Al via la mostra per i 60 anni dei Salesiani a Bra

Lunedì 16 settembre alle ore 17.00presso i Salesiani di viale Rimembranza – verrà inaugurata la mostra relativa ai festeggiamenti per i 60 anni di presenza dei Salesiani a Bra.

Si avvicina il giorno dell’inaugurazione, fissato per lunedì 16 settembre alle ore 17 presso i Salesiani di viale Rimembranza, per la Mostra dei sessanta anni di Salesiani a Bra. Sessant’anni e non sentirli tanto da essere propositivi, sullo stile di don Bosco, nel coinvolgere una grande realtà imprenditoriale come la Dimar della famiglia Revello e realizzare nell’ex supermercato di via Piumati a Bra una mostra dinamica che ricordi questi sessanta anni.

Un esperimento come “Oratorio fuori le mura” che sempre in via Piumati aveva coinvolto molti oratoriani e abitanti del quartiere oltreferrovia. Obbiettivo dichiarato della Mostra, dal 16 settembre giorno dell’inaugurazione sino al 31 gennaio Festa di don Bosco presso i locali della Novella di Bra in via Piumati, quello di raccogliere il maggior numero di testimonianze, informazioni e ricordi per realizzare una pubblicazione che racconti questi sessanta anni di attività dei Salesiani a Bra. Per lunedì 16 settembre sono stati invitati i molti Salesiani che sono transitati nel loro percorso vocazionale a Bra. Dai Direttori della Casa, ai Direttori dell’oratorio a quelli del Centro di Formazione Professionale, agli insegnanti Salesiani e laici che hanno collaborato alla formazione di oltre seimila giovani tra Scuola Media, ITI e CFP. All’inaugurazione parteciperanno le ditte storiche che hanno collaborato con i salesiani, a partire dalla Rolfo Veicoli Industriali per citarne una particolarmente loro legata, a quante in questi anni si sono impegnate nell’ospitare stage o collaborazioni con il CFP e l’ITI.

Non mancheranno tra i presenti i rappresentanti dell’amministrazione comunale a partire dal sindaco Gianni Fogliato a chi come Bruna Sibille ha insegnato ai tempi epici dell’istruzione per conseguire la terza media per molti operai delle ditte Rolfo, CMB e Fimet. Il programma prevede un momento di ricordo alle ore 17 presso la Casa Salesiana San Dominico Savio di Bra. Ci si sposterà poi in via Piumati presso i locali della Novella dove ad attendere i partecipanti sarà la Banda cittadina Giuseppe Verdi diretta dal Maestro Enea Tonetti.

Al taglio del nastro la Banda Giuseppe Verdi suonerà l’inno memoria degli oltre sei mila ex allievi di Bra “Giù dai Colli”. Si procederà poi alla visita dei locai della mostra che ricordiamo si alimenterà nel corso dei cinque mesi di attività dei materiali, testimonianze, ricordi di tutte le realtà che hanno costruito l’identità della Casa Salesiana di Bra. Dalla scuola media, al’ITI al CFP, all’oratorio e cooperatori, alla Banda Musicale San Domenico Savio, entità che hanno educato, formato e preparato alla vita moltissimi giovani del territorio ampio che non si è limitato solamente alla citta di Bra. E nello stile di don Bosco sarà un successo.

Franco Burdese

Incontro dipendenti CNOS-FAP Colle Don Bosco

Venerdì 6 settembre 2019 si svolgerà la giornata di ente al Colle don Bosco per tutti gli insegnanti del CNOS-FAP del Piemonte e Valle d’Aosta.

Si riporta il programma dell’appuntamento:

  • Ore 9.30 Accoglienza
  • Ore 10.00 Incontro in teatro

1) LE SFIDE PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE OGGI (Johnny Dotti)
I giovani, gli adulti, il mondo del lavoro, la fede.

