Panama – “Ecco la serva del Signore…”. Presentato l’Inno Ufficiale della GMG 2019

“Vi annuncio con gioia che la prossima GMG sarà nel 2019 a Panama”. Così si esprimeva Papa Francesco alla fine della GMG 2016 di Cracovia, in Polonia. Una GMG a Panama è un sogno che si è ricercato sin dalla celebrazione del 500° anniversario della diocesi di Santa Maria Antigua, prima diocesi dell’America continentale. Lo scorso 3 luglio è stato presentato l’Inno Ufficiale della GMG 2019 di Panama, la XXXIV Giornata Mondiale della Gioventù, dal titolo: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga per me secondo la tua parola” (Lc 1,38).

L’inno è stato scritto e composto da Abdiel Jiménez, la produzione e gli arrangiamenti sono stati realizzati da Aníbal Muñoz, con la collaborazione di Carlos Samaniego e Ricky Ramírez, professionisti dalla lunga carriera musicale.

Dopo una selezione tra 56 proposte, esaminate da una giuria di noti professionisti della musica panamense, sono state scelte le tre proposte ritenute migliori, in modo che poi il Comitato Esecutivo della GMG, insieme al Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita della Santa Sede, ha decretato il vincitore.

L’Inno per la GMG 2019 ha ritmi caratteristici della cultura panamense ed è intitolato “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga per me secondo la tua parola” (Lc 1,38), che riprende il tema della Giornata indicato da Papa Francesco.

L’arcivescovo di Città di Panama, mons. José Domingo Ulloa Mendieta, ha detto che “quest’inno esprime la missione alla quale siamo chiamati come discepoli e missionari in questi tempi, seguendo l’esempio della Vergine Maria”.

La Giornata Mondiale della Gioventù è un raduno di giovani di tutto il mondo con il Papa, in un ambiente festoso, religioso e interculturale, che mostra il dinamismo della Chiesa e testimonia l’attualità perenne del messaggio di Gesù. La GMG di Panama si svolgerà dal 22 al 27 Gennaio 2019 a Città di Panama.

Scopo delle GMG è favorire l’incontro personale con Cristo che cambia la vita, per promuovere la pace, l’unità e la fratellanza dei popoli e delle nazioni del mondo, grazie ai giovani quali ambasciatori. (www.infoans.org)

 

LA FONDAZIONE SCHNEIDER ELECTRIC FINANZIA PROGETTI DELLE SCUOLE SALESIANE NEL MONDO

La Fondazione di Schneider Electric donerà 2 milioni di euro per finanziare 5 progetti di Formazione
Professionale Salesiana selezionati fra le numerose scuole tecniche e professionali presenti in tutto il
globo. La firma dell’accordo è avvenuta presso l’Istituto Salesiano del “Sacro Cuore” che è la prima Opera
romana fondata da Don Bosco. La collaborazione fra i Salesiani e la Schneider Electric nasce circa sedici
anni fa da una comune visione della persona come protagonista attiva dello sviluppo umano e sociale. Un
sodalizio che si è poi articolato all’interno dei rapporti fra i Centri di Formazione Professionale Salesiana del
CNOS-FAP e l’azienda francese. La firma dell’accordo rafforza una lunga collaborazione che si è
concretizzata con l’incontro fra i vertici dell’azienda e il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime
(decimo successore di Don Bosco). Successivamente tutto il mondo salesiano legato alle opere di
Formazione Professionale, si è attivato per presentare progetti di sviluppo sui temi delle energie rinnovabili
e della sostenibilità, che sono stati selezionati dal Consiglio Generale dei Salesiani e visionati dalla Sede
Nazionale del CNOS-FAP, da Schneider Electric Italia e da Schneider Electric Foundation.

