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Torino: incontro ADMA Primaria con il Rettor Maggiore Don Fabio Attard

Sabato 24 maggio, nei locali di Valdocco, nel corso dei festeggiamenti per la ricorrenza di Maria Ausiliatrice, il nuovo Consiglio dell’ADMA Primaria, entrato in carica proprio il 24 maggio, è stato ricevuto dal Rettor Maggiore Don Fabio Attard.

Durante l’incontro i 6 membri del Consiglio hanno presentato un documento di lavoro, finalizzato ad orientare il cammino del sodalizio nei prossimi due anni. Il documento è stato inteso come uno strumento di lavoro aperto, destinato a guidare il consiglio e l’associazione a Torino Valdocco e nel mondo. Uno degli obiettivi principali del nuovo consiglio, anche in considerazione del minor numero di membri (6 anzichè 8), è spingere per un maggiore coinvolgimento degli altri associati, creando equipe per supportare l’organizzazione delle varie attività.

Don Fabio Attard, nel sottolineare un’incoraggiante crescita dell’ADMA, vista come segno tangibile dello spirito, soprattutto in India, in particolare nella visitatoria di Bangalor, e a Madrid in Spagna, ha invitato a riflettere su questa crescita nel contesto di un cambiamento epocale, facendo riferimento soprattutto alle sfide affrontate dalle prime comunità cristiane, descritte negli atti degli apostoli. In un mondo che, come diceva Papa Francesco, sta vivendo un cambio d’epoca, si assiste ad una crescita delle opere salesiane, anche in contesti umanamente inaspettati, come appunto l’India con una piccola minoranza cristiana.

Il carisma salesiano – ha continuato Don Attard – non è visto come un oggetto statico, ma come “l’azione dello spirito“, che è sempre fluido e dialogante. Il carisma interroga gli associati oggi, così come Maria fu interpellata nell’annunciazione. La bellezza del carisma salesiano è che per Don Bosco non ci sono barriere, non ci sono né culture, né continenti, né contesti nei quali il carisma non funziona. La Famiglia Salesiana, come congregazione e famiglia mondiale, è “molto conosciuta e molto rispettata“. Questa è un’eredità che comporta una responsabilità a 360 gradi. Fondamentale quindi – ha aggiunto Don Fabio Attard – il ruolo dell’ADMA Primaria che deve porsi come animatrice dei vari gruppi nel mondo, mantenendo una grande forza interna, ma incoraggiando a guardare verso l’esterno, pensando “glocalmente” (localmente e globalmente).

Nel corso dell’incontro, il Rettor Maggiore ha inoltre ribadito l’importanza della dimensione mariana nell’identità salesiana, nata dall’incondizionato Amore di Don Bosco per Maria che si lega ad una chiara identità crisitica. Riflettendo ancora sulla crescita, il Rettor Maggiore invita a chiedersi “cosa ci sta chiedendo lo Spirito“. Accanto alla dimensione effettiva e organizzativa, c’è una dimensione affettiva: “l’amore di Dio dove ci sta spingendo?“. Nel domandarsi come accompagnare la crescita e creare una circolarità tra le varie realtà mondiali, Don Fabio Attard ha messo in evidenza che il movimento non deve essere a senso unico (dal centro alle periferie), ma è importante che la periferia diventi anche soggetto, sottolineando inoltre il riconoscimento di cui gode la Famiglia Salesiana, e con questa l’ADMA, anche in contesti molto difficili, laddove è lo spirito che cammina e che parla ovunque. Riconoscimento – ha concluso il Rettor Maggiore – che deve essere considerato come una maggiore responsabilità, legata anche all’essere figlie e figli di un grande sognatore.

Al termine dell’incontro Don Fabio Attard, nel ricevere in dono il foulard dell’ADMA, ha fatto presente che fornirà il proprio contributo al documento di lavoro presentato dal Consiglio che, in coerenza da quanto emerso da quest’incontro, proseguirà nel suo cammino con l’obiettivo di coinvolgere maggiormente gli associati e strutturare l’animazione dei gruppi nel mondo.

