Intenzione Missionaria Salesiana – Febbraio 2019
/in Notizie ispettoriali /da AdminPer la tratta delle persone.
Per l’accoglienza generosa delle vittime della tratta delle persone, della prostituzione forzata e della violenza. I Salesiani in diverse parti del mondo sono impegnati nella prevenzione e nella accoglienza di bambini e bambine, ragazzi e ragazze, vittime dello sfruttamento e della tratta. Preghiamo per queste presenze affinché siano una cura alle ferite, una famiglia dove s’impara e si sperimenta l’amore vero e una speranza per un futuro
Spazio Fratto Tempo – Riparte la formazione degli operatori
/in Notizie ispettoriali /da AdminNella mattinata di mercoledì 13 febbraio, gli educatori del progetto Spazio Fratto Tempo, sono stati convocati per la prima volta a Valdocco – in Pastorale Giovanile – per un incontro di formazione sul funzionamento della piattaforma online contenente tutti i dati degli utenti, di tutti quei ragazzi che sono parte attiva del progetto. Verrà utilizzata dagli operatori, gli educatori, che sono il motore di queste attività.
Spazio Fratto Tempo è un programma finanziato all’interno di Articolo +1, un bando della Compagnia San Paolo che ha come obiettivo principale l’aumento dell’occupazione dei giovani con difficoltà a inserirsi nel mercato del lavoro e con maggiore attenzione a quelli con bassi livelli di occupabilità. Nato nel 2016, ha avviato nel novembre 2018 la sue seconda attività. (clicca qui per saperne di più).
Si terranno incontri periodici con l’obiettivo di accompagnare, supportare e formare il gruppo dalla realizzazione delle attività, con gli operatori che contattano le imprese e coinvolgono i ragazzi, alla nascita di un’incontro tra le due realtà.
Nella prima parte della mattinata Daniela Gulino, la referente per il progetto articolo+1 e Lisa Zaquini dell’Asvapp (ente valutatore e per indagini statistiche rispetto al progetto) hanno illustrato il funzionamento della piattaforma dove vengono inseriti tutti i ragazzi che sono nel progetto.
Ecco le parole di Daniela Gulino:
“Sono stata invitata da Spazio Fratto Tempo, per un focus di approfondimento rispetto alla piattaforma utilizzata all’interno del progetto per analizzare a approfondire le modalità con cui Spazio Fratto Tempo sarà in grado di portare all’occupazione i giovani NEET.
E’ stato un momento di conoscenza reciproca con gli operatori del progetto e poi di approfondimento, ma anche un’ impostazione per il lavoro che ci vedrà impegnati per i prossimi 24 mesi. Sono state trattate le modalità di utilizzo di una piattaforma online e l’avvio al lavoro NEET, che sono i giovani non in formazione, non in percorsi di istruzione e che non lavorano”.
Nella seconda parte della mattinata invece Alessandro Brescia (referente della progettazione per la parte della pastorale giovanile e AGS) e Nicola Dell’Aquila (referente della progettazione per la parte del Cnos-Fap), hanno fatto un intervento su:
- sull’organizzazione, la supervisione e la formazione,
- le azioni progettuali, degli operatori di spazio fratto tempo,
- gli educatori e gli operatori dei servizi al lavoro (SAL).
L’Italia ricambia l’ospitalità di Panama
/in Notizie ispettoriali /da AdminEcco le notizie che ci arrivano direttamente da Panama dopo la Giornata Mondiale della Gioventù che si è svolta dal 22 al 27 gennaio 2019. Si pubblica un articolo di “Avvenire” che parla del “ricambio ospitalità” da parte degli studenti dell’Istituto Fermi, della città del Canale, dopo aver accolto nella loro scuola i pellegrini italiani alla Gmg stanno visitando il nostro Paese per un’esperienza di scambio e condivisione.
«Grazie a voi abbiamo trovato nuovi amici».
Buona lettura!
