Corso formatori: Quale paternità oggi per una maturazione affettiva dei salesiani?
Dall’1 al 3 luglio 2019, si è svolto a Roma (Istituto San Tarcisio) il corso per i formatori delle Case Salesiane delle Ispettorie italiane dal titolo “Quale paternità oggi per una maturazione affettiva dei salesiani?“.
Si riporta l’articolo pubblicato dall’Agenzia d’Informazione Salesiana (ANS) in merito all’evento.
(ANS – Roma) – “Quale paternità oggi per una maturazione affettiva dei salesiani?” è stato lo sfidante titolo di un corso di formazione promosso dalla Conferenza delle Ispettorie Salesiane d’Italia (CISI) e rivolto ai formatori delle case salesiane delle Ispettorie d’Italia. L’evento, tenutosi a Roma, presso l’Istituto Salesiano “San Tarcisio”, dal 1° al 3 luglio, ha radunato circa 25 salesiani.
Ogni anno il Settore Formazione della CISI organizza nei primi giorni di luglio un seminario per i formatori salesiani, dedicato ad approfondire alcuni temi specifici. Quest’anno la scelta è stata quella di approfondire il tema della “paternità” dei salesiani, a partire dall’esperienza di paternità vissuta nella propria famiglia, proseguendo poi con quanto sperimentato nelle tappe della formazione iniziale e con lo sguardo proiettato infine sulla paternità educativa che ciascun Figlio spirituale di Don Bosco, di oggi e di domani, è chiamato a vivere con e per i giovani.
Nella prima giornata, guidata da padre Giovanni Salonia, OFMcapp., Responsabile della Scuola di Specializzazione post lauream in Psicoterapia della Gestalt, i partecipanti hanno esaminato il processo del discernimento vocazionale, a partire dalle Scritture e con dei focus specifici sulla maturità affettiva dei religiosi e dei candidati e sulle patologie incompatibili con la vita fraterna.
A coordinare i lavori della seconda giornata è stata invece un laico, il dott. Tonino Solarino, Psicoterapeuta e docente di Pastoral Counseling presso l’Istituto Teologico “San Tommaso” di Messina. Nelle sue riflessioni il dott. Solarino ha parlato di come creare un clima familiare nel discernimento e nell’accompagnamento formativo e di come procedere nella correzione paterna e nella gestione del conflitto nella fase formativa.
Infine, nella terza e ultima giornata, don Silvio Roggia, del Dicastero per la Formazione della Congregazione Salesiana, coadiuvato anche dal salesiano filippino Raymond Callo, Coordinatore della Formazione salesiana nella regione Asia Est – Oceania, ha illustrato i principali risvolti emersi dalla grande ricerca internazionale del 2018 su “Giovani salesiani e accompagnamento” (a cura del Salesiano Coadiutore Marco Bay); e quindi ha indicato alcune piste di lavoro in risposta alla domanda: “Che tipo di fraternità è richiesta dai giovani confratelli?”.