Cosa vuol dire “fare oratorio”? La testimonianza di Luigi

Al termine della sua esperienza come civilista presso l’oratorio San Luigi di Torino, ecco la testimonianza di Luigi innescata dalla domanda: “Cosa vuol dire per te fare oratorio?. Di seguito le sue parole.

Un anno esatto fa ho varcato per la prima volta la soglia del San Luigi e così ho iniziato la mia prima giornata di Servizio Civile. Vi posso assicurare che ricordo perfettamente quella giornata perché è stata una tragedia!

Era mercoledì, e si sa… mercoledì = Distribuzione!! Tutti gli altri, avendo già familiarità con il posto, sapevano esattamente cosa fare e sfrecciavano davanti a me che invece ero sempre nel posto sbagliato e per non intralciare il passaggio spostandomi schiacciavo il piede a qualcun altro.

Dopo questo primo impatto traumatico alcuni bambini iniziano a popolare il campetto e con Filippo decidiamo di avvicinarci a loro per scambiare due chiacchere. Lui, che già aveva fatto volontariato durante estate ragazzi, con un “Bella Bro!” gli allunga la mano e gli schiaccia un cinque con uno schiocco che rimbomba per tutto l’oratorio. Io per non essere da meno decido di fare lo stesso e mi becco un “pollo” clamoroso da Cristian e tutti gli altri scoppiano a ridere. Io nemmeno sapevo l’esistenza di questo giochino, ma capivo benissimo di esser stato fatto fesso da un bambino che a occhio e croce aveva 15 anni in meno di me. Rido a denti stretti e con la coda in mezzo alle gambe cerco qualcos’altro da fare.

Inutile dire che la prima settimana è stata un po’ tutta così. Mi muovevo in modo goffo e come un bambino che impara a camminare cadevo rimbalzando a terra. Per ogni necessità dovevo rompere le scatole a qualcuno che invece il suo lavoro la sapeva fare bene e viaggiava su altri ritmi.

Tutti i giorni tornavo a casa e mi ripromettevo che il giorno dopo avrei fatto meglio e che avrei saputo dimostrare di che pasta ero fatto veramente.

L’oratorio però non è l’ufficio, non è l’università né tanto meno il gruppo di colleghi con cui condivi dei progetti di studio. L’oratorio è sempre in movimento, è tutto in diretta e non puoi trovare un libro da leggere che ti spieghi con passaggi logici e sensati cosa si deve fare per avere un certo risultato. Era un treno in corsa e dovevo velocemente imparare a camminare per poi mettermi a correre e saltare su!

In questa corsa non ero solo. Ho avuto la compagnia di persone speciali che si sono dimostrate appassionate, grintose e fatte di una corazza robustissima. Persone in cui ho trovato vera amicizia e per le quali nutro profonda stima.

Ora sono a bordo di questo treno, e la verità è che non ho nemmeno più il fiatone per la corsa fatta. Mi sto godendo il viaggio e mi sono seduto accanto a ognuno di voi per conoscere le vostre storie, i vostri pensieri e le vostre qualità. Quello che ho capito è che per conoscere gli altri bisogna donarsi senza sconti e in questa maniera mostri te stesso nella maniera più limpida possibile. Quello che hai in cambio è affetto, fiducia e ammirazione. E tutto torna indietro amplificato e più intenso.

Il mio servizio civile è stato questo. Imparare a correre per poter salire sul treno e viaggiare insieme a voi. E se passa il controllore? Gli sbatto in faccia la tesserina del San Luigi e gli mostro la mia faccia da oratorio.

Grazie di tutto a tutti. Grazie a ognuno di voi per aver reso quest’anno di servizio civile un’esperienza indimenticabile e unico che in nessun modo potrò mai cancellare e che anzi porterò sempre dentro il mio cuore e sarò fiero di poter dire che è parte del mio modo di essere.

DonBoscoSanSalvario.it
Articolo su donboscosansalvario.it

Santa Messa di inizio anno – Torino Agnelli

Ed è sabato 29 settembre che L’Istituto Agnelli celebra la sua messa d’inizio anno scolastico. Celebra Don Claudio Belfiore, nuovo direttore dell’opera salesiana.
Qui di seguito si riporta l’articolo.