Ritiro ADMA Primaria a Cumiana e Valdocco

Nelle domeniche 11 e 18 maggio il gruppo ADMA Primaria si è ritrovato presso la casa Salesiana di Cumiana (Torino) ed a Valdocco per proseguire il cammino formativo sul tema “La Preghiera e le preghiere”.

Oggetto degli incontri, che hanno visto la partecipazione attiva di oltre 100 famiglie nelle due distinte sedi, le preghiere Salve o Regina e Angelus. Al termine delle giornate, è stata officiata la S. Messa, con una particolare intenzione di preghiera per il pontificato di Papa Leone XIV.

L’intonazione complessiva del Salve Regina, il vocabolario che impiega, lo stesso fraseggio, ci introducono in un’atmosfera lontana, dal sapore quasi cavalleresco, ha sottolineato Don Roberto Carelli che ha animato la catechesi a Cumiana. La Salve Regina si apre con un saluto garbato. rivolgendosi a Maria in qualità di Regina. a motivo dell’eccellenza dei doni ricevuti. Venerare Maria come Regina significa riconoscere la sua potente intercessione e ricorrere con fiducia ad essa.

Insieme a Regina Madre di misericordia configura il secondo termine chiave, insistendo sulla maternità di Maria, anzi, sulla sua duplice identità: Madre di Gesù e Madre nostra. Vengono poi introdotti coloro che invocano Maria come Regina e Madre di misericordia:

«A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo, gementi e piangenti in questa valle di lacrime»

La condizione umana viene descritta con poche, rapide parole, capaci però di intercettare l’essenziale. Siamo figli di Eva, coloro che sono segnati dalla macchia di una colpa dalla quale, per grazia, soltanto Maria fu esente e riconosciamo di essere esuli da questo mondo, di tendere col desiderio ai beni del Cielo. La descrizione della condizione umana si completa poi col riferimento a «questa valle di lacrime», espressione che risente dell’era travagliata in cui la preghiera fu composta: frequenti carestie, devastazioni e soprusi, malattie endemiche, rimedi medici inadeguati; un mondo così doveva sembrare davvero un esilio, da cui sperare di evadere il più presto possibile! Nel cuore del Salve o Regina è la supplica a Maria che viene chiamata Avvocata, quasi per accertarci che venga in nostro soccorso.

Due sono le richieste che vengono avanzate: «Rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi» e «Mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno». L’una riguarda il tempo presente, l’altra la nostra vita futura. Nella prima supplica si chiede a Maria di posare i suoi occhi su di noi, quegli occhi che ispirano conforto perché pieni di misericordia; la seconda supplica, quella decisiva, coincide con la nostra salvezza: «Mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno» Sembra infatti di scorgere, implicita, la supplica rivolta alla Madonna di venire Lei stessa a prenderci all’atto della nostra morte e introdurci a Gesù, mostrandoci Lei quel Volto santo.

Una morte così non spaventa; anzi, ha un sapore dolce, quasi desiderabile. Chiudere gli occhi a questo mondo, assistiti dalla più premurosa della Madre, è davvero una grazia incomparabile. E
così, ha concluso Don Carelli, termina la Salve Regina, con lo sguardo e il desiderio rivolti al Cielo: l’atteggiamento spirituale connaturale per un cristiano, in vigilante attesa, per esser pronti a correre incontro al Signore che certamente verrà.

Nella preghiera mariana dell’Angelus, esplorata da Don Manolo Jimenez nel ritiro di Valdocco, è necessario considerare l’irruzione di Dio nella nostra storia e il suo invito ad associarci al suo piano di salvezza, chiamati, come Maria, a concepire la presenza del Signore Gesù. Si esprime quindi una disponibilità totale per il servizio ed una flessibilità nell’accogliere gli eventi inopinati, nonché una apertura ai cambiamenti personali o istituzionali che il discernimento ci suggerisce.

