Evento annullato a malincuore causa previsioni di maltempo, nella speranza, vista la numerosa adesione di più di 2.400 iscritti, di poterlo realizzare il prossimo anno.
Ecco il teaser di lancio del prossimo evento “Savio Club” che si terrà a Colle don Bosco, il 4 maggio 2018, dalle ore 9.30 alle 16.00 dal titolo “Santità possibile!“.
L’iniziativa rappresenta l’occasione di una festa condivisa delle scuole medie, pertanto è rivolta a tutti i ragazzi delle scuole medie del Piemonte e Valle d’Aosta. Buona Visione!
https://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2018/03/Schermata-2018-03-29-alle-13.44.15.png16102860Adminhttps://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2021/04/Nuovo_logo_salesiani_Piemonte.pngAdmin2018-03-29 13:45:362018-07-21 18:35:184/05: una Santità possibile con la festa delle medie targata “Savio Club”
Si riporta, ringraziando “Il Messaggero di Sant’Antonio“, un contributo da uno dei partner di Spazio fratto tempo, Luigino Bruni, economista e storico con interessi in filosofia e teologia.
Un eloquio su come gli antichi scelsero una umile parola dell’economia per dire la parola umana più alta di tutte, così alta da sfiorare il cielo. Ma ci misero una «h» (charitas), per dire che per quell’amore nuovo e diverso la vecchia parola commerciale non bastava: c’era bisogno anche della gratuità, cioè della charis.
“Milioni di persone ogni giorno si spostano, partono, arrivano. Per visitare amici, per vacanze, ma soprattutto per «lavorare». Qualche volta, guardando i molti tir, cargo, navi mercantili, ci chiediamo: che cosa li muove? Per quale ragione questa gente si alza presto al mattino, si mette in viaggio, scambia e traffica? Per gli interessi, per il profitto, per il denaro: è questa la risposta più semplice e immediata che in genere diamo a quelle domande. Se però guardiamo bene, osserviamo con più attenzione e andiamo oltre le prime apparenze, ci accorgiamo che dietro un uomo che si mette in auto, un altro che guida un camion, una donna che cerca di raggiungere velocemente il suo ufficio, ci sono bambini, mogli, genitori. Ci sono persone da amare con i frutti di quel lavoro che li fa svegliare presto, dormire tardi, correre, scambiare. Se quindi fossimo capaci di purificare e ripulire la parola amore da tutte le incrostazioni e sedimentazioni con cui la nostra civiltà dei consumi e del piacere l’ha ricoperta, ci accorgeremmo che dietro i nostri affari e le nostre corse economiche c’è molto amore, e che gli interessi sono spesso il rivestimento di azioni che alimentano le nostre relazioni affettive primarie. Gli economisti guardano il mondo e vedono consumatori nei supermercati che acquistano per massimizzare la loro utilità individuale; imprenditori che fanno nascere imprese per massimizzare i profitti; risparmiatori che investono per massimizzare le rendite finanziarie. Ma quando e se gli economisti escono dai libri astratti e dai modelli teorici e si mettono a parlare con la gente in carne e ossa, si possono accorgere che le donne e gli uomini vanno nei mercati (non sempre «super» ma anche nei negozi ordinari e piccoli del centro) perché devono far la spesa per cucinare qualcosa di buono per i loro figli o per invitare amici a cena; che la maggior parte degli imprenditori fa nascere imprese perché ha voglia di creare qualcosa di bello, o perché non vuole far morire il sogno di una vita dei propri genitori racchiuso in quella fabbrica, oppure per non licenziare i propri dipendenti; che tanti uomini e donne risparmiano per consentire ai nipoti di studiare in una buona università, o per lasciare qualche cosa ai loro figli. E poi scopriamo anche che dietro a chi lascia figli e genitori in un altro Paese per occuparsi dei nostri figli e dei nostri genitori, c’è