Istituto Agnelli, ore 8.30. Sabato mattina. Mentre la città lentamente si risveglia, un manipolo di insegnanti e alunni, coordinati ottimamente dal professor Oliva e dal preside, sistemano le sedie per la messa e i tavoli per il pranzo. Intanto, il coro prepara i canti, il banchetto delle maglie e delle felpe viene allestito, in mensa si cucina il pranzo. Tante attività e tanto lavoro dietro le quinte che sottolineano la cura per questo evento. Due ore più tardi, il cortile comincia a riempirsi di persone. Saluti, sorrisi, chiacchiere e un allegro vociare che aumenta sempre più. Qui come a casa tua, recita lo slogan all’ingresso dell’istituto. Salesiani, educatori, docenti, genitori e ragazzi: la grande famiglia si sta riunendo per la messa di inizio anno. Dopo le ultime prove canti la celebrazione può iniziare, presieduta da don Claudio Belfiore, il nuovo direttore dell’opera.

Nella sua omelia, don Claudio inizia ricordando a tutti i presenti il senso di grande gratitudine per questi primi 80 anni di vita della Casa Salesiana dell’Agnelli, anche se è molto di più ciò che abbiamo ereditato di quanto abbiamo realizzato. Eppure, continua il direttore, riconosciamo che tutto questo è dono, che ci gratifica e ci responsabilizza. L’occasione di celebrare l’inizio dell’anno scolastico nella festa dei Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, spiega don Claudio, è un invito a riconoscere come Dio si prenda cura di noi e si renda prossimo alla nostra vita. Gli Arcangeli sono definiti come coloro che stanno davanti a Dio, alla Sua presenza: sono al Suo servizio a beneficio nostro, di ciascuno di noi. In questo anno scolastico che inizia, prosegue il direttore, siamo chiamati a diventare angeli gli uni per gli altri, imparando dagli Arcangeli. Essere angeli gli uni per gli altri significa aiutare chi ci è affidato a sperimentare e comprendere che Dio ci vuole bene e che la sua potenza si realizza nell’amarci. Significa essere compagni di cammino pronti a prendersi cura e a sostenersi nei momenti di fatica e di sofferenza. Siamo una missione su questa terra, gli uni per gli altri: è questo l’augurio che ci facciamo, conclude don Claudio, ed è questo l’impegno che ci prendiamo.

Al termine della messa, un ricordo dell’ottantesimo anniversario: parole e musica di piano per ricordare l’importanza delle nostre radici. La degna conclusione non poteva che essere una breve poesia composta per l’occasione da don Nino, che riscuote una standing ovation per le sue rime baciate. Dopo gli ultimi avvisi di rito, il pranzo e i momenti conviviali possono iniziare!

 

Italia – Le “Case di Don Bosco”, opportunità educative

Si riporta qui di seguito l’articolo prodotto da La Redazione di ANS(Agenzia iNfo Salesiana) inerente alle case di Don Bosco, le quali stanno cercando di offrire servizi di vario genere (educativi, creativi, culturali,ecc..) ai giovani più in difficoltà.
A seguire l’articolo.

(ANS – Roma) – In tutte le scuole d’Italia ormai sono ricominciate le lezioni, i compiti in classe, le attività sportive e quelle ricreative. Ma ci sono moltissimi bambini che rischiano di vivere il loro anno scolastico in modo diverso: 1,3 milioni di ragazzi si trovano in condizioni di povertà assoluta, più della metà di questi non legge un libro, 1 su 3 non usa Internet, mentre oltre il 40% di loro non pratica sport (dati aggiornati a maggio 2018). Il progetto “Case di Don Bosco”, portato avanti in questi anni da Salesiani per il Sociale – Federazione SCS/CNOS, nasce per sostenere questi ragazzi più in difficoltà.

