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Un mese di stage in Spagna per gli studenti del CFP di Bra

Si segnala l’articolo di “Gazzetta d’Alba” apparso nell’edizione del 20 Febbraio 2018 che annuncia l’imminente partenza di alcuni studenti del Centro di Formazione Professionale di Bra verso Aranjuez, Spagna, dove svolgeranno un mese di stage in aziende nel loro settore di formazione:

Gruppo di studenti del Cfp salesiano parte per un mese di stage in Spagna

Un gruppo di studenti delle classi terze del Cfp salesiano (appartenenti ai settori meccanica auto, acconciatori, agro-alimentare e panetteria-pasticceria) partirà domenica 25 febbraio alla volta di Aranjuez, una città a 50 chilometri da Madrid per vivere un mese di stage aziendale in terra iberica. Carol Bono, Gabriele Busso, Alberto Castellengo, Alberto Cordero, Sabri Hammami, Donia Lamine, Carlo Oberto, Arianna Panero, Davide Salatin e Ardea Shabaj sono le allieve e gli allievi del Centro di formazione professionale braidese dei Salesiani che hanno aderito a questa esperienza, coordinata dall’agenzia formativa Apro di Alba. Ad accompagnare il gruppo sarà il formatore Fabio Tripaldi. I ragazzi, oltre a conoscere la scuola salesiana di riferimento, il “Colegio Loyola”, saranno inseriti dal tutor locale, David Roman Maqueda, in aziende del loro settore di formazione.

Ispettore dei Salesiani, don Enrico Stasi, in visita a Carlo Petrini, presso l’Università di Pollenzo

L’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo ha ricevuto, in data martedì 6 febbraio 2018, la visita di don Enrico Stasi, ispettore dei Salesiani del Piemonte e della Valle D’Aosta. Il comitato di accoglienza, formato da Carlo Petrini e Silvio Barbero, rispettivamente Presidente e Vice-Presidente dell’Università pollentina, ha ospitato con piacere l’ispettore negli spazi dell’Università. L’incontro ha ispirato un lungo dialogo, sottolineando i valori fondanti che hanno originato la nascita di Slow Food e di tutte le iniziative correlate e che è stato così commentato da don Enrico Stasi:

“L’amicizia e la collaborazione con Carlo Petrini sono frutto di una precisa visione comune: la custodia del creato e la presa in cura dell’ambiente, insieme con la promozione e l’impegno per la dignità e la bellezza dell’uomo, sono la strada diritta per costruire un mondo più giusto. Papa Francesco lo ha ricordato con forza nella Enciclica “Laudato si'”. Sarei davvero felice di poter veder realizzato, durante la prossima edizione di Terra Madre, un evento in cui far convergere le diverse esperienze salesiane sparse nel mondo intente a lavorare nel settore agroalimentare. Sarebbe un modo per rendere ancora più evidente l’indissolubile “alleanza” tra educazione e cura dell’ambiente. Un impasto in cui formazione ad una sensibilità ambientale e riscoperta del valore formativo del lavoro con la terra possono essere da medicina a molti mali del nostro tempo”.

VISITA DELL’ISPETTORE DEI SALESIANI ALL’UNIVERSITA’ DI POLLENZO
– comunicato stampa –

Una visita cordiale all’insegna dell’identità Salesiana quella che ha visto l’incontro, presso l’Università di Pollenzo, dell’Ispettore dei Salesiani di Piemonte e Valle d’Aosta, don Enrico Stasi, con Carlo Petrini e Silvio Barbero, rispettivamente Presidente e Vice Presidente dell’Università pollentina.

In seguito alla Conferenza per “Terra Madre 2016”, svoltasi a Valdocco con gli interventi di Carlo Petrini e del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, la promessa di don Enrico Stasi di fare visita a Pollenzo.

