“Ricevi un dono e lo rendi disponibile ad altri!” Così inizia il diaconato di Alessandro Botalla

Domenica 10 Dicembre 2017 si terrà l’ordinazione diaconale di Alessandro Botalla Buscaglia, alle ore 16.00 presso la Chiesa di Maria Ausiliatrice dell’Istituto Internazionale don Bosco di Torino, in Via S. Caboto, 27 (TO).

La celebrazione sarà presieduta da mons. Guido Fiandino, parroco della Parrocchia della Beata Vergine Maria delle Grazie e vescovo ausiliare emerito di Torino.

Alessandro Botalla (nella foto, il primo a sinistra) si racconta così:

Cosa vuol dire “diventare diacono” per te?

Vuol dire, innanzitutto, ricordarmi che è un dono da ricevere e vivere prima che una conquista mia, il raggiungimento di un obiettivo o l’esaudimento di un desiderio… “dentro” c’è molto di più di quello che riesco a capire, pensare e immaginare! Direi anche che è assumere come stile di vita la carità fraterna e il servizio…in poche parole il Vangelo, particolarmente nei riguardi dei giovani, dei più piccoli, bisognosi e fragili. Ricevi un dono e lo rendi disponibile ad altri! Infine direi che è anche la “tappa” che precede l’ordinazione sacerdotale.

Perché con don Bosco?

Bella domanda! Non credo ci sia tanto un perché…sarebbe un po’ come chiedere a un uomo o a una donna perché hai scelto proprio lei/lui! Sì, ci sono circostanze, persone, esperienze che hanno il sapore di don Bosco e hanno acceso in me il desiderio di seguire le sue orme, ma prima di tutto direi: c’è don Bosco che si è preso cura della mia vita, ha avuto uno sguardo di predilezione per me in uno dei momenti più importanti della mia vita. Grazie ad alcuni salesiani mi sono sentito a casa nel suo “stile di vita”, mi sono sentito a amato e accompagnato nelle scelte importanti da compiere per riconoscere e rispondere al dono della vita…in una parola mi sono sentito da subito “a casa”.

Chi ha giocato un ruolo importante in questa scelta?

Direi tutte le persone che in qualche modo hanno “dato vita alla mia vita!”, che sono state traccia del passaggio di Dio nella mia esistenza. In modo particolare direi la mia famiglia e alcuni confratelli salesiani che sono stati di stimolo, guida e supporto, nell’indicarmi la “vita vera” e l’essenziale sul quale radicare la propria esistenza per essere felice…soprattutto con il loro vivere a la loro presenza. Devo veramente tanto ad alcuni di loro!

Hai un episodio o un aneddoto da raccontarci che esemplifica la ragione della tua scelta?

Tanti, ma racconterei il primo che torna e ritorna nel mio cuore quando qualcuno mi fa una domanda simile. C’è un episodio che mi fa sentire davvero un figlio di don Bosco, anche io come tanti suoi ragazzi, ho avuto la grazia di poter ricevere una parola e uno sguardo che dava voce e vedeva quello che io non riuscivo a dirmi e dire e vedere quello che io al momento non ero in grado di vedere nella mia vita! Ero nell’ufficio dell’allora direttore della comunità salesiana: don Stefano Martoglio. Mentre stavo parlando mi stoppa, mi fissa dritto negli occhi e mi dice: «Ale, hai mai pensato che il Signore ti stia chiamando a diventare prete con don Bosco?». Ricordo ancora la sensazione… “mi sta mancando la terra sotto i piedi”… il silenzio che si era creato nell’ufficio e la novità che stava nascendo dentro di me da quella domanda che mai avrei neanche osato pensare! Mi alzo senza finire di parlare, in silenzio lo saluto e vado via. Bene, quella domanda ha iniziato a lavorarmi dentro, mi ha aperto orizzonti che prima non pensavo neanche esistessero, mi ha provocato a prendere la mia vita in mano seriamente e operare scelte concrete: Alessandro chi vuoi essere, qual è la tua vocazione? Direi un momento decisivo che mi ha permesso di rileggere nella giusta luce tanti altri episodi/aneddoti precedenti e soprattutto ha aperto la possibilità di tanti altri successivi.