2) INCONTRO CON LE ISTITUZIONI (la risposta di CNOS-FAP alle sfide)
Invitati il Presidente e assessore Regionale (Cirio Alberto e Chiorino Elena)
– Video con attività e dati CNOS-FAP 2018-19
– Dialogo con gli invitati condotto da Stefano Ceffa

3) INTERVENTO DEL PRESIDENTE (bilancio dei 5 anni passati – gli obiettivi per questo nuovo anno)

4) RICONOSCIMENTI
Consegna attestati per 25 anni di servizio a 3 dipendenti

  • Ore 12.15 S. Messa in Basilica
  • A seguire il pranzo

CFP di Chatillon alla ricerca di nuovi docenti

Si riporta la notizia pubblicata il 28 Agosto 2019 dal quotidiano online della Valle d’Aosta AostaSera.it nella sezione di Economia e Lavoro in merito al Centro CFP di Châtillon il quale è alla ricerca di nuovi docenti.

Il Centro di Formazione Professionale dei Salesiani è alla ricerca di docenti
Aperte le candidature per l’insegnamento delle materie di base presso il Centro di Châtillon. La scadenza per presentare le domande è il 30 agosto 2019.

Il Centro di Formazione Professionale dei Salesiani di Châtillon ha pubblicato un avviso pubblico di selezione per il reclutamento di figure professionali da inserire nell’area delle competenze di base (Lingua italiana, francese, inglese, Scienze motorie, Informatica, Matematica, Scienze integrate, Storia e geografia, Economia e diritto ed un insegnante di sostegno) da impegnare con contratto temporaneo nella gestione dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP).

L’offerta formativa dell’Ente prevede infatti un percorso triennale per le due figure di carrozziere di base e operatore alla riparazione dei veicoli a motore.

Nell’anno formativo 2019/20 saranno attivate una prima, una seconda ed una terza annualità.

La domanda di candidatura dovrà essere datata, firmata e consegnata alla sede legale del Cnos/Fap Regione Valle d’Aosta Don Bosco in Via Tornafol 1, a Châtillon tramite consegna a mano, nel periodo compreso tra il 26 ed il 30 agosto – entro le ore 16.30 – oppure via Pec all’indirizzo segreteria@pec.cnosfapvda.it previa firma digitale entro il 30 agosto.

Per maggiori informazioni relative all’avviso si rinvia al sito del Centro di Formazione Professionale dei Salesiani.

Don Bosco Chatillon – 17 alunni in stage formativo in varie località europee

Pubblichiamo l’articolo riguardante l’Istituto Professionale Industria e Artigianato “Don Bosco” di Chatillon, con la notizia riguardante 17 alunni che, nell’anno scolastico imminente 2019/2020, avranno la possibilità di vivere uno stage formativo in aziende del settore meccanico e di falegnameria da uno a tre mesi in varie località d’Europa.

Si ringrazia il Vicepreside dell’Istituto, Carlo Vancheri, per la segnalazione e la scrittura dell’articolo.

Quest’anno grazie al bando Regionale FSE e al bando Talenti Neodiplomati della Fondazione CRT, diciassette alunni dell’Istituto Professionale Industria e Artigianato don Bosco di Châtillon svolgeranno uno stage formativo in aziende del settore meccanico e di falegnameria da uno a tre mesi in varie località d’Europa. Durante l’attività di tirocinio i giovani apprenderanno nuove modalità di lavoro, approfondiranno le lingue studiate a scuola e ne apprenderanno di nuove, conosceranno nuove località e soprattutto potranno lavorare in squadra con persone di altre nazionalità.

Nella località di Burgos andranno

Per un mese, gli alunni:

  • Raso Christian,
  • Barariu Sebastian,
  • Roveyaz Patrick,

Per tre mesi, gli alunni:

  • Luberto Eric,
  • Caddeo Luca,
  • Voyat Daniel.

Nella città di Madrid andranno

Per un mese, gli alunni:

  • Cosentino Matteo,
  • Giglio Matteo,
  • Machet Samuel.

Nella città di Siviglia andranno

Per tre mesi, gli alunni:

  • Contoz André ,
  • Gasperini André.