Così, martedì 6 febbraio 2018, Carlo Petrini ha accolto l’Ispettore presso l’Università di Scienze Gastronomiche, mostrando la fotografia che lo ritrae con Papa Francesco in occasione dell’incontro tra il Pontefice ed il Presidente Internazionale di Slow Food. Di qui l’avvio di un dialogo ispirato all’enciclica papale: preservare la terra e quanto contiene e sostenere i valori legati alla dignità delle persone.

Certamente Carlo Petrini, che annovera tra le sue tante battaglie quella per la salvaguardia del creato, ha saputo valorizzare al massimo l’esempio del Papa, che è riuscito a contagiare persone intelligenti ed attente a preservare le bellezze della natura.

Poi il racconto, sia di Petrini che di Barbero, circa la loro esperienza nella casa salesiana di Bra, entrambe ex allievi della prima ora, con aneddoti e risate che hanno descritto con colore questo loro percorso di vita scolastica.

Infine, la discussione si è aperta al futuro e alle ipotesi per “Terra Madre 2018” con l’idea di far convergere le case salesiane nel mondo che si occupano di agroalimentare a Valdocco proprio in occasione dell’evento Terra Madre organizzato da Slow Food nella città di Torino; la possibilità, dunque, di mettere a confronto le comunità del cibo di Terra Madre con quelle di emanazione salesiana.

“Alleanze”: questa la possibile tematica per un incontro, proprio nella Casa Madre dei Salesiani, che porti a dialogare donne e uomini provenienti da paesi vicini e lontani con un denominatore comune, ovvero l’enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco, anche lui ex allievo salesiano.

In seguito, Petrini ha invitato don Enrico Stasi a condividere gli intenti per la costituzione dei Comitati in favore di Amatrice che lui e Monsignor Pompili stanno concretizzando. Naturalmente dopo l’incontro con Carlo Petrini, particolarmente motivato dalla presenza di don Stasi, occorrerà una riflessione maturata con Fabrizio Berta, Presidente della Fondazione Agroalimentare, e l’ing. Lucio Reghellin, direttore Generale dei Centri di Formazione Professionale dei salesiani del Piemonte.

La lungimiranza della GAI e i Salesiani di Bra

Si pubblica integralmente l’intervista di Franco Burdese a Carlo Gai, fondatore della Gai, una ditta che si è evoluta negli anni e che, in modo lungimirante, ha saputo mettersi in gioco contribuendo alla formazione con i Salesiani di Bra ( il 40% dei collaboratori Gai su 210 dipendenti giunge dai Salesiani di Bra) e l’ITIS Vallauri di Fossano i propri collaboratori che saranno lo specchio della ditta installando le loro macchine nel mondo.
Un messaggio positivo, dunque, dal mondo produttivo della provincia di Cuneo ma, più in generale, dell’intero Piemonte.

Carlo Gai, classe 1943, è veramente una persona inossidabile, come quanto lo circonda alla Gai Spa di Ceresole d’Alba. La felicità di quanto ha fatto nella sua attività professionale si coglie dal, seppur pacato, ardore con cui racconta e snocciola i dati di una azienda unica nel suo genere.

La nostra – afferma l’ing. Carlo Gai – è ancora da 72 anni, e lo è sempre stata, un’azienda che dal 1946 si basa su una solida imprenditoria famigliare. Una crescita graduale e continua negli anni sino ad ora con 215 collaboratori in Gai a Ceresole, 45 in Gai France e 4 nella neonata sede in America. 

Avevamo un obiettivo come famiglia Gai, nel 2017 raggiungere i 45 milioni di fatturato e ci siamo riusciti. Con i conti che tornano non abbiamo pensato agli utili ma al cash flow, un ritmo di investimenti affrettato, tutti gli utili reinvestiti aggiungendo finanziamenti per renderli ancora più significativi. Non ci siamo lasciati sfuggire l’occasione di industria 4.0, messa a disposizione dai governanti, e gli investimenti si sono indirizzati su 10 milioni di euro in attrezzature con 4 milioni in nuovi immobili indispensabili per il ricovero dei nuovi macchinari.”

