“Niente più bello del Cristianesimo”, l’Arcivescovo di Torino Repole a Valsalice

In occasione dei 150 anni della presenza salesiana a Valsalice, la redazione de Il Salice ha intervistato Mons. Roberto Repole, ex allievo di Valsalice. Di seguito l’articolo completo.

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In occasione dei 150 anni di presenza della comunità salesiana a Valsalice, abbiamo avuto il piacere e onore di incontrare e intervistare l’Arcivescovo di Torino, Mons. Roberto Repole, tra l’altro ex allievo di Valsalice.

Per cominciare, don Silvano Oni ha proposto un breve ricordo storico dei Salesiani a Valsalice, dalla scelta, alla nascita come collegio, alla sepoltura e successiva traslazione del corpo di don Bosco, fino alla nascita del liceo e alle personalità passate nella nostra scuola.

Subito dopo un’introduzione del Direttore don Alessandro ed un saluto del Preside Pace, i redattori presenti hanno potuto intervistare l’Arcivescovo.

Che reazione ha avuto quando è stato nominato dal Papa Vescovo di Torino?

Avevo già sentito qualche avvisaglia nei mesi prima, ma non avevo mai messo veramente in conto la possibilità. Ero ad Assisi il 15 febbraio 2022 quando il Nunzio del Papa mi ha chiamato. Avevo detto sì al Signore e non c’era motivo per rifiutare, anche se la mia vita sarebbe cambiata.

Come descriverebbe la sua vita in cinque parole?

Bellezza, gratitudine, trepidazione, responsabilità, e soprattutto fede.

Ha mai avuto ripensamenti circa la sua carriera ecclesiastica?

No, ma momenti di fatica ci sono stati e ci sono ancora oggi: è normale nell’affrontare la vita e le responsabilità.

Ci racconti una sua giornata tipo. Quali sono le principali attività svolte da un Vescovo?

La mia agenda è sempre piena, tra momenti di preghiera, incontri, udienze, celebrazioni, visite a Torino e Susa: le mie giornate sono sempre diverse, ma con la presenza costante di preghiera, pasti e famiglia.

Quando e perché ha deciso di diventare sacerdote?

Un prete di Druento, dove sono cresciuto, mi ha suggerito già a 11 anni di entrare in seminario. Però la decisione definitiva l’ho presa al terzo anno di Teologia, ma non in occasione di un evento particolare.

Da giovane faceva parte di un gruppo parrocchiale?

Sì, degli “Amici del pozzo” a Druento: è stato importante perché da ragazzo adolescente ci si deve staccare dalla famiglia, e se si ottiene da ciò un’autonomia sana si ha l’occasione di un potenziale di crescita grandioso.

Pensa che Valsalice abbia influenzato la sua scelta di studiare Teologia e di diventare prete?

In parte: già in seminario a Druento dagli 11 anni avevo una mezza idea, ma a Valsalice ho avuto l’esempio di molti preti che davano la vita per noi. Anche lo studio della filosofia e della letteratura greca e latina metteva comunque il gusto per un percorso teologico.

Cosa ne pensa della nostra scuola oggi? È cambiata da quando la frequentava lei?

Non la frequento abbastanza per dirlo, però qualche differenza c’è di sicuro: ad esempio gli insegnanti erano quasi tutti preti e in classe si era tutti maschi, fino all’anno successivo alla mia maturità, nell’86.

Si può fare scuola mantenendo un carisma e un messaggio cristiano? 

Secondo me in Italia fare scuola senza riferimenti alla tradizione cristiana è non fare cultura: ciò che siamo è impregnato di pensieri e pensatori cristiani.

Che ruolo hanno i social oggi nell’educazione alla fede di un giovane? I social possono essere il campo di azione di una nuova evangelizzazione?

I social sono molto utili per veicolare velocemente le proposte della Chiesa in rete. Però non dobbiamo illuderci che l’incontro con il Signore possa avvenire con qualche messaggio on line: l’incontro avviene tra persone vive. E poi bisogna far attenzione perché i rapporti li strutturiamo con il filtro dei social, quindi sono incontri frequenti ma non reali: l’abbraccio di un amico è diverso da un messaggio.

