“Fino all’ultimo respiro”: il canto dei giovani MGS

Un gruppo di giovani del Movimento Giovanile Salesiano del Piemonte e Valle d’Aosta in modo spontaneo e con coraggio, ha scritto e composto un canto: “Fino all’ultimo respiro“.

“Ho promesso a Dio che fino al mio ultimo respiro sarebbe stato per i miei poveri giovani. Io per voi studio, per voi lavoro, per voi vivo. Per voi sono anche disposto a dare la vita.”

Da questa citazione nasce una canzone, che interpella tutti i giovani in cammino che cercano qualcosa di più di una vita per sé stessi, consapevoli di non essere mai soli. Basta che aprano lo sguardo perché si accorgano delle persone disposte a dare la vita per loro fino all’ultimo respiro, proprio come Don Bosco. Tanti giovani di diverse realtà salesiane si uniscono nella musica in questo periodo apparentemente buio. Anche da lontano si può essere MGS, ci si può sentire vicini, condividendo passioni, doni, talenti.

Fino all’ultimo respiro

Cos’è che cerco quando sono triste?
Cos’è che non vedo ma che esiste?
Dov’è il senso quando sono solo?
Ma tu mi guardi?

Se ti fidi scoprirai, c’è chi ti attende e non lo sai.
Qualcuno che può far di te chi sei chiamato ad essere.
Se ti guardi attorno c’è qualcuno che dà la vita per te,
fino all’ultimo respiro

Ora ho tra le mani qualcosa più grande di me
Che può guidare i miei sogni a splendere.
Come potrò portare avanti la mia missione?
Ma ora so che mi guardi.

Se ti fidi scoprirai, c’è chi ti attende e non lo sai.
Qualcuno che può far di te chi sei chiamato ad essere.
Se ti guardi attorno c’è qualcuno che dà la vita per te,
fino all’ultimo respiro

Resterò con voi fino all’ultimo respiro (x5)
Resterò con voi

Se ti fidi scoprirai, c’è chi ti attende e non lo sai.
Qualcuno che può far di te chi sei chiamato ad essere.
Se ti guardi attorno c’è qualcuno che dà la vita per te,
fino all’ultimo respiro

Partecipanti:

Teresa Rossi – San Paolo; Matteo De Salvo – San Paolo; Simone Baldi – Michele Rua; Elena Inversi – Michele Rua; Francesca Compierchio – Michele Rua; Ilaria Compierchio – Michele Rua; Lisa Strumia – Michele Rua; Federico Milanesi – Michele Rua; Federica Gerrard – Maria Madre della Chiesa; Giulia Meucci – Maria Madre della Chiesa; Silvia Mandina – Maria Madre della Chiesa; Marco Mandina – Maria Madre della Chiesa; Francesca Lazzarotto – Gassino; Benedetta Lazzarotto – Gassino; Eleonora Cafasso – Oratorio Rebaudengo; Marco Tornambè – Oratorio Agnelli; Mariaelena Aste – San Francesco (Venaria)

“9 passi insieme a Maria”: la Novena di Maria Ausiliatrice realizzata dal Noviziato

Per prepararsi al meglio alla Festa di Maria Ausiliatrice, i giovani del Noviziato del Colle Don Bosco 2019/2020 hanno realizzato una novena dedicata ai ragazzi e le ragazze delle scuole medie:

9 passi insieme a Maria

Dal 15 al 23 maggio, sarà possibile vivere la novena di Maria Ausiliatrice ripercorrendo i luoghi del Colle Don Bosco che parlano di Maria.

Per ogni giorno della novena sono stati realizzati:

  • un video di presentazione di ciascun passo;
  • un appellativo dedicato a Maria;
  • un passo del Vangelo;
  • un pensiero salesiano – i ricordi di don Bosco a partire “Dalle Memorie dell’Oratorio”;
  • una preghiera;
  • l’attualizzazione del passo con l’attività di laboratorio.