E più si cresce, più cresce la qualità delle attrezzature oltre a quella dei collaboratori, e più cresce l’aspetto di successo verso i competitor.

E’ vero – dice Carlo Gai – abbiamo una concorrenza vivace in particolare in Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna. Il nostro tasso di investimenti in questi anni, direi una strategia vincente, si è dimostrato anomalo verso i concorrenti. Questa situazione porta la Gai ad acquistare fette di mercato tra l’8 e 10% all’anno grazie anche ad un settore sano quale è quello alimentare.

Ma alla base della ricetta Gai, oltre ad una enorme passione per il proprio lavoro che contagia completamente questo polo industriale di 200 mila metri quadrati immerso nella campagna di Ceresole, è la costante crescita nell’impegno e l’inventiva.

Da sempre abbiamo cercato di andare oltre l’asticella. Un miglioramento continuo che deriva dal lavoro di tutte le nostre componenti. Innovazione sui prodotti ed il raggiungimento nel 2013 di un brevetto internazionale che contribuisce significativamente alla crescita nonostante due tentativi, uno italiano ed uno francese, di copia che abbiamo stoppato immediatamente.

Ma quali le ragioni di questo successo oltre all’abnegazione di una intera famiglia che coordina un significativo numero di collaboratori?

Direi – afferma l’ing.Gai – che la prima ragione della nostra crescita è la creatività, che contraddistingue noi Italiani. L’impegno a dare vita ad un prodotto di altissima gamma, grazie ad attrezzature di importante qualità, sono poi fattori fondamentali. Direi che il 95% dei nostri dipendenti si identifica nell’azienda. L’appartenenza alla Gai, l’orgoglio, fare al meglio, un approccio evidente e importante nel personale che eccelle nella messa in funzione complessa come lo sono le macchine che produciamo. Gai quindici anni fa aveva forse quattro persone capaci a svolgere una messa in servizio, oggi sono oltre quindici con un raggio di azione cresciuto che si è spinto dagli Stati Uniti, alla Cina al Canada.

Ed allora aumentando i confini è sorta la necessità di formarsi quegli uomini Gai che nel mondo sono lo specchio di una azienda all’avanguardia.

Vero – prosegue Carlo Gai – le figure dei tecnici trasfertisti sono difficili da reperire. Da sempre ringrazio i Salesiani di Bra per la collaborazione e per i molti loro ex allievi ora nostri validi collaboratori. Il paradigma è stato quello di metterci in prima linea nello studio e messa in opera di un corso di formazione gestito dai salesiani e finanziato dalla Regione Piemonte per preparare tecnici trasfertisti. E ci siamo riusciti direi con ottimi risultati viste le settanta richieste di partecipazione ed i ventiquattro allievi selezionati per questa prima esperienza.

E con i riflettori puntati su una azienda che ha saputo investire, innovare, guardare al futuro formandosi i dipendenti arrivano anche le visite dei gruppi più significativi.

Certamente – dice l’ing. Gai – anche se tutti i nostri clienti sono importanti ognuno alla loro maniera ma siamo contenti di potere fare visitare la Gai anche a realtà come la Campari. Recente è la visita del bord mondiale della Campari capitanato dal responsabile degli acquisti il dottor Tommasoni. Per loro abbiamo in ordine due impianti di cui uno in Canada. Siamo lusingati di potere collaborare con una realtà che fattura cifre importanti e sceglie la qualità della macchine Gai.

Ma come si è detto la qualità passa dagli investimenti sulle attrezzature e la Gai non ha mai lesinato da questo punto di vista.

