Auxilium San Luigi Torino: Un weekend di nuovo insieme

Nella giornata di sabato, la squadra dell’Auxilium San Luigi Torino, ha svolto una partita amichevole insieme alla squadra ospitante presso l’oratorio Salesiano Don Bosco di Cuneo. Si riporta di seguito l’articolo a cura di Andrea Massa.

Nel weekend del battesimo del Signore (11 – 12 gennaio) la squadra juniores dell’Auxilium San Luigi Torino, appartenente all’associazione sportiva dilettantistica dell’oratorio San Luigi e dell’oratorio del Santi Pietro e Paolo, sita nel quartiere San Salvario di Torino è stata ospitata presso l’oratorio Salesiano Don Bosco di Cuneo, il cui direttore è il parroco don Mauro Mergola recentemente insediatosi e proveniente proprio dallo stesso complesso ecclesiastico Torinese.
Nella giornata di sabato, dopo il trasferimento in treno da Torino a Cuneo, la squadra ha visitato il complesso religioso cuneese e nel pomeriggio ha svolto una partita amichevole di allenamento con la squadra della struttura ospitante.
Il team che ha giocato in casa, dopo aver subito un risultato parziale negativo nel primo tempo, é poi riuscita a recuperare ed ad ottenere un risultato finale positivo a suo favore; la partita è stata condotta con spirito agonistico ma rispettoso sia nei confronti dell’avversario che del direttore di gara.
La serata é poi proseguita alternando momenti di riflessione a giochi di gruppo, una cena in pizzeria e una passeggiata per il centro cittadino.

Nella giornata di Domenica la squadra ha partecipato alla messa per il battesimo, un pranzo preparato presso le ospitali strutture e con le indicazioni del gradevole personale volontario dell’oratorio ed un altro momento di riflessione da cui sono emersi i seguenti punti:
– il piacere di aver passato due giorni con i propri amici;
– essersi divertiti sia durante il gioco che nello stare assieme al gruppo;
– consapevolezza nell’aver rafforzato l’unione con il gruppo, riconoscendo alcuni di aver aderito all’iniziativa per obbligo morale ma che poi sono stati molto contenti per aver partecipato;
– constatare la presenza di tanti bambini felici all’interno dell’oratorio, luogo riscontrato un posto molto accogliente ed ospitale;
– nei confronti di don Mauro: il piacere di re-incontrarsi e la sua soddisfazione nel constatare che i ragazzi stanno crescendo bene nel fare cose buone insieme.
Nel primo pomeriggio la squadra ha salutato il parroco con la promessa reciproca di volersi rivedere presto.

Mostra «Santi della porta accanto. Giovani testimoni della fede» a Valdocco

Santi della porta accanto” è il titolo della mostra proposta dall’Eremo del Silenzio in collaborazione con EssereUmani Onlus dedicata a quegli uomini, donne, ragazzi e ragazze di diversa provenienza geografica, culturale e sociale, di diversa vocazione e professione, vissuti tra l’inizio del 1900 e i nostri anni 2000 che hanno testimoniato con la propria vita la santità.

– La mostra sarà aperta al pubblico presso la portineria di Valdocco fino al 2 febbraio 2020

Di seguito una breve presentazione:

LA MOSTRA

Una mostra giovane in grado di parlare a tutti, composta da 32 pannelli che illustrano la vita e il messaggio di santi e beati canonizzati o dei quali la felicità, la semplicità e compiutezza di vita sono già scelte da persone comuni come modello possibile. Vite ricche di amicizie, di talento, di impegno sociale e a volte politico, di evangelizzazione. Vite che anche in pochi anni hanno maturato un intenso rapporto di amicizia e fedeltà a Dio e una vera maturità umana desiderosa di riuscita, di fare bene il bene.

■ I pannelli sono di grandi dimensioni e facilmente fruibili: chiari, di facile lettura, corredati da dati e immagini

■ Il percorso è suddiviso in 5 sezioni tematiche: Sulle orme dei giganti di ieri, Santità nel quotidiano, Vivere con fede la malattia, Martiri della missione, Credenti di diversi continenti.