In molti centri abitati italiani mancano opportunità educative, spazi per svolgere attività artistiche e culturali o anche solo momenti in cui coinvolgere la famiglia. Per questo l’iniziativa dei Salesiani per il Sociale mira non solo a garantire supporto scolastico ai ragazzi, ma anche a coinvolgerli in attività extra-scolastiche: laboratori artistici, corsi di musica, attività sportive…

Le “Case di Don Bosco” sono presenti in alcuni dei quartieri più a rischio delle città italiane: il quartiere “Candelaro” di Foggia, il “Sant’Agabio” di Novara, o ancora gli oratori di Locri e Modica. Spesso sono quartieri popolari dove il tasso di abbandono scolastico è molto alto.

Gli educatori e i volontari dell’associazione “Cassiopea”, operano da anni in una delle zone più popolate di Novara, nei pressi della parrocchia Sant’Agabio. Lo scorso anno, grazie al progetto “Case di Don Bosco”, l’associazione ha garantito a diversi ragazzi delle scuole medie supporto scolastico, attività di doposcuola, laboratori artistico-musicali e corsi di alfabetizzazione per i minori stranieri.

“Abbiamo chiuso l’anno scolastico scorso con una bella notizia – racconta Attilio Sartirani, presidente dell’associazione – i ragazzi seguiti durante l’anno dai volontari sono stati quasi tutti promossi, mentre i più piccoli della terza media sono stati tutti ammessi agli esami”.

Grazie al contributo di tanti benefattori il progetto “Case di Don Bosco” quest’anno approderà anche all’oratorio salesiano di Modica. “Speriamo che questo viaggio sia fatto di allegria e tanti sorrisi – dice Daniele, responsabile dell’oratorio –. Noi metteremo loro a disposizione la nostra passione e tutti i nostri ambienti: le sale studio, il cortile, il teatro, la sala del movimento, la sala allegria. Ma soprattutto trasmetteremo loro una formula speciale che caratterizza la nostra casa, ovvero ‘A+B-C’ (allegri+buoni-cattivi), formula che ci auguriamo mettano in pratica giorno dopo giorno. Un ringraziamento speciale va anche a tutti gli educatori che spenderanno il loro tempo per accompagnare i piccoli nello studio e nelle attività ricreative”.

Per i Salesiani per il Sociale queste storie rappresentano piccole scommesse educative vinte, che spronano a lavorare ancor di più in favore dei troppi minori travolti dalla povertà educativa nel Paese.

Per ulteriori informazioni sui progetti è possibile consultare il sito dei Salesiani per il Sociale.

Info ANS

Per visualizzare l’articolo su infoans.org

 

 

La Mariapoli a Muzzano

Giunge da Muzzano la notizia relativa l’appuntamento più caratteristico del Movimento dei Focolari svoltosi nella casa Salesiana di Muzzano nel Weekend del 21-22-23 settembre. Di seguito l’articolo di Daniela Rosso:

Come ogni anno è il Movimento dei Focolari a dar vita alla “città di Maria” nella casa Salesiana di Muzzano il week end del 21-22-23 settembre.
Persone diversissime per età, estrazione sociale, cultura, nazionalità, religione, che formano l’unica famiglia sotto lo sguardo vigile di Maria, la nostra Mamma Celeste. Chiunque rimane colpito e coinvolto dalla magica atmosfera che si crea, quasi senza rendersene conto.

Il programma che si è svolto in tre giorni aveva come tema “PERDONARTI”, parola che può essere letta tutt’intera o divisa, “PER DONARTI”, e che ben sintetizza quello che dovrebbe essere il vissuto quotidiano per ogni cristiano. Prevedeva momenti di riflessione e condivisione di esperienze e momenti di gite (molto apprezzate dai partecipanti che hanno potuto godere delle bellezze naturalistiche e storiche del nostro territorio) o gioco o relax che sono serviti a costruire la “famiglia”.
Nelle giornate passate presso i Salesiani si è cercato di far passare l’Ideale di Chiara Lubich, la fondatrice del Movimento dei Focolari, che è “L’unità dei popoli” ponendo al centro di ogni momento le parole di Gesù, in particolare il suo testamento “che tutti siano una cosa sola”.

Circa duecento persone ogni giorno sono arrivate non solo dal Biellese ma anche dal resto del Piemonte, dalla Valle D’Aosta e qualcuno anche da più lontano. Durante ogni giornata si sono formati vari gruppi nei giovani, divisi principalmente per età, ai quali sono stati assegnati dei responsabili e un gruppo più numeroso con gli adulti e ad ognuno è stato fatto un programma adatto.

