Indulgenza plenaria e possibili assoluzioni collettive per l’emergenza coronavirus

Con un Decreto della Penitenzieria, la Chiesa concede l’indulgenza plenaria ai fedeli malati di Coronavirus, agli operatori sanitari, ai familiari e a tutti coloro che a qualsivoglia titolo, anche con la preghiera, si prendono cura di essi. Lo ha reso noto la Penitenzieria apostolica con un decreto firmato da dal cardinale penitenziere maggiore Mauro Piacenza e dal reggente, monsignor Krzysztof Nykiel.

“Laddove i singoli fedeli si trovassero nella dolorosa impossibilità di ricevere l’assoluzione sacramentale, si ricorda che la contrizione perfetta, proveniente dall’amore di Dio amato sopra ogni cosa, espressa da una sincera richiesta di perdono (quella che al momento il penitente è in grado di esprimere) e accompagnata dal votum confessionis, vale a dire dalla ferma risoluzione di ricorrere, appena possibile, alla confessione sacramentale, ottiene il perdono dei peccati, anche mortali”, si legge nella nota che accompagna il decreto.

CG28: Intervista al Rettor Maggiore e al nuovo Vicario

A conclusione del 28° Capitolo Generale, ecco l’intervista al Rettor Maggiore, don Angel Fernandez Artime, rieletto dal Capitolo Generale come 10° successore di Don Bosco e l’intervista a don Stefano Martoglio, il nuovo Vicario del Rettor Maggiore. Si riportano di seguito i due video dedicati pubblicati dall’Agenzia d’informazione Salesiana ANS.

I confratelli hanno mostrato e hanno espresso in tutta la settimana del discernimento e dell’elezione del Rettor Maggiore, del suo Vicario e di tutti i membri del Consiglio, una grande espressione di fiducia. Penso che se noi uniamo questo sentimento di grande serenità assieme ad una fiducia nel dire “andiamo avanti a dare il meglio di noi” questo si vive come una grazia e un dono di Dio.
(il Rettor Maggiore, don Angel Fernandez Artime)

Questo incarico nuovo conferma un percorso di amore verso la Congregazione. Che cosa significa per te persona?

Per me persona, significa un rinnovato amore e fiducia al Signore, perché solo sulla fede in Dio si prendono queste responsabilità nella fiducia dei confratelli.
Rappresenta una sfida di crescita sulla fede di Dio e sulla fiducia degli uomini.
(il nuovo Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio)

Don Galli presto tra i beati – La Voce del Popolo

Il 12 giugno 2019, VII anniversario della nascita al cielo di don Silvio Galli, era stato ufficialmente presentato al vescovo di Brescia, mons. Pierantonio Tremolada, il Supplex libellus, cioè l’istanza ufficiale con la quale la Congregazione Salesiana chiedeva l’apertura dell’Inchiesta diocesana sulle virtù, la fama di santità e di segni di don Silvio Galli, Sacerdote Professo della Società di san Francesco di Sales.

La Santa Sede ha così concesso nelle giornate scorse il Nulla osta per la causa del servo di Dio.

Si riporta di seguito l’intervista al Postulatore per le Cause dei Santi, don Pierluigi Cameroni riportata sul settimanale La Voce del Popolo il 13 marzo scorso.

Con la vita e con la Parola insegnò a scoprire e a servire Cristo nei poveri.

“La figura e la testimonianza di don Silvio Galli – spiega don Pierluigi Cameroni – si caratterizza per la sua capacità di aver corrisposto al dono di Dio dedicando la sua vita alle persone più emarginate con un atteggiamento profetico. Quello che don Galli ha fatto si inserisce nella linea di Papa Francesco che indica una Chiesa in uscita, una Chiesa in grado di porsi in ascolto del grido delle persone. Con il suo stile e con la sua sensibilità ha saputo essere un segno forte della capacità di compassione di Cristo e della Chiesa nella quotidianità”.

La devozione popolare. Attorno a don Silvio si respira una grande devozione popolare.

“In assoluto ho trovato tanta fama di santità. Qualcosa già abbiamo raccolto, qualcosa uscirà dopo l’apertura del processo”.

“L’iter. Il 12 giugno si apre l’inchiesta diocesana all’interno del Duomo di Chiari; verrà nominato il tribunale che dovrà accompagnare l’ascolto dei testimoni circa la vita e le virtù di don Silvio e la raccolta di una documentazione qualificata con il giudizio degli storici e dei teologi”.

