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Università Pontificia Salesiana, pubblicata la ricerca “Catechisti oggi in Italia”

Ecco alcuni dei dati che emergono dall’indagine sui catechisti promossa dall’Istituto di Catechetica dell’Università Pontificia Salesiana di Roma. Di seguito l’articolo pubblicato, il 04 giugno 2021, su “ACI Stampa“.

“Formano un movimento consistente, sono consapevoli dell’importanza del proprio ruolo nelle comunità cristiane, vedono nella testimonianza lo strumento migliore per educare, chiedono una formazione di qualità, per la maggior parte sono donne ma cresce la presenza maschile”.

Sono alcuni dei dati che emergono dall’indagine sui catechisti promossa dall’Istituto di Catechetica dell’Università Pontificia Salesiana di Roma presentati ieri nella sala Juan Vecchi dell’Università Pontificia Salesiana e ha visto la partecipazione di Monsignor Valentino Bulgarelli, Sottosegretario della CEI e Direttore dell’Ufficio Catechistico Nazionale.

La ricerca “Catechisti oggi in Italia”, realizzata in piena pandemia, conferma alcune tendenze rilevate in altre indagini precedenti e mette in luce nuove criticità per questo settore vitale della chiesa italiana. Soprattutto alla luce del Motu Proprio “Antiquum misterium” con cui il Papa ha istituito il ministero laicale di catechista, nel segno di una valorizzazione del ruolo dei laici nella comunità.

“È netto il rifiuto di un’idea di catechesi vista come trasmissione di nozioni da apprendere e come percorso finalizzato alla sola ricezione dei sacramenti. La catechesi, piuttosto, è intesa come una realtà dinamica, nella logica della formazione permanente alla vita cristiana, che ha lo scopo primario di mettere le persone in relazione con Gesù Cristo e favorire un’esistenza coerentemente ispirata ai valori evangelici”

si legge nel comunicato di presentazione.

L’indagine sui catechisti promossa dall’Istituto di Catechetica dell’Università Pontificia Salesiana di Roma segue a distanza di oltre 15 anni l’ultima ricerca di settore. Una delle più importanti novità è la scelta del “Mixed Method” come metodologia di riferimento. Questa tipologia di analisi prevede due distinti momenti: una fase qualitativa, basata su interviste e focus goup mirati, da cui derivare le ipotesi su cui fondare la seconda fase, quantitativa, realizzata tramite un questionario.

È la prima volta che il metodo si applica al campione dei catechisti italiani e il cambio di prospettiva è di grande portata: “Nel nostro caso sono proprio i catechisti italiani che prendono direttamente la parola; più che essere oggetto di definizioni da parte dei ricercatori sono essi stessi coautori nella ricerca dei significati dei loro racconti“, così il pensiero del salesiano Antonino Romano, ideatore del progetto d’indagine.

Dai dati della ricerca emerge che si è di fronte a un momento ecclesiale numericamente consistente, con una tendenza all’innalzamento dell’età sempre più accentuata, cosa che rispecchia in qualche modo l’invecchiamento della popolazione che frequenta le nostre parrocchie. 50 anni è l’età media degli intervistati (la fascia più consistente tra i 41-60 anni); sotto i 40 anni si trova il 33,5% del campione maschile e il 16% di quello femminile. Il livello culturale è elevato (il 79,9% del campione è diplomato o laureato) mentre è piuttosto basso in proporzione il numero di persone che possiedono un titolo di studio ecclesiale “professionalizzante”. Quasi la metà del campione (47,3%) dichiara di essere catechista da più di 12 anni e il 19,3% svolge questo servizio da 7 a 12 anni. Le new entry non sono costituite solo da giovani reclute, ma riguardano persone più adulte in età.

L’attività catechistica principale rimane quella della preparazione ai sacramenti (41,2% con fanciulli della scuola primaria; 24,1% con preadolescenti della scuola media; 7,4% con adolescenti; 4,7% con persone che si preparano al matrimonio). Solo il 3,9% si rivolge agli adulti in genere e il 6,1% ha come interlocutori appartenenti a comunità, associazioni, movimenti.

