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Cnos-Fap San Benigno: “la richiesta delle aziende è superiore all’offerta” – Il Risveglio popolare

Il nuovo direttore del Cnos-Fap dell’Istituto Salesiano di San Benigno, Lucio Reghellin, racconta il primo impatto avuto subentrando nella direzione della scuola professionale e presenta i diversi percorsi che il centro propone.

Di seguito si riporta l’articolo contenente la sua testimonianza pubblico sul settimanale canavesano “Il Risveglio popolare“.

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Sono passati ormai oltre due mesi dalla ripresa dell’attività scolastica e ovviamente i dirigenti-responsabili delle varie strutture hanno dovuto affrontare problemi organizzativi non indifferenti, soprattutto in questo clima molto complicato di pandemia e responsabilità conseguenti.

Abbiamo iniziato questa serie di contatti con il mondo dell’istruzione e della formazione con il nuovo responsabile del Cnos-Fap dell’Istituto Salesiano. C’è stato un avvicendamento nella direzione della scuola professionale salesiana di San Benigno. Carlo Vallero, che ha diretto la scuola per molti anni, ha ricevuto un incarico regionale e io sono stato chiamato a sostituirlo (i due direttori, nella foto, ndr).

Mi chiamo Lucio Reghellin, nato in Veneto 62 anni fa, sono Salesiano coadiutore. Ho sempre lavorato nei Centri di formazione professionale del Piemonte, sia come formatore sia come responsabile, e sono contento di essere a San Benigno, scuola di arte e mestieri fondata direttamente da don Bosco.

Primo impatto: l’emergenza pandemica. A San Benigno, a settembre abbiamo iniziato regolarmente l’attività con tutte le classi. Per ora tutto procede regolarmente. Siamo ormai abituati all’uso della mascherina, al distanziamento in classe, all’attività per gruppi omogenei, anche se ogni tanto bisogna ricordarci che la pandemia non è finita. Immaginiamo che per una scuola professionale l’ipotesi di una Dad , anzi di una Fad (formazione a distanza) sia ancora più traumatica.

L’esperienza dello scorso anno di avviare la Fad è stata faticosa, sia per trovare gli strumenti adeguati per gli allievi e per gli insegnanti, sia per individuare le procedure corrette per controlli, firme e registrazione delle attività. Credo che abbiamo costruito un patrimonio di esperienza che ci permetterà, in caso di necessità, di avviare la Fad con più rapidità ed efficacia. Ci auguriamo ovviamente di non averne bisogno.

Specialmente per il nostro tipo di scuola, l’attività in presenza e in laboratorio non può essere sostituita con attività a distanza. La situazione della sua scuola al momento? Avevamo un po’ il timore che l’effetto pandemia diminuisse la scelta dei ragazzi e delle famiglie per la formazione professionale, in particolare per il settore ristorazione. Invece il nostro Centro professionale ha confermato i numeri degli anni precedenti. Siamo partiti con sette sezioni piene per una presenza totale di allievi, sommando tutte le classi triennali e i quarti anni, di 550.

Attualmente proponiamo percorsi triennali nei settori meccanica industriale, elettrotecnica, termoidraulica, benessere-acconciatura, ristorazione (cucina e sala bar), e due classi per il conseguimento del diploma professionale nel settore ristorazione e meccatronica. Lo sbocco professionale, specialmente per i corsi dell’industria, è molto buono.

Da alcuni anni è presente nella scuola lo sportello Servizi al lavoro che cura l’inserimento lavorativo dei nostri allievi e delle persone disoccupate. La carenza attuale non è di posti di lavoro, ma di lavoratori: abbiamo molte richieste dalle aziende, ma non riusciamo a trovare giovani e adulti disposti e preparati per l’inserimento lavorativo.

