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Legge di Bilancio, Agorà della Parità: Bene la stabilizzazione dei fondi per sostegno disabili e scuole dell’Infanzia ma nel 2023 prenda forma l’effettiva libertà di scelta

Di seguito il comunicato stampa di Agorà delle Parità sulla Legge di Bilancio.

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Le Associazioni di gestori e genitori di scuole paritarie cattoliche e d’ispirazione cristiana, AGeSC, Cdo  Opere Educative-FOE, CIOFS scuola, FAES, FIDAE, FISM, Fondazione GESUITI  EDUCAZIONE, Salesiani per la Scuola-CNOS Scuola Italia, facenti parte di Agorà della parità,  registrano con soddisfazione gli interventi a beneficio delle scuole paritarie già presenti nel DDL  presentato dal Governo. 

In particolare: 

la stabilizzazione dei 70 milioni di euro aggiuntivi, destinati all’inclusione di bambini e  ragazzi diversamente abili nelle scuole paritarie, consentirà alle scuole paritarie di poter  pianificare, nella consapevolezza di risorse certe, il reclutamento del personale, la retribuzione e la  formazione dei docenti al fine di favorire un’adeguata accoglienza degli alunni con disabilità. Tali  risorse, pur non coprendo tutte le necessità, nel recente triennio hanno rappresentato un primo passo  importante verso la parità di trattamento per tutti gli studenti diversamente abili a prescindere dalla  scuola che frequentano, 

la conferma del contributo aggiuntivo di 20 milioni destinati alla scuola dell’infanzia, stanziati nel 2022, e l’incremento di ulteriori 20 milioni stabilizzati per gli anni a venire,  sempre per le scuole dell’infanzia paritaria, contribuiranno a rafforzare l’indispensabile servizio  pubblico che consente ad oltre 400.000 bambini l’accesso al primo grado di istruzione ed educazione. 

Tali interventi, seppur apprezzabili, sono ancora lontani dal garantire alla famiglia il diritto alla libertà di  scelta educativa per i propri figli. 

Le associazioni scriventi auspicano, pertanto, che il 2023 sia l’anno in cui vengano previsti passi concreti  verso la piena attuazione della legge 62/2000 con provvedimenti normativi volti a favorire, nell’arco della  legislatura, una effettiva libertà di scelta educativa. 

AGeSC, Catia Zambon, Presidente nazionale  

Cdo Opere Educative-FOE, Massimiliano Tonarini, Presidente nazionale  

CIOFS scuola, Marilisa Miotti – Presidente nazionale  

FAES, Giovanni Sanfilippo – Delegato nazionale per le Relazioni Istituzionali 

FIDAE, Virginia Kaladich, Presidente nazionale  

FISM, Giampiero Redaelli, Presidente nazionale  

Fondazione GESUITI EDUCAZIONE, Vitangelo Denora – Delegato 

Salesiani per la Scuola-CNOS Scuola Italia, Stefano Mascazzini, Presidente nazionale 

L’offerta scolastica salesiana in Italia: disponibile il nuovo catalogo 2022

È disponibile il nuovo catalogo che presenta l’offerta scolastica salesiana in Italia, con i dati aggiornati del 2022. Nell’anno scolastica 2022/2023, le scuole salesiane in Italia sono 144 con 23.911 alunni. Ci sono 5 scuole dell’infanzia, 20 scuole primarie, 42 secondarie di I grado, 29 secondarie di II grado.

Il catalogo si può scaricare qui:

Legge di Bilancio, Agorà della Parità scrive al Presidente del Consiglio e ai ministri dell’Istruzione e del Merito e dell’Economia

Le Associazioni di gestori e genitori di scuole paritarie cattoliche e d’ispirazione cristiana, AGeSC, Cdo Opere Educative-FOE, CIOFS scuola, FAES, FIDAE, FISM, Fondazione GESUITI EDUCAZIONE, Salesiani per la Scuola-CNOS Scuola Italia, facenti parte di Agorà della parità, hanno scritto al Presidente del Consiglio e ai Ministri dell’Istruzione e del Merito e dell’Economia,
auspicando una nuova attenzione al mondo delle scuole paritarie, a famiglie e studenti che le scelgono e a docenti e personale che vi lavora, prevedendo, nel corso della legislatura, provvedimenti normativi volti al compimento della legge 62/2000.