molto di più degli interessi e del denaro. C’è anche molto, moltissimo amore. Ma dobbiamo essere capaci di vederlo, parlando, ascoltando, guardando ne- gli occhi la gente, soprattutto i poveri. Uscire dall’economia immaginata e incontrare l’economia quotidiana di chi prepara pranzi, fa lezione in classe, ripara un’auto. Se riusciamo a vedere questa economia la scopriremo piena di umanità, di vita, di virtù. E quindi pienissima di amore. Quando i cristiani di Roma dovettero tradurre la parola greca (agape) che Paolo e poi gli evangelisti avevano scelto per dire quell’amore diverso che avevano imparato da Gesù, scelsero charitas. Presero una parola commerciale, caritas, che esprimeva (e ancora esprime) ciò che è caro, ciò che costa. Scelsero una umile parola dell’economia per dire la parola umana più alta di tutte, così alta da sfiorare il cielo. Ma ci misero una «h» (charitas), per dire che per quell’amore nuovo e diverso la vecchia parola commerciale non bastava: c’era bisogno anche della gratuità, cioè della charis. E così inventarono la splendida parola charitas, per dire insieme amore, gratuità e… economia: c’è molta economia nella Bibbia, e molta Bibbia nell’economia. La gratuità per poter cambiare il mondo ha bisogno dell’economia di tutti. L’economia della salvezza non è piena senza la salvezza dell’economia. Perché l’acca della gratuità senza la semplice caritas dell’economia resta un’acca muta.”
https://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2018/03/Schermata-2018-03-14-alle-10.57.20.png173881Adminhttps://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2021/04/Nuovo_logo_salesiani_Piemonte.pngAdmin2018-03-14 10:59:042018-07-21 18:35:28Luigino Bruni – “Charitas: dall’economia la parola più umana di tutte”
Il 3 e 4 Marzo 2018, nonostante le intemperie di questa primavera che tarda ad arrivare, i più audaci sono stati premiati con una due giorni dedicata all’apprendimento, all’espressione artistica e alla condivisione: Anima MGS 2018, il percorso per giovani dai 16 ai 25 anni volto a promuovere il protagonismo giovanile negli oratori, giunto alla seconda edizione con l’ingrediente principe della salesianità, l’Allegria.
22 laboratori e altrettanti professionisti per 219 giovani animatori in un percorso di sperimentazione nelle varie declinazioni dell’arte dell’animazione: dalla scenografia, al teatro, al montaggio video, dalla giocoleria all’equilibrismo, all’animazione da palco con balli e giochi di gruppi e tanto altro ancora per permettere ai ragazzi di acquisire maggiore competenza e un bagaglio di attività teso ad arricchire la propria esperienza e l’oratorio di provenienza. Per l’elenco completo dei laboratori, clicca qui.
Video Speciale AnimaMGS #primaTappa
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Ecco la galleria fotografica di queste prime giornate di ANIMA MGS 2018:
https://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2018/03/Anima-MGS-copertina.png10801920Adminhttps://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2021/04/Nuovo_logo_salesiani_Piemonte.pngAdmin2018-03-06 16:40:282018-07-21 18:35:41Anima MGS 2018: la prima tappa in una galleria fotografica e un video speciale
Nella settimana santa, da Domenica 25 alle ore 18.30 a Mercoledì 28 Marzo alle 18.00, si terranno a Valdocco i Giorni di Comunità Salesiana. Iniziativa dell’Animazione Vocazionale, destinata a ragazzi dalla 5 Superiore in poi che hanno partecipato o stanno frequentando i GR DISC e per coloro che desiderano conoscere meglio una comunità salesiana. Per partecipare è necessario il confronto con il responsabile del proprio centro.
Sono assicurati i tempo dello studio e ovviamente del lavoro. Portare asciugamani, lenzuola e il necessario per lo studio o il lavoro.
