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C’è da non Crederci! – Musical al Michele Rua

In occasione della Festa di don Bosco, 31 gennaio, l’oratorio salesiano Michele Rua di Torino ha organizzato un musical dal titolo: “C’è da non crederci!“. Andrà in scena presso il Teatro Monterosa nelle date di sabato 2 (Ore 21,00) e  domenica 3 (Ore 15,30) febbraio 2019.

Dopo un lavoro iniziato nel marzo 2018, i ragazzi e i giovani dell’Oratorio Salesiano Michele Rua festeggeranno don Bosco portando in scena il musical “C’è da non crederci” i prossimi 2 e 3 febbraio.

Il Teatro Monterosa ospiterà le due rappresentazioni, interamente dal vivo, di uno spettacolo che, presentato la prima volta alla fine degli anni ’80, ha lasciato il segno e che ha ben descritto l’opera e il lavoro del Santo dei Giovani. Così bene che tutto il lavoro di preparazione dello spettacolo è stato anche motivo di formazione e occasione di crescita per coloro che vi hanno partecipato: scoprendo così i primi passi del novello prete don Bosco nelle carceri di Torino, la sua malattia, il suo essere parte attiva nella vita della Torino dell’Ottocento, quando ad esempio, citando un caso tra tutti, contribuì con i suoi giovani ad aiutare la città vittima del colera…

Parlare di don Bosco continua a suscitare emozioni e interesse, ed è particolarmente interessante farlo attraverso una forma d’arte alla quale lo stesso don Bosco ha fatto spesso ricorso nella sua attività.

Prove di canto e di recitazione, coro, musica e arrangiamento, scenografia, danza, costumi, per arrivare al “trucco e parrucco”, sono tanti gli aspetti che hanno coinvolto i ragazzi, ma anche papà, mamme e nonni, che da dietro le quinte si sono mossi (e si muoveranno) ciascuno con le proprie competenze e le capacità. Una famiglia di oltre settanta elementi che, infaticabile, si sta preparando per dare il meglio, e trasmettere al pubblico il cuore del messaggio di don Bosco, la passione educativa, il desiderio di restare giovani nel cuore, con i piedi a terra, ma lo sguardo sempre rivolto al cielo… proprio perché tutti possano dire: c’è da non crederci!

Lettera del Rettor Maggiore in risposta alla Dichiarazione di Mattarella per la festa di Don Bosco

Si riporta, qui di seguito, la lettera del Rettor Maggiore, don Ángel Fernández Artime, X successore di don Bosco, al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in risposta alla dichiarazione rilasciata dallo stesso in occasione del 130° anniversario della morte di Giovanni Bosco:

Egregio e Illustrissimo Sig. Presidente della Repubblica,

Apprendiamo con gioia dai mezzi di informazione la Dichiarazione che Ella ha divulgato in occasione della Festa liturgica di San Giovanni Bosco, di cui questo 31 gennaio sono ricorsi i 130 anni dalla morte.

Le Sue parole hanno tratteggiato con precisione e con un diffuso affetto la figura del nostro Padre e Santo Fondatore. Il suo impegno sociale e la sua passione evangelizzatrice, rivolti primariamente ai giovani poveri e abbandonati, di cui Lei ha fatto memoria, sono vivi oggi nella nostra Congregazione e nei diversi gruppi della Famiglia Salesiana.

Nostra opera costante è quella, in comunione con le Istituzioni e con la Chiesa, di promuovere spazi e tempi di umanizzazione, di progresso e coesione sociale, di incontro con il messaggio evangelico. Don Bosco ha svolto storicamente la sua opera in quel tempo, ricco e contraddittorio insieme, che ha portato all’Unità d’Italia. Con il suo motto “buoni cristiani ed onesti cittadini” crediamo abbia contribuito a far crescere quel sentimento unico di passione sociale che unifica il popolo italiano da Lei rappresentato, concorrendo altresì a farlo conoscere nei diversi paesi dove l’opera del suo carisma è giunta.

Speriamo ardentemente e operiamo costantemente al fine di non venire meno al compito lasciatoci, fornendo il nostro aiuto a realizzare quello spirito comune, europeo e mondiale, di fratellanza, di solidarietà e di coesione, rivolto al progresso di ogni persona e conseguentemente della società intera.