Da Piergiorgio Frassati a Chiara Badano, da Alberto Marvelli a Filippo Gagliardi, da Giuseppe Fanin a Rosario Livatino, da Carlo Acutis alla Chiara Corbella, da Giulio Rocca a Carlotta Nobile, e numerosi altri.

CNOS-FAP Alessandria: Open day

Sabato 11 Gennaio, il Centro di Formazione Professionale di Alessandria ha aperto le porte della scuola al publico per presentare la propria offerta formativa ai ragazzi e genitori. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato da “La Stampa“.

La scuola che prepara al lavoro e alla vita

Oggi nel rione si parla di opportunità. E si possono vedere, toccare con mano, discuterne. Questo perché è il giorno delle porte aperte al CnosFap di Alessandria, il centro di formazione professionale salesiana che ha sede al Centro Don Bosco, in fondo a corso Acqui, e che permette a tanti ragazzi del quartiere Cristo – e non solo – di costruirsi un futuro. Oggi c’è il secondo «Open day»: alle 9 la scuola apre al pubblico per presentare la proposta formativa e per fornire informazioni e aiuto a famiglie e ragazzi che si apprestano a effettuare la scelta della scuola secondaria di secondo grado. Non è facile orientarsi in un mondo di lavori
possibili. Ma al CnosFap si possono vedere i laboratori, conoscere i ragazzi che già frequentano e parlare direttamente con orientatori e formatori. Questo è più di un centro per la formazione: è anche un luogo per incontrarsi, per socializzare e per crescere. Il Centro Don Bosco è famoso, in tutto il rione, per la scuola calcio, l’oratorio, la capacità di «esserci» per i ragazzi che abitano intorno alla struttura, in modo pacato ma concreto. Per il prossimo anno formativo, che interessa chi ora frequenta la terza media, ad Alessandria si potrà fare pratica per diventare operatore ai servizi di vendita e operatore meccanico. «Tutti i percorsi – spiegano dal CnosFap – hanno durata triennale per 2970 ore complessive, 990 annue, e consentono di raggiungere la qualifica professionale. Avuta la qualifica sarà possibile, dopo la frequenza di un quarto anno, acquisire il diploma professionale, un diploma a tutti gli effetti e che consente l’ammissione ai percorsi universitari previa la frequenza di un quinto anno propedeutico. Chi non intendesse proseguire il percorso formativo nei corsi che rilasciano il diploma professionale potrà proseguire nella scuola nei percorsi scolastici tradizionali per raggiungere il diploma ovvero stipulare un regolare contratto di lavoro. In ogni momento del percorso gli allievi potranno passare ai percorsi di istruzione tradizionale in quanto la formazione erogata nei corsi di formazione professionale è, nei contenuti, identica a quella dei corsi tradizionali. La differenza consiste nella metodologia con cui si raggiungono queste competenze: nei nostri percorsi presuppongono di partire sempre da un approccio pratico

Salesiani Michele Rua: il lancio dell’anno 2020 sulla neve

L’Oratorio salesiani Michele Rua inizia l’anno nuovo con il campo invernale a Cesana Torinese, svoltosi dal 2 al 5 gennaio 2020. Si riporta di seguito l’articolo gentilmente fornito alla nostra Redazione e redatto da un giovane partecipante al campo invernale dell’oratorio Michele Rua.

L’Oratorio Michele Rua ha iniziato l’anno 2020 trascorrendo qualche giorno al campo invernale organizzato presso la casa alpina salesiana di Cesana Torinese assieme ai vari gruppi formativi (dalla prima superiore fino agli universitari) ed alcuni membri del centro diurno. I giovani che hanno partecipato sono stati più di 30. La partenza è avvenuta subito dopo aver smaltito la festa di capodanno, il 2 gennaio, ed il ritorno alla base è avvenuto il 5 gennaio.

Il cammino spirituale è stato introdotto dalla visione del film CONTROMANO di Antonio Albanese che è poi stato analizzato in un secondo momento attraverso un approfondimento delle diverse tematiche: cambiamento di una persona; diversità e l’immigrazione.