L’esperienza non ha un prezzo ma ha un costo: ciascuno contribuisce in base alle proprie disponibilità.
https://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2018/03/Schermata-2018-03-06-alle-14.52.45.png7321008Adminhttps://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2021/04/Nuovo_logo_salesiani_Piemonte.pngAdmin2018-03-06 15:19:322018-07-21 18:35:4725-28 Marzo 2018: Giorni di comunità Salesiana a Valdocco
Continua il ciclo di appuntamenti del CUS – Collegi Universitari Salesiani che in questa edizione segue il leitmotiv “Vivere, Amare e Credere”. Martedì 20 Marzo 2018, accolti nell’aula magna della Facoltà di Teologia della Crocetta, si terrà il secondo incontro su “L’Università: formazione al lavoro e alla vita” condotto dal Prof. Dario NICOLI, illustre esperto di sistemi educativi e docente universitario di Sociologia economica e dell’organizzazione.
Secondo Incontro – Martedì 20 Marzo 2018
TEMA
“L’Università: formazione al lavoro ed alla vita”
RELATORE
Prof. Dario Nicoli – Docente Universitario e Sociologo
LUOGO
Crocetta – Aula Magna della Facoltà di Teologia
PROGRAMMA
ore 20:30 – Buffet
ore 21:15 – Saluti
ore 21:30 – Relazione
ore 22:45 – Fine serata
https://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2018/03/Nicoli-Dario-foto.jpg28324256Adminhttps://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2021/04/Nuovo_logo_salesiani_Piemonte.pngAdmin2018-03-01 11:19:452018-07-21 18:35:5320/03 – Prof. Dario Nicoli: il prossimo ospite degli incontri del CUS
L’8 Febbraio 2018 si è tenuto a Valdocco, nella Basilica di Maria Ausiliatrice, il quarto dei sei incontri di “E Se La Fede avesse Ragione?” rivolti ai giovani, per donare un percorso personale autentico di fede a tutti coloro che vi partecipano.
“Un albero, tanti rami” è stato il tema portante dell’incontro condotto da Don Michele Roselli, che ha fotografato la Chiesa come un albero particolare, ovvero l’albero della Croce, che con i suoi rami, tutti i fratelli che fanno costantemente esperienza nella fede, abbraccia il mondo intero #nessunoescluso, appunto, come ricorda il tema pastorale dell’anno corrente. L’invito a tutti gli astanti è stato quello di coltivare un “noi” credente proteso verso un “tutti”, anche verso coloro che non sono credenti, al fine di essere in comunione con il mondo. Ecco il video dell’intero incontro. Buona Visione!
>>> Prossimi Appuntamenti
8 Marzo 2018 – “E fuori della Chiesa?” 3 Maggio 2018 – “Chiesa in uscita”
Orario e Struttura degli incontri:
ore 19,45 possibile cena al sacco; ore 20,45 ritrovo e accoglienza; ore 21,00 catechesi; ore 21,45 preghiera e confessioni; ore 22,30 conclusione
https://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2018/03/faye-cornish-512495-unsplash.jpg31325568Adminhttps://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2021/04/Nuovo_logo_salesiani_Piemonte.pngAdmin2018-03-01 10:27:382018-07-21 18:35:54Un albero, tanti rami – E se La Fede avesse Ragione? Video del 4º Appuntamento
Si celebra oggi, 23 febbraio, primo venerdì di Quaresima, una Giornata di preghiera e digiuno per la pace, in particolare per il Sud Sudan e la Repubblica Democratica del Congo. L’iniziativa è stata lanciata da Papa Francesco durante l’Angelus di domenica 4 febbraio.
All’Angelus, Papa Francesco propone di guardare “al tragico protrarsi di situazioni di conflitto in diverse parti del mondo” invitando anche i fratelli e le sorelle non cattolici e non cristiani ad associarsi “nelle modalità che riterranno più opportune, ma tutti insieme”.