Che relazione esiste oggi tra i giovani e la fede? La fede di oggi è meno salda di un tempo o solo più “distratta”?

Gli adulti devono smettere di dire che a voi giovani non interessa. Semplicemente avete una gioventù diversa dalla nostra e certamente ci sono stati dei cambiamenti: prima era normale avere un riferimento nella Chiesa, oggi non più, ma non vuol dire che sia carente l’apertura alla fede. Vedo potenzialità nella ricerca di qualcosa di solido sul piano spirituale: è la Chiesa che deve adattare la proposta della fede a voi e alle vostre esigenze.

Il cristiano e la partecipazione politica: quale deve essere il criterio di avvicinamento e di partecipazione alle tematiche sociali? 

Bisogna sentire il dovere di partecipare anche attivamente alla vita pubblica, e il criterio deve essere il Vangelo, che riguarda la vita. E quindi anche come viviamo insieme e ci strutturiamo. Dalla fede si comprende un nuovo modo di strutturare i rapporti, con amore, giustizia e misericordia, recuperando la parte migliore di noi, non solo come cristiani, ma anche come uomini e cittadini.

Cosa legge negli occhi dei giovani oggi?

Tanta bellezza. L’attenzione al rispetto di tutti, mentre prima si creavano spesso barriere. Poi un’attenzione “pratica” alla natura e alla terra, mentre noi eravamo figli del grande sviluppo. Ma ci sono anche paure: è meno scontata la certezza di essere sostenuti da un affetto stabile, il che è una paura normale nell’adolescenza, ma per voi sembra essere più presente e duratura. Inoltre sembra che il vostro valore dipenda dalle prestazioni richieste più che da voi stessi: ci sono grandi attese su di voi che forse potrebbero schiacciarvi.

Un insegnamento di don Bosco che ha sempre avuto caro?

Alle medie leggevo raccolte di molti santi, poi ho aperto le biografie. Bisogna prendere la persona, non le sue frasi: Don Bosco era un prete intelligente e intraprendente, che ha visto nei giovani il futuro.

 

Segnaliamo anche la notizia a cura di Marina Lomunno apparsa su La Voce e il Tempo:

Il ritorno a Valsalice dell’Arcivescovo Roberto

«Bentornato a Valsalice caro Vescovo Roberto». È il saluto proiettato sullo schermo del grande teatro dell’Istituto salesiano, gremito da una rappresentanza dei 900 studenti del Liceo e delle Medie, insegnanti, genitori, ex allievi.

«Avremmo voluto partecipare tutti ma non si stavamo», ha precisato il direttore don Alessandro Borsello, che venerdì 3 marzo ha accolto mons. Roberto Repole, tornato nel «suo liceo». L’occasione, come ha introdotto don Silvano Oni ripercorrendo la storia dell’Istituto, il 150° anniversario della presenza a Valsalice dei salesiani: fu il predecessore di mons. Repole, l’Arcivescovo Lorenzo Gastaldi, a chiedere a don Bosco di aprire uno studentato in viale Thovez e il santo dei giovani fu seppellito qui dal 1988 al 1929, quando in seguito alla beatificazione l’urna con le sue spoglie fu trasferita nella Basilica di Maria Ausiliatrice.

Cresciuto con la sua famiglia a Druento, come ha spiegato rispondendo alle numerose domande preparate dagli allievi e dalle allieve della redazione de «Il Salice» il giornale web dell’Istituto, mons. Repole è entrato in Seminario a 11 anni e nella sua formazione scolastica giovanile i salesiani hanno avuto un ruolo importante: dopo il ginnasio a Valdocco ha conseguito la maturità classica nel 1986 presso il Liceo Valsalice. Commovente l’incontro con il suo insegnante di Filosofia e Storia, don Giovanni Fontana che ha ringraziato: «Qui ho incontrato insegnanti che mi hanno ‘fatto i muscoli’, ho imparato un metodo di studio serio e rigoroso, elementi importanti anche per il lavoro intellettuale», ha ricordato l’Arcivescovo rispondendo ai ragazzi che gli hanno chiesto cosa è rimasta nella sua formazione di prete e teologo, insegnante ed ora Arcivescovo del carisma salesiano. «Mi è rimasta l’attenzione alle persone più giovani anche perché ho passato molti anni ad insegnare e come eredità salesiana ho in mente alcuni professori, anche anziani, che avevano ancora il gusto di intrattenersi di spendere del tempo con noi allievi. Una testimonianza che poi ho cercato a mia volta di trasfondere con i miei studenti».

