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Apertura dell’Anno Pastorale – resoconto

L’1 e 2 settembre si sono tenute a Valdocco le giornate di Apertura del nuovo Anno Pastorale.

La prima giornata è stata dedicata all’incontro dei Consigli delle CEP (Comunità Educative Pastorali) delle diverse opere, mentre il giorno successivo è stato l’occasione di ritrovo, nell’Assemblea Ispettoriale, per tutti i confratelli.

Venerdì 1 Settembre 2017

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Sabato 2 Settembre 2017

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La PhotoGallery

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1 e 2 Settembre: Appuntamenti di Inizio anno Pastorale

Nella pomeriggio del 1 settembre e nella mattinata del 2 settembre, si terranno a Valdocco gli oramai tradizionali appuntamenti di Inizio Anno Pastorale.

La prima giornata sarà dedicata all’incontro dei Consigli delle CEP (Comunità Educative Pastorali) delle diverse opere, mentre il giorno successivo sarà l’occasione di ritrovo per tutti i confratelli dell’Ispettoria nella Assemblea Ispettoriale.

Il programma della due giorni è il seguente:

Venerdì 1 settembre 2017 – Valdocco
CONSIGLI DELLE CEP

Ore 14.30: preghiera e inizio lavori

Ore 15.00: “I giovani: sono diversi dai giovani di una volta? Quali sfide pongono alle nostre comunità?” – don Vincenzo Salerno (Direttore del dipartimento di Pedagogia sociale dello IUSVE – Direttore della Comunità per adolescenti ‘La Viarte’ di Santa Maria La Longa)

Ore 16.00: dibattito e confronto

Ore 16.30: pausa

Ore 17.00: confronto guidato divisi per case

Ore 18,45: Conclusioni dell’Ispettore

Ore 19,10: Vespri

Ore 19,30: Cena

Sabato 2 settembre 2017 – Valdocco
ASSEMBLEA DEI CONFRATELLI

Ore 09.00: preghiera e inizio lavori

Ore 09.30: “Il Sinodo e il cammino della Chiesa Italiana” – don Michele Falabretti  (direttore dell’ufficio CEI di Pastorale giovanile)

Ore 10.30: dibattito e confronto

Ore 11.00: pausa

Ore 11.30: incontro con l’Ispettore

Ore 12.30: pranzo

“Signore, dammi di quest’acqua” – Strenna 2018

E’ uscita, in allegato pdf, la presentazione della Strenna 2018 «Signore, dammi di quest’acqua” (Gv 4,15).

«Coltiviamo l’arte di ascoltare e di accompagnare.

«Sintesi – riassunto di quella che sarà la presentazione della Strenna, che si invierà alla fine di quest’anno. Premetto che questo non è il commento alla Strenna 2018; qui mi limito solo ad offrire alcune piste. La frase sintesi della strenna corrisponde alla vibrante richiesta che la donna Samaritana rivolge a Gesù presso il pozzo di Giacobbe. Nell’incontro con Lui la donna si sente ascoltata, rispettata e apprezzata; ed ecco che il suo cuore la spinge a chiedere qualcosa di più prezioso: “Signore, dammi di quest’acqua” (l’acqua di vita piena, che mi stai offrendo).

Seguendo il filo conduttore di questo brano evangelico, mettiamo in evidenza, nella prospettiva del prossimo Sinodo dei Vescovi («I Giovani, la Fede e il Discernimento Vocazionale»), l’importanza che ha, per tutta la nostra Famiglia salesiana e per la sua missione nel mondo, coltivare l’arte preziosa dell’ascolto e dell’accompagnamento, con le condizioni che devono essere assicurate, le esigenze e il servizio che comporta in se stesso, sia l’ascoltare che l’accompagnare, nel cammino della crescita personale cristiana e vocazionale.»

don Ángel Fernández Artime (X successore di don Bosco)

 

Fotogallery Ordinazioni Diaconali

Basilica di Maria Ausiliatrice, 10 giugno 2017, Ordinazioni Diaconali.