Quando ci è stato chiesto di provare a preparare una Novena a Maria Ausiliatrice per i ragazzi delle Scuole Medie, i novizi si sono messi subito al lavoro, con un gran desiderio di rendere un servizio utile in questa tempo di pandemia.
Abbiamo cominciato la “progettazione” domandandoci: qual è la condizione attuale dei ragazzi? Che cosa si stanno portando nel cuore, quali domande, quali difficoltà, quali necessità e desideri?
Dopodiché abbiamo provato ad immaginare che cosa Maria abbia voglia di dire ai ragazzi di oggi, chiusi in casa per la quarantena, e come trasmettere tale messaggio.
Abbiamo poi scelto come “fil rouge” della Novena la presenza di Maria nella vita di Don Bosco. Da qui dipende anche la successione delle location nei video.
Infine abbiamo provato a mettere insieme il tutto, offrendo anche un impegno da vivere, una preghiera e altro materiale utile per la riflessione.
Noi speriamo di aver fatto un buon lavoro, e ci auguriamo che tale lavoro possa essere utile ai ragazzi!
W Maria e W Don Bosco!

(Don Leonardo Mancini – Maestro dei novizi del Colle Don Bosco)

Il progetto di AGS per il Territorio: “Oggi sto con te. Insieme andrà tutto bene”

Nelle scorse settimane, ha avuto inizio il progetto “Oggi sto con te. Insieme andrà tutto bene” dell’Associazione Giovanile Salesiana per il Territorio (AGS), con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo.

La proposta nasce da una ricognizione rispetto al lavoro fatto in questo periodo emergenziale da parte degli educatori professionali che operano presso il progetto CAM.

Gli educatori sono stati sollecitati a narrare quali fossero le tematiche affrontate durante le telefonate/chat quotidiane avute con le famiglie dei ragazzi seguiti, quali i bisogni più impellenti e quali le fatiche più difficili da affrontare. Si è appreso in questo modo che i bisogni sono molteplici e afferiscono sia alla sfera più psicologica e di accompagnamento della famiglia stessa che al mondo digitale che è entrato in modo preponderante nelle case di tutti, almeno di tutti coloro che sono in grado di permettersi la tecnologia che li connetta virtualmente al mondo scuola ma anche al modo delle “relazioni umane a distanza”. Il progetto nasce così, dalle reali esigenze espresse anche dai ragazzi che si sono sentiti confortati dalla presenza, seppur virtuale, dei loro adulti di riferimento.

Si tratta di:

  • sostenere ed accompagnare i processi dell’apprendimento a distanza;
  • formare gli educatori alle competenze digitali per poter continuare a svolgere il loro compito di vicinanza;
  • offrire uno sportello virtuale di sostegno psicologico leggero a famiglie e ragazzi in particolare affaticamento;

Per il momento è stata avviata la prima delle 5 azioni che si prefigge il progetto, la quale riguarda l’allestimento landing page per la creazione di materiale didattico ed elaborazioni wiki per la gestione delle attività.

I destinatari del progetto sono le famiglie, gli educatori e i ragazzi di tutti i servizi che gli enti ecclesiastici partner hanno in essere presso la propria struttura: CAM, AR per MSNA, Caritas, progetti di sostegno all’apprendimento.

Animatori MGS…un’estate che vuole Speranza

Una grande assemblea online quella di sabato scorso, 2 maggio, che ha visto prendere parte più di 200 partecipanti del Movimento Giovanile Salesiano del Piemonte e Valle D’Aosta, con l’obiettivo di pensare alle possibili attività estive future. Di seguito l’articolo a cura della Segreteria MGS Piemonte e Valle D’Aosta.

Sabato sera, 2 maggio, in video conferenza si è svolta una grande assemblea del Movimento Giovanile Salesiano del Piemonte e Valle D’Aosta, in cui 200 tra giovani, educatori, SDB ed FMA hanno gioito, pregato, pensato per portare idee e possibili attività che si potranno realizzare nella prossima estate.

Come tutti sappiamo sarà un’estate completamente diversa da quelle a cui siamo abituati, questo richiede la capacità di reinventarsi, mettersi in gioco e al servizio di bambini e ragazzi che solitamente incontriamo nei cortili dell’oratorio. È proprio in questo tempo che ci viene chiesto di osare e sognare in grande, con la fantasia dei figli di don Bosco.

La serata è iniziata con un momento di “festa digitale”, con musica e giochi virtuali, per poi dare inizio alla condivisione affidando prima i lavori allo Spirito Santo, per farci guidare in questo cammino nuovo per tutti noi.