Tra le tante domande a 360° a cui l’illustre ex allievo non si è sottratto («perché si è fatto prete», «cosa ha pensato quando Papa Francesco l’ha nominato Arcivescovo», «quali libri sono fondamentali da leggere per ragazzi come noi», «quale musica ascolta») quella centrale: «Cosa legge negli occhi dei giovani oggi e cosa è per lei più importante?»: «Leggo tanta bellezza, l’attenzione al rispetto di tutti ma anche paure perché per voi è meno scontata la certezza di un affetto stabile. E noi adulti non vi dobbiamo schiacciare con le grandi attese che abbiamo su di voi. Ma innanzi tutto, come faceva don Bosco amarvi e cercare di rispondere alle vostre domande di senso». Infine «La cosa più importante per me? Non ho ancora trovano nulla nella mia vita che sia più bello del cristianesimo».

 

Cinema Teatro Don Bosco Cuneo: Il Colore del Vento presenta “Canta De André” per il secondo appuntamento di SPETTACOLARE!

Sabato 11 marzo al Cinema Teatro Don Bosco di Cuneo andrà in scena il secondo appuntamento della Collezione Primavera-Estate di SPETTACOLARE!: “Canta De André” del gruppo musicale Il Colore del Vento. Di seguito il comunicato stampa a cura dei Salesiani di Cuneo.

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Secondo appuntamento della Collezione Primavera-Estate del cartellone di eventi SPETTACOLARE! con Il Colore del Vento, seguito gruppo musicale del territorio che presenta lo spettacolo “Canta De André“, in scena al Don Bosco di Cuneo il giorno sabato 11 marzo alle ore 21.

Lo spettacolo è più che un tributo all’arte di Fabrizio De André. Il gruppo porta in scena un puzzle di canzoni, immagini, poesie, brevi brani letterari sui temi cantati dall’artista genovese: gli ultimi, i poveri, gli stranieri, gli emarginati.

Temi forti, quanto mai attuali in questi tempi aspri, in cui paiono riaccendersi rancori e innalzarsi barriere divisive che pensavamo definitivamente smantellate.

Temi cantati con la profonda compassione di chi, partecipe del dolore dell’umanità, lo evoca nella sua concretezza, tenendo però alto il vessillo della speranza:

“Saranno poesia ed emozione a salvare questo mondo tormentato e sofferente”.

I prossimi appuntamenti di SPETTACOLARE! Collezione Primavera-Estate (tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21):

  • 25 mar 2023 | I Sagrinà ‘d San Ciafrè | LA LETTERA MALEDETTA | commedia teatro dialettale di Tremagi
  • 01 apr 2023 | I Kerkadelak | TUTTI GLI ANGOLI DEL QUOTIDIANO | spettacolo di teatro e musica di Pierfranco Serra
  • 29 apr 2023 | Banda Brusca | PROVA D’AMORE | commedia teatro dialettale di Secondino Trivero
  • 06 mag 2023 | Palcoscenico Performing Arts Center | POP GUITAR NIGHT | concerto di orchestra di chitarre e cantanti diretti da Luca Allievi
  • 13 mag 2023 | Palestra di teatro 13 – 18 | LASCIATE CHE I BAMBINI VENGANO A ME: PER UN ABBECEDARIO DEI MIRACOLI | teatro giovanile di Elisa Dani
  • 20 mag 2023 | Corso adulti allievi di teatro di Palcoscenico Performing Arts Center | IL MAESTRO E MARGHERITA | teatro contemporaneo di Francesca Monte (ispirato a Bulgakov)
  • 03 giu 2023 | Accademia Zoser – Gli Animattori ODV | ZEUS EX MACHINA | teatro giovanile di Arturo D’Aniello (ispirato a Zeus di Woody Allen)