Hanno dato il benvenuto ai coetanei arrivati in Centro America per partecipare alla Gmg, li hanno guidati attraverso le bellezze della città, hanno cantato e giocato con loro. E ora 16 studenti dell’Istituto «Enrico Fermi» di Panama vengono accolti dal nostro Paese che ricambia così l’ospitalità ricevuta.
È una storia di amicizia che affonda le sue radici nel lontano fine Ottocento, quando ad emigrare erano gli italiani, e dopo essersi consolidata si è rinvigorita grazie all’esperienza della Gmg. Da tempo, infatti, i ragazzi che hanno terminato il penultimo anno senza insufficienze possono prendere parte allo scambio culturale con il Convitto Umberto I di Torino che comprende anche la visita di alcune delle principali città della Penisola.
Stavolta però il gemellaggio, che tocca il capoluogo piemontese, Venezia, Roma, Assisi, Firenze e Pisa, ha un qualcosa in più: i ragazzi panamensi ritrovano volti conosciuti durante il raduno mondiale e in particolar modo a «Casa Italia», ospitata proprio nella loro scuola, fondata negli anni ’60 da Stefano Cermelli e che oggi, con un migliaio di studenti di 30 nazionalità, è presidio di eccellenza formativa.
«Per gli alunni, lo scambio culturale è un’occasione irripetibile oltre che un incentivo a studiare», spiega Nino Cermelli, figlio del fondatore dell’Istituto Fermi, che, insieme all’insegnante di italiano Beatriz Beltran, accompagna il gruppo. «Quest’anno – sottolinea – si alimenta dell’amicizia con la comunità ecclesiale e con l’equipe del Servizio nazionale per la pastorale giovanile».
A dimostrazione del fatto che basta aprire le porte e le braccia per fare, ovunque, casa.
Stefania Careddu
Le Testimonianze dei ragazzi:
Ana Lucia
«Siamo stati felici di accompagnare i ragazzi italiani, offrire informazioni turistiche, guidarli per le vie della nostra città, dargli la mano». Così hanno potuto portare via con loro una piccola parte di Panama.
Ana Lucia Ureña sorride quando ripensa ai giovani incontrati nei giorni della Gmg, ai due ragazzi di Torino «che erano felici nonostante si fossero persi», a quelli conosciuti a Casa Italia che sembrava «fossero abituati a stare a Panama, anche se faceva caldissimo mentre ci raccontavano che a casa avevano lasciato freddo e neve». Perché l’accoglienza è una questione di porte aperte e di disponibilità, ma anche di voglia di fare un tratto di strada insieme e di condividere storie, nella consapevolezza che ci si arricchisce a vicenda.
«È come se tutte le persone fossero amiche ed era consolante uscire e trovare qualcuno che pur essendo di un Paese lontano in cui si parla un’altra lingua ti salutava con un hola in spagnolo, come se ti conoscesse», racconta la studentessa dell’Istituto Fermi, anche lei tra i volontari a Casa Italia. «È stata una bellissima esperienza, di scambio tra culture», spiega Ana Lucia che è rimasta impressionata dalla «felicità contagiosa che si vedeva in città» e dai «valori che i ragazzi hanno e riescono a comunicare, come ad esempio l’altruismo e la solidarietà».
«C’è stato però un momento che mi ha colpito tantissimo, cioè quando alcuni giovani hanno sollevato un loro amico in sedia a rotelle per permettergli di vedere Francesco che stava passando», confida Ana Lucia ricordando che «un fotografo ha immortalato l’attimo e quell’immagine è diventata il simbolo di Panama».
«Ciò che mi emoziona è che per fare quel gesto, i ragazzi non hanno potuto salutare il Papa che era lì, a pochissimi metri, ma erano felici lo stesso per il loro amico».