Nella località di Saint Chély d’Apcher andranno

Per un mese, gli alunni:

  • Ghina Mauro,
  • Quendoz Amédé.

Nella località di Caen in Normandia andranno

Per un mese, gli alunni:

  • Lovecchio Matteo,
  • Troilo Davide,
  • Ritter Tizian,
  • Romagnoli Andrea.

Si ringrazia, per l’organizzazione e per i finanziamenti approvati, i referenti degli Uffici FSE della Sovraintendenza agli studi della Regione Valle d’Aosta, la Fondazione CRT di Torino, gli uffici della Pastorale Giovanile Salesiana di Torino Valdocco in particolare la dott.sa Laura Tozzi e tutte le persone che hanno collaborato per dare questa opportunità ai giovani della nostra scuola di svolgere uno stage formativo in aziende d’Europa.

Scuole Salesiane Lombriasco: l’Istituto Tecnico Agrario alla 70° Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola

Le Scuole Salesiane di Lombriasco, su invito esplicito degli organizzatori che ne hanno riconosciuto l’eccellenza nell’ambito agrario, partecipano alla 70° Fiera Nazionale del Peperone che si terrà a Carmagnola dal 30 agosto al 8 settembre 2019.

Il coinvolgimento dell’Istituto Tecnico Agrario di Lombriasco è stato richiesto per un nuovo settore della mostra: Il Villaggio del Peperone e del Territorio situato in Piazza Italia 1. In particolare, l’invito riguarda l’allestimento di una proposta didattica nell’ambito del percorso di giochi sensoriali. Il nuovo spazio è stato progettato da Annalisa Renzi nell’ala est del “Crumiro” e ispirato al libro “Sensory Games” del Centro Studi Assaggiatori di Brescia, dove prenderanno vita le postazioni dei seguenti giochi agricoli:

  • Dal seme al frutto con i sensi, a cura delle Scuole Salesiane Lombriasco;
  • Food is life, a cura della Scuola di Lingue Language Connection;
  • La storia del peperone, a cura del Consorzio del Peperone di Carmagnola.

Le Scuole Salesiane di Lombriasco invitiamo a partecipare alla Fiera, nell’ambito di una manifestazione che per il territorio locale, ma non solo, ha certamente un grande rilievo ormai da ben 70 anni.

 

Salesiani Cuneo: le Settembriadi – il “recupero” di Estate Ragazzi

Prima che riprenda la scuola, i Salesiani di Cuneo riaprono i battenti con un “recupero” di Estate Ragazzi grazie alle “Settembriadi“,  un modo per ritrovare i tanti amici con cui si è condiviso giugno e luglio e cominciare con il sorriso l’anno scolastico imminente.

Da lunedì 2 a venerdì 6 settembre 2019 l’appuntamento è previsto presso l’oratorio dei Salesiani di Cuneo con il seguente orario: inizio attività ore 9, pausa pranzo alle 12,15, ripresa attività alle 14,30 e chiusura alle 17,30. L’oratorio in ogni caso sarà aperto dalle 7,30 del mattino fino alle 19, per chi ne avesse necessità.

Il programma prevede giochi, laboratori, compiti, tornei, gare sportive, la visione di un film a tematica sportiva (quest’anno sarà “Herbie – il super maggiolino!”).

. Mercoledì 4 settembre, passeggiata con partenza dai Sale e ritorno nel pomeriggio (pranzo al sacco per tutti!)

. Venerdì 6 settembre si chiude il periodo di Estate Ragazzi con la gita alle Cupole.

Per chi non si fosse ancora iscritto, vi è ancora la possibilità di farlo lunedì mattina (non oltre le 9,30).

Salesiani Bra: il direttore don Vincenzo Trotta lascia l’Istituto dopo 6 anni di attività

Don Vincenzo Trotta dell’Istituto Salesiano San Domenico Savio di Bra lascia l’incarico di direttore a don Alessandro Borsello: “Percorso bello, accattivante, ricco di soddisfazioni”.