L’incontro è proseguito poi con un susseguirsi di interventi da parte dei giovani provenienti dalle case del Piemonte e della Valle D’Aosta; ognuno ha provato a portare proposte e idee per incontrare i ragazzi e giocare insieme a loro in modalità virtuali e a distanza, si è inoltre condiviso ciò che di buono è già stato fatto in questi mesi perchè nessuno si sentisse solo.

Certamente non è facile capire cosa si potrà fare concretamente, poiché ancora non si hanno disposizioni precise da parte delle autorità, ma quello che si è potuto respirare durante l’assemblea è stato l’enorme e dirompente entusiasmo dei giovani dell’MGS nel voler essere protagonisti attivi in questo periodo particolare della nostra storia.

Si è potuto toccare con mano la voglia di rivedersi e pensare insieme, giovani e consacrati, per il futuro che ci attende; il tutto sempre accompagnato da tantissimi sorrisi e un’emozione che si percepiva anche attraverso lo schermo di un computer.

Dopo un’oretta di interventi, l’attuale ispettore don Enrico Stasi ha salutato i giovani dell’MGS e colto l’occasione per presentare il futuro ispettore don Leonardo Mancini, calorosamente accolto da tutti i partecipanti. Don Enrico ha concluso poi questo primo momento con la preghiera e un pensiero di buonanotte, in cui ha ricordato a tutti i presenti l’importanza di tutto il lavoro e il grande ruolo che avremo per i ragazzi in questa estate speciale, in cui il carisma di Don Bosco non potrà essere trasmesso nei cortili dei nostri centri ma dovrà essere presente nelle case di molti e attraverso modalità nuove.

Infine si è ancora dato spazio agli ultimi interventi fino alle 23.00, momento in cui con grande gioia in più di 150 presenti si sono salutati e virtualmente abbracciati, in quel clima di affetto e allegria che sempre caratterizza i nostri incontri.

Sperando che questo cammino possa continuare, come Don Bosco avrebbe voluto, la Segreteria vi ringrazia per la partecipazione e il contributo fondamentale dato da parte di tutti.

La Segreteria MGS Piemonte e Valle D’Aosta

COVID-19: FASE 2, norme di sicurezza per la ripresa

Si rende noto una sintesi sull’obbligatorietà delle misure atte a contenere il contagio in ambienti di lavoro, sulla base delle recenti indicazioni del DPCM del 26/04/2020 e del documento tecnico Inail con le misure di contenimento e prevenzione nei luoghi di lavoro.

Quest’ultima pubblicazione, approvata dal Comitato Tecnico Scientifico istituito presso la Protezione Civile, contiene indicazioni mirate ad affrontare la graduale ripresa in sicurezza delle attività produttive e a garantire adeguati livelli di tutela della salute per tutta la popolazione.

In base a quanto riportato nel documento tecnico, è possibile adottare una serie di misure atte a prevenire/mitigare il rischio di contagio per i lavoratori.

Tali misure sono classificate in:

  • Misure organizzative;
  • Misure di prevenzione e protezione;
  • Misure specifiche per la prevenzione dell’attivazione di focolai epidemici.

Si chiede di prestare particolare attenzione ai seguenti punti:

  1. Controllo della temperatura corporea all’ingresso in azienda:
    Il controllo della temperatura corporea all’ingresso dell’azienda non è obbligatorio. Occorre però precisare che per tutti i cittadini italiani è previsto l’obbligo di restare a casa e avvertire il proprio medico, se si manifesta febbre sopra i 37.5°C; pertanto, ogni lavoratore è tenuto a controllare la propria temperatura corporea prima di recarsi presso la sede di lavoro.
  2. Sorveglianza sanitaria su richiesta del lavoratore “soggetto fragile”:
    I soggetti fragili sono lavoratori che presentano patologie che causano indebolimento del sistema immunitario e/o effettuano terapie con farmaci che possono ridurre le difese immunitarie e/o sono affetti da patologie croniche che possono rendere più suscettibili nei confronti delle infezioni virali e delle loro complicazioni. Occorre sollecitare questi lavoratori ad esercitare la facoltà di richiedere al Medico Competente la sorveglianza sanitaria ex D. Lgs. 81/08, art. 41, comma 2, lettera c), comunicando i propri dati ed un recapito telefonico da trasmettere al medico competente, che provvederà a contattarli.
  3. Gestione di lavoratore che ha contratto SARS-CoV-2 e dei contatti stretti di una persona positiva al tampone:
    Nel caso di reinserimento lavorativo di dipendente definito “contatto stretto” e/o risultato positivo al tampone, contattare gli uffici dell’Economato Ispettoriale per verificare la corretta gestione del caso.