Gli spettacoli iniziano alle ore 21 | Biglietti: Platea € 10,00 | Galleria € 8,00 | Abbonamento a 4 spettacoli € 35,00

I biglietti si possono acquistare, a partire dal 17/02/2022:

  • ogni venerdì, dalle 18 alle 19.30
  • il sabato dello spettacolo a partire dalle 20.15
  • quando la sala è aperta per altri eventi programmati dalla sala stessa

È possibile prenotare i biglietti entro le 24 del giorno precedente lo spettacolo scrivendo alla mail prenotazionidonbosco.cuneo@gmail.com e indicando

  • spettacolo e numero biglietti
  • settore (platea o galleria)
  • nominativo e telefono di riferimento

i biglietti prenotati dovranno essere ritirati e pagati in cassa entro le 20.30 della sera dello spettacolo.

Bra: la scuola media a Cuneo per un’uscita culturale

La scuola media salesiana di Bra, il 17 febbraio scorso ha partecipato ad un’uscita culturale a Cuneo. Federico Torre, uno degli allievi, racconta la loro esperienza.

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Mi chiamo Federico Torre, frequento l’istituto Salesiano “San Domenico Savio” a Bra e il mio compito è quello di raccontarvi, attraverso un testo, la nostra esperienza.

Il 17 febbraio del 2023, i miei compagni ed io siamo partiti per una uscita didattica. La nostra avventura inizia alle 14.00 su un capiente autobus che ci porta alla nostra meta: Cuneo.

Scesi dall’autobus veniamo divisi dai professori in due gruppi: qualche alunno della classe prima e le classi seconde vanno con il professore Bruno Raspini e la prof.ssa Susanna Coarezza, mentre la classe terza, di cui faccio parte, va con il professore Marco Dalmasso e la professoressa Cinzia Longo.

Il primo gruppo visita prima la chiesa di San Francesco per un progetto espositivo promosso da Fondazione CRC e Intesa Sanpaolo dal titolo I colori della fede a Venezia: Tiziano, Tintoretto e Veronese dove sono esposti alcuni quadri di questi famosi pittori. Successivamente il gruppo si sposta nella nuova struttura in centro città, il Rondò dei Talenti, dove si svolge un laboratorio molto particolare: infatti questa struttura è stata creata per aiutare i ragazzi a scovare i propri talenti.

Invece, la classe terza svolge le stesse attività ma nell’ordine inverso. Successivamente la nostra classe si dirige verso la nuova struttura per il laboratorio.

Arrivati sul posto veniamo accolti da una signora che ci spiega che cos’è il talento e come scoprirlo in noi stessi. In una sala riservata abbiamo discusso sull’argomento, su cui ognuno di noi ha espresso il proprio pensiero.

Ho trovato questo laboratorio molto interessante e soprattutto utile per noi stessi. Infatti abbiamo scoperto che ognuno di noi possiede un talento anche se non lo ha ancora trovato. Questo momento di riflessione ci tornerà molto utile per il nostro futuro.

Finita la prima parte della nostra esperienza, ci dirigiamo alla seconda tappa della nostra gita. Dopo mezz’ora, giungiamo alla chiesa di San Francesco dove è allestita la mostra sui pittori veneti.

Entrati nel posto ci vengono forniti degli strumenti per ascoltare meglio la signora che ci guida all’interno di questo luogo di culto. La mostra è divisa in due parti: una prima parte di introduzione su Venezia e sui suoi pittori più celebri e una seconda parte dove ci vengono mostrati i loro quadri.

I quadri raccontano le scene principali della vita di Gesù ovvero l’Annuncio dell’Angelo a Maria, il Battesimo, l’Ultima Cena, la Crocifissione e la Resurrezione. Tutti i quadri erano stupendi da ogni punto di vista.

Anche questa mostra l’ho trovata gradevole e interessante e ci ha dato la possibilità di approfondire un argomento studiato a scuola con qualche curiosità in più.

Alla fine questa, a parer mio e non solo, è stata una gita magnifica in cui abbiamo imparato nuovi concetti e aperto le nostre menti su argomenti di riflessione, anche se la cosa più importante, come sempre, è divertirsi!