Si riporta l’articolo e il video pubblicati ieri da IDEAWEBTV  in merito ai 6 anni di attività di don Vincenzo Trotta presso i Salesiani di Bra.

Tra oggi e domattina si conclude, ufficialmente, l’incarico affidato a don Vincenzo Trotta. Dopo 6 anni, non sarà più il direttore dell’Istituto Salesiano “San Domenico Savio” di Bra, sito dal 1959 in viale Rimembranze. Sarà sostituito da don Alessandro Borsello, in arrivo da Borgomanero e al ritorno all’ombra della Zizzola. I nostri microfoni hanno raggiunto don Trotta nel suo ufficio, all’interno dell’Istituto braidese. Domani inizierà una “nuova avventura” alla Basilica di Maria Ausiliatrice, a Torino.

Salesiani Bra: il nuovo direttore si presenta

L’Istituto Salesiano San Domenico Savio di Bra dà il benvenuto al nuovo direttore, Don Alessandro Borsello, il quale si presenta con una breve intervista condotta dai Salesiana di Bra.

Che effetto fa tornare a Bra da direttore?

Non me lo aspettavo. Il nostro ispettore da tempo mi aveva chiesto la disponibilità ad assumere incarichi nuovi nell’ambito delle nostre attività, ragionando anche su alcune possibilità concrete; ma quando a fine maggio mi ha prospettato l’eventualità di tornare a Bra con il ruolo di direttore sono stato davvero preso alla sprovvista. Ero venuto via a malincuore da quell’ambiente, nel quale per sei anni avevo operato nella scuola media, nell’oratorio, in parte nella formazione professionale, e dal quale avevo ricevuto moltissimo in termini di affetto, di stima, di opportunità di crescita. In questi ultimi quattro anni a Borgomanero però ho avuto modo di vivere un’esperienza altrettanto arricchente, in particolare nel lavoro quotidiano con ragazzi e insegnanti con i quali ho svolto un’attività pastorale che adesso, sono sincero, mi spiace dovere interrompere. E così mi trovo a vivere in questi tempi una strana sensazione: vado via col cuore un po’ rotto per tornare in un ambiente che avevo lasciato col cuore un po’ rotto.

Cosa ti porti via dall’esperienza di questi anni a Borgomanero?

Il Don Bosco di Borgomanero è un’opera prevalentemente scolastica: liceo classico, liceo delle scienze umane con indirizzo economico sociale e sperimentazioni nell’ambito del gusto e dell’innovazione, scuola media; in totale più di cinquecento allievi, una sessantina di insegnanti, scuola aperta per attività e studio fino a sera: lavorare in un ambiente così è in sé una grande ricchezza. In questi anni si è lavorato molto per rendere la scuola sempre più attenta alle innovazioni tecniche e didattiche, sperimentando nuove forme di apprendimento. Senza dubbio però quello che più mi porto via è la qualità delle relazioni costruite: la vita della comunità salesiana; la condivisione del lavoro didattico e pastorale con gli insegnanti e gli educatori; l’affetto, a volte un po’ rustico, dei ragazzi e dei giovani che mi sono trovato ad accompagnare e con i quali ho condiviso tante belle avventure.

Quali altre esperienze di vita salesiana avevi vissuto precedentemente?

Sono salesiano dal 1993, prete dal 2001. Dopo gli anni di formazione, sono stato per tre anni a Châtillon (AO) come insegnante e coordinatore pastorale nella scuola professionale (con indirizzo di meccanica e falegnameria) e responsabile del convitto delle superiori: un impegno talvolta gravoso, ventiquattr’ore su ventiquattro, a contatto però con un bel gruppo di giovani e di insegnanti, nel quadro incantevole delle montagne della Valle d’Aosta. Poi per quattro anni sono stato a Torino-Valdocco come incaricato della comunità vocazionale e insegnante e coordinatore pastorale della scuola media. Sono state attività diverse tra loro che mi hanno fatto crescere perché mi hanno obbligato a mettermi in gioco e a cercare in me risorse e competenze che mi mancavano o che non sapevo di avere.

