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Valdocco: corso per Ispettori di recente nomina, dai 5 continenti stretti attorno a Don Bosco

Otto Ispettori e Superiori di Visitatoria, provenienti dai cinque continenti, partecipano dall’8 al 24 giugno al Corso di Formazione e Accompagnamento per Ispettori attualmente in atto a Valdocco, Casa Madre salesiana di Torino. Di seguito la notizia pubblicata dal sito ANS.

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Sono otto e provengono dai cinque continenti e da sei regioni salesiane: sono gli Ispettori e i Superiori di Visitatoria partecipanti al Corso di Formazione e Accompagnamento per Ispettori di recente nomina, attualmente in atto presso la Casa Madre salesiana di Torino. Ad accompagnarli nell’intenso percorso c’è l’intero Consiglio Generale, anch’esso radunato a Valdocco per i lavori della sessione plenaria estiva.

Il corso, coordinato dal Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio, e dal suo Segretario, don Saimy Ezhanikatt, è iniziato alla sera di mercoledì 8 giugno e si protrarrà fino al prossimo 24 giugno. Nello specifico i suoi partecipanti sono:

  • don Gregorio Junior Bicomong, Superiore della Visitatoria Papua Nuova Guinea e Isole Salomone (PGS);
  • don Morachel Bonhomme, Superiore della Visitatoria di Haiti (HAI);
  • don Francisco Inácio Vieira Júnior, Ispettore di Brasile-Recife (BRE);
  • don Jésus Benoît Badji, Ispettore della nuova Ispettoria di Africa Occidentale Nord (AON);
  • don Thomas Santiagu, Ispettore di India-Hyderabad (INH);
  • don Denis Soro, Ispettore della nuova Ispettoria di Africa Occidentale Sud (AOS);
  • don Jorge Crisafulli, Ispettore della nuova Ispettoria di Africa Nigeria Niger (ANN);
  • don James Briody, Ispettore della Gran Bretagna (GBR).

La loro presenza così rappresentativa di tutto il globo e di tante diverse realtà salesiane in un certo senso quasi certifica il compimento del percorso di recupero della normalità dopo i due anni di pandemia, considerato che gli Ispettori partecipanti al primo corso del 2021 erano sei e tutti di Ispettorie europee; a giugno invece, erano già sette, con la partecipazione di Ispettori anche del continente americano; a ottobre sempre sette, ma tutti da Africa (3), America Latina (3) e Asia (1); e a dicembre scorso ben 16: 5 dall’America del Sud, 2 dall’Africa-Madagascar e 9 dall’Asia.

Dopo il primissimo incontro di mercoledì 8, necessario più che altro per una prima conoscenza reciproca fra tutti e per l’introduzione ai lavori, il programma si è aperto ufficialmente, giovedì 9 giugno, con l’intervento del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, che ha illustrato agli Ispettori le Linee Progettuali del Sessennio, e che poi, in serata, ha guidato la compagine in un’uscita fraterna.

In questi giorni le attività proseguono approfondendo i tradizionali contenuti di questo appuntamento: gli elementi giuridici rilevanti nel servizio del Superiore; le caratteristiche proprio del compito di animazione e governo dell’Ispettoria o Visitatoria; l’identità salesiana e la disciplina religiosa; il lavoro e le attività dei diversi Settori di animazione mondiale – Formazione salesiana, Pastorale Giovanile, Comunicazione Sociale, Missioni, Economato Generale, Segretariato per la Famiglia Salesiana, Postulazione Generale.

Altri elementi centrali sono poi i tempi di colloquio dei vari Superiori con il Rettor Maggiore e i membri del suo Consiglio: tempi utili per apprendere da loro la tabella di marcia del sessennio, condividere con il vertice della Congregazione le loro preoccupazioni e le sfide, e fare esperienza di comunione salesiana.

Non mancheranno anche i momenti di ricarica spirituale, salesiana e umana, attraverso liturgie ben curate, visite ai luoghi salesiani e gite culturali. Di particolare rilievo, ad esempio, sarà la partecipazione degli Ispettori al pellegrinaggio serale del prossimo 17 giugno a Moncalieri, per venerare una reliquia insigne di San Francesco di Sales, nel 400° anniversario della sua nascita al Cielo.

Prima di tornare ai rispettivi Paesi gli Ispettori avranno l’opportunità di celebrare la Festa della Riconoscenza al Rettor Maggiore, il prossimo 24 giugno, nella suggestiva cornice di Valdocco, là dove lo stesso Don Bosco veniva festeggiato dai suoi ragazzi.

 

Incontro di Verifica degli Ispettori a metà del loro sessennio – ANS

L’Agenzia di informazione salesiana ANS, dedica un articolo sull’incontro di Verifica degli Ispettori giunti a metà del loro sessennio avvenuto tra il 12 ed il 21 settembre a Torino. L’appuntamento è stato presieduto dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime e coordinato dal suo Vicario, don Stefano Martoglio, con il suo segretario, don Saimy Ezhanikatt.