(www.schneiderelectric.com)

L’uomo del mare. Con Don Bosco nel cambio di un’epoca

“L’uomo del mare”, edito dalla Libreria Editrice Vaticana, è il nuovo libro del noto vaticanista Carlo Di Cicco. Un libro diverso dal solito, bello, interessante e inatteso come l’accostamento tra due personaggi apparentemente totalmente distanti tra loro: Don Bosco e Tex Willer. Un esempio dei tanti proposti dal volume per un nuovo modo di leggere la figura popolarissima in tutto il mondo del santo educatore dei giovani. Di un uomo che per il prossimo ed i giovani in particolare sarebbe stato capace di dare la vita. La sua figura torna prepotentemente alla ribalta, in un pianeta tecnicamente progredito ma povero d’amore e di anima, dove i giovani restano in condizione marginale, come si legge nella prefazione della casa editrice al libro. La simbiosi tra un educatore leggendario come lui e i giovani, futuro dell’umanità, può portare a un rilancio della proposta educativa in questo cambio di epoca, risvegliando energie creative e politiche sensibili, finalmente, a quella parte sterminata di giovani emarginati o esclusi che possono rigenerare l’umanità e scuotere i sazi dell’Occidente in crisi.

Carlo di Cicco, vicedirettore emerito de L’Osservatore Romano, è giornalista professionista dal 1977. Ha collaborato con importanti quotidiani e periodici nazionali laici e cattolici; con la Rai (GR1) curando in particolare l’informazione sociale e religiosa. Per 10 anni, ha diretto il Bollettino di Pax Christi in Italia; ha curato per il Bollettino salesiano la rubrica Il punto giovani su temi di attualità educativa. Una parte cospicua della sua professione l’ha svolta nell’Agenzia Asca (ora Askanews) come redattore vaticanista prima, poi redattore capo introducendo per la prima volta in Italia la figura del redattore sociale.

Don Bosco in campo educativo è come Tex per i fumetti sul West: una leggenda

Victor Hugo, l’autore de I Miserabili è stato il primo a definire don Bosco vivente “uomo da leggenda”. Questo prete leggendario siederebbe volentieri a confrontarsi con i cervelli di giovani imprenditori che stanno cambiando la storia con le loro intuizioni e realizzazioni nella tecnologia informatica e comunicativa.

Uno prima di lui gli somiglia molto, passato alla storia come Filippo Neri, inventore dell’oratorio a Roma ma in un’epoca ormai troppo lontana e diversa dalla presente. Don Bosco è un educatore vissuto in un secolo carico di valide opere letterarie, strabilianti compositori di musica, di avventurosi cercatori, di meraviglia per i primi salti nel futuro della scienza. La sua leggenda resiste, tuttavia, tra costoro per una capacità umana importantissima: ha amato e si è fatto amare dai giovani e da larga parte dei suoi contemporanei in maniera quasi folle e irrazionale.

 

 

 

Don Costa lascia la direzione della LEV

Dopo dieci anni alla direzione della Libreria Editrice Vaticana, il salesiano don Giuseppe Costa lascia domani il suo incarico. Lo annuncia lui stesso in una lettera di saluto ai giornalisti. «Il 30 giugno finisce il mio mandato di direttore presso la Libreria Editrice Vaticana iniziato il 1° luglio 2007», scrive colui che è stato di fatto l’«editore del Papa», gestore dei diritti delle opere dei Pontefici a livello mondiale. «Come testimoni dell’attività editoriale della Lev – prosegue don Costa – desidero esprimervi il grazie più fraterno e sincero per il contributo professionale dato alla crescita dell’editrice e alla diffusione dei suoi libri». Sotto la direzione di don Costa, la Lev ha conosciuto importanti risultati anche sul piano delle tirature, per quanto riguarda opere come i libri e le encicliche di Benedetto XVI e quelle di papa Francesco. «Se oggi la Libreria Editrice Vaticana è una entità editoriale il cui brand gode un ampio ascolto internazionale – aggiunge don Costa, siciliano di Gela, che ha insegnato alla Pontificia Università Salesiana – parte del successo si deve anche alla vostra attenzione e professionalità». Don Costa, 71 anni a settembre, verrà salutato con una cerimonia cui parteciperanno il sostituto alla segreteria di Stato, l’arcivescovo Angelo Becciu, il prefetto della Segreteria per la comunicazione don Dario Viganò e il vicario del rettor maggiore dei salesiani don Francesco Cereda.