Al via il progetto NTN PROFTEC con il CnosFap di San Benigno Canavese

La ICSA S.p.A. di San Benigno Canavese del Gruppo NTN lancia il progetto “PROFTEC”, un’iniziativa per indirizzare i giovani alle opportunità formative più coerenti con le concrete necessità delle aziende manifatturiere. A tal fine, l’impresa ha siglato un protocollo di intesa con il Centro di Formazione Professionale di San Benigno finalizzato ad una collaborazione integrata per la formazione professionale in ambito Meccanico ed Automazione Industriale. Di seguito la nota stampa della ICSA S.p.A. in merito al progetto siglato.

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NTN – ICSA S.p.A. di San Benigno Canavese, società Italiana del Gruppo nipponico NTN, ha dato vita al progetto NTN PROFTEC (Programmi di Formazione per Tecnologie del Cuscinetto) ed ha siglato un Protocollo di intesa con l’Istituto Salesiano CNOS FAP finalizzato ad una collaborazione integrata per la formazione professionale in ambito Meccanico ed Automazione Industriale.

Questa iniziativa nasce come risposta alla diffusa difficoltà nella ricerca di competenze tecniche in ambito manifatturiero e consentirà, anche grazie alla disponibilità dell’importante Istituto Piemontese, di indirizzare proattivamente le scelte dei giovani del territorio presentando le proprie attività già nelle fasi di orientamento per i ragazzi che escono dalla scuole medie ed offrirà percorsi formativi dedicati dove le esperienze sulle tecnologie produttive applicate in azienda siano parte fondamentale del programma scolastico sin dai primi anni di scuola professionale.


Grazie al progetto NTN Proftec, la società canavesana, tra i principali produttori mondiali di cuscinetti a rulli sferici, collaborerà direttamente alla formazione dei giovani studenti iscritti ai corsi dell’area meccanica svolti nell’istituto salesiano, in modo da trovarli già pronti nel momento dell’inserimento lavorativo. Un esempio di integrazione tra scuola e industria dove la conoscenza viene trasferita ai più giovani grazie alla compartecipazione di docenti della scuola e di tecnici dell’azienda.

Un piano concreto che punta a ridurre le distanze attuali tra il mondo scolastico e il mondo lavorativo, dando la possibilità di sviluppare percorsi formativi in ambienti industriali 4.0, un mondo caratterizzato da un’industria più pulita e più sicura, ma un’industria che, anche oggi, ha bisogno di risorse umane, risorse sempre più specializzate per “creare futuro”.

Lettera del Direttore del CNOS-FAP Piemonte

Per augurare un buon inizio anno il Direttore del CNOS-FAP Piemonte, Lucio Reghellin, ha deciso di pubblicare una lettera in cui ricorda, fra le altre cose, l’importanza di una corretta educazione dei giovani.

 Di seguito il testo integrale della lettera:

Un dipendente andato in pensione ha scritto: … vi lascio con un profondo senso di orgoglio di avere lavorato in questa grande famiglia salesiana…

Spesso mi sento dire che il Cnos-Fap è un ente importante, che fa e lavora bene, … Io non ho riscontri diretti perché vivo distante dagli allievi e dalle famiglie. Mi chiedo: saranno giudizi veri o autoreferenziali?

In questi giorni di ‘zona rossa’ mi limito a fare brevi passeggiate attorno a Valdocco. La vigilia di Natale, attraversando un parco, mi sono avvicinato per caso a due ragazzi. Uno di questi mi guarda e mi chiede: ma lei lavora al Cnos? Mi meraviglio di questa domanda. Mi indica la testa. Non mi ricordavo che stavo indossando un cappellino con il logo Cnos-Fap. Mi dice: Anch’io vado al Cnos, frequento il secondo anno. Gli chiedo: come ti trovi? Mi sorride e risponde: molto bene!

Qualcuno a cui ho raccontato l’episodio mi ha risposto: sei stato fortunato a trovare un ragazzo bravo!

