Articoli

“Prof bravi e non troppi allievi”: così l’istituto Edoardo Agnelli ha raggiunto la vetta – La Repubblica Torino

Si riporta di seguito la notizia apparsa su La Repubblica Torino, seguita da una notizia analoga apparsa su Corriere Torino a cura di Chiara Sandrucci.

***

“Prof bravi e non troppi allievi”: così l’istituto Edoardo Agnelli ha raggiunto la vetta

«Un risultato inatteso ma che ci rende molto orgogliosi. Il nostro liceo scientifico tradizionale ha poco più di 20 anni, non siamo storici come altri, ma ha avuto una crescita lenta, dovuta soprattutto alla capacità dei docenti di stimolare e motivare i ragazzi nello studio. Questa classifica mostra anche l’ottima qualità delle scuole paritarie in Italia: non sono tutti diplomifici».

Ne è sicuro don Enrico Stasi, direttore dell’Istituto Edoardo Agnelli di Torino dopo aver saputo della prima posizione in classifica della scuola che guida tra i licei scientifici della provincia secondo Eduscopio.

Un grande salto dalla nona posizione dello scorso anno. C’è anche la conferma come primo istituto tecnico tecnologico nel Torinese per percentuale di studenti che trovano lavoro dopo il diploma, pari al 74%.

A cosa è dovuto il balzo in classifica?

«Direi soprattutto al gruppo docenti, molto dedito alla scuola e oramai stabile. Altro aspetto fondamentale è la grandezza dell’istituto che non è enorme. Abbiamo circa 600 studenti tra i due indirizzi. Le iscrizioni crescono ma cerchiamo di non aumentare troppo. La sfida è non avere numeri altissimi: in quei casi si rischia di fare selezione tra i ragazzi e non seguirli in modo adeguato come invece oggi riusciamo a fare con i nostri numeri».

Parlando di didattica, invece?

«Tanti progetti, lavori e laboratori legati al Pcto. La pratica è un aspetto stimolante per i ragazzi che inoltre possono scegliere di restare a scuola fino a sera. Molti si iscrivono perché hanno già frequentato da noi la scuola media e conoscono la nostra realtà. Alla base c’è il progetto di camminare insieme. Ci ispiriamo a Don Bosco, quindi guardiamo al bene dei ragazzi e alla loro crescita. Siamo una comunità viva in cui si presta molta attenzione alle relazioni umane».

L’altro primato è la percentuale di chi trova lavoro. Qual è la ricetta?

«Il legame fortissimo con le aziende del territorio, sviluppato anche attraverso i Pcto (alternanza scuola-lavoro) da anni. Le aziende hanno stima della qualità professionale dei nostri allievi e della formazione umana, non secondaria. Le aziende cercano ragazzi preparati ma anche affidabili. Lo conferma il numero di richieste che riceviamo già prima del diploma».

Le scuole superiori Cavour, Agnelli, Valsalice sono i migliori licei della città. Il prestigioso «Galfer» perde posizioni

Due dei licei più blasonati di Torino perdono il titolo di numeri uno, due paritari risultano i migliori scientifici della città. L’ultima edizione di Eduscopio.it della Fondazione Agnelli è da oggi online con i dati aggiornati sulle scuole superiori che meglio preparano agli studi universitari o al lavoro dopo il diploma. Rimescolate le carte nei licei, meno tra gli istituti tecnici e professionali.

Secondo la classifica più attesa dell’anno, l’inossidabile Galileo Ferraris scende al terzo posto tra i licei scientifici tradizionali destituito dall’istituto Edoardo Agnelli dei Salesiani. Il D’Azeglio si ritrova quarto tra i classici, dietro a Cavour, Gioberti e Alfieri. La ricerca che compie 10 anni ha analizzato i dati di 1.326.000 diplomati italiani di 7.850 scuole, in tre successivi anni scolastici. Per la prima volta rientrano nello studio gli allievi che nel 2019/20 hanno affrontato la maturità e il primo anno di università in pieno lockdown.

«Ragazzi che sono usciti dalle superiori con un volto più alto in media di 5 punti e che si sono iscritti più numerosi all’università — rileva Fondazione Agnelli —, ma che nel 18% dei casi non hanno poi dato esami».

L’indagine, che vuole contribuire alla scelta delle superiori dopo la terza media, analizza i voti e i crediti ottenuti nel primo anno accademico per verificare se una scuola fornisce buone basi per l’università.

