Quinto incontro del Percorso nel Cuore del Mondo il 19 febbraio

Il percorso nel cuore del mondo procede accompagnato da un forte entusiasmo dei partecipanti. Il quinto incontro si svolgerà a Valdocco domenica 19 febbraio dalle 9.15 alle 16.45. Il tema è quello dell’intercultura, ovvero della necessità di un’interazione, di uno scambio e di una reciprocità fra le diverse culture.

Il mondo non è un mosaico di culture collocate fianco a fianco senza alcun effetto l’una sull’altra. E’ piuttosto come un disegno ad acquarello, in cui i colori, ovvero le culture, si mescolano fra di loro creando delle sfumature uniche. Intercultura vuol dire apertura alla conoscenza, allo scambio e al contatto fra culture, qualsiasi sia il loro tipo o livello di progresso, producendo un reciproco arricchimento nel rispetto del rispettivo bagaglio culturale.

“La scoperta dell’altro
è la scoperta di una relazione,
non di una barriera”
(Claude Lévi-Strauss)

Orario della giornata

  • 9.15 ritrovo in Comunità Proposta a Valdocco
  • 9:30 inizio delle attività
  • 10.15 Visita al centro “2PR” situato al centro di Porta Palazzo a Torino dove opera una piccola comunità di FMA per la prevenzione e promozione delle donne del quartiere.
  • 10.30 presentazione di sr Juliette e sr Paola Pignatelli e loro testimonianza
  • 12.45 pranzo condiviso in CP
  • 14.00 “Le radici bibliche dell’intercultura”
  • 15.45 Celebrazione eucaristica
  • 16.45 Saluti

Messaggio del Rettor Maggiore ai giovani nella Festa di Don Bosco

Si pubblica di seguito il messaggio del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ai giovani del Movimento Giovanile Salesiano in occasione della Festa di Don Bosco 2023.

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Torino-Valdocco, 31 gennaio 2023

I nostri GIOVANI come LIEVITO nella Famiglia umana di oggi

Messaggio del Rettor Maggiore ai giovani del Movimento Giovanile Salesiano

 

Carissimi giovani di tutto il mondo salesiano,

come Rettor Maggiore, a nome di Don Bosco e dell’intera Famiglia Salesiana, desidero inviarvi un saluto e una parola nel giorno della sua festa.

Desideriamo continuare a camminare insieme sulla strada della vita, come ci avete chiesto in occasione dei giorni della vostra presenza durante il XXVIII Capitolo Generale dei Salesiani. Lì ci avete detto:

«Vogliamo dirvelo forte, con tutto il cuore. Essere qui per noi è stato un sogno che si è fatto realtà: in questo luogo speciale che è Valdocco, dove è iniziata la missione salesiana, insieme salesiani e giovani per la missione salesiana, con la nostra comune volontà di essere santi insieme. Avete i nostri cuori nelle vostre mani. Prendetevi cura di questo vostro prezioso tesoro. Per favore, non dimenticatevi mai di noi e continuate ad ascoltarci»

Carissimi giovani, mi ha sempre commosso la vostra richiesta di essere santi, insieme, invitandoci a prenderci cura di voi e del tesoro prezioso dei vostri giovani cuori; di tutti voi che desiderate essere autentici, solidali, fraterni e veri credenti, donne e uomini di profonda fede nel Signore della Vita.

Cari giovani, siete chiamati ad una grande missione! Gli ultimi tre papi – Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco – hanno pensato molto a voi e vi hanno prospettato sfide coraggiose e forti. Sono sfide molto attuali, molto puntuali e – mi permetto di dire – molto “salesiane”.

Dunque, nel nome di Gesù vi è proposta una missione impegnativa: quella di essere attivi nel vostro impegno sociale, come vero lievito nella famiglia umana.

  • Avete davanti a voi la grande sfida di continuare ad accogliere la responsabilità per il dono della vita, di tutta la vita umana. Servire la “cultura della vita” sarà sempre un compito attraente e stimolante per ognuno di voi.
  • La promozione dei valori della famiglia e l’impegno per eliminare la povertà che porta molte persone a vivere ai margini, così come la lotta contro la fame, sono temi che spesso, come giovani, non vi lasciano indifferenti.
  • È positivo che alcuni di voi si stiano impegnando nella difesa dei diritti umani e dei diritti dei minori. Per non parlare della grande sfida per la costruzione della Pace. Gli sforzi che compiamo nella ricerca della pace non sono mai abbastanza.
  • Siete anche molto sensibili al buon uso delle risorse della terra, alla cura del Creato, rispettando tutto ciò che ha a che fare con una corretta ecologia.

A voi che leggete questo Messaggio in tutto il mondo, in migliaia di case salesiane condividendo la medesima fede, dico: favorite un autentico dialogo tra di voi. L’altro, il compagno, colui che è diverso per cultura e religione, è sempre un giovane come voi, con il quale potete incontrarvi, dialogare e persino diventare amici. Le differenze, infatti, non possono rimanere solo un ostacolo, ma devono diventare un’opportunità per un reciproco arricchimento.