Cordialmente in Don Bosco,

Don Ángel Fernández Artime

 

Dichiarazione del Presidente della Repubblica

in occasione del 130° anniversario della morte di Giovanni Bosco

In data 31 Gennaio 2018, sul sito del Quirinale è stata pubblicata la dichiarazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in occasione del 130° anniversario della morte di Giovanni Bosco:

«Ricorre oggi il 130° anniversario della morte di Giovanni Bosco, sacerdote fondatore dei Salesiani e delle figlie di Maria Ausiliatrice, educatore che la società italiana ha avuto modo di apprezzare per l’attenzione ai giovani, per la passione, per l’impegno nell’aiutare tante persone in condizione di avvilente povertà ed emarginazione.

Le umili origini sono state, nella vita di Don Bosco, una radice dalla quale ha tratto permanente orientamento. La sua intelligenza, le sue doti di socialità, le sue grandi capacità organizzative, ispirate alla testimonianza evangelica, sono state dirette alla realizzazione di opere che hanno raggiunto un gran numero di ragazzi, di bimbi lavoratori, di giovanissimi, offrendo loro spazi preziosi di accoglienza, istruzione, formazione, di solidarietà, di crescita individuale e comunitaria. Seppe fare propria la questione sociale e costruire crescenti spazi di cittadinanza.

In molte parti dell’Italia e del mondo l’impronta di Don Bosco, e delle congregazioni da lui promosse, è tuttora viva. Tanti italiani devono ai Salesiani un pò della loro cultura, della loro formazione di cittadini. La continuità delle opere di Don Bosco rappresenta un contributo alla coesione e al progresso sociale, valori che arricchiscono un Paese, e aiutano l’intera comunità ad affrontare le sfide dei tempi».

Roma, 31 gennaio 2018

Festa don Bosco 2018

Come festeggiano don Bosco in quel di Lombriasco?

Sabato 27 gennaio 2018 si è svolta l’ormai tradizionale festa di don Bosco con gli allievi/e, genitori ed exallievi. Oltre 500 i partecipanti allo spettacolo animato dai ragazzi e alla s. Messa presieduta da mons. Derio Olivero, vescovo di Pinerolo. Al termine, l’incontro per l’aperitivo degli exallievi e poi il pranzo della comunità educativa con collaboratori dell’opera, docenti, amici della presenza salesiana a Lombriasco.

 

A Saluzzo, i festeggiamenti per Don Bosco

Si diffonde il caledario delle iniziative in occasione della festa di don Bosco nel saluzzese, apparso nell’edizione de Il Corriere di Saluzzo a cura di Lorenzo Francesconi.

Festa con don Bosco
Domenica il mattone viene posto in cappella

SALUZZO – Mercoledì 31 gennaio la chiesa ricorda San Giovanni Bosco. A Saluzzo a lui è intitolato l’oratorio cittadino di via Donaudi e come ogni anno verrà celebrata la festa in onore del Santo dei giovani.
Lo scorso 12 dicembre l’oratorio ha ricordato gli ottant’anni dalla sua apertura, avvenuta il 12 dicembre 1937 ad opera dei Salesiani. Dopo la loro partenza l’oratorio è divenuto la casa dei giovani che qui si ritrovano per momenti di gioco e di animazione, preghiera e confronto. Qui si trovano anche gli Exallievi e tutti gli adulti che negli anni hanno conosciuto e amato questi cortili. Per la festa 2018 è stata programmata una settimana di appuntamenti che si è aperta con un incontro svoltosi mercoledì 24 gennaio organizzato in collaborazione con l’Azione cattolica. Ospite della serata Chiara Saraceno, sociologa di fama europea. La festa di Don Bosco prosegue giovedì 25 quando in oratorio sono invitati tutti i volontari ed i vari collaboratori
per una cena in famiglia con inizio alle 20. Venerdì 26 gennaio, alle 20,45, incontro dei gruppi giovani guidati da alcuni sacerdoti e educatori di fuori che sono stati invitati per questo incontro speciale, mentre sabato 27, dalle 15 alle 17,30, si svolgerà un’edizione speciale del “Sabatorio” per elementari e medie con giochi invernali. Domenica 28 gennaio si vivrà il clou della festa di San Giovanni Bosco con la messa alle 11 nella chiesa dell’oratorio che verrà celebrata da mons. Cristiano Bodo, vescovo di Saluzzo. Sarà l’occasione per posizionare in una apposita nicchia ricavata nel muro della cappella il mattone autentico della casetta di don Bosco in frazione dei Becchi di Castelnuovo, omaggiato proprio da mons. Bodo all’oratorio in occasione della celebrazione dello scorso dicembre per gli ottant’anni della struttura. «Per noi exallievi e per tutti gli amici dell’oratorio – dice Mike Bianco – è stato un regalo immenso e ci siamo subito adoperati per poterlo mettere in bella mostra nella cappella. Un piccolo grande segno che ci unisce al nostro Santo». Terminata la messa, i partecipanti sono invitati al pranzo in bocciofila, con prenotazioni aperte fino a venerdì 26 sia al bar della bocciofila sia in oratorio; costo 8 euro che dà diritto anche a partecipare all’estrazione dei premi, tra questi sono già stati offerti un tablet, una televisione, una bicicletta
e altro ancora. Mercoledì 31 gennaio, giorno della festa liturgica, gli Exallievi saluzzesi propongono alle 21 la partecipazione alla messa in onore di don Bosco sempre nella cappella dell’oratorio. In mattinata, mercoledì 31, saranno gli studenti del Cnos, la scuola professionale salesiana, a partecipare ad una messa presso la chiesa di Maria Ausiliatrice con inizio alle 9,15.