Ringraziamo per l’attenzione e non escludiamo ulteriori aggiornamenti in merito, man mano che verranno disciplinati altri aspetti.

Restiamo a disposizione per i chiarimenti del caso, buona domenica.

Don Mauro Balma

Economo Ispettoriale

Informazione su principali fonti istituzionali di informazione e comunicazione su rischio biologico e soluzioni adottate.

Misure di sanificazione ambienti e igiene personale per prevenire il contagio

Istruzioni su utilizzo dei dispositivi individuali (mascherine e guanti)

Don Leonardo Mancini: benvenuto al nuovo Ispettore!

Si riporta la comunicazione ufficiale riguardo la nomina del nuovo Ispettore per la Circoscrizione Speciale Italia Piemonte e Valle d’Aosta “Maria Ausiliatrice”. Il Rettor Maggiore, con il consenso del Consiglio Generale, ha nominato DON LEONARDO MANCINI Ispettore per il sessennio 2020 – 2026.

Don Enrico Stasi saluta il futuro successore:

Carissimi confratelli e laici del grande movimento salesiano del Piemonte, della Valle d’Aosta e della Lituania, con gioia ho accolto la nomina di don Leonardo Mancini a nuovo Ispettore della ICP.

Don Leonardo è confratello con grande esperienza e di grande equilibrio. Si è distinto nel precedente mandato di ispettore dell’Italia centrale per la capacità di confronto e lo spirito di discernimento in una Ispettoria con tante case, tanti confratelli, tantissimi laici e giovani e con una grande estensione territoriale.
Si ritrova in una nuova Ispettoria sempre con tante case, con tanti confratelli, tantissimi laici e giovani e con il “vantaggio” … di un territorio molto più ridotto.

In questi due anni di presenza nella ICP ha avuto già modo di cominciare a conoscere la nostra realtà e noi abbiamo apprezzato la maturità umana e religiosa con cui ha traghettato il noviziato da Pinerolo al Colle don Bosco oltre che la sapiente guida della comunità dei novizi.

Lo accogliamo assicurandogli la nostra massima collaborazione nello spirito della genuina obbedienza salesiana e con la nostra filiale preghiera.

Don Enrico

Don Leonardo Mancini accoglie la nomina con queste parole:

Carissimi Confratelli di Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania, carissimi laici in ruoli di responsabilità, carissimi componenti della Famiglia Salesiana, e soprattutto carissimi giovani,  un saluto affettuoso a tutti!

Con buona parte di voi – forse la maggior parte – non ci siamo probabilmente mai visti, anche perché io abito in Piemonte solo da un anno e mezzo, da quando cioè sono stato chiamato a svolgervi il servizio di maestro dei novizi. Ma le nostre storie a breve si incontreranno; così ha voluto il Signore, attraverso la scelta che il Rettor Maggiore ed il suo Consiglio hanno compiuto qualche giorno fa. Da parte mia ho accolto con grande trepidazione il nuovo compito, tanto significativo e sfidante, quanto delicato e inaspettato. So bene di conoscere molto poco di questa terra così bella e così unica per noi salesiani; la sua unicità la sto gustando particolarmente proprio in questi mesi trascorsi al Colle Don Bosco. Così come conosco molto poco le comunità religiose e le CEP, e come viene portata avanti la missione educativo-pastorale. Avrò certamente bisogno di aiuto, del vostro aiuto.

Ora che la trepidazione sta lasciando gradualmente il posto alla serenità che nasce dalla fede (spero!), da un po’ di incoscienza e dal desiderio di rispondere con tutto me stesso a quello che il Signore oggi mi chiede, mentre vi assicuro che – pur consapevole della mia debolezza – non mi risparmierò per questa nuova missione, chiedo insistentemente: adesso la vostra preghiera; più avanti la disponibilità all’incontro, al dialogo, alla corresponsabilità, al camminare insieme per il bene dei giovani e di quanti altri sono o saranno affidati alla nostra cura pastorale.
Siete tutti presenti nella mia preghiera (anche se i novizi – permettetemelo – per ora rimangono in testa alla classifica!) e lo sarete ancor di più man mano che passeranno le settimane di questa prossima estate.