Sempre dalla ricerca si evince che gli intervistati manifestano un rifiuto netto di un’idea di catechesi vista come trasmissione di nozioni da apprendere e come percorso finalizzato alla sola ricezione dei sacramenti. La catechesi, piuttosto, è intesa come una realtà dinamica, nella logica della formazione permanente alla vita cristiana, che ha lo scopo primario di mettere le persone in relazione con Gesù Cristo e favorire un’esistenza coerentemente ispirata ai valori evangelici. Si ritiene che la significatività della catechesi nell’attuale società della comunicazione sia possibile a patto che si rinnovi «profondamente nel linguaggio che utilizza» (48,6%); curi “maggiormente la preparazione dei catechisti” (43,8%); si aggiorni nei contenuti che trasmette (15,4%).

La ricerca indica che traspare l’esigenza di un ripensamento dei percorsi di educazione alla fede. Tra le esigenze più sentite l’attenzione da dedicare ai giovani e agli adulti; la piena valorizzazione delle famiglie e una migliore collaborazione con le varie agenzie educative presenti sul territorio; la necessità di una più solida competenza nell’utilizzo dei social media. Gli intervistati indicano tre ambiti su cui concentrare gli sforzi per renderla significativa nell’attuale società della comunicazione: il profondo rinnovamento del linguaggio, la cura della preparazione dei catechisti, l’aggiornamento dei contenuti che trasmette.

Le motivazioni che sono ritenute alla base della scelta di diventare catechista sono diverse: la più condivisa si riferisce alla “missione evangelizzatrice di ogni cristiano» (84%); seguono «la pluralità di esperienze di fede“; il “desiderio di insegnare la fede»; «una richiesta del parroco»; “una vocazione ecclesiale particolare“. Le ultime due motivazioni sono “la necessità di lavorare in gruppo” (33,8) e il “bisogno di autorealizzarsi” (14,2%).

Tra le aspettative dei catechisti verso le proprie comunità, quasi all’unanimità, sono ritenuti sempre importanti “la collaborazione delle famiglie” (99,5%) e “il sostegno del parroco” (99,2%).

Un’area del questionario mirava a far riflettere gli intervistati sull’importanza e il valore del linguaggio nella catechesi: il 65,1% dei catechisti intervistati afferma che “vivere coerentemente la propria fede” è l’espressione che esprime meglio il significato di “comunicare il messaggio cristiano”, che il riferimento a quanto vissuto e testimoniato personalmente e al messaggio evangelico trasmesso da Gesù di Nazaret costituiscono la fonte più autentica a cui attingere per comunicare correttamente il messaggio cristiano.

L’Università Pontifica Salesiana è un’Università di Diritto Pontificio della Santa Sede. La qualità della ricerca, la passione per l’educazione, il clima di forte internazionalità con la continua e convinta azione pastorale, tracciano e disegnano il volto identificativo dell’UPS, rendendola, così, sempre più l’Università di San Giovanni Bosco, fondatore della Congregazione e della Famiglia Salesiana, “Educatore, Padre e Maestro della gioventù”.

Accompagnare oggi i giovani alla scoperta della fede e del cammino vocazionale

Dal prossimo anno, settembre 2021 – Giugno 2022, la sezione torinese della Facoltà di Teologia dell’UPS (Università Pontificia Salesiana) organizza un itinerario per la formazione degli Educatori/Salesiani/Figlie di Maria Ausiliatrice/Operatori pastorali sul tema: “Accompagnare oggi i giovani alla scoperta della fede e del cammino vocazionale”.

I corsi saranno al mattino, ciascuno di 2 ore e sono riconosciuti (ECTS accademici) dalla sede centrale di Roma – UPS.

TEOLOGIA PASTORALE

Corsi per la formazione permanente.