I momenti di festa e di divertimento non sono certo mancati: sono state organizzate infatti due uscite, una al Monginevro dove si sono sperimentati i classici bob ed anche quelli elettrici più tecnologici in discese memorabili che finivano in grandi rotolamenti sulla neve; un’altra uscita si è svolta invece a San Sicario dove gli slittini e i bob erano anche più improvvisati con teli e sacchi neri… una giornata piena di sana allegria.

Il motivo per cui l’Oratorio Salesiano Michele Rua ha deciso di lanciare l’anno 2020 è semplice: “qui facciamo consistere la santità nello stare molto allegri”.

Michele Carpignano

 

Scuola Salesiana di Lombriasco – Presente sulla nuova piattaforma “NET4GROW”

Ispirati dal tema di Expo Lombriasco AgriCultura 2019, nasce la nuova piattaforma Net4Grow, un progetto che vede coinvolti un gruppo di imprenditori del settore agricolo e i rappresentanti di alcune Scuole Agricole di Don Bosco nel mondo, tra le quali quella salesiana di Lombriasco.

Di seguito, una breve presentazione del progetto ripresa dal sito ufficiale di Net4Grow e l’articolo di La Voce e il Tempo (domenica 2 febbraio) in merito all’iniziativa, a cura di Giulietta De Luca.

Ispirati dal tema di Expo Lombriasco AgriCultura 2019: “Ridare la terra ai giovani, agricoltura per la vita”, dagli insegnamenti etico-sociali di San Giovanni Bosco e dei suoi valori più profondi e generosi, insieme ad un gruppo di imprenditori del settore agricolo ci siamo trovati a condividere un Forum internazionale con i rappresentanti di alcune Scuole Agricole di Don Bosco nel mondo, portatrici di un percorso formativo professionale in base di livello Superiore ed Universitario.

Il Forum si è concluso con la presentazione del progetto “Net4Grow”, una rete tra la Scuola Agraria Salesiana di Lombriasco, l’Associazione Plaza Argentina, le Scuole Agrarie Salesiane nel mondo, gli ex-allievi/e di Don Bosco, le imprese ed i professionisti del settore, che ha l’obiettivo di preservare e sviluppare la formazione professionale agricola e generare progetti condivisi di sviluppo locale.

A condurre il percorso produttivo di “Net4Grow” ed a garantire la serietà e la continuità del cammino operativo sono la Scuola Agraria Salesiana di Lombriasco con il suo Direttore Don Marco Casanova (testimone della universalità del carisma di Don Bosco) e l’associazione Plaza Argentina con Daniel Ormeno (come referente e coordinatore del progetto in dialogo con le Scuole Agrarie Salesiane nel mondo)

Oggi si sono sommati altri soggetti di grande valore come l’ONG Salesiana VIS – Volontari Internazionali per lo Sviluppo, dal mondo scientifico della ricerca l’Istituto ISIRES di Torino, dall’accademico con l’Università di Agraria di Torino DISAFA, lo studio Agrimana come coordinamento dello staff di tecnici agrari, agronomi e veterinari, l’equipe di A-Studio di Torino per l’innovazione in agricoltura e, soprattutto, un gruppo di imprenditori del settore agrario, agroindustriale ed agroalimentare, cari alle tradizioni di Don Bosco.

Open Night con Escape Room – Collegio don Bosco Borgomanero

Venerdì 17 gennaio 2020 il Collegio don Bosco apre le porte del Liceo Classico, Liceo delle Scienze Umane e Scuola media a partire dalle ore 20.30 per accogliere famiglie e studenti interessati all’offerta formativa.
In occasione della Notte Nazionale del Liceo Classico, inoltre, è stata organizzata la prima Escape Room didattica.

Si riporta di seguito il programma dell’evento.

Programma:

Ore 20:30
Accoglienza e registrazione.

Ore 20:45
Presentazione Scuole don Bosco.

Ore 21:00
Presentazione della prima Escape room del Liceo Classico.

Ore 21:00
Presentazione indirizzo logico matematico del liceo Classico e indirizzi Gusto e Innovazione del Liceo Economico Sociale.