Lo stesso giorno ho avuto occasione di incontrare il titolare di una ditta di autobus che fa molti servizi per i nostri CFP e per i salesiani in genere. Mi dice: Noi serviamo molte scuole e oratori, ma notiamo sempre una grande differenza di comportamento tra i ragazzi che frequentano i vostri ambienti e gli altri.

Mi ha fatto piacere.

A volte mi chiedo se e come il nostro ente attua il comandamento della carità, se facciamo veramente un servizio alla società.

Don Bosco diceva: Volete fare una cosa buona? Educate la gioventù. Volete fare cosa santa? Educate la gioventù. Volete fare cosa santissima? Educate la gioventù.

E ancora: Dalla buona o cattiva educazione della gioventù dipende un buon o triste avvenire della società.

Quindi si, il nostro modo di fare un servizio alla società, di esprimere la nostra carità è educare i giovani. Ce lo ricordiamo all’inizio di questo nuovo anno. Ciò che stiamo facendo è una cosa importante e preziosa e la vogliamo fare nel miglior modo possibile.

Fra pochi giorni si aprono le iscrizioni on line per il prossimo anno scolastico. Affrontiamo questo periodo con un po’ di incertezza perché le famiglie ci conoscono poco e non abbiamo potuto fare le azioni di orientamento che avremmo voluto. Ringrazio tutti quelli che si sono prodigati, anche con coraggio e fantasia, per incontrare le famiglie durante le Porte Aperte o attraverso i Social. Grazie anche a coloro che si metteranno a disposizione per accompagnare i genitori ad accedere al portale di Scuola in chiaro. Grazie, perché il CNOS-FAP non è degli ‘altri’ ma è nostro!

Buon 2021.

Lucio Reghellin

La Voce e il Tempo: didattica a distanza – Salesiani, «la vera innovazione resta l’attenzione ad ogni ragazzo»

La Voce e il Tempo di domenica 7 giugno, nella sezione Territorio, dedica un articolo alla didattica a distanza e in particolare alle metodologie sperimentate negli istituti salesiani di Valdocco e dell’Agnelli. Si riporta di seguito l’articolo a cura di Federico Biggio.

DIDATTICA A DISTANZA – LE NUOVE METODOLOGIE SPERIMENTATE NEGLI ISTITUTI VALDOCCO E AGNELLI
Salesiani, «la vera innovazione resta l’attenzione ad ogni ragazzo»

«Project work» e «flipped classroom»: si tratta di due termini inglesi che indicano due modalità di formazione scolastica che si sono rivelate particolarmente efficaci nella «didattica a distanza», sperimentate in particolare da diversi istituti torinesi. Il primo permette agli allievi dei centri di formazione professionale di approcciarsi al mondo del lavoro, come previsto dal piano di insegnamento, e di acquisire competenze grazie alla presenza di professionisti che si affiancano ai tutor.

Il secondo inverte il tradizionale ciclo di apprendimento fatto di lezione frontale e studio individuale, chiedendo agli studenti di prepararsi su un argomento per mezzo sia dei libri di testo che di materiale integrativo, per poi, successivamente, esercitarsi collettivamente in classe con il supporto dell’insegnante. La modalità del project work è da tempo integrata nel piano formativo del Cnos-fap di Valdocco, il centro di formazione professionale fondato da don Bosco, e permette agli allievi di mettersi alla prova realizzando un progetto concreto, in accordo con le aziende.

«Questa modalità ha sostituito lo stage in questa fase emergenziale», spiega il direttore generale Lucio Reghellin, «ed è centrale nella formazione del 4° anno, in cui gli allievi si avvicinano al mondo del lavoro; purtroppo non avendo più la possibilità di fare uno stage, questa modalità è andata a integrare anche i piani didattici degli anni inferiori».

