Settimana comunitaria 2018 nel cuore della terra santa salesiana, provare per credere!

I Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice organizzano la Settimana Comunitaria: un’occasione per confrontarsi, per fare esperienza di fede e preghiera, amicizia, condivisione, dialogo e ascolto, condividendo la vita di ogni giorno insieme ad altri giovani con un’ équipe mista di salesiani e FMA.
Una settimana in cui si partecipa alla propria vita ordinaria – viene garantito, infatti, il tempo di andare a lezione in università, studiare e lavorare – arricchendola quotidianamente con momenti di incontro, condivisione e preghiera nella forma della vita comunitaria.
La Settimana Comunitaria si terrà a Valdocco da Domenica 21 Gennaio, a partire dalle ore 16.00, fino al pomeriggio di Venerdì 26 Gennaio, ed è rivolta a tutti i ragazzi e le ragazze che frequentano (o hanno già frequentato) i gruppi “GR DISC” e per tutti i giovani che desiderano approfondire la conoscenza di una comunità salesiana.
Alla domanda “Perché partecipare alla settimana comunitaria?” don Fabiano Gheller, delegato dell’Animazione Vocazionale dei Salesiani dell’Ispettoria, replica immediatamente: “Per vivere come don Bosco con altri giovani, nella normalità di settimane colme di studio, nella terra santa salesiana. Provare per credere!”

Per maggiori informazioni:


Andrea Beltrami: si avvicina alla beatificazione perchè «Come lui ce n’è uno solo».

“I veri protagonisti della nuova evangelizzazione sono i santi: essi parlano un linguaggio a tutti comprensibile con l’esempio della vita e con le opere della carità” (Benedetto XVI 23.10.2012).

Questa la frase introduttiva del Dossier Postulazione Generale Salesiani di Don Bosco, edizione 2017, recentemente pubblicato, che presenta le figure di cui sono in corso gli atti di canonizzazione degli appartenenti alla famiglia salesiana: don Andrea Beltrami risulta essere tra le figure in cima all’elenco.

Il venerabile don Andrea Beltrami (1870-1897), sacerdote omegnese che “tanto amava la gente del lago e della Valle, devoto alla Madonna del Popolo, un punto di riferimento e di crescita nella fede a livello personale e comunitario”, sottolinea il parroco di Omegna e vicario del Cusio don Gianmario Lanfranchini.

Nonostante la sua giovane età, don Beltrami, si distinse per la sua profonda saggezza e il suo modo di accogliere la sua sofferenza con letizia interiore. Si diede tutto alla contemplazione e all’apostolato della penna. D’una tenacia di volontà a tutta prova, con un desiderio veementissimo della santità, consumò la sua esistenza nel dolore e nel lavoro incessante. “La missione che Dio mi affida è di pregare e di soffrire“, diceva. “Né guarire né morire, ma vivere per soffrire“, fu il suo motto. Esattissimo nell’osservanza della Regola, ebbe un’apertura filiale coi superiori e un amore ardentissimo a don Bosco e alla Congregazione.

Si pubblica qui di seguito l’approfondimento a riguardo del Venerabile, a cura del giornalista Vincenzo AMATO della redazione de “La Stampa” del Verbano Cusio Ossola:

Vicino alla beatificazione il discepolo di san Giovanni Bosco nato sul Lago d’Orta
Don Andrea Beltrami, salesiano morto nel 1897 a 27 anni, è venerabile da mezzo secolo: ora l’iter potrebbe avere un’accelerata

Per i cusiani il venerabile don Andrea Beltrami santo lo è da sempre, tanto da avergli dedicato la piazza antistante la chiesa parrocchiale di Omegna. Lo considerava santo anche San Giovanni Bosco, fondatore dei Salesiani, che parlando del giovane Andrea al momento di ricevere i voti diceva: «Come lui ce n’è uno solo». Adesso la Chiesa ha messo Beltrami al primo posto nell’elenco delle cause in attesa di beatificazione.

Un processo avviato da tempo che oggi trova un percorso nuovo. E’ stato pubblicato il dossier che presenta le figure di cui sono in corso gli atti di canonizzazione degli appartenenti alla famiglia salesiana e don Beltrami figura in cima all’elenco.

«Prezioso esempio»

A Omegna, dove in via Alberganti c’è ancora la casa natale del venerabile, nato il 24 giugno 1870 e morto il 30 dicembre 1897 a soli 27 anni dopo essere stato ordinato sacerdote, c’è molta attesa.

