ray, il cinema Agnelli (via Paolo Sarpi) continua a proporre iniziative infrasettimanali pensate per arricchire l’offerta allo spettatore.

Venerdì 3 maggio alle 21.00 la mini rassegna “Parole&Cinema“, organizzata con l’Assoziazione Nazionale Museo del Cinema, presenta il documentarioMur“.

Esordio alla regia di Kasia Smutniak, premiato con il Nastro d’Argento, il film testimonia la costruzione in Polonia del muro che impedisce l’ingresso ai migranti bielorussi.

Al termine, incontro con il giornalista di Altreconomia Luca Rondi, ingresso unico 5 euro.

Al teatro Agnelli “Parole&Cinema” tra migrazioni e conflitto

Migrazioni, conflitti, identità politica e culturale dell’Europa: sono alcuni dei termi della rassegna Parole&Cinema, organizzata dal Cinema Teatro Agnelli in collaborazione con Associazione Museo Nazionale del Cinema nell’ambito del Salone Off.

Stasera alle 21.00, sabato 11 (stessa ora) e domenica 12 maggio (alle 16), nella sala di via Paolo Sarpi 111 (biglietti 5 euro), la proiezione di tre film fornirà anche motivo di riflessione sul rapporto tra immagine e scrittura.

Apre il trittico Mur di Kasia Smutniak, film vincitore del Nastro d’Argento in corsa anche nella categoria “documentari”, per il David di Donatello, in cui seguirà un approfondimento a cura di Luca Rondi, scrittore e giornalista di Altreconomia.

Appuntamento di sabato sarà delicato a La Voce di Ventotene alla presenza del registra torinese Stefano Di Polito e dell’Associazione GenerAzione Ponte.

Infine, domenica, si chiude con I bambini di Gaza di Loris Lai cui seguirà, l’incontro con la scrittrice Nicoletta Bortolotti, autrice dell’omonimo libro, in collaborazione con Mondadori e Eagle Pictures.

Cinema Agnelli: mini rassegna “Parole & Cinema” per il Salone OFF

Notizia a cura del Cinema Agnelli di Torino.

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Il Cinema Teatro Agnelli propone durante il Salone Internazionale del Libro, all’interno del Salone OFF, una mini rassegna dal titolo Parole & Cinema.

Con la collaborazione dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema e insieme a Altreconomia e l’Associazione Generazione Ponte, l’iniziativa propone una mini rassegna per riflettere su tematiche contemporanee narrate nei libri e sul grande schermo.

Venerdì 3 maggio, ore 21.00

Proiezione del docufilmMUR”, a seguire incontro con il giornalista di Altreconomia Luca Rondi, co-autore di “Chiusi dentro. I campi di confinamento nell’Europa del XXI secolo” e di “Respinti. Le sporche frontiere d’Europa dai Balcani al Mediterraneo“.

Per una settimana, nel marzo del 2022, l’attrice polacca naturalizzata italiana Kasia Smutniak è tornata nel suo Paese nativo per vedere, e far vedere, il muro lungo 186 chilometri e alto cinque metri e mezzo che le autorità stavano costruendo lungo il confine con la Bielorussia per impedire il passaggio ai migranti. Al momento il muro, poi completato nel luglio dello stesso anno, aveva ancora alcuni varchi aperti, e i migranti si rintanavano nel bosco con il terrore di essere intercettati dalle guardie di frontiera che con auto, quad, moto, elicotteri e droni cercava di stanarli per ributtarli in Bielorussia. Smutniak ha preso contatto con alcuni attivisti che si occupano di raggiungere quei profughi e portare loro aiuti di prima necessità: Mariusz “l’uomo della foresta”, Zosia che coordina i soccorsi dal Galles, Silvia, italiana, che vuole gestire progetti di emergenza, Jakub che non ha dimenticato l’empatia, ed Ewa, che fa la cosa giusta perché “qualcuno la deve fare”. Li vediamo tutti in volto tranne Ewa, e vediamo Kasia, filmata da Marella Bombini che cofirma il documentario, addentrarsi sempre più a fondo nel cuore di tenebra che la Polonia sta attraversando.