Quella della flipped classroom invece è una modalità che, all’Istituto Edoardo Agnelli di Torino era già stata sperimentata prima della pandemia:

«è un tipo di didattica innovativa perché integra e non sostituisce», spiega Giorgio Giambuzzi, insegnante di fisica nel Liceo scientifico e di elettrotecnica presso l’Istituto tecnico, «per questo la didattica a distanza non può essere considerata ‘innovativa’. Questa modalità ha permesso agli insegnanti di offrire agli studenti un mosaico di video-lezioni, pillole e interventi di esperti da seguire per conto proprio prima di discuterne in collegamento con il resto della classe».

I due istituti scolastici, tuttavia, entrambi contraddistinti dal carisma salesiano, sanno bene che questa situazione non può rimanere ordinaria e auspicano un ritorno a scuola ‘in presenza’ il prima possibile, continuando a mettere in atto l’innovazione in cui, da sempre, sono specializzati, quella sociale.

«Uno degli aspetti che abbiamo considerato centrale in questo periodo è stato quello della vicinanza alle famiglie», spiega Nino Gentile, direttore dell’Ufficio comunicazione Cnos-Fap, «a tutte è stato inviato un questionario per mappare i bisogni e le possibilità di connessione alla rete, tenendo conto delle criticità economiche del momento, ma anche delle opinioni sul tipo di formazione più opportuna da mettere in atto, poiché è solo attraverso l’attenzione ad ogni ragazzo e la solidarietà che possiamo ‘innovare’ in senso salesiano per non lasciare indietro nessuno».

 

CNOS-FAP: abbiamo tutti voglia di normalità!

Si riporta di seguito il messaggio del Direttore Lucio Reghellin pubblicato oggi sul sito del CnosFap Regione Piemonte.

Ci sembra che le misure restrittive siano superate. Ci sembra che il virus se ne sia andato!

Eppure i protocolli per il ritorno al lavoro e a scuola sono molto severi. Ci vengono chiesti dei comportamenti che capovolgono il nostro solito modo di pensare: mascherine, guanti, disinfettanti non sono per preservare la nostra salute ma quella degli altri. L’attenzione non è posta sul fatto che io posso ammalarmi ma che, con il mio atteggiamento sbagliato, posso fare del male agli altri. Questo tempo ci può essere di aiuto a mettere meno al centro noi stessi e ad essere più attenti agli altri, alla comunità. Ci viene chiesto un grande senso di responsabilità.

Stiamo facendo dei piccoli passi verso il ritorno, verso il lavorare di nuovo insieme.

A cominciare da questo mese, con gli esami in presenza, sperimenteremo il rientro dei ragazzi nei CFP
. Esami particolari, basati su un colloquio, che forse creeranno qualche disagio ad alcuni nostri allievi: sarà necessario aiutare, accompagnare, magari con qualche attività pratica compatibile con i protocolli di sicurezza.

Un articolo che ho letto in questi giorni, mi faceva riflettere sul passaggio all’età adulta. In alcune società antiche c’era un rito di passaggio. Una sfida che il ragazzo doveva superare per dimostrare di essere diventato adulto. Era lui che decideva quando era pronto per affrontare la prova, a volte rischiosa, sapendo che non poteva rimandarla all’infinito, pena di essere emarginato dalla comunità. L’adulto incoraggiava ma non interveniva.

Mi chiedevo se oggi esiste un momento, una sfida attraverso la quale un ragazzo passa dalla fanciullezza all’età adulta.

Ho cercato di ricordare. Certamente la maturità di adulto è cresciuta via via nel tempo, però se devo trovare un momento cruciale di passaggio, per me è stato dopo l’esame di qualifica del terzo anno in cui in piena autonomia dovevo decidere che cosa fare della mia vita (dovevo scegliere tra varie ipotesi). Ho deciso liberamente, prendendomi le mie responsabilità, e da quel momento mi sono sentito più adulto.

Forse oggi per un giovane il momento di passaggio è l’esame di maturità o la scelta dell’università o forse ancora più avanti. Magari per qualcuno è proprio l’esame di qualifica o di quarto anno, come lo è stato per me.