Cari giovani, tutte queste sfide e molte altre interessano oggi la famiglia umana. Per essa, oggi, vogliamo essere lievito, sale, luce. Queste sfide chiedono che con la vostra vita, la vostra formazione, i vostri studi, il vostro lavoro e la vostra vocazione, esprimiate un “sì” che dimostri concretamente il vostro impegno per costruire un mondo più giusto e fraterno.

Queste sfide vi pongono di fronte al bivio di accettare o rifiutare una vita impegnata ed entusiasmante in cui concentrare tutte le vostre migliori forze ed energie secondo il sogno di Dio per ciascuno di voi. Certamente non vi è chiesto un eroismo particolare o straordinario, ma unicamente – ed è già molto – di far fruttare i doni e i talenti che Dio ha concesso a ciascuno di voi, impegnandovi a crescere nella fede, nell’amore vero, nella fraternità e nel servizio a favore di tutti, soprattutto degli ultimi, dei più colpiti dalla vita, di coloro che hanno meno opportunità.

Mi sembra questa una formidabile proposta per ogni giovane cristiano e salesiano che voglia essere discepolo missionario del Signore oggi, e per ogni giovane di altre fedi religiose presenti nelle case di Don Bosco.

Concludo ringraziando il Signore per tante espressioni di bellezza, pienezza e bontà presenti nella vostra vita, cari giovani, e che vi porta a pensare ad altri ragazzi, ragazze e giovani come voi ma che sono smarriti, disorientati e molto lontani da quei valori che danno loro dignità.

Il nostro Dio, che è Padre di tutti i suoi figli e figlie, ha bisogno di voi e vi chiede di essere il Suo volto e le Sue mani per raggiungere coloro che hanno meno possibilità. Vi incoraggio in questo impegno e vi auguro di cuore ¡buona festa di Don Bosco!

 

Con vero affetto vi saluto,
Don Ángel Fernández Artime, SDB
Rettor Maggiore

Festa di Don Bosco 2023

Oggi, martedì 31 gennaio 2023, grande festa per tutti gli amici di Don Bosco, per la Famiglia Salesiana e per la Congregazione stessa: si festeggia la Solennità di San Giovanni Bosco, esempio di testimonianza di fede e di impegno sociale ancora oggi.

Presso la Basilica di Maria Ausiliatrice di Torino – Valdocco si svolgeranno, per tutto l’arco della giornata, le celebrazioni in onore del “santo dei giovani”, in particolare con le S. Messe trasmesse in diretta tv su RETE 7 (canale 13 del d.t.) e sui canali social della Basilica Maria Ausiliatrice e di Salesiani Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania alle 9.30 con la presenza di don Leonardo Mancini, Ispettore ICP, alle 11.00 con la presenza di Sua Ecc. Mons. Roberto Repole, Arcivescovo di Torino e Susa, e alle 18.30 con la consueta Messa dedicata al Movimento Giovanile Salesiano in presenza del Rettor Maggiore, don Ángel Fernández Ártime.

Ore 9.30 – S.Messa per i ragazzi/e delle scuole salesiane

Presieduta da don Leonardo Mancini, Ispettore ICP, in una Basilica gremita di ragazzi e ragazze provenienti dalle scuole salesiane.

Nell’omelia, don Leonardo ha sottolineato cosa significa essere “grandi” agli occhi di Dio in relazione all’amore di Don Bosco per i giovani più deboli:

Gesù disse “Chi accoglie i piccoli nel mio nome, senza saperlo sta accogliendo me“. Per questo, le due caratteristiche essenziali per essere definiti grandi a casa Sua sono fidarsi dei propri genitori, di Dio, e capire che la propria felicità dipende dalla disponibilità ad accogliere le persone che si hanno davanti, prediligendo i più deboli e fragili, per aiutarli a crescere e sottolineare tutto il positivo che hanno in sé.

Ore 11.00 – S.Messa

Presieduta da Sua Ecc. Mons. Roberto RepoleArcivescovo di Torino e Susa.

Nell’omelia, Mons. Roberto Repole ha sottolineato cosa significa accogliere Dio nella propria vita, così come ha insegnato Don Bosco ai suoi ragazzi.

Per mezzo di Maria Ausiliatrice, accogliamo Dio nella nostra vita, così come ha fatto San Giovanni Bosco. Se le due colonne saranno salde, e le rinforzeremo mediante la preghiera, le nostre giornate saranno sempre più ricche di gioia.

 

Ore 18.30 – S.Messa MGS

Presieduta dal Rettor Maggiore don Ángel Fernández Ártime che nell’omelia, partendo da don Bosco, ha parlato dell’estensione internazionale della Congregazione oggi:

È sorprendente notare come un semplice, povero, semi-orfano contadino di Becchi, abbia potuto elevarsi a fondatore di una Congregazione gettando il seme per la nascita di un grande movimento, la famiglia salesiana, che annovera più di 400.000 membri in tutto il mondo. I suoi seguaci, i Salesiani di Don Bosco, oggi più di 14.000, sono presenti in 134 Paesi del mondo al servizio dei giovani più bisognosi.