Federico Torre – III media

Bra: la scuola media presente ai Savio Club al Colle Don Bosco

Una trentina di ragazzi della scuola media salesiana di Bra ha partecipato ai Savio Club al Colle Don Bosco, lo scorso 25 febbraio.

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L’esperienza dei Savio Club al Colle Don Bosco si è svolta il 25 febbraio e ha visto la partecipazione di oltre 400 giovani, provenienti da diverse case salesiane del Piemonte, tra cui una trentina della scuola media e dell’oratorio.

Dopo l’accoglienza organizzata dagli animatori e l’introduzione alla giornata, i ragazzi sono stati divisi per iniziare le attività. I giovani delle prime e seconde medie hanno introdotto il tema del “fare il bene”, mettendosi a disposizione del prossimo, proprio nello stile di Domenico Savio.

Le terze medie, invece, hanno affrontato invece il tema della fiducia, in se stessi e negli altri: attraverso un’attività in gruppi hanno provato a pensare a come ognuno di loro è visto dagli altri, cercando di scoprire qualità e talenti, che sono dono di Dio. Attraverso il momento della Riconciliazione, si sono portati a casa alcuni impegni per vivere bene questo tempo di Quaresima.

La giornata si è poi conclusa con l’Eucarestia e l’augurio di continuare un cammino bello e consolidato, con l’aiuto di Don Bosco e Domenico Savio.

Bra: la scuola media incontra Roberto Alborghetti

La scuola media di Bra ha incontrato lo scrittore Roberto Alborghetti sul tema “(De)generazione digitale”.

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La scuola media salesiana, in collaborazione con l’AGeSC (Associazione Genitori Scuole Cattoliche), ha organizzato giovedì 9 Marzo alcuni incontri formativi prima per gli allievi al mattino e al pomeriggio, quindi alle 18.30 per le famiglie nell’ampio salone della scuola media.

Il titolo dell’incontro, che coincide con il titolo del libro che il relatore ha messo a disposizione, è “(De)generazione digitale” (Fantasy Editrice). L’argomento trae origine dal fatto che, scrive l’autore:

I ragazzi sono sempre più dipendenti dalla Rete, attirati in una bulimia di immagini ed esperienze che rischiano di “killerare” il cervello”.

Il relatore è stato Roberto Alborghetti scrittore e autore di diverse pubblicazioni riguardanti ragazzi e genitori. Viene da Bergamo e ospite della casa salesiana di Bra.

Considerata l’attualità della tematica, la scuola media salesiana ha esteso l’invito alla partecipazione anche a genitori, educatori e cittadinanza.

CFP Valle d’Aosta: corsi gratuiti per la conduzione di trattori agricoli o forestali e piattaforme di lavoro mobili elevabili

Il CFP della Valle d’Aosta ha aperto le iscrizioni a vari corsi di abilitazione, con rilascio di patentino, per adulti dai 25 ai 67 anni. Di seguito i dettagli nella notizia a cura del sito del CFP e il sito AostaSera.

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Sono aperte le iscrizioni ai corsi di abilitazione, con rilascio di patentino, organizzati dal CNOS-FAP RVDA – Don Bosco e cofinanziati dalla RAVDA attraverso il Fondo Sociale Europeo (FSE), rivolti ad adulti ai 25 ai 67 anni non compiuti.

I singoli percorsi prevedono un massimo di dieci partecipanti, domiciliati o residenti in Valle d’Aosta, ai quali è richiesto il possesso di patente B e la conoscenza della lingua italiana a livello B1.

Ciascun percorso prevede moduli sulla sicurezza generale e specifica con rilascio di attestazioni ai sensi del D.lgs. 81/2008. In esito ai percorsi è previsto il rilascio della specifica abilitazione (patentino), ai sensi dell’accordo Stato- Regioni del 22/02/2012.

Le lezioni teoriche si svolgeranno a Châtillon e Aosta; le lezioni pratiche invece a Saint Pierre. E’ prevista la corresponsione di una indennità di frequenza al termine dei corsi, che sarà erogata secondo le Direttive vigenti del FSE.

