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Salesiani, le opere sociali e il sistema preventivo – La Voce e il Tempo

Riportiamo l’articolo dedicato al Congresso Internazionale delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani che si è tenuto a Valdocco dal 28 settembre al 2 ottobre, a cura di Monica Roncari apparso su La Voce e il Tempo.

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Sono stati più di 300 i partecipanti, laici e consacrati, giunti da tutto il mondo a Torino per il Congresso Internazionale delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani che si è tenuto a Valdocco dal 28 settembre al 2 ottobre.

I contenuti che il raduno, fortemente voluto dal Rettor Maggiore, don Ángel Fernández Artime, ha affrontato si sono focalizzati su una lettura aggiornata del Sistema Preventivo a partire dalle esperienze già esistenti nelle opere e servizi sociali salesiani, come risposta profetica alle sfide che l’attuale contesto storico presenta, per contribuire alla dignità delle persone e del loro ambiente, in dialogo e con tutti coloro che lavorano per superare le situazioni di vulnerabilità e di degrado di cui soffrono i giovani.

Don Bosco vedeva chiaramente la portata sociale della sua opera: i Salesiani lavorano, infatti, in ambienti popolari e a favore della gioventù, soprattutto quella più povera e abbandonata, educandola alle responsabilità morali, professionali e sociali. Significativa, in questo contesto anche la partecipazione al congresso di un gruppo di giovani impegnati per la promozione e la cura di altri giovani.

Fra i relatori di questa quattro giorni, particolarmente importante la presenza del cardinale salesiano Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga, Arcivescovo metropolita di Tegucigalpa e Coordinatore del Consiglio dei Cardinali, di don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani, di don Miguel Ángel García, sdb, Consigliere per la Pastorale giovanile, del sig. Jean Paul Muller sdb, Economo Generale della Congregazione Salesiana, di don Michal Vojtas, Vicerettore dell’Ups, di don Rafael Bejarano Sdb, referente delle Opere Sociali nel Settore per la Pastorale giovanile e coordinatore del congresso e di Carlos Ballesteros, Direttore della Cattedra di Impatto Sociale presso l’Università Pontificia di Comillas, a Madrid.

«Per noi salesiani», fanno sapere dal quartier generale di Valdocco, «contribuire allo sviluppo umano integrale è una risposta naturale alla vocazione che abbiamo ereditato dal nostro fondatore. Per questo l’Ambito di Pastorale Giovanile, in linea con la Dottrina Sociale della Chiesa, con gli orientamenti degli ultimi due Capitoli Generali e con il Programma del Rettor Maggiore, ha intrapreso un cammino di riflessione e consultazione tra le varie esperienze delle ‘Opere e servizi sociali per i giovani a rischio’ della Congregazione, cercando di rafforzare l’identità carismatica dell’azione pastorale in questo campo. La celebrazione del Congresso Internazionale delle Opere Sociali Salesiane segnerà una tappa importante in questo cammino come Congregazione e l’incontro a Valdocco, dove è nata l’opera sociale di Don Bosco, darà un impulso per continuare ad aggiornare il Sistema Preventivo in ogni contesto dove si svolge la missione».

-Monica Roncari

Valdocco: le foto della Concelebrazione Eucaristica per la canonizzazione di Artemide Zatti

Martedì 11 ottobre, presso la Basilica di Maria Ausiliatrice di Valdocco, si è tenuta la Concelebrazione Eucaristica di ringraziamento per la canonizzazione del Salesiano Coadiutore Sant’Artemide Zatti.

In una Basilica gremita di fedeli, il Rettor Maggiore don Ángel Fernández Artime, decimo successore di don Bosco, ha presieduto la cerimonia, che è stata trasmessa anche in diretta tv su RETE 7 (canale 13 del d.t.) e sul canale Youtube di ANS – Agenzia iNfo Salesiana.

