CNOS-FAP Piemonte: la formazione a distanza in un questionario

Se il nostro centro (di formazione professionale) dovesse prolungare in futuro l’apprendimento online temporaneo, hai delle perplessità?

L’Associazione CNOS-FAP Piemonte rende noto come i propri allievi hanno partecipato alle attività di formazione a distanza erogate nel periodo di sospensione delle attività in presenza presso i centri di formazione professionale, a causa dell’emergenza sanitaria da COVID-19, per consentire il completamento dell’anno formativo.

A tal fine è stato somministrato agli allievi dei 13 Centri CNOS-FAP del Piemonte un questionario online, erogato dopo un mese di attività allo scopo di raccogliere i dati inerenti agli strumenti informatici utilizzati nella formazione a distanza, il tipo di connessione internet a disposizione e le criticità riscontrate dagli allievi in questo nuovo contesto formativo.

Hanno risposto liberamente al questionario 2740 tra quelli iscritti ai corsi di qualifica e diploma professionale: circa l’80% del totale degli allievi frequentanti.

Sintesi dei dati

  • Il 66% ha accesso a più dispositivi informatici, tra cui sempre un pc o un tablet.
  • Il 44% ha un solo dispositivo disponibile ed il 16% lo deve condividere, mentre il 26% ha solo uno smartphone.
  • Il 56% dispone di una stampante.
  • Il 71% degli allievi dispone di una connessione stabile con traffico dati adeguato, mentre il 29% è nella situazione opposta.
  • Il 70% dichiara di aver svolto le attività con la presenza di un familiare, il 59% di questi familiari ha buone conoscenze informatiche per poter supportare l’allievo in caso di necessità.
  • L’80% dichiara di non avere problemi a proseguire le attività formative con la didattica a distanza, ma è molto preoccupato per l’apprendimento delle competenze pratiche che si acquisiscono in laboratorio.

Considerazioni

Dall’incrocio dei dati inerenti “le caratteristiche della connessione dati” e “il tipo di device utilizzato”, il risultato è il seguente:

il 43% non è nelle condizioni sufficienti per proseguire con la didattica online, perché il 29% non ha una connessione stabile ed il 14% dispone solo di uno smartphone con connessione dati stabile, che se da un lato permette di seguire le lezioni sincrone dall’altro non permette di utilizzare software specifici in uso nelle diverse professioni e partecipare in modo efficace alle attività formative online.

“Questa è la mia casa”: intervista a don Gianni Rolandi sul Colle Don Bosco

Il ritorno dei pellegrini al Colle Don Bosco, il luogo delle origini di San Giovanni Bosco.

Ecco di seguito l’intervista realizzata all’ombra dell’Ausiliatrice a don Gianni Rolandi, Direttore della Comunità Salesiana di Colle Don Bosco.

Tra gli argomenti trattati: la ripresa delle attività di accoglienza dei pellegrini al Colle Don Bosco; i pellegrini da tutto il mondo: cosa cercano al Colle, cosa domandano, cosa raccontano; che effetto fa vivere nei luoghi natali di don Bosco; come vivono gli abitanti di quei luoghi la presenza del Santuario; quali sono le opportunità che offre il Colle; cosa si porta via un pellegrino dalla visita al Colle: l’insegnamento di don Bosco; Mamma Margherita; quale l’attualità di don Bosco oggi e quale la sfida per la famiglia salesiana: il prendersi cura dei giovani e lavorare insieme come famiglia salesiana; il discernimento pastorale.

Il futuro è la nostra missione. Per guardare il mondo con gli occhi di Don Bosco – 4° puntata

“Finalmente mi parve di essere in Australia”.

(Il 4°sogno missionario di Don Bosco, 1885)

Missioni Don Bosco e l’Ufficio di Comunicazione Sociale dell’Ispettoria Piemonte e Valle d’Aosta presentano la quarta puntata de “Il futuro è la nostra missione. Per guardare il mondo con gli occhi di don bosco“.

In questo quarto video, l’opera dei Salesiani di Don Bosco in Australia e in Nuova Zelanda.