Nell’imminenza della prossima approvazione del DDL Bilancio hanno ritenuto indispensabile richiedere un’attenzione particolare per alcuni interventi:

  • stabilizzazione dei 70 milioni di euro aggiuntivi destinati all’inclusione di bambini e ragazzi diversamente abili nelle scuole paritarie, prorogati con la legge di bilancio 2022 fino al 2023, provvedimento indispensabile per consentire alle scuole paritarie di poter pianificare con maggior tranquillità e nella consapevolezza di risorse certe, il puntuale reclutamento del personale e la retribuzione e la formazione dei docenti al fine di favorire un’adeguata accoglienza degli alunni con disabilità. Tali risorse, pur non coprendo tutte le necessità, nel recente triennio hanno significato un primo passo importante verso la parità di trattamento per tutti gli studenti diversamente abili, indipendentemente dalla scuola che frequentano, statale o paritaria e la loro stabilizzazione significherebbe progredire decisamente in questa direzione;
  • conferma del contributo aggiuntivo di 20 milioni stanziato nel 2022 e un incremento di ulteriori 180 milioni di fondi da destinare alla scuola dell’infanzia paritaria per mettere in sicurezza l’indispensabile servizio pubblico che consente ad oltre 400.000 bambini l’accesso al primo grado di istruzione ed educazione. Nella medesima lettera hanno inoltre sottolineato l’urgenza di ripartire i 30 milioni di euro destinati dall’art. 13 del Decreto-Legge-23-settembre-2022-n.144 alle scuole paritarie per la gestione dell’emergenza energetica affinché l’erogazione tempestiva delle risorse sostenga le crescenti difficoltà segnalate dalle scuole in merito all’aumento dei costi di energia.

AGeSC, Catia Zambon, Presidente nazionale
CIOFS scuola, Marilisa Miotti – Presidente nazionale
FAES, Giovanni Sanfilippo – Delegato nazionale per le Relazioni Istituzionali
Cdo Opere Educative-FOE, Massimiliano Tonarini, Presidente nazionale
FIDAE, Virginia Kaladich, Presidente nazionale
FISM, Giampiero Redaelli, Presidente nazionale
Fondazione GESUITI EDUCAZIONE, Vitangelo Denora – Delegato
Salesiani per la Scuola-CNOS Scuola Italia, Stefano Mascazzini, Presidente nazionale

Scuola, Agorà della Parità: abilitazione docenti anche per coloro che hanno iniziato percorso nel 2020

Pubblichiamo il comunicato stampa di Agorà per la parità.

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“Vorrei chiedere in questa sede un’attenzione per i docenti che da anni insegnano nelle scuole  paritarie e che non hanno potuto conseguire il titolo abilitante necessario per poter insegnare ed  essere stabilizzati nelle scuole paritarie” ha detto la Presidente FIDAE, Virginia Kaladich che è stata  invitata, in rappresentanza dell’Agorà della parità (AGeSC, Cdo Opere Educative – FOE, CIOFS  Scuola, CNOS Scuola, FAES, FIDAE, FISM, Fondazione GESUITI EDUCAZIONE) e anche con  l’ANINSEI, in un’audizione dei membri riuniti delle Commissioni Iae VIIadel Senato, per dare un  contributo sul Disegno di Legge (ddl) 2598.  

Il documento presentato evidenzia che sì è già espresso apprezzamento per l’impianto complessivo  della riforma contenuta nel decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, che, all’art.44, che introduce una netta  separazione fra titolo abilitante alla professione docente e reclutamento nei ruoli della scuola statale. Inoltre, si ricorda che oggi ci sono ben 15.000 docenti che lavorano nelle scuole paritarie e che si  erano iscritti ad una procedura abilitante rimasta incompiuta, una condizione che, per legge, non  permette alle scuole paritarie di inserirli stabilmente nel loro organico. 

