Verso il Capitolo Ispettoriale – 9 Dicembre 2018

Domenica 9 Dicembre, in vista del IX Capitolo Ispettoriale, si sono ritrovati tutti i direttori delle case Salesiane dell’ICP accompagnati da due giovani – scelti dagli stessi direttori come portavoce della casa di provenienza – per riflettere e produrre un documento da presentare al Capitolo Ispettoriale.
Queste le parole di Don Luca Barone, direttore del Colle don Bosco e relatore dell’incontro:
La giornata che abbiamo vissuto domenica 9 dicembre è stata una eco salesiana dell’esperienza sinodale della Chiesa.
Vedere radunati i direttori delle case salesiane della ispettoria con due giovani rappresentanti di ogni realtà locale ha impresso una bella fotografia del carisma salesiano in Piemonte e Valle d’Aosta.
Mi hanno colpito sostanzialmente tre cose: l’affetto che i giovani trasmettono per don Bosco e per i salesiani che hanno donato e stanno donando la vita per loro, la serietà con cui i direttori hanno ascoltato e parlato con i giovani del carisma salesiano e del loro futuro, e il senso di responsabilità che emergeva nei lavori di commissione e nella stesura del documento finale. 
La responsabilità di chi sa che don Bosco è uno dono di Dio fatto alla Chiesa e al mondo e che i salesiani e i giovani insieme sono coloro che hanno tra le mani il cuore del suo carisma che vuole guardare avanti.
Mi piace pensare che possa essere la prima di tante altre volte come modalità di vivere insieme il dono e la profezia del carisma salesiano nella nostra terra.
Come salesiano sono convinto che i giovani ci salveranno!

Don Luca Barone

Rivivi tutta la giornata!

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E se la fede avesse ragione? #SenzaInfamiaOSenzaLode

Si ricorda l’appuntamento di questa sera di “E se la fede avesse ragione?”, alle 20,30 presso la Basilica di Maria Ausiliatrice, Valdocco.
Terzo appuntamento di questo percorso iniziato ad ottobre, che tratterà in particolare dell’esistenza come cammino: la grandezza della libertà. Predicherà Don Luca Ramello, direttore dell’Ufficio di Pastorale Giovanile dell’Arcidiocesi di Torino.

 

Per educare un bambino ci vuole un intero villaggio: ecco gli Atelier Educativi Salesiani

Dalla felice collaborazione tra la Pastorale Giovanile Salesiana del Piemonte e Valle d’Aosta e Ausilia Onlus nasce una nuova idea di accompagnamento dei ragazzi in tutte quelle attività volte alla crescita, ovvero l’ “Atelier Educativo” che è “un modo di fare prevenzione consiste nell’individuare azioni in grado di accompagnare i giovani, sin dalla primissima scolarizzazione, con un adeguato sostegno, all’apprendimento, al fine di evitare situazioni di abbandono“, così come afferma don Stefano Mondin, delegato di Pastorale Giovanile del Piemonte e Valle d’Aosta.

Gli oratori salesiani offrono da anni un supporto allo studio per tutti i ragazzi che sentono la necessità ed il piacere di “fare i compiti” con i propri coetanei affiancati da figure adulte che possano aiutarli. Con l’Atelier dell’apprendimento si vuole implementare questo servizio alle famiglie aggiungendo nuove forme di aiuto ai ragazzi.

L’Atelier Educativo Salesiano è un’iniziativa che si ispira al proverbio di origine africana “per educare un bambino ci vuole un intero villaggio”, è un luogo dove il ragazzo potrà trovare lo sport, il teatro, altri coetanei dove fare amicizia, figure adulte di riferimento ma anche sentirsi indirizzato per affrontare l’esperienza dello studio così importante ma anche così complicata per alcuni. Per questo nasce un corso per imparare un metodo di studio tenuto da educatori specializzati con competenze anche per chi avesse disturbi di apprendimento.

Anche i genitori potranno accedere allo sportello a loro dedicato per essere accompagnati nel capire come aiutare il proprio figlio nel cammino della crescita scolastica.

In sintesi, gli Atelier Educativi offrono:

  • SERVIZIO DI “DOPOSCUOLA”
  • TUTORAGGIO INDIVIDUALIZZATO
  • SPORTELLO PER GENITORI
  • POTENZIAMENTO LINGUISTICO: corsi di inglese e francese con insegnanti madrelingua
  • METODO DI STUDIO

Maggiori Informazioni

Destinatari, sedi e approfondimenti
sulle attività di ATELIER EDUCATIVO sul sito della Pastorale Giovanile:

www.pgdonbosco.it

Buona Stoffa – Uno strumento per accompagnare i nostri giovani nel loro cammino

Buona Stoffa è il terzo volume, frutto del cammino di 9 anni, che gli ispettori italiani hanno richiesto agli incaricati Vocazionali d’Italia. Dal 2009 al 2018, i vari incaricati di AV, hanno prodotto tre volumi:

  1. “Darei la vita”, il primo volume pubblicato, per i cammini Vocazionali Ispettoriali: i Gruppi Ricerca, unificati sulle sei ispettorie Italiane;
  2. “Messi Multa”, il secondo volume pubblicato nel 2013, per i cammini di Animazione Vocazionale locali;
  3. “Buona Stoffa”, il terzo volume, un testo per l’accompagnamento personale in stile Salesiano: come accompagnava Don Bosco!