Abbiamo attivato – commenta Carlo Gai – un piano di investimenti, parliamo di dieci milioni di euro che risulta essere il 20% del fatturato di un anno, in industria 4.0 che comporterà due fenomeni. Da un lato l’acquisto di macchine di nuovissima generazione che verranno gestite con programmi che permetteranno un interfaccia completo. Dall’altro una maggiore integrazione a 360 gradi di queste attrezzature che dialogheranno con un sistema di costruzione direi complesso ma che poterà notevoli miglioramenti nella produzione delle nostre macchine. Con questo sistema la morale è che ci produciamo tutto in casa con tanti benefici: curi meglio la qualità, è un nuovo modo per assicurare la ricambistica nel tempo visto che le nostre macchine hanno vita media di trenta anni, ed in ultimo e non trascurabile è che alla Gai ci divertiamo a costruire.”

Ma la crescita non si esaurisce ed è in previsione un nuovo ampliamento della proprietà con futuri sviluppi.

Certo abbiamo già fatto molto – dice Carlo Gai – ma per industria 4.0 copriremo ancora cinquemila metri quadrati che vanno ad aggiungersi agli altri quarantasettemila con una porzione di terreno di 170 mila metri quadrati. Abbiamo poi in previsione l’acquisto di 35 mila metri quadrati prevedendo altri ampliamenti futuri. Negli anni 2000 sono approdati in ditta tre giovani della nostra famiglia; Giacomo, che con mia moglie Renata segue l’amministrazione, Guglielmo che segue la produzione, gestione e programmazione e Giovanni che si occupa dei service. Nuova linfa ce ha contribuito in maniera determinante alle nostre decisioni.

Chiudiamo con uno sguardo verso l’estero ed uno verso il futuro.

Dal 1984 – conclude Carlo Gai – siamo in Francia che per noi è un mercato importante. Lo dimostra l’ultima vendita di una linea da 15 mila bottiglie ore con ottanta valvole per spumante a temperatura ambiente. Abbiamo 45 collaboratori con un fatturato di 16 milioni di euro ed un ampliamento della struttura in corso. Siamo poi sbarcati negli Stati Uniti con Gai America che non vende macchine ma punta a rafforzare il service.

Gli americani sono desiderosi di avere un servizio di qualità e sono disposti a pagarlo il giusto. Non sempre è così nel resto del mondo. 

Per il futuro sono ottimista basandomi su principi con avvenire lungo, buoni rapporti col personale e più clienti. Seminiamo ora per il lavoro futuro che sono certo sarà costituito dai servizi post vendita sempre più richiesti dalla nostra clientela. Ed il regalo più bello è quello costituito dalle lettere di ringraziamento della aziende che ci raccontano quanto sono bravi i nostri collaboratori che viaggiamo nel mondo per portare alto il nome della famiglia Gai.

Bra: il CFP festeggia 10 di calendari

Venerdi 19 gennaio alle ore 21, presso l’Auditorium Arpino di Bra in largo della resistenza, il Centro di Formazione dei Salesiani festeggia i dieci anni dall’uscita del primo calendario.

“ Era il 2007 – commenta di Direttore del CFP Valter Manzone- quando  per promuovere la prima classe di acconciatori che giungeva da un percorso biennale in collaborazione con l’Isituto Guala ci venne l’idea di un calendario. Dodici le pose, immortalate da Tino Gerbaldo, che ritraevano i nostri allievi con il senatore Davico, l’assessore alla Formazione Professionale della provincia di Cuneo Viglione, il parroco don Gigi Coello, il tennista Andrey Golubev, il patron della Bra Servizi Piumatti, il Sindaco Scimone, l’Assessore Regionale Bruna Sibille, Franco Guida, la Presidente della Fondazione CRB Donatella Vigna, Mariateresa e Matteo Ascheri delle omonime cantine, ed il maestro di acconciatura e loro insegnante Tonino Spagnolo. Negli anni abbiamo poi sino al 2011 proposto questa simpatica iniziativa ripresa nel 2016 che ha portato oltre 200 personaggi ed amici del Salesiani per più di centro fotografie scattate da Tino Gerbaldo nei laboratori del nostro CFP.”

