Strenna per il 2024: ecco le novità per partecipare al concorso per il poster

Dal sito InfoANS.

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Da quando il Settore per la Comunicazione Sociale della Congregazione ha lanciato il concorso per il poster della Strenna per il 2024, in tutta la Famiglia Salesiana si sono mobilitati grafici, illustratori e designer.

Diverse sono le proposte già pervenute alla Sede Centrale Salesiana. Ed ora, per favorire la partecipazione, è stata prorogata la scadenza per la presentazione delle proposte, e vengono offerte delle linee guida dettagliate sui requisiti tecnici necessari.

Il tema della Strenna del Rettor Maggiore per il 2024, annunciato dal Rettor Maggiore al termine dell’ultima sessione plenaria estiva del Consiglio Generale, ha suscitato grande interesse e forte entusiasmo in tutta la Famiglia Salesiana globale.

Il richiamo al sogno dei 9 anni di Don Bosco, anticipazione e riferimento fondamentale per tutta la sua azione apostolica, è un invito potente per laici e consacrati a rinnovarsi nella sequela del Fondatore, per trovare in essa una via di santificazione e di servizio.

In quest’ottica, il poster della Strenna, come tutti i sussidi che l’accompagneranno, diventa un importante volano per la trasmissione del messaggio del Rettor Maggiore che farà da guida e filo conduttore per tutto l’anno bicentenario di quel sogno, il 2024.

“«Il sogno che fa sognare». Un cuore che trasforma i lupi in agnelli’” è il motto da tradurre in immagini.

Ma secondo degli opportuni parametri: ecco dunque che dal Settore per la Comunicazione si ricorda che:

  • il manifesto deve avere un fascino e un linguaggio universali;
  • le immagini devono essere avvolgenti o neutre, in grado di “parlare” a tutti;
  • la didascalia della Strenna deve essere messa chiaramente in evidenza;
  • le dimensioni del poster devono essere: 48 per 67 cm; il modello cromatico prescelto è quello in CMYK (Ciano, Magenta, Giallo e Nero, in inglese);
  • la risoluzione grafica di almeno 150 dpi pixel/inch (pollice).

Al fine di favorire un’ancora maggiore partecipazione da parte di centri grafici ed illustratori, è stato deciso di posticipare la scadenza per la presentazione delle proposte dal 5 settembre 2023 a domenica 10 settembre.

Ogni proposta dovrà essere inviata per e-mail all’indirizzo direttore@infoans.org.

Successivamente, il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, con la sua équipe, provvederà alla fase della selezione definitiva del poster.

Gli autori dei primi tre poster selezionati saranno anche omaggiati con un premio in denaro del valore rispettivamente di 2.000, 1.250 e 750 euro.

Cagliero 11 – “Per le persone che vivono ai margini” – Settembre 2023

Si allega di seguito il  Cagliero 11 n°177 con l’intenzione missionaria salesiana del mese di Settembre 2023.

Intenzione Missionaria Salesiana, alla luce dell’intenzione di preghiera del Santo Padre.

Preghiamo perché le persone che vivono ai margini della società, in condizioni di vita disumane, non siano dimenticate dalle istituzioni e non siano mai considerate scarti.

Per le persone che vivono ai margini.

Cari amici,

Saluti da Nairobi/Valdocco. Mi sento privilegiato e fortunato ad unirmi all’équipe del Settore per le Missioni della Congregazione, in cui collaboriamo con il Consigliere per le missioni don Alfred Maravilla, nel valorizzare la dimensione missionaria salesiana secondo il sogno e le idee di Don Bosco.

Mentre è in corso la preparazione della 154a spedizione missionaria, mi vengono in mente alcune raccomandazioni di Don Bosco alla prima spedizione missionaria:

“Abbi cura speciale degli ammalati, dei bambini, degli anziani e dei poveri, e otterrai la benedizione di Dio e la benevolenza delle persone”.