 

#SYMFAMILY17: proporre lo spirito di famiglia come categoria esistenziale

E’ in corso il “Congresso Internazionale Pastorale Giovanile e Famiglia” organizzato dal Dicastero per la Pastorale Giovanile Salesiana , che avrà luogo fino al 1 dicembre 2017 presso l’Hotel Weare Chamartin di Madrid, Spagna.

Il Congresso Internazionale di Pastorale Giovanile e Famiglia si propone tre obiettivi specifici sul piano dei contenuti:

 

  • Una lettura propositiva sulla famiglia oggi:

    partire dall’esperienza attuale della Congregazione Salesiana per cogliere le sfide e le opportunità che il momento storico presente ci pone dinanzi.

  • Una lettura ecclesiale e spirituale della famiglia:

    alla luce del cammino sinodale della Chiesa, e dell’Esortazione Apostolica «Amoris Laetitia», offrire ispirazioni e raccomandazioni per la riflessione personale e comunitaria su temi come: famiglia ed evangelizzazione; giovani e vocazione al matrimonio; educazione all’amore; itinerari di formazione per fidanzati e sposi; situazioni speciali di coppia/famiglia; famiglia e figli.

  • Una lettura educativo-pastorale salesiana:

    proporre, rafforzare ed integrare nella pastorale giovanile salesiana l’attenzione pastorale alla famiglia ed al suo protagonismo nell’Opera Salesiana, sempre all’interno del Progetto Educativo-Pastorale Salesiano.

 

Lunedì 27 Novembre 2017

APERTURA DEL CONGRESSO INTERNAZIONALE

Programma:

h. 15.00 – 17.30 Procedura di Accreditamento e consegna dei materiali nella hall dell’Hotel Weare Chamartín.
h. 18.00 h – 19.30 h. Apertura del congresso/Inaugurazione ufficiale.
h. 20.00 – Cena

Video: Apertura del Congresso
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Conferenza: “La famiglia nel cammino sinodale della Chiesa: prospettive ed opportunità” a cura di S.E. Mons. Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti‐Vasto e Segretario Speciale della XIV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi

Martedì 28 Novembre 2017

UNA LETTURA PROPOSITIVA SULLA FAMIGLIA OGGI

Programma:

h. 08,00 – Preghiera
h. 08,30 – Presentazione della giornata
h. 09.00 – Conferenza: Risultati, analisi e conclusioni del questionario
h. 10,00 – Domande, commenti
h. 10,30 – Pausa-Caffé
h. 11,00 – Buone pratiche in gruppi simultanei
h. 12,30 – Chiusura della sessione
h. 13,00 – 15,00 Pranzo
h. 15,00 – Incontro per Regioni
h. 16,30 – Pausa-Caffé
h. 17,00 – Mini Corsi in laboratori simultanei
h. 18,30 – Chiusura della sessione
h. 19,00 – Eucaristia Indicazioni
h. 20,00 – Cena

Video: 2ª Jornada Congreso
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Conferenza: “Lettura propositiva della realtà congregazionale” a cura di Padre Fabio Attard, SDB, Dottore in Teologia Morale, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile dei Salesiani di Don Bosco.

Mercoledì 29 Novembre 2017

UNA LETTURA ECCLESIALE E SPIRITUALE DELLA FAMIGLIA

Programma:

h. 08,00 – Preghiera
h. 08,30 – Presentazione del giorno
h. 09,00 – Conferenza: lettura ecclesiale della famiglia
h. 10,00 – Domande, commenti
h. 10,30 – Pausa-Caffé
h. 11,00 – Buone pratiche in gruppi simultanei
h. 12,30 – Fine della sessione
h. 13,00 – 15,00 Pranzo
h. 15,00 – Incontro per Regioni: una lettura contestualizzata
h. 16,30 – Pausa-Caffé
h. 17,00 – Mini Corsi in laboratori simultanei
h. 18,30 – Fine della sessione
h. 19,00 – Eucaristia Indicazioni
h. 20,00 – Cena

Video: 3ª Jornada Congreso
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Conferenza: “Lettura ecclesiastica: in che modo la Chiesa accompagna la famiglia?” a cura della Prof.ssa Carmen Peña García, Dottoressa in Diritto Canonico, Laureata in Studi Ecclesiastici e Teologia Dogmatica e Fondamentale. Ricopre gli incarichi di Difensore del Vincolo e Promotore di Giustizia (Notaio) presso il Tribunale Ecclesiastico Metropolitano di Madrid.