Alla serata, che verrà introdotta dal Direttore della Casa Salesiana don Vincenzo Trotta, sono stati invitati i tanti personaggi immortalati e verranno riproposte quelle fotografie che ripercorrono dieci anni di grandi cambiamenti per il CFP di Bra.

Per l’occasione parteciperà alla serata la Banda Musicale G.Verdi di Bra, tra i cui elementi figurano ex allievi dell’indimenticato Maestro salesiano Umberto Balzan. Questo momento di festa per il CFP vedrà il ricordo di don Aldo Bertrolino che ha insegnato all’ITI Salesiano ed è stato il primo direttore del Centro di Formazione Regionale dei Salesiani di Bra dopo il passaggio dall’Istituto Professionale San Domenico Savio alla formazione regionale nel 1978.

La serata è libera a tutti e all’ingresso verranno distribuiti i calendari del 2018 con le fotografie di Tino Gerbaldo e la presenza straordinaria nel calendario per tutti e dodici i mesi di don Enrico Stasi Ispettore dei Salesiani della Circoscrizione Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania.

Visita al CFP di Bra dell’A.D. di Novi Elah Dufour

Si pubblica la notizia a cura di Franco Burdese circa la visita di prestigiosi imprenditori presso il Cnos-Fap di Bra, i quali hanno ampiamente lodato l’operato della formazione professionale salesiana e il neo-corso di panetteria e pasticceria:

L’AD DI NOVI ELAH DUFOUR GUIDO REPETTO VISITA IL CFP DI BRA

Guido Repetto, amministratore delegato di Novi Elah Dufour, accompagnato da Rosanna Facello, responsabile della sede della Baratti&Milano di Bra, hanno visitato il Centro di Formazione Cnos-Fap dei Salesiani di Bra.

Il significato della presenza dell’A.D. Repetto è collegato sia alla collaborazione con l’ITS Agroalimentare che alla recente attivazione del nuovo corso di panetteria pasticceria come corso triennale inserito nella IFP (qualifica triennale dopo la terza media ). L’amministratore delegato di Novi è stato favorevolmente impressionato sia dalla qualità dei laboratori sia dagli spazi che gli allievi del CFP di Bra hanno a disposizione. Durante la visita al laboratorio di Panetteria/Pasticceria, Repetto si è complimentato con i salesiani braidesi per l’attrezzatura e per le esperienze pratiche che qui si insegnano ai ragazzi.

Durante l’incontro, i ragazzi della classe 3D hanno offerto agli ospiti il panettone prodotto proprio nel laboratorio di pasticceria di Bra e gli amaretti freschi sempre preparati dai ragazzi dei tre corsi di formazione del settore panetteria pasticceria. Al termine della visita, dopo l’immancabile foto di gruppo, il dottor Repetto ha invitato gli insegnanti, Giacomo Rafreddato e Tommaso Elia, ad accompagnare i ragazzi di 3 D ad una visita sia in Baratti&Milano e sia in Novi per constatare di persona le caratteristiche delle loro produzioni.

 

Don Giampaolo Del Santo: un sigillo d’oro per l’entusiasmante opera collettiva tesa alla formazione professionale

Domenica 10 dicembre alle ore 9.30, si svolge ad Alba presso la Chiesa di San Domenico, Via Teobaldo Calissano, la 65^ edizione della premiazione Fedeltà al Lavoro e Progresso Economico 2017: l’annuale manifestazione con cui Camera di Commercio di Cuneo, a nome di tutte le forze produttive della provincia, conferisce un pubblico tributo ai lavoratori ed agli imprenditori che hanno testimoniato la propria dedizione con almeno trentacinque anni di lavoro o presso una stessa azienda o a capo di un’attività da loro stessi gestita.