Anche il vescovo di Biella Mons. Gabriele Mana ha voluto partecipare celebrando la S.Messa del sabato. Al termine di ogni giornata le persone, con il volto sorridente ,dichiaravano la propria volontà di continuare in questo cammino ma soprattutto di cercare di mettere in pratica i suggerimenti ricevuti. Il favorire la costruzione di una comunità aperta al servizio è un dono che possiamo fare a noi stessi, il parlare di perdono, di ascolto, ci fa scoprire il lato autentico dell’amore, ci fa capire che si può ricominciare in ogni attimo.

Un doveroso ringraziamento a:

  • L’istituto dei Salesiani di Muzzano si è rivelato perfettamente idoneo alla manifestazione e di sicuro un ringraziamento speciale va ai Salesiani appunto, per la loro totale disponibilità nel venire incontro ad ogni esigenza organizzativa anche dell’ultimo minuto, in particolare a Daniela e a Felice.
  • Un doveroso ringraziamento a tutti i partecipanti per l’aria di festa che hanno creato. Renata,Ivano, Giorgio, Cristina, Enzo, Giulio, Viviana, Doris, Jole, Gualtiero, Elena,Sandro ,Liliana, Alessandro, Antonella, Paola, Germano, Elena , Maurizio, Ermanna, Donata, Giovanni, Anna, Luca, Carla, Nino, Sergio,Sandra,Laura,Giogio, Sonia, Angelo e Anna.

 

Il film su Papa Francesco nei cinema salesiani

L’inizio di Ottobre segna l’opportunità, presso le sale di proiezione salesiane della città di Torino, di assistere al film documentario “Papa Francesco – Un uomo di parola”

Cinema Teatro Monterosa

Giovedì 4 Ottobre, ore 17:30 e 21:00
Venerdì 5 Ottobre, ore 17:30 e 21:00
Sabato 6 Ottobre, ore 17:30 e 21:00
Domenica 7 Ottobre, ore 16:00 – 18:30 – 21:00
Lunedì 8 Ottobre, ore 17:30 e 21:00

Cinema Teatro Agnelli

Venerdì 5 Ottobre, ore 21:00
Domenica 7 Ottobre, ore 18:00 e 21:00
Lunedì 8 Ottobre, ore 21:00
Martedì 9 Ottobre, ore 21:00
Mercoledì 10 Ottobre, ore 21:00

 

Inizio anno oratoriano al Michele Rua!

Si segnala, qui di seguito, l’ufficiale comunicazione della ripresa attivtià oratoriane presso l’oratorio Michele Rua di Torino:

Vi aspettiamo tutti, ma proprio tutti tutti… domenica 7 per ottobre iniziare insieme il nuovo anno oratoriano e pastorale. Un anno che inaugura il triennio che ci prepara ai primi cento anni del Michele Rua, e che vedrà partire alcune interessanti proposte… ma… tutto a suo tempo!

Cyberbullismo. La prevenzione resta ancora la scelta migliore!

 

La ricerca collaborativa di strumenti e misure di prevenzione del Cyberbullismo, piaga sociale purtroppo di attualità, si è rivelato un tema capace di intercettare l’interesse comune di genitori, educatori, docenti, studenti universitari, avvocati ed esperti di informatica. Tante le figure rappresentate dai numerosi partecipanti al convegno organizzato da IUSTO, il prestigioso Istituto Universitario Salesiano di Torino, insieme all’Associazione Centro Studi di Informatica Giuridica CSIG, con sede ad Ivrea.
Le statistiche parlano chiaro: troppi sono ancora i casi in cui uno scherzo o una battuta si trasformano in una vera e propria violenza perpetrata a danno di ragazze e ragazzi che vivono un momento di fragilità, per mano o – forse meglio – “per web” di coetanei o compagni di scuola spesso solo apparentemente più forti. Ed ancora molta è la disinformazione di adulti, genitori ed operatori del mondo della scuola.
Una recente indagine promossa per il Miur, comprova che nel 75% delle scuole sono avvenuti casi gravi di cyberbullismo e che aumenta il triste fenomeno di chi si trasforma spettatore – consumatore del fenomeno.Fatti di questo tipo, che causano grande sofferenza per l’immediata diffusione su larga scala e per il permanere indefinito in internet, spesso restano ignoti proprio alle persone più vicine e che potrebbero aiutare e sostenere le vittime, come i famigliari.