Si riporta l’articolo completo pubblicato su ANS, Agenzia di Informazione Salesiana.

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(ANS – Torino) – Per la prima volta dalla conclusione del Capitolo Generale 28° della Congregazione Salesiana, si è svolto a Torino, nei giorni dal 12 al 21 settembre, l’Incontro di Verifica degli Ispettori giunti a metà del loro sessennio. L’appuntamento, presieduto dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, e coordinato dal suo Vicario, don Stefano Martoglio, con il suo segretario, don Saimy Ezhanikatt, ha rappresentato un motivo di speranza e un segno di graduale ritorno alla normalità nella vita della Congregazione dopo i tempi più duri della pandemia.

All’incontro hanno preso parte otto Superiori, provenienti per lo più dall’Europa, ma non solo: don José Aníbal Mendonça, Ispettore del Portogallo (POR); don Wilfried Wambeke, Ispettore di Belgio Nord e Olanda (BEN); don Eunan Mcdonnell, Ispettore dell’Irlanda (IRL); don Reinhard Gesing, Ispettore della Germania (GER); don Angelo Santorsola, Ispettore dell’Italia Meridionale (IME); don Miguel Ángel Asurmendi, Ispettore di “Spagna-Maria Ausiliatrice” (SMX); don Natale Vitali, Ispettore di Brasile-Belo Horizonte (BBH); don Maria Arokiam Kanaga, Superiore della Visitatoria dell’Università Pontificia Salesiana (UPS).

Motivo fondamentale e asse centrale dell’incontro è il colloquio che ogni Ispettore ha con il Rettor Maggiore dopo tre anni di servizio ispettoriale: è quella l’occasione per valutare insieme il percorso compiuto dall’Ispettoria in questo tempo, alla luce delle indicazioni che lo stesso Rettor Maggiore aveva consegnato all’inizio del mandato di ciascuno di loro con la “carta di navigazione”, oltre che con le altre raccomandazioni inviate nelle Lettere redatte al termine delle rispettive Visite Straordinarie. Allo stesso tempo, questi colloqui costituiscono anche un’espressione di vicinanza e di accompagnamento da parte del Rettor Maggiore verso ciascuno degli Ispettori: la cura verso la persona dell’Ispettore, in primo luogo, così come l’ascolto attento delle sue necessità nei compiti di guida e animazione, le sue valutazioni sulla realtà ispettoriale, i punti di forze e le opportunità, le sfide e le aree di miglioramento… Sono tutti temi che vengono affrontati con parresia, amichevolezza e fraternità tipicamente salesiane. Nondimeno, il programma delle giornate ha previsto un ricco programma formativo: grazie in primo luogo alla collaborazione dei Salesiani della Circoscrizione Speciale Piemonte e Valle d’Aosta (ICP), i partecipanti hanno potuto riapprofondire le radici del carisma salesiano, la spiritualità di Don Bosco, il tema del discernimento e della sequela di Gesù, la centralità di Maria nella spiritualità salesiana, l’identità consacrata salesiana nelle sue due forme, la testimonianza di docilità allo Spirito Santo di Santa Maria Domenica Mazzarello… E approfittando del trovarsi a Torino, e dell’attuale situazione che permette la possibilità di compiere delle visite – pur contingentate e nel rispetto dei protocolli vigenti –, i partecipanti all’incontro di verifica hanno potuto avvantaggiarsi anche del contatto diretto con tutti i Luoghi Salesiani: un elemento che ha costituito un indubbio valore aggiunto di quest’esperienza.

Formazione e accompagnamento per Ispettori di recente nomina

Si è concluso il 19 giugno il Corso per Ispettori di recente nomina con il Consiglio Generale eletto dal Capitolo Generale 28°. Di seguito le informazioni pubblicate da Info ANS.

Dallo scorso 6 giugno sette Ispettori stanno condividendo le loro giornate con il Rettor Maggiore e i suoi primi collaboratori, mentre conoscono nel dettaglio la tabella di marcia e gli orientamenti della Congregazione e presentano al Consiglio Generale la realtà delle loro circoscrizioni.

Al Corso, coordinato dal Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio, hanno preso parte:

  • Don José Pastor Ramírez, Ispettore delle Antille (ANT);
  • Don Giovanni D’Andrea, Ispettore dell’Italia-Sicilia (ISI);
  • Don Sigfried Kettner, Ispettore dell’Austria (AUS);
  • Don Leonardo Mancini, Superiore della Circoscrizione speciale Piemonte e Valle d’Aosta (ICP);
  • Don Melchor Trinidad, Ispettore degli Stati Uniti Ovest (SUO);
  • Don Mychajlo Czaban, Superiore della Visitatoria dell’Ucraina (UKR);
  • Don Peter Timko, Ispettore della Slovacchia (SLK).