«Non ho dubbi nel definirlo un santo moderno, un giovane che voleva vivere per gli altri, e in modo particolare per i suoi coetanei, pur a ccettando la sofferenza della malattia, cosa che la società contemporanea non sembra più capace di fare – spiega il parroco di Omegna don Gianmario Lanfranchini -. Tutti noi siamo depositari di una preziosa eredità spirituale che merita di essere valorizzata». Il giovane salesiano fu dichiarato venerabile il 5 dicembre del 1966 da papa Paolo VI e le sue spoglie riposano nella collegiata di Sant’Ambrogio a Omegna.

Alla città, al Lago d’Orta, alle montagne della valle Strona – ricordano i biografi – Andrea Beltrami era particolarmente legato. Nel Cusio tornava spesso: era ammirato e amato per il suo zelo e fervore religioso pari solo al suo impegno con i giovani. Per ottenere il riconoscimento come beato si attende un miracolo che possa essergli attribuito e riconosciuto come tale dalla Chiesa e dal mondo scientifico. In passato si sono verificati episodi che la gente ha attribuito all’intercessione del venerabile don Beltrami, ma mai si è istruito un processo per il riconoscimento.

I colori ci parlano di un cammino – la vita liturgica della Basilica di Maria Ausiliatrice

Il Rettore della Basilica Maria Ausiliatrice, don Cristian Besso, propone una riflessione sui colori della liturgia legati al periodo natalizio che si sta vivendo.

I colori ci parlano di un cammino nel quale siamo accompagnati dalla chiesa che celebra unita e fedele alla parola di Dio. dall’Avvento al tempo natalizio, si passa dal violaceo al bianco: è un passaggio graduale dal tempo dell’ascolto e dell’attesa, al tempo della gioia e dell’accoglienza. Se le quattro settimane che ci accompagnano al Natale sono gradualmente rischiarate dal lucernario d’Avvento, il tempo di Natale è il tempo della luce di Colui che si fa carne: una luce che, come ci dice San Giovanni, brilla nelle tenebre…ma per sempre.
Il cuore dell’uomo non può più stare nelle tenebre delle sue schiavitù, nei risentimenti, nella paura, ma viene consolato dalla bellezza e dalla bontà di colui che nasce dall’alto e desidera vivere come uomo circondato dall’affetto e dalla cura educativa di una famiglia.
Il signore svela così il senso pieno della nostra vita. Suggerisce il colore giusto per stare nella storia…ci rivela il senso e la pienezza dei giorni.

E se la fede (14/12): il video della catechesi

Si è svolto nella serata del 14 dicembre, presso la Basilica Maria Ausiliatrice, l’appuntamento mensile di preghiera e catechesi per giovani, E se la fede.

Di seguito il video integrale della catechesi (si ringrazia don Cipriano Demarie per la realizzazione):

Pellegrinaggio a Roma “di bella speranza”: in cammino verso il Sinodo

Essere di perduta speranza: questa sembrerebbe la deriva più diffusa nella gioventù d’oggi. Tuttavia, come il buon Sant’Agostino ricorda: “la speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose; il coraggio per cambiarle”. Di queste virtù è costituita la folta e vivace compagine di giovani del Movimento Giovanile Salesiano del Piemonte e Valle d’Aosta che, nonostante si consulti spesso con le paure e le difficoltà dei tempi moderni, nutre fiducia nell’avvenire e apre il cuore alla speranza.

“Giovani dell’MGS del Piemonte Valle d’Aosta di bella speranza” è tra le iniziative che spiccano nel calendario 2018 del Movimento Giovanile Salesiano: un itinerario pensato per il Cammino sinodale verso Roma, in programma per il prossimo agosto, rivolto a ragazzi e ragazze dalla 3° superiore terminata (o età corrispondente, per i bocciati), fino ai 25 anni.

 

Un percorso ponderato e scandito da tappe quotidiane per offrire ai ragazzi non solo un viaggio alla scoperta delle bellezze artistiche italiane, bensì un cammino nel cuore della tradizione cristiana che approderà dapprima a Firenze, il 7 e 8 agosto: qui verranno visitate le principali attrazioni turistiche fiorentine per poi coniugarle con “Il nuovo umanesimo in Cristo Gesù”, oggetto del 5° convegno ecclesiale nazionale della Chiesa Italiana del 2015, quando Papa Francesco invitava ad essere “Una Chiesa italiana non potente, ma inquieta, vicina agli abbandonati. La nostra sia una fede rivoluzionaria che cambia il mondo“, presentando con semplicità alcuni tratti dell’umanesimo cristiano, quello dei «sentimenti di Cristo Gesù» (Fil 2,5): umiltà, disinteresse, beatitudine.

