Di seguito il comunicato stampa a cura del Cine Teatro Agnelli di Torino.
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“Le mille notti” di Stefano Di Polito arriva al cinema Agnelli, un film per raccontare le nuove generazioni di italiani!
Dopo il successo di Mirafiori Lunapark e Waiting, arriva in sala il terzo lavoro del regista torinese. Protagonisti sono Maali Atila, Adama Diack, Awa Diack, Luisa Zhou, Syed Ashgar e Francesca Augello.
Sei giovani torinesi, cinque dei quali con background migratorio, figli di immigrati provenienti da Marocco, Senegal, Cina, Pakistan e una con genitori trasferiti dal Sud Italia. La pellicola prende spunto dalle novelle mediorientali ‘Le Mille e una Notte’ ed è stata girata interamente nel quartiere Aurora coinvolgendo gli abitanti del territorio attraverso il progetto europeo ToNite.
Alterna scene di fiction ispirate alla raccolta di racconti – in cui hanno partecipato altri “volti noti” del quartiere, come il celebre kebabbaro Faouzì, il venditore di noccioline Tahar, la presidente dell’associazione cinese Zhi Song, lo storico abitante Vitto Taus – a storie di vita dei giovani protagonisti.
Come accadeva per Sheradzade e Dinnerzade, i sei protagonisti si recano a turno dal Sultano (sul lungo Dora) per raccontare le loro storie con la speranza di essere ascoltati e graziati.
L’invito è a riconoscersi nel vissuto degli altri sentendosi esseri umani, perché “il Sultano è nella vita di tutti i giorni” come ricorda una delle protagoniste del film.
In “Mille notti” le storie sono collegate a cinque elementi del paesaggio notturno del fiume e rappresentano una fase della vita che accomuna ogni essere umano.
Le stelle sono il destino, l’acqua è la trasformazione, i ponti sono gli ostacoli da superare, la luce è l’identità che illumina fino all’Aurora, ovvero alla piena realizzazione di sé.
Obiettivo del film è far emergere il grande potenziale della multiculturalità.
Le Mille Notti è una favola contemporanea che narra la realtà attraverso attori non protagonisti dando voce ai giovani di Aurora, a cui ho chiesto di raccontare la loro vita in un Paese che fa fatica a riconoscere la multiculturalità come una ricchezza.
Si tratta di un film sull’importanza di sentirsi fratelli e sorelle indipendentemente dalle proprie origini. Se ascoltassimo cosa hanno da dirci le nuove generazioni, oltre a liberarle dai pregiudizi che continuano a vivere, salveremmo anche noi stessi.
-Stefano Di Polito
Il regista Stefano Di Polito sarà presente in sala il giorno 11 aprile alla proiezione delle ore 21.