Ore 20.00 – Festa MGS

Subito dopo la S. Messa col Rettor Maggiore, i giovani del Movimento Giovanile Salesiano si sono spostati nel cortile interno di Valdocco dove i ragazzi della classe di cucina del CNOS-FAP Valdocco hanno servito cibo, vivendo tutti insieme un momento di festa.

Dalle parole di una dei partecipanti:

“È stato un momento di grande gioia in cui ci siamo ritrovati con tanti giovani da tutto il Piemonte, la Valle d’Aosta e oltre, in cui abbiamo potuto sentire lo spirito salesiano e la gioia vera di stare insieme e condividere cose importanti. Un momento di gioco e comunità che fa tanto del bene ed è sempre bello vivere.”

-Cecilia, della casa di Valsalice

Salesiani per il Sociale: incontro territoriale a Torino

Nella mattinata di lunedì 23 gennaio 2023 ha avuto luogo il terzo incontro territoriale del processo di partecipazione dal basso nella sede di Torino, con la presenza di circa 60 persone.

Dopo il saluto di benvenuto di don Alberto Goia – Delegato di Pastorale Giovanile, è intervenuto don Rafael Bejarano – Referente per le Opere Sociali nel Settore della Pastorale Giovanile, illustrando le linee del Congresso Internazionale delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani ed evidenziando l’importanza di avviare un cammino insieme.

Successivamente, il Presidente di Salesiani per il Sociale don Francesco Preite, sottolineando la forte attenzione al sociale emersa nello scenario attuale, ha presentato il processo di partecipazione dal basso per costruire insieme il documento programmatico di Salesiani per il Sociale 2023-2026 e ne ha richiamato i tre principali strumenti di animazione e partecipazione messi a disposizione: gli incontri territoriali, la piattaforma digitale e i tavoli nazionali per lanciare nuovi stimoli e idee.

Renato Cursi – Direttore Generale di Salesiani per il Sociale ha poi posto l’accento su tre parole cruciali: partecipazione, internazionalizzazione e cura, aggiungendo a queste la parola “grazie”.

Isabella Cordisco ha approfondito la spiegazione del processo di partecipazione dal basso dal punto di vista metodologico e contenutistico, ricordando che l’obiettivo ultimo di tutto il processo è quello di trasformare un libro soci in una rete di relazioni concrete: si tratta di motivarci con un’appartenenza sempre più viva e sentita a “organizzare la speranza”.

Vitandrea Marzano ha infine illustrato lo strumento della piattaforma di partecipazione digitale organizzarelasperanza.net, invitando tutti a proporre e condividere idee e contributi sulle cinque aree di sfida della missione salesiana.

In seguito, è stato dedicato spazio a un lavoro in gruppi, durante il quale i partecipanti all’incontro hanno dialogato e si sono confrontati sulle cinque aree di sfida. Il lavoro, presentato da Riccardo Mariani e condotto attraverso la metodologia del world café, ha visto la partecipazione attiva e il coinvolgimento vivo di tutti i presenti.

Al termine dei lavori, si è svolto un momento di restituzione in plenaria degli spunti emersi nei vari tavoli di lavoro, da cui è scaturita una coralità di interessanti sollecitazioni e idee da portare all’attenzione.

In particolare, tra le proposte avanzate si evidenziano:

  • Dedicare tempo e spazio ad approfondire l’identità sia dell’OLP sia del volontario del Servizio Civile
  • Supportare gli OLP nel riconoscere il proprio ruolo
  • Aiutare gli OLP nella capacità di ascolto dei ragazzi e di orientamento durante il servizio, sulla base delle abilità e risorse di ciascun giovane
  • Nella formazione degli OLP approfondire tematiche specifiche, anche pedagogiche, al fine di affrontare al meglio le sfide e disporre di strumenti adeguati
  • Rafforzare il ruolo della comunicazione sociale
  • Creare maggiori occasioni di scambio formativo tra le case salesiane
  • Promuovere, oltre alla formazione, anche una condivisione di tempo, esperienze ed eventi
  • Conoscere maggiormente le esperienze altrui per creare più comunicazione
  • Fare una mappatura dei territori per leggere le povertà e i bisogni
  • Aiutare le comunità ad essere comunità
  • Mettersi insieme alle istituzioni per essere comunità territoriali
  • Promuovere un maggior scambio e diffusione di esperienze realizzate
  • Utilizzare la piattaforma come strumento permanente per poter condividere esperienze, progetti, buone pratiche e servizi attivati
  • Interrogarsi su cosa stiamo facendo per i più poveri, ricordandosi questa priorità e rimettendo al centro momenti di ripensamento progettuale
  • Condividere buone prassi sull’accoglienza e sull’integrazione dei migranti, favorire qui una riflessione più globale e collaborare con le istituzioni promuovendo un dialogo continuo
  • Sul fronte dei giovani neet agire in un’ottica preventiva, promuovere una presa in carico integrale, aiutarli a sperimentare esperienze di vita comunitarie per riattivarli e creare un’alleanza con le famiglie

In conclusione, Don Francesco Preite ha consegnato un’ultima immagine attraverso le parole di Don Bosco:

“Una funicella da sola fa ben poco, tante funicelle insieme formano una fune grossa e robusta”

e ha ribadito che è fondamentale confrontarsi e mettersi insieme per continuare ad andare, insieme, verso un futuro da costruire.