  • Pastorale della famiglia (A. Bozzolo)
  • Sociologia della gioventù (F. Garelli)
  • Psicologia dell’adolescenza (T. Patrevita)
  • Psicologia ed educazione dell’era digitale (C. Tarditi – C. Chiavarino – A. Rocchi)
  • Pastorale giovanile vocazionale (K. Roncalli)
  • Bibbia e vocazioni (M. Pavan)
  • Teologia dello sviluppo umano (R. Carelli)

Per informazioni:

preside.torino@unisal.it – segreteria.torino@unisal.it
www.salesianicrocetta.it – www.torino.unisal.it
Presidenza: 011 58 11 262 – Segreteria: 011 58 11 260
Via Sebastiano Caboto 27, 10129, Torino

IUSTO – Corso di lingua inglese ed Executive Master in Neuropsicologia clinica

L’Istituto Universitario Salesiano Torino Rebaudengo IUSTO propone corsi di lingua inglese per lavoratori inseriti sul catalogo dell’offerta formativa 2019 – 2021 della Città metropolitana di Torino, finanziati al 70% del costo del corso. Tra i percorsi di IUSTO, si segnala anche la seconda edizione dell’EXECUTIVE MASTER ECM in NEUROPSICOLOGIA CLINICA DELL’ADULTO E DELL’ANZIANO. Di seguito si riportano entrambe le informazioni dedicate alle due attività.

IUSTO – Corso finanziato di lingua inglese

Aumenta le tue competenze! Corso di lingua inglese per lavoratori

La conoscenza della lingua inglese è diventata ormai una competenza imprescindibile per molte figure professionali.

IUSTO organizza corsi di lingua inglese (LIVELLO INTERMEDIO E POST INTERMEDIO) rivolti a lavoratori occupati per la formazione e l’aggiornamento professionale.

I corsi, inseriti sul Catalogo dell’offerta formativa 2019 – 2021 della Città metropolitana di Torino, sono finanziati per un importo pari al 70% del costo del corso.

60 ORE DI CORSO A 198€!

I corsi verranno attivati al raggiungimento del numero minimo, sino a esaurimento dei fondi disponibili, compila subito la pre-iscrizione!

arrowVisiona la scheda del corso

Sede dei corsi: Piazza Conti di Rebaudengo 22 – 10155 Torino.

Orario: il lunedì ore 18.00-21.00

Info: 011 2340083 – info@ius.to

EXECUTIVE MASTER ECM in Neuropsicologia clinica

NEUROPSICOLOGIA CLINICA DELL’ADULTO E DELL’ANZIANO:
Valutazione clinica e test neuropsicologici per la progettazione di interventi riabilitativi
II Edizione

PREVISTI 50 CREDITI ECM PER IL 2021 E 50 CREDITI ECM PER IL 2022

Durata: MAGGIO 2021-APRILE 2022

10 weekend di lezione – 160 ore formative

Direttore scientifico: Sonia Barba

Comitato tecnico scientifico: Sonia Barba, Claudia Chiavarino, Alberto Giachero, Giuliano Geminiani, Daniela Leotta, Alessandra Schiatti.

In collaborazione con: DI.R.NE e Laboratorio Sperimentale Afasia

IUSTO – Un nuovo corso di laurea magistrale in psicologia

Psicologia applicata all’innovazione digitale: un nuovo corso di studio all’Istituto Universitario Salesiano di Torino. Si riporta di seguito il comunicato stampa dedicato.

L’UNIVERSITA’ IUSTO SFIDA LA CRISI E LANCIA
UN NUOVO CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN PSICOLOGIA

La crescente pervasività della tecnologia pone sfide sociali ed etiche senza precedenti, a cui la comunità professionale degli psicologi è inevitabilmente chiamata a rispondere. Nasce così, all’Istituto Universitario Salesiano di Torino (IUSTO), il corso di laurea magistrale in “Psicologia applicata all’innovazione digitale”, un’importante novità che si andrà ad aggiungere all’offerta formativa per il prossimo anno accademico 2021-2022.

“Il corso intende fornire strumenti efficaci ai futuri psicologi per contribuire fattivamente a queste sfide odierne. Attraverso insegnamenti teorici, laboratori, esercitazioni e tirocini, il corso garantirà una formazione specialistica in innovazione tecnologica, user-centred design, progettazione human-driven di prodotti e servizi sostenibili a supporto del benessere e dell’inclusione sociale”, afferma la prof.ssa Claudia Chiavarino, Direttore accademico di IUSTO.

Il percorso formativo prevede l’acquisizione di avanzate conoscenze teoriche e metodologiche nei diversi settori della psicologia dell’innovazione, delle neuroscienze affettive e dell’ergonomia cognitiva, dell’intelligenza artificiale e della tecnologia applicata all’educazione, alla formazione e al sostegno.