Nella nota dell’Agorà della parità consegnata in Commissione si chiede quindi che venga  introdotta nel regime transitorio la possibilità dell’ottenimento della sola abilitazione  all’insegnamento, per tutti i docenti che abbiamo tre anni di servizio anche non consecutivi  nelle scuole del sistema nazionale di istruzione, nei cinque anni precedenti l’entrata in  vigore della norma in discussione, acquisendo almeno 30 Crediti formativi universitari o  accademici e superando la prova finale di cui all’art. 2 comma 2 del d.lgs. n. 59/2017, senza  che tale titolo abilitante dia diritto relativamente al reclutamento nel ruoli della scuola statale 

La nota si conclude con alcune proposte aggiuntive:  

Acquisire la parte dei crediti formativi universitari o accademici di tirocinio diretto presso le  scuole del sistema nazionale di istruzione; 

Valorizzare i 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e in metodologie e  tecnologie didattiche previsti dal Decreto Legislativo D. Lgs. 59/2017 attuativo della Buona  Scuola della Legge 107/2015 e richiesti ai fini dell’accesso al concorso per le scuole  secondarie insieme al titolo di studio prescritto, nel decreto del Presidente del Consiglio dei  Ministri, da adottarsi di concerto con i Ministri dell’istruzione e dell’università e della ricerca,  entro il 31 luglio 2022, decreto che definirà i contenuti e la strutturazione dell’offerta  formativa corrispondente a 60 crediti formativi universitari o accademici necessari per la  formazione iniziale; 

Rivedere e semplificare le classi di così come i titoli di accesso alle medesime; Incentivare la formazione in servizio incentivata e la valutazione degli insegnanti in servizio,  prevista all’art. 16 ter del d.lgs. n. 59/2017 come modificato dall’art. 44 del DL n. 36/2022,  nelle scuole paritarie continuerà ad essere regolamentata dai CCNL di settore.

AGeSC, Catia Zambon, Presidente nazionale  

Cdo Opere Educative – FOE, Massimiliano Tonariani, Presidente nazionale  CNOS Scuola, don Stefano Mascazzini, Presidente nazionale  

CIOFS Scuola, Marilisa Miotti – Presidente nazionale  

FAES, Giovanni Sanfilippo – Delegato nazionale per le Relazioni  

FIDAE, Virginia Kaladich, Presidente nazionale  

FISM, Giampiero Redaelli, Presidente nazionale  

Fondazione GESUITI EDUCAZIONE, Vitangelo Denora

Agorà delle Parità, scuola secondaria e abilitazione all’insegnamento: scuola paritaria dimenticata dalla riforma

Pubblichiamo il comunicato stampa di Agorà delle Parità sulla riforma dell’abilitazione all’insegnamento.

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Le Associazioni di gestori e genitori di scuole paritarie cattoliche e d’ispirazione cristiana, AGeSC, Cdo Opere Educative – FOE, CIOFS Scuola, CNOS Scuola, FAES, FIDAE, FISM, Fondazione GESUITI EDUCAZIONE, facenti parte di Agorà della parità, a seguito dell’addendum al decreto Pnrr 2, relativo alla riforma dell’abilitazione all’insegnamento e licenziato ieri dal Governo, pur esprimendo apprezzamento per l’impianto complessivo della riforma dell’abilitazione che introduce una netta separazione fra abilitazione ed reclutamento nella scuola statale devono, con rammarico, rilevare che, ancora una volta, il Governo sembra dimenticare che sono circa 200.000 gli studenti che frequentano scuole paritarie secondarie di I e II grado, che le stesse fanno parte del sistema nazionale di istruzione e che vi lavorano circa 15.000 docenti che attendono, da troppi anni, un percorso abilitante.