Con l’Angelus si palesa anche la consapevolezza di avere quotidianamente nelle mani la Parola di Dio, punto di partenza delle preghiera e fonte di discernimento.

“Il verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi”.

Diviene – ha concluso Don Jimenez – il nostro modo di far sì che Dio abiti in mezzo a noi: farci per tutti segno e mediazione della carità di Cristo Buon Pastore.

Il prossimo importantissimo appuntamento dell’ADMA Primaria è a Valdocco il 24 del corrente mese per la celebrazione della Festa di Maria Ausiliatrice, con l’annuale processione per le vie di Torino.

156° anniversario della fondazione ADMA: 18 Aprile 1869 – 18 Aprile 2025

Si riporta di seguito il Comunicato Stampa dell’ADMA.

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18 APRILE 1869 – 18 APRILE 2025. 156 ANNI DELL’ADMA.

Mosso dallo Spirito Santo e rispondendo alle urgenze e ai segni dei tempi, Don Bosco diede vita a varie forze apostoliche e a un vasto movimento di persone, che in diversi modi operavano a favore dei giovani e dei ceti popolari.

L’Associazione di Maria Ausiliatrice fu fondata da Don Bosco, come strumento privilegiato per “promuovere la venerazione al Santissimo Sacramento e la devozione in Maria Aiuto dei Cristiani”. Venne canonicamente eretta nel Santuario di Maria Ausiliatrice a Torino, il 18 aprile 1869, e fu “da lui considerata quasi parte integrante della società salesiana”.

Il 5 aprile 1870 Pio IX la eresse in Arciconfraternita, con diritto di aggregare a sé le Associazioni sorte in ogni parte del mondo con le stesse finalità e con la stessa denominazione. Il 5 luglio 1989, il Rettor Maggiore don Egidio Viganò riconobbe ufficialmente l’appartenenza dell’Associazione di Maria Ausiliatrice alla Famiglia Salesiana. I testimoni diretti videro nell’Associazione dei Devoti di Maria Ausiliatrice una delle iniziative più care a Don Bosco e una delle più risonanti, dopo quella delle due Congregazioni religiose dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice e dell’Associazione dei Salesiani Cooperatori.

Fu Mons. Ottaviano Riccardi, Arcivescovo di Torino, ad approvare la formazione dell’ADMA il 18 aprile 1869. Don Bosco ha attribuito la nascita dell’Associazione alle ripetute richieste provenienti da tutto il mondo e da persone di ogni età e condizione durante e dopo la costruzione e la consacrazione della Basilica di Torino. Oltre ad essere un’associazione fondata da Don Bosco, è uno dei 32 Gruppi della Famiglia Salesiana, un’associazione laicale, un itinerario di formazione, santificazione e apostolato salesiano, un cammino condiviso di difesa e testimonianza della fede cattolica; un gruppo che vive e propaga il culto di Gesù nell’Eucaristia.

Far parte dell’ADMA significa percorrere un cammino di santificazione e di apostolato secondo il Carisma di Don Bosco, assumendo come Madre e modello Maria Ausiliatrice. Più di 50 paesi e 800 gruppi. Ciascun gruppo nel mondo si fa interprete della propria realtà locale e attualizza la fedeltà al carisma di Don Bosco, vivendo un cammino di santità e semplicità nel quotidiano. Molto importante il coinvolgimento dei giovani nel cammino spirituale dell’ADMA per far loro sperimentare la maternità della Chiesa e di Maria. Intensa è anche l’azione pastorale ed educativa con le giovani coppie e le famiglie.

Nel 2003 la Santa Sede ha approvato il rinnovato Regolamento, a testimonianza della vitalità dell’Associazione, che desidera camminare in armonia pastorale e spirituale con la Chiesa e con la Famiglia Salesiana. Con l’animatore spirituale Don Gabriel De Jesùs Cruz Trejo, l’ADMA si propone di individuare i percorsi più adatti alle realtà locali per rendere concreta la spiritualità mariana e per mantenere saldi i valori propri del sodalizio, pur riconoscendo di operare in una realtà oggi vieppiù in movimento.