Giovedì 30 Novembre 2017

UNA LETTURA EDUCATIVO-PASTORALE SALESIANA

Programma:

h. 08,00 – Preghiera
h. 08,30 – Presentazione del giorno
h. 09,00 – Conferenza: lettura educativo-pastorale
h. 10,00 – Domande, commenti
h. 10,30 – Pausa-Caffé
h. 11,00 – Buone pratiche in gruppi simultanei
h. 12,30 – Fine della sessione
h. 13,00 – 15,00 Pranzo
h. 15,00 – Incontro per Regioni: una lettura contestualizzata
h. 16,30 – Pausa-Caffé
h. 17,00 – Mini Corsi in laboratori simultanei
h. 18,30 – Fine della sessione
h. 19,00 – Eucaristia Indicazioni
h. 20,00 – Cena

Video: 4ª Jornada Congreso
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Conferenza: “Lettura ecclesiastica: in che modo la Chiesa accompagna la famiglia?” a cura di don Rossano Sala, SDB, Dottore in Teologia Fondamentale, Direttore della rivista “Note di Pastorale Giovanile” e Docente dell’Università Pontificia Salesiana (Roma).

Venerdì 1 Dicembre 2017

IMPEGNI PER IL FUTURO

Programma:

h. 08,00 – Preghiera
h. 08,30 – Presentazione del giorno
h. 09,00 – Mini Corsi in laboratori simultanei
h. 10,00 –  Pausa-Caffé
h. 11,00 – Incontro per Regioni: impegni per il futuro
h. 12,30 – Fine della sessione
h. 13,00 – 15,00 Pranzo
h. 15,00 – Assemblea Plenaria
h. 16,00 – Fine della sessione
h. 16,30 – Partenza dall’Hotel Weare Chamartín in autobus (trasporto gratuito per i congressisti) verso la Casa salesiana «San Miguel Arcángel» (Paseo Extremadura).
h. 17,30 – Eucaristia
h. 18,30 – Pausa-Caffé
h. 19,30 – Momento Salesiano-Culturale

– Chiusura del Congresso (discorso finale e ringraziamenti) –

Video: 4ª Jornada Congreso
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Entrevista Rector Mayor D Ángel Fernández Artime (ESPAÑOL)

1868-2018 : 150° anniversario consacrazione Basilica Maria Ausiliatrice

Il 9 di giugno del 1868 don Bosco concludeva i lavori della Basilica di Santa Maria Ausiliatrice inaugurandola e consacrandola ufficialmente. Tra qualche mese saranno trascorsi 150 anni da quel giorno.
L’itinerario preparato per l’occasione, che per certi versi non è  strettamente legato a chi è “il devoto”, accompagnerà i fedeli, i giovani e la città di Torino a prendere parte ad un evento che non vuole essere esclusivamente religioso, ma anche civile. La Basilica di Maria Ausiliatrice è santuario della diocesi, è la Casa Madre dei Salesiani nonché un emergenza architettonica nella città di Torino.

In questi 150 anni sono molteplici i cambiamenti che ha subìto: ai tempi di don Bosco era molto più piccola, quasi la metà. Internamente ha subito molte variazioni: al posto del quadro dell’Ausiliatrice ora vi è la balaustra d’ingresso del presbiterio, mentre da un punto di vista cromatico l’arredo marmoreo ha sostituito il bianco candido delle mura; la seconda cupola non era presente mentre la prima era costituita da una volta di astri argentei.
Oltre alla struttura architettonica, rimasta immutata è anche la pala della ausiliatrice, la pala d’altare commissionata da don Giovanni Bosco a Tommaso Lorenzone.