Stephanie Lammie
Nelle due settimane trascorse a Torino per lo scambio culturale con i coetanei del Convitto Umberto I, non ha potuto fare a meno di incontrare quella che chiama “la mia famiglia italiana”». Anche se ospitata in un’altra casa, infatti, Stephanie Lammie ha voluto riabbracciare la mamma, il papà e le due ragazze che hanno accolto sua sorella qualche anno fa e che poi hanno ricambiato la visita recandosi a Panama.
«Sono andata a trovarli e a cenare con loro», dice la studentessa dell’Istituto Fermi confermando la forza del legame che unisce i due Paesi grazie al gemellaggio annuale tra le scuole.
E che quest’anno si è ulteriormente consolidato con l’esperienza della Gmg. Durante il raduno mondiale, Stephanie ha fatto parte del gruppo dei volontari del Comitato organizzatore locale.
«Per alcuni giorni ho fatto servizio d’ordine nelle strade vicine al Canale di Panama che erano blindate per il passaggio del Papa e su cui noi dovevamo vigilare perché nessuno cercasse di oltrepassare le transenne. Poi sono stata in uno dei Punti di informazione per dare assistenza ai pellegrini e lì mi sono divertita molto», spiega la studentessa dell’Istituto Fermi che in entrambe le attività ha avuto modo di incontrare tantissime persone di diverse culture e di sperimentare la bellezza della condivisione.
«Ho impressa una bambina con sindrome di Down che voleva vedere Francesco perché sperava che potesse guarirla, ma sono rimasta colpita da una donna adulta, mamma di due pellegrine, che piangeva e pregava», racconta Stephanie che tra gli italiani a cui ha dato una mano ricorda bene un gruppo che, «alla Messa di apertura, non riusciva più a trovare il suo settore perché, per vedere il Papa, tutti i pellegrini si erano mossi spostandosi dai posti assegnati».
Mariana Lopez
Inolvidable», cioè «indimenticabile».
Usa questo aggettivo Mariana Lopez per definire l’esperienza della Gmg, in cui
«abbiamo potuto vedere il Papa, conoscere tanta gente, cantare e ballare per la strada».
Anche lei è stata una delle volontarie di Casa Italia, avendo scelto di dedicare un po’ delle sue vacanze estive ai giovani provenienti dalle nostre diocesi. Ha infatti assistito i pellegrini rispondendo alle domande, dando loro informazioni, ma anche entrando in empatia con i tanti gruppi che passavano per il quartier generale azzurro.
«Mi sentivo male per loro perché dovevano camminare tanto», confida Mariana che ora sperimenta la bellezza dell’accoglienza qui in Italia, in occasione dello scambio culturale a cui partecipa con alcuni compagni. «Torino è una città molto bella con monumenti e luoghi splendidi come la reggia di Venaria, il Museo Egizio, la Mole Antonelliana, ma pure Venezia con i suoi canali e le vie strette lo è», dice senza esitazione la studentessa, felice di poter essere ora a Roma.
Poi, sorridendo, aggiunge: «Dell’Italia mi piacciono molto anche il gelato, che è diverso da quello che mangiamo a Panama, la pizza, gli gnocchi e gli agnolotti».
Eduardo Stanziola
Una partita a basket o a calcio ed è subito gruppo, squadra, amicizia, perché
«l’obiettivo non è vincere, ma stare insieme e divertirsi».
Per Eduardo Stanziola, 17 anni, è questa l’immagine che meglio di altre restituisce il senso dell’accoglienza e sintetizza cosa è accaduto durante la Gmg, in particolare con i pellegrini che facevano tappa a Casa Italia. A dimostrazione del fatto che l’ospitalità è un gioco da ragazzi, nel significato più vero e profondo dell’espressione.
«Per me è stata un’esperienza totalmente nuova: è stato bello incontrare tanti ragazzi simpatici e amichevoli», confida Eduardo che insieme ad altri studenti dell’Istituto Fermi ha prestato servizio come volontario nella sua scuola trasformata per l’occasione in quartier generale della spedizione azzurra.
