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Sulle orme di Don Bosco: un’esperienza che fa sognare

Da InfoANS.

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Il 5 giugno 2024 i partecipanti al IV livello del Corso di Salesianità hanno concluso un viaggio di 28 giorni attraverso l’Italia, sulle orme di San Giovanni Bosco.

L’esperienza è stata organizzata dal Centro Salesiano di Formazione Permanente per l’America (CSFPA), con sede a Quito, in Ecuador, ed è consistita in un pellegrinaggio attraverso i luoghi che conservano la memoria della vita e dell’opera del Santo dei Giovani, a chiusura del ciclo quadriennale di studi del corso di “Iniziazione alla Salesianità”.

L’inizio del viaggio è stato pieno di aspettative per i partecipanti.

“Poter stare nei luoghi dove siamo stati ‘fondati’, riempie il cuore di gioia, perché significa conoscere i luoghi dove è nato e si è diffuso il carisma salesiano”

ha detto don Jesús Medrano, dell’Ispettoria di Messico-Guadalajara.

Il corso ha avuto inizio a Torino ed è proseguito poi ad Annecy. Qui i pellegrini hanno visitato i luoghi significativi della vita di San Francesco di Sales, da cui i salesiani hanno ereditato la spiritualità e il nome, fermandosi in particolare nella Basilica della Visitazione, dove sono custodite le spoglie del santo vescovo ginevrino e di Santa Giovanna Francesca Frémiot de Chantal.

A Genova, i partecipanti hanno potuto visitare la casa salesiana amata da Don Bosco come una seconda Valdocco e il porto da cui partì la prima spedizione missionaria in America, di cui l’anno prossimo ricorreranno i 150 anni.

“Qui abbiamo potuto riflettere su ciò che Gesù ci dice nella sua parola: andate in tutto il mondo ad annunciare il Vangelo, e abbiamo compreso lo scopo del nostro carisma”

ha commentato Brigildo de Deus, salesiano missionario in Argentina Sud.

Un momento speciale è stato il soggiorno al Colle Don Bosco, la casa d’infanzia del piccolo Giovannino Bosco. Lì hanno rivissuto il “Sogno dei Nove Anni” che segnò l’inizio e tutto lo sviluppo della sua missione. Questa visita ha avuto un grande impatto su tutti i partecipanti, a motivo anche del 200° anniversario di quel sogno.

“Essere qui è davvero una grazia di Dio. Don Bosco ci ha portati qui, per farci fare questa esperienza, per conoscere la sua vita semplice e vedere come da un ambiente familiare sia riuscito a costruire quello di cui ora godiamo”

ha condiviso don Melvin Severino, della Repubblica Dominicana, nell’Ispettoria delle Antille.

A Torino, nell’Oratorio di Valdocco, centro nevralgico della Congregazione, tutti si sono sentiti a casa, hanno camminato nei luoghi in cui Don Bosco visse fino alla sua morte, cogliendo in ogni angolo un ricordo, un aneddoto, un’esperienza pedagogica o spirituale. La basilica della “Maestra del sogno”, Maria Ausiliatrice, è stata come una calamita da cui molti non riuscivano a staccarsi.

L’esperienza si è infine conclusa a Roma, con un incontro con il Rettor Maggiore, Cardinale Ángel Fernández Artime. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di parlare da vicino con lui, oltre che di condividere la conclusione della loro formazione e di ricevere dalle sue mani i diplomi di completamento del IV livello della salesianità. Il sig. César Arrivillaga, dell’Ispettoria dell’Argentina Nord, ha detto che gli è sembrato

“di stare con Don Bosco in persona, in quanto è una presenza significativa per noi salesiani, poiché ci ispira identità e ci incoraggia a continuare nella missione salesiana”.

Durante i 28 giorni di viaggio nei luoghi che hanno segnato la vita di Don Bosco e di approfondimento del suo carisma, i partecipanti hanno vissuto un’esperienza di profonda comunione tra loro e di intensa identificazione con il dono spirituale e la missione che lo Spirito ha piantato nei loro cuori. Ora portano l’anima piena di gratitudine e di desiderio di trasmettere questa stessa vita, in mezzo ai giovani che la Provvidenza ha affidato loro.