La vita di fede. Don Pierluigi ha avuto la grazia di avere, a San Bernardino, don Galli come insegnante.

“Alla radice di tutta la sua opera di carità c’è una profonda vita di fede. Era un uomo radicato in Dio. Un aspetto che qualifica il suo cammino di santità è la filiale devozione a Maria: tutta la sua esistenza è segnata dal legame con Maria Ausiliatrice”.

La predilezione per gli ultimi.

“Ha intercettato, già dalla fine degli anni Sessanta, le emergenze: è stato capace di avere il cuore aperto, cercando di rispondere alle domande. Ha sempre accompagnato il cammino di fede dei volontari, dando senso alle cose che facevano, per far maturare, dentro l’impegno, una scelta di fede”.

Dare casa al futuro – #iorestoacasa

Pubblichiamo il comunicato dell’iniziativa del servizio di Pastorale Giovanile della CEI sulla campagna di sensibilizzazione #iorestoacasa

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Visto il momento faticoso, le campagne di sensibilizzazione che si susseguono con l’hashtag #iorestoacasa, ma anche le tante proposte di riflessione e buone prassi come il portale https://chiciseparera.chiesacattolica.it, vogliamo provare – come Chiesa e come Pastorale Giovanile nazionale – a far sentire la presenza dei più giovani per restare accesi, soprattutto intellettualmente. Le occasioni per pregare e provare a vivere la Quaresima – seppur ‘virtualmente’ – non mancano, proprio grazie ai social e soprattutto alle molte idee messe in atto dalle pastorali giovanili diocesane.

IDEA Vogliamo rilanciare l’hashtag dell’ultimo convegno nazionale e delle linee progettuali #darecasaalfuturo per creare una sorta di diario del momento dove giovani ed educatori possano raccontare il momento attuale attraverso storie personali, storie di amici o di persone che li hanno colpiti in questo periodo. Magari sarà la storia di un libro o di una pagina di letteratura a ispirarli, o forse quella di un film. Sarà comunque il loro mondo a venir fuori. Raccontare – proprio come per Shahrazàd ne ‘Le mille e una Notte’ – può salvarci la vita o almeno prolungare la nostra immaginazione, creatività, pensiero in questo momento in cui tutto sembra fermo, immobile. Veniamo fuori da un Sinodo che ha messo al centro i giovani e che ci ha lasciato parole ed esperienze su cui riflettere, parole ed esperienze che vanno meditate, ripensate, riscritte, rilette a partire dall’oggi, dall’esperienza di quei giovani che abbiamo provato ad ascoltare. E il tempo dell’ascolto non si può fermare. Dunque, ispirandoci proprio al Sinodo e riprendendo in mano le linee progettuali, vogliamo chiedere ai nostri giovani in tutta Italia di raccontarci – attraverso video o foto racconti – una storia su #darecasaalfuturo. Quale momento migliore di questo per rileggere il tempo presente e raccontarlo? Un modo per riflettere su ciò che viviamo e su come lo viviamo. Un modo per abitare la crisi.

PROPOSTA La proposta per giovani e adolescenti: postate su Instagram le vostre storie attraverso video o foto racconti sul macrotema #darecasalafuturo taggando @pg_ita. Vi chiediamo però di metterci la faccia e raccontare in prima persona la vostra storia, usando anche altri hashtag come ad esempio #iorestoacasa #ioamo #iosono #iosogno #ioascolto #iocomunico #ioincontro .

Ricapitolando, gli step sono i seguenti:

  1. create un video o scegliete una foto con la storia che volete raccontare (se usate le stories, attenzione a non inserire la musica se volete essere condivisi)
  2. postate il video o la foto sul vostro profilo Instagram taggando @pg_ita e inserendo l’hashtag principale #darecasaalfuturo insieme ad altri che rappresentano il vostro modo personale per dare casa al futuro ( #iovivo #ioleggo #iorestoacasa o altro)

Mai come in questo momento il mondo digitale ci viene incontro come opportunità. Possiamo usarlo come finestra sul mondo, per sentirci meno soli, ma anche per parlare, raccontando un pezzetto di noi. E allora, raccontiamo il nostro diario di una chiesa giovane che esiste e resiste!