Mur ha vinto recentemente il Nastro d’Argento Miglior Documentario 2024 per il “Cinema del Reale”

Sabato 11 maggio, ore 21.00

Proiezione del docufilmLa voce di Ventotene”, a seguire incontro con il regista Stefano Di Polito e l’Ass. Generazione Ponte.

Nella minuscola isola di Ventotene dal 15 luglio del 1939 furono confinati tutti i principali oppositori del fascismo. Alessandro Pertini, Giuseppe Di Vittorio, Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni, Camilla Ravera, Umberto Terracini, Giovanni Pesce si ritrovarono con altri 800 confinati sull’isola pontina a condividere i cameroni, le mense e i pochi spazi liberi, fino all’estate del 1943, quando iniziò la Liberazione dell’Italia. Le uniche attività concesse erano lo studio e, in parte, la scrittura, per il resto, i confinati erano sottoposti a rigide restrizioni e a severi controlli. ciononostante i confinati riuscirono a organizzare una biblioteca clandestina e un programma segreto di lezioni di formazione politica. Da questa durissima esperienza si formò la futura classe politica italiana e l’idea d’Europa con il Manifesto di Ventotene, scritto clandestinamente da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni, che diffuse l’idea che solo l’unione dei paesi europei e il superamento dei nazionalismi avrebbe portato alla pace duratura. Altri confinati illustri piemontesi, come Camilla Ravera, Giovanni Pesce, Alberto Jacometti, raccontarono nelle loro autobiografie l’esperienza del confino di Ventotene, ripercorrendo quegli anni trascorsi sull’isola a contatto con i principali esponenti dell’antifascismo.

Nell’ambito dell’incontro “I Valori di Ventotene nell’Europa di oggi: dal confino politico al Parlamento Europeo” nella sede del Parlamento Europeo, il giorno 9 aprile scorso il film è stato proiettato in anteprima.

“La mia speranza è che, attraverso la visione del film, possa rinascere la consapevolezza delle nostre origini come cittadini italiani ed europei, per difendere quanto immaginato e conquistato dai confinati politici antifascisti che, dopo l’arresto del Duce, lasciata Ventotene, combatterono per liberare l’Italia, fondare la Repubblica e costruire l’Europa”.

-Stefano Di Polito

Domenica 12 maggio, ore 16.00

Proiezione del docufilm “I bambini di Gaza” a seguire incontro con la scrittrice Nicoletta Bortolotti, autrice dell’omonimo libro.

Striscia di Gaza, 2003. In prossimità di Gaza sono ancora presenti insediamenti israeliani, la seconda intifada è in corso. Il 43% della popolazione ha meno di 14 anni. Questo dicono le didascalie iniziali, precedute da titoli di testa, sui cui su nero rimbombano colpi di proiettile ed esplosioni. Il teatro di guerra è ben noto. Mahmud è un undicenne palestinese che vive solo a Gaza con la giovane madre Farah, vedova di un “martire” della resistenza, e la aiuta a vendere mazzi di timo, muovendosi tra allarmi, bombardamenti, coprifuoco, in una città devastata da un conflitto infinito che colpisce alla cieca i civili. Sulla spiaggia che frequenta per imparare a surfare, Mahmud vede un ragazzino muoversi furtivamente e rientrare nell’insediamento vicino ai posti di blocco sulla strada: è Alon, figlio unico di una coppia di ebrei, e ha in comune con lui la passione per la tavola da surf. Al mare è legato anche Dan, giovane surfista straniero che si è fermato nel Paese dopo un infortunio che lo ha reso dipendente dagli antidolorifici. Grazie a lui i due ragazzi impareranno le basi di quello sport, in momenti in acqua che sono l’unico sollievo dalla quotidianità fatta di macerie, di lotta per reperire beni di prima necessità, di pericolo costante di morire sotto l’attacco del nemico, perdere un familiare o un amico, di ritrovare la propria casa sbriciolata. I compagni di Mahmud, che giocano alla guerra avendola sotto gli occhi, diffidano della sua vicinanza ad Alon, e alcuni di loro sono già cooptati nelle fila del movimento di liberazione della Palestina. Ma sia Mahmud che Alon ragionano in autonomia dai loro ambienti di provenienza. Sono ragazzi intrappolati in un contesto che non hanno scelto, costretti a respirare l’odio e le paure dei genitori, a crescere in una guerra di cui subiscono le conseguenze senza capirne fino in fondo le ragioni.