«Il compito principale è stato quello di dare informazioni, specialmente sulla città e sul quartiere dove erano concentrati i gruppi di italiani», spiega Eduardo che è rimasto molto colpito dal clima di festa che si respirava a Casa Italia e per le vie di Panama.
«C’era ovunque una sensazione di felicità: tutti ci salutavamo, anche per la strada, come se ci conoscessimo da sempre», sorride il ragazzo panamense i cui occhi brillano ancora quando racconta di aver visto papa Francesco passare a pochi metri di distanza, dopo averlo atteso per tre ore, sotto il sole.
Sofia Melamede
Grazie allo scambio culturale tra l’Istituto Fermi di Panama e il Convitto Umberto I di Torino, Sofia Melamede sta sperimentando nel nostro Paese l’ospitalità, la stessa che con la sua famiglia ha offerto durante la Gmg quando ha aperto le porte della sua casa a due ragazze del Guatemala.
«All’inizio è stato strano, ma da subito ci siamo trovate bene. Erano sempre sorridenti e mi hanno trasmesso tanta energia e felicità: sono diventate persone di famiglia», spiega Sofia che è rimasta in contatto con le due nuove amiche e ha raccontato loro del gemellaggio e del viaggio in Italia.
«Una – racconta – è catechista e l’altra è molto devota a Don Bosco: in loro ho visto una fede immensa e questo mi ha fatto capire che chi è venuto in Centro America lo ha fatto per ascoltare le parole di Francesco e comunicarle poi al proprio Paese».
Per la studentessa panamense, «è stato bellissimo ed emozionante vedere gente di tutto il mondo, giovani che cantavano la stessa canzone, ognuno nella propria lingua, e che erano a Panama perché credevano nello stesso Dio e avevano la stessa fede».
Segno che «la religione è universale» e unisce popoli e culture, in un unico abbraccio.
Presentazione Sussidio Estivo 2019 – L’incredibile viaggio
/in In primo piano, Notizie ispettoriali /da AdminSabato 9 febbraio 2019, presso il Teatro Piccolo di Valdocco, è avvenuta la presentazione del Sussidio Estivo lanciato dalla Editrice Salesiana Elledici, all’interno del week end di Anima MGS, che con un momento curato sul palco ha mostrato la storia di questo sussidio con tanto di personaggi e costumi!
L’introduzione è stata fatta da don Valter Rossi, autore salesiano del sussidio, che ha riassunto la storia e dato il via alla presentazione del nuovo inno dell’estate con due ballerine che hanno insegnato i passi ai giovani presenti. “A tutto vapore” è il titolo della colonna sonora che accompagnerà molti centri Estivi italiani.
E’ seguito poi un grande gioco che ha coinvolto tutti i presenti, per concludersi poi con una preghiera di buonanotte in Teatro.
Rivivi qui la diretta della presentazione:
Publiée par MGS Piemonte, Valle d'Aosta e Lituania sur Samedi 9 février 2019
Anima MGS – Secondo appuntamento
/in Notizie ispettoriali /da AdminE’ arrivata anche la seconda tappa di questo percorso che oramai vede lo svolgersi della terza edizione: Anima MGS – l’Arte di Animare. L’incontro si è svolto nelle giornate del 9 e 10 febbraio a Valdocco.
Più di 200 ragazzi sono arrivati da tutte le case dell’Ispettoria Piemontese e con loro tutti i formatori professionisti che hanno portato avanti i laboratori nel pomeriggio di sabato e nel mattino della domenica.
Il week end è iniziato con un momento di accoglienza organizzato dagli animatori MGS presso il cortile San Giuseppe, è proseguito con la presentazione della due giorni nel Teatro Piccolo di Valdocco, dopodichè si sono avviati i 15 laboratori di animazione.