La Basilica è passata dall’essere una chiesa dell’800 Torinese, nata in un contesto di povertà, ad essere rivisitata interamente nel 1934, in occasione della canonizzazione di san Giovanni Bosco, con uno stile molto magniloquente che volge lo sguardo allo stile delle Basiliche romane, ma anche allo stile liberty degli anni ’20 e ’30 della città di Torino.

Questa città che guardava alla Francia, ma si sentiva un po capofila delle città italiane.

Con la Basilica, è mutato anche il quartiere, dapprima periferico con problematiche dovute all’integrazione inter religiosa, e poi in seguito multietnico oltre ad essere a ridosso del centro storico di Torino.

Il rettore della Basilica, don Cristian Besso, si è espresso chiaramente:

Questo percorso non vuole essere una celebrazione prettamente di carattere storico, io penso che sopratutto ricomprendere come la fede è una fede mariana, spinge stimola provoca a un nuovo impegno di carità. E si potrebbe dire ancora meglio: quella carità che certamente è il chinarsi sugli ultimi, sui poveri, sui chi ha bisogno. Ma anche quella carità che è riconsegnare senso all’uomo e alla donna del nostro tempo.

Perché la scelta di un percorso? Quando si cerca di dare delle motivazioni e rinnovare la nostra parte più profonda, è impossibile farlo in un istante, è necessario pedagogicamente un cammino, “un allenamento” per gustare la celebrazione conclusiva.

 “mettersi in cammino per riscoprire motivazioni.”

Il cammino ha inizio il mercoledì 6 dicembre 2017 con un concerto inaugurale, a cui avranno seguito una serie di iniziative presiedute da persone di rilievo. Il secondo concerto avrà luogo sabato 20 gennaio 2018 dove alcuni storici, esperti, racconteranno cosa accadde quel famoso 9 giugno 1868, e in questa occasione verrà inoltre presentato il restauro apportato al grande organo, che ha richiesto una spesa economica ed un impegno di restauro molto importante. L’organo è composto da 3000 canne, uno tra i più grandi e maestosi del nord Italia e ha una certa notorietà nel panorama organistico europeo.

La data di sabato 20 gennaio 2018 coincide con la conclusione delle “Giornate di spiritualità della Famiglia Salesiana”, un iniziativa che coinvolge tutto il mondo, per l’occasione sono attesi più di 300 fedeli.

A seguire, lunedì 29 gennaio 2018, la presentazione di uno studio: il libro “I sogni di Don Bosco”. L’opera raccoglie i contributi di venti studiosi, teologi e psicologi sul concetto di sogno. Don Bosco, com’è risaputo, fece numerosi sogni nella sua vita, visioni riguardanti il futuro della Chiesa. Due di queste sono rappresentate sul fondo della Basilica, e un’altro nella cappella delle Reliquie, luogo dove sarà presentato per la prima volta questo studio particolare.
Venerdì 9 marzo 2018 a seguito della Celebrazione Eucaristica , avrà luogo l’incontro presieduto dal card. Bassetti, il presidente dei vescovi italiani che parlerà della Chiesa, del cambiamento che Essa stessa ha fatto con l’indicazione di papa Francesco.

Venerdì 6 aprile 2018 la basilica ospiterà la Comunità nuovi Orizzonti, una realtà che si pone l’obiettivo di intervenire in tutti gli ambiti del disagio interiore, tramite solidarietà a sostegno di chi è in grave difficoltà, con una particolare attenzione alle tante problematiche che caratterizzano i ragazzi di strada e il mondo giovanile. Il messaggio della sua sua fondatrice, Chiara Amirante è molto profondo:

Portare la gioia a chi ha perso la speranza. Dischiudere nuovi orizzonti a chi vive situazioni di profondo disagio.