Basilica Maria Ausiliatrice: Solennità di San Giovanni Bosco 2023

Ormai prossimi alla Solennità di San Giovanni Bosco, si segnalano i calendari delle principali celebrazioni previste presso la Basilica Maria Ausiliatrice di Torino-Valdocco.

Festa di San Francesco di Sales | Martedì 24 gennaio

  • Ore 18.30: Concelebrazione Eucaristica, presiede il Rettor Maggiore don Ángel Fernández Ártime

Triduo: Don Bosco oggi nel mondo | 25, 26, 27 gennaio

  • Mercoledì 25 ore 18.30: Don Bosco in Sud America: don Gabriel Romero | Trasmesso sui canali social della Basilica e di Salesiani Piemonte e Valle d’Aosta
  • Giovedì 26 ore 18.30: Don Bosco in Africa: don Alphonse Owoudou | Trasmesso sui canali social della Basilica e di Salesiani Piemonte e Valle d’Aosta
  • Venerdì 27 ore 18.30: Don Bosco in Asia Sud: don Michael Pulianmakal | Trasmesso sui canali social della Basilica e di Salesiani Piemonte e Valle d’Aosta

Concerto in onore di don Bosco | Sabato 28 gennaio

  • Ore 20.00: Omaggio a don Bosco con i giovani del Liceo Musicale Cavour (TO)

Lunedì 30 Gennaio

  • Ore 10.30 – 12.30 e 14.00 – 16.30: Apertura Cappella delle Reliquie
  • Ore 17.00: Santo Rosario animato dalle Figlie di Maria Ausiliatrice
  • Ore 18.00: Messa Vespertina, presiede Mons. Alessandro Giraudo, Neo-Vescovo Ausiliare di Torino
  • Ore 19.00: Primi Vespri, presiede il Rettor Maggiore don Ángel Fernández Ártime
  • Ore 20.30: Veglia a don Bosco e possibilità di confessione

Martedì 31 gennaio

  • Ore 7.00: S.Messa presieduta da don G. M. Martinacci, Rettore della Consolata
  • Ore 8.00: S.Messa per i religiosi presieduta da Padre C. Arice, Padre Gen. del Cottolengo
  • ore 9.30: S.Messa per i ragazzi/e delle scuole salesiane, presieduta da don Leonardo Mancini, Ispettore ICP | Trasmesso su RETE 7 (canale 13 del d.t.) e sui canali social della Basilica e di Salesiani Piemonte e Valle d’Aosta
  • Ore 11.00: S.Messa presieduta da Sua Ecc. Mons. Roberto Repole, Arcivescovo di Torino e Susa. Anima i canti la Corale della Basilica | Trasmesso su RETE 7 (canale 13 del d.t.) e sui canali social della Basilica e di Salesiani Piemonte e Valle d’Aosta
  • Ore 15.00: Benedizione dei ragazzi all’altare di don Bosco, presiede don Guido Dutto, parroco
  • Ore 16.00: Adorazione e S. Vespri, presiede don M. Viviano, Rettore della Basilica
  • Ore 17.00: S.Messa presieduta da don Luca Ramello, direttore Pastorale Giovanile (dioc. Torino)
  • Ore 18.30: S.Messa MGS presieduta dal Rettor Maggiore don Ángel Fernández Ártime | Trasmesso su RETE 7 (canale 13 del d.t.) e sui canali social della Basilica e di Salesiani Piemonte e Valle d’Aosta
  • Ore 21.00: S.Messa con il Sermig, presiede don Andrea Bisacchi con la presenza di Ernesto Olivero

Febbraio 2023

  • Mercoledì 1 ore 7.00 | 8.00 | 9.00 | 10.00 | 17.00 | 18.30: S.Messe in suffragio dei salesiani defunti
  • Giovedì 2 – Giornata della vita consacrata ore 18.30: Concelebrazione Eucaristica presieduta da Padre Ugo Pozzoli, Vicario Episcopale per la Vita Religiosa

CNOS-FAP Piemonte: Academy per la mobilità sostenibile

Iniziato l’Academy di filiera per la mobilità sostenibile integrata e innovativa di Torino, finanziata dalla Regione Piemonte. In prima linea il CNOS-FAP Piemonte, con l’obiettivo di creare una formazione professionale e una scuola sempre più permeabile alle esigenze del mondo lavorativo e delle aziende.