Seminario Vocazionale 2022: a Valdocco 3 giorni di confronto e preghiera

Dal 3 al 5 ottobre 2022 si è tenuto a Valdocco il Seminario sull’accompagnamento spirituale a servizio del discernimento vocazionale intitolato “Se ho fatto qualcosa di bene lo debbo a don Cafasso – Accompagnare i giovani nelle scelte di vita”.

L’evento ha visto la partecipazione di Salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice e laici provenienti dalle opere salesiane dell’intera Regione Mediterranea (Italia, Spagna, Portogallo e Medio Oriente), con l’obiettivo di fornire piste di cammino condiviso nella delicata arte di accompagnare i giovani, particolarmente quelli nella fascia 18-30 anni, seguendo le orme di don Cafasso.

L’alternarsi di relazioni invitate, sessioni di approfondimento e momenti di condivisione a gruppi ha favorito lo scambio e la riflessione sui temi trattati. In particolare, don Gustavo Cavagnari sdb, docente di Pastorale giovanile all’Università Pontificia Salesiana, ha aiutato i partecipanti ad identificare i tratti di un’identità adulta in chiave vocazionale, mentre il padre Gesuita Gaetano Piccolo, docente alla Pontificia Università Gregoriana, ha fornito preziose indicazioni sulla dinamica delle scelte essenziali nel processo di maturazione; infine, il direttore del Centro Nazionale di Pastorale Giovanile di Madrid, don José Miguel Nunez sdb, ha fornito una sintesi carismatica attualizzante.

Il confronto con figure significative di santità salesiana e la preghiera comune, culminata con la celebrazione dell’Eucarestia presieduta dal Rettor Maggiore nel santuario della Consolata, dove sono custodite le spoglie di don Cafasso, ha reso queste giornate un tempo ricco e intenso di ascolto dello Spirito.

In occasione dell’evento è stata creata una landing page dedicata che offre la possibilità di rivivere l’appuntamento con i video delle relazioni tenute ed i documenti consegnati durante l’appuntamento.

Valdocco: Concelebrazione Eucaristica per la canonizzazione di Artemide Zatti l’11 ottobre 2022

Martedì 11 ottobre si terrà la Concelebrazione Eucaristica di ringraziamento per la canonizzazione del Salesiano Coadiutore Sant’Artemide Zatti.

La Celebrazione sarà presieduta dal Rettor Maggiore don Ángel Fernández Artime, decimo successore di don Bosco, e si terrà a Valdocco, presso la Basilica Maria Ausiliatrice di Torino, alle ore 18.00.

È possibile seguire in diretta la celebrazione collegandosi alla pagina Facebook Il Cortile di Valdocco e sul canale Youtube Basilica Maria Ausiliatrice Torino.

Per l’occasione, quel giorno saranno sospese in Basilica le messe delle ore 17.00 e 18.30.

I presbiteri che desiderano concelebrare sono invitati a portare il proprio camice e la stola bianca.

Valdocco: Giornata Mariana 2022 il 23 ottobre

È con gioia che l’ADMA Primaria di Torino invita tutti i devoti dell’Ausiliatrice a partecipare alla Giornata Mariana 2022, che si terrà domenica 23 ottobre a Valdocco, e che avrà come titolo: Maria nella vita di Don Bosco, Maria nella nostra vita.

Sarà una giornata aperta a tutti, in particolar modo alla Famiglia Salesiana e a coloro che seguono il cammino annuale dell’Associazione di Maria Ausiliatrice, associati, aspiranti e amici; una giornata per incontrarsi, pregare insieme e approfondire la conoscenza e l’amore per la “Madonna di Don Bosco”.

Per l’ADMA si tratta di un appuntamento ormai consueto, all’inizio di un nuovo anno formativo, che in questa edizione sarà arricchito dalla presenza di don Pascual Chavez, Rettor Maggiore dei Salesiani dal 2002 al 2014. Sarà lui ad offrire, nella mattinata, la meditazione sul tema della giornata, a cui seguirà un bel momento di preghiera e adorazione, tempo prezioso alla presenza di Gesù e Maria per lasciar risuonare nel cuore le parole della catechesi in un clima di comunione e raccoglimento.