Cinema Agnelli: proiezione film “Mary e lo spirito di mezzanotte” e workshop col regista Enzo D’Alò

Notizia a cura del Cinema Agnelli di Torino.

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In occasione della Giornata Mondiale del Disegno, sabato 27 aprile, il Cinema Agnelli, ACEC e in collaborazione con Aliante Film propone una proiezione speciale di “Mary e lo spirito di mezzanotte. Il film si svolgerà in contemporanea in tutte le Sale della Comunità aderenti.

Il film non finirà con i titoli di coda.

Dopo la visione gli spettatori potranno rimanere per un collegamento in diretta con l’animatore e regista del film Enzo D’Alò. In circa trenta minuti la sala si trasformerà in un laboratorio creativo.

Impara l’animazione con Enzo D’Alò è un evento pensato per tutte le famiglie e soprattutto per i più piccoli che saranno stimolati a mettersi in gioco in maniera interattiva e, sotto la guida del regista, sperimentare e capire cosa c’è dietro la creazione di un film.

Programma evento

  • Ore 15:30: proiezione del film “Mary e lo Spirito di Mezzanotte” (Durata: 85′)
  • Ore 17:00: diretta Workshop a cura di Enzo D’Alò (Durata: 30’)

Ingresso unico di € 5.

Cinema Agnelli: prima visione del film “Lala” di Ludovica Fales

Di seguito il comunicato stampa a cura del Cinema Teatro Agnelli.

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IN PRIMA VISIONE

LALA

un film di Ludovica Fales

13 luglio | ore 21.30 | Casa Nel Parco di via Panetti 1, Torino

ospite la regista Ludovica Fales e l’attrice Ivana Nikolic

 

Lala ha soltanto diciassette anni, frequenta ancora la scuola ma ha già un figlio. Nata e cresciuta in Italia, deve comunque fare i conti con i pregiudizi che quotidianamente colpiscono le ragazze come lei.

Lala è infatti una giovane rom, non ha i documenti e per questo non riesce a trovare lavoro. Non potendo avere un impiego, non ha modo di mantenere sé stessa e il figlio. Per questo motivo, il neonato viene allontanato dai servizi sociali, che lo prendono in carico per darlo in affidamento e offrirgli la prospettiva di un futuro migliore. Ma Lala non si arrende: ama suo figlio, vuole crescerlo ed è pronta a lottare per riaverlo. La prima cosa che deve fare, quindi, è procurarsi i documenti, ma non sarà un’impresa facile.

Lala è un gioco di specchi in cui si riflettono le esperienze di moltissime ragazze e ragazzi rom e sinti: una storia semplice diventa così un coro di voci in cui si compone un variopinto mosaico di umanità.

Quella di Lala è la storia di Zaga, una ragazza rom nata e cresciuta in un campo a Roma. La regista Ludovica Fales ha conosciuto Zaga quando aveva diciassette anni e viveva insieme al suo bambino in un appartamento nel quartiere di Tor Bella Monaca.