Perchè le nostre case, le nostre opere, possano avere degli accompagnatori, degli altri Don Bosco che oggi possano accompagnare i nostri giovani ad incontrare il Signore e vivere nella gioia piena, come il Vangelo chiede.

A seguire tre video racconto, curati da Don Fabiano Ghellerincaricato di Animazione Vocazionale per l’ispettoria ICP – proprio inerenti all’ultimo volume. Ogni video cercherà di andare a riassumere le tre parti fondamentali del testo per fornire uno strumento diretto a tutte le case.

 

Buona Stoffa 1° Capitolo

 

 

Apertura Ufficiale del IX Capitolo Ispettoriale

Nella giornata di sabato 24 novembre, a Valdocco, si è aperto il IX Capitolo Ispettoriale.

La Solenne Concelebrazione Eucaristica, presso la Basilica di casa madre, a cui hanno partecipato tutti i capitolari oltre a numerosi collaboratori laici, è stata il momento ufficiale di inaugurazione e di affidamento dei lavori a Maria Ausiliatrice.

La preparazione dei lavori è stato poi affidata ad un incontro dal tema “Il Capitolo Ispettoriale incontra il Sinodo” in cui Padre Giacomo Costasegretario speciale del Sinodo – e di don Andrea Bozzoloesperto.
Sono poi stati eletti per alzata di mano gli scrutatori proposti, i Moderatori ed  i membri del gruppo di Redazione.

In conclusione, la divisione in Commissioni per l’elezione del Presidente e Segretario di ogni Commissione.

Gallery su Flickr

Tutte le immagini della giornata.

Vimeo

Un video documentario della giornata con gli interventi di don Andrea Bozzolo e Padre Giacomo Costa.

E’ partito il cammino per diventare animatori: Anima MGS

Ripartiti gli appuntamenti anche per Anima MGS sabato 17 Novembre 2018 a Valdocco.

Circa 200 gli iscritti che si sono immersi in tutti i laboratori per affinare i loro “strumenti” di animazione, dal teatro all’animazione da contatto, dalle dirette streaming ai tecnici luci e video, insomma una serie di molteplici laboratori che hanno offerto molte possibilità di scelta hai ragazzi presenti per venire in contro ai loro talenti.

La giornata è iniziata attorno le 14.30 del sabato con un momento di accoglienza organizzato da alcuni volontari dell’animazione dell’MGS dell’ispettoria e verso le 15.30 si sono avviati i laboratori che sono durati fino alla conclusione del pomeriggio, 19.30.

 

 

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Nomina DPO

La nomina del Responsabile della Protezione dei Dati (Data Protection Officer)…

Buon 10 º compleanno, Zia Jessy!

L’esperienza del Condominio Solidale “A Casa di zia Jessy” a Torino, l’Housing sociale – realizzato con il contributo del Programma Housing della Compagnia di Paolo in collaborazione con Città di Torino, Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale e gestito dall’Associazione Giovanile Salesiana per il Territorio – votato alla solidarietà intergenerazionale, compie 10 anni.

“A Casa di Zia Jessy” è un condominio solidale in cui vivono anziani, donne sole con figli e giovani in uscita da percorsi di riabilitazione sociale. Si tratta di un’esperienza basata sulla combinazione e lo scambio di servizi fra persone di diverse fasce d’età. L’idea originale è quella di welfare generativo: chi è coinvolto non è un semplice fruitore di servizi ma è un soggetto attivo le cui capacità e competenze devono essere valorizzate affinché possano generare servizi a partire dallo scambio intergenerazionale di conoscenze, competenze e piccoli lavori.

In occasione del decennale di “A Casa di zia Jessy”, è stato indetto, Martedì 4 Dicembre 2018 presso la sede del Collegio Carlo Alberto di Torino, p.za Arbarello, 8, un confronto con altre esperienze italiane di Condomini Solidali.

L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti. E’ necessario confermare la propria partecipazione a eventocondominisolidali@programmahousing.org

#1. Mgs Day 2018: le scelte come i semi, da coltivare e curare ogni giorno per crescere

Il 18 Novembre scorso, appuntamento domenicale a Valdocco per gli oltre 300 giovani appartenenti al Movimento Giovanile Salesiano, provenienti dalle diverse case dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice del Piemonte e Valle d’Aosta, per il primo appuntamento dell’anno, denominato “MGS Day“. 

L’introduzione della giornata è stata affidata al visitatore straordinario, inviato dal Rettor Maggiore,  don José Miguel Núñez, che ha invitato l’uditorio a rispondere alla domanda: “Qual è la mia missione?”. Così il tema della giornata si è legato indissolubilmente al tema pastorale dell’anno, sintetizzato nell’hashtag #Iosonounamissione #perlavitadeglialtri.