«Faremo una riflessione in collegio docenti per capire se c’è un motivo o si tratta di normali fluttuazioni — commenta Antonietta Mastrocinque, da due mesi preside del Galileo Ferraris —. Non credo che il Covid possa aver influito in particolare sulla nostra scuola, visto che ha riguardato tutti».

Dopo anni al vertice, il Galfer lascia il primo posto all’istituto paritario Agnelli che ha scalato 4 posizioni e risulta il migliore anche su scala provinciale.

«Ne siamo molto contenti e piacevolmente stupiti», dice don Enrico Stasi, direttore da settembre dell’Agnelli. «In questi anni è cresciuta la qualità del corpo docente, siamo un piccolo liceo: avendo una sola sezione riusciamo a seguire l’apprendimento e l’educazione di ogni singolo allievo». Tra gli scientifici di scienze applicate, senza latino, un altro paritario ha compiuto la stessa impresa. Il Valsalice è passato dal quinto al primo posto. «Abbiamo investito molto in questa sezione, ma con una sola classe ci sono anni che vanno bene e altri meno», osserva il preside Mauro Pace, contento che «due paritarie si ritrovino al vertice, quando spesso sono ritenute “diplomifici”».

Sul versante dei licei classici, ogni anno la partita si gioca sul filo di lana.

«I primi quattro sono sempre gli stessi, con differenze minime», fa notare Franco Francavilla, preside del D’Azeglio. «L’anno scorso eravamo primi, ma non abbiamo avuto un aumento delle iscrizioni. Adesso che siamo quarti, non mi aspetto danni: le famiglie scelgono in base a tanti fattori». Ma le iscrizioni al classico sono in calo ovunque, in particolare al Nord. È su questo aspetto che insiste Enzo Salcone, preside del Cavour tornato numero uno. «Siamo contenti — commenta —, ma l’importante è che le famiglie capiscano quanto sia utile frequentare il classico che permette di affrontare al meglio qualsiasi università». Tra gli istituti tecnici e professionali, invece, la classifica è cambiata poco.

A parte la discesa del Pinifarina di Moncalieri, che esce dal podio, quel che colpisce è il calo diffuso della percentuale di occupati (almeno 6 mesi nei primi due anni dopo il diploma). Un esempio. Il Birago resta primo in classifica dei professionali per l’industria, ma gli occupati scendono dal 64 al 59 per cento.

Si segnalano le notizie analoghe pubblicate anche su Corriere della Sera e La Stampa.

Eduscopio: l’istituto tecnico agrario salesiano è il primo!

La conferma della validità dell’istituto tecnico agrario salesiano di Lombriasco viene anche in questa volta dall’annuale indagine di Eduscopio. La scuola si piazza nell’ambito dei primi 10 istituti tecnici tecnologi della provincia di Torino, ma cosa più rilevante è il primo fra i tecnici agrari della provincia torinese. Si conferma così una tradizione che ha oltre 80 anni di storia e si riconosce l’impegno per formare tecnici del settore agroalimentare per l’agricoltura di oggi e del futuro: sostenibile e capace di puntare alla qualità del prodotto come richiesto dal consumatore. La tradizione si coniuga con l’innovazione per garantire un percorso formativo all’altezza dei tempi e capace di coinvolgere ragazzi e ragazze in un’ambiente educativo stimato nel territorio e sostenuto dai tanti exallievi/e sparsi anche oltre i confini del torinese.
Dommi

 

 

Lombriasco sul podio dei migliori istituti tecnologici della provincia torinese

Per il secondo anno consecutivo, l’istituto tecnico agrario salesiano di Lombriasco ottiene un risultato decisamente positivo nella graduatoria per la provincia di Torino. Si colloca, infatti, al secondo posto fra gli istituti tecnici tecnologici, portando ai vertici della “classifica” un istituto agrario. Ecco l’articolo scritto dal direttore della casa di Lombriasco:

Scuola agraria salesiana Lombriasco: tradizione e innovazione.

La graduatoria fatta dalla Fondazione Agnelli con l’iniziativa di Eduscopio ha confermato la nostra scuola al secondo posto fra tutti gli istituti tecnologici della provincia di Torino. Un riconoscimento che colloca l’istituto tecnico agrario fra le eccellenze della formazione non solo in ambito agrario, ma nel panorama torinese degli istituti tecnici.

Cosa propone la scuola salesiana di Lombriasco che ha nella sua tradizione formativa una schiera di affezionati exallievi provenienti da tutto il territorio piemontese, ma anche da altre regioni?