Fales aveva intenzione di filmare Zaga mentre cercava di ottenere il permesso di soggiorno. Tuttavia, dopo più di un anno ditentativi andati a vuoto, la ragazza si rese conto di non avere alcuna possibilità di successo e per questo decise di partire, senza lasciare traccia. Fales, però, non ha dimenticato Zaga e per dar voce alla sua storia, e a quella di tante giovani ragazze rom costrette a vivere le sue stesse difficoltà, ha scritto un film per raccontarla.

Nei panni della protagonista c’è Samantha, una giovane attrice rom non professionista. Samantha non si limita a interpretare Lala – alter ego di Zaga – ma contribuisce attivamente alla costruzione della narrazione: dice cosa pensa di ciò che accade al personaggio, cosa potrebbe provare e in che modo quel che succede a Lala le ricorda alcune vicende della sua stessa vita. Al coro di voci che compongono il film si aggiungono anche quelle di altri ragazzi rom e sinti che commentano a propria volta il racconto con le loro considerazioni personali e le loro esperienze.

Come si legge alla fine del lungometraggio, poco prima dei titoli di coda, ogni elemento della storia è il frutto degli incontri che i giovani attori presenti nel film hanno svolto nel corso di un laboratorio di improvvisazione teatrale durato cinque anni, in cui hanno condiviso la propria interiorità e i propri sogni.

Lala è quindi nato grazie a tutti loro e grazie a Zaga, alla cui vicenda la sceneggiatura in primo luogo si ispira. Il risultato è un gioco di specchi in cui il film riflette continuamente su sé stesso, su quel che vuole comunicare, sui sentimenti che intende veicolare.

E, in effetti, ascoltare le opinioni degli attori sulla rappresentazione della storia è la cosa più interessante di Lala: la loro spontaneità e la loro genuina commozione arricchiscono realmente le vicende mostrate e le fanno sentire più vere, più concrete.

All’Agnelli resiste la Sala della Comunità – La Voce e il Tempo

Si riporta l’articolo dedicato al Cinema-Teatro Agnelli di Torino, a cura di Marta Gentile, e un resoconto degli appuntamenti in programma per la Festa di Don Bosco, apparsi su La Voce e il Tempo.

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Ritorniamo a parlare dei cinema di quartiere con il racconto della realtà del Cinema-Teatro Agnelli, a Mirafiori Sud (via Sarpi 111). Si tratta di una Sala della Comunità in cui si uniscono la proiezione di film di seconda visione e l’organizzazione di spettacoli ed iniziative culturali.

Il teatro nasce negli anni Quaranta insieme all’opera salesiana e da sempre costituisce un punto di riferimento per il territorio ed i suoi abitanti. Abbiamo chiesto al responsabile della gestione del cinema, Michele Dettoni, quali sono le principali sfide che l’opera si trova a dover affrontare in un periodo ancora così delicato per le sale cinematografiche.

«Nell’ambito della crisi generale che stiamo vivendo, la ripresa delle seconde visioni è stata faticosa e l’attenzione posta alle spese e ai costi è molto alta», spiega Dettoni, «capita a volte di dover tenere chiuso per mancanza di titoli».

Nonostante le criticità, la sala rimane un presidio culturale in un quartiere urbano in cui sono sempre più̀ carenti i servizi.

«Il nostro pubblico abituale è costituito perlopiù da persone anziane, mentre i giovani sono maggiormente coinvolti nell’attività̀ del gruppo ‘Teatro dell’Ora Junior’».

Si tratta di una realtà, come nel caso del Cinema-Teatro Monterosa in Barriera di Milano, fortemente radicata nel quartiere.

Se è vero che le sfide rimangono molte, è altrettanto vero che si cerca di non restare immobili attraverso la promozione di varie iniziative: vale la pena ricordare l’«arena estiva» come ripartenza del 2021, dopo la chiusura durante la pandemia, l’iniziativa «Circoscrizioni al centro» promossa dal Comune di Torino, e le collaborazioni con la compagnia Assemblea Teatro.