Quest’anno l’anniversario dell’Associazione coincide con il Venerdì Santo che rappresenta, nel mistero della Pasqua, il modo più autentico di vivere e celebrare l’ADMA.

ADMA: Esercizi Spirituali estivi

L’Adma Primaria di Torino propone dal 2009  ai propri associati e simpatizzanti un periodo di ricarica spirituale nel periodo estivo. Nei mesi di luglio e d’agosto nelle case salesiane di Valdocco e Cumiana e a Gressoney quasi 400 persone parteciperanno agli esercizi spirituali: giovani coppie appena sposate, famiglie con 2,3 4 o 5 figli, separati, single, nonni, vedovi, consacrati. Preghiera, fraternità, condivisione, formazione…non solo per gli adulti, ma anche per figli, grandi e piccoli: un cammino a misura di famiglia in cui tutti hanno l’opportunità di crescere nell’amore a Gesù, Maria e ai fratelli.

Alla scuola di San Francesco di Sales nel 400° anniversario della morte approfondiremo i temi della preghiera, della Lectio Divina, delle virtù – dall’umiltà alla carità – declinati in formato familiare. Naturalmente ancorati a Gesù Eucaristia e a Maria Ausiliatrice con i mezzi suggeriti da don Bosco: Rosario, Comunione e Confessione.

È difficile comunicare a parole la bellezza e il calore del clima di famiglia che si respira. Tutti si prendono cura di tutti, e la stessa tenerezza e affetto che si vede verso i più piccoli è quella che si esprime per il Signore e per Maria nella preghiera e nell’amicizia che tutti unisce.

Gli Esercizi Spirituali saranno così distribuiti:

ADMA medie Valdocco – Sulle orme di Domenico Savio

Sono iniziati gli Esercizi Spirituali animati dall’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA) Primaria di Torino e venerdì 2 luglio i partecipanti sono stati accolti nella sede salesiana di Colle don Bosco. Di seguito l’esperienza vissuta da una dei partecipanti, Lucia, che racconta il weekend trascorso.

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Intorno alle 18:00 di venerdì  2 luglio siamo stati accolti nel cortile del Colle don Bosco. Tra canti e balli è arrivato il momento di cenare, così abbiamo formato un cerchio al centro del cortile e ognuno ha mangiato quel che si era portato da casa. Poco dopo ci siamo trovati nel salone ed è iniziata la serata.
Gli animatori si sono sbizzarriti a organizzare canti e giochi di ogni tipo per strappare un sorriso a ciascuno di noi. Finite le attività abbiamo guardato la partita BELGIO-ITALIA e ci siamo accomodati nei dormitori.

La mattina dopo la sveglia era alle 7:30 per poter partire intorno alle 9:00 per una camminata sulle orme di Domenico Savio. Siamo passati per Morialdo e ci siamo fermati per un momento di preghiera e riflessione. Verso mezzogiorno siamo arrivati a Castelnuovo, dove siamo stati accolti in un oratorio salesiano per consumare il pranzo fornitoci dai parrocchiani e per condividere qualche pensiero sul significato di questo cammino.

Circa tre ore dopo ci siano incamminati per tornare al Colle, ma passando per la chiesa dove Domenico, a 7 anni, ha fatto la sua prima comunione. Verso le 17:00 siamo tornati al colle e, dopo esserci lavati, abbiamo fatto la pizzata nel refettorio.

Poco più tardi è stato organizzato il gioco notturno, e infine, per concludere la giornata, abbiamo pregato sotto le stelle.

La mattina dopo, verso le 9:00, abbiamo provato i canti dell’Eucarestia e circa mezz’oretta dopo abbiamo dato un caloroso benvenuto ai genitori con qualche canto e un quiz su Domenico Savio. Poco più tardi, intorno alle 11:00, abbiamo celebrato l’Eucarestia con le intenzioni scritte da giovani e adulti. Finita la Messa ci siamo accomodati in refettorio e abbiamo consumato i pasti portati dai genitori.