Nel merito si evidenziano le seguenti problematiche che meritano di attenzione nella stesura del testo definitivo:
il fabbisogno di soggetti abilitati nei percorsi infra-universitari deve, quanto meno, tenere presente anche il fabbisogno delle scuole paritarie e non solo delle scuole statali. Non si comprende, però, la ragione di fissare un tetto per quanti vorranno ottenere l’abilitazione quando lo stesso decreto esplicitamente afferma che “il conseguimento dell’abilitazione non costituisce titolo di idoneità né dà alcun diritto relativamente al reclutamento in ruolo al di fuori delle procedure concorsuali”;
• il decreto fissa una fase transitoria fino al 31/12/2024 che prevede l’ottenimento dell’abilitazione, solo per i docenti che partecipano al concorso per il ruolo nello Stato, tramite l’acquisizione di crediti formativi. Un’ipotesi analoga deve essere prevista anche per quanti lavorano da anni nella scuola paritaria, al fine del conseguimento di un titolo abilitante e la conseguente possibilità di stabilizzazione.

In relazione al secondo punto le Associazioni rammentano che i 15.000 “precari” della scuola paritaria sono stati impossibilitati per anni a conseguire un titolo abilitante, se non partecipando, nell’ultimo anno, ai concorsi per il reclutamento nella scuola statale. È infatti rimasta incompiuta la procedura straordinaria per esami finalizzata all’accesso ai percorsi di abilitazione all’insegnamento bandita con Decreto Dipartimentale n. 497 /2020. Durante la fase di conversione del Decreto Sostegni bis era emersa la data del 15 dicembre 2021 come termine ultimo per avviare la prova selettiva, ma tale data non è confluita nella stesura finale del DL 73/2021 e ancora oggi resta nel limbo.

Perché? È un dovere morale mantenere un impegno con tantissimi docenti che hanno presentato domanda entro il 15 luglio 2020, pagato il contributo di diritto di segreteria e ancora oggi, a distanza di due anni, sono in attesa!

Le Associazioni firmatarie chiedono pertanto con forza:
– ai parlamentari di tutte le forza politiche che in fase di conversione del decreto tengano conto delle esigenze della scuola paritaria a partire dai due punti suddetti;
– al Ministero dell’Istruzione che entro l’estate dia seguito anche al concorso straordinario abilitante di cui Decreto Dipartimentale 497/2020. Questo percorso interessa particolarmente i docenti che hanno insegnato negli ultimi anni nelle scuole paritarie proprio perché permette la sola acquisizione della abilitazione all’insegnamento.

È ora di cambiare rotta! Il Ministero dell’Istruzione e insieme la politica prendano atto di queste gravi mancanze.

AGeSC, Catia Zambon, Presidente nazionale
CNOS Scuola, Stefano Mascazzini, Presidente nazionale
CIOFS scuola, Marilisa Miotti – Presidente nazionale
FAES, Giovanni Sanfilippo – Delegato nazionale per le Relazioni
Cdo Opere Educative – FOE, Massimiliano Tonariani, Presidente nazionale
FIDAE, Virginia Kaladich, Presidente nazionale
FISM, Giampiero Redaelli, Presidente nazionale
Fondazione GESUITI EDUCAZIONE, Vitangelo Denora – Delegato

Agorà della Parità, lettera al presidente Draghi: “Risorse per alunni disabili e per scuole infanzia paritarie siano strutturali”

Di seguito, il comunicato stampa di Agorà delle parità con una lettera spedita al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, in vista dell’approvazione del Decreto Bilancio.

Le Associazioni di gestori e genitori di scuole paritarie cattoliche e d’ispirazione cristiana, AGeSC, Cdo  Opere Educative – FOE, CIOFS Scuola, CNOS Scuola, FAES, FIDAE, FISM, Fondazione  GESUITI EDUCAZIONE, facenti parte di Agorà della parità, in vista dell’approvazione del Decreto  Bilancio, hanno inviato una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi e a tutti i  Ministri, dove  

richiedono con forza 

di stabilizzare i 70 milioni di euro destinati all’inclusione di bambini e ragazzi diversamente abili,  per confermare l’attenzione mostrata da governo e parlamento poco meno di un anno fa così da  consentire alle scuole paritarie di poter finalmente pianificare con maggior tranquillità e nella  consapevolezza di risorse certe, il reclutamento e la formazione dei docenti; 

e l’immediata costituzione di un fondo strutturale munito delle quote consolidate al 2020 oltre a  320 mln aggiuntivi per le scuole d’infanzia paritarie non profit, oltre alla stabilizzazione dei 70  mln di euro, al fine di mettere in sicurezza questo indispensabile servizio pubblico senza il quale  oltre 400.000 bambini non avrebbero accesso al primo grado di istruzione ed educazione. 