L’acquisizione di un adeguato set di competenze professionali sarà promossa attraverso un’azione formativa con una significativa declinazione esperienziale, che coniuga un core di insegnamenti teorico-metodologici con attività pratiche quali laboratori, esercitazioni e tirocini, strutturati in continuità con i contenuti appresi nei corsi disciplinari e connessi ai contesti professionali di intervento.

“La sfida è formare oggi gli psicologi di domani, in un contesto a complessità crescente per cui si stima che molte delle professioni del futuro siano ancora da inventare. Il laureato dovrà avere sviluppato la capacità di analizzare e favorire i processi di innovazione attraverso un approccio critico, creativo e transdisciplinare allo studio dei cambiamenti nelle interazioni uomo-società-tecnologia, un approccio centrato sulla dimensione etico-pedagogica e orientato al miglioramento della qualità della vita di persone, gruppi e organizzazioni”, afferma la prof.ssa Alessandra Schiatti, Responsabile dei Corsi di Laurea in Psicologia.

“IUSTO vuole così formare psicologi capaci di sostenere ed arricchire le diverse esperienze umane nell’era digitale, coniugando tecnologia e diritti, ragione ed empatia, civiltà e progresso.”, aggiunge la prof.ssa Claudia Chiavarino, Direttore accademico di IUSTO.

IUSTO ha una comunità accademica composta da più di 650 studenti e l’89% di loro si laurea in corso; una realtà universitaria sul territorio piemontese unica nel suo genere, che si caratterizza per l’innovazione didattica, qualità della ricerca, la crescita personale e professionale, una comunità accademica accogliente che mette la cura della persona al centro.

Il nuovo percorso di studi arricchisce l’offerta formativa che IUSTO già rivolge ai laureati triennali con i corsi di Laurea Magistrale in “Psicologia clinica e di comunità” e in “Psicologia del lavoro, delle organizzazioni e della comunicazione”.

Per conoscere più nel dettaglio l’offerta formativa e gli sbocchi professionali, da febbraio 2021 IUSTO organizza la rassegna di webinar “Le professioni di cura al tempo della Digital Age” e una serie di open house in cui verranno coinvolti docenti, esperti di settore e studenti laureati.

IUSTO – Istituto Universitario Salesiano Torino Rebaudengo

Tel. 011 2340083

Mail: info@ius.to

Web: www.ius.to

IUSTO – Corso in Coach Development Program accreditato ICF

Si inoltra di seguito la comunicazione dell’Istituto Universitario Salesiano Torino-Rebaudengo (IUSTO) per il Corso in Coach Development Program accreditato ICF.

Corso di Perfezionamento Universitario internazionale in Coach Development Program accreditato ICF
IUSTO in collaborazione con Teleos Leadership Institute di Philadelphia (Stati Uniti), propone un corso unico nel suo genere rilasciando:

  • Diploma di Perfezionamento Universitario
  • Certificazione ICF: internazionale ed italiana
  • 22 Crediti Universitari (ECTS)

Iscriviti subito

Programma/Program

Benvenuto / Welcome, Andrea PINTONELLO
Introduzione al corso / Course Introduction, Maria Grazia AVATANEO FEY
Docenti e testimonianze / Faculty members and Testimonials: Elena ERNANDEZ, Marco BERTOLA, Francesca VENDER
Teleos Program Philosophy, Frances JOHNSTON
Breve esercizio di coaching – Attività esperienziale / Subgroups with facilitators (Faculty members)
Domande e Conclusioni / Open Q&A – Conclusions, Andrea PINTONELLO e Claudia CHIAVARINO
Istruzioni per la partecipazione

Lingue ufficiali: inglese e italiano. L’evento si svolgerà su Zoom, il giorno prima verranno inviate le credenziali d’accesso.