Nel pomeriggio, dopo la recita del Santo Rosario, ci sarà occasione di ascoltare alcune testimonianze di amici appartenenti alla Famiglia Salesiana. La giornata si concluderà poi in Basilica con la Santa Messa delle ore 17.00.

Di seguito il programma completo della giornata:

L’ADMA vi aspetta numerosi!

Per ulteriori informazioni e iscrizioni visitare la pagina dedicata.

Valdocco: chiuso il Congresso Internazionale delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani, tante le piste di lavoro per il futuro

Si è concluso a Torino nella giornata del 2 ottobre il Congresso Internazionale delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani (OSSS). Di seguito il resoconto delle giornate conclusive, che hanno evidenziato anche diverse proposte per il futuro, a cura del sito ANS.

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Si è chiuso domenica 2 ottobre a Torino il Congresso Internazionale delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani (OSSS). Dopo cinque giornate intense di lavoro, le attività sono arrivate al loro culmine con il discorso conclusivo del Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile, don Miguel Angel García Morcuende.

I lavori del Congresso Internazionale sono proseguiti sabato 1° ottobre mantenendo il solito impianto adoperato già nei due giorni precedenti. Al mattino, si è chiuso il percorso meditativo sull’episodio della risurrezione del figlio della vedova di Nain.

“Risuscitando il giovane dalla morte, la famiglia si ristabilisce, ristabilendo i legami di comunicazione tra madre e figlio (…). Questo è il grande miracolo di questa storia di risurrezione, la presenza di un Dio che accompagna il suo popolo, che ridà speranza e vita alle persone, che genera unità nelle famiglie e nella società (…). Come Congregazione salesiana, siamo testimoni quotidiani di come Gesù continui a far risorgere migliaia di giovani e famiglie”

sono stati alcuni degli spunti offerti dalle due guide della Lectio Divina, don Rafael Bejarano, Referente per le Opere Sociali all’interno del Settore della Pastorale Giovanile e coordinatore del Congresso, e il signor Javier Carabaño Rodriguez, specialista in comunicazione e identità e legato all’ambiente salesiano.

Successivamente, Carlos Ballesteros, Direttore della Cattedra di Impatto Sociale presso l’Università Pontificia di Comillas, a Madrid, ha tenuto la relazione centrale della giornata, sul tema “L’impronta che lasciamo. Sfide e opportunità per la misurazione dell’impatto che generiamo”. Nel suo intervento il dott. Ballestreros ha esordito evidenziando la differenza tra il conseguire un determinato risultato o successo e il significato più profondo di generare degli impatti nell’ambito del lavoro sociale. Quindi ha offerto delle domande chiave da porsi per riuscire ad agire in modo da generare un impatto effettivo e ha presentato anche tecniche, linee guida e strumenti per conseguire una valutazione effettiva del cambiamento generato. Il suo intervento, dettagliato e puntuale, ha toccato molti punti concreti inerenti alla gestione e alla direzione dei lavori ordinari di opere e servizi sociali, e ha concluso indicando a tutti i numerosi impegni degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile promossi dalle Nazioni Unite, un’occasione anche per la Chiesa per partecipare alla costruzione di

“un mondo migliore, più fraterno, pulito, giusto, libero e caritevole”.

La giornata è poi proseguita con la sessione di dialogo tra i giovani sul ruolo degli Exallievi salesiani nelle opere sociali, e con la frequentazione, suddivisa per gruppi, dei vari partecipanti, alla terza fase dei minicorsi mattutini e delle buone pratiche pomeridiane da loro prescelti.