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Ha preso ufficialmente il via, con la consegna simbolica delle chiavi, l’Academy di filiera per la mobilità sostenibile integrata e innovativa di Torino, finanziata dalla Regione Piemonte con un investimento di 9 milioni di euro.

Alla base c’è un partenariato che ha come capofila CNOS-FAP Piemonte e comprende 16 agenzie formative, 59 imprese e 29 altri soggetti fra associazioni datoriali, sindacati, Università, consorzi e Fondazioni Its.

“Ci siamo posti l’obiettivo di creare una formazione professionale e una scuola sempre più permeabile alle esigenze del mondo lavorativo e delle #aziende. E questo strumento così innovativo ha un grande significato, perché premia l’impegno profuso in questi anni e un metodo creato insieme per essere all’avanguardia e far emergere il merito delle ragazze e dei ragazzi del Piemonte”.

Ha evidenziato il presidente, Alberto Cirio.

“Connettere e valorizzare il sistema delle imprese con il sistema educativo e formativo è uno degli obiettivi per far fronte ai nuovi fabbisogni di competenze, determinati dalla trasformazione continua dei processi di produzione e del mercato del lavoro”.

Ha dichiarato l’assessore regionale alla Istruzione e Merito, Formazione professionale e Lavoro, Elena Chiorino.

 

COMUNICATO STAMPA:

“Connettere e valorizzare il sistema imprese con il sistema educativo e formativo è uno degli obiettivi per far fronte ai nuovi fabbisogni di competenze, determinati dalla trasformazione continua dei processi di produzione e del mercato del lavoro. La formazione non deve più essere considerata una spesa fine a se stessa, ma un investimento a vantaggio dei lavoratori e della loro valorizzazione, unitamente alla capacità competitiva delle nostre imprese – questo l’incipit dell’intervento dell’Assessore alla Istruzione e merito, formazione, lavoro della Regione Piemonte Elena Chiorino alla cerimonia ufficiale di consegna della chiave per l’avvio del nuovo sistema formativo “Academy per la mobilità integrata, innovativa e sostenibile ” di Torino.

“L’Academy di filiera – ha aggiunto – rappresenta proprio questo: progettare e realizzare percorsi formativi condivisi, con un ruolo attivo delle imprese, che non demandano integralmente a terzi la realizzazione dei percorsi formativi, ma “investono” mettendo a disposizione le proprie tecnologie. Operiamo per azzerare il disallineamento tra domanda e offerta: è una sfida a cui ho lavorato, in collaborazione con tutto il sistema economico produttivo, sindacale ed agenzie formative sin dal primo giorno del mio mandato”.

Per il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, in video collegamento:

“Quello delle Academy è un approccio pragmatico e all’avanguardia, che guarda alle reali necessità delle aziende e del nostro sistema produttivo – ha sottolineato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – ringrazio tutti coloro che hanno contributo a dare forma a questo lavoro di squadra, pratico e concreto, a cominciare dall’assessore Chiorino che ne è stata la regista. Un metodo che premia e valorizza anche il merito e le capacità della forza lavoro del nostro Piemonte”.

Per Marco Gay, Presidente di Confindustria Piemonte: “L’industria piemontese ha retto a stress test imprevedibili, perché abbiamo continuato a realizzare gli investimenti che sono da sempre il centro del nostro fare impresa. Investimenti in innovazione e tecnologia, e soprattutto investimenti sul capitale umano. Ma dobbiamo ancora aumentare la nostra capacità di attrarre e formare personale tecnico valido. Flessibilità e la velocità di adattamento sono quindi cruciali e le Academy sono una delle risposte a queste esigenze, perché hanno proprio l’obiettivo di rispondere al fabbisogno formativo di una impresa, di un gruppo di imprese o di un territorio con un’offerta specializzata che concentri l’azione e l’offerta. Le Academy consentono quindi lo sviluppo di nuove competenze coerenti con quelle già presenti in azienda, generando lavoro di qualità, produttività e crescita”.

Per Luca Sanlorenzo Direttore Generale API Torino: “È nelle imprese, e nella loro rappresentanza, che risiede quella capacità produttiva industriale, tecnologica e di conoscenze che, se messe a fattor comune, possono essere di beneficio e impulso per tutta la filiera della mobilità. In questo ambito, è determinante il ruolo delle piccole e medie imprese. Per questo il sistema delle PMI del Piemonte che Confapi Piemonte e API Torino rappresentano si è da subito messo a disposizione del progetto”.

“Il sistema formativo piemontese – aggiunge Fabrizio Berta, Cnos Fap – capofila dell’Academy per la mobilità integrata, innovativa e sostenibile – rappresenta un’eccellenza nella formazione iniziale della IeFP, nella formazione superiore con gli ITS e i percorsi IFTS, nella formazione per disoccupati e per l’inclusione lavorativa. Con questa sperimentazione si vuole mettere a sistema queste eccellenze a favore delle imprese, dei territori e delle persone per ampliare e consolidare le competenze dei lavoratori e delle lavoratrici in questa fase di transizione e innovazione tecnologica.”