Poi, il 9 e 10 agosto, si raggiungerà l’affascinante discrezione dell’umbra Assisi: ricca dal punto di vista culturale e artistico.
Qui si cercherà di riscoprire le radici della fede sulle orme di
San Francesco e di lasciarsi contagiare dalla candida bellezza di cui Assisi è intrisa.

 

L’11 e il 12 agosto si giungerà a Roma, ricca di cultura millenaria, toccando come tappe principali il Circo Massimo e San Pietro, dove si terrà l’incontro con il Papa, momento culminante del pellegrinaggio;

il 13 agosto, la tappa finale a Loreto: il cuore mariano della cristianità.

 

Il leit motiv dell’intera esperienza sarà dunque la Speranza, quel “sentimento di aspettativa di un bene futuro, di un fiducioso ottimismo lungimirante al proprio destino ed a quello del mondo…la speranza sarà la fedele “bella” compagna di viaggio di tutti i ragazzi che vorranno partecipare a questo pellegrinaggio” – così racconta Don Stefano Mondin, delegato Delegato di Pastorale Giovanile Piemonte e della Valle d’Aosta, nel suo accorato invito alla presenza – “come sintesi dell’esperienza di affidamento a Maria e spirito di fraternità e condivisione di vita“.

I costi per l’intero pellegrinaggio è di 280 € che include: pernottamenti (a terra con materassino e sacco a pelo personali), pasti e colazioni dalla cena di martedì 7 al pranzo di lunedì 13 inclusi, bus per tutto il periodo, offerte varie nei luoghi che ci ospiteranno, treno da Roma Ostiense alla prima periferia della capitale. Il Pacchetto CEI (incluso nella quota) comprende i pasti della cena (sabato), colazione e pranzo (domenica) e kit.
La quota di partecipazione non include il pranzo del primo giorno (al sacco), la cena dell’ultimo giorno (autogrill) e eventuali ingressi ai musei.

Le iscrizioni sono aperte e i pagamenti vengono effettuati al responsabile del singolo centro, che terrà personalmente i contatti con la Pastorale Giovanile.

 

 

 

 

Programma del Pellegrinaggio:

  • Martedì 7 agosto 2018

    Mattino: Ore 6.30 – partenza da Torino verso FIRENZE.
    Pranzo sacco (a casa) a FIRENZE sdb
    Pomeriggio: a FIRENZE
    Sera: Serata di animazione a FIRENZE sdb
    Pernottamento a FIRENZE sdb (Sistemazione in palestra)

  • Mercoledì 8 agosto 2018

    FIRENZE
    Mattino: percorsi di approfondimento guidato, in città
    N.B. Si ipotizza di riprendere i percorsi preparati per il Convegno della Chiesa italiana.
    Pomeriggio: percorsi cultural-liberi, a gruppi
    Sera: veglia dai sdb
    Pernottamento a FIRENZE sdb

  • Giovedì 9 agosto 2018

    Mattino:
    Ore 6.30 – sveglia
    Ore 7.00 – colazione e carico bagagli
    Ore 8.00 – partenza per ASSISI (3 ore scarse di viaggio).
    NB. Non è possibile pernottare con sacchi a pelo ad Assisi: le strutture come palestre e scuole hanno una capienza limitata e non flessibile, causa le strette leggi su sicurezza e sismi.
    Ore 11-13 –  prima tappa di visita ad Assisi
    Pranzo al sacco
    Pomeriggio: Visita alla città
    Nel tardo pomeriggio, partenza per Gualdo Tadino
    Sera: a Gualdo Tadino (con sistemazione per il pernottamento in saloni, con sacchi a pelo)

  • Venerdì 10 agosto 2018

    Mattino:
    h 6.30 – sveglia
    h 7.00 – colazione e carico bagagli
    h 8.00 – partenza per Assisi
    Mattino ad Assisi – seconda tappa
    Pranzo al sacco
    Pomeriggio:
    h 14.00 – partenza verso Roma (3 h)
    h 17.00 – ultimo pezzo a piedi, dai confini della città
    N.B. Salvo nuove disposizioni, l’accesso ai bus sarà consentito con un pedaggio MOLTO alto. Il percorso a piedi permetterebbe di
    entrare in stile-pellegrinaggio a Roma, ma anche di evitare la tassa eccessivamente costosa.
    Sera: h 20.00 – arrivo al Testaccio sdb e sistemazione
    Notte al Testaccio sdb

  • Sabato 11 agosto 2018

    Mattino: o evento MGS oppure Messa con le diocesi piemontesi a S. Filippo (zona Pantheon)
    N.B. In attesa di comunicazioni da Roma circa le attività mattutine definitive 
    Pomeriggio e sera: al Circo Massimo (organizzazione CEI)
    Notte al Testaccio sdb