Ore 21:15
Presentazione Scuola Media.

Per chi non lo sapesse, una escape room è un gioco composto da una serie di enigmi e quesiti di logica che i partecipanti (di solito una squadra tra le 2-8 persone) dovranno risolvere per uscire dalla stanza in cui si è chiusi.

Chi avrà modo di partecipare si dovrà “scontrare” con una conoscenza globale e trasversale, dalla matematica alla storia, dalla filosofia al greco, per passare anche dall’inglese. In poche parole, quello che cerchiamo di offrire ai nostri studenti ogni giorni in classe.

CNOS-FAP Vigliano Biellese: Open Day

Il Centro di Formazione Professionale di Vigliano Biellese ricorda l’appuntamento dell’Open Day previsto per sabato 11 gennaio 2020 aperto a tutte le famiglie e i ragazzi. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato in data odierna dal quotidiano online del biellese NewsBiella.it.

Cnos-Fap, formazione professionale da più di 40 anni

L’istituto salesiano di Vigliano Biellese propone corsi e diplomi professionali per i giovani nei settori termoidraulica, meccanica industriale, impianti elettrici, ed acconciatura. Sabato 11 gennaio il centro sarà aperto per un Open Day di orientamento alla scelta percorso formativo per i giovani che frequentando la terza media e che in questi giorni sono chiamati a scegliere il loro futuro scolastico.

La scuola professionale salesiana di Vigliano è conosciuta in tutto il Biellese, del resto i “salesiani” sono noti ovunque, talvolta più dell’acronimo scelto per chiamare i centri di formazione: Cnos-Fap è infatti il nome del Centro Salesiano di Vigliano ed ha un significato bello e impegnativo: Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione Aggiornamento Professionale. A dire un po’ che la formazione non finisce mai. Si inizia ma poi si prosegue ed è proprio per questo che il mondo salesiano, che una volta era riconosciuto come luogo di formazione per ragazzi, oggi lo è anche per tanti adulti che necessitano di aggiornamento o di una nuova formazione per ricollocarsi nel mondo del lavoro.

Oggi, nel Biellese come in Piemonte, le scuole salesiane si occupano ancora massicciamente dei giovani con interventi di orientamento scolastico – professionale e supporto nella ricerca del lavoro, ma anche proponendo interventi di progettazione formativa a partire dalle esigenze occupazionali del territorio a vari livelli, ed interventi mirati alla formazione di giovani lavoratori con un contratto di lavoro di apprendistato.

Cnos-Fap offre percorsi di formazione iniziale dei giovani, dopo la terza media, attraverso attività mirate per preparare una cultura e una professionalità immediatamente spendibili nel mercato del lavoro e, nello stesso tempo, tali da permettere un loro continuo aggiornamento. Nessun giovane deve essere escluso, pertanto il mondo salesiano continua a perseguire il dovere di garantire una robusta formazione ad ogni giovane in qualunque situazione si trovi. Ma la formazione salesiana si rivolge anche a giovani diplomati che necessitano di specifiche professionalità richieste dal mercato del lavoro, in collaborazione con imprese, scuole e università.

“Il concetto che ci piacerebbe passasse – dichiara Stefano Ceffa, responsabile della comunicazione Cnos-Fap di Vigliano – è che non ci sono percorsi di serie A e serie B, perché la nostra scuola, talvolta, viene assimilata a percorsi meno qualificanti. Al contrario, vogliamo mandare il messaggio molto forte che i nostri percorsi di formazione professionale offrono interessanti prospettive per un’occupazione non solo in termini numerici, in quanto sono più dell’80% i nostri allievi che al termine del percorso trovano occupazione, ma anche in termini di qualità dell’occupazione. Una qualità che nasce da una formazione organica, culturale, professionale e, ci si consenta, anche da un grande investimento in termini di educazione”.

Nello specifico Cnos-Fap propone ai giovani corsi di operatore termodiraulico impianti energetici, operatore meccanico automazione industriale, operatore meccanico costruttore su macchine utensili e a controllo numerico, operatore del benessere acconciature; e diploma professionale di tecnico per la conduzione e la manutenzione di impianti automatizzati.