Articolazione dei percorsi

Addetti alla conduzione di trattori agricoli o forestali su gomme

La scadenza delle iscrizioni è fissata al 13/03/2023.

Il corso si svolgerà dal 20/03/2023 al 14/04/2023, in orario diurno, su giornate da 4 o 8 ore, per un totale di 76 ore di formazione.

La selezione dei partecipanti sarà svolta a partire dal 15/03/2023.

Indennità di frequenza pari a 285,00 euro.

Addetti alla conduzione di piattaforme mobili elevabili (PLE) con e senza stabilizzatori

La scadenza delle iscrizioni è fissata al 20/03/2023.

Il corso si svolgerà dal 28/03/2023 al 04/05/2023, in orario diurno, su giornate da 4 o 8 ore, per un totale di 136 ore di formazione.

La selezione dei partecipanti sarà svolta a partire dal 22/03/2023.

Indennità di frequenza pari a 510,00 euro.

Modalità di iscrizione

Gli interessati possono iscriversi presso la Segreteria del CNOS/FAP RVDA – Don Bosco, previo appuntamento, o tramite email segreteria@cnosfapvda.it

Documenti necessari per formalizzare la propria candidatura:

  • Domanda d’iscrizione FSE scaricabile dal sito www.cnosfapvda.it
  • Fotocopia di un documento d’identità in corso di validità
  • Modulo di iscrizione al Centro per l’Impiego
  • Curriculum vitae, possibilmente in formato Europeo

Per informazioni e iscrizioni

CNOS/FAP RVDA – Don Bosco

I corsi saranno erogati in stretta collaborazione con i partner del progetto: Confartigianato VdA, Cna VdA, Confindustria VdA, Ente Paritetico Edile della RAVDA.

CFP Vigliano – Geberit e CNOS-FAP: l’alleanza continua!

Gli allievi del settore termoidraulico hanno vissuto un momento di formazione con due funzionari di vendita dell’importante azienda GEBERIT.

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A fine gennaio i nostri allievi del settore termoidraulico hanno vissuto un importante momento di formazione con due funzionari di vendita dell’importante azienda GEBERIT, leader internazionale del settore idrotermosanitario.

Carlo Cicchirillo e Stefano Pomè hanno regalato ai ragazzi una lezione dedicata al “marketing” nella prospettiva del loro futuro mestiere. Professionalità, competenza e capacità di interessare e intrattenere i ragazzi, hanno consentito che la mattinata sia trascorsa proficuamente con una ottima efficacia formativa.

Un grazie di cuore a GEBERIT, Carlo e Stefano che condividono con grande convinzione ciò che quotidianamente il nostro centro si sforza di trasmettere ai giovani.

CFP Vigliano: CITAB e CNOS-FAP alleati per la formazione

Il 2 febbraio 2023, il corso di operatore termoidraulico è stato ospite presso l’importante fornitore locale di materiale termoidraulico ed arredobagno CITAB.

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In data 2 febbraio, i ragazzi del terzo anno del corso di operatore termoidraulico sono stati ospiti presso l’importante fornitore locale di materiale termoidraulico ed arredobagno CITAB, consorzio di installatori idro-termo-sanitari nato negli anni settanta.I ragazzi sono stati accolti dal Presidente del consorzio Sig. Maurizio Zegna, dal Sig. Paolo Casoni, Direttore Commerciale e dal Sig. Claudio Fracca, termotecnico presente in azienda; dopo una prima descrizione di quanto viene svolto presso il loro magazzino, una parte della mattinata è stata dedicata ad un aspetto prettamente tecnico molto attuale, la ventilazione meccanica controllata.

Dopo la pausa di rito, i nostri allievi hanno avuto l’importante opportunità di confrontarsi con tre installatori locali soci del consorzio, Actis Fabrizio titolare dell’omonima azienda ACTIS srl, Amoruso Davide titolare della IMAD Termoidraulica e Mastromauro Maurizio titolare della M.M. Tecnoimpianti; le testimonianza dei tecnici coinvolti e le domande fatte dai ragazzi hanno dato l’opportunità di far capire meglio come affrontare tale professione e quanto il loro ruolo di giovani installatori sarà fondamentale nel futuro

Passione”, questo è ciò che i nostri ragazzi hanno assimilato. L’incontro è poi terminato con la visita dei locali del consorzio e con un omaggio ai nostri allievi. Grazie di cuore alla disponibilità ed alla professionalità dimostrata da parte di tutti…anche dei nostri ragazzi.