Preghiera nella Basilica di Maria Ausiliatrice
Nel clima della giornata di preghiera e digiuno indetta dal Santo Padre per impetrare il dono della pace, i fedeli riuniti oggi nella Basilica di Maria Ausiliatrice in Torino sono invitati ad offrire la loro preghiera per le necessità della Famiglia Salesiana presente in Siria.
Questa intenzione è espressa da un cero accesso dinanzi al quadro dell’Ausiliatrice in Basilica. Si tratta di una tappa ulteriore del cammino di ringraziamento e preghiera inaugurato dal Rettor Maggiore don Angel Fernandez Artime nel contesto delle celebrazioni per il 150° anniversario della consacrazione della Basilica di Valdocco.”
Uniti insieme, dunque, per indurre chiunque a un serio discernimento su quanto sta avvenendo nei bassifondi della storia. In effetti, i due Paesi dell’Africa subsahariana per cui pregare e digiunare, duramente provati dalle violenze, sono l’emblema di quelle che il pontefice chiama «periferie del mondo».
Ed è proprio la storia di quelle terre insanguinate che TV2000 ha dedicato alcuni servizi, proposti qui di seguito.
Sud Sudan e Congo, nel cuore del Papa e
al centro della Giornata di digiuno e preghiera
Siamo alla vigilia della giornata di digiuno e preghiera per la pace fortemente voluta dal Papa. Nel cuore di Francesco, la situazione drammatica in Congo e in Sud Sudan, oltre a quella della Siria, paese in cui, negli ultimi giorni, la guerra si è di nuovo infiammata. Da tutto il mondo continuano ad arrivare adesioni all’iniziativa rivolta ai fedeli di tutte le religioni, non solo cristiani. Grande l’impegno della chiesa nei processi di pacificazione nei due paesi africani, dilaniati da guerre civili e piegati da massacri e carestie. Servizio di Maurizio Di Schino
PREGHIERA E DIGIUNO PER LA PACE
Nell’Angelus del 4 febbraio 2018 Papa Francesco è tornato a parlare del tragico protrarsi di situazioni di conflitto in diverse parti del mondo, in particolare in Sud Sudan e Congo. Ha così invitato tutti a partecipare ad una speciale Giornata di preghiera e digiuno per la pace che si terrà venerdì 23 febbraio 2018. In questa occasione abbiamo incontrato alcuni membri della comunità cattolica congolese a Roma: Padre Rigobert Kyungu sj, segretario regionale dei Gesuiti per l’Africa e segretario dei Consiglieri ed Assistenti Religiosi Congolesi di diverse congregazioni a Roma; Barthélemy Hemedi Nasibu, Ricercatore e studente in filosofia politica alla Pontificia Università Gregoriana di Roma e Suor Marie-Pierre OTIBA, segretaria francofona della Sacra Famiglia di Bordeaux. Con loro abbiamo ripreso le parole del Papa del 23 novembre 2017 nella Preghiera e digiuno per il Congo e il Sud Sudan.
In vista della Giornata di preghiera e digiuno per la pace nella Repubblica Democratica del Congo e in Sud Sudan, nata dall’invito di Papa Francesco per evidenziare la situazione drammatica che i due paesi stanno vivendo a causa dei conflitti in atto, dedichiamo il nostro incontro di oggi al Sud Sudan. Abbiamo incontrato tre testimoni di missione in Sud Sudan: Sr Paola Moggi, Direttrice del Centro di Comunicazione Combonifem; Sr Lucia Disconsi missionaria comboniana e Padre Richard Iga Alao dell’Arcidiocesi di Khartoum in Sudan. E con loro, abbiamo riascoltato le parole di Papa Francesco nell’Angelus del 4 febbraio 2018 e in Visita del Santo Padre Francesco alla Comunità Anglicana nella Chiesa «All Saints’» di Roma del 26 febbraio 2017.