L’esame potrebbe non essere solo una firma su un attestato ma un punto di arrivo e di ripartenza. Siamo consapevoli che stiamo accompagnando i ragazzi verso la maturità, il passaggio dalla fanciullezza all’età adulta. Facciamo il possibile per aiutarli, ma poi il coraggio di affrontare la sfida e di superare la prova spetta solo a loro.

Guardiamo anche più in là. Stiamo cominciamo a mettere le basi per il nuovo anno. Ci sono ancora incertezze ma vogliamo affrontarle. I CFP stanno contattando le famiglie dei nuovi iscritti. In questi giorni nello Staff di Ente abbiamo cominciato ad abbozzare il calendario annuale, a proporre alcune iniziative, a valutare modalità di ritorno.

Abbiamo tutti voglia di normalità!

Sede Regionale CNOSFAP: un augurio di Santa Pasqua

Un augurio a tutti i Colleghi del CNOS-FAP del Piemonte di vivere una Santa Pasqua:

CNOSFAP Regione Piemonte: Alle Aziende, tutte, auguriamo una pronta ripresa

La Formazione Professionale Salesiana è cresciuta anche grazie alla collaborazione che molte Aziende di settori diversi hanno garantito sin dal principio.

Ed altrettante Aziende sono cresciute grazie all’iniziativa dei nostri Ex-Allievi, che si sono distinti nel campo imprenditoriale.

Ci avete portato la vostra tecnologia e ci avete insegnato ad usarla.

Ci avete indicato come funziona il mondo del lavoro giorno dopo giorno e ci avete tenuti “online”.

Ci avete disegnato le caratteristiche delle figure professionali utili alle vostre aziende e avete progettato insieme a noi la formazione degli allievi che frequentano i nostri Centri di Formazione Professionale.

Ed avete fatto anche di più, perché ci avete affiancato nella loro formazione con gli inserimenti in stage, in tirocinio e con le assunzioni in apprendistato.

Avete aderito alle nostre proposte di Apprendistato Duale – Alternanza Scuola Lavoro fino ad assumere il ruolo impegnativo di “impresa madrina” per gli allievi under 15.

In questo ultimo decennio ci avete scelti per rispondere ai vostri fabbisogni di personale rivolgendovi ai nostri Sportelli dei Servizi al Lavoro: SAL.

E siamo diventati vostro punto di riferimento per la formazione degli apprendisti che via via assumete ed anche dei vostri consulenti del lavoro, con i quali collaboriamo nel dipanare le matasse burocratiche.

Siamo cresciuti in sinergia e vogliamo continuare a cooperare con Tutti Voi per contribuire alla ripartenza del Paese.

A nome dell’Associazione CNOS-FAP Regione Piemonte
Il direttore generale
Ing. Lucio Reghellin, salesiano

Lezioni a distanza per gli allievi del CNOS-FAP del Piemonte

Nei Centri di Formazione Professionale del Piemonte riprendono le lezioni con una nuova modalità: a distanza. Si riporta l’articolo pubblicato ieri, 9 marzo, dal sito CNOS-FAP della Regione Piemonte.

CNOS-FAP Piemonte a tutta FAD

Oggi 9 marzo sono riprese le lezioni per tutti gli allievi dei Centri di Formazione Professionale Salesiani in Piemonte: ovviamente a distanza vista l’attuale emergenza sanitaria.

#NOSTOPFORMAZIONEPROFESSIONALESALESIANA

Grazie alla capacità dei nostri formatori nell’uso delle nuove tecnologie e all’esperienza maturata negli anni, abbiamo avviato le attività di formazione potenziando i supporti esistenti e creandone nuovi. Gli strumenti online di Google sono stati quelli che ci hanno permesso di connetterci con tutti in così breve tempo, perché di più semplice utilizzo e perché erano già stati attivati per le attività di approfondimento.