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Settimana Comunitaria a Valdocco

La settimana comunitaria è una esperienza rivolata ai partecipanti dei gruppi GR Discernimento, dalla quinta superiore in sù. Si svolgeranno a Valdocco per i RAGAZZI da domenica 21 maggio a giovedì 25.

Un’occasione concreta per un momento di confronto tra giovani insieme con i Salesiani, nel contesto della Festa di Maria Ausiliatrice.

L’iniziativa è a cura dell’ Animazione Vocazionale.

Per informazioni:

don Fabiano Gheller 3392880556 – fabiano.gheller@31gennaio.net

Per la comunicazione delle adesione: entro mercoledì 17 maggio.

 

04/05 – Incontro E SE LA FEDE

04 maggio 2017 – I frutti dello spirito – Dai sassi non cresce nulla:
“Dio non può riempire ciò che è pieno” diceva Madre Teresa, ma dove Lo si lascia entrare porta novità e doni superiori alle nostre attese! Questa è l’opera dello Spirito Santo, il “vivificante”, capace di far fiorire una vita che, lasciata sola nelle nostre mani, potrebbe altrimenti ripiegarsi su di sè e inaridirsi…

Sarà possibile incontrarsi alle ore 19.45 nel cortile della Basilica di Maria Ausiliatrice per vivere la cena al sacco in spirito di fraternità. Alle 20.45 l’accoglienza e alle 21 l’inizio della catechesi.

 

Ordinazione Presbiterale di Fabio Mamino

Sabato 13 Maggio 2017 presso la Basilica di Maria Ausiliatrice di Torino alle 0re 15,00 Don Fabio Mamino, salesiano,  sarà ordinato sacerdote.  La celebrazione sarà presieduta da S.E. Mons Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino.

La prima messa sarà celebrata Domenica 14 Maggio alle ore 10, all’Oratorio Michele Rua di Via Paisiello, 37.

Fabio ha 26 anni da 10 anni: in questi ultimi anni, infatti, si è formato come salesiano e questo lo ha “trattenuto” giovane! E’ cresciuto in una bella e semplice famiglia, ma anche all’oratorio salesiano di Cuneo, dove ha conosciuto don Bosco, e ha ri-conosciuto Dio con gli occhi del santo dei giovani! Qui ha imparato a stringere amicizie e a mettersi al servizio nell’animazione. Nonostante l’università e tante altre cose belle, niente nella vita lo ha attratto più di don Bosco!

Don Fabio Mamino, si racconta così:

Perchè Don Bosco?
Direi piuttosto “perchè no?”. Personalmente, è stato il faro della mia adolescenza, quando ho letto la sua vita a fumetti, ho ascoltato il racconto dei suoi sogni, ho imparato a confessarmi con i suoi consigli, ho “vagliato” le mie amicizie con i suoi suggerimenti. Crescendo è diventato poi il cannocchiale che mi ha avvicinato un Dio che gli altri sentivano lontano, nello spazio: io, invece, ho avuto questa fortuna – che non mi ha risparmiato le difficoltà e i dubbi – di avere un luogo e delle persone che rispondessero alle mie domande e ai miei desideri: l’oratorio e l’MGS!

I giovani hanno ancora bisogno di preti? Perchè?
I giovani hanno bisogno dei sacerdoti e viceversa! Io posso ringraziare non uno, ma almeno una buona dozzina di sacerdoti che mi hanno “pescato” nei momenti più difficili o dispersi della mia vita e mi hanno rimesso in piedi a colpi di “parole all’orecchio”, come faceva don Bosco.  Incontrare un buon sacerdote è stato per me importante, perché mi ha sanamente impedito di pensare solo a me stesso e di farmi un Dio su misura, solo con le mie idee e i miei pareri, come è facile che capiti oggi. Il “prete” è, dovrebbe essere, al servizio della Verità, che è un dono per tutti, nessuno escluso.