(Avvenire – 29 giugnio 2017)

 

Allarme di San Patrignano: Droga in aumento fra i minorenni

 

Droga in aumento fra i giovani, in comunità per disintossicarsi ci sono anche minorenni.
L’Osservatorio di San Patrignano lancia l’iniziativa “Mettiamoci il cuore”, rivolta ad oltre 50mila giovani, l’anno a favore della prevenzione e diffonde i dati che attestano come il consumo di sostanze stupefacenti sia aumentato tra i giovani.
«Purtroppo stiamo assistendo ad un ulteriore aumento in questo anno. A metà anno erano già 20 i minorenni entrati in comunità e temo supereremo di gran lunga il dato dei due anni precedenti, comunque in crescita. I giovani sono sempre più privi di riferimenti e per questo diventa indispensabile un lavoro sulla prevenzione» spiega Antonio Tinelli, il presidente della comunità San Patrignano.
Il progetto di prevenzione “Mettiamoci il cuore” si rivolge alle ultime classi delle scuole medie e a quelle delle superiori, età maggiormente critiche in quanto secondo i dati dell’Osservatorio l’età media del primo contatto con le sostanze è 14 anni.

Leggi l’articolo completo pubblicato su Avvenire.

 

MESSAGGIO DEL RETTOR MAGGIORE agli Amici di Don Bosco

MESSAGGIO DEL RETTOR MAGGIORE agli Amici di Don Bosco

25 giugno 2017 – Desidero inviare a ciascuno un cordiale saluto e allo stesso tempo informarvi in merito ad alcune notizie che certamente avrete appreso dalla stampa e dai mezzi di informazione. Venerdì 23 giugno 2017 è stata emessa la sentenza del processo penale riguardante il “caso Gerini”. Si tratta di un processo penale iniziato alcuni anni fa e che ha visto coinvolte la Fondazione “Gerini” e la Direzione Generale. Il Pubblico Ministero aveva chiesto l’undici di maggio la condanna dei tre imputati accusati di truffa. Il Giudice, nella sentenza, ha dichiarato assolti i tre imputati perché il fatto non sussiste. Questo processo, pertanto, è concluso. Il processo civile, invece, continua in attesa della sentenza della Corte di Cassazione.

Con questo mio scritto desidero ringraziare, per la solidarietà e la vicinanza mostrate, tante persone che seguono con fiducia la sfida educativa nei confronti dei ragazzi e dei giovani alla quale cerchiamo di rispondere nel nome di Don Bosco in 132 paesi del mondo. L’argomento al quale mi sto riferendo concerne una questione giuridica e amministrativa riguardante la Fondazione “Gerini” e la Direzione Generale di fronte ai creditori. Tale questione nulla ha a che vedere con la missione salesiana nelle 1.856 presenze nel mondo, la maggior parte delle quali è al servizio dei più poveri.

È possibile, come accaduto in altre circostanze, che possiate ascoltare notizie sensazionalistiche al riguardo. Dichiaro che esse non corrispondono alla verità dei fatti e che sono divulgate con lo scopo di screditare il nostro ruolo educativo nel mondo.

Inoltre, desidero ribadire chiaramente che ogni forma di aiuto economico, che si riceve nel mondo salesiano da parte di persone generose e di buona volontà, fino all’ultimo centesimo è sempre destinato secondo la finalità dei donatori ai luoghi più poveri e bisognosi. Nell’affermare tutto ciò siamo assolutamente convinti.

Siamo dispiaciuti per questo contenzioso, che dura da circa dieci anni, perché ha impedito di concentrare i nostri sforzi e le nostre attenzioni nella missione salesiana.

Confidiamo che quanto prima si possa giungere alla conclusione di questa deplorevole vicenda. Siate certi che impiegheremo tutte le nostre energie per l’unico scopo importante per noi, come ci chiede Don Bosco: i nostri destinatari, i ragazzi e i giovani del mondo.

Ringrazio tutti voi per la vicinanza in questi momenti e per la speranza con la quale ci aiutate a guardare al futuro.

Con affetto e riconoscenza,

Ángel Fernández Artime
Rettor Maggiore

La cultura della migrazione: proteggere è un dovere

A conclusione della Giornata Mondiale del Rifugiato svoltasi il 20 Giugno, don Giovanni D’Andrea, presidente della Federazione Salesiani per il sociale, durante la conferenza stampa organizzata dal Cnos Centro nazionale opere salesiana ha dichiarato “Nel dialogo con l’altro metto in campo l’ascolto, rivedo la mia identità e la rafforzo”.