Questa offerta formativa sarà presentata all’Open Day di sabato 11 gennaio, in programma dalle 09:30 alle 12, e dalle 15 alle 19, presso la sede di Vigliano Biellese, in Via Libertà 13.

“L’obiettivo di questa giornata – spiega Stefano Ceffa – è quello di sensibilizzare sempre di più i ragazzi a prendere in considerazione e riflettere sui nostri percorsi di formazione, perché non è detto e non è vero che il meccanico, l’elettricista, l’idraulico, siano lavori meno dignitosi e meno remunerativi. E’ spesso vero il contrario. Negli ultimi anni riscontriamo mediamente che i nostri allievi trovano occupazione al termine del percorso formativo, comunque in tempi molto brevi dopo la fine del percorso, e mantengono quel posto di lavoro, anche per tutta la vita, raggiungendo molto prima di altri coetanei la propria indipendenza con tutte le positive conseguenze sociali che ne conseguono”.

Cnos-Fap propone inoltre corsi per adulti occupati e disoccupati nei settori della termoidraulica, meccanica industriale, impianti elettrici, acconciatura, ristorazione; servizi al lavoro accreditati dalla Regione Piemonte per persone ed aziende; annunci di lavoro; e certificati Eipass.

Cnos Fap di Vigliano Biellese si trova in Via Libertà 13 (tel: 0158129207; fax: 015811959; email: segreteria.vigliano@cnosfap.net; sito internet http://vigliano.cnosfap.net/ ).

Veglia di Preghiera per la Festa di San Giovanni Bosco – 29 Gennaio 2020

Mercoledì 29 gennaio 2020, alle ore 21.00 presso Valdocco, si terrà la veglia di preghiera in preparazione alla festa dedicata a San Giovanni Bosco, dal cortile all’urna del Santo.

Per l’occasione vi sarà lo spettacolo di Sand Art a cura di Compagnie Sabbie Luminose con la presentazione di Don Bosco.

Ritrovo presso l’Anfiteatro di Valdocco alle ore 21.00.

Continua la proposta della Basilica di Maria Ausiliatrice per la prossima festa di San Giovanni Bosco, il 31 gennaio 2020. Nella sera del 29 gennaio avremo la possibilità di vivere un momento di preghiera itinerante dal cortile di Valdocco all’urna di Don Bosco nella Basilica di Maria Ausiliatrice, per ripercorre le tappe più significate della vita e dell’esperienza spirituale del “Santo dei Giovani”.

Don Guido Errico – Rettore della Basilica di Maria Ausiliatrice

CFP Fossano: Progetti per formare e trovare un lavoro ai giovani carrozzieri – rivista BellAuto

Il periodico BellAuto rivolto al mondo della carrozzeria e dell’autoriparazione dedica un articolo al Centro di Formazione Professionale di Fossano che da anni si occupa di istruire i giovani nell’ambito del laboratorio di carrozzeria, seguendoli fino all’inserimento nel mondo del lavoro. Si riporta di seguito l’estratto dell’articolo pubblicato sul n°8 – Novembre/Dicembre 2019 dalla rivista.

CNOS-FAP Progetti per formare e trovare un lavoro ai giovani carrozzieri

Formazione – Notizie dal mondo dell’istruzione professionale

Una realtà nell’ambito della formazione professionale di carrozzeria è il CNOS-FAP Regione Piemonte sede di Fossano (CN), che da anni istruisce decine di giovani, seguendoli dai banchi di scuola fino allo stage in azienda e all’inserimento nel mondo del lavoro. Quest’ultima fase ultimamente è stata implementata, grazie a un ufficio interno al Centro che si occupa di orientamento al lavoro (per giovani interni o esterni alla scuola), ma anche di attivare tirocini retribuiti e contratti verie propri, curando tutto l’iter burocratico. Ce ne ha parlato Paolo Mellano, responsabile del laboratorio di carrozzeria, che ci ha anche illustrato lo stato dell’arte per l’anno scolastico 2019/2020.