Servizio nazionale per la Pastorale Giovanile 

Novena straordinaria a Maria Ausiliatrice

Pubblichiamo l’articolo dell’agenzia di informazione salesiana ANS sulla Novena straordinaria a Maria Ausiliatrice

(ANS – Roma)– Considerando l’emergenza della situazione creatasi con la diffusione del Coronavirus in gran parte del mondo, il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, invita i Salesiani, i membri della Famiglia Salesiana e i giovani a rinnovare l’affidamento fiducioso a Maria Ausiliatrice, seguendo l’esempio di don Bosco in simili circostanze. Per questo propone di vivere una novena straordinaria dal 15 al 23 di marzo e concluderla il 24, commemorazione mensile di Maria Ausiliatrice, con una preghiera di affidamento.

“In questi giorni guardandoci attorno e ascoltando le varie notizie siamo tutti mossi da vera attenzione e compassione per ciò che sta accadendo attorno a noi, nelle nostre città e nei nostri Paesi” afferma il Rettor Maggiore.

Il pensiero ritorna pertanto a quando a Torino, nel 1854, Don Bosco invitava i giovani di Valdocco ad “alzarsi in piedi” e dare una mano per l’epidemia del Colera.

“Anche noi oggi non vogliamo restare seduti a guardare – prosegue il X Successore di Don Bosco –. Sento che questa sia l’occasione perché come Famiglia possiamo alzare le nostre mani e la nostra preghiera al Padre per intercessione di Maria Ausiliatrice”.

“Invito tutta la Famiglia Salesiana a vivere una Novena Straordinaria a Maria Ausiliatrice nei prossimi giorni dal 15 al 23 marzo e insieme il giorno 24 faremo una Consacrazione a Maria, nostra Madre e Maestra. Questo mio invito va soprattutto a voi miei cari giovani!” conclude il Rettor Maggiore.

Don Bosco quando era richiesto di qualche grazia soleva rispondere: “Se volete ottenere grazie dalla Santa Vergine, fate una novena” (MB IX, 289).

Le Messe e altre preghiere tutti i giorni in tv: come (e dove) seguirle

Pubblichiamo un articolo di Avvenire con le indicazioni per seguire le Messe e le altre preghiere in tv e in radio ogni giorno.

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Le chiese sono aperte ma in tutta Italia le celebrazioni sono sospese fino al 3 aprile. Ecco come si può seguire da casa ogni giorno la Messa e le altre devozioni:

Tv2000, in palinsesto 3 Messe al giorno

Tv2000 incrementa gli appuntamenti religiosi: le Messe quotidiane in diretta su Tv2000 (canale 28, 157 Sky e in streaming https://www.tv2000.it/live/) diventano tre.

1) Alle ore 7.00 la Messa celebrata da papa Francesco nella cappella di Santa Marta.

2) Alle 8.30 dalla Cappella del Policlinico Gemelli dal lunedì al venerdì e dalla Chiesa del Crocifisso di Cosenza il sabato e la domenica

3) Da mercoledì 11 marzo alle ore 19.00 ci sarà una Messa dal Santuario del Divino Amore celebrata per tutta la prima settimana dal vicario del Papa per la Diocesi di Roma, il cardinale Angelo De Donatis.

Su Tv2000 si può seguire anche il Rosario alle 5.00, alle 6.50, alle 18.00 in diretta da Lourdes e alle 20.00 a Maria che scioglie i nodi.

Nuovo programma di Radio Vaticana

“In prima linea – vivere con fede al tempo del coronavirus”. È il nuovo programma di Radio Vaticana per dar voce alle tante persone che in questi giorni testimoniano il Vangelo aiutando gli altri. “Ci siamo lasciati interrogare dal Papa – sottolinea Massimiliano Menichetti, Responsabile di Radio Vaticana Vatican News – che oggi ha deciso di celebrare in diretta la Messa a Casa Santa Marta, permettendo a tutto il mondo di pregare con lui. Francesco ha offerto la Messa per ‘gli ammalati, per i medici, gli infermieri, i volontari che tanto aiutano, i familiari, per gli anziani che stanno nelle case di riposo, per i carcerati che sono rinchiusi‘”: saranno loto i protagonisti di “In prima linea”. Il nuovo programma audio che si potrà ascoltare da questa sera alle 17:05 sulle frequenze di 105 Fm e 103.8 Fm, sulla radio digitale (DAB+) in tutta Italia, e sarà anche scaricabile in podcast e sulle nostre App ‘RADIO VATICANA’ e ‘VATICAN NEWS'”.
“Non vogliamo raccontare solamente le tante situazioni che l’Italia, il mondo vive a causa di questa epidemia da COVID-19, a ascoltare, raccogliere, condividere storie e voci, soprattutto portare quello sguardo più grande che sgorga dal Vangelo, capace di riempire i cuori, per non lasciare nessuno da solo. Un programma che abbiamo pensato per tutti, anche se guarderà in particolare agli anziani, ai carcerati, agli ammalati, e soprattutto a chi è in ‘Prima Linea’ contro l’epidemia”.