Quali progetti e desideri hai nel cuore arrivando come direttore a Bra?

Da sessant’anni ai Salesiani è chiesto di essere presenza viva di Don Bosco tra la gente di Bra e in particolare tra i giovani. Se nei primi anni l’opera è stata fondamentalmente in mano alla comunità religiosa, col tempo è maturata la consapevolezza, anche a livello di Chiesa e di Congregazione, che questa missione è condivisa con tutta la comunità educativo-pastorale: salesiani, cooperatori e amici dell’opera; insegnanti e formatori; giovani e famiglie di oratorio, scuola e CFP; tessuto ecclesiale e sociale in cui si è inseriti e con il quale si è chiamati a collaborare. Credo allora che il primo compito affidato a me come direttore, così come a quanti mi hanno preceduto, sia quello di guidare questa grande comunità nel compiere questa missione, curando la qualità delle relazioni, il dialogo, la condivisione di progetti e di attività. È la prima volta che mi trovo a svolgere questo tipo di incarico e non nego qualche timore; nello stesso tempo penso che questo possa diventare per tutti un’occasione di crescita e di rinnovamento. E poi, non avevo chiesto io di andare via da Bra e non ho chiesto di tornarci: il Signore ci metterà del Suo!

Don Bosco Borgomanero: don Silvano Oni succede a don Giuliano Palizzi come direttore

Cambio di direttore per il Don Bosco di Borgomanero: don Silvano Oni succede a don Giuliano Palizzi, il quale resterà in carica come vice direttore.
Si riporta il Comunicato stampa gentilmente fornito dal Collegio “Don Bosco” di Borgomanero.

BORGOMANERO – Don Silvano Oni succede a don Giuliano Palizzi come direttore del Don Bosco di Borgomanero. Don Giuliano resta a Borgomanero come vice direttore. Il catechista don Alessandro Borsello diventa direttore a Bra.

«Lasciate un segno del vostro passaggio!»

disse il precedente Rettor Maggiore dei Salesiani, don Pascual Chavez, ai giovani del Don Bosco di Borgomanero, quando venne in visita. E Don Giuliano Palizzi, a Borgomanero, un “segno” l’ha lasciato senz’altro: un seme che ha dato molti frutti. È stato direttore a Borgomanero, complessivamente, per 16 anni: il tempo che serve a un bambino per diventare uomo.

Un tempo che don Giuliano ha messo a frutto per far crescere la scuola di Borgomanero, e per metterla al passo con il mondo della globalizzazione liquida. Durante il suo primo mandato come direttore, tra il 1991 e il 2000, inaugurò il Liceo Linguistico Europeo, che andò ad affiancarsi al glorioso Liceo Classico, che continuò il suo percorso accanto alla scuola più giovane. Durante il suo secondo mandato, tra il 2012 e il 2019, ha concepito, insieme al preside Giovanni Campagnoli, la novità dei Licei del Gusto e dell’Innovazione, nel contesto del Liceo Economico Sociale. Anche il Liceo Classico, nel mentre, si è profondamente rinnovato, potenziandosi in campo matematico e scientifico. Progetti importanti, tutt’ora in corso di consolidamento: anche per questo, don Giuliano lascia l’incarico di direttore ma non Borgomanero, dove resterà come vice-direttore, affiancandosi al nuovo direttore, don Silvano Oni.

Don Silvano proviene da Torino, dal Liceo Valsalice, dove è arrivato nel 1993 e ha insegnato a lungo storia e filosofia. Continuerà, accanto al suo nuovo impegno come direttore a Borgomanero, a insegnare Storia della Chiesa alla Facoltà Pontificia Salesiana di Torino. Domenica prossima, 1 settembre, durante la Messa delle 11.15 nella chiesa accanto al Collegio, ci saranno il saluto ufficiale a don Giuliano e il benvenuto a don Silvano.
Ma a Borgomanero, quest’anno, è tempo di avvicendamenti: anche don Alessandro Borsello, negli ultimi anni catechista dei Licei, lascerà la cittadina novarese perché è stato chiamato a un incarico di responsabilità. Sarà infatti direttore all’istituto di Bra, dove era già stato diversi anni e da dove si era spostato per venire proprio a Borgomanero. Domenica scorsa, 25 agosto, la comunità si è riunita per il suo saluto.

