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San Paolo: la mostra per i 30 anni del Centro Ascolto Caritas

Notizia a cura dei salesiani del San Paolo di Torino.

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Centro Ascolto Caritas: ieri, oggi e domani in Borgo San Paolo“: un viaggio attraverso dati, storie e azioni per comprendere e agire. La mostra per i 30 anni del Centro Ascolto Caritas di Borgo San Paolo sarà aperta dal 6 Aprile al 18 Maggio 2025 presso l’Oratorio Salesiano San Paolo di Torino, nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della parrocchia di Gesù Adolescente.

Vivere il centenario della chiesa parrocchiale Gesù Adolescente (1925-2025) è ripercorrere il cammino di un popolo che in questa comunità ha dato espressione alla fede attraverso la carità. È fare memoria del generoso impegno dei volontari della Caritas dell’opera salesiana in Borgo San Paolo che hanno risposto con generosità alle tante richieste di ascolto ed aiuto a famiglie, immigrati stranieri e persone in difficoltà.

In linea con la lettera pastorale dell’Arcivescovo, card. Roberto Repole, “Voi stessi date loro da mangiare”, siamo stati invitati a ripensare le radici dell’impegno nel servizio di accoglienza e carità. Riproponiamo dunque 30 anni di storia del Centro Ascolto Caritas. Mediante un’accurata documentazione, il visitatore è accompagnato nella lettura del passato, presente e futuro della Caritas parrocchiale, con un primo sguardo sulla problematica della povertà a livello mondiale e nazionale che gli permetterà di calarsi in questo fenomeno così complesso e attuale che riguarda tutti noi.

La mostra quindi sarà divisa in quattro sezioni:

  • La povertà nel mondo odierno
  • IERI: le origini del Centro Ascolto Caritas
  • OGGI: l’accoglienza ed il servizio ai bisognosi
  • DOMANI: le prospettive per il volontariato, giovanile e non, impegnato nella Caritas.

Auguriamo che il viaggio in questo mondo espositivo aiuti ciascuno a meglio riconoscere la necessità di dare continuità a questa realtà che guarda al futuro.

La mostra è aperta:

  • Martedì, giovedì, sabato ore 17.00-19.00
  • Domenica ore 11.00-12.30

Salesiani San Paolo: Una nuova “casa” per contrastare la povertà e la solitudine!

La testata giornalistica online Altra Voce dedica un articolo all’inaugurazione dell’Accoglienza Residenziale dell’Opera Salesiana San Paolo avvenuta sabato 1 febbraio. Di seguito l’articolo pubblicato, a cura di Alessandro Ritella.

TORINO: Una nuova “casa” per contrastare la povertà e la solitudine!

Sabato 1 febbraio, nel contesto della Festa di san Giovanni Bosco, i salesiani di borgo San Paolo, assieme ai superiori provinciali, hanno inaugurato la residenza temporanea per ragazzi maggiorenni, Housing sociale, e i nuovi locali del Centro Ascolto – Caritas, esistente già da molti anni. Il progetto, denominato “Questa è la mia casa“, si inserisce all’interno di un fitto programma di impegno sociale che i salesiani in questo particolare e importante quartiere di Torino svolgono. In questo caso si è voluta porre l’attenzione soprattutto su due bisogni sempre più all’ordine del giorno nel mondo di oggi: da una parte le povertà del territorio con la presenza del Centro Ascolto che, sempre con grande attenzione e generosità, è attivo nell’assistenza e nella cura dei meno abbienti e i cui volontari si prestano al servizio in molte occasioni quali possono essere la raccolta alimentare nei supermercati o la raccolta di medicinali nelle farmacie della zona. Dall’altra invece uno sguardo attento ai giovani, quelli più deboli, che, sempre più spesso, si ritrovano soli in una società che è molto cambiata.

I salesiani, ormai tre anni fa, oltre all’attività parrocchiale e oratoriana, hanno inaugurato una Comunità per Minori Stranieri non accompagnati dentro al progetto “Casa che accoglie“, che da tempo ospita, cresce e forma fino a 12 giovani minorenni accompagnati dall’Ufficio Minori Stranieri di Torino, che vivono insieme alla comunità e vengono aiutati per il conseguimento della licenza media, cercando anche di far proseguire gli studi – tempi di permanenza permettendo – in modo che abbiano capacità professionali come ristorazione o meccanica.
Si cerca inoltre di dare loro lo spazio per attività di tempo libero e sport, sia nell’oratorio salesiano che fuori. Insomma un progetto che ha dato e dà modo a salesiani, educatori e volontari della parrocchia la possibilità di confrontarsi con una realtà diversa, che ha centrato il punto sulle povertà dei giovani e che smonta giorno dopo giorno la solita retorica antimigratoria e dell’odio.

Sabato si è aperto lo spazio in cui questi giovani inizieranno ad affacciarsi alla società che li ospita e condivideranno la loro routine assieme a persone con storie ancora diverse da quelle che hanno incontrato e in cui lo scambio interculturale sarà ancora più interessante. Il nuovo housing sociale, infatti, potrà ospitare, oltre a quei giovani che, raggiungendo la maggiore età, concludono il loro percorso nella “Casa che accoglie” e stanno cercando ancora una soluzione di indipendenza, anche altri giovani come studenti fuori sede e altri.

Il progetto è stato dunque lungamente pensato e realizzato con l’aiuto di tanti parrocchiani e in particolare di un benefattore che ha voluto rimanere nell’anonimato.

Come è stato ricordato sabato anche dall’ispettore dei salesiani del Piemonte e della Valle d’Aosta, don Enrico Stasi, quella del San Paolo non è la prima esperienza di housing sociale che i salesiani a Torino aprono; infatti pochi mesi fa in zona San Salvario ne è stata inaugurata una e da alcuni anni ne è attiva un’altra in zona Mirafiori presso l’istituto Agnelli.

Alessandro Ritella