Don Bosco Casale Monferrato: chiusura del primo modulo Maker Lab

A conclusione del primo modulo Maker Lab dell’oratorio Don Bosco di Casale Monferrato, pubblichiamo un breve articolo scritto dagli educatori.

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Il 1° modulo del Maker Lab all’oratorio Don Bosco di Casale Monferrato, del 2° anno del progetto Labs To Learn, si è concluso.

Due gruppetti di due scuole medie di Casale Monferrato (IC Dante e IC Negri) per 10 incontri nelle giornate di giovedì e venerdì mattina, hanno sperimentato un innovativo modo di fare scuola, imparare facendo…manipolando il legno. Nel costruire un orologio da parete, un Tangram (gioco geometrico che stimola la logica e l’immaginazione) e una dama, abbiamo avuto modo di affrontare alcune materie scolastiche con un approccio diverso dal solito, concreto e stimolante a detta di qualche ragazzo. Il risultato più significativo si è visto nella voglia di fare e provare dei ragazzi, che in questi 10 incontri si sono sentiti accolti e stimolati a pensare questo laboratorio come un’occasione per far meglio una volta tornati in classe.

Durante l’ultimo incontro qualche lacrimuccia è scesa, ci siamo lasciati con la promessa di raccontare cos’hanno fatto ma senza “spoilerare” troppi dettagli, perché tra pochi giorni inizierà il Maker Lab un nuovo gruppo di entrambe le scuole. I ragazzi partecipanti al progetto presenteranno ciò che hanno imparato alle loro classi in una mattinata in oratorio dedicata alla restituzione.

Per i ragazzi provenienti dalla scuola Dante questa mattinata sarà lunedì 13 Marzo, mentre per i ragazzi della scuola Negri è prevista una mattinata a fine anno scolastico, un’occasione per fare anche un po’ di festa con i compagni e gli inseganti.

Di seguito il fotoracconto video realizzato:

Music: A New Beginning – Bensound

Support by RFM – NCM

Cinema al Cinema: film per famiglie la domenica all’Agnelli e altre sale salesiane

Il progetto “Cinema al cinema in famiglia“, di AGIS Piemonte e ANEC e ACEC Piemonte, apre le porte di alcuni cinema salesiani la domenica, per proiezioni indirizzate alle famiglie. Di seguito i dettagli nel comunicato stampa a cura del Cine Teatro Agnelli.

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Una nuova iniziativa del Cinema Agnelli per le famiglie: da domenica 5 marzo fino a domenica 14 maggio (esclusa domenica 9 aprile) saranno organizzate delle proiezioni alla mattina alle ore 11.15 con programmazione dedicata ai più piccoli!

In alcune di queste domeniche le proiezioni saranno ad un prezzo speciale di € 3.50 poiché parte del progetto “Cinema al cinema in famiglia“, ideato da AGIS Piemonte con ANEC e ACEC Piemonte.

L’iniziativa mira a promuovere il rilancio del ruolo della sala cinematografica partendo dall’assunto che questa sia un prezioso bene comune di altissimo valore culturale e socio- relazionale.

Le proiezioni a 3,50€*:

  • 5 marzo – La fata combinaguai
  • 26 marzo – Il cerchio
  • 2 aprile – Peter va sulla luna
  • 30 aprile – Il bambino che scoprì il mondo
  • 14 maggio – Argonuts Missione Olimpo

*Per le proiezioni a 3,50€ non è possibile acquistare on-line i biglietti.

La programmazione delle altre domeniche sarà pubblicata di settimana in settimana sul sito del Cine Teatro Agnelli.

L’iniziativa è stata inoltre accolta da altri cinema salesiani: il Cinema Teatro Don Bosco di Cuneo, il Teatro Monterosa di Torino e il Lumiére di Asti.