“Un tema, spesso, in passato trattato superficialmente da istituzioni che non hanno adeguatamente predisposto strumenti efficaci, oggi trova supporto dalla recente legislazione”.

Così l’avv. Mauro Alovisio Presidente dell’Associazione Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea che ha aiutato i presenti a districarsi tra i molti testi normativi e comprendere meglio gli orientamenti giuridici relativi al fenomeno del bullismo nella rete.

“Grazie alla legge n° 71 del 29/05/2017 sul cyberbullismo, per prima volta, anche il bullo viene considerato una potenziale vittima. Ed ora – continua l’avv. Alovisio – dai 14 anni compiuti un ragazzo può segnalare in autonomia al gestore del sito di aver subito comportamenti spiacevoli”.

L’istituto amministrativo dell’ammonimento è un’altra novità recentemente introdotta e permette, di rendere un cyberbullo più consapevole del disvalore dell’azione fatta quando non sia ancora compiuto un reato.
Infine è previsto un percorso di giustizia riparativa che accompagni l’autore di atti violenti a comprendere la prospettiva di chi ha preso di mira, magari facilitando un riavvicinamento e promuovendo quelle occasioni di incontro reale falsate dagli approcci on line.

“Difficilmente una norma giuridica è in grado di modificare una società. La speranza non è quella di una buona legge che cambia, ma che interpreta un cambiamento che viene dall’interno della società stessa”.

Questo l’avviso del prof. Marco Orofino, docente Università Statale di Milano, che individua una delle principali cause del fenomeno proprio nella mancata frequentazione di luoghi in cui le persone si possano percepire accolte e trattate come tali.

“Faticoso è stato il lungo iter di affermazione del diritto alla riservatezza ed alla privacy dei minori – ha proseguito il prof. Orofino – a causa della lentezza con cui il diritto ha affrontato il tema. Dal concetto di potestà genitoriale, fondata da rapporto di subordinazione, si è giunti a quello più rispettoso di responsabilità genitoriale, potendo così essere riconosciuti dei diritti al minore”.

Isolamento, gruppo dei pari nel bene e nel male, fatica nella costruzione dell’identità individuale, desiderio di visibilità, sono alcune delle variabili che la Dott.sa Sonia Bertinat, psicologa e psicoterapeuta, ha individuato per esplorare il mondo degli adolescenti che si trovano a vivere un continuum esperienziale tra online ed offline.
“Un percorso di accompagnamento alla gestione delle emozioni che si attivi sin dalla scuola primaria fa parte di quelle sane azioni necessarie per prevenire efficacemente fenomeni quali il bullismo in rete”
Interessanti gli approfondimenti della dott.sa Gabriella Molinelli, esperta di sicurezza informatica che ha più volte ribadito la necessità compiere lo sforzo da parte di adulti ed educatori del conoscere il mondo degli strumenti messi a disposizione delle giovani generazioni. Compito e lavoro ineludibili e doverosi anche secondo la normativa, come spiegato, prima del confronto assembleare, dall’avv. Sara Mosio che ha precisato i profili di responsabilità legale per le diverse istituzioni e figure che lavorano a diretto contatto con i minori.

Occorre prevenire riproponendo un’antropologia ed una sociologia rispettose di un uomo accompagnato a crescere scoprendo le sorgenti interiori di ciascuno, attivate da sane, seppur scomode, dinamiche testimoniali. La testimonianza di una vita giusta e vera suscita una risonanza feconda dalla forza incredibile.

Questa la sintesi ed anche l’auspicio del prof. Ezio Risatti, teologo, psicologo, psicoterapeuta preside e fondatore di IUSTO.