Queste parole rimangono attuali non solo per i missionari che si apprestano ad avventurarsi nel mondo della missione, ma per tutti noi figli di Don Bosco.

Auguro ai nuovi missionari le benedizioni di Dio mentre si trasferiscono nelle nuove terre di missione e auspico che molti altri salesiani ogni giorno siano toccati e spinti a rispondere alla chiamata missionaria.

Che Don Bosco continui a guidare ognuno di noi. Auguri a tutti i lettori del Cagliero 11.

Don Eric Mairura, SDB, Nuovo membro del Settore per le Missioni

Mostra del Cinema di Venezia, i CGS presenti con il Laboratorio Nazionale e come giuria del Premio Lanterna Magica 2023

Rinnova la sua presenza al Lido per la 80° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (30 agosto – 9 settembre 2023),  il gruppo CGS APS (Cinecircoli Giovanili Socioculturali), con il lavoro di animazione culturale legato all’approfondimento critico del linguaggio cinematografico e della recensione web promosso all’interno del Laboratorio Venezia Cinema.

E’ uno step qualificante del percorso di formazione nazionale CGS, riservato agli animatori culturali dai 18 anni in su e modificatosi nel corso dei suoi quarant’anni di vita, fino alla formula oggi rivolta soprattutto ai giovani e attenta alla divulgazione via web della cultura cinematografica. Ottimale la cornice del Festival del Cinema più prestigioso e “antico” del mondo, che quest’anno celebra i suoi 91 anni, in particolare per l’opportunità di parteciparvi dalla prospettiva privilegiata di accreditati.  

Da 26 anni, inoltre, il gruppo partecipante al laboratorio ricopre anche il ruolo di Giuria del Premio Lanterna Magica, riconosciuto dalla Mostra del Cinema fra i Premi collaterali, assegnato dai Cinecircoli Giovanili Socioculturali alla pellicola più significativa per tematiche vicine al mondo dei giovani, collegate all’educazione e alla crescita personale.

Quest’anno al Laboratorio si alterneranno ventisei operatori culturali, distribuiti in due turni, provenienti da Marche, Liguria, Lombardia, Sardegna, Veneto e Puglia, tutti animatori della comunicazione e della cultura appartenenti agli ambienti salesiani dei CGS, in maggioranza di età compresa tra i 18 e i 29 anni. 

A guidare il gruppo CGS durante i lavori del Laboratorio Venezia Cinema 2023 e a coordinare l’attività di redazione e di giuria del Premio Lanterna Magica saranno i responsabili Alberto Piastrellini, Nadia Ciambrignoni e le consigliere nazionali Raffaella Zoppi e Irene Sandroni, con la supervisione della presidenza nazionale.

Al di là della visione dei film in programma nelle varie sezioni della Mostra, i giovani saranno coinvolti in un quotidiano confronto a più voci con gli scenari culturali della contemporaneità, anche attraverso una formazione operativa sul linguaggio del Cinema, che si concretizzerà nella produzione di recensioni e schede filmiche pubblicate quotidianamente nella sezione “Fuori dal coro” del sito www.sentieridicinema.it e fruibili immediatamente dopo la presentazione delle pellicole. Su tale sito, nell’ambito del progetto “Sentieri di Cinema” riconosciuto e sostenuto dalla Regione Marche, vengono regolarmente raccolti  i materiali critici prodotti dal laboratorio CGS a Venezia e la documentazione fotografica dell’evento. Alcuni responsabili, pertanto, presteranno il loro supporto da remoto in un collaudato lavoro di redazione online.

Le attività, propedeutiche all’acquisizione e alla maturazione di competenze specifiche, avranno ricadute pratiche nella programmazione di Sale della Comunità, nell’organizzazione di rassegne cinematografiche, nell’animazione di cineforum e attività formative legate ai linguaggi dei nuovi media così come nel più ampio lavoro di coordinamento di giurie giovanili in occasione di altri eventi nazionali, ad esempio il Giffoni Film Festival.