Un percorso in cinque anni con alcune sottolineature e novità interessanti quali: i corsi per il pilotaggio droni, l’alternanza scuola lavoro all’estero con una rete di scuole agrarie salesiane in particolare in Francia ed Argentina, le sperimentazioni nell’azienda agricola della scuola in diversi ambiti. La realizzazione di convegni con dimostrazioni in campo nella collaborazione con diversi enti, fanno della nostra scuola un ambiente aperto al territorio ed inserito pienamente nell’attività produttiva agraria delle provincie di Torino e Cuneo, ma non solo.

Inoltre la possibilità di convitto in ambienti accoglienti dal lunedì al venerdì, lo studio assistito e guidato dai docenti nel pomeriggio, varie iniziative di formazione con corsi ed attività extra-didattiche per arricchire il percorso formativo.

Il valore aggiunto della nostra scuola? Il riferimento quotidiano all’esperienza educativa di don Bosco che continua oggi attraverso una comunità educativa al passo con i tempi per una formazione integrale che si prenda a cuore la crescita dei ragazzi sotto tutti i punti di vista.

I risultati eccellenti raggiunti da molti allievi al termine del percorso quinquennale confermano la positività dell’ambiente educativo salesiano che si propone ancora oggi affiancando la tradizione di quasi 80 alle innovazioni per mantenere la formazione al passo con i tempi.

Nei “porte aperte” di domenica 16 dicembre 2018 e di sabato 19 gennaio 2019 è possibile venire a verificare di persona tutto questo incontrando docenti, allievi ed exallievi, visitando gli ambienti e assaporando una proposta formativa che si vuole ancora oggi offrire per un’agricoltura moderna. Vi aspettiamo anche in altri momenti previo appuntamento con la direzione.

Classifiche Eduscopio – Spiccano l’Istituto Agnelli ed il liceo di Valsalice

E’ stata resa pubblica, l’8 novembre 2018, la classifica di Eduscopio, il portale della Fondazione Giovanni Agnelli che stila la classifica delle scuole italiane che meglio preparano per l’università o che danno più chance di trovare un impiego dopo il diploma.

L’idea di fondo del progetto eduscopio.it è proprio quella di valutare gli esiti successivi della formazione secondaria – i risultati universitari e lavorativi dei diplomati – per trarne delle indicazioni di qualità sull’offerta formativa delle scuole da cui essi provengono.
Per farlo eduscopio.it si avvale dei dati amministrativi relativi alle carriere universitarie e lavorative dei singoli diplomati raccolti dai Ministeri competenti. A partire da queste informazioni vengono costruiti degli indicatori rigorosi, ma allo stesso tempo comprensibili a tutti, che consentono di comparare le scuole in base ai risultati raggiunti dai propri diplomati.

 

La più grande novità di quest’anno è che i dati raccontano anche di un mercato del lavoro in miglioramento per Torino e per il resto della regione. Quasi tutte le scuole, infatti, vedono aumentare la percentuale di ex studenti che hanno un impiego.

Per maggiori informazioni sono a disposizione due articoli:

 

La Stampa

Eduscopio, il Cavour vince ancora tra i classici, il Galfer super-scientifico.

Torino Repubblica

Piemonte, le migliori scuole nella classifica di Eduscopio: tra i diplomati è tornato il lavoro.

 

 

Scuola don Bosco di Lombriasco: innovazione, agricoltura e giovani

Nella geografia nazionale, l’agricoltura si colloca come un settore economico il cui valore aggiunto nel 2016 ha superato i 31 miliardi pari al 2,1% del valore aggiunto nazionale. Prendendo in rassegna la componente agricola, si rileva che il valore complessivo della produzione risulta composto per il 52% dalle coltivazioni vegetali, per il 29% dagli allevamenti zootecnici e per il 12% e il 6% dalle attività di supporto e dalle attività secondarie.
Questo testimonia un segnale di ripresa economica del settore che viene avvalorato da importanti risultati nell’ambito della formazione agricola e nell’incremento della risposta giovanile alla questione: per la prima volta, infatti, una scuola agraria si è qualificata sul podio di una classifica molto prestigiosa.