  • Domenica 12 Agosto 2018

    Mattino: Messa col Papa in S. Pietro (organizzazione CEI)
    Pranzo al sacco (organizzazione CEI)
    Pomeriggio: si recuperano i bagagli al Testaccio e si prende il treno fino alle porte di Roma, da lì in bus verso Loreto
    N.B. La stazione Ostiense è vicina alla casa del Testaccio: raggiungeremo col treno più comodo la località più vicina. I bus ci
    attenderanno lì.
    Sera: Cena a Loreto (Centro Giovanni Paolo II) e pernottamento

  • Lunedì 13 Agosto 2018

    Mattino: a Loreto, incontro per centri di provenienza
    Messa in tarda mattinata
    Pranzo
    Pomeriggio: ore 15.00 circa partenza per Torino (6h, senza contare le tappe)
    Sera: Rientro in tarda serata

Per ulteriori informazioni:

150° della Basilica di Maria Ausiliatrice: un cero per ogni Ispettoria dinanzi a Maria

Per celebrare nel migliore dei modi il 150° anniversario della consacrazione della Basilica di Maria Ausiliatrice di Torino (9 giugno 2018), la Circoscrizione Speciale Piemonte e Valle d’Aosta (ICP) ha lanciato un’iniziativa di unità, fraternità e spiritualità solidale a livello di Congregazione: nel tempo che precede l’anniversario, per ogni singola Ispettoria verrà realizzata una specifica giornata di preghiera. Per questo motivo ogni Ispettoria è esortata ad inviare a Valdocco un cero, che sarà acceso dinanzi al quadro dell’Ausiliatrice.

Di seguito il messaggio di don Guido Errico, direttore della Casa Madre Maria Ausiliatrice.

Carissimi Ispettori, vi salutiamo da Valdocco dove abbiamo inaugurato un percorso di eventi per la celebrazione del 150° anniversario di consacrazione della Basilica di Maria Ausiliatrice (9 giugno 1868/2018).

Qui tutti i nostri confratelli si sentono a casa e tutti i membri della Famiglia Salesiana si sentono parte di una storia di santità educativa avviata da Don Bosco.

Qui i giovani di ogni provenienza, che vengono a visitare il nostro Padre, sono continuamente indirizzati da lui a mettersi sotto il manto dell’Ausiliatrice.

Per questi motivi desideriamo che anche la vostra Ispettoria possa partecipare a questa celebrazione di gratitudine all’Ausiliatrice, sentendosi rappresentata nella preghiera che sarà offerta nella nostra Basilica.

Ogni giorno pregheremo per le intenzioni e le necessità di una Ispettoria della Congregazione e per i bisogni della Famiglia Salesiana presente in quel territorio.

Vi chiediamo di esprimere la vostra presenza in Basilica attraverso un cero che sarà acceso dinanzi al quadro dell’Ausiliatrice. Quando il vostro cero arriverà a Torino vi sarà indicato il giorno in cui si pregherà per la vostra Ispettoria. Il Rettore della Basilica è disponibile per ogni ulteriore comunicazione (m.ausiliatrice@tiscali.it).

Il Rettor Maggiore, informato di questa iniziativa, si augura che questa nuova catena di preghiera, che attraverserà la nostra Congregazione a partire da Valdocco, aiuti tutta la Famiglia Salesiana ad offrire il nostro particolare contributo in vista del prossimo Sinodo dei Vescovi sui giovani, la fede e il discernimento vocazionale. 

 

 

Primi appuntamenti per il 150° della Basilica di Maria Ausiliatrice

Hanno avuto inizio i primi appuntamenti del calendario preparato per il 150° anniversario della consacrazione della Basilica Maria Ausiliatrice a Torino-Valdocco, che avrà il suo culmine nella data precisa in cui questo evento ricorre, il 9 giugno del 2018.

I festeggiamenti sono iniziati la sera di mercoledì 6 dicembre 2017, con protagonisti i giovani del Conservatorio di Torino e molte altre sono le iniziative musicali, spirituali e formative in programma per l’eccezionale anniversario.

Durante la serata, sono stati eseguiti brani per organo a canne (maestri don Maurizio Palazzo, Roberto Fadda e Stefano Marino), per due violini soli (Paolo Calcagno e Ying Wang, sotto la direzione della professoressa Antonella Di Michele) e per coro di voci bianche (“Giovaninvivavoce”, diretto dal maestro Giuseppe Ratti).
Al termine, il direttore della Comunità salesiana don Guido Errico, durante il tradizionale momento salesiano della “buonanotte”, ha donato una targa-ricordo per suggellare ancora una volta la preziosa amicizia tra la Basilica Maria Ausiliatrice ed i giovani del Conservatorio di Torino.