Sempre a cura dei giovani animatori culturali sarà la gestione della comunicazione social sulle pagine Facebook e Instagram di CGS Nazionale, CGS Marche e CGS Dorico.

Centro Nazionale Opere Salesiana, ingresso del nuovo direttore don Elio Cesari

Lunedì 28 agosto, nella cappella del Centro Nazionale Opere Salesiane di Roma, c’è stato l’ingresso del nuovo direttore, don Elio Cesari. La celebrazione è stata guidata dall’ispettore della Circoscrizione Italia Centrale, don Stefano Aspettati alla presenza del Consigliere per la Regione Mediterranea, don Juan Carlos Peréz Godoy, dell’ispettore della Lombardia Emilia Romagna, don Roberto Dal Molin e i salesiani della comunità del Pio XI.

“Il fulcro della tua missione è la comunione, abbiamo bisogno di camminare insieme, di fare comunità – ha detto don Stefano Aspettati durante l’omelia -. Noi abbiamo un compito grande nel mettere insieme gli ambienti in una unica visione salesiana, che stia in un dialogo dove tutti possano avere la voce per costruire questa visione unitaria. L’obiettivo è sempre lo stesso. Chi ce lo fa fare? Il Signore e i giovani, soprattutto i più poveri e abbandonati”.

Don Godoy ha richiamato il filo rosso che percorre il centro nazionale per spiegare il senso della continuità: “Il filo rosso e d’oro che percorre tutta la casa è importante perché nel momento in cui una persona sostituisce un altro mette al centro la continuità. Ecco qual è il significato del filo: garantisce la continuità anche con persone diverse e parte dalla fede, da Cristo. Il filo è il collegamento tra tutti quelli che lavorano, qui per un progetto che è iniziato prima di don Roberto e che proseguirà anche dopo don Elio. Il progetto garantisce la continuità: tu, don Elio, devi garantire questo, restando fedele ai destinatari e al nostro carisma”.

Italia – Il Rettor Maggiore rende omaggio a Castelnuovo Don Bosco, la collina della benedizione

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Torino) – Il 16 agosto 2023, a Castelnuovo Don Bosco, a Colle Don Bosco, molti giovani provenienti da diverse parti del mondo (Hong Kong, Ungheria, Nicaragua, Italia, Filippine, etc…) e pellegrini, amici e benefattori, hanno partecipato alle celebrazioni del 208° anniversario della nascita di Don Bosco. Don Ezio Orsini, Rettore della Basilica, ha dato il benvenuto al Rettor Maggiore, ai concelebranti, ai giovani e ai fedeli presenti alla celebrazione.

“Nessuno ha chiamato nessuno, è stato il cuore di ciascuno a portarci tutti qua”, con queste parole il Rettor Maggiore Don Ángel Fernández Artime ha dato inizio all’omelia nella basilica di Colle Don Bosco dove ha presieduto la Santa Messa, come tradizionalmente accade ogni anno, per festeggiare insieme a centinaia di pellegrini il 208° anniversario della nascita del nostro Padre Don Giovanni Bosco.

“Il Signore – ha detto il Rettor Maggiore – ha scelto questa povera collina, un luogo allora sconosciuto, per far nascere Giovannino Bosco, come Egli stesso aveva scelto di nascere in un angolo sperduto della Palestina […] per questo noi oggi siamo qui… non per adorare una persona, ma per ringraziare Dio per il regalo di Don Bosco”.

Le cose che vengono da Dio durano nel tempo, e così non è mancato il riferimento ai 200 anni del sogno dei nove anni che ci apprestiamo a celebrare nel 2024 seguendo il tema offerto dal Rettor Maggiore: “Il sogno che fa sognare: un cuore che trasforma i “lupi” in “agnelli””. In questo sogno c’è posto per tutti, ha detto il X Successore di Don Bosco facendo riferimento alle parole che Papa Francesco ha rivolto ai giovani radunati a Lisbona nei giorni scorsi dicendo che “nella Chiesa tutti abbiamo un posto”.