AGeSC, Catia Zambon, Presidente nazionale  

CNOS Scuola, don Stefano Mascazzini, Presidente nazionale  

CIOFS scuola, Marilisa Miotti – Presidente nazionale  

FAES, Giovanni Sanfilippo – Delegato nazionale per le Relazioni  

Cdo Opere Educative – FOE, Massimiliano Tonariani, Presidente nazionale  

FIDAE, Virginia Kaladich, Presidente nazionale  

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Le Associazioni di gestori e genitori di scuole paritarie cattoliche e d’ispirazione cristiana, AGeSCCdo Opere Educative – FOE, CNOS Scuola, CIOFS scuola, FAES, FIDAE, FISM, Fondazione  GESUITI EDUCAZIONE, facenti parte di Agorà della parità in vista dell’approvazione in Consiglio dei  Ministri del Decreto Bilancio 2022, richiedono con forza di stabilizzare i 70 milioni di euro destinati  all’inclusione di bambini e ragazzi diversamente abili, stanziati per il solo esercizio finanziario con la legge di  bilancio 2021, grazie ad un emendamento parlamentare voluto e votato da maggioranza e opposizione che ha  permesso, alle scuole paritarie di ogni ordine e grado, di beneficiare di complessivi 114,3 mln di euro per far  fronte alle spese connesse all’inclusione. 

Non si tratta, evidentemente, di risorse che coprono tutte le necessità ma sicuramente hanno  rappresentato una boccata d’ossigeno per scuole e famiglie. 

Già alcuni parlamentari facenti parte della Commissione Cultura della Camera hanno manifestato il proprio  sostegno a tale richiesta che riteniamo possa essere anche da Lei condivisa. 

L’aumento degli alunni con disabilità nelle paritarie è in costante crescita e le famiglie con le scuole che  rappresentiamo ci chiedono con forza che tali fondi, seppur ancora insufficienti, siano stabilizzati per  confermare l’attenzione mostrata da governo e parlamento poco meno di un anno fa così da consentire alle  scuole paritarie di poter finalmente pianificare con maggior tranquillità e nella consapevolezza di risorse certe,  il reclutamento e la formazione dei docenti.  

In tal senso va anche la seconda richiesta che vogliamo avanzare al fine di garantire un futuro alle  scuole paritarie dell’infanzia, settore sempre più in crisi, in particolar modo nelle regioni del Sud.  Il PNRR che destina importanti risorse per la costruzione di nuove strutture destinate al comparto 0-6 gestite  da Stato ed Enti locali non tiene conto di chi già esiste ed opera in questo settore. Un paese che vuole puntare  sull’educazione non può non riconoscere, a chi ne ha fatto motivo di missione e servizio, il ruolo sussidiario  fino ad ora svolto. 

Per questo, oltre alla stabilizzazione dei 70 mln di euro, si chiede inoltre, al fine di mettere in sicurezza questo  indispensabile servizio pubblico senza il quale oltre 400.000 bambini non avrebbero accesso al primo grado  di istruzione ed educazione, il convenzionamento del Ministero Istruzione con le scuole d’infanzia paritarie  non profit sulla base della costituzione di un adeguato fondo nazionale finanziato, previa l’adozione dei livelli  essenziali delle prestazioni in materia di educazione ed istruzione, su base di quota capitaria pesata (L.  107/2015, comma 181, lett. e), n.4), con l’immediata attribuzione di un fondo strutturale di € 320 mln, da  allocare nel capitolo 1479, in aggiunta alle quote consolidate dei contributi ordinari, fino al 2020 allocate nei  capitoli 1477 e 1477/2.  