Il prossimo appuntamento è previsto per il 20 gennaio, in concomitanza con le Giornate della Spiritualità Salesiana. È in programma un concerto con la Corale della Basilica, durante il quale alcuni storici ricorderanno che cosa accadde quel “famoso” 9 giugno 1868. Nell’occasione sarà presentato l’impegnativo restauro del grande organo della Basilica. Basti ricordare che l’organo è composto da oltre cinquemila canne: è quindi uno tra i più grandi e maestosi del Nord Italia ed è ben noto nel panorama organistico europeo.

“Ricevi un dono e lo rendi disponibile ad altri!” Così inizia il diaconato di Alessandro Botalla

Domenica 10 Dicembre 2017 si terrà l’ordinazione diaconale di Alessandro Botalla Buscaglia, alle ore 16.00 presso la Chiesa di Maria Ausiliatrice dell’Istituto Internazionale don Bosco di Torino, in Via S. Caboto, 27 (TO).

La celebrazione sarà presieduta da mons. Guido Fiandino, parroco della Parrocchia della Beata Vergine Maria delle Grazie e vescovo ausiliare emerito di Torino.

Alessandro Botalla (nella foto, il primo a sinistra) si racconta così:

Cosa vuol dire “diventare diacono” per te?

Vuol dire, innanzitutto, ricordarmi che è un dono da ricevere e vivere prima che una conquista mia, il raggiungimento di un obiettivo o l’esaudimento di un desiderio… “dentro” c’è molto di più di quello che riesco a capire, pensare e immaginare! Direi anche che è assumere come stile di vita la carità fraterna e il servizio…in poche parole il Vangelo, particolarmente nei riguardi dei giovani, dei più piccoli, bisognosi e fragili. Ricevi un dono e lo rendi disponibile ad altri! Infine direi che è anche la “tappa” che precede l’ordinazione sacerdotale.

Perché con don Bosco?

Bella domanda! Non credo ci sia tanto un perché…sarebbe un po’ come chiedere a un uomo o a una donna perché hai scelto proprio lei/lui! Sì, ci sono circostanze, persone, esperienze che hanno il sapore di don Bosco e hanno acceso in me il desiderio di seguire le sue orme, ma prima di tutto direi: c’è don Bosco che si è preso cura della mia vita, ha avuto uno sguardo di predilezione per me in uno dei momenti più importanti della mia vita. Grazie ad alcuni salesiani mi sono sentito a casa nel suo “stile di vita”, mi sono sentito a amato e accompagnato nelle scelte importanti da compiere per riconoscere e rispondere al dono della vita…in una parola mi sono sentito da subito “a casa”.

Chi ha giocato un ruolo importante in questa scelta?

Direi tutte le persone che in qualche modo hanno “dato vita alla mia vita!”, che sono state traccia del passaggio di Dio nella mia esistenza. In modo particolare direi la mia famiglia e alcuni confratelli salesiani che sono stati di stimolo, guida e supporto, nell’indicarmi la “vita vera” e l’essenziale sul quale radicare la propria esistenza per essere felice…soprattutto con il loro vivere a la loro presenza. Devo veramente tanto ad alcuni di loro!

Hai un episodio o un aneddoto da raccontarci che esemplifica la ragione della tua scelta?

Tanti, ma racconterei il primo che torna e ritorna nel mio cuore quando qualcuno mi fa una domanda simile. C’è un episodio che mi fa sentire davvero un figlio di don Bosco, anche io come tanti suoi ragazzi, ho avuto la grazia di poter ricevere una parola e uno sguardo che dava voce e vedeva quello che io non riuscivo a dirmi e dire e vedere quello che io al momento non ero in grado di vedere nella mia vita! Ero nell’ufficio dell’allora direttore della comunità salesiana: don Stefano Martoglio. Mentre stavo parlando mi stoppa, mi fissa dritto negli occhi e mi dice: «Ale, hai mai pensato che il Signore ti stia chiamando a diventare prete con don Bosco?». Ricordo ancora la sensazione… “mi sta mancando la terra sotto i piedi”… il silenzio che si era creato nell’ufficio e la novità che stava nascendo dentro di me da quella domanda che mai avrei neanche osato pensare! Mi alzo senza finire di parlare, in silenzio lo saluto e vado via. Bene, quella domanda ha iniziato a lavorarmi dentro, mi ha aperto orizzonti che prima non pensavo neanche esistessero, mi ha provocato a prendere la mia vita in mano seriamente e operare scelte concrete: Alessandro chi vuoi essere, qual è la tua vocazione? Direi un momento decisivo che mi ha permesso di rileggere nella giusta luce tanti altri episodi/aneddoti precedenti e soprattutto ha aperto la possibilità di tanti altri successivi.