Al Don Bosco di Alessandria: in cielo da 130 anni, con i giovani da sempre

Si pubblica di seguito l’articolo de “La Voce Alessandrina” che in data 25 Gennaio 2018 racconta le iniziative della Comunità Salesiana di Alessandria in occasione della Festa di Don Bosco:

 

 

 

 

 

Anche l’edizione de Il Piccolo di Alessandria del 26 Gennaio 2018 racconta i festeggiamenti per Don Bosco:

 

Dai social ai recital: ecco la festa di don Bosco dei ragazzi di Vigliano

L’edizione de “Il Biellese” di Martedì 23 Gennaio 2018 svela gli appuntamenti organizzati dall’oratorio di San Giuseppe Operaio di Vigliano Biellese in occasione della festa di don Bosco.

I sogni dei ragazzi diventano un recital

Il 31 gennaio è San Giovanni Bosco e l’oratorio salesiano festeggia con tante iniziative: tra queste lo spettacolo preparato dai giovani, che andrà in scena all’Erios il 3 febbraio

L’oratorio salesiano di Vigliano e la parrocchia si preparano a festeggiare Don Bosco con un recital in teatro organizzato dai giovani. L’idea è stata di don Gianni Moriondo, parroco di San Giuseppe: «Il regalo più bello che ho ricevuto a Natale è stata un’agenda Moleskine con una dedica nella prima pagina. Citava una frase di don Bosco: Se vuoi che i giovani facciano quello che tu ami, ama quello che piace ai giovani”. E poi seguiva la firma dei ragazzi dell’oratorio. Ai giovani piacciono la musica, il teatro, la danza il canto. Si entusiasmano per i laboratori scenografici, il lavoro di gruppo, l’allegria. Lo spettacolo preparato per la festa di don Bosco è l’insieme di tutte queste cose. Il messaggio è arduo: consiglia di custodire i propri più profondi desideri. E al contrario di quanto si pensa, i giovani amano puntare in alto e sognare grandi cose».
Lo spettacolo si intitola “Ala[n]di’ si!” e sarà rappresentato sabato 3 febbraio alle 21 al teatro Erios di Vigliano. La festa però inizia già questo fine settimana: sabato mattina dalle 9 alle 13 è prevista la partecipazione al convegno “Emergenza educazione” che si terrà nel salone Biverbanca, in via Carso a
Biella. Alla sera l’appuntamento è alle 20.30 in chiesa, per il concerto d’organo e tromba. Si esibiranno Roberto Fadda e Roberto Foglia. Durante l’intervallo verranno presentati al pubblico i punti principali del sistema educativo di don Bosco. La festa liturgica di don Bosco è mercoledì 31 gennaio: alle 8.45 il vescovo Gabriele Mana presiederà la messa a cui parteciperanno gli allievi dei corsi Cnos-Fap. Alle 18 sarà celebrata la messa per la parrocchia. Sabato 3 febbraio l’appuntamento è all’Erios per il recital dei ragazzi (per prenotare i biglietti
d’ingresso è possibile rivolgersi in oratorio tutti i giorni dalle 17 alle 19). I ragazzi che si sono impegnati nello spettacolo sono Maurizio Catalano, Victoria Barzan, Marina Cardona, Letizia Bazzan, Cristiana Motta, Marta Ogliaro, Deborah Rondolino e Matteo Zanella. Insieme ricorderanno al pubblico che non bisogna lasciare incustoditi i propri desideri, altrimenti si rischia si faticare persino a sopravvivere. La risposta è nel “Libro dei libri”: i desideri incustoditi rischiano di ospitare il Genio di ogni illusione, capace di portare alla rovina. Ma c’è “Lui”, Gesù, che vuole abitare i nostri desideri. E incontrando se stessi è possibile scoprire dove Lui dimora e trovare la strada attraverso la sua amicizia.
La festa prosegue domenica 4 febbraio: alle 11 sarà celebrata la messa. A mezzogiorno è in programma l’aperitivo in oratorio e alle 12.30 il pranzo nel refettorio dell’istituto salesiano (prenotazioni entro il 2 febbraio,
015 510262). Nel pomeriggio giochi per i ragazzi.