Domenica 2 ottobre, poi, le attività, limitate alla solo mattinata, sono ripartite con l’ultima sessione dei minicorsi e hanno raggiunto il culmine con le conclusioni finali offerte da don García Morcuende. Nel suo articolato intervento questi è partito in primo luogo, da alcune EVIDENZE individuate, per indicare poi una serie di CONVINZIONI poste alla base del Congresso, per tracciare, infine, alcune PROPOSTE per il FUTURO.

Nell’ambito delle EVIDENZE, ha segnalato i cambiamenti indotti dalla globalizzazione socioeconomica e dalla mondializzazione culturale, così come l’opzione preferenziale salesiana del servizio agli ultimi, la necessità di meccanismi di coordinamento tali da non lasciare isolato l’azione degli OSSS nelle Ispettorie, e la ricchezza costituita dalla grande esperienza salesiana nel settore e dalla diversità di iniziative realizzate nel mondo.

In merito alle CONVINZIONI, il Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile ha indicato diversi percorsi perché gli OSSS siano sempre significativi, ossia delle “battaglie da vincere, per inseguire i sogni ed educare le persone”: si tratta di passare “dalla trappola del ‘ripiegamento’ alla mobilitazione in territori sconosciuti”; dalla frammentazione alle reti e all’interdipendenza; da una relazione funzionale ad un approccio che sappia manifestare l’attenzione salesiana; dalle semplici aspirazioni all’autentico rispetto dei Diritti Umani, intesi come garanzia di rispetto della dignità umana; dal paradigma dell’efficienza ad un approccio fondato sulla responsabilità; dal perseguimento di percorsi lineari all’accompagnamento lungo processi di sviluppo individualizzati e olistici; e tutto questo adoperandosi su tutti i fronti, quello della politica, dello sviluppo umano e della denuncia delle realtà ingiuste.

Infine, don García Morcuende ha consegnato ai presenti un dettagliato elenco di 20 PROPOSTE per il FUTURO, praticabili a livello locale, ispettoriale o nazionale, e Regionale o di Congregazione: ha sottolineato la ricerca di sinergie e collaborazioni a vari livelli, le innovazioni da compiere già nella formazione iniziale, nel valorizzare la dimensione digitale, nel diversificare le fonti di sostentamento delle opere, nella formazione del personale e dei volontari, nell’adozione o nell’affinamento delle attività di advocacy; ha offerto suggerimenti per il lavoro in alcuni ambiti preferenziali dell’azione sociale salesiana, come quello con migranti e rifugiati o quello nella Formazione Professionale; e ha proposto di lavorare per la misurazione degli impatti generati, di sviluppare una mappa globale degli OSSS e un’agenda di cause da perorare a livello mondiale.

Il Congresso Internazionale delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani si è infine concluso con la Messa presieduta dal Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Ángel Fernández Artime.

“Un passo avanti” – Presentazione del Bilancio Sociale di AGS per il Territorio

Giovedì 27 Ottobre 2022, presso la Sala Sangalli di Valdocco a Torino (via Maria Ausiliatrice 32, 10152 Torino), verrà presentato “Un passo avanti“, il Bilancio Sociale 2021 di AGS per il Territorio.

Durante l’evento verranno illustrati i progetti realizzati dall’Associazione a favore dei più giovani con un cenno alle sfide educative per il futuro.

Al termine dell’incontro verrà offerto un buffet, a cura degli studenti del corso di Ristorazione del CNOS-FAP Valdocco.

Programma

  • Ore 10:00 | Accoglienza
  • Ore 10:30 | Saluti istituzionali

con interventi di:

    • don Leonardo Mancini – Ispettore Salesiani Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania
    • Chiara Caucino – Regione Piemonte
    • Michela Favaro – Comune di Torino
    • Marzia Sica – Compagnia di San Paolo
    • don Francesco Preite – Salesiani Per il Sociale
    • Anna Di Mascio – Forum del Terzo Settore
  • Ore 11:00 | Presentazione del Bilancio Sociale e sfide per il futuro

con interventi di:

    • don Alberto Goia – Presidente AGS Per il Territorio
    • Alessandro Brescia – Ufficio Progetti Salesiani Piemonte
    • Valentina Bellis – Emarginazione e Disagio Salesiani Piemonte
    • don Stefano Martoglio – Vicario del Rettor Maggiore
    • Pierluigi Dovis – Direttore Caritas Torino e Piemonte – Valle d’Aosta
  • Ore 12:30 | Buffet

È gradita conferma di partecipazione sul sito o scrivendo a: ags@agsterritorio.it

 

Valdocco: aperto il Congresso Internazionale delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani

Mercoledì 28 settembre al Teatro Grande Valdocco si è aperto il Congresso Internazionale delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani. Di seguito il resoconto delle prime giornate in un articolo pubblicato dal sito ANS.

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Si è aperto nel pomeriggio di mercoledì 28 settembre, nel cuore carismatico della Congregazione, a TorinoValdocco, il Congresso Internazionale delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani. All’interno del Teatro Grande Valdocco i circa 300 partecipanti, giunti in rappresentanza di tutte le Ispettorie e Visitatorie della Congregazione, insieme ad un selezionato gruppo di giovani, hanno potuto ascoltare il discorso introduttivo di don Miguel Ángel García, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile Salesiana e promotore del Congresso, e ricevere le prime indicazioni utili sullo svolgimento e la metodologia delle attività da parte di don Rafael Bejarano, Referente per le Opere Sociali all’interno del Settore della Pastorale Giovanile e coordinatore di quest’appuntamento.

Presenti sul palco al momento di apertura del Congresso c’erano anche il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, che per tutte le giornate dell’evento, fino al 2 ottobre, animerà un dialogo fraterno con i giovani; e don Leonardo Mancini, Superiore della Circoscrizione Speciale Piemonte e Valle d’Aosta. Entrambi hanno offerto il loro caloroso benvenuto a tutti i presenti.

Le attività del Congresso sono entrate pienamente nel vivo al mattino di giovedì 29 settembre. Di buon mattino don Bejarano e il signor Javier Carabaño Rodriguez, specialista in comunicazione e identità e legato all’ambiente salesiano, hanno guidato congiuntamente una Lectio Divina a partire l’episodio della risurrezione del figlio della vedova di Nain. In questa prima tappa del loro percorso meditativo – che si completerà nelle prossime giornate – la riflessione ha evidenziato la differenza tra la comunità gioiosa dei discepoli che hanno Gesù come loro guida e la comunità di Nain che è triste per la prematura morte del giovane.

“L’immagine che ci viene proposta da questa scena ha molto da dire al nostro carisma salesiano – hanno sottolineato le due guide della Lectio Divina –. E continua a riprodursi giorno dopo giorno, l’incontro della vita che porta speranza e gioia con situazioni di disperazione e morte in ogni angolo della terra. La proposta salesiana del settore sociale è un segno di gioia e di vita che si confronta quotidianamente con i volti crudeli e tristi di tanti giovani colpiti da miseria, violenza, ignoranza e sfruttamento”.

Successivamente è stata offerta la conferenza centrale di questa giornata, a cura del card. Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga, Arcivescovo metropolita di Tegucigalpa e Coordinatore del Consiglio dei Cardinali, già Presidente di Caritas Internationalis (2007-2015). Nel suo articolato intervento, intitolato “Attualità della Dottrina Sociale della Chiesa, sviluppo umano integrale e ruolo delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani” il cardinale salesiano ha esordito sottolineando, con alcune domande volutamente provocatorie, la perdurante attualità, anche oggi, di fronte alle sfide globali e alle enormi trasformazioni sociali in atto, della Dottrina Sociale cristiana.

Quindi, ha ribadito l’importanza di vivere una vita di fede coerente e unita tra contemplazione e nell’azione:

“La nostra condotta sociale è parte integrante della nostra sequela di Cristo”

ha asserito, subito prima di spendere alcune parole per mettere in guardia dalle ideologie che rischiano di compromettere l’esistenza e l’operato dei cristiani.