In tale occasione verranno inoltre consegnati i premi “Sigilli d’Oro” a persone che si siano particolarmente distinte nel campo economico e sociale, o comunque siano ritenute meritevoli per aver dimostrato particolare capacità e competenza nei settori in cui svolgono la propria attività, e il premio speciale “Cuneese nel mondo” ad una personalità di origine cuneese che con la propria attività abbia contribuito a far conoscere e a dare risalto al nome della provincia di Cuneo nel mondo.

Saranno consegnati complessivamente 154 diplomi e medaglie e 6 persone saranno premiate con il “Sigillo d’oro”, perchè si sono particolarmente distinte nel campo economico e sociale o che hanno dimostrato particolare capacità ed impegno nel settore in cui svolgono la loro attività, e sono:

– Armando BIANCO – Cooperazione
– Ornella BRACCO – Industria
Giampaolo DEL SANTO – Formazione
– Sebastiano DUTTO – Artigianato
– Michele QUAGLIA – Agricoltura
– Sandro RULFI – Commercio

Don Giampaolo Del Santo, salesiano dell’Ispettoria del Piemonte e della Valle d’Aosta, ha diretto per 30 anni il centro professionale di Fossano, per poi prestare la sua esperienza a Vercelli e a Bra, dove ha operato per quattro anni alla direzione del CNOS-FAP dell’Istituto Salesiano e poi ora è tornato nella Casa di Fossano, di cui è stato direttore dell’Opera, per svolgere attività pastorali. Del Santo, da sempre riconosciuto per il suo grande impegno nel concretizzare sempre di più il legame tra formazione e lavoro, afferma: “Ho iniziato questo cammino, in obbedienza ai miei superiori, con la tradizionale gavetta: sono stato costantemente sostenuto dagli insegnanti e dai confratelli per favorire la crescita del territorio cuneese e non solo. Abbiamo sempre cercato di creare e consolidare una rete affiatata di artigiani, commercianti, Camera di Commercio di Cuneo, Unione Industriale e molti benefattori” con l’obiettivo di donare agli studenti dei Centri di Formazione Professionale una formazione professionale edificante per il loro futuro.

In relazione al premio del quale verrà insignito, ci tiene a sottolineare che “non è certamente opera mia quello che si è fatto, bensì un’entusiasmante opera collettiva fatta di storie, esperienze e persone“.

Congratulazioni, Don Giampaolo!

 

 

Panettone che passione!

Mercoledì 29 novembre 2017 gli apprendisti pasticcieri e panettieri braidesi, del Centro di Formazione Professionale dell’Istituto Salesiano San Domenico Savio, si sono dati appuntamento nelle sale del neo-laboratorio di panetteria e pasticceria per celebrare lo storico dolce milanese tra gusto e tradizione: il panettone.

Ecco il racconto dell’esperienza braidese dalla penna di Franco Burdese, Direttore della Fondazione ITS Agroalimentare per il Piemonte:

L’ARTE DEL PANETTONE

Una giornata d’eccezione quella trascorsa dai ragazzi delle classe terza D del Centro di Formazione dei Salesiani di Bra. Di scena, nel nuovissimo laboratorio di panetteria e pasticceria, la tradizione del panettone.

Guidati dai docenti pasticceri, Giacomo Rafreddato e Tommaso Elia, gli allievi del CFP dei salesiani hanno vissuto l’ebrezza della produzione, lievitazione e cottura di uno dei dolci più significativi della tradizione italiana.

Una ricetta non facile“, hanno commentato i ragazzi che, prima si sono cimentati nella produzione della pasta avvenuta nel pomeriggio di lezione verso le sedici, per poi ritornare alla cinque del mattino seguente per reimpastare con l’aggiunta dei canditi, dare forma ai panettoni ed infine, dopo il giusto riposo, portarli a cottura.

Grazie all’abilità dei loro insegnanti tutti i passaggi si sono risolti con lo sperato successo. Certamente gli allievi hanno potuto capire la complessità di un dolce semplice ma complesso nella sua preparazione che, senza aggiunta di conservanti, con prodotti naturali ricercati, diventerà nel prossimo passaggio in laboratorio un momento per testare l’abilità dei tanti passaggi con il meritato assaggio.