 

Ancora una breve del 26 Gennaio de Il Biellese racconta la Festa di Don Bosco a Vigliano:

Mercoledì 31 Gennaio, Muzzano celebra San Giovanni Bosco

Mercoledì 31 Gennaio 2018 Muzzano celebra San Giovanni Bosco con una serata dedicata interamente al Santo.

Programma 

ore 19:30

S Messa presso la Chiesa dell’Istituto celebrata da Mons. Gabriele Mana Vescovo di Biella e animata dalla corale di Graglia e Muzzano.
Segue ricevimento a buffet presso la sala parco dell’Istituto.

ore 21:00

Concerto della Cantoria “Schola Cantorum” di Bioglio con la partecipazione degli allievi del CNOS-FAP presso la Chiesa dell’istituto.

 

 

Mercoledì 31 gennaio 2018 si è tenuta presso la Casa Salesiana di Muzzano la consueta CELEBRAZIONE di SAN GIOVANNI BOSCO, in occasione del 130° anniversario dalla morte del Santo fondatore dei Salesiani.

L’invito alla partecipazione era esteso a tutta la popolazione, che ha presenziato attivamente a tutta la serata. Gremita la Chiesa, la S.Messa è stata concelebrata da Don Genesio Tarasco, Direttore della comunità religiosa di Muzzano e di Vigliano Biellese, e da 5 Parroci della zona Valle Elvo.

Ecco una galleria fotografica della giornata:

Il gennaio salesiano – Avvenire (20/01/2018)

Nell’edizione di sabato 20 gennaio 2018, Avvenire ha pubblicato un articolo relativo agli appuntamenti del gennaio salesiano. Si riporta il testo è si ringrazia Marina Lomunno, autrice del pezzo.

Ha preso il via giovedì a Valdocco il “Gennaio salesiano” alla presenza del Rettor Maggiore don Ángel Fernández Artime che apre la 36a edizione delle
“Giornate di spiritualità della Famiglia salesiana” in programma fino a domani. Partecipano 400 persone provenienti dalle opere salesiane dei 5 continenti chiamate a riflettere sul tema della tradizionale strenna che ogni anno il Rettor Maggiore affida alla famiglia salesiana dal titolo «“Signore, dammi di quest’acqua” (Gv 4,15): coltiviamo l’arte di ascoltare e di accompagnare». I partecipanti rifletteranno sull’ascolto e l’accompagnamento dei giovani come atteggiamenti che gli educatori salesiani intendono approfondi- re e interpretare sull’esempio di don Bosco. Domani il Rettore Maggiore, a conclusione delle Giornate, presiede la Messa in Basilica alle 9.30. E con il “Gennaio salesiano”, che culminerà 31 con la festa liturgica di don Bosco, si è entrati nel vivo delle celebrazioni del 150° anniversario della consacrazione della Basilica Maria Ausiliatrice. Il 9 giugno 1868 don Bosco concludeva i lavori del Santuario, inaugurandolo ufficialmente.  A Valdocco sono in programma una serie di appuntamenti culturali, spirituali e formativi. «Le celebrazioni per il 150° della consacrazione – spiega il rettore don Cristian Besso – non sono semplicemente una commemorazione storica. Le iniziative che proponiamo vogliono essere un’occasione per riscoprire la fede che ha spinto 150 anni fa a costruire un edificio monumentale come la Basilica che don Bosco ha voluto intitolare a Maria Ausiliatrice. In quest’anno vogliamo riappropriarci del significato profondo della nostra fede mariana che spinge, stimola e provoca a un nuovo impegno di carità che, sull’esempio dell’Ausiliatrice, si china sugli ultimi, sui poveri, su chi ha bisogno».

 

Oggi alle 21 in Basilica il concerto della corale “Basilica Maria Ausiliatrice” durante il quale viene presentato il restauro al grande organo Tamburini composto da 3mila canne, tra i più maestosi del Nord Italia. Lunedì 29 gennaio, ancora in Basilica, la presentazione del libro I sogni di don Bosco, curato da don Andrea Bozzolo (ed. Las) che raccoglie i contributi di venti studiosi, teologi e psicologi sul tema del sogno, centrale nella vita spirituale del santo dei giovani.