Torno a salutarvi con tanto affetto in attesa di potervi incontrare e di poter condividere con voi la vita e la missione, nello stile e con il cuore di Don Bosco
Dio ci benedica e Maria possa essere sempre nostra Madre, Maestra e Guida

Don Leonardo

Nomina dell’Ispettore della Circoscrizione Speciale Italia Piemonte e Valle d’Aosta “Maria Ausiliatrice”

Consiglio Generale della Congregazione Salesiana

Sessione 27 aprile – 8 maggio 2020

Vi comunico con gioia che il Rettor Maggiore, con il consenso del Consiglio Generale, ha nominato DON LEONARDO MANCINI Ispettore della Circoscrizione Italia Piemonte e Valle D’Aosta per il sessennio 2020 – 2026. Don Leonardo ha accettato in spirito di obbedienza questo incarico che assumerà al termine del mandato di Don Enrico Stasi, che ringrazio molto per il suo servizio pastorale, nel prossimo mese di agosto.

Ringrazio, a nome del Rettor Maggiore e del Consiglio Generale, i confratelli che hanno offerto la loro collaborazione, partecipando alla consultazione. E’ anch’essa sicura fonte di incoraggiamento fraterno per il nuovo Ispettore.

A tutti voi ed ai vostri giovani l’augurio di ogni benedizione del Signore per intercessione di Maria SS.ma Ausiliatrice e dei Santi Salesiani che dal cielo accompagnano il cammino della nostra Congregazione.

Un mese con Maria – maggio 2020

Ecco il mese di maggio: mese per eccellenza dedicato a Maria e in particolare, per tutti coloro che sono vicini a don Bosco, il mese in cui si festeggia Maria Ausiliatrice.

Per tutto il mese, la Pastorale Giovanile Ispettoriale, con il contributo della Comunità Salesiana Maria Ausiliatrice, dei novizi del Colle don Bosco, dei giovani della Comunità Proposta di Valdocco, dei chierici dell’Istituto Don Bosco Torino – Crocetta, propone un percorso guidato per riscoprire le gioie ed i frutti della devozione a Maria. La pagina che permette di navigare tra tutti i materiali prodotti ed offerti è disponibile sul sito della Pastorale Giovanile.

Per ogni giorno del mese di maggio saranno disponibili:

  • un’immagine Instagram rivolta a tratteggiare un particolare del “volto di Maria”;
  • un video di spiegazione del pensiero del giorno (realizzato dai chierici della Crocetta);
  • i pensieri di don Bruno Ferrero tratti dal libro “Don Bosco. La storia infinita“;
  • il rimando ad una pagina di materiali pensati per i più piccoli con video-storie, disegni da colorare realizzati dall’artista salesiano Luigi Zonta, un impegno “per essere più buoni” e tanto altro;
  • riflessioni giornaliere rivolte ai ragazzi più grandi.

 

Inoltre, per tutto il mese di maggio, sarà possibile la partecipazione “televisiva” alla S.Messa quotidiana in diretta dalla Basilica Maria Ausiliatrice di Torino (Valdocco) dal lunedì al sabato alle ore 9.00, alla domenica e nei giorni festivi alle ore 12.00, sulla Pagina Facebook ICP, la Pagina Facebook della Basilica e su Rete 7 (canale 12 del digitale terrestre). Sempre sugli stessi canali, a partire dal 15 maggio, avrà inizio la novena di Maria Ausiliatrice in diretta alle ore 17.00.

Pastorale Giovanile: LECTIO DIVINA nel tempo di Pasqua al venerdì sera

Nel tempo di Pasqua, la Pastorale Giovanile del Piemonte e Valle d’Aosta propone un cammino dedicato agli approfondimenti biblici, spirituali e teologici grazie alla LECTIO DIVINA resa disponibile il venerdì sera alle ore 21.00 sulla Pagina Facebook ICP e sul sito della Pastorale Giovanile attraverso una landing page dedicata, così da poter approfondire la ricchezza della Parola di Dio domenicale.