Il sogno di Don Bosco della terra australe; Francis Freeman SDB (Direttore Bollettino Salesiano) e l’arrivo della prima missione dei Salesiani del 1923; l’impegno dei Salesiani in Oceania dalla prima missione a oggi: l’azione educativa e di primo annuncio; le Scuole Salesiane nell’area di Melbourne e l’attenzione alla cultura indigena locale dei ragazzi; le attività educative extrascolastiche nell’area di Melbourne con il Centro giovanile “Don Bosco Hostel”; l’attività pastorale che quelle terre devono affrontare: l’accoglienza dei migranti dalla Birmania; l’impegno dei Salesiani nel creare una comunità affiatata che valorizzi le differenti caratteristiche e tradizioni dei migranti e rifugiati con quelle delle molte etnie locali, per farli “sentire a casa”; l’esperienza di Don Bosco; la ricerca di una opportunità: i salesiani cercano di dare forma al sogno di Don Bosco adoperandosi affinché alle opportunità di crescita professionale si affianchino realmente quelle della crescita umana e nella fede in Gesù.

L’impegno a scuola al tempo del lockdown: intervista a don Claudio Belfiore

Un ambiente familiare in cui salesiani, insegnanti, educatori, genitori, allievi sono rimasti uniti per un insegnamento serio e di qualità anche durante il lockdown, preparando al futuro 1160 ragazzi. Ecco di seguito l’intervista realizzata all’ombra dell’Ausiliatrice a don Claudio Belfiore, Direttore dell’Istituto Internazionale Salesiano Edoardo Agnelli.

Tra gli argomenti trattati: l’offerta formativa dell’Istituto Agnelli; come hanno vissuto i giovani la maturità di quest’anno al tempo del Covid-19: con grinta, gioia e impegno; il riconoscimento dell’impegno dei giovani nell’affrontare gli esami e il periodo dell’emergenza sanitaria; l’acquisizione di competenze e capacità nuove; la paura di ritornare al periodo del lockdown il quale ha mortificato soprattutto le relazioni con i giovani; la creazione di nuovi canali e nuovi modi nell’apprendimento e per mantenere il contatto con gli studenti e gli allievi; la didattica a distanza; la solidarietà emersa durante il periodo di chiusura; la fatica del disorientamento; la scuola pubblica statale e la scuola pubblica paritaria: un cammino insieme nel dovere e nel diritto all’istruzione; il prossimo passo da intraprendere per la scuola pubblica paritaria: la detraibilità fiscale della retta e il sostegno dei diversamente abili; un sogno per il 2020/2021: “Tutti a scuola, in presenza!”

“Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza”: l’ordinazione presbiterale di sabato 4 luglio

Sabato scorso, 4 luglio 2020, presso la Basilica Maria Ausiliatrice di Torino Valdocco, per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di Mons. Piero Delbosco (Vescovo di Cuneo e di Fossano), sono stati ordinati sacerdoti 3 giovani salesiani dell’Ispettoria del Piemonte e Valle d’Aosta:

  • Alessandro Basso

  • Dies Stylo Babu

  • Michael Pagani

“Siamo qui come Chiesa insieme per celebrare la bontà di Dio e per celebrare la sua grazia che ancora una volta ci benedice”.

“È un grande onore per me essere qui a presiedere questo momento di Chiesa in cui questi nostri tre amici riceveranno il secondo grado del sacramento dell’ordine, il presbiterato. Vi assicuro che sono ben cosciente che le 3 sedie su cui voi state sedendo adesso sono “le più scomode” che ci sono in tutta la chiesa. E noi sacerdoti lo sappiamo molto bene! E se vi tremano le gambe sappiate che è normale: stiamo vivendo un qualcosa che ci sorpassa. Se questo avviene e solo per grazia di Dio”.

(Mons. Piero Delbosco, Vescovo di Cuneo e di Fossano, durante l’ordinazione)

L’accoglienza ai pellegrini: intervista a Don Rafael Gasol

L’accoglienza ai tanti pellegrini che si recano a Valdocco. Ecco di seguito l’intervista realizzata all’ombra dell’Ausiliatrice a don Rafael Gasol, Salesiano Responsabile dell’ospitalità presso Valdocco.

Tra gli argomenti trattati: l’impegno di far conoscere Don Bosco; l’accoglienza; la prima volta a Valdocco, l’emozione nel 2000; i 6 anni a Valdocco; l’incontro con i tanti pellegrini: cosa cercano e cosa si aspettano quando arrivano a Valdocco;  le nazionalità principali dei pellegrini; la formazione dei laici sul carisma di Don Bosco; il saluto e il ringraziamento dei pellegrini; il “sentirsi a casa”; i fedeli della città di Torino; l’invocazione di Domenico Savio; i volontari di Don Bosco; un messaggio di speranza.

Il futuro è la nostra missione. Per guardare il mondo con gli occhi di Don Bosco – 3° puntata

Qual è il viaggio interiore che spinge un giovane salesiano a diventare missionario partendo per giocarsi la propria vita in un punto molto lontano da casa?

