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CNOS-FAP Alessandria: Workshop di formazione “Vincere la sfida del Retail Fashion nella nuova normalità”

Il 22 marzo 2022 gli allievi di terza del corso Addetti ai servizi di vendita del CFP di Alessandria, hanno partecipato ad un workshop sulle vendite “nella nuova normalità”. Il workshop si è tenuto a Palazzo Monferrato ed è stato tenuto dal Dott. Lorenzo Dornetti, Trainer di Neurovendite.

Di seguito la notizia di CNOS-FAP Alessandria:

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La classe terza del corso ADDETTO AI SERVIZI DI VENDITA ha partecipato nella giornata di ieri al workshop di formazione “Vincere la sfida del Retail Fashion nella nuova normalità” organizzato da Terziario Donna Confcommercio svoltosi a Palazzo Monferrato.

L’evento, basato sul punto focale di supportare concretamente le vendite nella nuova normalità, ha fornito strumenti pratici ed idee a Commercianti e Addetti alle Vendite, al fine di intercettare i nuovi bisogni della clientela all’interno del Punto Vendita, alla luce delle nuove abitudini emerse dopo 24 mesi di Pandemia.

Al termine del laboratorio, le Formatrici Debora Castelli e Rossana Cuttica hanno potuto constatare che le tecniche proposte dal Dott. Lorenzo Dornetti, Trainer di Neurovendita, fanno già parte del background scolastico svolto in classe e che la relazione e la soddisfazione del cliente è sempre l’obiettivo primario.

“Ciò che è stato detto può essere uno spunto per noi giovani per concepire un commercio differente, che possa essere concorrenziale rispetto all’E-Commerce”. (Fabian, un allievo)

 

 

150° anniversario di fondazione dell’Istituto FMA – Festa del Grazie

In occasione dei 150 anni dalla fondazione delle Figlie di Maria AusiliatriceFMA (1872-2022) è stato realizzato un sito internet dedicato – www.festadelgrazie.org –  con tutti i materiali utili per vivere al meglio la preparazione alla grande “Festa del Grazie 2022” che si svolgerà domenica 24, lunedì 25 e martedì 26 aprile 2022 a Torino, Mornese e a Nizza Monferrato sul tema “Sono mie figlie”.

La festa ha come centro Maria Ausiliatrice, i luoghi scelti sono di fatto, luoghi dove sin dall’origine hanno visto l’intervento di Maria Ausiliatrice, come ha ricordato Papa Francesco durante la sua visita al XXIV incontro del capitolo generale alle FMA. Nell’ambito della celebrazione del 150° anniversario di Fondazione dell’Istituto FMA, la Festa della Riconoscenza mondiale è espressione di gratitudine al Signore della Vita  per il sì generoso della Madre Generale, suor Chiara Cazzuola, che con fede e disponibilità vive il servizio di animazione e governo.

Lo slogan “Siamo tue Figlie” ha come ispirazione il sogno che ebbe don Bosco, dove si trovava in Piazza Vittorio e vide un gruppo di ragazze supplicanti di essere aiutate da lui, e dopo una donna dal volto splendente che lo incoraggiava a prendersi cura di quelle che lei chiamava sue figlie. 

Di seguito 3 video in preparazione alla festa, realizzati con il supporto dell’Ufficio di Comunicazione Sociale della Pastorale Giovanile del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania.

1° Video in preparazione : CHIAMATA  – “Don Bosco non dimentico il tuo sogno”

 

2° Video in preparazione : IDENTITÀ  – “Per sempre tue Figlie”

 

3° Video in preparazione : ACCOMPAGNAMENTO – “La Madonna è proprio qui, in questa casa”

Santa Maria Mazzarello “Il mio sguardo da Mornese al mondo” – Donne nell’Ovadese 2022

In onore dei 150 anni dalla nascita delle FMA (Figlie di Maria Ausiliatrice), sabato 12 marzo alle ore 16.00, presso l’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato si terrà un incontro con Suor Maria Vanda Penna, direttrice dell’Ente Collegio Santa Maria Mazzarello, sulla figura di Santa Maria Mazzarello.

Di seguito la notizia a cura di Daniele Prato per La Stampa.
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MORNESE «Tutto ciò che rappresentiamo oggi, con migliaia di consorelle e di opere educative sparse tra i cinque continenti, scuole, oratori, collegi e case famiglia, è nato in questo territorio, da una figlia di contadini che mai avrebbe pensato di andare oltre la collina. Ma l’incontro con don Bosco per lei ha cambiato tutto e l’Ovadese ha così dato al mondo un enorme contributo, senza che quasi se ne renda conto».

Suor Maria Vanda Penna è orgogliosa mentre racconta delle Figlie di Maria Ausilitrice, istituto religioso salesiano fondato a Mornese da Maria Domenica Mazzarello, proclamata santa da Papa Pio XII nel 1951.