Successivamente il cardinale ha preso in esame in particolare il Magistero di Papa Francesco: dapprima ne ha rimarcato la centralità dei giovani come attori del cambiamento; poi ha spiegato il concetto di pace sociale, che si realizza quando si lotta contro le disuguaglianze e si favorisce l’armonia; e ha anche sottolineato l’intuizione del Papa sul tema dell’Ecologia Integrale

“che incorpora in maniera interdisciplinare i molteplici aspetti del problema: economici, culturali, sociali…”

Infine, ha illustrato capitolo per capitolo l’Enciclica Fratelli Tutti, definita dallo stesso Pontefice la sua “Enciclica Sociale”, nella quale Papa Francesco

“indica vie concrete per chi vuole costruire un mondo più giusto e fraterno nelle relazioni quotidiane, nella vita sociale, nella politica e nelle istituzioni”.

Dopo aver affrontato anche i vari problemi globali,

“che richiedono un’azione globale”-

i temi dei Diritti, delle migrazioni, della politica come servizio, della regolamentazione dei sistemi economici, della pace, della pena di morte, della libertà religiosa… – il salesiano honduregno ha concluso invitando a riprendere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, affermando che

“la Famiglia Salesiana ha qui un orizzonte molto ampio per le opere e i servizi sociali salesiani”.

La mattinata è proseguita poi con il forum dei giovani con il Rettor Maggiore, sul ruolo degli Exallievi salesiani nelle opere sociali, e l’avvio dei minicorsi inerenti al lavoro salesiano con i giovani più bisognosi: i partecipanti hanno potuto scegliere tra i seguenti argomenti, tutti guidati da autorevoli esperti:

  • Accompagnamento spirituale di giovani a rischio
  • Costruire il Programma Educativo Pastorale Salesiano delle opere sociali a partire dalla Parola di Dio, dal Magistero della Chiesa e dalla Tradizione salesiana
  • Diritti umani, sistema preventivo e modelli di intervento sociale
  • Significatività e sostenibilità del lavoro sociale: il quadro della pastorale giovanile in relazione ai sistemi di qualità e alla gestione integrata
  • Evangelizzazione e mobilità umana (migranti, rifugiati e sfollati)
  • Il contributo dell’identità cristiana e salesiana nella costruzione delle politiche pubbliche, nella partecipazione ai forum locali e internazionali e nella mobilità sociale
  • Misurare l’impatto sulle opere sociali
  • Volontariato e innovazione sociale
  • Gestione sociale: networking con le procure, partecipazione ad associazioni internazionali, raccolta fondi
  • Carisma salesiano: cooperazione allo sviluppo, animazione, advocacy politica, Obiettivi di Sviluppo, forum ONU e UE
  • Formazione professionale, occupabilità e relazioni interistituzionali
  • Tecnologie applicate all’intervento sociale

Nel pomeriggio i lavori proseguono divisi per gruppi con la condivisione delle diverse buone pratiche realizzate in tutto il mondo nei seguenti settori:

  • Giovani di strada e riabilitazione
  • Giovani in conflitto con la legge
  • Migranti e rifugiati
  • Servizi alternativi: Circo sociale
  • Ambienti popolari
  • Donne, famiglie, popolazioni indigene
  • Reti e sviluppo istituzionale
  • Interculturalità e conflitto
  • Cooperazione allo sviluppo

Per ulteriori informazioni, visitare il sito del congresso o la pagina Facebook del Settore per la Pastorale Giovanile.

Valdocco: incontro di verifica per i Superiori salesiani giunti a metà del loro sessennio di servizio

Martedì 27 settembre si è concluso, dopo dieci giornate di lavoro, l’incontro del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, e del suo Vicario, don Stefano Martoglio, con i Superiori delle Ispettorie e delle Visitatorie salesiane giunti a metà del loro sessennio di servizio. Di seguito la notizia riportata dal sito ANS.