La presidentessa sarà accompagnata da un giovane sacerdote, don Davide Banzato, volto popolare, oltre che per la sua presenza sui vari social network, anche per la collaborazione con diverse trasmissioni radio-televisive: inviato a Sulla Via di Damasco in onda su Rai 2, ospite fisso su Rete 4 a La strada dei miracoli e molti altri.
A chiudere il periodo pasquale, sabato 7 aprile 2018 alle ore 21, un’eccellenza musicale del Piemonte: la Corale di Aosta. A seguire, sempre nel mese di aprile, il gruppo musicale “The Sun”, giovane band punk di successo internazionale. Francesco Lorenzi, autore e cantante della band, porta la sua testimonianza: dopo l’intenso periodo di conversione coinvolge la band alla scoperta di un nuovo modo di fare musica. Nascono così i The Sun, con i quali realizza due album (Spiriti del Sole e Luce) prodotti da Sony Music. Nel 2013, durante una tournée tra Italia, Portogallo, Palestina e Brasile, i The Sun si sono esibiti per papa Benedetto XVI e papa Francesco.

Il percorso terminerà sabato 9 giugno 2018 con un ultima Concelebrazione Solenne. Al termine di questo percorso non si può che non pensare al futuro. Quello della Basilica di Maria Ausiliatrice sarà trasformare questo luogo in un Santuario cittadino, un luogo in cui si può rispondere ai profondi interrogativi dell’umano, grazie all’incontro con l’Evangelo di Cristo.

Un santuario cittadino che sia aperto a tutti: non solo coloro che hanno la fede, e neppure coloro che semplicemente sono in ricerca, ma anche chi ha fatto l’esperienza dell’ateismo, della lontananza dalla chiesa io direi che il domani potrebbe essere un luogo davvero di multi relazioni, di capacità di incontro proprio con tutti, di simpatia a cuore aperto, dentro ad una tonalità educativa, perché questo è il nostro specifico come salesiani, noi incontriamo non semplicemente per incontro, ma per accompagnare come diceva don Bosco “per fare, insieme” a colui che incontriamo un percorso verso il senso della vita.

 

 

 

Savio Club – la WebStory del primo weekend

Il 4 e 5 novembre si è tenuto al Colle don Bosco il WeekEnd dei Savio Club. Più di 600 i ragazzi di prima, seconda e terza media che vi hanno partecipato e che, in un clima di allegria salesiana, hanno potuto riflettere sulla frase di don Bosco “Dammi le anime e toglimi tutto il resto” e sulla importanza e bellezza di vivere una vita “santa”.

La nostra PhotoStory

19 Novembre è … MGS DAY

Ritornano gli appuntamenti che vedono protagonisti i giovani del Movimento Giovanile Salesiano.

Domenica 19 Novembre a Valdocco sarà l’occasione per riprendere il cammino intrapreso confrontandosi con il tema dell’anno pastorale, #nessunoescluso, declinato secondo la dinamica del “Già chiamati, non ancora perfetti”. Dalle 10 fino alle 16 sono attesi giovani, dalla prima alla quinta superiore, provenienti dalle diverse opere Salesiane e delle Figlie di Maria Ausiliatrice del territorio piemontese e valdostano.

  • 10:00

    Accoglienza

  • 15:00

    Santa Messa

  • 16:00

    Conclusione

I riferimenti per le iscrizioni sono:

don Stefano Mondin
stefano.mondin@31gennaio.net
349.38.34.059

suor Carmela Busia
pastorale@fma-ipi.it
338.78.11.936

Scarica la locandina:

 


 

 

VideoStory Campo 4 – Per essere protagonisti del Sinodo

Il Campo 4, tenutosi al Colle don Bosco dal 29 settembre al 2 ottobre, è stato occasione per numerosi giovani di confrontarsi con i temi proposti dall’imminente “Sinodo dei Vescovi” e, più in generale, sul senso della vita come vocazione.

Un video realizzato con le foto dell’esperienza e che prende in prestito la preghiera di Papa Francesco per il Sinodo prova a trasmettere le emozioni e le riflessioni vissute:

PREGHIERA DELLA COMUNITA’

Signore Gesù,

la tua Chiesa in cammino verso il Sinodo
volge lo sguardo a tutti i giovani del mondo.

Ti preghiamo perchè con coraggio
prendano in mano la loro vita,
mirino alle cose più belle e più profonde
e conservino sempre un cuore libero.

Accompagnati da guide sagge e generose,
aiutali a rispondere alla chiamata
che Tu rivolgi a ciascuno di loro,

per realizzare il proprio progetto di vita
e raggiungere la felicità.