Come si fa a dire un sì per sempre?
Il #persempre è più da fare che da dire: se hai visto che il Signore non ti ha mai ingannato, perché è sempre passato nella tua vita attraverso molti incontri e opportunità e doni (non sempre così evidenti, ma c’erano!), non c’è motivo di tirarsi indietro. Non conto sulle mie capacità o forze, perché è sufficientemente provato che non bastano: il Signore non ti “ruba” nulla, ti chiede di lasciargli il timone della vita che ti ha donato, per moltiplicartela! Non bisogna cercare la certezza matematica, non arriverà mai…

Chi ha giocato un ruolo importante in questa scelta?
Direi, prima di tutto, alcune persone che mi hanno voluto veramente bene: la mia famiglia non mi ha mai soffocato con aspettative particolari, una bella relazione d’amore mi ha fatto capire meglio che la vocazione è un dono e non “il mio progetto”, un salesiano e una suora dell’oratorio hanno gettato al momento giusto alcune provocazioni importanti. Qualche esperienza ad Assisi e il cammino di Santiago condiviso con pochi amici hanno fatto il resto: verità, silenzio e semplicità!

Hai un episodio o un aneddoto da raccontarci che esemplifica la ragione della tua scelta?
Madre Teresa dice “non si può mentire sulla propria felicità: cerca la tua vocazione lì dove sei veramente felice”.  Io mi ricordo che nel cortile dell’oratorio, organizzando giochi o mettendo musica, ma anche in molti incontri di preghiera, sempre condivisi con ragazzi e giovani… ero veramente felice, che è meglio ancora che “essere divertito”, non avrei voluto essere altrove: ecco fatto!
Inoltre, verrò ordinato proprio il giorno del centenario delle apparizioni di Fatima… una bella Dio-incidenza no?

 


Guarda il video di Don Fabio, realizzato dai ragazzi di ANIMA MGS – L’Arte di Animare, Animare l’Arte 

 

Sarà beato il salesiano slovacco Titus Zeman

Il Venerabile Servo di Dio Titus Zeman, Salesiano sacerdote slovacco, ucciso in odio alla fede a 54 anni d’età (Vajnory, 4 gennaio 1915 – Bratislava, 8 gennaio 1969), sarà beatificato il 30 settembre 2017 nella Capitale della Slovacchia, Bratislava. A comunicarlo a don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale delle Cause dei Santi della Famiglia Salesiana è stato, lo scorso 21 marzo, mons. Angelo Becciu, Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato del Vaticano.

Nato il 4 gennaio 1915 da una famiglia cristiana a Vajnory, villaggio all’interno del territorio comunale della capitale Bratislava, Titus Zeman fu ordinato sacerdote a 25 anni nel 1940 a Torino, realizzando un desiderio nutrito sin da bambino. A Vajnory celebrò la prima messa. Fu studente di teologia presso l’Università Gregoriana di Roma e poi a Chieri, dove sfruttava il suo tempo libero per fare apostolato nell’oratorio. Successivamente ha fatto servizio come cappellano, e in seguito è stato insegnante di chimica e membro del consiglio della sua scuola.

Titus Zeman sarà il primo sacerdote ad essere beatificato nell’attuale Slovacchia come martire cattolico del periodo comunista (1948-1989), l’Arcivescovo Metropolita di Bratislava Stanislav Zvolenský ha commentato la beatificazione di Zeman come un dono per la Slovacchia, rendendo la storia del sacerdote, già modello di coraggio nella sofferenza e fedeltà alla Chiesa cattolica, ancora più straordinaria.

Rappresentante di Sua Santità per la celebrazione del rito sarà il cardinale salesiano Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.

Leggi l’articolo completo su ANS

Lettera del Rettor Maggiore per la Venerabilità di Mons. Octavio Ortiz Arrieta

In occasione della Venerabilità del Servo di Dio Octavio Ortiz Arrieta Coya, (Lima, 19 aprile 1878 – Chachapoyas, 1° marzo 1958) vescovo di Chachapoyas e primo Salesiano peruviano, il cui decreto è stato autorizzato da Papa Francesco il 27 febbraio 2017, il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha scritto una lettera a tutti i Salesiani e membri della Famiglia Salesiana, per sottolineare il valore pastorale e spirituale di tale riconoscimento e valorizzare questa testimonianza fiorita sul grande albero della santità salesiana.

Riportiamo il testo integrale del messaggio del Rettor Maggiore.