La celebrazione si è conclusa con i ringraziamenti di don Thathireddy, il Direttore di Colle Don Bosco, al Rettor Maggiore e alle autorità presenti: l’ispettore di ICP, don Leonardo Mancini, l’ispettore d’Ungheria don Fr. János Andrásfalvy, l’ex-ispettore di ILE don Giuliano Giacomazzi e i sindaci di Riva presso Chieri (Sig. Lodovico Gillio), Buttigliera (Sig. Guido Fausone), Capriglio (consigliere Sig. Paolo), il comandante di Castelnuovo Don Bosco (Sig. Biagio Walter Lanza) e il sindaco di Castelnuovo Don Bosco (Sig. Antonio Rago). Quest’ultimo ha portato i ringraziamenti dei cittadini della zona al Rettor Maggiore insieme agli auguri per la nomina cardinalizia che il Santo Padre gli conferirà il 30 settembre.

In preparazione al bicentenario del sogno dei nove anni, la comunità di Colle Don Bosco ha riprodotto il probabile volto di Don Bosco a 9 anni utilizzando l’intelligenza artificiale. Il poster con l’immagine di Giovannino è stato presentato dal Rettor Maggiore al termine dell’Eucaristia.

Italia – Visita di don Stefano Martoglio, Vicario del Rettor Maggiore, ai nuovi missionari e agli studenti del primo anno in casa Zeffirino Namuncurà a Roma

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Molto gradita è stata la visita di don Stefano Martoglio, Vicario del Rettor Maggiore, martedì 22 agosto, alla casa Zeffirino Namuncurà, in via della Bufalotta 550, Roma. In questo periodo la comunità salesiana ospita il gruppo di nuovi missionari che si preparano al mandato da parte del Rettor Maggiore, con la consegna del crocifisso, l’ultima domenica di settembre a Valdocco, nella 154ª spedizione missionaria. Il loro corso è iniziato il 20 agosto e dal 2 settembre continuerà sui luoghi salesiani del Piemonte.

Insieme a loro, don Martoglio ha incontrato i confratelli della comunità, dove c’è già un nutrito gruppo che sta studiando la lingua italiana in vista dell’anno formativo e accademico che inizierà tra poco più di un mese, in questa stessa comunità e all’UPS. I nuovi arrivati provengono dalle seguenti Ispettorie e Visitatorie: AFC, AFE, AGL, BBH, BMA, HAI, INN, INS, KOR, MDG, POR, TZA, ZMB.

Nel momento di dialogo con gli oltre 40 giovani confratelli, il Vicario del Rettor Maggiore ha messo in evidenza l’universalità della Congregazione che i due gruppi insieme rappresentano: da una parte chi si prepara a iniziare la vita missionaria in tanti Paesi all’interno delle 7 Regioni e dall’altra chi, da tanti Paesi di queste stesse Regioni, è qui a Roma per un tempo di formazione specifica. Questa universalità della Chiesa e della Congregazione è già in sé un grande dono e un aspetto originale e imprescindibile dell’essere salesiani di Don Bosco, mentre ci si avvicina all’assemblea del sinodo sulla sinodalità nella Chiesa, al 200° anniversario del sogno dei nove anni nel 2024 e al Giubileo del 2025, che sarà anche l’anno del 29° Capitolo Generale e il 150° della prima spedizione missionaria. Non sono soltanto ricorrenze: sono segni del cammino verso cui ci guida lo Spirito e che i giovani, la Chiesa e il mondo si attendono dai salesiani, che hanno per carisma questa apertura a tutti. Un’apertura che Papa Francesco ha fortemente richiamato durante la Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona, che ha visto una presenza forte e attiva del Movimento Giovanile Salesiano, altro segno di questa stessa universalità.