In conclusione:
è stato un weekend divertente, pieno di svago e risate, ma non è mai mancata la preghiera, perché senza Dio non possiamo essere felici.

Lucia 

ADMA Valdocco inizia l’estate

Tra giugno e luglio 2021 si svolgeranno gli Esercizi Spirituali animati dall’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA) Primaria di Torino,  in una delle sedi salesiane tra Valdocco, Colle Don Bosco, Avigliana, Cumiana e Saint Oyenne. Di seguito l’articolo pubblicato dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

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L’esperienza degli Esercizi Spirituali delle famiglie, animate dall’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA) Primaria di Torino, questo anno vede numerose famiglie ritagliarsi alcuni giorni in una delle sedi salesiane tra Valdocco, Colle Don Bosco, Avigliana, Cumiana e Saint Oyenne nel periodo giugno/ luglio 2021.

La pandemia infatti ha modificato le modalità di ritrovarsi tutti assieme nello scenario alpino di Pracharbon, ma non ha fatto venire meno la volontà di incontrarsi con cuore nuovo e regole nuove.

Tre giorni quelli dei ritiri proposti per pregare, riflettere, condividere, mettendosi alla scuola di San Giuseppe di cui si celebra il 150-esimo anniversario della proclamazione a Patrono della Chiesa Universale. E allora quale migliore occasione per tornare ancora una volta a Nazareth e dimorare con la Santa Famiglia per diventare sante famiglie!

Contemplare negli esercizi spirituali San Giuseppe e la sua vita silenziosa e casta, sposa perfettamente la spiritualità dell’ADMA di avere Gesù e Maria in casa, di poterli ammirare, amare e servire. E in tale scenario che si colloca la splendida cornice di famiglia di famiglie intergenerazionale che si ritrova al gran completo con i giovani e con le persone più avanti d’età per ascoltare le catechesi dei sacerdoti mentre gli animatori si occupano con dedizione dei figli in uno scambio reciproco e avvolgente.

Ogni giornata degli esercizi è poi scandita da momenti di riflessione personale, di coppia e infine in piccoli gruppi, sempre rispettosi delle norme pandemiche vigenti. Inoltre la giornata di ritiro ruota attorno all’Adorazione Eucaristica, al Rosario e alla Messa, oltre che alla possibilità di confessione personale: il tutto mentre i ragazzi oltre a giocare, realizzano Video testimonial dei momenti vissuti e delle catechesi ascoltate dai loro animatori.

In questo circolo virtuoso la scelta della figura di San Giuseppe – Padre nell’obbedienza e accoglienza – è certamente la testimonianza di tutte le persone e famiglie che in questo tempo pandemico hanno saputo amare in modo discreto e silenzioso, ma non per questo meno presente.

ADMA: XXVI Giornata Mariana Annuale – 4 dicembre 2016

Incontro annuale dell’ADMA – Primaria a Torino Valdocco domenica 4 dicembre 2016. Il consueto incontro della “Giornata Mariana” è arrivata al numero 26. Tema centrale della giornata: “la famiglia”. La riflessione guidata dal salesiano don Silvio Roggia nel Teatro piccolo Valdocco dal titolo “La famiglia culla della vita e dell’amore” sulla scia della Strenna del Rettor Maggiore, ha dato avvio alla giornata dopo la preghiera iniziale.  A seguire un momento di adorazione eucaristica; le testimonianza di ADMA-Famiglie e ADMA-Giovani hanno preceduto il momento conviviale del pranzo.
Nel pomeriggio possibilità di visitare i Luoghi di don Bosco, la preghiera del rosario ed infine la S. Messa celebrata nella Basilica di Maria Ausilitrice presieduta dal neo-rettore don Cristian Besso, nella quale sono stati accolti i nuovi membri dell’Associazione.