I corsi (triennali) coinvolgono giovani con licenza media, dai 14 anni in su. Attualmente la scuola ha attivato una prima e una terza classe, rispettivamente con 22 e 19 iscritti (i corsi partono ogni due anni, alternandosi a quelli per meccanici agricoli, ndr). Le ore annue di formazione per i carrozzieri sono 990: oltre alle lezioni di italiano, matematica, inglese, informatica e cultura generale, ci sono quelle specifiche di indirizzo e molte ore in laboratorio. Quelle dedicate al tirocinio (presso carrozzerie locali) crescono anno dopo anno, fino a diventare 400 in terza. Alla fine i giovani ottengono la «Qualifica professionale di carrozzeria», previo il superamento di un esame. Quindi, per tutti gli studenti della terza classe la scuola ha intenzione di attivare un tirocinio retribuito (600 euro) di sei mesi, auspicando una successiva assunzione nel 2021 da parte delle carrozzerie ospitanti con contratto di formazione lavoro.

CNOS-FAP Regione Piemonte sede di Fossano si avvale del sostegno di molte aziende del settore, che supportano l’attività prestando non solo le proprie competenze, ma anche strumenti e materiali di consumo. In particolare, in ambito verniciatura, il partner è Axalta col marchio Standox e il tecnico Davide Campaci. In dicembre, inoltre, farà visita alla scuola Roberto Vertemati, responsabile del personale di Axalta, che terrà una lezione sul mercato del lavoro.

Per quanto riguarda la carteggiatura e la lucidatura, invece, Mirka ha messo a disposizione il knowhow del proprio tecnico Andrea Campaci, offrendo anche strumenti e materiali in noleggio a lungo termine, a un canone conveniente per la scuola. In particolare il laboratorio ora ha in dotazione due workstation complete di rotorbitali elettriche Deos e orbitali rettangolari, oltre che lucidatrici pneumatiche e a batteria dell’azienda finlandese.

Infine, i ragazzi hanno svolto un corso di 8 ore sul lavaggio auto con la collaborazione del tecnico Giorgio Damilano (MaFra), seguendo dettagliatamente il ciclo di lavoro. Focus anche sulla sanificazione dell’abitacolo con macchina a vapore, strumento utile per dare un servizio aggiuntivo in carrozzeria. La scuola offre un approfondimento anche sulla meccatronica e sul montaggio/smontaggio pneumatici. Nel tempo l’intenzione è di dare un’infarinatura a ragazzi anche sulla riparazione dei sistemi Adas di assistenza alla guida nonché sugli interventi sulle auto elettriche e ibride, sempre più presenti sulle nostre strade. Gli insegnanti si stanno già formando in questa direzione.

Nel 2020 sono previste come da tradizione alcune gite di istruzione. Gli studenti della prima classe andranno presso la Carrozzeria Macocco di Alba e altre imprese di autoriparazione fossanesi; visiteranno, inoltre, la Ditta Embo di Caramagna Piemonte (CN) dove potranno vedere la verniciatura a immersione di componenti vari. I ragazzi di terza, invece, saranno ospiti prima presso l’azienda Walmec di Santa Lucia di Piave (produttore di aerografi e altri strumenti nel settore dell’aria compressa) e poi presso il centro di formazione Axalta a Cavenago Brianza (MB), dove seguiranno corsi di preparazione dei supporti e di verniciatura. (E.L.)

L’ultimo saluto a don Nicola Faletti, il “Don Bosco del Canavese”

Un grande e caloroso saluto al “Don Bosco del Canavese”  hanno potuto porgere questa mattina alle ore 10.00 le tante persone che si sono riunite al funerale del compianto don Nicola Faletti, mancato lo scorso 3 gennaio all’età di 102 anni.

Alla celebrazione delle esequie, svoltasi presso l’Istituto Salesiano “G. Morgando” di Cuorgné, ha presenziato il Vescovo emerito di Ivrea, Mons. Luigi Bettazzi, il quale ha introdotto la celebrazione ringraziando la presenza di Mons. Roberto Farinella, Vescovo di Biella e di don Enrico Stasi, Ispettore del Piemonte e Valle d’Aosta.