Tieni aperto il loro cuore ai grandi sogni
e rendili attenti al bene dei fratelli.

Come il Discepolo amato,
siano anch’essi sotto la Croce
per accogliere tua Madre, ricevendola in dono da Te.

Siano testimoni della tua Risurrezione
e sappiano riconoscerti vivo accanto a loro
annunciando con gioia che Tu sei il Signore. Amen.

PREGHIERA DEI GIOVANI

Signore Gesù,
la tua Chiesa volge lo sguardo ai giovani.
Oso dirti che vorrei prendere sul serio la mia vita
e che ci terrei molto ad avere un cuore libero.

La lotta per non cedere alle semplici comodità
e per mirare a cose più vere e profonde mi costa, ma mi rende felice.
Vorrei una felicità autentica, aperta ai grandi sogni e mai tenuta solo per me.
Ti chiedo di essermi vicino, di farmi forte nella tentazione.

Guardo alla vicenda del discepolo amato
e alla sua sete di verità che è anche la mia.
Signore, ti prometto che ci proverò sul serio.
Chiarirò a me stesso
da dove nasce questa mia sete.

Sarò anch’io sotto la Croce.
Sarò anch’io in mezzo al mare dove tutti dicono
che non si pesca nulla in questa notte nera.
Signore, piacerebbe anche a me urlare a tutto il mondo,
riferendomi a teche ci vieni incontro sulle acque: “è il Signore!”

Infine vorrei tanto ospitare tua Madre,
come ha fatto Giovanni, ricevendola in dono da Te.
Signore, per questi miei propositi e per l’amore che mi lega a Te,
mio e nostro Salvatore, ti prego: ascoltami!

Papa Francesco

 

Ritrovo Campisti al Colle – Inseguendo un sogno

Un breve video fotografico racconta il Ritrovo Campisti  che si è tenuto al Colle don Bosco nelle giornate del 16 e 17 settembre e che ha avuto come tema la ricerca e la realizzazione di sogni belli ed importanti come il maestro Don Bosco ci insegna.

 

Il Cnos-Fap compie 40 anni!

Il rapporto tra formazione professionale e salesiani è saldo ormai da oltre 170 anni, quando Giovanni Bosco, nei cortili di Valdocco, applicava il suo sistema preventivo a ritmo di “cortile, scuola, chiesa e mestiere”.
Questa preziosa eredità viene raccolta dall’intera Congregazione e porta, il 30 giugno 1978, alla fondazione ufficiale dell’ente regionale Cnos-Fap – Centro nazionale opere salesiane – Formazione aggiornamento professionale. Un percorso di quarant’anni ad oggi instancabile con 15 centri solo sul territorio piemontese, il Cnos-Fap si conferma un punto di riferimento per le imprese che cercano personale qualificato e teso all’innovazione.

L’anno formativo appena iniziato si configura, pertanto, come un anno speciale, di celebrazione di questi 40 anni: la testimonianza che “l’intelligenza nelle mani” nell’era digitale è ancora la sfida vincente dei figli di don Bosco.

Si segnala, qui di seguito, l’articolo della giornalista Marina LOMUNNO, che ha puntualmente fotografato il Cnos-Fap e i suoi 40 anni, tra le pagine dell’edizione domenicale de La Voce e Il Tempo, il settimanale della diocesi di Torino:

Formazione professionale è ancora «cosa di cuore»

Da Valdocco a Rebaudengo, dall’Agnelli al Colle don Bosco e a Bra. E poi nelle altre diocesi del Piemonte per un totale di 15 Centri dove, oltre all’obbligo formativo, si erogano corsi post diploma e di riqualificazione per adulti con un’attenzione particolare alle nuove tecnologie e ai cambiamenti del mondo del lavoro: «l’intelligenza nelle mani» nell’era dei robot è ancora la sfida vincente dei figli di don Bosco