E’ da queste attività, certamente non banali, che passa l’apprendimento dei giovani panettieri, pizzaioli e pasticceri dei salesiani di Bra che ora sono a quota 75 allievi nei tre anni, ma che con impegno e fatica cercheranno di essere i futuri cultori dei segreti del cibo di qualità nelle tante sfaccettature proposte presso la scuola di don Bosco, che siamo certi sarebbe soddisfatto di queste nuove aperture formative ed educative agroalimentari.

Ricordiamo che, per chi volesse visitare il nuovo laboratorio di trasformazione agroalimentare di Bra, può appro fittare delle scuole aperte negli incontri previsti per domenica 17 dicembre dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00 e sabato 13 gennaio 2018 dalle 15 alle 18 presso il CFP dei Salesiani di viale Rimembranza 19 a Bra.

Franco Burdese

Corso di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore di “ Tecnico Trasfertista”

Si riporta l’articolo di Franco Burdese in relazione all’avvio del Corso di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore di “ Tecnico Trasfertista”:

Ha preso il via giovedì 2 novembre il corso di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore di “ Tecnico Trasfertista”, con la lezione introduttiva tenuta dall’ing. Carlo Gai entusiasta sostenitore di questa esperienza formativa. Dei settanta candidati alla partecipazione al corso, che ricordiamo è di 800 ore di cui 400 in alternanza, hanno partecipato alla selezione 42 potenziali allievi e ne sono stati inseriti nel corso 24.

Un grande lavoro di orientamento in ingresso condotto dai Salesiani con l’ Associazione Cnosfap, ITIS Vallauri, Politecnico di Torino e le quattro aziende firmatarie dell’ATS (Associazione temporanea di scopo) Gai, Arol, Bianco ed Om.Ler 2000. “Sono fiero di questo risultato – ha commentato Carlo Gai Presidente della Gai Macchine Imbottigliatrici di Ceresole d’Alba – sia di partecipazione alle selezioni sia relativo alla qualità degli allievi individuati. E’ un sogno che si avvera, quello di contribuire a formare quei tecnici che non siamo riusciti a reperire sul mercato del lavoro. Questo è un segno di lungimiranza da parte delle aziende che hanno partecipato a questa avventura. Starà a noi tutti ora dare seguito con una completa e competente formazione alle idee che sono state alla base del progetto. Formare i tecnici che saranno il nostro volto presso i nostri clienti nel mondo e metterci in gioco in prima persona per ottenere questi obiettivi alti e di grande impegno.

Nella lezione introduttiva Carlo Gai ha ricordato agli allievi che il tecnico trasfertista rappresenta a pieno titolo l’azienda con cui collabora. Il cliente deve accorgersi del legame tra azienda ed il collaboratore che si reca a rappresentarla. Diversi gli esempi citati dall’ing. Gai che ha letto in classe le lettere di ringraziamento di diverse aziende che si complimentavano con Gai Macchine sulle qualità professionali ed umane dei loro dipendenti in trasferta. Il corso vedrà una attività di formazione dinamica con diverse unità formative ad incrociarsi ed amalgamarsi, dall’inglese al disegno tecnico, alla sicurezza, alla metodologie di montaggio e collaudo degli impianti sino alle lavorazioni meccaniche ed all’uso del PLC (programmatori logici computerizzati) nell’automazione.

Durante il corso si svilupperà poi un modulo di competenze cross culturali con lo scopo di fare conoscere la cultura agroalimentare agli allievi che potranno confrontarsi una volta in azienda con clienti di punta nel mondo del vino, della birra, di prodotti tessili dislocati in paesi con culture non occidentali, di automazione nel mondo del cibo. Il corso si svilupperà presso i Salesiani di Bra e l’ITIS Vallauri sino a febbraio 2018 per poi effettuare la fase in alternanza o in alcuni casi in apprendistato. Il mese di maggio 2018 vedrà gli esami al termine dei quali gli allievi saranno pronti all’inserimento in azienda.