CHE COSA SONO LE ACADEMY:

Le Academy rappresentano un modello organizzato per filiere che lavorano in rete, composte da operatori della formazione e delle imprese, focalizzate sulle vocazioni dei territori con alto contenuto di innovazione tecnologica. Le Academy sono anche uno strumento innovativo di qualificazione della forza lavoro, per inserire nuovi lavoratori in impresa e specializzare o riqualificare i lavoratori occupati. L’obiettivo è ridurre il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro in Piemonte. Il traguardo è fissato nel 2023 con l’operatività di tutte le 11 Academy di filiera sul territorio regionale.

IL RUOLO DELLE IMPRESE:

Le Academy si avvalgono delle risorse umane, organizzative e/o economiche dei soggetti componenti, in particolare delle aziende partner, che partecipano attivamente alla formazione collaborando nella progettazione dei percorsi e mettendo a disposizione macchinari, attrezzature e tecnici per la docenza. Sa ranno costituiti dei veri e propri “hub” di competenze a servizio delle aziende, utilizzando metodologie e strumentazione tecnologicamente avanzata in laboratori aziendali sempre in linea con le logiche produttive aziendali più aggiornate.

COMPOSIZIONE:

Le Academy sono composte da agenzie formative accreditate, imprese medie e piccole con capacità formativa, in partenariato con soggetti del sistema educativo e formativo come, associazioni datoriali, centri di formazione professionale, Fondazioni ITS, Centri di ricerca, Poli di innovazione, Competence center in stretta connessione con scuola e università. Nello specifico, il partenariato per l’Academy di Torino ha come capofila l’associazione Cnos-Fap – Torino e comprende 16 agenzie formative, 59 imprese, 29 altri soggetti (associazioni datoriali, università, consorzi, fondazioni Its.).

Presenti alla conferenza stampa anche le parti sociali, sindacati, imprese e agenzie formative.

Terzo incontro del percorso Buoni Cristiani e Onesti Cittadini

Dopo il secondo incontro, “Profezia di un’economia umana”, il 21 e il 22 gennaio 2023 si è svolto il weekend conclusivo del primo anno di “Buoni cristiani e onesti cittadini” per vivere, ascoltare, conoscere e sperimentare “Un’esperienza di comunità”.

Il luogo del ritrovo è stato in Via Giolitti, presso l’Emporio dei Magazzini Oz dove ci ha accolti la presidente, Enrica Baricco.

Casa Oz è

“prima di tutto una casa che accoglie i bambini e le famiglie che incontrano la malattia”. Magazzini Oz è un’impresa sociale “che operando nel settore della ristorazione e della vendita, s’impegna, sin dalla loro apertura, nella formazione e nell’inserimento al lavoro di persone diversamente abili e persone in condizione di svantaggio rispetto alla propria collocazione professionale”.

Magazzini Oz è il luogo dove i ragazzi già accolti in Casa Oz possono realizzare il desiderio e il diritto di pensare e imparare come avvicinarsi al mondo del lavoro per sentirsi come tutti gli altri.

Alla visita, ha fatto seguito un incontro e un confronto ricco e approfondito presso la Casa Ispettoriale delle Figlie di Maria Ausiliatrice: Enrica Baricco, Marco Canta, vicepresidente di Casa Oz e Luca Marin, presidente della cooperativa sociale MagazziniOz, hanno raccontato l’origine del progetto illustrandone la missione e la vision e soffermandosi sul modello imprenditoriale ed etico che caratterizza la loro impresa sociale. Numeri, bilanci, dati di attività, ma soprattutto le storie dei dipendenti, con e senza disabilità, intrecciate in un unico racconto che testimonia come sia possibile “stare in piedi come azienda” assicurandone la sostenibilità e la funzione sociale.

I giovani sono stati coinvolti e sollecitati nel loro essere changemakers: possono essere, devono essere la voce del cambiamento, che crea relazioni, che sensibilizza e crede in un’economia capace di prendersi cura del bene comune e di rivoluzionare laddove c’è bisogno di un cambiamento. 

Dopo un break coffee, i giovani hanno accolto la Vicesindaca Michela Favaro. L’incontro con un amministratore della res publica ha permesso ai giovani presenti di confrontarsi con chi ogni giorno compie scelte, spesso complesse, con l’obiettivo di rispondere ai bisogni dei cittadini.

Michela Favaro nel racconto del suo percorso professionale e politico, ha invitato i giovani presenti a chiedersi e cercare di comprendere come funzionano le istituzioni democratiche sul territorio, ad avere un sguardo attento e consapevole sempre guidati dalla ricerca del bene comune. Per fare buona politica e svolgere quella che è “la più alta forma di carità”, è fondamentale essere guidati da principi forti e radicati.