Missioni Don Bosco e l’Ufficio di Comunicazione Sociale dell’Ispettoria Piemonte e Valle d’Aosta presentano la terza puntata de “Il futuro è la nostra missione. Per guardare il mondo con gli occhi di don bosco“.

In questo terzo video, la storia del missionario salesiano Felice Molino, partito da Castelnuovo Don Bosco per raggiungere il Kenya.

Scuola: incontro di formazione on-line

Scuola: incontro di formazione “Il metodo di studio – approfondimenti” – intervento di don Loris Benvenuti

Nella giornata di ieri, 1° luglio 2020, si è tenuto on-line l’incontro di formazione rivolto a direttori, economi e presidi delle Scuole Salesiane dell’Ispettoria del Piemonte e Valle d’Aosta sul tema “Il metodo di studio – approfondimenti” (corso 8).

All’interno del corso è intervenuto don Loris Benvenuti, salesiano docente allo IUSVE di Mestre con la proposta di una rilettura pedagogica del vissuto durante il lockdown e le relative sfide per la scuola. Di seguito il video dell’intervento di don Loris Benvenuti, il quale si è focalizzato principalmente su 5 punti facendo riferimento all’opera di Silvano Petrosino “Lo scandalo dell’Imprevedibile. Pensare l’epidemia” (Editore Interlinea – 2020), docente dell’Università Cattolica di Milano.

I 5 punti trattati:

  1. L’irruzione dell’imprevedibile. Lo sconvolgimento che ha portato l’emergenza sanitaria e il nuovo modo di pensare;
  2. La scienza e l’immagine della scienza che si è sviluppata soprattutto in questo periodo particolare;
  3. La libertà di ciascun individuo;
  4. Una realtà difficile come quella della morte di cui si è avuto esperienza durante l’emergenza;
  5. “Che cosa fare”: prospettive e sfide.

Scuola: incontro di formazione “Tutoraggio efficacia e risultati” – intervento di don Giovanni Fasoli

Il successivo incontro, del 2 luglio 2020, rivolto a direttori, economi e presidi delle Scuole Salesiane dell’Ispettoria del Piemonte e Valle d’Aosta ha riguardato invece il tema “Tutoraggio efficacia e risultati”(corso 8), con l’intervento di don Giovanni Fasoli

Il futuro è la nostra missione. Per guardare il mondo con gli occhi di Don Bosco – 2° puntata

Le migrazioni in Africa, in particolare in Sudan.

Missioni Don Bosco e l’Ufficio di Comunicazione Sociale dell’Ispettoria Piemonte e Valle d’Aosta presentano la seconda puntata de “Il futuro è la nostra missione. Per guardare il mondo con gli occhi di don bosco“.

In questo secondo video, la storia del coadiutore salesiano Jim Comino, missionario da molti anni in Sudan, in merito all’impegno dei Salesiani a favore dei profughi del Sud Sudan.

Nel video, il preambolo a cura di Elisabetta Gatto, dell’Ufficio progetti Missioni Don Bosco, riguardo agli ultimi dati relativi alle migrazioni nel continente africano.

L’emergenza sanitaria con gli occhi di un sacerdote cappellano di un ospedale: intervista a don Luca Cappiello

Il periodo dell’emergenza sanitaria con gli occhi di un sacerdote cappellano di un ospedale. Ecco di seguito l’esperienza e la testimonianza di don Luca Cappiello, Parroco presso la parrocchia “Risurrezione del Signore” ed Assistente religioso presso l’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino grazie all’intervista all’ombra dell’Ausiliatrice.

Tra gli argomenti trattati: i tempi difficili trascorsi durante l’emergenza sanitaria COVID-19; la scienza e la presenza umana all’interno dell’ospedale; l’accompagnamento spirituale agli operatori sanitari; la necessità da parte dei pazienti di ricevere l’eucaristia e un conforto fraterno; l’impossibilità di salutare personalmente i familiari mancati; le ferite dello spirito e i momenti di silenzio; i miracoli quotidiani all’interno dell’Ospedale San Giovanni Bosco; la riscoperta di una Chiesa vicina e viva; l’insegnamento appreso dall’emergenza sanitaria come il riconoscimento delle nostre fragilità; l’esperienza del dono; il compito dei sacerdoti in questo tempo particolare; l’importanza della riconciliazione in famiglia, del sopportarsi e del supportarsi; quanto le parrocchie si riscoprono al centro della sfida contro la povertà nei nostri territori.