Si segnala che, qui di seguito, in data Venerdì 1 Dicembre, il quotidiano agricolo indipendente “TerraOggi.it“, ha pubblicato un’articolo relativo alla Scuola agraria Don Bosco di Lombriasco che, secondo l’Osservatorio Eduscopio della Fondazione Agnelli, viene classificata al secondo posto tra i migliori quindici istituti tecnici tecnologici della Provincia di Torino:

 

Lombriasco, la prima volta di una Scuola agraria sul podio dei migliori Istituti

Il “Don Bosco” classificato dall’Osservatorio Eduscopio della Fondazione Agnelli al secondo posto tra i migliori quindici istituti tecnici tecnologici della Provincia di Torino. Un risultato significativo per la formazione agricola. E in primavera, l’alternanza scuola/lavoro si fa in Argentina e Francia

La Scuola agraria Don Bosco di Lombriasco è stata classificata da Eduscopio, progetto della Fondazione Agnelli, al secondo posto tra i migliori quindici istituti tecnici tecnologici della Provincia di Torino. Un risultato che certamente rende onore al merito della storica scuola salesiana immersa nella campagna tra Torino e Cuneo, ma che rivela anche un importante “segno dei tempi”, perché è la prima volta che un istituto agrario raggiunge il podio di una classifica così prestigiosa.

ORGOGLIO AGRICOLO

«Se qualcuno ancora pensasse che Agraria sia un “ripiego” rispetto ad altri corsi “più nobili” – commenta il preside della Scuola di Lombriasco, Marziano Bertino -, a questo punto non potrebbe che essere smentito. Questo traguardo, certamente lusinghiero per il nostro istituto, costituisce un ennesimo motivo di orgoglio per l’intero mondo agricolo, che vede riconosciuto (se mai ancora ce ne fosse stato ancora bisogno) il ruolo dell’istruzione e della formazione delle giovani generazioni, al fine di innovare un’agricoltura oggi più che mai indispensabile per l’intera economia».

Il rilevamento e la classifica delle scuole sono avvenuti non sulle risultanze soltanto dell’ultimo anno, ma in base a specifici parametri (percentuale di diplomati occupati, rendimento scolastico dei diplomati iscritti all’università, coerenza tra studi fatti e lavoro svolto, eccetera) analizzati già a partire dagli anni 2011/2012.

FORMAZIONE ALL’ESTERO

Una crescita qualitativa che non accenna a fermarsi, se l’istituto salesiano di Lombriasco ha appena annunciato di aver messo a disposizione dei propri allievi l’opportunità di adempiere all’obbligo dell’alternanza scuola/lavoro in aziende collocate oltre i confini nazionali. Anche qui, si tratta di un primato. In particolare, sono state scelte come meta la Francia e l’Argentina: «L’iniziativa ha avuto un successo insperato – osserva ancora il preside Bertino -, in quanto ben il 50 per cento degli studenti degli ultimi anni (terza e quarta Ita) la prossima primavera andrà a Cordoba e Mendoza, in Argentina, ed una buona parte degli studenti di terza Ita a Ressins (Francia), sempre in aziende agricole salesiane».

CONTINUA EVOLUZIONE

Gli allievi saranno chiamati a prestare servizio nei vari settori aziendali, dalla produzione alla trasformazione, alla commercializzazione, in modo da poter acquisire quelle conoscenze e competenze che sono proprie del mondo del lavoro.

Un’esperienza di formazione professionale agricola all’estero che non conosce precedenti, confermando una nuova dinamicità nell’evoluzione delle potenzialità del settore primario, attraverso la conoscenza e il confronto con altre realtà formative e produttive.

«In futuro – anticipa Bertino, svelando nuovi piani dell’istituto -, prevediamo di estendere questa possibilità anche a ex-allievi, imprenditori agricoli e tecnici del settore. Ma questo farà parte di un’altra storia».

Istituto Agnelli premiato da Eduscopio Fondazione Agnelli – Articolo su La Voce e il Tempo

Istituto Agnelli, «dopo il diploma qui è piena occupazione».

All’Agnelli ogni anno sono molti i giovani che, anche grazie alle esperienze maturate durante il triennio della scuola superiore, una volta diplomati, vengono assunti presso le stesse aziende con le quali la scuola collabora da anni:

«Su 36 diplomati del 2016 del nostro Istituto tecnico industriale nei due indirizzi (elettronica ed elettrotecnica, meccanica meccatronica ed energia) – precisa don Fabrizio Gallarato, salesiano, ingegnere, coordinatore Alternanza Scuola Lavoro26 hanno trovato lavoro nelle aziende dove hanno fatto il tirocinio e 8 si sono iscritti al Politecnico. L’alternanza scuola lavoro, sancita dalla Riforma della Buona Scuola, è una consuetudine che all’Agnelli è da sempre parte integrante nei percorsi scolastici ed ora che è diventata legge in qualche modo conferma che don Bosco ha anticipato i tempi».

Leggi l’articolo completo di Marina LOMUNNO

schermata-2016-11-29-alle-15-07-16

L’immagine della prima pagina dell’articolo