Celebrazione Eucaristica in diretta: vicini al Signore… anche da casa

Sabato 30 maggio – Celebrazione Eucaristica in diretta alle ore 09:00

La vita spirituale non si ferma e non va in quarantena. La Pastorale Giovanile ha programmato una serie di strumenti e di opportunità utili per poterla alimentare. In modo particolare l’Eucaristia domenicale, centro della vita cristiana, sarà resa disponibile nella sua celebrazione con una diretta realizzata, per il mese di maggio, presso la Basilica Maria Ausiliatrice di Torino (Valdocco).

Il venerdì sera alle ore 21.00, sempre grazie ad una diretta Facebook disponibile sui canali ispettoriali, sarà il nuovo giorno dedicato a degli approfondimenti biblici, spirituali e teologici.

Tutti i giorni sarà poi possibile la partecipazione “televisiva” alle ore 9.00 (Tv Rete 7, canale 12 del digitale terrestre e sui social dell’emittente).

Per l’occasione, è stato creato anche un canale Telegram per la diffusione del programma, dal nome “Buona Stampa”, prendendo in riferimento il nome che Don Bosco indicava per il proprio impegno editoriale.

Ecco il programma:

  • Domenica

    Celebrazione Eucaristica in diretta alle ore 12.00.

  • Venerdì sera

    Approfondimenti biblici, spirituali e teologici alle ore 21.00.

  • Tutti i giorni

    Messa quotidiana in diretta alle ore 9.00.

Mettiamo a disposizione alcune opportunità di cammino nel quotidiano. Vivere in casa la fede è possibile, anche in questo contesto così atipico. La PG non vuole lasciare soli i giovani e desidera regalare tempi di luce. Se la parrocchia è la “fontana del villaggio”, come diceva Giovanni XXIII, noi regaliamo almeno un po’ di acqua genuina. Non siamo solo noi a offrire questo: tante e belle sono le proposte che la fantasia della Chiesa sta proponendo.

Crediamo che anche don Bosco donerebbe con la sua santa inventiva fontane di Luce e di Speranza viva: buona sosta di ristoro col Signore.

(Don Fabiano Gheller)

Lettera di Aprile dell’Ispettore ai confratelli

Si pubblica la lettera dell’Ispettore, don Enrico Stasi, inviata ai confratelli in questo mese di aprile in occasione della Santa Pasqua.

Carissimi Confratelli,

in questo Sabato Santo, vigilia della Pasqua di Risurrezione vorrei consegnarvi una delle parole più belle e rivoluzionarie di Gesù, dette proprio nel contesto dell’Ultima cena: “Non vi chiamo più servi, ma amici” (Gv 15, 15). E’ proprio in questo passaggio relazionale che avviene un cambiamento. Finché non diventiamo amici così, non abbiamo fatto accadere veramente il cristianesimo dentro di noi. Se non siamo disposti a questa “rivoluzione relazionale”, abbiamo limitato la grazia in noi.

Questo è vero nel nostro rapporto con Gesù, ma è altrettanto vero nelle relazioni tra noi. “Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri” (Gv 13, 35). In questo tempo dobbiamo riconoscere la CURA di Dio. E’ Lui il primo grande medico che sta curando questa nostra umanità. La sta curando innanzitutto dalla malattia dell’individualismo. Anche del nostro. Un individualismo che spesso trasforma la nostra solitudine in isolamento, con la tentazione di dire che noi (religiosi) dobbiamo essere solo quelli che danno. Pensiamo che questa sia santità, ma questa è una forma di superbia mascherata da umiltà, perché la più grande umiltà è dire che anche noi abbiamo bisogno di qualcuno che ci accolga, ci ascolti, abbia cura di noi, ci faccia essere pienamente noi stessi, ci aiuti ad essere migliori di quello che siamo, ci faccia essere la forma migliorata di quello che noi siamo… Molti dei nostri confratelli, con cui a volte condividiamo solo le cose più superficiali, li perdiamo perché non accettiamo una relazione così profonda da permettere di dirci vicendevolmente la verità, aiutandoci a riappropriarci di noi stessi, ad accettarci e migliorarci. Gli amici veri, non i “compagni di merenda” con cui spesso dividiamo solo mormorazioni, tirano fuori da noi il meglio.