Numerosi anche i parroci della Diocesi e i confratelli salesiani che hanno voluto prendere parte alla funzione, tra cui don Enrico Bergadano, Direttore dell’Istituto Salesiano Cardinal Cagliero di Ivrea, dove don Faletti risiedeva:

Gli ultimi 13 anni trascorsi da Don Faletti ai Salesiani del “Cagliero” di Ivrea sono storia recente; gli ultimi metri per questo maratoneta di Dio, il “Don Bosco del Canavese”, in tante occasioni il più giovanile dei salesiani della comunità, per tutti noi un grande esempio.

Qualche preoccupazione, è normale, per la tua salute.
Nel 2009 ci preoccupa una brutta polmonite.
Ci preoccupa soprattutto il fatto che tu, don Nicola, beva acqua; ma è acqua di Lourdes nella tipica bottiglietta di plastica offerta da amici di Laigueglia, tramite l’onnipresente buon Piero, che organizza anche l’incontro storico con Papa Francesco nel 2014.
Qualche preoccupazione, è naturale. Ma Simona, Marilena, Michele, gli amici di Villa e i confratelli della casa ti sono costantemente accanto, non tanto per aiutarti a stare in piedi, ma per cercare di tenerti seduto.
Qualche preoccupazione è chiaro. E don Cavicchiolo che si sforza invano di convincerti che il Barbera e la Bonarda sono vini buoni e se proprio non li gradisci più, certamente berrai vini migliori in paradiso.
Emozione, certo, e sgomento perché te ne sei andato.
Ma così va la vita.
“Non mangio più perché ho lo stomaco piccolo”. Era la tua scusa delle ultime settimane.
“Tu, Nicola, non mangi tanto perché hai lo stomaco piccolo” era la frase della tua mamma quando eri bambino.

Il 3 gennaio 2020, al mattino presto, prima dell’alba, ti sei svegliato in Dio, incontrando i tuoi amici di sempre.

Se oggi siamo così commossi ma nello stesso tempo sereni, è perché tu ci hai voluto tanto bene e noi ti vogliamo tanto bene.

Tutto è grazia.

Oggi, è vero, c’è in giro qualche lacrima.

Ma tutto il resto è gioia.

Don Enrico Bergadano

Tra i numerosi interventi per dare un ultimo saluto a don Nicola:

Ho avuto la fortuna e soprattutto il privilegio di passare tanti momenti indimenticabili accanto a don Faletti e vorrei ricordarlo così: “eternamente giovane“!

“Fintanto che il padrone mi lascia, io non ho fretta” – diceva don Faletti -. Quante volte in questi ultimi anni, a conferma del suo grande amore per la vita e della sua volontà di continuare a rendersi utile a far del bene mi ha detto questa frase, e sicuramente quante volte l’avrà pronunciata ad ognuno di voi a conferma del suo “spirito giovane”, a dispetto della sua veneranda età.

Piero Cravero

Messaggi di cordoglio sono giunti alla comunità salesiana dal missionario in Cina don Carlo Socol, dal coadiutore Antonio Pun Ming e dai suoi confratelli cinesi che hanno conosciuto don Faletti custode dei luoghi natali dei santi mons. Luigi Versiglia e don Callisto Caravario, da mons. Debernardi vescovo emerito in Burkina Faso. Anche il consigliere generale per le missioni don Guillermo Basañez ha voluto farsi presente con la sua preghiera ed il ricordo riconoscente. Il card. Tarcisio Bertone – in una lunga lettera –  ha ricordato il suo antico insegnante  ed il modello di sacerdote conosciuto in gioventù.

Alla fine della cerimonia, l’assemblea commossa ha intonato la celebre canzone di Nilla Pizzi “Vola Colomba” che tanto piaceva allo stesso don Faletti, a testimonianza di quel “ministero della gioia” per cui voleva sempre che le persone che incontrava, facessero esperienza di accoglienza, simpatia e allegria.

Di seguito, si riporta l’articolo dedicato a don Nicola Faletti pubblicato dalla Sentinella del Canavese il 6 gennaio 2020, a cura di Chiara Cortese.