Rispetto al Corso per Ispettori dello scorso marzo questa nuova edizione vede un piccolo aumento nella partecipazione – sono riusciti a raggiungere Roma, tra le numerose difficoltà ai viaggi di questo periodo, sette Ispettori invece di sei – e un aumento più significativo nella composizione geografica: non più solo Ispettori di Paesi dell’Unione Europea, ma anche dell’area europea extra-Schengen e anche dal continente americano.

Gli elementi giuridici rilevanti nell’esercizio dell’incarico di governo, così come le caratteristiche del compito di animazione, nonché i riferimenti fondamentali per l’identità e la disciplina religiosa restano, come di consueto, i cardini dei lavori assembleari del gruppo di Ispettori. Mentre i colloqui individuali, con il Rettor Maggiore e gli altri Consiglieri di Settore permettono la condivisione di obiettivi e progetti, favoriscono l’adozione di uno sguardo più ampio sulle realtà della Congregazione e alimentano il clima di fraternità.

La condizione di relativo regresso dei contagi di Covid-19 in Italia permette a quest’edizione del corso anche delle prime “uscite”: poche, vicine – dentro Roma – e sempre nella massima sicurezza, ma di indubbio valore. Proprio oggi, infatti, gli Ispettori possono visitare e conoscere la realtà dell’Università Pontificia Salesiana, la sua ampia e moderna biblioteca, e anche le significative realtà di ricerca salesiana dell’Istituto Storico Salesiano (ISS) e dell’Associazione dei Cultori di Storia Salesiana (ACSSA); e nel pomeriggio, quasi come traguardo spirituale dell’intero percorso, gli Ispettori vivono un momento di pellegrinaggio, preghiera e raccoglimento presso le Catacombe di San Callisto.

Sempre nel percorso di un graduale ritorno alla normalità, dal prossimo settembre si prevede anche di riprendere, in quel di Torino, i corsi di formazione e accompagnamento rivolti dal Rettor Maggiore e il suo Consiglio agli Ispettori giunti a metà del loro mandato

Lettera dell’Economo Generale per la lotta a COVID-19

Riportiamo la lettera dell”economo generale, sig. Jean Paul Muller, SDB, agli Ispettori salesiani di tutto il mondo di fronte all’avanzare del coronavirus a livello globale pubblicata sul sito dell’agenzia di stampa salesiana InfoAns.

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Raccomandazioni per prevenire i contagi, suggerimenti su come continuare ad aiutare la popolazione nei diversi contesti locali, e infine dei piccoli spunti per trarre degli insegnamenti da questa pandemia: questi sono gli elementi fondamentali di una fraterna lettera inviata dall’Economo Generale, sig. Jean Paul Muller, SDB, agli Ispettori salesiani di tutto il mondo di fronte all’avanzare del coronavirus a livello globale.

“Caro Ispettore, spero che tu sia riuscito a tornare a casa. Puoi immaginare quanto siamo preoccupati per la situazione…” esordisce con fraternità il sig. Muller. Il quale prosegue poi ricordando alcune delle più note e basilari misure igieniche per la tutela personale e il contenimento dei contagi, prima di suggerire alcune osservazioni specifiche per le comunità religiose salesiane.

I nostri modelli sono Don Bosco ed i suoi ragazzi al tempo di un’epidemia di colera. Più recentemente, abbiamo avuto i nostri coraggiosi confratelli in Sierra Leone ed in Liberia ai tempi dell’Ebola”.

Per questo l’Economo Generale invita ad avere particolare cura delle persone più esposte al rischio di contagio, come “gli anziani” o “le persone affette da malattie croniche come il diabete”, senza tuttavia “presumere che i bambini siano al sicuro”.

Oltre ad evitare panico e psicosi, il sig. Muller ricorda l’importanza di “seguire scrupolosamente le leggi o le linee guida fornite dalle autorità civili” e di testimoniare a “studenti, parrocchiani e benefattori che le rispettiamo”, per essere di buon esempio e favorire l’adozione massiccia delle buone pratiche.

Oltre alla testimonianza, l’Economo Generale ricorda anche l’impegno alla solidarietà, proponendo alcune opzioni specifiche per questo tempo di pandemia: “Possiamo produrre mascherine nei nostri istituti e fornirle anche al pubblico? … Fai in modo che il sapone sia liberamente e abbondantemente disponibile per tutti coloro che stanno con noi… Disponiamo di stanze o spazi in cui i confratelli o gli studenti possano restare isolati nel caso in cui abbiano sintomi? … Possiamo essere pronti ad accogliere i malati nel caso in cui gli ospedali della tua zona siano al collasso?”.

Infine, il sig. Muller invita anche a trarre una morale da tutto ciò che tale pandemia sta comportando nel mondo. Dopo l’importanza della solidarietà quale architrave di ogni relazione umana, egli richiama l’importanza dell’igiene personale e ambientale, di una sana alimentazione, di stili di vita salutari, così come le possibilità di innovazione didattica e di evangelizzazione attraverso i mezzi di comunicazione sociale, fino ad arrivare ad un rapporto più autentico con Dio, nella consapevolezza dei propri mezzi e dei propri limiti.