Un ruolo importante hanno avuto gli accordi nazionali stipulati a suo tempo dalla nostra Federazione CNOS-FAP con Apple e Rekordata, che ci hanno permesso negli anni passati di dotare i nostri formatori dei più moderni strumenti tecnologici preparandoli all’uso delle nuove metodologie didattiche.
Si proprio così: saremo formatori vicini agli allievi grazie ai cellulari, agli iPad e ad altri strumenti, come il pc connesso ad internet. E questo grazie ad applicativi online come google classoroom con cui realizzeremo una classe virtuale, con google drive invece condivideremo i documenti (file di qualunque tipo) e con google meet incontreremo i nostri allievi in videconferenza.

E questo anche nello spirito che ci ha insegnato Don Bosco di accompagnare i ragazzi in un cammino di crescita professionale ed umano: e noi lo faremo anche a distanza!

E quindi i nostri allievi potranno continuare a studiare, esercitarsi, essere corretti, interrogati e magari prendere qualche nota … online. Tutto per sostenere il loro apprendimento e accompagnarli al successo formativo, proprio come se fossero nei nostri laboratori … quasi!
Perché attraverso la rete non siamo riusciti a replicare “i nostri cortili”, che in questi giorni risuonano di un silenzio veramente assordante.
L’augurio per tutti è che si possa tornare quanto prima alla normalità.

la Direzione regionale
Lucio Reghellin

Riportiamo alcune notizie corredate da video che sono stati pubblicati per dare indicazioni nell’uso degli strumenti online e comunicare agli allievi che il CFP riprende ufficialmente le attività formative.

Valdocco

Dopo le prove degli ultimi giorni, svolte dalla classe del Tecnico grafico, Valdocco è pronto a partire con la formazione a distanza, l’unica modalità utilizzabile in questo periodo di emergenza sanitaria per poter svolgere l’attività formativa. Lo staff del CFP ha preparato un video, da oggi a disposizione su Youtube, dove viene spiegato ai ragazzi ed alle loro famiglie come dovranno attivarsi ed organizzarsi … (read more)

Rebaudengo

Buongiorno carissime famiglie e allievi, stante il protrarsi dell’emergenza legato al COVID-19, il CFP REBAUDENGO da lunedì 9 marzo ripartirà con le attività formative a distanza, attraverso strumenti digitali di didattica on line, con la finalità di garantire il più possibile la crescita professionale e il raggiungimento degli obiettivi al termine di questo anno formativo accompagnando i ragazzi nello studio a casa … (read more)

San Benigno:

In questo momento di incertezze abbiamo pensato che fosse importante mantenere dei punti fermi: il BUONGIORNO!
Questa bella tradizione salesiana, molto amata dai ragazzi, è nata proprio con Don Bosco. Ispirato dal modo di fare di sua Mamma Margherita, Don Bosco tutte le sere dava ai ragazzi di Valdocco la BUONA NOTTE: offriva un commento a eventi accaduti nel corso della giornata, proponeva piste di riflessione, trasmetteva testimonianze di ragazzi e di famiglie che aveva incontrato e che li incoraggiavano fortemente nel portare avanti iniziative educative di varia molteplicità.

Sarà questo un modo per mantenere quel clima famigliare che identifica la nostra scuola, la nostra casa!

Si parte forte con il Direttore dell’Opera Salesiana Don Riccardo!

Buongiorno!

In questo momento di incertezze abbiamo pensato che fosse importante mantenere dei punti fermi: il BUONGIORNO!Questa bella tradizione salesiana, molto amata dai ragazzi, è nata proprio con Don Bosco. Ispirato dal modo di fare di sua Mamma Margherita, Don Bosco tutte le sere dava ai ragazzi di Valdocco la BUONA NOTTE: offriva un commento a eventi accaduti nel corso della giornata, proponeva piste di riflessione, trasmetteva testimonianze di ragazzi e di famiglie che aveva incontrato e che li incoraggiavano fortemente nel portare avanti iniziative educative di varia molteplicità.Sarà questo un modo per mantenere quel clima famigliare che identifica la nostra scuola, la nostra casa!Si parte forte con il Direttore dell'Opera Salesiana Don Riccardo!

