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Università Pontificia Salesiana, inaugurato l’anno accademico: “Cambio di epoca e grazia della speranza”

Dal sito dell’agenzia salesiana ANS, l’inaugurazione dell’anno accademico dell’UPS a Roma.

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(ANS – Roma) – Si è celebrata ieri, giovedì 14 ottobre 2021, l’inaugurazione dell’Anno Accademico 2021-2022 dell’Università Pontificia Salesiana (UPS). Il Rettor Maggiore e Gran Cancelliere dell’UPS, Don Ángel Fernández Artime, ha presieduto l’Eucaristia presso la chiesa “Santa Maria della Speranza” attigua all’università. Successivamente, nell’Atto Accademico, il neo-Rettore, don Andrea Bozzolo, ha tenuto la relazione introduttiva, seguita dalla prolusione della prof.ssa Susy Zanardo, docente di Filosofia morale all’Università Europea di Roma, sul tema guida dell’inaugurazione e dell’intero nuovo anno: “Con i giovani per un nuovo inizio. Cambio di epoca e grazia della speranza”.

Nell’omelia della Messa da lui presieduta Don Á.F. Artime ha esordito ricordando che “oggi e sempre deve essere per noi, credenti, l’ora dello Spirito Santo, nella guida della nostra vita come credenti, nella guida di un Anno Accademico per ciascuno di noi, nella guida e vita della nostra Istituzione universitaria”.

Poi ha ricordato la missione dell’UPS, “mostrare in che modo la luce della fede generi pensiero e alimenti proposte educative”; e, pensando alle sfide di questo tempo, e al motto prescelto, ha osservato: “solo un’esperienza spirituale più intensa ci offrirà la luce indispensabile per quello che il motto accademico di quest’anno chiama ‘un nuovo inizio’”.

Infine, prima di concludere, ha ricordato che a novembre si celebrerà il centesimo anniversario della nascita di un illustre docente UPS, il venerabile don Giuseppe Quadrio, dal cui esempio ha richiamato l’intera comunità accademica “a chiedere al Signore la grazia di un cuore docile allo Spirito Santo”.

Una volta nell’aula Paolo VI dell’UPS, don Bozzolo ha illustrato a grandi linee i momenti salienti della vita dell’istituzione nell’anno passato, durante il quale, pur nelle difficoltà della pandemia, l’università salesiana ha educato e accompagnato oltre 1.700 allievi, provenienti da 97 Paesi diversi e per oltre la metà laici, grazie al lavoro di 275 docenti.

Quindi, ha tracciato le prospettive per il nuovo anno: “Più che offrire concrete linee operative, che dovranno maturare nel dialogo comune, penso sia compito del Rettore delineare l’orizzonte formativo – culturale e spirituale – entro cui collocare le molteplici attività”; e dopo aver citato il motto guida dell’anno 2021-2022, ha sottolineato la necessità non tanto di offrire nuovi servizi o nuove iniziative, ma di procedere ad un rinnovamento autentico delle dinamiche comunitarie e della capacità di testimonianza. Così ha concluso ribadendo la volontà, sua e della comunità accademica dell’UPS, di “affrontare le sfide che abbiamo davanti per la nostra Università e per il nostro tempo” all’insegna della speranza cristiana.

Da parte sua la prof.ssa Zanardo, dopo aver illustrato con ricchezza di esempi e di citazioni come “in questo momento storico, nella complessità e dissonanza dell’esperienza, resta ineludibile la domanda del senso e sul senso di Tutto”, ha indicato il ruolo dell’università nell’accompagnare i giovani nella loro ricerca delle risposte, e ha incoraggiato questi ultimi ricordando loro: “Siete tessuti di sogni, ma la vostra libertà ha bisogno di legami e radici”.

In conclusione, Don Á.F. Artime ha pronunciato le parole di rito con cui ha aperto il nuovo anno accademico. “In nome del Sommo Pontefice Francesco, e per l’autorità da lui concessami quale Gran Cancelliere, dichiaro aperto l’anno Accademico 2021/2022, ottantaduesimo dalla fondazione dell’università. La benedizione del Signore, l’aiuto di Maria Santissima, Sede della Sapienza, la protezione di San Giovanni Bosco, patrono dell’università, accompagnino il nostro impegno e sostengano la nostra missione”.

Sul canale YouTube dell’UPS sono disponibili i video per rivedere la celebrazione eucaristica e l’Atto Accademico.

E se la Fede avesse Ragione? 2021/2022 – Le ragioni della SPERANZA

Riprendono gli appuntamenti di “E se la fede avesse ragione?” per l’anno 2021-2022: sei incontri rivolti ai giovani per un percorso autentico di fede, organizzati in collaborazione con la Pastorale Giovanile Diocesana. In particolare, in questa nuova edizione, gli incontri avranno come tema “L’amor che move il sole e l’altre stelle” – Le ragioni della SPERANZA.

L’appuntamento sarà sempre presso la Basilica Maria Ausiliatrice di Valdocco dalle ore 21.00 alle 22.30, con possibilità, per chi lo desidera, di una cena condivisa alle ore 19.45. Il primo appuntamento sarà giovedì 14 ottobre.

Per non perdere tutti gli incontri aggiungili sul tuo calendario Google:

CFP VALDOCCO: inizio del nuovo anno formativo 2021/2022

Inizio del nuovo anno formativo, in presenza, per tutti gli allievi del Cnosfap Valdocco, pieno di nuove sfide ed opportunità, con la previsione di nuovi spazi ed attrezzature aggiornate, per dare a tutti i ragazzi qualità ed efficienza.

Di seguito l’articolo completo pubblicato sul sito del Cfp Valdocco.

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l primo giorno di scuola rappresenta per molti studenti l’inizio di un nuovo percorso di vita. Così è stato per per tutti i ragazzi del Cnosfap Valdocco che il 15 settembre scorso hanno iniziato l’anno formativo. Lo stile salesiano di Valdocco ha fatto capolino nei primi incontri con i genitori, finalmente in presenza seppur con l’obbligo del green pass. Per i ragazzi sarà un anno molto frenetico e soprattutto ricco dell’esperienza necessaria per fare della professione scelta una realtà certificata. Sarà certamente importante prepararsi a confrontarsi con docenti vecchi e nuovi, pronti a dare le basi necessarie alla crescita professionale. Questa la chiosa del direttore del cfp Marco Gallo: “Quest’anno ci attendono nuove sfide ed opportunità, abbiamo aggiornato ambienti ed attrezzature per continuare a dare ai nostri ragazzi qualità ed efficienza” Il Cnosfap Valdocco – nell’ accogliere e rincontrare gli studenti di tutte le classi – augura a tutti un buon inizio e come dice Don Bosco: “la più bella passeggiata e il più bel gioco che mi piacerebbe è di poter condurre diecimila giovani in paradiso”.