 

#SYMFAMILY17: proporre lo spirito di famiglia come categoria esistenziale

E’ in corso il “Congresso Internazionale Pastorale Giovanile e Famiglia” organizzato dal Dicastero per la Pastorale Giovanile Salesiana , che avrà luogo fino al 1 dicembre 2017 presso l’Hotel Weare Chamartin di Madrid, Spagna.

Il Congresso Internazionale di Pastorale Giovanile e Famiglia si propone tre obiettivi specifici sul piano dei contenuti:

 

  • Una lettura propositiva sulla famiglia oggi:

    partire dall’esperienza attuale della Congregazione Salesiana per cogliere le sfide e le opportunità che il momento storico presente ci pone dinanzi.

  • Una lettura ecclesiale e spirituale della famiglia:

    alla luce del cammino sinodale della Chiesa, e dell’Esortazione Apostolica «Amoris Laetitia», offrire ispirazioni e raccomandazioni per la riflessione personale e comunitaria su temi come: famiglia ed evangelizzazione; giovani e vocazione al matrimonio; educazione all’amore; itinerari di formazione per fidanzati e sposi; situazioni speciali di coppia/famiglia; famiglia e figli.

  • Una lettura educativo-pastorale salesiana:

    proporre, rafforzare ed integrare nella pastorale giovanile salesiana l’attenzione pastorale alla famiglia ed al suo protagonismo nell’Opera Salesiana, sempre all’interno del Progetto Educativo-Pastorale Salesiano.

 

Lunedì 27 Novembre 2017

APERTURA DEL CONGRESSO INTERNAZIONALE

Programma:

h. 15.00 – 17.30 Procedura di Accreditamento e consegna dei materiali nella hall dell’Hotel Weare Chamartín.
h. 18.00 h – 19.30 h. Apertura del congresso/Inaugurazione ufficiale.
h. 20.00 – Cena

Video: Apertura del Congresso
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Conferenza: “La famiglia nel cammino sinodale della Chiesa: prospettive ed opportunità” a cura di S.E. Mons. Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti‐Vasto e Segretario Speciale della XIV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi

Martedì 28 Novembre 2017

UNA LETTURA PROPOSITIVA SULLA FAMIGLIA OGGI

Programma:

h. 08,00 – Preghiera
h. 08,30 – Presentazione della giornata
h. 09.00 – Conferenza: Risultati, analisi e conclusioni del questionario
h. 10,00 – Domande, commenti
h. 10,30 – Pausa-Caffé
h. 11,00 – Buone pratiche in gruppi simultanei
h. 12,30 – Chiusura della sessione
h. 13,00 – 15,00 Pranzo
h. 15,00 – Incontro per Regioni
h. 16,30 – Pausa-Caffé
h. 17,00 – Mini Corsi in laboratori simultanei
h. 18,30 – Chiusura della sessione
h. 19,00 – Eucaristia Indicazioni
h. 20,00 – Cena

Video: 2ª Jornada Congreso
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Conferenza: “Lettura propositiva della realtà congregazionale” a cura di Padre Fabio Attard, SDB, Dottore in Teologia Morale, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile dei Salesiani di Don Bosco.

Mercoledì 29 Novembre 2017

UNA LETTURA ECCLESIALE E SPIRITUALE DELLA FAMIGLIA

Programma:

h. 08,00 – Preghiera
h. 08,30 – Presentazione del giorno
h. 09,00 – Conferenza: lettura ecclesiale della famiglia
h. 10,00 – Domande, commenti
h. 10,30 – Pausa-Caffé
h. 11,00 – Buone pratiche in gruppi simultanei
h. 12,30 – Fine della sessione
h. 13,00 – 15,00 Pranzo
h. 15,00 – Incontro per Regioni: una lettura contestualizzata
h. 16,30 – Pausa-Caffé
h. 17,00 – Mini Corsi in laboratori simultanei
h. 18,30 – Fine della sessione
h. 19,00 – Eucaristia Indicazioni
h. 20,00 – Cena

Video: 3ª Jornada Congreso
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Conferenza: “Lettura ecclesiastica: in che modo la Chiesa accompagna la famiglia?” a cura della Prof.ssa Carmen Peña García, Dottoressa in Diritto Canonico, Laureata in Studi Ecclesiastici e Teologia Dogmatica e Fondamentale. Ricopre gli incarichi di Difensore del Vincolo e Promotore di Giustizia (Notaio) presso il Tribunale Ecclesiastico Metropolitano di Madrid.