La gratitudine di chi resta sarà, più che nelle parole, nella tenacia e nell’entusiasmo con cui saranno coltivati e fatti crescere i buoni semi piantati nella terra di Borgomanero!

Croce Rossa Italiana: “Ricominciamo Dalla Cucina”. CNOS-FAP San Benigno

Si riporta l’articolo pubblicato su www.publicnow.com in merito all’iniziativa promossa dalla Croce Rossa Italiana in collaborazione con il Centro Nazionale delle Opere Salesiane per le donne vittime di tratta, le quali hanno avuto l’opportunità di partecipare in questo modo a dei corsi di formazione nel settore alberghiero e ristorativo.

Dopo un passato da dimenticare, un futuro tutto da scoprire. Per ventidue donne vittime di tratta l’opportunità di riscatto è rappresentata dai corsi di formazione nel settore alberghiero e ristorativo organizzati dalla Croce Rossa Italiana, in collaborazione con il Centro Nazionale delle Opere Salesiane – Formazione e Aggiornamento Professionale.

I corsi sono parte del progetto europeo Pathways, della durata di due anni, che vede la Croce Rossa Italiana capofila e la partecipazione di altre sette organizzazioni provenienti da Italia, Grecia e Regno Unito, in prima linea nel campo delle migrazioni e dell’assistenza a persone migranti vittime o presunte vittime di tratta.

Dopo un mese di lezioni teoriche e laboratori di cucina, pasticceria e addetto alle pulizie nel centro salesiano di San Benigno (Torino), le ragazze hanno potuto svolgere uno stage di 60 ore e, successivamente, un tirocinio finalizzato all’inserimento lavorativo di sei mesi.

“A montare gli albumi a neve ci pensa Cindy” dice Daniela Gilardo, la docente del corso che tutte chiamano “maestra”, perché Cindy non solo realizza un prodotto perfetto ma lo fa cantando e ballando. Il buon umore si diffonde in tutta la cucina del centro di San Benigno, dove, a fine corso, si ripassano le ricette e i passaggi e si memorizzano i nomi più difficili degli ingredienti. La maestra riscrive alla lavagna le dosi per gli impasti, le ragazze prendono appunti, memorizzano e, soprattutto, si esercitano ai fornelli.

“Ho imparato a cucinare tante cose: pasta, pizza e torte salate”,

racconta Siddhi, 42 nigeriana, che vive in Italia da ormai tanti anni.

“Mi diverte fare il pane in casa, ormai non lo compro più e ai miei figli piace tantissimo”.

Difficile mettersi alle spalle un passato come quello vissuto da Siddhi, ancor più raccontarlo. ‘Sono arrivata in Italia che ero una bambina e non mi rendevo conto di cosa stesse accadendo intorno a me…’ Preferisce guardare avanti, questa donna dal sorriso contagioso, e confidare in un lavoro dietro ai fornelli, dopo lo stage. E magari, chissà, aprire un giorno anche un ristorante tutto suo.

“È impossibile dimenticare quello che ho passato ma impegnarmi in questo corso è una distrazione e allo stesso tempo una speranza”,

confida Ritha, mamma di un bambino di sei anni, anche lei nigeriana e anche lei arrivata in Italia quando era ancora una ragazzina.

“Una ditta di pulizie, un ristorante o un albergo. Mi piacerebbe tanto lavorare nel settore dopo questo corso. Nonostante tutto il dolore, la vita continua e avere delle persone accanto a me che mi dicono ‘Ce la puoi fare’ mi dà la forza”.

E il desiderio di Ritha è anche quello di aiutare, attraverso il suo esempio, le tante ragazze che vivono quello che lei ha vissuto anni fa.