Ecco, ancora, un interessante articolo di Avvenire a cura di Giulio Albanese che spiega il significato di questa Giornata di preghiera e digiuno per la pace.
Con la vita degli ultimi. Questa giornata indetta dal Papa
Ciò che conquista gli animi nei discorsi di papa Francesco è il punto di vista: un inedito sguardo extra moenia o “fuori le mura”, che pensa la Chiesa a partire dal mondo, non viceversa. L’odierna giornata di preghiera e digiuno per la pace nella Repubblica Democratica del Congo e nel Sudan Meridionale, alla quale Francesco invita tutti, si inserisce in questo contesto e dovrebbe indurre chiunque a un serio discernimento su quanto sta avvenendo nei bassifondi della storia. In effetti, i due Paesi dell’Africa subsahariana per cui pregare e digiunare, duramente provati dalle violenze, costituiscono l’emblema di quelle che il pontefice, nel suo magistero, chiama «periferie del mondo».
Ed è proprio la storia di quelle terre insanguinate, pur passando dai resoconti della memoria in mani sempre diverse, quante sono le generazioni, che dovrebbe aiutarci a comprendere quanto aberrante sia l’egoismo umano. Essa, infatti, continua a costituire la narrazione permanente, modulata con generi letterari diversi, di modelli di civilizzazione che in fondo hanno sempre generato, oltre alle guerre, esclusione a dismisura.
Il Congo di cui stiamo parlando, ex possedimento personale di re Leopoldo dei Belgi, è un Paese dove le ingiustizie e le sopraffazioni più terribili hanno rappresentato una costante fin dai tempi del colonialismo. E lo stesso ragionamento può essere riferito al Sud Sudan, la più giovane nazione africana, nata a seguito di una consultazione referendaria nel 2011. Ma anche in questo caso, sia prima dell’indipendenza che poi, a dettare le regole del gioco, sono stati i violenti. Pertanto, la licenza di uccidere, calpestando la dignità umana,va condannata e soprattutto scongiurata, promuovendo cammini di pace. Non basta, cioè, invocare la fine delle ostilità perpetrate dai signori della guerra.
Come diceva il compianto arcivescovo di Milano, cardinale Carlo Maria Martini, «la pace ha un costo, la pace si paga. Anche il Vangelo, quando dice “A chi vuole toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello”, fa capire che c’è un prezzo da pagare, che non basta invocare la pace». Bisogna essere disposti a sacrificare anche qualcosa di proprio, per questo grande bene; e non solo a livello personale, ma anche di gruppo, di popoli e nazioni. Andando, soprattutto, al di là di quel perbenismo endemico del nostro tempo, per cui le miserie del mondo sono da addebitare, paradossalmente, alle vittime stesse della miseria, sarebbe opportuno interrogarsi sulle cause, quasi mai mediatizzate, che generano morte e distruzione. Ecco che allora scopriremmo intrighi d’ogni genere legati al diktat dell’interesse, poco importa se di questa o quella oligarchia, di questa o quella multinazionale.
È evidente che una vasta umanità dolente, vittima di soprusi a non finire, patisce innanzitutto e soprattutto le conseguenze di legami interessati, maliziosi e artefatti che dipendono dall’ingordigia di chi guarda solo e unicamente alla massimizzazione dei propri profitti. Bisogna chiedersi, allora, pregando e digiunando – se il nostro presente e il nostro futuro non siano intrappolati nelle strutture di peccato, di cui lo sfruttamento e l’abbandono delle «periferie» sono il segno più evidente.
L’impegno deve essere quello di un decentramento, guardando al mondo dalla parte degli ultimi. Non esserne capaci equivarrebbe al sonnambulismo di una fede disincarnata, oppiacea, relegata nelle sacrestie vetuste che sono l’antitesi della frontiera del Vangelo.