Publiée par Cnos-Fap San Benigno sur Lundi 9 mars 2020

Vercelli:

Cnos-Fap, rubrica del Direttore: lettera di marzo

Si riporta la consueta lettera mensile del Direttore Generale del Cnos-Fap Regione Piemonte – Lucio Reghellin – del mese di marzo, presente sul portare web ufficiale del Cnos-Fap: cnosfap.net.

Nella lettera del mese di marzo il Direttore generale fa il punto sugli eventi svoltisi in Piemonte inerenti la vita del CNOS-FAP, la formazione professionale salesiana, ed una considerazione sull’emergenza Corona Virus, che stiamo vivendo ormai dal alcune settimane.

Il 13 febbraio si è svolta l’Assemblea dei Soci dell’Associazione CNOS-FAP Piemonte, nell’appuntamento annuale previsto dallo Statuto, in cui è stata approvata la relazione del Presidente. Con essa anche il bilancio consuntivo e preventivo che indicano uno stato di buona salute complessivo dell’Ente, sia per la solidità economica che per le numerose attività che svolge coerentemente con la “mission” che ha la formazione professionale salesiana. L’Associazione ha intrapreso un cammino di rinnovamento in questo periodo, momento favorevole per le ristrutturazioni che vanno fatte quando una azienda è in buona salute. E per questo l’Assemblea ha individuato dei punti di attenzione che riguardano la revisione e semplificazione del modello organizzativo e amministrativo-gestionale, l’attenzione ad un mercato del lavoro che richiede competenze specifiche rinnovate e contemporaneo sostegno ai giovani più fragili e bisognosi, la formazione del personale, sia operativo che direttivo.

Nella seconda metà di febbraio si è svolto al Colle Don Bosco il Convegno nazionale di Formazione Professionale, Pastorale ed Educazione, una tre giorni nella quale sono stati approfonditi il tema dell’educazione integrale nei nostri CFP – Centri di Formazione Professionale. Hanno partecipato 120 operatori della Formazione Professionale Salesiana, tra i quali 29 del CNOS-FAP Piemonte. Sono emersi molti spunti per il cammino futuro.

Abbiamo ribadito che la Formazione Professionale è uno strumento importante per l’aiuto e l’accompagnamento dei giovani e abbiamo ascoltato esperienze di recupero e di successo. Ci siamo detti che non dobbiamo rinunciare a proporre impegni “alti” ai ragazzi, evitando di abbassare l’asticella, perché solo puntando in alto si aiutano le persone a crescere.

Direi che la cosa più importante che è emersa è la necessità di lavorare in equipe. Non esiste educazione solitaria. La buona educazione nasce da una famiglia unita, da una comunità che si confronta e agisce in modo unitario, che riflette e prega insieme per essere testimonianza per gli allievi.

In questa lettera non posso non fare un cenno all’emergenza Coronavirus. Ci fa capire quanto siamo interconnessi a livello mondiale. Non serve a nulla fare dei recinti, dire ‘voi state là e noi qua’, per essere preservati da ogni inconveniente. È necessaria sempre di più una collaborazione tra tutti i popoli/nazioni per cercare il bene di tutti.

Ci fa capire come siamo fragili. Abbiamo una tecnologia sempre più avanzata, un controllo medico preciso, ci sentiamo potenti, ma in realtà non siamo noi i controllori della nostra vita. Chi determina la nostra vita? Il caso? altri uomini?…

Io pongo la fiducia in Dio Padre che conosce quanti sono i capelli del nostro capo (Lc 12,7).

Un augurio cordiale per questo mese di marzo e buona Quaresima.