Si allegano anche due articoli pubblicati nei giorni scorsi dal quotidiano Avvenire.  

In attesa di un cenno di risposta, assicuriamo la nostra totale disponibilità a collaborare per trovare  soluzioni condivise. Vogliate gradire i nostri migliori saluti  

Catia Zambon – Presidente nazionale AGeSC  

Massimiliano Tonarini – Presidente nazionale CdO Opere Educative 

Stefano Mascazzini– Presidente nazionale CNOS Scuola 

Marilisa Miotti – Presidente nazionale CIOFS scuola 

Giovanni Sanfilippo – Delegato nazionale per le Relazioni Istituzionali FAES  

Virginia Kaladich – Presidente nazionale FIDAE  

Giampiero Redaelli – Presidente Nazionale FISM 

Vitangelo Denora – Delegato Fondazione GESUITI EDUCAZIONE

 

Conclusione dell’anno catechistico – Oratorio salesiano di Bra

Si è concluso l’anno catechistico per i bimbi dell’Oratorio salesiano di Bra con un pellegrinaggio ai piedi del Santuario della Madonna dei Fiori Bra. Di seguito l’articolo pubblicato su “Gazzetta d’Alba“.

Nel pomeriggio di sabato 5 giugno le classi terza e quarta elementare dell’Oratorio salesiano di Bra, guidate dalle loro catechiste e da don Livio Sola, hanno fatto la tradizionale conclusione dell’anno catechistico con il pellegrinaggio a piedi al Santuario.

Qui sono stati accolti dal Rettore, Mons. Beppe Trucco che ha li ha condotti dapprima davanti al grande mosaico e al portale, poi nel Nuovo Santuario poi nel giardino del pruneto. La giornata si è conclusa con la merenda nei giardini del Viale.

Istituto Salesiano: Nuovo pullmino con il contributo della banca BCC di Cherasco – Bra

L’Istituto Salesiano di Bra, grazie al contributo della banca BCC di Cherasco, ha ricevuto un nuovo pullmino 9 posti che verrà utilizzato, dai diversi settori dell’opera, per lo svolgimento delle diverse attività educative con i giovani che le frequentano. La notizia pubblicata su “Salesiani Bra“.

Aggiornamenti da Bra

Di seguito una serie di notizie pubblicate sul sito di Salesiani Bra.

Scuola salesiana aperta ai futuri primini

Nella mattinata di sabato scorso 22 maggio si sono ritrovati un buon numero di futuri allievi delle due classi prime medie con i loro genitori. Ad accoglierli il direttore, il preside, le prof.sse Longo e Noello, alcuni genitori ed allievi di terza. Eseguito il triage d’obbligo, il direttore ed il preside hanno rivolto parole di saluto e indicato la modalità di svolgimento della mattinata. I genitori, conversando tra di loro e con il personale della scuola, hanno iniziato a conoscersi e a famigliarizzare con l’ambiente che li accoglierà nei prossimi tre anni.

Invece i futuri allievi si sono recati nella nuova sala polifunzionale. Divisi in gruppi hanno collaudato con grande partecipazione i nuovi giochi di sala appena acquistati. Il prof.Dalmasso e gli allievi di terza hanno animato questo momento, che ha permesso ai futuri alunni di conoscersi tra di loro. Nell’ultima parte della mattinata i genitori si sono radunati nell’aula magna per ascoltare dal direttore e dal preside le indicazioni utili per il prossimo anno, oltre alle iniziative estive a cui anche i loro figli possono partecipare. E’ stato un momento semplice, ma molto utile e bello, che tutti i presenti hanno apprezzato.

KANGOUROU DELLA MATEMATICA 2021

All’inizio degli anni ’80 il presidente della World Federation of National Mathematics Competitions propose in Australia una iniziativa matematica: un questionario con risposte a scelta multipla da somministrare a centinaia di studenti, con valutazione automatica delle risposte. L’idea fu importata in Europa da due matematici francesi all’inizio degli anni ’90 e nel giugno 1994 nove nazioni, Francia, Bielorussia, Ungheria, Olanda, Polonia, Romania, Russia, Italia e Spagna fondarono a Strasburgo l’Associazione “Kangourou senza Frontiere”.