Giornata Missionaria Salesiana 2020, ecco il libretto guida

Rallegratevi nel Signore, sempre, ve lo ripeto ancora, rallegratevi“: questo il tema della Giornata Missionaria Salesiana 2020 che dà il titolo alla pubblicazione appena uscita.

I giovani di ieri e di oggi sono un prolungamento del sogno di Don Bosco che si continua a realizzare negli oratori e centri giovanili dell’Europa. Sono vere “stazioni missionarie” in un contesto culturale, alle volte segnato dall’indifferenza religiosa, da situazioni di famiglie ferite, da carenze affettive. Le case salesiane dalle “porte aperte” sono una vera opportunità per crescere nell’amore e nella fede

Questo un passaggio dell’introduzione e della spiegazione del poster contenute nella pubblicazione.

Sulle orme di Don Bosco con don Pietro Ricaldone e don Filippo Rinaldi

Sulle orme di Don Bosco“, un video che parla delle grandi figure di don Pietro Ricaldone e del Beato don Filippo Rinaldi, grazie alle voci di Alessio Franco (Sindaco di Lu Monferrato e Cuccaro), don Pier Giorgio Verri s.d.b. (parroco di Lu Monferrato), don Egidio Deiana (parroco del Centro Don Bosco di Alessandria) e Paola Volpi (studiosa di storia di Mirabello Monferrato).

Siamo in Piemonte, tra le colline del Monferrato, in provincia di Alessandria. Un territorio molto legato a Don Bosco. Durante le passeggiate autunnali che il Santo infatti proponeva ai suoi ragazzi, diverse volte è passato per questi paesi lasciando un’impronta di vita cristiana e di sana allegria giovanile.

Quest’anno alcuni di questi paesi sono in festa perché ricordano e celebrano date importanti di Salesiani loro compaesani che hanno portato il carisma e la passione educativa di Don Bosco nel mondo, insieme alle loro radici monferrine.

Il comune di Mirabello Monferrato ricorda i 150 anni della nascita di don Pietro Ricaldone, 4° successore di  Don Bosco come Rettor Maggiore dei Salesiani dal 1932 al 1951. Prima di lui, come successore di Don Bosco, don Filippo Rinaldi, di Lu Monferrato, a 5 km da Mirabello, ricco di umanità e santità, beatificato nel 1990 da Papa Giovanni Paolo II. Sia don Pietro Ricaldone che don Filippo Rinaldi sono stati due personalità importanti in un periodo storico delicato, guidando la Famiglia Salesiana con il cuore di Don Bosco.

Un video che trasmette le radici di vita cristiana di don Pietro Ricaldone e don Filippo Rinaldi e che incentiva a venire a scoprire questi meravigliosi luoghi. Accanto a queste due figure di eccellenza, questo territorio ha visto altri grandi testimoni salesiani, come il missionario salesiano Evasio Rabagliati di cui si ricordano i 100 anni dalla morte, e Mons. Ernesto Coppo, nato a Rosignano e formatosi a Borgo San Martino, poi missionario salesiano a New York e infine Vicario Apostolico in Australia, il quale trasmise l’impronta di don Bosco a tutta la famiglia salesiana.

(don Egidio Deiana)

Per informazioni  per la visita dei luoghi di don Pietro Ricaldone:

comitato.donpietroricaldone@gmail.it

Radio Franceinfo: intervista al Rettore della Basilica di Maria Ausiliatrice

Il 27 febbraio scorso, la radio francese Franceinfo ha trasmesso un’intervista al Rettore della Basilica di Maria Ausiliatrice di Torino, don Guido Errico, in merito alle disposizioni messe in atto nelle chiese in questi giorni a causa del virus Covid-19.

Si riporta di seguito l’articolo in lingua originale pubblicato dal sito della rete radiofonica, a cura di Matthieu Mondoloni. Sul sito ufficiale è possibile ascoltare l’intera intervista.

Covid-19 : “Tout le monde a peur, et nous on perd beaucoup”, racontent les habitants de Turin mis sous cloche

– Des bénitiers vides dans les églises –

Entre les mains de dieu, peut-être, mais peu d’habitants se rendent dans les églises. Pour cause, il est interdit ce célébrer la messe au moins jusqu’à la fin de la semaine. “Nous avons aussi demandé aux fidèles de prendre quelques précautions pour éviter les risques de contagion”, explique le père Guido Errico.