I ragazzi sono stati accolti in un cortile colmo di giochi adatti alla loro età. Successivamente, in teatro, hanno lavorato, riflettendo intorno ai cosiddetti supereroi: persone chiamate, nella vita quotidiana e concreta, ad essere missione, persone che, costantemente e quotidianamente, si donano agli altri; questo dono autentico è la loro identità e felicitàDopo un momento di gruppo, nel quale hanno approfondito questo aspetto, i ragazzi hanno vissuto un momento di gioco; poi, la possibilità di confessarsi, ascoltando la testimonianza di giovani che stanno vivendo nella quotidianità la loro vita come missione: alcuni hanno raccontato la loro esperienza in “terra di missione”, altri hanno illustrato la loro realtà quotidiana in Italia.

Dopo un momento conviviale e ludico, i ragazzi sono stati invitati a partecipare alla SS. Messa finale presieduta da don Enrico Stasi, celebrata in un luogo-simbolo torinese: la chiesa dei Santi Martiri, in centro, dedicata ai più antichi patroni di Torino, i martiri Avventore, Ottavio e Solutore, che hanno dato la propria vita per testimoniare la grandezza del Vangelo.

Prima del commiato, i ragazzi hanno ricevuto dei sacchetti contenenti dei semi, con questo messaggio: “Vi vengono affidati questi semi. Occorre prendersene cura piantandogli in un vaso, bagnarli ogni 3-4 giorni e metterli in un luogo dove ci sia luce e non faccia troppo freddo. I fiori che cresceranno hanno bisogno di attenzione quotidiane così come la nostra fede che per crescere ha bisogno di preghiera e dialogo con il signore. #Iosonounamissione

 

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“E tu dove abiti” – Finita la mostra missionaria a Valdocco

Casa” è ciò che dà dignità a una persona.  “Casa” è costituita da un luogo e da delle relazioni. Senza uno di questi due elementi perdiamo un pezzetto – neanche tanto insignificante – di noi, della nostra umanità.

Partendo da questa consapevolezza è possibile guardare con occhio nuovo le esperienze di casa che esistono a Torino e non solo, scoprendo dentro la realtà dell’abitare un mondo che merita una riflessione.
Il dramma di non avere una casa, sia essa un luogo o degli affetti, riguarda moltissime persone, ed è stato oggetto dell’impegno di altrettante, grazie alle quali sono nati progetti come le case popolari, le case famiglia dell’Associazione Papa Giovanni XIII, le realtà di housing sociale e i centri che si occupano di provvedere ai bisogni delle persone senza fissa dimora.

Allargando ulteriormente la prospettiva, è facile accorgersi di come nel mondo esistano realtà di abitazione inaccettabili per degli esseri umani, dove persone come i missionari salesiani cercano, giorno dopo giorno, di trovare soluzioni per rendere migliori le condizioni di vita e le prospettive future di chi vi abita.

Questo è il percorso concettuale alla base della mostra missionaria dal titolo “E tu dove abiti?” tenutasi dal 15 al 26 ottobre presso la Casa Madre dei salesiani a Valdocco, Torino, alla quale hanno partecipato quasi 1300 ragazzi di età compresa tra i 13 e i 30 anni.
La mostra è stata ideata e realizzata, con il contributo di Missioni Don Bosco, dall’Animazione Missionaria della Pastorale Giovanile Salesiana di Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania, con l’intenzione di dare seguito alle esperienze dei due anni passati, che hanno visto la creazione di altre due mostre missionarie sul tema dell’accoglienza dei migranti.

Si è trattato di una mostra interattiva, nella quale i ragazzi hanno potuto essere protagonisti e immedesimarsi in situazioni a loro non familiari. C’è stato chi ha ringraziato per la possibilità di scoprire realtà a lui sconosciute e chi si è sentito guardato nella propria condizione abitativa senza giudizio e con profonda comprensione. Ci sono stati sguardi commossi e volti stupiti, in un clima di accoglienza in cui i ragazzi hanno potuto esprimere liberamente le loro idee e ricevere spunti di riflessione.
Dagli insegnanti che hanno accompagnato le classi in visita, sono state apprezzate soprattutto le modalità di coinvolgimento dei giovani, che alternavano momenti di attività interattive, visioni di video e brevi spunti da parte delle guide, giovani volontari formati dagli insegnamenti dell’Animazione Missionaria.

La forma quasi giocosa della mostra ha permesso il passaggio efficace di contenuti molto profondi. L’intero percorso portava ad una considerazione finale:

Se è vero che una casa è data anche da delle relazioni, allora tutti noi non solo abbiamo una casa, ma siamo casa per qualcuno. E’ una grande responsabilità. Dunque, che tipo di casa siamo? Come abitiamo le nostre relazioni? Si tratta di una domanda impegnativa, che i ragazzi in visita si sono portati a casa, ma alla quale è bene che tutti noi proviamo a dare una risposta, consci della grandezza di quello che siamo chiamati a vivere.

 

Articolo a cura di Teresa Furlan.