Il nostro Istituto da anni partecipa alla competizione e sfida i suoi alunni a cimentarsi in quesiti logico matematici. La gara di quest’anno si è svolta online, a causa delle restrizioni sanitarie, ma nonostante le difficoltà logistiche molti allievi hanno partecipato con entusiasmo e voglia di mettersi in gioco.

Venerdì 21 maggio nella nostra scuola si è tenuta la Semifinale Individuale a cui parteciperanno i tre alunni che hanno superato la fase eliminatoria: Anna Caputo della classe prima, Fogliatto Pietro della classe seconda e Molinaro Francesco della classe 3A. La finale, per chi si aggiudicherà il miglior punteggio, verrà disputata a Cervia, Mirabilandia. In bocca al lupo ai nostri tre semifinalisti!

A tutti loro vanno i migliori complimenti da parte del corpo docente e a tutti i partecipanti un sentito ringraziamento per la partecipazione e l’impegno profuso.

Prof.ssa Lorenza Fissore

Alunno premiato alla Casa del Cottolengo

Sabato 24 aprile Francesco Molinaro, studente di terza della scuola media salesiana San Domenico Savio di Bra, ha ricevuto ulteriori riconoscimenti per il primo posto recentemente ottenuto al concorso letterario “Premio della Bontà”. La premiazione è avvenuta presso la casa natale di San Giuseppe Benedetto Cottolengo, santo su cui è incentrato il testo vincitore. Presenti, oltre ai titolari della casa, organizzatori dell’incontro, anche il sindaco, in rappresentanza della città di Bra, assieme ad una delegazione della scuola salesiana.

Dopo alcuni interventi, i presenti hanno voluto omaggiare Francesco con diversi premi, oltre al riconoscimento per un risultato così importante, soprattutto per il significato che assume la tematica, la scelta dell’argomento e del luogo da descrivere.

Il concorso in questione è stato indetto dall’Arciconfraternita di Sant’Antonio di Padova. Da più di quarant’anni l’Arciconfraternita è impegnata nell’Apostolato verso i giovani organizzando un Concorso denominato oggi “Premio della Bontà sant’Antonio di Padova”. Concorso nazionale e internazionale, dal momento che è rivolto a tutti gli allievi di ogni ordine e grado di lingua italiana ovunque residenti in Italia e nel mondo (molti elaborati sono giunti dall’estero). Lo scopo è quello di cogliere le aspirazioni e i pensieri dei giovani, che saranno gli attori della società del futuro.

Il tema annuale viene annunciato in autunno e la Cerimonia conclusiva viene celebrata solennemente a Padova nel mese di maggio ed è comprensiva di una suggestiva cerimonia trasmessa anche in diretta tv, oltre a una serie di eventi dedicati.

La sezione “narrativa” richiedeva la stesura di un testo seguendo la seguente traccia “Un luogo o un monumento può essere testimone di storie o eventi di bontà e solidarietà, che hanno lasciato tracce nelle nostre Città e Paesi. Racconta ciò che puoi scoprire nei luoghi in cui vivi.”

Francesco per questo tema ha scelto la Piccola Casa della Divina Provvidenza, riuscendo a conciliare i passi più importanti della vita di San Giuseppe Benedetto Cottolengo con l’opera da lui realizzata quotidianamente, personalizzando l’elaborato con l’inserimento di considerazioni personali e spunti di riflessione davvero encomiabili. Il tutto con una scrittura fluente e introspettiva. “Il santo – scrive Francesco – ha sempre dedicato la sua vita ai poveri, che sono Gesù e come tali bisogna servirli. La Casa della Divina Provvidenza si ispira a lui cercando di portare avanti il suo progetto, prendendosi cura della persona povera, malata, abbandonata, particolarmente bisognosa, senza distinzione alcuna e basandosi sull’uguaglianza perché in essa riconosce il volto di Cristo”. E ancora: “La persona che entra alla Piccola Casa viene accolta con il massimo rispetto come se fosse a casa sua. Questo luogo è fondato sull’amore, sull’amicizia e sulla speranza di vita eterna e ha come sostegno ogni giorno la preghiera e la fede.”