Guidati dalla Vicesindaca, i ragazzi hanno provato a cimentarsi nell’analisi di un caso di gestione di beni immobili e gestione di servizi della Città toccando con mano che ogni scelta richiede sempre l’ascolto di tutte le parti coinvolte e il coraggio nel pensare a soluzioni innovative capaci, talvolta, di stravolgere i paradigmi a cui siamo abituati. 

La giornata del sabato si é conclusa con una serata in fraternità condivisa con l’equipe e i giovani del percorso dell’Animazione Missionaria.

Dopo la cena con pizza, acquistata presso la cooperativa “Zerografica” che opera nel carcere di Torino, e un momento di festa in allegria, i giovani accompagnati da Don Marco Cazzato e da don Luigi Bacchin hanno fatto visita alla tipografia di Valdocco

In questo luogo, i giovani hanno potuto riflettere sulla grazia di unità nella quale viveva Don bosco: azione e contemplazione. Un fare con slancio “imprenditoriale” attento all’integrità della persona che non perde mai di vista l’obiettivo, ovvero la salvezza delle anime. 

La giornata si è conclusa con la veglia missionaria nella quale i giovani hanno affidato il proprio coraggio ed entusiasmo nell’essere missionari oggi.

Nella giornata successiva, un ultimo tema, necessario per concludere il cammino iniziato: finanza e umanità. Per avere nuovi e necessari strumenti di lettura di questo binomio, tema trasversale affrontato anche durante le giornate dell’Economy of Francesco ad Assisi, i giovani hanno potuto ascoltare e confrontarsi con Andrea Limone, presidente di PerMicro.

Dopo aver illustrato la mission di PerMicro “generare impatto sociale sui territori dove opera, attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro e attraverso l’inclusione sociale,economica e finanziaria”, Andrea Limone ha sollecitato i ragazzi a riflettere sul mondo della finanza e su come le scelte e gli atteggiamenti di ciascuno laddove sono e/o saranno, possono incidere nella costruzione di un pezzettino di bene a favore delle persone più fragili. Le storie di persone incontrate, siano esse famiglie o persone con una buona idea imprenditoriale, hanno reso ancora più efficace e reale la testimonianza di Andrea Limone che ha terminato il suo intervento assicurando che si può essere segno di risurrezione in ogni luogo di lavoro. Prima di salutare i giovani, ha lasciato una domanda: Come sono o sarò Cristiano nel mio lavoro?”.

Papa Francesco nella sua lettera di invito nel marzo del 2019 ha ricordato ai giovani:

“Le vostre università, le vostre imprese, le vostre organizzazioni sono cantieri di speranza per costruire altri modi di intendere l’economia e il progresso, per combattere la cultura dello scarto, per dare voce a chi non ne ha, per proporre nuovi stili di vita”

Per questo il cammino non finisce qui! L’equipe ha lanciato una proposta: diamo spazio e tempo ai semi in attesa dei frutti che porterà  questo cammino perché la realtà  possa  superare davvero l’idea. I giovani sono stati invitati a dare la disponibilità per incontrarsi e dare continuità a un processo iniziato con Buoni Cristiani e Onesti cittadini, che trova radici nel cammino di ciascuno dei giovani e nel loro “sì” a un cammino di cambiamento.

L’incontro si è concluso nella Chiesa di San Francesco di Sales con la Santa Messa presieduta da Don Fabio Mamino.

Incontro europeo dei Coordinatori Ispettoriali delle Scuole: lo scopo della scuola è trasformare gli specchi in finestre

Dall’articolo di ANS – Europa

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Il 17 gennaio si sono riuniti i Coordinatori Ispettoriali delle scuole dei Salesiani di Don Bosco in Europa, convocati da don Miguel Angel García Morcuende, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile, e Antonio Rodríguez López, Coordinatore della “Commissione Scuola Salesiana Europa-Coordinamento SDB”.

L’incontro è iniziato con una motivazione al lavoro in rete, al fine di condividere valori e sforzi nel mondo dell’innovazione e avere una visione rigorosa di ciò che l’apprendimento reale comporta per ogni studente in classe nel quotidiano. La scuola salesiana, è stato osservato nella circostanza, non è solo impegnata a migliorare il rendimento scolastico e lo spessore educativo-pastorale: trasforma gli specchi in finestre, cioè aiuta i giovani a conoscere e a formarsi per aprirsi al futuro.

Durante l’incontro ai Delegati è stata consegnata la Carta d’Identità della Scuola Salesiana, in 6 lingue.

In secondo luogo, si è svolta un’ampia riflessione sui risultati globali e nazionali dell’“Educobarometro”: un questionario di ricerca condotto con i membri delle équipe Direttive delle Scuole e dei Centri di Formazione Professionale d’Europa.

Tra le conclusioni emerse e discusse dall’équipe, si segnala in primo luogo che sarebbe importante che le équipe di gestione potessero dedicare più tempo alla pianificazione e al sostegno degli studenti e delle loro famiglie, riducendo il tempo dedicato a compiti organizzativi e burocratici. Si dovrebbe pertanto prendere in considerazione la ridistribuzione delle funzioni.