Primavera – estate 2018: “MUZZANO ACCOGLIE”

Già la primavera si era preannunciata ricca di eventi. Il 24 e 25 aprile la casa salesiana di Muzzano ha ospitato il ritiro spirituale dei Cresimandi della Parrocchia di Gassino Torinese, animato da Don Paolo Paulucci. A seguire un gruppo di pellegrini polacchi, fra il 27 e 28 aprile, fermatisi a Muzzano come tappa intermedia di un pellegrinaggio verso Lourdes.

Il primo weekend di maggio è stata la volta di un pellegrinaggio di ringraziamento, organizzato dalla frazione Betlemme di Chivasso al Santuario di Oropa, che si ripete ormai da alcuni anni. Poco prima invece è stata la volta dell’oratorio salesiano di Vigliano Biellese, diretto e animato da Don Gianni Moriondo, direttore e parroco. Dal 14 al 19 maggio Muzzano è stato sede del XII Concorso Nazionale Settore Energia della Federazione CNOS-FAP, che ha visto competere i migliori allievi dei centri di formazione salesiani di tutta Italia. La premiazione dei migliori lavori si è tenuta a Palazzo Gromo Losa, nel borgo storico del Piazzo, a Biella, alla presenza delle massime autorità locali e di Don Pietro Mellano, Presidente del CNOS FAP nazionale.

L’ultimo weekend di maggio si sono riuniti gli Ex Allievi di Muzzano, perlopiù provenienti dal Veneto, che con le loro famiglie si sono ritrovati presso la casa salesiana per rinsaldare i vincoli di amicizia che le legano.

Il 9 e 10 giugno è toccato alla Parrocchia di San Benedetto Abate di Torino, due giorni di condivisione in allegria per catechisti, giovani dell’oratorio, parrocchiani e società sportiva. Dal 15 al 17 giugno l’oratorio di Valdengo ha organizzato il ritiro dei Cresimandi, per una 3 giorni di riflessione e preparazione. La stessa esperienza è stata voluta dalla parrocchia di Crescentino, dal 18 al 21 giugno. Dal 22 al 24 giugno si è riunita la Famiglia Chiesa Cristiana di Torino, che ha trascorso anche quest’anno 3 giorni di ritiro spirituale. Fra giugno e luglio Don Piero Grosso ha portato 2 settimane di centro estivo dell’oratorio San Cassiano di Biella, che ha visto la partecipazione dei bimbi delle scuole elementari e medie.

A fine mese è stata ospite una onlus, chiamata “Missione Assistenza” di Livorno Ferraris (Vercelli), per un soggiorno di bimbi delle scuole elementari. Quasi in contemporanea c’è stato l’oratorio San Marco di Borgosesia.

Dal 6 al 9 luglio si è tenuto il 3° ritiro nazionale di Amrita Yoga, organizzata dall’associazione Amma Italia, con partecipanti provenienti da diverse regioni italiane, che hanno potuto svolgere alcune loro attività nel bellissimo parco secolare della struttura.
Subito dopo è sopraggiunto l’oratorio di Settimo Torinese, che con ben 2 campi, ha animato la casa salesiana per 2 settimane. Passeggiate, preghiere, giochi, formazione, canti e falò.
In simultanea, dal 16 al 22 luglio bellissime giornate di condivisione volute da Don Alberto Lagostina, direttore dell’oratorio della parrocchia di San Paolo di Torino. Memorabile la passeggiata al Mombarone, in una stupenda giornata di sole.

A fine luglio sono stati ospitati i consueti Esercizi Spirituali organizzati dall’Ispettoria di Valdocco, durante i quali è giunta la notizia della nuova nomina a vescovo di Biella del parroco del Duomo di Ivrea, Mons. Roberto Farinella. Il cambio di guardia si è verificato con un folto gruppo di scout di Ovada, a cui si sono succeduti quelli di Garbagnana.

A fine agosto è toccato nuovamente all’oratorio di San Cassiano di Biella, con i bimbi delle scuole elementari che
hanno concluso il centro estivo. A seguire, ancora, la Parrocchia Maria Regina delle Missioni di Torino e gli ospiti del convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa, che si è tenuto presso la comunità monastica di Bose.

A fine stagione, come di consueto, Muzzano ha tenuto a battesimo le prime classi delle scuola media salesiana di San Benigno Canavese, con i loro insegnanti e responsabili, per un primo approccio di conoscenza reciproca, per
iniziare l’anno scolastico nel miglior modo possibile.