Addio, Don Faletti umile e speciale Era il Don Bosco del Canavese

Aveva 102 anni. Funerali nella sua Cuorgnè, mercoledì 8.
Rosario anche a Ivrea. Quell’incontro con Papa Francesco

Addio al Don Bosco del Canavese. Saranno recitati questa sera, lunedì 6 gennaio, alle 20,30 all’Istituto Salesiano Cagliero di Ivrea, e domani martedì 7 gennaio, sempre alle 20.30 all’istituto  Salesiano Giusto Morgando di Cuorgnè, rosari in suffragio di Don Nicola Faletti, spentosi serenamente nella notte tra giovedì  e venerdì all’età di 102 anni nella medesima casa eporediese del Santo della gioventù della quale era ospite da alcuni anni. I funerali, invece, saranno celebrati martedì 8, alle ore 10, sempre al Morgando di Cuorgnè.

UNA VITA TRAI  SALESIANI
Nato a San Raffaele Cimena  il 26 gennaio 1917, don Nicola era stato ordinato sacerdote il 2 luglio 1944, custode della memoria e dei luoghi di San Callisto Caravario, giovane religioso originario di Cuorgnè trucidato sulla punta dell’Aratro, in Cina, con il suo vescovo, monsignor Luigi Versiglia, nel febbraio del 1930, Don Faletti  ti ha accolto numerosi gruppi di giovani è fedeli giunti nella città delle due torri dall’Estremo Oriente per visitare e conoscere il paese natale di San Caravario. per oltre settant’anni, è stato un insostituibile punto di riferimento degli istituti salesiani di San Benigno e Cuorgnè ricoprendo diversi ruoli: insegnante, animatore, organizzatore di attività artistiche e culturali nonché   promotore di numerosi viaggi e pellegrinaggi. Maestro, Guida, fratello ed amico alla sequela di San Giovanni Bosco per ormai diverse generazioni di canavese, Don Nicola  Faletti per oltre trent’anni è stato parroco di Villa Castelnuovo ed ha anche ricoperto I’incarico di cappellano della casa salesiana Vaschetti di Castelnuovo Nigra. Dal 2007 era cittadino onorario del piccolo centro dell’altra Valle Sacra analogo riconoscimento gli era stato conferito nel giugno del 2014 dalla Città di Cuorgnè.

IL BACIO DEL PONTEFICE
Memorabile l’incontro del sacerdote Salesiano con Papa Francesco nell’ottobre 2014, nel quale il Pontefice si chinò a baciare le mani all’anziano religioso, a rendere omaggio ad un piccolo, grande prete di campagna che è entrato nel cuore dei canavese. Don Nicola, in quell’occasione che è già consegnata alla storia, era apparso quasi a disagio, nel la sua umiltà, per il gesto spontaneo del Santo Padre. Un’immagine che aveva immediatamente rimandato a Francesco, il poverello di Assisi, al cospetto di Innocenzo III.

PICCOLO, GRANDE UOMO
Un grande, piccolo uomo che con umiltà e nel silenzio ha sempre lavorato per le nostre comunità spendendosi per i giovani e per chi ne aveva più bisogno nel vero spirito di Don Bosco – lo ricorda il sindaco di Cuorgnè, Beppe Pezzetto – Ciao Don Nicola, continua a seguirci da lassù. Don Faletti, cosi minuto e cosi forte, al tempo stesso, capace di un sorriso che illuminava chiunque lo incontrasse, ha saputo incarnare nel migliore del Santo della gioventù in Alto Canavese. Un personaggio straordinario, oltre che un prezioso uomo di Dio, che ha saputo meritarsi l’affetto e la stima di credenti e non. Numerosi i credenti e non. Numerosi i messaggi di cordoglio espressi da chi ha avuto la fortuna di conoscere ed apprezzare le doti umane e sacerdotali di Don Nicola Faletti, autentico testimone del Vangelo, che nell’era di internet e dei social sono state affidate anche alla rete, uniti a toccanti ricordi personali da custodire nei cuori.

Chiara Cortese