Per rivivere questo pellegrinaggio formativo, è possibile anche visitare il canale YouTube del Centro Salesiano di Formazione Permanente America.


Concluso il IV livello della Scuola di Salesianità 2019

Si è concluso il IV livello del Corso di Salesianità promosso e organizzato dal Centro Salesiano di Formazione Permanente d’America.
Si riporta l’articolo pubblicato oggi dall’Agenzia d’informazione Salesiana ANS, a cura don Luis Timossi, SDB.

(ANS – Torino) – Si è concluso nei giorni appena trascorsi il IV livello del Corso di Salesianità, promosso e organizzato dal Centro Salesiano di Formazione Permanente d’America, con sede a Quito, Ecuador. 26 partecipanti, appartenenti a vari rami della Famiglia Salesiana (consacrati e laici) e provenienti da Brasile, Argentina, Uruguay, Cile, Perù, Colombia, Messico, Guatemala ed Ecuador, si sono recati in pellegrinaggio, per 28 giorni di formazione congiunta, sui Luoghi Salesiani, là dove Don Bosco visse.

Dopo aver approfondito nei tre anni precedenti il contesto sociale, politico e religioso, attraverso un metodo storico-critico-esperienziale, si è ora rivelato un grande dono di Dio per tutti i partecipanti poter vedere, toccare con mano, contemplare, gli spazi, i ricordi e le reliquie che rendono presente tutt’oggi la memoria di Don Bosco, e dando così dimensioni e proporzioni reali a ciò che prima era per loro solo immaginazione.

Gli allievi del corso hanno iniziato il loro percorso ad Annecy, per conoscere san Francesco di Sales; quindi hanno visitato i luoghi di Madre Mazzarello a Mornese e Nizza; sono passati per Genova per rinnovare le loro convinzioni missionarie; hanno visitato nel Monferrato i luoghi dell’infanzia di Don Bosco e della vita di Mamma Margherita a Capriglio; poi la casa al Colle e Chieri, dove il futuro santo svolse il seminario; sono passati per le case di Domenico Savio e hanno camminato sulle orme di alcune passeggiate autunnali di Don Bosco. Infine, hanno attraversato in lungo e in largo Torino, conoscendone le realtà salesiane (l’Oratorio di Valdocco, Casa Pinardi, la Basilica di Maria Ausiliatrice…) e quelle dei tanti coevi “santi sociali”.

Un percorso così ricco ha richiesto necessariamente una buona organizzazione logistica e formativa. In occasione della celebrazione della festa di Maria Ausiliatrice, sono stati programmati anche incontri con il Rettor Maggiore dei Salesiani, la Madre Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, e don Pier Luigi Cameroni, Postulatore Generale delle Cause dei Santi della Famiglia Salesiana.

Ogni giornata, inoltre, si è conclusa con un momento di valutazione, durante il quale si cercava di raccogliere le esperienze vissute e le riflessioni motivate dalle varie visite.

Per i partecipanti è stata un’esperienza che non solo ha illuminato, ma che ha “toccato” il cuore, rinnovando le motivazioni e le profonde convinzioni che sostengono il carisma salesiano.

Ed è stata, certamente, anche un’esperienza di famiglia, di comunione fraterna, di rafforzamento dei legami di amicizia radicati nelle fonti del carisma salesiano condiviso. La chiusura dell’esperienza, dopo essere passati anche attraverso Assisi e aver visitato i luoghi di Don Bosco a Roma, si è svolta con l’Eucaristia celebrata presso le Catacombe di San Callisto.

I partecipanti sono ora ritornati alle rispettive Ispettorie ed opere con i cuori infiammati dal fervore salesiano e con una rinnovata e aggiornata fedeltà ai giovani che la Divina Provvidenza affida loro.

di don Luis Timossi, SDB