Di seguito gli articoli pubblicati su AgenSIR – Servizio Informazione Religiosa e su Avvenire:

 

Pubblicato il n. 68 di “Ricerche Storiche Salesiane”

È stato pubblicato il n. 68 (gennaio-giugno 2017) di “Ricerche Storiche Salesiane” (RSS), la rivista bimestrale di Storia religiosa e civile, pubblicata dall’Istituto Storico Salesiano (ISS). Questa volta l’intero numero è dedicato a uno dei più validi ed eccellenti salesiani della prima spedizione missionaria: don Giuseppe Fagnano.

L’estate in Oratorio

Di seguito vi proponiamo l’editoriale de “La voce e il Tempo” apparso domenica 18 Giugno relativo alle estati salesiane in oratorio: confronto e attività, workshop e laboratori per i più giovani.

 

 

“Una gioia per tutti” – Messaggio di Mons. Nosiglia per gli Oratori Estivi

MESSAGGIO DELL’ARCIVESCOVO DI TORINO
MONS. CESARE NOSIGLIA
PER L’INIZIO DELLE ATTIVITÀ DEGLI ORATORI ESTIVI 2017
“UNA GIOIA PER TUTTI!”

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«Carissimi amici degli Oratori della Diocesi di Torino,
buon apertura delle attività estive!

In questi giorni, con la fine delle attività scolastiche,
sono iniziate o stanno per essere avviate le molte iniziative
dell’Oratorio estivo 2017.
Desidero perciò far giungere a tutti il mio saluto, il mio affetto e
la mia gratitudine,
per la straordinaria esperienza di gioia che i nostri Oratori sanno
sempre offrire,
soprattutto in questo tempo speciale che è l’estate.

Vorrei innanzitutto salutare i protagonisti dei nostri Oratori estivi:
voi bambini, ragazzi e, attraverso di voi, tutte le vostre famiglie e comunità.
Voi siete un dono per i nostri Oratori: sono felice che abbiate scelto
di partecipare
alle tante attività estive pensate e proposte per accompagnarvi nei
giorni delle vacanze estive,
unendo al gioco, allo sport, alle gite, ai laboratori creativi anche
la riflessione e la preghiera.
Il tempo estivo è un «tesoro» prezioso: l’Oratorio vi aiuterà a
scoprirlo e a farne dono ai vostri amici.
Ringrazio le famiglie che, in maniera sempre crescente, ci accordano
la loro fiducia:
ogni famiglia si senta “di casa” nel “suo” Oratorio!

Ma dal profondo del cuore esprimo la più grande riconoscenza a tutti voi,
animatori e animatrici, educatori ed educatrici degli Oratori estivi,
insieme ai vostri responsabili e coordinatori, sacerdoti, diaconi,
religiose e religiosi e laici.
Senza di voi – e il vostro insostituibile e prezioso servizio –
i nostri Oratori diventerebbero come un corpo senz’anima
e tantissimi ragazzi resterebbero senza una presenza amica e
affidabile durante i mesi estivi.
So che in tutto il territorio della nostra Diocesi siete numerosi,
generosi e appassionati.
Mentre vi assicuro la preghiera, vi esorto anche a cercare, voi per primi,
quella gioia vera che solo il Signore Gesù sa donarci.
Fate vostro lo “stile” di Gesù!
Le fatiche e i sacrifici, che inevitabilmente dovrete affrontare,
vi risulteranno più dolci e il loro carico più leggero, se saranno
portati per e con Gesù!
Sì, soprattutto voi, per primi, siate cercatori, servitori e testimoni
della gioia del Vangelo!

Ci rivolgiamo, tutti insieme, alla Madre di Gesù e Madre nostra, che
invochiamo,
in questi giorni, come Consolata e Consolatrice:
Maria ci aiuti a offrire, nei nostri Oratori, “una gioia per tutti!”.

Vi benedico di cuore.»

+ Cesare
Vescovo, padre e amico