Don Martoglio ha anche evidenziato come qualcosa di nuovo, potenzialmente ricco per far crescere e diffondere il carisma salesiano, è la compresenza sotto lo stesso tetto di Postulazione e Comunità studenti di Teologia. La casa Zeffirino Namuncurà è infatti la sede della Postulazione per le cause dei Santi. Una delle ragioni della sua visita è stata la supervisione dei lavori in corso per la sistemazione definitiva dei locali che ospiteranno qui in via della Bufalotta 550 uffici, archivi e biblioteca della Postulazione a partire dal prossimo autunno.  Avere qui studenti di Teologia da 26 Ispettorie, in una comunità che conta 27 Paesi di provenienza è una grazia notevolissima. È sinodalità, è camminare insieme tra chi ha vissuto fino all’eroismo il suo amore per Dio e per i fratelli e chi ora si focalizza proprio sul mistero di questo amore: una sintonia che può produrre frutti di grande valore già qui in Roma e ancor più quando si ritornerà in patria.

Nel tempo dedicato a domande e risposte si è avuto modo di comprendere meglio quale sarà il cammino della Congregazione dei prossimi mesi, dopo la creazione a Cardinale del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime.

Don Martoglio ha avuto modo di visitare anche un altro settore al terzo piano, in fase di ristrutturazione per consentire alla comunità di avere quegli ambienti necessari per le attività della casa di formazione ancora mancanti.  Oltre alle due finalità a cui già ci si è riferiti, cioè Postulazione e comunità internazionale di studenti di Teologia, la casa Zeffirino Namuncurà si sta attrezzando per offrire un servizio di ospitalità, limitatamente a camere e ambienti disponibili, come ora sta facendo per il corso dei nuovi missionari.

Italia – Al via la quinta edizione della Scuola di Accompagnamento Spirituale Salesiano

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Torino) – Questa settimana inizia a Valdocco la quinta edizione della Scuola di Accompagnamento Spirituale Salesiano, per i salesiani di lingua italiana e spagnola, che proseguirà fino al prossimo 23 settembre. Saranno presenti un totale di 24 salesiani di 15 Ispettorie e Visitatorie (BRE, ECU, BBH, COB, PER, MEG-CRESCO, CAM, INE, ICP, MOR, RMG, KOR, INH, ANG, MOZ), provenienti da 13 Paesi e da 6 diverse Regioni della Congregazione.

Per fornire alcuni dati statistici, si sottolinea che l’età media dei partecipanti è di 45 anni e che per la prima volta partecipano alla Scuola di Accompagnamento Spirituale anche 6 salesiani coadiutori (quattro partecipanti e due facilitatori).

Ad oggi, i salesiani che hanno partecipato alla Scuola sono stati in totale 147, di cui 68 di lingua inglese e 79 di lingua italiana-spagnola-portoghese, provenienti da 59 Ispettorie, di tutte le Regioni (Africa-Madagascar, Asia Sud, Mediterranea, Asia Est-Oceania, America Cono Sud, Interamerica, Europa Centro-Nord) e da 2 centri regionali di formazione (il “Don Bosco Renewal Center” di Bangalore – DBRC – in India e il Centro Salesiano di Formazione per l’Africa e Madagascar – SAFCAM – di Nairobi, Kenya).

I partecipanti hanno dato un feedback positivo sulla Scuola. Per loro, infatti, non è solo un seminario o un momento di formazione, ma un’esperienza. Anche gli Ispettori hanno dato un parere positivo sul modo in cui i partecipanti mettono in pratica ciò che hanno imparato alla Scuola, che è un impegno che devono assumersi partecipandovi.

L’auspicio è che i partecipanti, i facilitatori e il personale di supporto possano vivere un’esperienza piena di grazia durante tutta la durata della Scuola, che sarà coordinata dal salesiano coadiutore Raymond Callo, del Settore per la Formazione, e da don Fabio Attard e guidata da don Ivo Coelho, Consigliere Generale per la Formazione.