Giovedì 30 Novembre 2017

UNA LETTURA EDUCATIVO-PASTORALE SALESIANA

Programma:

h. 08,00 – Preghiera
h. 08,30 – Presentazione del giorno
h. 09,00 – Conferenza: lettura educativo-pastorale
h. 10,00 – Domande, commenti
h. 10,30 – Pausa-Caffé
h. 11,00 – Buone pratiche in gruppi simultanei
h. 12,30 – Fine della sessione
h. 13,00 – 15,00 Pranzo
h. 15,00 – Incontro per Regioni: una lettura contestualizzata
h. 16,30 – Pausa-Caffé
h. 17,00 – Mini Corsi in laboratori simultanei
h. 18,30 – Fine della sessione
h. 19,00 – Eucaristia Indicazioni
h. 20,00 – Cena

Video: 4ª Jornada Congreso
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Conferenza: “Lettura ecclesiastica: in che modo la Chiesa accompagna la famiglia?” a cura di don Rossano Sala, SDB, Dottore in Teologia Fondamentale, Direttore della rivista “Note di Pastorale Giovanile” e Docente dell’Università Pontificia Salesiana (Roma).

Venerdì 1 Dicembre 2017

IMPEGNI PER IL FUTURO

Programma:

h. 08,00 – Preghiera
h. 08,30 – Presentazione del giorno
h. 09,00 – Mini Corsi in laboratori simultanei
h. 10,00 –  Pausa-Caffé
h. 11,00 – Incontro per Regioni: impegni per il futuro
h. 12,30 – Fine della sessione
h. 13,00 – 15,00 Pranzo
h. 15,00 – Assemblea Plenaria
h. 16,00 – Fine della sessione
h. 16,30 – Partenza dall’Hotel Weare Chamartín in autobus (trasporto gratuito per i congressisti) verso la Casa salesiana «San Miguel Arcángel» (Paseo Extremadura).
h. 17,30 – Eucaristia
h. 18,30 – Pausa-Caffé
h. 19,30 – Momento Salesiano-Culturale

– Chiusura del Congresso (discorso finale e ringraziamenti) –

Video: 4ª Jornada Congreso
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Entrevista Rector Mayor D Ángel Fernández Artime (ESPAÑOL)

1868-2018 : 150° anniversario consacrazione Basilica Maria Ausiliatrice

Il 9 di giugno del 1868 don Bosco concludeva i lavori della Basilica di Santa Maria Ausiliatrice inaugurandola e consacrandola ufficialmente. Tra qualche mese saranno trascorsi 150 anni da quel giorno.
L’itinerario preparato per l’occasione, che per certi versi non è  strettamente legato a chi è “il devoto”, accompagnerà i fedeli, i giovani e la città di Torino a prendere parte ad un evento che non vuole essere esclusivamente religioso, ma anche civile. La Basilica di Maria Ausiliatrice è santuario della diocesi, è la Casa Madre dei Salesiani nonché un emergenza architettonica nella città di Torino.

In questi 150 anni sono molteplici i cambiamenti che ha subìto: ai tempi di don Bosco era molto più piccola, quasi la metà. Internamente ha subito molte variazioni: al posto del quadro dell’Ausiliatrice ora vi è la balaustra d’ingresso del presbiterio, mentre da un punto di vista cromatico l’arredo marmoreo ha sostituito il bianco candido delle mura; la seconda cupola non era presente mentre la prima era costituita da una volta di astri argentei.
Oltre alla struttura architettonica, rimasta immutata è anche la pala della ausiliatrice, la pala d’altare commissionata da don Giovanni Bosco a Tommaso Lorenzone.

La Basilica è passata dall’essere una chiesa dell’800 Torinese, nata in un contesto di povertà, ad essere rivisitata interamente nel 1934, in occasione della canonizzazione di san Giovanni Bosco, con uno stile molto magniloquente che volge lo sguardo allo stile delle Basiliche romane, ma anche allo stile liberty degli anni ’20 e ’30 della città di Torino.

Questa città che guardava alla Francia, ma si sentiva un po capofila delle città italiane.

Con la Basilica, è mutato anche il quartiere, dapprima periferico con problematiche dovute all’integrazione inter religiosa, e poi in seguito multietnico oltre ad essere a ridosso del centro storico di Torino.

Il rettore della Basilica, don Cristian Besso, si è espresso chiaramente:

Questo percorso non vuole essere una celebrazione prettamente di carattere storico, io penso che sopratutto ricomprendere come la fede è una fede mariana, spinge stimola provoca a un nuovo impegno di carità. E si potrebbe dire ancora meglio: quella carità che certamente è il chinarsi sugli ultimi, sui poveri, sui chi ha bisogno. Ma anche quella carità che è riconsegnare senso all’uomo e alla donna del nostro tempo.