Franco Burdese

Bra: Incontro annuale degli Ex Allievi

Nei locali dell’opera dei Salesiani di Bra, Domenica 8 Ottobre, si terrà il tradizionale convegno annuale degli ex allievi. L’appuntamento prevede dapprima l’accoglienza degli ex studenti salesiani alle ore 10 nei cortili dell’Istituto, che ha già formato oltre quattromila ragazzi, poi la visita all’officina e ai vari ambienti oggi utilizzati dagli allievi del Centro di formazione professionale e dell’Ipsia (ospitato nell’Istituto). Infine saranno presentati alcuni momenti significativi dell’anno sociale appena trascorso, programmando anche qualche iniziativa futura. Alle ore 11,45 si celebrerà la S. Messa presieduta da Don Sebastiano Bergerone e a seguire un momento conviviale.

Il presidente dell’Unione braidese, Davide Busato: “Coloro che lo desiderano possono anche acquistare il bollino che, oltre all’appartenenza, dà un piccolo contributo all’unione locale e all’associazione mondiale.”

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Corso per Tecnico trasfertista dai salesiani di Bra

Abbiamo da poco chiesto ai Salesiani della vicina Bra di aiutarci a inventare un nuovo percorso. La nostra difficoltà nel reperire dei tecnici trasfertisti è cronica.
Ingegnere Carlo GAI

In risposta alla difficoltà di reperire addetti specializzati, quattro aziende piemontesi si sono attivate per costruire un percorso di formazione per personale che opera nelle trasferte all’estero per l’avviamento e la manutenzione di macchinari di automazione industriale. Il corso di tecnico trasfertista è progettato tecnicamente dal Centro di formazione professionale dei Salesiani di Bra, dall’Itis Vallauri di Fossano e dal Politecnico di Torino su impulso della Gai di Ceresole, costruttrice di macchine imbottigliatrici, dall’Arol di Canelli, specializzata nella progettazione e produzione di sistemi di chiusura e capsulatura, dalla Bianco di Alba, leader nel settore dei macchinari tessili, e dall’Omler 2000 di Bra, che produce attrezzature per il settore delle fonderie. A inizio settembre sarà stabilita la graduatoria, stilata dalla Regione, dei percorsi Its per la formazione post diploma. Le quattro aziende si costituiranno in Ats (associazione temporanea di scopo) per sostenere il corso se questo risultasse ammesso al finanziamento. Le iscrizioni potrebbero aprire a inizio ottobre.

«Abbiamo chiesto», commenta Carlo Gai, amministratore delegato della Gai, «ai Salesiani di Bra di aiutarci a inventare un nuovo percorso formativo. La nostra difficoltà nel reperire tecnici trasfertisti è divenuta cronica. Nessuno attualmente è stato in grado di aiutarci a individuare figure adeguate per dedicarle alla trasferte che ci vedono impiantare le nostre macchine in tutto il mondo». «L’obiettivo», aggiunge il direttore del Cfp di Bra Valter Manzone, «è reperire 25 allievi che partecipino a questo corso di 800 ore, 400 di lezione e 400 di pratica». «Non possiamo perdere l’appuntamento», commenta Giuseppe Bernocco di Bianco-Tcn. «È prioritario per il sistema produttivo che il corso parta con allievi motivati e pronti a dedicarsi a questa sfida che li vedrà pionieri in un mondo tecnologicamente avanzato».

Per informazioni si può telefonare al numero 380-15.94.117 oppure rivolgersi all’Istituto salesiano di Bra.

(Si ringrazia l’autore dell’articolo, Franco Burdese, apparso sulla Gazzetta d’Alba del 29 agosto)

 

Rassegna Stampa – mercoledì 06 settembre 2017

Repubblica – Torino

La Stampa – Asti

La Stampa – Cuneo