Il prossimo anno, nei mesi di agosto e settembre 2024, si prevede di poter offrire la Scuola di Accompagnamento Spirituale Salesiano alle Ispettorie francofone.

Comunicato Agorà della parità: riconoscimento percorso abilitante paritarie

Pubblichiamo il comunicato di Agorà della Parità.

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Le Associazioni di gestori e genitori di scuole paritarie cattoliche e d’ispirazione cristiana, AGeSC, Cdo Opere Educative-FOE, CIOFS scuola, FAES, FIDAE, FISM, Fondazione GESUITI EDUCAZIONE, Salesiani per la Scuola-CNOS Scuola Italia, facenti parte di Agorà della parità, avevano già espresso grande apprezzamento in merito al testo dell’emendamento al DL 75/23 (cd. PA bis) presentato da alcuni deputati della maggioranza di Governo perché finalmente riconosceva la professionalità maturata dai docenti negli anni di servizio svolti anche nella scuola paritaria ai fini dell’acquisizione del titolo abilitante rilasciato dalle Università previsto dal DL 36/2022.

Ieri le commissioni riunite I e XII della Camera dei deputati hanno definitivamente approvato alcuni degli emendamenti presentati dai parlamentari e con un atto di profonda attenzione al mondo delle scuole paritarie hanno previsto “percorsi di abilitazione del personale precario della scuola, sia statale sia paritaria, valorizzando per entrambe le categorie l’esperienza professionale già prestata nel sistema nazionale d’istruzione ai fini dell’accesso ai percorsi di abilitazione da 30 CFU: sarà necessario per partecipare aver svolto sevizio per almeno tre anni, anche non continuativi, negli ultimi cinque, di cui uno almeno nella classe di concorso per la quale si sceglie di abilitarsi.” (sempre dal Comunicato Stampa del Ministero Istruzione e Merito).

L’emendamento suddetto mette fine alla lunga attesa di un percorso abilitante per i tanti docenti che da anni insegnano nelle scuole paritarie e che non sono stati fino ad oggi riconosciuti idonei perché sprovvisti di titolo abilitante.

Con la Conversione in Legge del dl Pa Bis, per tali docenti, si apre perciò un nuovo orizzonte: conseguire a breve un titolo abilitante e venire stabilizzati con contratti a TI nelle scuole dove lavorano potendo così garantire continuità didattica ai loro studenti.

L’emendamento inoltre tutela, ai soli fini del riconoscimento o del mantenimento della parità, anche le scuole paritarie: “poiché l’avvio dei percorsi abilitanti necessiterà di tempo per entrare a pieno regime e soddisfare, anno per anno, la richiesta di abilitazioni da parte di tutti gli interessati, si prevede che per i prossimi tre anni, nei casi in cui non si renda possibile l’iscrizione ai percorsi abilitanti per difetto dell’offerta formativa, ai soli fini delle procedure di riconoscimento delle scuole paritarie, si possa prescindere dal possesso dell’abilitazione da parte dei docenti che abbiano almeno tre anni di servizio negli ultimi dieci.” (sempre dal Comunicato Stampa del Ministero Istruzione e Merito).

Il dialogo tra il Ministro in persona, i suoi tecnici, le associazioni scriventi, insieme al network Ditelo sui Tetti, ha portato ad un risultato straordinario per il quale ringraziamo, in particolare, a nome delle scuole paritarie, dei docenti che in esse operano, degli studenti che le frequentano e delle famiglie che le scelgono, il Ministro Valditara per la determinazione con cui ha voluto risolvere e colmare una discriminazione che si protraeva da troppi anni e la maggioranza di governo che lo ha sostenuto.

Ora auguriamo un proficuo lavoro ai due Ministeri, Istruzione e Merito e Ricerca, perché il DPCM attuativo della Riforma della formazione iniziale dei docenti renda operativi a breve i percorsi, sia per il regime transitorio sia per la loro attuazione a regime.