Questo, per l’ordine ma anche per il territorio, sarà un anno speciale, quello in cui si celebra il 150° anniversario di fondazione, datata 5 agosto 1872. Dunque, non è un caso che la figura di Santa Maria Mazzarello sia stata scelta per il debutto di D.n.o. – Donne nell’Ovadese, nuovo format ideato dall’Enoteca regionale di Ovada per mettere in luce le grandi figure femminili locali, in occasione della Festa della donna. «Santa Mazzarello è un personaggio dai tratti straordinari, che deve essere conosciuto e ricordato», ha spiegato ieri, venerdì 4 marzo, il presidente dell’Enoteca Mario Arosio, presentando il convegno sulla religiosa in programma il 12 marzo.

L’opera di Maria Mazzarello e delle Figlie di Maria Ausiliatrice che ancora ne seguono l’esempio dedicandosi alla educazione dei giovani, in 150 anni si è estesa a tutto il mondo. «Abbiamo raccolto i numeri in occasione del capitolo generale, che si è chiuso pochi giorni fa – ha spiegato suor Penna -. Oggi, le Figlie di Maria Ausiliatrice sono 11.220, impegnate in 10.632 opere educative in cinque continenti, grazie anche all’appoggio di 54.816 laici. I destinatari del nostro lavoro sono 1 milione 618 mila in tutto il mondo, dove abbiamo creato collegi, scuole, oratori, laboratori, case famiglia».

Dall’Europa alla Terra del Fuoco, con il santuario, il collegio, la casa natale della Santa a Mornese e in frazione Mazzarelli ancora come cuore pulsante. Ogni anno, qui, arrivano migliaia di giovani e pellegrini, accolti nei 150 posti letto a disposizione. E, nei prossimi mesi, se ne aspettano di più proprio per le celebrazioni del 150°. I primi eventi saranno a maggio, mese in cui Santa Mazzarello nacque (nel 1837) e morì (nel 1881), e si proseguirà in estate, tra momenti di fede, convegni e musica.

Sulle orme di Don Bosco: i Licei al santuario di Crea.

Gli studenti dei Licei Classico ed Economico-Sociale di Borgomanero hanno trascorso una giornata di ritiro.

Sulle colline del Monferrato.

Mercoledì 27 settembre oltre duecento studenti dei Licei Don Bosco, insieme ai loro insegnanti, hanno interrotto le consuete lezioni per trasferirsi a Crea, sulle colline del Monferrato, dov’è collocato, tra i boschi di querce e di frassini, l’antico santuario mariano, patrimonio UNESCO dell’umanità. Dopo la celebrazione liturgica, gli studenti, divisi in classi, hanno riflettuto insieme ai loro coordinatori su queste prime settimane, sulle dinamiche di gruppo, sulle sfide didattiche, per trovare insieme le soluzioni migliori a vivere fruttuosamente e serenamente l’anno scolastico che si apre. Dopo il pranzo al sacco, gli studenti sono stati coinvolti in alcuni giochi, organizzati dai membri delle commissioni che animano i Licei. A seguire, l’investitura ufficiale, da parte della scuola, dei nuovi presidenti e vicepresidenti delle Commissioni. Al Don Bosco, infatti, agli studenti è chiesto di partecipare alla cogestione della vita scolastica, impegnando chi si rende disponibile all’animazione delle attività extrascolastiche: dal coro al giornalino d’istituto, dalle attività sportive all’organizzazione dei festival, dal volontariato all’animazione spirituale.

La tradizione del ritiro d’inizio anno.

La tradizione del ritiro d’inizio anno di Medie e Licei nasce dall’antica consuetudine salesiana delle passeggiate autunnali di don Giovanni Bosco. A Crea, in particolare, proprio don Bosco aveva portato, nell’ottobre del lontano 1861, un centinaio di giovani. La storia racconta un particolare curioso: i frati francescani ospitati nel convento, spiazzati del gran trambusto che avevano provocato i giovani salendo la collina, si erano chiusi dentro, temendo un assalto. Furono convinti ad aprire le porte dalla dolcezza dei canti mariani che i ragazzi, guidati da don Bosco, intonarono nella chiesa del santuario. I frati, rassicurati, ospitarono generosamente i ragazzi di don Bosco dando fondo a tutte le loro provviste per sfamarli. E così «i figli di san Francesco d’Assisi – annota don GiovanBattista Francesia, storico delle origini salesiane – si privarono di ciò che avevano in casa per provvedere al bisogno dei figli di San Francesco di Sales». I frati non vollero nulla in cambio. Un gesto semplice e forte: perché l’educazione si nutre di testimonianze prima che di parole.