Cari fratelli chiediamo al Signore di crescere nell’amicizia con Lui e che questa amicizia faccia crescere l’amicizia verso i nostri confratelli, che non sono semplicemente dei vicini di tavola, di camera o di banco ma “dei fratelli da amare” (Cost. 50) e con i quali in “clima di fraterna amicizia ci comunichiamo gioie e dolori e condividiamo corresponsabilmente esperienze e progetti apostolici” (Cost. 51).

Per questo tempo che stiamo vivendo prendiamo coscienza che non siamo i primi a vivere momenti di estrema difficoltà o di crisi: l’umanità e la Chiesa sono attraversate da storie simili. Ogni epoca ha avuto le sue crisi e il Signore vi ha sempre risposto non con idee geniali, ma con i Santi. Ogni crisi ha avuto dei Santi, quelli sono stati la risposta di Dio.

O ci facciamo Santi o non abbiamo il diritto di lamentarci. E’ questo che forse dovremmo recuperare, capendo che neanche al Signore piace quello che stiamo vivendo e lo vuole cambiare attraverso la nostra santità. Se poi sta chiedendo a ciascuno di noi di dare il nostro originale e unico contributo a questo cambiamento, è perché la caratteristica dei Santi è l’unicità, l’originalità.

In questo tempo si sentono tante parole, soprattutto dalla TV; forse anche noi nei nostri incontri sempre più social lasciamo scorrere fiumi di parole. Ma, lo sappiamo, la santità non nasce da una tavola rotonda, ma da un’opera di conversione, che significa ascolto di Dio e benedizione della nostra umanità. Dovremmo tornare ad avere nostalgia della santità, ad avere una misura alta della vita. Non dobbiamo accontentarci, né tendere alla sufficienza. Dobbiamo fare tutto il possibile, ma anche più del possibile, liberi nel sapere che, se il Signore ci sta chiedendo di fare qualcosa, sa Lui il perché e sa Lui come. Come il nostro padre don Bosco, anche noi dobbiamo assumerci la responsabilità del nostro presente e domandarci qual è la novità che ha affidato a noi in questo momento. Dobbiamo metterci in gioco, non aver paura di sbagliare o di tentare, ma farlo sempre alla maniera dei Santi.

“Penso ai Santi della porta accanto in questo momento difficile. Sono eroi! Medici, volontari, religiose, sacerdoti, operatori che svolgono i loro doveri affinché questa società funzioni. Quanti medici e infermieri sono morti! Quanti sacerdoti sono morti! Quante religiose sono morte! Mi viene in mente una frase ne I Promessi sposi, del sarto, a mio giudizio un personaggio tra i più semplici e più coerenti. Diceva: «Non ho mai trovato che il Signore abbia cominciato un miracolo senza finirlo bene». Se riconosciamo questo miracolo dei Santi accanto a noi, di questi uomini e donne eroici, se sappiamo seguirne le orme, questo miracolo finirà bene, sarà per il bene di tutti. Dio non lascia le cose a metà strada. Siamo noi che le lasciamo e ce ne andiamo. Quello che stiamo vivendo è un luogo di metanoia, di conversione, e ne abbiamo l’opportunità. Quindi facciamocene carico e andiamo avanti.” (papa Francesco).

Questa Pasqua ci risvegli il desiderio profondo di coltivare l’amicizia tra noi e di fare scelte chiare nel nostro cammino di santificazione, aprendoci sempre di più al fiume di Grazia donata dal fianco squarciato di Gesù.

Prima di salutarvi desidero ringraziarvi per come le comunità stanno vivendo questo tempo intensificando la fraternità e la preghiera. In questo momento un confratello, don Sergio Accornero, è ancora ricoverato in ospedale ma sta rispondendo molto bene alle terapie. Anche altri confratelli di alcune comunità sono stati riscontrati positivi al Covid-19 ma le situazioni non sono gravi e proseguono le cure nelle proprie comunità.

Buona Pasqua cari fratelli, abbracciamo il Signore per abbracciare la speranza.

Torino, 11 aprile 2020
Don Enrico Stasi
Ispettore