Visto l’importante risultato, ci permettiamo da ultimo di riporre all’attenzione dei due suddetti Ministeri le difficoltà degli ultimi anni, riscontrate dalle scuole statali e paritarie, a reperire insegnanti abilitati per la scuola dell’infanzia e primaria.

Chiediamo che tale difficoltà possa trovare, attraverso le forme di dialogo avviate, soluzioni condivise a garantire il servizio anche per gli alunni di tali comporti del sistema nazionale d’istruzione.

28 luglio 2023

 AGeSC, Catia Zambon, Presidente nazionale

CIOFS scuola, Marilisa Miotti – Presidente nazionale

FAES, Giovanni Sanfilippo – Delegato nazionale per le Relazioni Istituzionali Cdo Opere Educative-FOE, Massimiliano Tonarini, Presidente nazionale FIDAE, Virginia Kaladich, Presidente nazionale

FISM, Giampiero Redaelli, Presidente nazionale

Fondazione GESUITI EDUCAZIONE, Vitangelo Denora – Delegato

Salesiani per la Scuola-CNOS Scuola Italia, Stefano Mascazzini, Presidente nazionale

Sui passi della Serva di Dio Vera Grita: terza edizione del seminario di approfondimento sulla centralità dell’Eucaristia nel carisma salesiano

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Alassio) – Dal 23 al 26 luglio 2023, presso l’opera salesiana di Alassio, in Provincia di Savona, 21 salesiani (18 sacerdoti e 3 coadiutori) e un sacerdote della Confederazione dell’Oratorio di San Filippo Neri si sono incontrati per la terza edizione del seminario di approfondimento sulla centralità dell’Eucaristia nel carisma salesiano, a partire dagli scritti e dalla testimonianza della Serva di Dio Vera Grita, Salesiana Cooperatrice, di cui quest’anno si celebra il centenario della nascita (Roma 28 gennaio 1923). L’incontro, coordinato da don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale per le Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, ha concluso l’iniziativa online di approfondimento del Capitolo Generale 28° della Congregazione “sull’urgenza di fare del ‘Da mihi animas, cetera tolle’ una realtà nell’annuncio del Vangelo”, organizzata dal Centro Studi “Opera dei Tabernacoli Viventi” e dalla Conferenza delle Ispettorie Salesiane d’Italia (CISI) settore Formazione.

Nella giornata di lunedì 24 luglio, due relazioni di profondo livello teologico e spirituale hanno stimolato ad approfondire il messaggio di Vera Grita in chiave formativa. Don Roberto Carelli, docente di Teologia Sistematica e di Antropologia Teologica presso la Facoltà di Teologia UPS – sezione di Torino Crocetta, ha presentato il tema “Eucarestia ed educazione: per una pedagogia della grazia”, dove partendo dal desiderio come punto d’accesso, ha illustrato la pedagogia cristiana come pedagogia della grazia e pedagogia pasquale, concludendo con alcuni punti di attenzione presenti nella spiritualità dei Tabernacoli Viventi. Il Sig. Paolo Zini, docente di filosofia, ha parlato invece della Formazione dei Salesiani alla luce del ‘Portami con te’: aspetti teologici, antropologici e pedagogici”.

La giornata di martedì 25 si è caratterizzata per il pellegrinaggio suoi luoghi dove Vera Grita ha vissuto, accompagnati dalla dott.ssa Lodovica Maria Zanet, collaboratrice della Postulazione Salesiana, che ha presentato il legame di questi luoghi con la vita e la missione di Vera Grita. Nella parrocchia di Maria Ausiliatrice a Savona, dove maturò la sua vocazione come Salesiana Cooperatrice ed ebbe inizio la sua esperienza mistica, il 19 settembre 1967, c’è stata la celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo di Savona-Noli, Mons. Calogero Marino. Nell’omelia, ispirandosi alle letture del giorno, il vescovo ha presentato la vita di Vera Grita come quella di una donna che nella sua fragilità si è lasciata modellare dall’azione dello Spirito, diventando strumento di grazia e di benedizione.