Inoltre, dovrebbero essere progettati dei corsi di formazione per facilitare lo sviluppo delle capacità di leadership e di coordinamento dei gruppi, con attenzione ai progetti interdisciplinari, alle metodologie innovative e al benessere emotivo degli insegnanti. Per questi ultimi, si dovrebbero incoraggiare incontri, dibatti, comunicazioni e informazioni per creare un clima di sostegno e fiducia per il loro sviluppo personale e professionale.

Il messaggio trasmesso dai gruppi dirigenti sembra andare nella direzione di rafforzare l’identità salesiana. E potrebbe essere un buon approccio quello di collegare l’identità salesiana con alcune delle principali aree di interesse delle équipe direttive e docenti, come l’innovazione pedagogica, l’inclusione educativa o il benessere emotivo.

La proposta principale per migliorare la qualità delle scuole, in definitiva, è un insegnamento più attivo, cooperativo e basato su progetti.

L’impegno per un’educazione inclusiva si basa in larga misura sul sostegno delle équipe di gestione, così come sull’accompagnamento degli alunni e sulla cura del rapporto con le famiglie.

Da ultimo è stato ricordato che temi e conclusioni di questo raduno verranno ripresi in futuro con le Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA).

AM: Quarto incontro del Percorso Nel Cuore del Mondo

Sabato 21 e domenica 22 gennaio 2023, presso la casa delle Figlie di Maria Ausiliatrice e la Comunità Proposta di Valdocco, si è svolto il quarto incontro del Percorso nel Cuore del Mondo.

Il tema dell’incontro è stato La spiritualità giovanile salesiana missionaria, che si declina attraverso i 5 Pilastri (quotidianità, gioia, amicizia con Gesù, Chiesa e Maria e servizio), dai quali i ragazzi si sono lasciati provocare. Questa spiritualità affonda le sue radici nel Sogno dei Nove anni e trova pieno compimento nel sogno missionario di Don Bosco, che, ancora oggi, invitano ciascuno a ricercare il colore del proprio carisma e viverlo nella quotidianità.

“Vivo la gioia e il servizio come un’unica energia interiore che mi spinge a riconoscere l’amore di Dio e verso Dio nell’amore degli altri e verso gli altri. Chi vuole fare esperienza di Dio deve fate prima esperienza dell’uomo.”

Per rispondere alla domanda: “Come nasce una vocazione missionaria?” hanno dato la loro preziosa testimonianza di missionari salesiani suor Silvia Melandri,  missionaria in Benin, e don Gianni Rolandi, missionario in Kenia. Dalle loro parole i ragazzi hanno appreso che la vocazione missionaria, come qualunque altra vocazione, è prima di tutto un dono di Dio e sta dunque a noi scoprirla, mettendoci in ascolto del nostro cuore e facendoci accompagnare nel cammino di discernimento, certi che Dio desidera la nostra felicità.

I ragazzi hanno vissuto dei momenti significativi e profondi di condivisione tra loro e con i partecipanti al percorso Buoni Cristiani e Onesti Cittadini: la cena del sabato, momenti di gioco nel dopocena, la visita della Tipografia Storica Salesiana, l’adorazione e la messa della domenica mattina.

Un weekend intenso, di scoperta e condivisione che testimonia la voglia dei giovani di vivere consapevolmente il loro presente e compiere scelte coraggiose.

“Dio ci può salvare solo nel presente: comunica al massimo dell’intensità quando siamo presenti, a noi stessi, agli altri, a Lui.”

AV: Terzo weekend dei Gr Discernimento

Il weekend del 14 e 15 gennaio 2023 ha visto il terzo incontro dei ragazzi che hanno iniziato il percorso dei Gr discernimento, presso la casa delle FMA di Susa.

I ragazzi si sono confrontati sul tema dell’Eucarestia e come viverla, sia durante a Celebrazione Eucaristica, sia nella propria vita.

Attraverso momenti di confronto, riflessione personale e gioco insieme, si sono approfonditi e  rafforzati i legami tra i ragazzi e con gli accompagnatori.

La sera, dopo il momento di convivialità e gioco, si è pregato il rosario sotto le stelle, per concludere al meglio la giornata. I ragazzi sono ripartiti il giorno seguente dopo pranzo, portandosi a casa un nuovo modo di vivere l’Eucarestia e nuovi compiti per una vita da crstiano migliore.

 

Il prossimo incontro dei Gr Discernimento sarà l’11 e il 12 marzo.

 

I GR mi stanno aiutando ad unire la mia dimensione cristiana con quella da studentessa e futura lavoratrice del domani scegliendo di far entrare Dio nella mia vita, vivendo con Lui ogni momento della quotidianità e approfondendo questa relazione vera e sincera.

Sto rispondendo ad alcune domande fondamentali e chiarendo dubbi sul mio futuro, mettendo in luce il valore del servizio e della relazione non solo con Dio ma anche con gli altri.

Sara