Un anno speciale quello che si apprestano a vivere i 15 centri di formazione professionale salesiana del Piemonte. Al termine dell’anno formativo in corso, l’associazione Cnos-Fap (Centro nazionale opere salesiane – Formazione aggiornamento professionale) della nostra Regione compirà i 40 anni di fondazione, avvenuta il 30 giugno 1978. In realtà la formazione professionale «inventata» nei cortili di Valdocco, dove oggi c’è la sede dell’ente regionale, è nata 170 anni fa con il sistema preventivo di don Bosco: «cortile, scuola, chiesa e mestiere», pilastri del carisma del santo dei giovani sono ancora più che mai attuali nell’educazione di «buoni cristiani ed onesti cittadini» soprattutto per quanto concerne la formazione al lavoro in un periodo storico che ha molte somiglianze con la rivoluzione
industriale in atto ai tempi dei santi sociali. «Oggi» spiega Lucio Reghellin ingegnere, direttore generale Cnos-Fap Piemonte «cerchiamo di proseguire sul solco del nostro fondatore, grande precursore di cambiamenti sociali, cercando di tenere le antenne alzate sulle nuove esigenze del mondo del lavoro nell’era dell’industria 4.0 che, come è stato sottolineato al recente G7 avrà sempre più bisogno di formazione professionale. Del resto l’apertura alle esigenze delle imprese è il cuore della nostra formazione. Per questo diamo grande importanza anche all’aggiornamento dei formatori con stage all’estero e visite costanti alle imprese». C’è poi l’aspetto educativo che continua ad essere al centro del percorso offerto dal Cnos-Fap, sia che si tratti di una corso di grafi ca, meccanica, elettricista, informatica o ristorazione. La formazione salesiana – che ha punte di eccellenza non solo in Italia (i centri del Piemonte hanno un successo formativo dell’85%: chi si qualifica per il 65% trova lavoro e per il 20% prosegue gli studi) continua ad essere ricercata in tutti i 5 continenti in cui sono presenti i figli di don Bosco proprio perché al tornio o al controllo di un robot si impara a superare i propri limiti anche se alle spalle si ha una bocciatura o, se si è adulti, si è reduci da un licenziamento. «In Piemonte il primo nucleo della nostra associazione – prosegue Reghellin – era composto da nove Cfp (Centri di formazione professionale) con attività formativa per i giovani dopo la scuola media principalmente nei tre settori professionali: meccanica industriale, elettro/elettronica e grafica. Oggi con 15 sedi abbiamo diversificato la nostra proposta formativa ampliando i settori professionali anche in ambito artigianale e dei servizi: si va dalla carrozzeria alla termoidraulica, dai servizi alla persona agli operatori di cucina-sala bar. Negli anni abbiamo aperto la nostra offerta formativa, oltre che ai ragazzi in obbligo di istruzione (3600 nei 15 Cfp del Piemonte – il 15% stranieri) anche con l’attivazione di corsi di qualifica per adulti disoccupati, di aggiornamento per i lavoratori, di accompagnamento per le fasce più deboli». Di qui l’apertura nei Cfp Cnos degli sportelli lavoro che, oltre all’attività di collegamento con le imprese, offrono consulenze alle famiglie meno attrezzate culturalmente per l’orientamento e l’ascolto dei propri figli. «’L’educazione è cosa di cuore’ era convinto don Bosco» aggiunge Marco Gallo, direttore del Cfp di Valdocco «e questo è ancora lo stile con cui cerchiamo di insegnare un mestiere sia ai nativi digitali che agli adulti che si devono riqualificare per rientrare nel mondo del lavoro. Flessibilità, apertura al cambiamento, non fermarsi a ciò che si è appreso ma assimilare una mentalità che richiede aggiornamento continuo 170 anni fa come oggi è l’unico modo con cui cerchiamo di non essere colti impreparati dalla sfida della rivoluzione industriale 4.0. Attrezzature e macchinari all’avanguardia, collegamento continuo con le imprese e le istituzioni, dialogo con il territorio sono gli altri ingredienti fondamentali che fanno dei nostri allievi appetibili sul mercato del lavoro. Ma il nostro valore aggiunto è che nelle nostre aule, accanto all’innovazione, si viene accompagnati a prendere in mano la propria vita nel rispetto delle regole, della convivenza civile e del rispetto reciproco».