È seguita una visita alla Fondazione “Vera Grita e don Gabriello Zucconi sdb Opera dei Tabernacoli Viventi”, costituita dal Movimento dei Tabernacoli Viventi nel centenario della nascita della Serva di Dio Vera Grita. Terza tappa è stata la sosta presso la Galleria in via Paleocapa, dove la Serva di Dio venne travolta e calpestata dalla folla in fuga durante il bombardamento aereo sulla città di Savona, il 4 luglio 1944. Quindi presso l’Archivio diocesano di Savona si sono potuti vedere i 13 quaderni manoscritti che riportano l’Opera dei Tabernacoli Viventi, così come Vera la ricevette da Gesù.

Dopo una sosta presso il cimitero di Zinola, dove si trova la tomba della Serva di Dio, il gruppo si è trasferito presso l’oratorio salesiano di Varazze dove si è conosciuta un’interessante esperienza oratoriana guidata da Ivano e Claudia Perata, Salesiani Cooperatori, che con un gruppo di collaboratori animano la presenza salesiana sul territorio. La giornata si è conclusa presso il Deserto di Varazze, un eremo dei Carmelitani, dove Vera Grita passò l’ultimo anno della sua vita come insegnante e dove ricevette alcuni dei messaggi più significativi.

Nella giornata conclusiva don Francesco Marcoccio, Vicario della Circoscrizione dell’Italia Centrale (ICC), ha presentato “La chiamata dei Salesiani di Don Bosco a rinnovare lo spirito del fondatore” attingendo all’Opera dei Tabernacoli Viventi, evidenziandone le implicazioni spirituali, educative e pastorali. Nella condivisione che ne è seguita è stata manifestata la volontà di vivere come salesiani un’esperienza di comunione fraterna che metta al centro l’Eucaristia, nella convinzione che l’approfondimento teologico e spirituale dell’Eucarestia attraverso la meditazione dei messaggi di Gesù a Vera Grita aiuti ad interiorizzare la spiritualità eucaristica vissuta da Don Bosco.

Il seminario è terminato con la celebrazione eucaristica presso il santuario di Nostra Signora delle Penne, situato sulla punta di Capo Mele, tra Laigueglia e Andora, dove Don Bosco celebrò la Messa il 25 agosto 1881 e dove l’anno seguente, nel mese di agosto, trascorse un periodo in ritiro spirituale.

Cagliero 11 – “Per la Giornata Mondiale della Gioventù” – Agosto 2023

Si allega di seguito il  Cagliero 11 n°176 con l’intenzione missionaria salesiana del mese di Agosto 2023.

Intenzione Missionaria Salesiana, alla luce dell’intenzione di preghiera del Santo Padre.

Preghiamo perché la Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona aiuti i giovani a mettersi in cammino, testimoniando il Vangelo con la propria vita.

Per la Giornata Mondiale della Gioventù.

Cari fratelli e sorelle,

che gioia poter vivere l’unione con Dio nella vita quotidiana permettendo a Cristo Risorto di agire, vivere e operare in noi e attraverso di noi, valorizzando così la nostra consacrazione battesimale, nello spirito di Don Bosco, nello stile salesiano!

Questa è la vocazione della Fraternità Contemplativa Maria di Nazareth, intuizione carismatica del nostro Fondatore, Mons. Nicolàs Cotugno, SDB.

E che gioia poterla vivere nella complementarità dei diversi stati di vita: sposi, famiglie, bambini, adolescenti, consacrate, sacerdoti e i nostri destinatari preferenziali, i giovani.

E quanto è bello poterlo realizzare in comunione con la Grande Famiglia Salesiana.

Che lo Spirito Santo continui ad incoraggiare il nostro cammino nella Chiesa!

Sig.ra Silvia Ourthe-Cabalé, Moderatrice della Fraternità Contemplativa Maria di Nazareth