Maggiori info su salesianimuzzano.org

Bra – La scuola media salesiana in piena attività

Si segnala la seguente comunicazione ufficiale relativa alla ripresa delle attività della scuola media di Bra:

 

Dopo i primi giorni di rodaggio, le attività della scuola media sono a pieno regime. Scuola al mattino e doposcuola al pomeriggio fino alle 17.30. Anche quest’anno sono funzionanti due classi prime da 22 alunni per sezione. Con le due classi seconde e la terza si raggiunge il numero di 110 alunni. Presenza al doposcuola: 90 alunni.

Novità di quest’anno l’introduzione della lingua francese in prima media come materia curriculare accanto all’inglese che resta potenziato con le 5 ore per tutte le classi e con la presenza dell’insegnate madrelingua tutto l’anno. L’introduzione del francese è stata determinata dalla volontà di arricchire l’offerta linguistica in linea con i tempi attuali e con attenzione al territorio. Mentre in altre zone dell’Italia e del Piemonte stesso la seconda lingua è spesso costituita dallo spagnolo o dal tedesco, nella provincia di Cuneo il francese resiste, anzi aumenta. Un sondaggio tra i nuovi iscritti ha dato un consenso quasi unanime alla proposta. Senza aggiungere ore di rientro, che avrebbero appesantito gli impegni degli studenti, ma sfruttando le possibilità concesse dall’autonomia organizzativa delle scuole, è stato possibile introdurre le due ore di francese.

Anche l’informatica sarà incrementata valorizzando al meglio l’aula attrezzata con 32 computer in rete. La prof.ssa di tecnologia curerà l’insegnamento dei principali programmi in tutte le classi nell’orario curricolare. Nel pomeriggio invece saranno proposti corsi tipo coding e altri.

Pure l’italiano sarà potenziato con un’ora dedicata alla lettura di libri di narrativa selezionati dagli insegnanti di lettere. L’obiettivo è favorire il gusto della lettura e il miglioramento della capacità di comprensione e di espressione. Si tratta di competenze letterarie messe a dura prova dall’invadenza sempre più rilevante dei vari social nella vita dei giovani e meno giovani.

Tutto questo non sostituisce certo l’attenzione alla formazione umana e cristiana degli allievi, che resta prioritaria nella nostra scuola. Prova ne è il ritiro spirituale di inizio anno e altri due in Avvento e in Quaresima.

Anche i nuovi allievi ormai hanno preso famigliarità con l’ambiente, i compagni e gli insegnanti. Già dal primo giorno hanno potuto intrattenersi con gli alunni delle classi superiori. I compagni di terza li hanno accompagnati nella visita all’istituto, mentre quelli seconda hanno giocato con loro. Il secondo giorno invece le due prime si sono recati al parco della Madonna dei Fiori per conoscersi meglio con giochi di ruolo e un grande gioco: lo stratego. Il lunedì successivo, primo giorno di rientro, tutte le classi hanno partecipato al grande gioco nello stesso parco. Anche questo un modo per creare un gruppo affiatato, pur nella distinzione delle classi.

Le premesse sono positive e fanno ben sperare per il buon andamento dell’anno scolastico.

Oratorio San Luigi – TV2000 con il giovane Ousmhan

Intervistato un giovane ragazzo dell’oratorio San Luigi di Torino, Ousmhan, , che ha parlato della sua esperienza di vita a Torino. Qui di seguito riportato l’articolo del centro.

All’Oratorio Salesiano San Luigi è stata accolta una troupe d i TV2000. Essa ha raccolto informazioni di immagini e interviste creando un servizio televisivo. Il giovane Ousmhan ha raccontato cosa vuol dire per un giovane straniero non accompagnato vivere e crescere da solo e incontrare finalmente qualcuno che si è interessato di lui. Oggi è impegnato per la Comunità dell’Oratorio Salesiano San Luigi nel Servizio di Estate ragazzi e nel progetto San Lunc. Ousmhan attraverso i suoi racconti e il suo esempio diventa un maestro di vita e di amore per la vita per tutti i nostri giovani.