Un percorso di conversione, che la mistica quaresimale propone, nella consapevolezza che «essere morali – con le parole del grande sociologo Zygmunt Bauman – significa sapere che le cose possono essere buone o cattive. Ma non significa sapere, né tanto meno sapere per certo, quali siano buone e quali cattive. […] Essere morali significa non sentirsi mai abbastanza buoni…». Il mistero della predilezione di Gesù per i poveri e la loro centralità nei dinamismi del Regno e della missione suggeriscono a ogni Chiesa, nel Nord come nel Sud del mondo, di condividere la vita dei poveri e questa giornata ce lo ricorda.
https://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2018/02/pope-car-1024.jpg7681024Adminhttps://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2021/04/Nuovo_logo_salesiani_Piemonte.pngAdmin2018-02-23 16:07:072018-07-21 18:35:5823/02: Giornata di preghiera e digiuno per la pace
Il 15 e 16 Febbraio 2o18 si sono tenuti, presso il Colle don Bosco e alcune tappe limitrofe (a Buttigliera e Cascina Moglia), gli Esercizi Spirituali per i ragazzi e le ragazzi che frequentano il biennio delle scuole superiori.
Con “un freddo da Lapponia“, come lo ha definito il delegato di Animazione Vocazionale, don Fabiano Gheller, il quale ha accompagnato i ragazzi in questo fine settimana, qui si sono immersi in un clima di famiglia, di condivisione e di introspezione salesianamente allegra!
Ecco alcune testimonianze fotografiche dell’esperienza:
Si ricorda che è in arrivo a Valdocco un’altra occasione concreta per confrontarsi tra coetanei e salesiani: la Settimana Comunitaria per i giovani (ragazzi) del triennio delle scuole superiori. Si terrà a Valdocco da domenica 25 febbraio a venerdì 2 marzo. Come sempre, sono garantiti i tempi di studio.
Per chi non fosse ancora iscritto, inviare i propri nominativi a don Fabiano Ghellerentro mercoledì 21 febbraio.
https://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2018/02/My-favorite-human-is-turning-27-2-1.png10801920Adminhttps://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2021/04/Nuovo_logo_salesiani_Piemonte.pngAdmin2018-02-20 14:50:082018-07-21 18:36:05Weekend di esercizi spirituali al Colle. Com’è andata?
La Riunione presinodale che si svolgerà a Roma dal 19 al 24 marzo 2018 ha l’obiettivo di dare la possibilità ai giovani di presentare ai Padri Sinodali, che si riuniranno in Assemblea nell’ottobre 2018 sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, un documento in cui esprimono il loropunto di vista sulla realtà, le loro idee, il loro sentire, le loro proposte. Vi parteciperanno 315 ragazzi e ragazze in rappresentanza dei giovani dei 5 Continenti.
Si vogliono però coinvolgere il più possibile i giovani di tutto il mondo. Attraverso i social network anche coloro che non parteciperanno fisicamente alla Riunione presinodale, potranno unirsi a quanti si incontreranno a Roma. Tutti sono invitati a partecipare al racconto collettivo e a far sentire la propria voce, affinché i frutti della Riunione presinodale siano il più possibile espressione dell’intero mondo giovanile.
La Traccia di lavoro
La Traccia di lavoro sarà il punto di riferimento per i lavori della Riunione presinodale. Essa va letta alla luce del Documento Preparatorio e della Lettera del Papa ai giovani, con i quali è in continuità.
Nella Traccia di lavoro è possibile individuare buona parte delle premesse che hanno motivato il progetto “15# (hashtag) per raccontarsi”. “La Chiesa vuole mettersi in ascolto della voce, della sensibilità, della fede e anche dei dubbi e delle critiche dei giovani – dobbiamo ascoltare i giovani.” (Papa Francesco, Catechesi del 4 ottobre 2017). Si cerca in questo modo di attuare al meglio l’obiettivo fissato nel punto 7 della Traccia di lavoro: “La pubblicazione di questa traccia contenente le domande che orienteranno i lavori della Riunione pre-sinodale vuole essere una forma di coinvolgimento di ciascun giovane e dei gruppi giovanili del mondo intero, affinché possano prepararsi per dare il loro contributo online durante la Riunione pre-sinodale”.