Il n’y a plus d’eau dans les bénitiers pour les signes de croix et, au moment de l’eucharistie, on ne donne plus le pain directement dans la bouche, mais dans les mains.

don Guido Errico à franceinfo

Acutis sarà beato, un libro lo presenta – La Voce e il Tempo

Il 21 febbraio scorso, Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle cause dei santi a promulgare i rispettivi decreti riguardanti il miracolo attribuito all’intercessione del giovane Carlo Acutis, morto a 15 anni per una leucemia fulminante.

La Voce e il Tempo dedica un articolo al futuro beato e al libro che racconta la sua vita pubblicato dall’Editrice Elledici, a cura del salesiano don Umberto De Vanna. Si riporta di seguito l’articolo che sarà pubblicato domenica 1 marzo 2020, a cura di Michele Gota.

Acutis sarà beato, un libro lo presenta

«È stato un giovane libero e lieto, Carlo Acutis, contento della vita, capace di compassione e di gratuità. Ha vissuto i suoi 15 anni ‘alla grande’, all’altezza dei suoi desideri più veri».

Così scrive mons. Paolo Martinelli, Vescovo ausiliare di Milano, nella presentazione di questo libro.

Carlo Acutis nasce nel 1991 a Londra, dove i genitori si trovano per motivi di lavoro; poi, la famiglia si trasferisce a Milano; lui frequenta scuole cattoliche; è appassionato di sport ed informatica (realizza programmi, crea siti web, cura la redazione di giornalini); ha una valanga di amici; muore di leucemia acuta, a Monza, ad appena 15 anni, nel 2006. Per suo desiderio è sepolto ad Assisi, nel santuario della Spogliazione. Da poco, Papa Francesco lo ha dichiarato venerabile e parlando di lui, ha detto che «ha saputo usare le nuove tecniche di comunicazione per trasmettere il Vangelo, per comunicare valori e bellezza». Basterebbero questi cenni per intuire che «Carlo è il santo che non ti aspetti perché ha tutte le caratteristiche dei ragazzi d’oggi», e anche per- ché è «innamorato di Dio».

I suoi gesti, la sua testimonianza quotidiana, anche negli ultimi giorni in ospedale, lasciano tutti meravigliati. E chi lo ha conosciuto, a scuola, nell’oratorio, al Meeting di Rimini, sul web, in ospedale appunto, ne parla con le lacrime agli occhi. Una citazione tra le tante: per il suo fidato Rajesh, l’induista che vive in casa sua come domestico, Carlo è un tale esempio di spiritualità e santità – «perché un ragazzo così giovane, così bello e così ricco normalmente preferisce fare una vita diversa» – che si fa battezzare.

Ed oggi sono tantissime le persone, non soltanto in Italia, che si rifanno alla testimonianza di Carlo per vivere la fede con gioia ed entusiasmo. Un adolescente, dunque, da portare come esempio e soprattutto da imitare. In questo aiutati anche dal bel volumetto del salesiano Umberto De Vanna, autore di numerosi libri di catechesi e spiritualità giovanile e già direttore di riviste Elledici.

Il testo propone, com’è comprensibile, una biografia di Carlo, ma in modo quanto mai giovanile, con frasi, scritti, commenti suoi e delle persone che lo hanno conosciuto, alternati a tante foto a colori. Immagini quasi in ogni pagina, dove lui – già da bambino, ma ancor più adolescente – è sempre allegro e sorridente, e sembra chiedere a chi le guarda: perché non anche tu? Perché Carlo «era affascinato da una forte spiritualità che ha vissuto senza complessi, respirando il mondo della fede con la spontaneità di uno che si direbbe caduto giù dal cielo». Perché, come è stato scritto, Carlo è «il vero ‘scandalo’ di oggi: un giovane che aspira alla santità». Perché ha vissuto «la sua adolescenza come occasione per portare il Vangelo».

Sono testi e immagini che non lasciano indifferenti, anzi commuovono il lettore. A questo vanno aggiunti i suggerimenti, presenti alla fi ne di ogni capitolo, per la riflessione personale e di gruppo. Un libro, quindi, utile per conoscere la vita di Carlo, stimolante anche per i meno giovani e un valido strumento per educatori e animatori di gruppi.

Michele GOTA

Umberto De Vanna,
«Carlo Acutis. 15 anni di amicizia con Dio», Elledici