La giornata di sabato si è conclusa con la presentazione del sussidio estivo “l’Incredibile Viaggio”, da parte della Editrice Elledici, che ha tenuto un momento di animazione sul palco del Teatro Piccolo ed ha poi avviato un grande gioco per i cortili di Valldocco. Preghiera per la buonanotte e poi tutti in branda!
La domenica si è aperta con la colazione tutti assieme, è proseguita con la seconda parte dei laboratori la mattina e si è conclusa con la Santa Messa presieduta da Don Enrico Stasi, Ispettore di Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania.
Prossimo appuntamento in data 30 marzo 2019. Clicca qui sotto per saperne di più:
Week end missionario – L’incontro con “l’altro”
/in Notizie ispettoriali /da AdminSi è svolto nel week end del 9 e 10 febbraio 2019, l’incontro del corso partenti con tutti i giovani che si stanno interrogando e formando per capire come gestire un’esperienza missionaria o semplicemente per capire se sono pronti o meno per vivere un’esperienza cosi forte.
Ecco qui di seguito le parole che arrivano dei componenti dell’equipe di animazione missionaria per riassumere le due giornate vissute:
Lasciare spazio alla domanda e allo stupore, rileggere la propria storia attraverso lo sguardo degli altri e non fare delle proprie abitudini una gabbia che ci fa percepire come sbagliato tutto ciò che esce dai nostri schemi.
Nell’incontro interculturale siamo chiamati a far nostri questi atteggiamenti se desideriamo davvero non essere solo una accozzaglia di persone dalla lingua e dal colore della pelle diverso ma un giallo e un rosso che diventano arancione, un verde e un blu che diventano viola.
Pierluigi Dovis, direttore dell’ufficio diocesano della Caritas di Torino, ci ha infatti raccontato che diventare altro da sé non vuol dire assimilarsi ma mantenere la differenza e farne punto di partenza per superare la rigidità della nostra identità. Identità che nell’incontro con un tu si arricchisce di un tassello del mosaico che va a comporre la nostra storia.
Incontrare i minori non accompagnati della comunità del San Luigi e i giovani della movida del sabato sera a Torino ha permesso ai ragazzi del corso partenti di sperimentare la fatica del lasciarsi trasformare in prima persona dalla relazione con l’altro. Per quanto diverse e all’apparenza lontane, le nostre storie sfregano tra loro e il grido che ciascuno di noi ha dentro di sè rimarrebbe eco infinito se non permettessimo a un altro di salvarci.
Che bellezza, alla fine, riscoprirci nuovi, più ricchi e meno soli.
E se la fede – Quarto incontro #cainooabele
/in Notizie ispettoriali /da AdminSi è svolta nella serata di ieri, giovedi 7 febbraio ore 20.30, il quarto incontro del percorso organizzato dalla Pastorale Giovanile a Valdocco – Basilica Maria Ausiliatrice – “E se la Fede avesse Ragione?” dal tema:
Venuti al mondo per (far)soffrire?
#cainooabele
La catechesi è stata condotta da don Fabio Attard, Consultore del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, ed è stata focalizzata su tre punti fondamentali:
- Riconoscere – Il male: come un gesto, un atto, una scelta, compiuto come peccato, ingiustizia, violenza, sofferenza;
- Interpretare – Il male subito: incontrato come sofferenza, limite, fallimento, dolore;
- Scegliere – Gesù: colui che è l’essenza, il senso ultimo delle nostre scelte.
A seguito della catechesi si è svolto poi un momento di Adorazione condotta da don Luca Ramello, direttore Ufficio della Pastorale Giovanile Diocesana di Torino.
Rivivi qui l’incontro in Basilica:
E SE LA FEDE AVESSE RAGIONE? "Venuti al mondo per (far) soffrire? #cainooabele"
E SE LA FEDE AVESSE RAGIONE? "Venuti al mondo per (far) soffrire? #cainooabele" Quarto incontro, 7 febbraio 2019In diretta da Valdocco
Publiée par Luca Ramello sur Jeudi 7 février 2019