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Si è chiuso ieri, martedì 27 settembre, dopo dieci intense giornate di lavoro, l’incontro del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, e del suo Vicario, don Stefano Martoglio, con i Superiori delle Ispettorie e delle Visitatorie salesiane giunti a metà del loro sessennio di servizio. L’appuntamento, realizzato nella Casa Madre salesiana di Valdocco, ha riunito 18 Superiori provenienti dai cinque continenti e da sei delle sette Regioni salesiane (Mediterranea, Europa Centro e Nord, Africa-Madagascar, Interamerica, America Cono Sud e Asia Est-Oceania). Sono stati momenti di profonda condivisione e di ricarica alle sorgenti salesiane, per assicurare il percorso comune della Congregazione a livello globale.

All’incontro di verifica, organizzato dal Vicario del Rettor Maggiore e dal suo Segretario, don Saimy Ezhanikatt, hanno preso parte:

  • don Stefano Aspettati, Superiore della Circoscrizione Italia Centrale (ICC);
  • don Alfonso Bauer, Ispettore dell’Uruguay (URU);
  • don Igino Biffi, Ispettore dell’Italia Nord Est (INE);
  • don Paul Formosa, Superiore di Malta (MLT);
  • don Filiberto González, Ispettore di Messico-Guadalajara (MEG);
  • don Jacob Hamaguchi, Ispettore del Giappone (GIA);
  • don Marko Košnik, Ispettore della Slovenia (SLO);
  • don Alejandro José León, Ispettore del Medio Oriente (MOR);
  • don William Matthews, Ispettore dell’Australia-Pacifico (AUL);
  • don Chi-Yuen Joseph Ng, Ispettore della Cina (CIN);
  • don Justo Ernesto Piccinini, Ispettore di Brasile-San Paolo (BSP);
  • don José Angel Prado, Ispettore del Centro America (CAM);
  • don Jefferson Luis Santos, Ispettore di Brasile-Manaus (BMA);
  • don Tihomir Šutalo, Ispettore della Croazia (CRO);
  • don Joy Sebastian Thekumcherikunnel, Superiore dell’Africa Meridionale (AFM);
  • don Mario Villalba, Ispettore del Paraguay (PAR);
  • don Luis Fernando Valencia, Ispettore di Colombia-Medellín (COM);
  • don Andrew Wong, Superiore dell’Indonesia (INA).

Centro dell’appuntamento è stato, come sempre, il tempo dei colloqui individuali dei Superiori con il Rettor Maggiore e del suo Vicario, un’occasione per esaminare congiuntamente il livello di applicazione delle linee guida consegnate ad inizio mandato e delle altre eventuali raccomandazioni, così come le sfide e le realtà peculiari cui ogni Superiore deve far fronte.

Durante le giornate sono state previste numerose sessioni formative, che hanno affrontato diversi temi: la sequela di Gesù; l’unica consacrazione salesiana nelle due forme, clericale e laicale; il discernimento e la decisione nell’avventura vocazionale di Don Bosco; la spiritualità di Don Bosco nei suoi sogni; il ruolo di Maria Ausiliatrice nell’esperienza spirituale del Santo dei Giovani; e la figura di Maria Domenica Mazzarello.

Numerose anche le uscite e i momenti di condivisione vissuti insieme dagli Ispettori al di là dei tempi in aula. I vari Superiori, infatti, hanno potuto percorrere i luoghi centrali dell’esperienza di Don Bosco e Madre Mazzarello – dal Colle Don Bosco a Chieri, da Mornese a Nizza Monferrato –, hanno concelebrato l’Eucaristia di Invio Missionario della 153a Spedizione Missionaria Salesiana e hanno potuto conoscere da vicino la realtà e l’organizzazione della Procura Missionaria salesiana “Missioni Don Bosco” di Torino.