«Lo scorso ottobre il cinema Agnelli è stato l’unico a proiettare in prima visione il film di Paolo RuffiniRagazzaccio’ (2022), in cui l’attore protagonista era proprio un ex animatore dell’oratorio Agnelli», conclude il responsabile del cinema, «in questa occasione molti ex animatori sono tornati a popolare la sala e si è creato un vero e proprio momento di ritrovo nello spirito delle sale della comunità̀».

Per informazioni sul Cinema-Teatro Agnelli: www.cineteatroagnelli.it.

-Marta GENTILE

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Segnaliamo infine, la pagina dedicata agli appuntamenti in programma per la Festa di Don Bosco presso la Basilica Maria Ausiliatrice, al Colle Don Bosco e nelle case di Chieri, Crocetta (che festeggia anche il proprio centenario), Bra e Rivoli.

Cinema Teatro Agnelli: programmazione speciale per la Giornata della Memoria

Il Cinema Teatro Agnelli propone, nelle mattinate del 25, 26 e 27 gennaio 2023, dei film a tema in occasione della Giornata della Memoria per vivere un momento di riflessione, rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Di seguito i dettagli nella notizia a cura del sito del Cinema Teatro.
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In occasione della Giornata della Memoria la Città di Torino propone nelle mattinate del 25, 26 e 27 gennaio un momento di riflessione rivolto agli studenti di ogni ordine e grado in otto sale cinematografiche cittadine.
Il Cinema può essere utilizzato come un potente mezzo didattico e per questa importante ricorrenza si propone gratuitamente la visione di un film, selezionato grazie alla collaborazione dei Servizi Educativi del Museo Nazionale del Cinema di Torino e realizzato con la collaborazione di Agis Piemonte e Valle d’Aosta-Anec Piemonte Valle d’Aosta, per stimolare i bambini e i ragazzi e commemorare le vittime dell’Olocausto.
In programmazione presso il nostro cinema:

25 gennaio – Per le scuole secondarie di secondo grado

  • GLI INVISIBILI
    Un film di Claus Rafle che racconta l’incredibile storia vera di quattro giovani ebrei tedeschi che riuscirono, nella Berlino del 1943 dichiaratasi ufficialmente “libera dagli ebrei”, a diventare invisibili agli occhi delle autorità. Un film che mette in luce il fenomeno della resistenza ebraica nella Berlino nazista. Prenotazioni QUI.

26 gennaio – Per le scuole secondarie di primo grado

  • JOJO RABBIT
    Un film di Taika Waititi, film vincitore nel 2020 del Premio Oscar e Premio BAFTA per la miglior sceneggiatura non originale. Il film segue la storia di un solitario ragazzo tedesco nella Germania nazista del 1945 la cui visione del mondo viene stravolta quando scopre che la madre nasconde una giovane ragazza ebrea nella loro soffitta. Prenotazioni QUI.
Per informazioni scrivere a: cinema@agnelli.it

Cinema Teatro Agnelli: “Circoscrizioni al Cinema”

Anche il Cinema Teatro Agnelli partecipa al progetto “Circoscrizioni al Cinema”, nell’ambito della stretta collaborazione inaugurata con Circoscrizioni al Centro, per potenziare la sinergia tra le attività della Città e quelle radicate sul territorio. In occasione delle festività natalizie parte un’iniziativa a favore della riscoperta del cinema come momento di cultura e di socialità, attraverso il coinvolgimento diretto delle Circoscrizioni che diventano strumento di trasmissione dell’iniziativa e di stimolo alla partecipazione dei propri residenti.

L’iniziativa consiste nella distribuzione di 1.000 voucher per ogni circoscrizione. Ogni singolo voucher dà diritto a 1 ingresso gratuito under 14 + 1 ridotto per il rispettivo accompagnatore. (I voucher saranno convertiti in biglietti presso le biglietterie dei cinema aderenti) e nella proiezione di una rassegna per i più giovani di classici di animazione e film natalizi a cura del Museo Nazionale del Cinema n 4 sale dedicate (Agnelli, Baretti, Maffei, Monterosa).