Segnaliamo che, confermata la partecipazione, verrà inviato via e-mail un form dedicato ad attestare il proprio livello di inglese, la compilazione è obbligatoria ai fini della partecipazione all’evento. Conferma subito la partecipazione

RELATORI

Avataneo Fey Maria Grazia: psicologa, professional coach certificata ICF-PCC, Docente invitata presso IUSTO (insegnamenti: Psicologia della Gestione delle Risorse Umane e Psicologia dell’Orientamento). Collabora con organizzazioni nazionali e internazionali in Europa, Nord America, Sud America, Asia come consulente per una vasta gamma di settori, pubblici e privati, nei servizi di people development, coaching, formazione, valutazione del potenziale, sviluppo della leadership, change management; ha svolto attività di temporary management in HR international.

Johnston Frances: psicologa, PhD, Master Coach certificata ICF – MCC, Docente presso il Wharton Aresty Institute Executive Education e presso il Brookings Institute of Executive Education di Washington, DC, mentore supervisore-coach certificati. Co-fondatrice del Teleos Leadership Institute, è una consulente facilitatrice e coach di livello mondiale. Ha progettato programmi di sviluppo e trasformazione della leadership, intelligenza emotiva, miglioramento delle dinamiche di gruppo e rinnovamento organizzativo in una vasta gamma di organizzazioni e settori in Nord America, Europa, Africa, Caraibi e Asia.

Pintonello Andrea: Psicologo, specializzato in Psicomotricità, Orientamento scolastico, Pedagogia dello sport. Ha lavorato lungamente come educatore presso Servizi aggregativi per minori. Presso l’Istituto Universitario Salesiano di Torino è Docente Stabile della cattedra di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione e Responsabile dei Corsi di Scienze dell’Educazione; insegna anche Psicologia dell’orientamento e Pedagogia sociale e lavoro di comunità. E’ membro dell’Equipe di pastorale.

>Consulta tutti i profili di docenti e relatori

Informazioni generali sul corso

PROGRAMMA ACCREDITATO ICF
Inizio: 16 gennaio 2021
Responsabile del corso: Andrea Pintonello (IUSTO).
Comitato Tecnico Scientifico: Maria Grazia Avataneo Fey (IUSTO), Direttore Scientifico; Alessio Rocchi (IUSTO); Andrea Pintonello (IUSTO); Frances Johnston (Teleos Leadership Institute)
Titoli: il programma rilascia un diploma di perfezionamento universitario e la certificazione internazionale ICF ACTP (Accredited Coach Training Program) di Teleos Leadership Institute, per accedere al processo di certificazione e accreditamento presso l’International Coach Federation (ICF).
Didattica: Modulo 1 – Propedeutica alla metodologia del coaching; Modulo 2 – Programma ACTP (Accredited Coaching Training Program) base; Modulo 3 – Programma ACTP (Accredited Coaching Training Program) avanzato; Prova finale.
Modalità di frequenza: 20 giornate di formazione per una durata complessiva di 168 ore.
Modulo 1 presso IUSTO: 2 week end per un totale 4 giornate (32 ore)

Modulo 2 e 3 in modalità residenziale: location in via di definizione (2 workshop di 5 giornate ciascuno) per un totale 10 giornate (80 ore)

e 40 ore in modalità a distanza; valutazione finale 1 giornata (8 ore)

Lingue ufficiali: inglese e italiano.

Sede del corso: IUSTO, Piazza Conti di Rebaudengo – Torino. Italia.

Info: Tel. 011 2340083 (Orari: 10.00/13.30-14.30/17.00) – info@ius.to

Teleos Logo PRINT CDP logo DARK TEALPartner: Teleos Leadership Institute, Società di consulenza che si occupa di leadership development, di supporto ai processi di cambiamento nelle organizzazioni, di insegnamento e formazione al coaching. Si compone di studiosi-professionisti che, attraverso pratiche basate sulla ricerca, basano il proprio lavoro su modelli e metodologie comprovate e utilizzano nella loro pratica i fondamenti dell’intelligenza emotiva e sociale, la leadership risonante, il pensiero sistemico e l’apprendimento esperienziale. Teleos Leadership Institute

Info: 267.620.9999 – askus@teleosleaders.com

Scopri di più sul corso

IUSTO: riapre su appuntamento lo Sportello GAP e sovraindebitamento

Si riporta di seguito la comunicazione dell’Istituto Universitario Salesiano di Torino IUSTO segnalata alla Redazione in merito alla riapertura al pubblico dello sportello di ascolto gratuito per problemi di gioco d’azzardo.