Valdocco: l’Invio missionario della 153° Spedizione Missionaria Salesiana

Domenica 25 settembre, presso la basilica di Maria Ausiliatrice di Valdocco, il Rettore Maggiore Don Ángel Fernández Artime ha presieduto la Messa con l’invio missionario di 19 Salesiani di Don Bosco e 9 Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA). Di seguito la notizia pubblicata dal sito ANS.

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Domenica 25 Settembre, nella basilica di Maria Ausiliatrice, a Torino, il Rettore Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha presieduto la Messa con l’invio missionario di 19 Salesiani di Don Bosco e 9 Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA). Sei missionari salesiani non hanno ricevuto il loro visto in tempo. Per i Salesiani è stata la 153a spedizione missionaria, mentre per le FMA è stata la 145a spedizione missionaria.

Insieme al Rettor Maggiore e X Successore di Don Bosco, hanno concelebrato il suo Vicario, don Stefano Martoglio, il Consigliere Generale per le Missioni, don Alfred Maravilla, il Consigliere Generale per la Formazione, don Ivo Coelho, il Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile, don Miguel Angel García Morcuende, 20 Ispettori e tanti altri presbiteri.

Nell’omelia, Don Á.F. Artime ha ribadito che è grazie ai missionari se oggi il carisma salesiano è diffuso in tutto il mondo; senza di loro i salesiani sarebbero pochi e presenti solo in Italia.

“Il nostro modo di vivere insieme da tutte le parti del mondo è una parola profetica”

ha spiegato, osservando poi come la circostanza dell’invio missionario fosse l’occasione propizia per dire grazie al Signore per la chiamata missionaria di questi religiosi, una chiamata particolare all’interno della vocazione comune salesiana e in grado di trasmettere entusiasmo ai giovani nel nome del Signore, con cuore salesiano.

Il Successore di Don Bosco ha quindi ripreso il dialogo avuto la sera prima con i neo-missionari SDB e FMA:

“Oggi lo sguardo non può essere lo stesso dei tempi di Don Bosco, non andiamo ad insegnare a quelli che non sanno. Invece, andiamo a condividere la vita, offrendo quello che noi siamo e sicuramente ricevere molto di più che quello che offriamo”.

Commentando la Parola di Dio, il Rettor Maggiore ha sottolineato come il Vangelo della giornata fosse chiarissimo: c’è un uomo molto ricco, di cui non si sa il nome perché ha il cuore così duro da aver perso se stesso, e un povero di nome Lazzaro. Il problema non è la ricchezza, ma il cuore morto, incapace di vedere qualcosa oltre il proprio io e sentire compassione e misericordia.

“Non dimentichiamo che siamo nati per i ragazzi più poveri, non per fare chissà cosa, ma per incontrarli lì dove si trovano i più bisognosi in ogni parte del mondo”.

A volte non si tratta di povertà materiale ma del grande vuoto nel senso della vita e la solitudine estrema, a volte non manca niente, ma manca tutto.

“Prendetevi cura di voi, ma date il meglio di voi, date la vita tutti i giorni. Tanti ci aspettano senza conoscerci!”

ha esortato il Rettor Maggiore.

A seguito della professione di fede, si è svolto il solenne mandato e la consegna delle croci missionarie per mano del Rettor Maggiore. A nome di Madre Chiara Cazzuola, Madre Generale delle FMA, che non ha potuto presenziare, è stata suor Ruth del Pilar Mora, Consigliera Generale per le Missioni, a consegnare la croce missionaria alle missionarie.

“Carissimi fratelli e sorelle, Maria, Madre e Maestra, vi accompagni e vi protegga. A nome di Don Bosco e nella memoria della Prima Spedizione Missionaria, andate e annunciate ai giovani e ai poveri del mondo la gioia di Cristo risorto”

sono state le parole di invio di Don Ángel Fernández Artime, che hanno ricordato la Prima Spedizione Missionaria del 1875.