Alcuni giovani invitano gli altri giovani a partecipare all’evento. L’invito è rivolto a tutti: a chi appartiene in modo più o meno deciso alla Chiesa Cattolica, alle altre confessioni cristiane o ad altre religioni e a chi non crede in Dio. Il Sinodo riguarda tutti i giovani. Rispondendo all’invito, si prenderà parte al percorso che la Chiesa sta compiendo.
https://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2018/02/1518166003673.jpg5271280Adminhttps://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2021/04/Nuovo_logo_salesiani_Piemonte.pngAdmin2018-02-16 17:31:172018-07-21 18:36:09Partecipa anche TU! Riunione presinodale dei giovani 19 – 24 marzo 2018
Nel 2017 sono arrivati in Italia 13.418 minori stranieri non accompagnati (fonte: Min. Interno – settembre 2017). Una parte di questi, una volta identificati, diventano irreperibili quindi non sono più rintracciabili nelle strutture in cui sono stati accolti. Minori invisibili che vivono in precarie condizioni igieniche, con difficoltà a procurarsi cibo e vestiti e che trascorrono la notte in alloggi di fortuna. Sono passati dai 1.754 del 2012 ai 6.561 di fine 2016 e rappresentano un quarto dei minori accolti all’interno strutture di accoglienza. A queste cifre vanno aggiunti i msna che non vengono intercettati alla frontiera o nei luoghi di sbarco.
Si tratta di circa 5000 ragazzi invisibili che gravitano attorno alle stazioni centrali delle aree metropolitane italiane e che ogni giorno rischiano di essere coinvolti in attività criminali o in circuiti di sfruttamento sessuale.
Il progetto “M’interesso di te” è stato pensato per contenere questo fenomeno, ricostruendo un rapporto di fiducia con questi ragazzi, condividendo i loro bisogni e tentando di reinserirli nel circuito di accoglienza. Le attività, sostenute grazie al fondo beneficenza di Intesa San Paolo, si svolgono a Torino, Napoli e Catania nei quartieri limitrofi alle grandi stazioni. Una rete composta da educatori di strada, psicologi e volontari che garantiscono subito a ciascun ragazzo intercettato, sostegno e protezione. In una seconda fase, viene offerta loro la possibilità di seguire un corso di lingua italiana, di ricevere assistenza legale per l’iter di riconoscimento, di acquisire competenze professionali e inserirsi nel mondo del lavoro.
Salesiani per il sociale – Federazione SCS/CNOS è impegnata da diversi anni per dare risposte concrete al fenomeno migratorio, tutelando, in particolare, i minori stranieri non accompagnati.
Sono cinque le sedi che attualmente operano nella prima accoglienza di msna con un’utenza di circa 160 posti (mentre 18 sedi sono attive nella seconda accoglienza). Un appello all’umanità ribadito anche dal rettor maggiore dei salesiani Don Ángel Artime in occasione della sua ultima visita a Napoli:
«Davanti a quegli Stati che parlano di chiusura, noi famiglia salesiana possiamo rispondere scrivendo un’altra pagina di umanità profonda. Con le nostre opere possiamo dimostrare che c’è un altro modo di agire per esempio accogliendo questi giovani, che in cerca di maggiore dignità hanno lasciato la propria terra. Sono convinto che oggi Don Bosco farebbe lo stesso».
https://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2018/02/minteresso_di_te_grafica.png4501500Adminhttps://salesianipiemonte.info/wp-content/uploads/2021/04/Nuovo_logo_salesiani_Piemonte.pngAdmin2018-02-16 10:30:042018-07-21 18:36:11M’interesso di te. Per proteggere i minori invisibili