I voucher hanno validità dal 23 dicembre 2022 al 31 gennaio 2023. questo link tutte le iniziative natalizie della Circoscrizione Cinema Teatro Agnelli.

Programma:

26 dicembre

  • Cine Baretti ore 18: VERSI PERVERSI – Jan Lachauer, Jakob Schuh, Bin-Han To
  • Cine Teatro Maffei ore 15.30 e ore 18: IL BAMBINO CHE SCOPRI’ IL MONDO – Alê Abreu

27 dicembre

  • Cine Teatro Agnelli ore 16: PRINCIPI E PRINCIPESSE – Michel Ocelot
  • Cine Teatro Monterosa ore 16: A CHRISTMAS CAROL – Robert Zemeckis

28 dicembre

  • Cine Teatro Agnelli ore 16: IL GRUFFALÒ & GRUFFALÒ E LA SUA PICCOLINA – AAVV
  • Cine Teatro Monterosa ore 16: A CHRISTMAS CAROL – Robert Zemeckis

29 dicembre

  • Cine Teatro Monterosa ore 16: VERSI PERVERSI – Jan Lachauer, Jakob Schuh, Bin-Han To

30 dicembre

  • Cine Teatro Monterosa ore 16: VERSI PERVERSI – Jan Lachauer, Jakob Schuh, Bin-Han To

02 gennaio

  • Cine Baretti ore 18: VERSI PERVERSI – Jan Lachauer, Jakob Schuh, Bin-Han To

03 gennaio

  • Cine Teatro Agnelli ore 16: LA STREGA ROSSELLA E BASTONCINO – Jan Lachauer, Max Lang

04 gennaio

Cine Teatro Agnelli ore 16: VERSI PERVERSI – Jan Lachauer, Jakob Schuh, Bin-Han To

05 gennaio

  • Cine Teatro Monterosa ore 16: LA BELLA E LA BESTIA-UN MAGICO NATALE

06 gennaio

  • Cine Baretti ore 18: VERSI PERVERSI – Jan Lachauer, Jakob Schuh, Bin-Han To
  • Cine Teatro Monterosa ore 16: LA BELLA E LA BESTIA-UN MAGICO NATALE

07 gennaio

  • Cine Teatro Monterosa ore 16: IL GRINCH – Ron Howard

08 gennaio

  • Cine Teatro Monterosa ore 16: IL GRINCH – Ron Howard

Un progetto di Città di Torino, nell’ambito di Circoscrizioni al Centro, realizzato da Fondazione per la Cultura Torino, in collaborazione con Biblioteche Civiche TorinesiAgisAnecAcecMuseo Nazionale del Cinema di Torino e Film Commission Torino Piemonte

La prima del film “Ragazzaccio” con Alessandro Bisegna al Cinema Agnelli di Torino

Una serata speciale domenica 27 novembre per il Cinema Teatro Agnelli : la prima visione di RAGAZZACCIO con protagonista Alessandro Bisegna, cresciuto nei cortili dell’oratorio Agnelli ed ora lì, sul grande schermo del cinema! Un film che tutti dovrebbero vedere in sala, perchè i suoi contenuti sono scene che tutti hanno vissuto e vivono ogni giorno.

Se ci fosse più amore che mondo sarebbe? Dal tema del covid, al bullismo, alla vita di una famiglia come tante con i suoi problemi, innamorarsi durante l’adolescenza, e il covid… Tante tematiche per un film che “filmaccio” non è, anzi.

Tra i tanti ospiti presenti in sala, anche Alessandro Buongiorno, anche lui cresciuto nei cortili del nostro oratorio ed oggi capitano del Torino FC.

Quante carezze o abbracci ha ricevuto Mattia, secondo te? Zero, te lo dico io!
Prof. Ranucci