Perché la scelta di un percorso? Quando si cerca di dare delle motivazioni e rinnovare la nostra parte più profonda, è impossibile farlo in un istante, è necessario pedagogicamente un cammino, “un allenamento” per gustare la celebrazione conclusiva.

 “mettersi in cammino per riscoprire motivazioni.”

Il cammino ha inizio il mercoledì 6 dicembre 2017 con un concerto inaugurale, a cui avranno seguito una serie di iniziative presiedute da persone di rilievo. Il secondo concerto avrà luogo sabato 20 gennaio 2018 dove alcuni storici, esperti, racconteranno cosa accadde quel famoso 9 giugno 1868, e in questa occasione verrà inoltre presentato il restauro apportato al grande organo, che ha richiesto una spesa economica ed un impegno di restauro molto importante. L’organo è composto da 3000 canne, uno tra i più grandi e maestosi del nord Italia e ha una certa notorietà nel panorama organistico europeo.

La data di sabato 20 gennaio 2018 coincide con la conclusione delle “Giornate di spiritualità della Famiglia Salesiana”, un iniziativa che coinvolge tutto il mondo, per l’occasione sono attesi più di 300 fedeli.

A seguire, lunedì 29 gennaio 2018, la presentazione di uno studio: il libro “I sogni di Don Bosco”. L’opera raccoglie i contributi di venti studiosi, teologi e psicologi sul concetto di sogno. Don Bosco, com’è risaputo, fece numerosi sogni nella sua vita, visioni riguardanti il futuro della Chiesa. Due di queste sono rappresentate sul fondo della Basilica, e un’altro nella cappella delle Reliquie, luogo dove sarà presentato per la prima volta questo studio particolare.
Venerdì 9 marzo 2018 a seguito della Celebrazione Eucaristica , avrà luogo l’incontro presieduto dal card. Bassetti, il presidente dei vescovi italiani che parlerà della Chiesa, del cambiamento che Essa stessa ha fatto con l’indicazione di papa Francesco.

Venerdì 6 aprile 2018 la basilica ospiterà la Comunità nuovi Orizzonti, una realtà che si pone l’obiettivo di intervenire in tutti gli ambiti del disagio interiore, tramite solidarietà a sostegno di chi è in grave difficoltà, con una particolare attenzione alle tante problematiche che caratterizzano i ragazzi di strada e il mondo giovanile. Il messaggio della sua sua fondatrice, Chiara Amirante è molto profondo:

Portare la gioia a chi ha perso la speranza. Dischiudere nuovi orizzonti a chi vive situazioni di profondo disagio.

La presidentessa sarà accompagnata da un giovane sacerdote, don Davide Banzato, volto popolare, oltre che per la sua presenza sui vari social network, anche per la collaborazione con diverse trasmissioni radio-televisive: inviato a Sulla Via di Damasco in onda su Rai 2, ospite fisso su Rete 4 a La strada dei miracoli e molti altri.
A chiudere il periodo pasquale, sabato 7 aprile 2018 alle ore 21, un’eccellenza musicale del Piemonte: la Corale di Aosta. A seguire, sempre nel mese di aprile, il gruppo musicale “The Sun”, giovane band punk di successo internazionale. Francesco Lorenzi, autore e cantante della band, porta la sua testimonianza: dopo l’intenso periodo di conversione coinvolge la band alla scoperta di un nuovo modo di fare musica. Nascono così i The Sun, con i quali realizza due album (Spiriti del Sole e Luce) prodotti da Sony Music. Nel 2013, durante una tournée tra Italia, Portogallo, Palestina e Brasile, i The Sun si sono esibiti per papa Benedetto XVI e papa Francesco.

Il percorso terminerà sabato 9 giugno 2018 con un ultima Concelebrazione Solenne. Al termine di questo percorso non si può che non pensare al futuro. Quello della Basilica di Maria Ausiliatrice sarà trasformare questo luogo in un Santuario cittadino, un luogo in cui si può rispondere ai profondi interrogativi dell’umano, grazie all’incontro con l’Evangelo di Cristo.

Un santuario cittadino che sia aperto a tutti: non solo coloro che hanno la fede, e neppure coloro che semplicemente sono in ricerca, ma anche chi ha fatto l’esperienza dell’ateismo, della lontananza dalla chiesa io direi che il domani potrebbe essere un luogo davvero di multi relazioni, di capacità di incontro proprio con tutti, di simpatia a cuore aperto, dentro ad una tonalità educativa, perché questo è il nostro specifico come salesiani, noi incontriamo non semplicemente per incontro, ma per accompagnare come diceva don Bosco “per fare, insieme” a colui che incontriamo un percorso verso il senso della vita.