Il risultato ottenuto è una bella soddisfazione sia per Francesco, sempre puntuale nello studio, preciso e dal comportamento impeccabile, che dimostra grande sensibilità e un animo buono e generoso, sia per la scuola salesiana San Domenico Savio presente qui a Bra.

Una piccola curiosità: Francesco è stato premiato quest’anno anche ad un altro concorso letterario, “La scuola che vorrei”, ed ha interamente donato il proprio premio alla scuola salesiana per l’acquisto di materiale didattico. Anche da questi particolari, si evince che il premio della bontà sia un titolo quanto mai appropriato.

Concludo con le parole di Francesco riguardo a San Giuseppe Benedetto Cottolengo: “Sono davvero fortunato ad avere un concittadino santo da cui prendere esempio nella vita di tutti i miei giorni e al quale rivolgere la mia preghiera. Quando penso a lui provo una sensazione di grande pace, di armonia e di forza. Ognuno di noi deve ascoltare il messaggio che il santo vuole trasmetterci ovvero l’amore verso gli ultimi.  Anche noi ragazzi possiamo metterlo in pratica partendo dalle piccole e buone azioni quotidiane nella nostra vita e accogliendo e aiutando chi è in difficoltà.”   Prof.Marco Dalmasso

Conversione Decreto Sostegni, Agorà della Parità: Ennesima discriminazione nei confronti delle paritarie

L’Agorà della Parità: AGeSC – Associazione Genitori Scuole Cattoliche, CdO  Opere Educative – CNOS Scuola – Centro Nazionale Opere Salesiane, CIOFS  Scuola – Centro Italiano Opere Femminili Salesiane, FAES – Famiglia e Scuola,  FIDAE – Federazione Istituti di Attività Educative, FISM – Federazione Italiana  Scuole Materne, FONDAZIONE GESUITI Educazione) prende atto con amarezza  dell’ennesima ingiustizia attuata nei confronti delle scuole paritarie: l’emendamento  proposto e presentato da alcuni senatori, affinché i fondi per l’emergenza Covid e  per il piano Scuola Estate previsti dal DL Sostegni per le scuole statali fossero dati  anche alle scuole paritarie è stato bocciato dalle Commissioni Bilancio e Finanze del  Senato.

È davvero grave che neanche il secondo anno scolastico vissuto in  emergenza sanitaria e sociale abbia fatto comprendere ai senatori delle commissioni  suddette che le scuole paritarie sono a tutti gli effetti parte del sistema d’istruzione  nazionale, al quale contribuiscono in maniera rilevante. Spiace anche dover sottolineare ancora una volta che non si tratta di “scuole per ricchi”, ma di “scuole  per tutti”, spesso presidi in territori dove non c’è nulla. Confidiamo che si ponga  rimedio alla mancata approvazione dell’emendamento nel corso del passaggio in  Aula o con un provvedimento successivo, perché studenti, docenti, famiglie e  personale scolastico delle nostre scuole sono tutti cittadini italiani che hanno vissuto  e stanno vivendo gli stessi problemi e la stessa emergenza. 

Giancarlo Frare – Presidente nazionale AGeSC  

Massimiliano Tonarini – Presidente nazionale CdO Opere Educative 

Pietro Mellano – Presidente nazionale CNOS Scuola 

Marilisa Miotti – Presidente nazionale CIOFS scuola 

Giovanni Sanfilippo – Delegato nazionale per le Relazioni Istituzionali FAES  Virginia Kaladich – Presidente nazionale FIDAE  

Luigi Morgano – Segretario Nazionale FISM 

Vitangelo Denora – Delegato Fondazione GESUITI EDUCAZIONE