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Cuneo: celebrazione in ricordo del Servo di Dio Mons. Oreste Marengo, Vescovo Salesiano Apostolo delle tribù Imalaiane

Dal sito dei Salesiani di Cuneo.

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Monsignor Oreste Marengo è stato un uomo di Dio, un camminatore di Dio tra le popolazioni dell’Assam, nel Nord Est dell’India (Adibasi, Garo, Khasi, Boro, Naga). Giunto in India nel 1923, ancora giovane novizio, corona la sua formazione salesiana con ordinazione sacerdotale il 3 aprile 1932, inizia il suo apostolato come Missionario itinerante tra le varie tribù.

Quindi, nonostante la giovane età, è Direttore della scuola Don Bosco di Gauhati, Maestro dei novizi e Direttore della casa di formazione di Sonada. Ordinato Vescovo il 27 dicembre 1951 nella Basilica di Maria Ausiliatrice a Torino, è il primo pastore pioniere delle Diocesi di Dibrugarh, Tezpur, Tura. È stato un grande testimone e comunicatore del Vangelo con la mitezza e l’umiltà, la carità e il sacrificio di sé, con la disponibilità e la presenza costante tra la gente, di cui aveva appreso la lingua (ne parlava circa 26!).

Era originario delle meravigliose colline delle langhe, di Diano d’Alba, nella provincia di Cuneo, da cui sono partiti decine di Missionari di Don Bosco verso tutti i continenti. Accanto al vangelo di Gesù Cristo, al carisma e alla spiritualità di Don Bosco, Mons. Marengo porta anche i valori umani, culturali e spirituali della Granda e delle Langhe.

Diano d’Alba

È in corso la Causa di Beatificazione, portata avanti dal Postulatore della Famiglia Salesiana, con il supporto delle Diocesi di Tura (dove si trovano le sue spoglie mortali) e di Alba, in particolare la comunità cristiana del paese natale, Diano d’Alba.

Attualmente è Servo di Dio. Si è in attesa della dichiarazione di Venerabilità. In India e nella sua terra delle langhe si prega per la sua causa.

Il 30 luglio ricorre l’anniversario della morte di Mons. Marengo. Diano D’Alba lo ricorda Sabato 27 Luglio alle ore 18.00 durante la celebrazione prefestiva della comunità parrocchiale aperta a quanti possono e desiderano partecipare Sabato 4 Agosto alle 18.00, durante preghiera con i volontari del paese che sostengono variamente la causa del santo Vescovo e delle sue diocesi, e con quanti possono partecipare.

La famiglia salesiana e la Parrocchia Don Bosco di Cuneo lo ricordano il giorno anniversario della morte il 30 luglio alle 17.30 con il Santo Rosario e la celebrazione eucaristica del giorno. Cuneo, Parrocchia Don Bosco e Famiglia Salesiana, ricorderà anche il compleanno del Servo di Dio Giovedì 29 Agosto 2024 sempre alle 17.30 con il Santo Rosario e la celebrazione eucaristica.

Sono invitati a partecipare i vari gruppi della Famiglia Salesiana e quanti amano la santità missionaria di Mons. Marengo e di tutti i figli di San Giovanni Bosco.

Sul canale YouTube dei Salesiani di Cuneo sarà possibile seguire la diretta delle celebrazioni.

Maggiori notizie sul Servo di Dio nel sito a lui dedicato www.monsorestemarengo.it.

 

Consegna della “Positio super martyrio” dei Servi di Dio Giovanni Świerc e VIII Compagni

Il 21 luglio 2022 è stato consegnato presso il Dicastero delle Cause dei Santi in Vaticano la Positio super martyrio dei Servi di Dio Giovanni Świerc e VIII Compagni, Sacerdoti Professi della Società di San Francesco di Sales. Di seguito l’articolo ANS.

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La Positio ha avuto come relatore Fr. Szczepan Tadeusz Praśkiewicz OCD, come Postulatore don Pierluigi Cameroni e come Collaboratrice la dott.ssa Mariafrancesca Oggianu. Elementi strutturali della “Positio” – che presenta in modo articolato ed approfondito tutto l’apparato probatorio documentale e testificale riguardante il martirio dei Servi di Dio – sono: una breve presentazione da parte del Relatore; l’Informatio super martyrio, ossia la parte teologica nella quale viene dimostrato il martirio materiale e formale dei Servi di Dio; i due Summarium con le prove testificali e documentali; le Sessioni ultime e l’apparato iconografico.

Dopo la consegna, la Positio sarà esaminata dai Consultori storici, quindi dai Teologi. Quindi sarà studiata dai Cardinali e Vescovi del Dicastero delle Cause dei Santi: queste articolate tappe di studio e valutazione permetteranno al Sommo Pontefice, in caso di esito positivo, di dichiarare don Giovanni Świerc e VIII Compagni “Martiri” e quindi di procedere alla loro Beatificazione.

Al numero dei presunti martiri del nazismo appartengo anche nove Salesiani sacerdoti polacchi. Si tratta dei Servi di Dio don Jan Świerc e gli VIII Compagni: don Ignacy Antonowicz, don Karol Golda, don Włodzimierz Szembek, don Franciszek Harazim, don Ludwik Mroczek, don Ignacy Dobiasz, don Kazimierz Wojciechowski e don Franciszek Miśka. Come sacerdoti, tutti i Servi di Dio furono impegnati in Polonia in diverse attività pastorali e di governo e nell’insegnamento. Furono del tutto estranei rispetto alle tensioni politiche che agitarono la Polonia durante l’occupazione bellica. Ciononostante, furono arrestati e martirizzati in odium fidei per il fatto stesso di essere sacerdoti cattolici.

Il 27 giugno 1941 nel campo di concentramento di Auschwitz morirono per mano delle SS don Jan Świerc, don Ignacy Dobiasz, don Franciszek Harazim e don Kazimierz Wojciechowski. Questi ultimi due Servi di Dio, nello specifico, furono uccisi, l’uno al fianco dell’altro, nello stesso momento. Il Servo di Dio don Ignacy Antonowicz morì tre settimane dopo, ovvero il 21 luglio 1941, in conseguenza dei maltrattamenti subiti proprio in quel 27 giugno 1941. Il 5 gennaio 1942 morì nel campo di concentramento di Auschwitz anche il Servo di Dio don Ludwik Mroczek a causa delle torture subite e delle numerose operazioni chirurgiche che ne conseguirono. Pochi mesi più tardi, il 14 maggio 1942, nello stesso campo venne fucilato don Karol Golda, accusato di aver amministrato il sacramento della confessione a due soldati tedeschi al solo fine di estorcere con l’inganno importanti segreti del regime nazista. Il 7 settembre 1942 nel campo di Auschwitz morì anche il Servo di Dio Włodzimierz Szembek: anche nel suo caso furono i maltrattamenti a causarne la morte. Tutti i Servi di Dio citati appartenevano all’Ispettoria di San Giacinto di Cracovia. Il Servo di Dio don Franciszek Miśka, appartenente invece all’Ispettoria salesiana di S. Adalberto di Piła, morì nel campo di concentramento di Dachau (Germania) il 30 maggio 1942 a seguito di maltrattamenti e torture.

La fama di santità e di martirio dei Servi di Dio don Jan Świerc e VIII Compagni, sebbene ostacolata durante il periodo comunista, si diffuse già a partire dalla loro morte e si manifesta viva ancora oggi. Furono considerati sacerdoti esemplari, dediti alla pastorale ed alle opere di carità, affabili, sempre disponibili, in tutto interessati a rendere gloria solo a Dio, per amore del quale furono fedeli fino all’effusione del sangue.