Intervista: 

Come per don Bosco la sfida è possibile

Don Pietro Mellano, salesiano, fossanese classe 1971, è da settembre il nuovo direttore nazionale del Cnos-fap. Già economo della Ispettoria salesiana del Piemonte e direttore generale dell’editrice salesiana Elledici (Italia Circoscrizione Piemonte) don Pietro ha iniziato il suo nuovo incarico con la concretezza tipica del suo fondatore che cercava di cogliere nel cambiamento spunti positivi a vantaggio dei giovani più in difficoltà.

Al G7 appena concluso a Torino si è parlato molto del ruolo centrale della formazione professionale come vi state attrezzando per la sfida dell’industria 4.0? Il nostro programma pastorale per l’anno formativo appena iniziato ha come slogan «#nessunoescluso». Con l ’ h a s h t a g vogliamo indicare che le nostre scuole professionali vogliono continuare ad accettare la sfida dell’innovazione ma con lo stile di don Bosco che cercava vie di riscatto per tutti, soprattutto per i giovani in difficoltà perché nessuno fosse escluso. La nostra formazione è inclusiva ha come obiettivo di dare a tutti un’opportunità di inserirsi nel mondo del lavoro imparando un mestiere anche se non nascondiamo le difficoltà di questo momento storico in cui, come è stato sottolineato al G7, l’industria 4.0 sta rivoluzionando il mondo del lavoro».

Come vi state attrezzando? Don Bosco nel 1852 Torino inventò il primo contratto di apprendistato per uno dei suoi giovani facendosi da garante presso il datore di lavoro. Oggi a distanza di 165 anni i dati ci dicono che i contratti di apprendistato introdotti dal Job act con il sistema duale di formazione professionale alternata tra scuola e lavoro sta funzionando tanto che questo tipo di contratti sono passati nel 2017 da 1400 a 14 mila. Gli sportelli lavoro attivi nei nostri centri di formazione professionale e in rete su tutto il territorio nazionale, dove si raccolgono le richieste da parte delle aziende di figure professionali cercando di favorire la domanda con l’offerta, spesso registrano difficoltà a trovare personale qualificato. Questo significa che la formazione professionale che si sta adeguando ai cambiamenti dell’automazione ha anche bisogno di un cambiamento culturale delle famiglie italiane: occorre accettare che i propri figli si spostino laddove c’è richiesta di lavoro che sarà sempre meno sotto casa e nella città di origine.

 

25 novembre – RITIRO ISPETTORIALE aperto a tutti i confratelli

Nella mattinata di sabato 25 Novembre l’Ispettoria ha organizzato un ritiro spirituale, aperto alla partecipazione di tutti i confratelli, che sarà incentrato sulla figura del Beato Titus Zeman grazie alla meditazione di don Pierluigi Cameroni.

  • Ore 9:30

    Preghiera di Lodi
    Meditazione di Don Pierluigi Cameroni

  • A seguire

    Riflessione personale e confessioni

  • Ore 11:45

    Celebrazione Eucaristica in Basilica di Maria Ausiliatrice

  • Note tecniche

    Per i Presbiteri: portare camice e stola rossa
    Per tutti: per pranzare a Valdocco prenotarsi entro il 20 Novembre

 

4-5 Novembre: Tutti al Colle con il weekend Savio Club

Torna l’appuntamento con i weekend Savio Club, l’iniziativa rivolta a ragazzi e ragazze di 1°, 2° e 3° media che da anni regala un fine settimana i allegria insieme agli animatori del MGS Piemonte, ai salesiani e alle figlie di Maria Ausiliatrice.

L’evento si terrà nei giorni 4-5 novembre 2017  dalle 16:00 del sabato alle 16:00 della domenica presso Colle Don Bosco. Per la partecipazione all’evento è necessario portare con sè: cena al sacco,quaderno ad anelli A5 e penna, federa, lenzuolo o sacco a pelo.

Si ricorda che le iscrizioni vanno effettuate entro martedì 31 ottobre 2017 previa comunicazione al responsabile del proprio centro. Si prevede una quota di partecipazione di 17 euro.