Lucio Reghellin

Cnos-Fap, Rubrica del Direttore: lettera di febbraio

Si riporta la consueta lettera mensile del Direttore Generale del Cnos-Fap Regione Piemonte – Lucio Reghellin – del mese di febbraio, presente sul portare web ufficiale del Cnos-Fap: cnosfap.net. Buona lettura!

Il prossimo 17 febbraio inizierà a Torino-Valdocco il 28° Capitolo Generale della Congregazione Salesiana (CG28). Durerà quasi due mesi e si concluderà il 4 aprile. Parteciperanno circa 250 salesiani provenienti da tutte le parti del mondo.

La settimana scorsa si è tenuta a Roma la Conferenza Stampa di presentazione, alla presenza del Rettor Maggiore, don Ángel Fernández Artime, decimo successore di Don Bosco. La Conferenza è stata introdotta da un breve video con dei dati statistici sulla presenza salesiana nel mondo. Puoi vederlo qui:

Il Rettor Maggiore ha definito il Capitolo Generale ‘una grande assemblea democratica, che raccoglie innumerevoli lingue, culture ed esperienze’ e ne ha sintetizzato i fini: individuare le priorità della Congregazione per il lavoro dei prossimi 6 anni. Con due cardini specifici propri per questo CG28: la sintonizzazione con i giovani in un mondo che cambia a ritmi vertiginosi; e la consapevolezza di lavorare insieme con i laici in questa missione. Accompagniamo con la preghiera questo momento importante per il futuro dell’opera salesiana nel mondo.

La sede nazionale CNOS-FAP ogni anno fa un’indagine telefonica chiamando i ragazzi (o i loro genitori) che hanno conseguito la qualifica un anno prima, per conoscere cosa stanno facendo. Per il CNOS-FAP del Piemonte, la situazione è la seguente:

Mi fa piacere riportarti alcune frasi che i genitori o i ragazzi hanno detto al telefono rispondendo all’intervista.

Genitori:

  • Mio figlio aveva fatto, per colpa sua, delle medie vergognose; pure al CFP non è che ha studiato moltissimo ma almeno adesso è sereno, pensi che ora sorride pure alle sorelline;
  • Siete come i fiorai! Fate sbocciare i ragazzi e ogni tanto date pure qualche patatina!
  • Ridere! Voi lo avete fatto nuovamente ridere e il suono della sua risata in casa per me non ha prezzo. Grazie e continuate a farli ridere questi nostri ragazzi;
  • Dopo vari fallimenti nella scuola noi avevamo bisogno di un porto sicuro e quello siete stati per noi un porto sicuro durante la tempesta dell’adolescenza;
  • Mi sono trovata bene io, mio figlio e pure i vicini perché ora il pomeriggio non urliamo più;
  • Grazie, tutto a posto! Mio figlio ora è assunto a tempo indeterminato per tre anni!;
  • Guardi tutto bene. Il ragazzo si è trovato bene, è stato educato, istruito devo dire che siamo soddisfatti però…(trambusto e fruscio di sottofondo) però le devo passare mia moglie che se non parla pure lei si sente male. Ci parli un attimo pure lei e porti pazienza che io la sopporto da 26 anni.

Ragazzi:

  • Senza di voi sarei finito male ma male di brutto;
  • Io da voi non ero un numero o un cognome ma un nome;
  • Alle volte le giornate mi parevano vuote e interminabili, avevo rabbia contro tutto e tutti e mi veniva voglia di sbattere la testa contro il muro, ma stando a contatto con voi, studiando da voi, ho capito che il muro non lo devi abbattere ma mattone dopo mattone lo devi scavalcare con impegno e sacrificio. Una volta scavalcato il muro non ti fa più paura. Ecco grazie a voi io non ho più paura…

Ovviamente ci sono anche dei fallimenti, ma tutto il bene che si fa è frutto anche del tuo impegno, della tua passione e del tuo amore per i ragazzi.

Ti saluto cordialmente, ti auguro un buon mese di febbraio.

Lucio Reghellin