ALLO IUSTO RIPARTE LO SPORTELLO DI ASCOLTO GRATUITO PER I PROBLEMI DI GIOCO D’AZZARDO E SOVRAINDEBITAMENTO

Riapre al pubblico, su appuntamento e in tutta sicurezza, lo Sportello di ascolto gratuito di IUSTO “Supera il GAP”
per le persone che hanno problemi legati al gioco d’azzardo patologico o al sovraindebitamento.

Per prenotare un appuntamento si può chiamare il numero  011.0447748 (segreteria telefonica h24) oppure mandare una e-mail all’indirizzo gap@ius.to.

Il momento difficile che stiamo attraversando può portare ad un aggravarsi delle situazioni di sovraindebitamento e un incremento del gioco d’azzardo nei canali online.
Per questa ragione l’Istituto Universitario Salesiano di Torino – IUSTO ha riattivato il servizio di ascolto con i colloqui di persona.
Il servizio, erogato da psicologi, è completamente gratuito ed è finalizzato a fornire accoglienza, informazioni e sostegno alle persone in condizione di sovraindebitamento oppure con difficoltà dovute al gioco d’azzardo e ai loro familiari e a indirizzarle alle risorse presenti sul territorio.
Lo sportello di ascolto è gestito da IUSTO, è un servizio attivo dal 2015 con il nome “Supera il GAP – Supporto alle persone che affrontano il gioco d’azzardo patologico”, dal 2019 ha ampliato l’area di intervento anche alle situazioni di sovraindebitamento per offrire supporto alle persone finite nella spirale dei debiti.

L’iniziativa fa parte del progetto “Non farti usare. In biblioteca per un uso responsabile del denaro” promosso dalla Biblioteca Universitaria dell’Istituto Universitario Salesiano Torino-Rebaudengo (IUSTO), finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo nel Piano Cultura Futuro Urbano.

L’iniziativa prevede anche dei laboratori artistici di informazione e prevenzione per ragazzi, corsi di formazione multidisciplinari sul fenomeno, un Centro Documentazione con sede nella Biblioteca Universitaria.
Ulteriori informazioni sul sito www.nonfartiusare.it
Per richiedere un appuntamento: 011.0447748 (segreteria telefonica h24) oppure scrivere a gap@ius.to
Sede dello sportello: IUSTO – Piazza Conti di Rebaudengo 22, Torino. www.ius.to

A Torino nuovi modelli di santità: un progetto di ricerca europeo

Il periodico del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” dell’Università di Torino, Futura News, dedica un articolo al progetto di ricerca europeo sulla santità “NeMoSanctINew Models of Sanctity in Italy“, indagando sui nuovi modelli di santità che stanno emergendo nella Chiesa e nella cultura popolare. In particolare, si è riscontrato che “Torino ha un tipo di santità tutto suo“. Di seguito l’articolo pubblicato il 6 maggio scorso a cura di Jacopo Tomatis.

A Torino nuovi modelli di santità

Un progetto di ricerca europeo dell’Università

Torino ha un tipo di santità tutto suo. Nella mezzaluna dei quartieri di Aurora, Valdocco, San Donato e Cit Turin esistono chiese, strutture assistenziali e ospedali che operano nelle stesse zone in cui lo facevano i loro istitutori più di un secolo e mezzo fa. Sono la Piccola casa della Divina Provvidenza, detta Cottolengo, che dà asilo agli ammalati indigenti, la Comunità Salesiana, le Suore Minime di Nostra Signora del Suffragio, dedicati all’educazione dei giovani, e l’Istituto Missioni della Consolata.

IL TEAM NEMOSANCTI: il progetto studia il concetto di santità attraverso più discipline
I fondatori sono chiamati “Santi sociali” ed erano attivi tra ‘800 e ‘900. Lo spiega la professoressa Jenny Ponzo, Principal Investigator del progetto di ricerca europeo, NeMoSanctI, New Models of Sanctity in Italy, ospitato all’Università di Torino. Lo scopo del progetto è indagare da un punto di vista semiotico, filosofico e storico i nuovi modelli di santità che stanno emergendo, nella Chiesa e anche nella cultura popolare, dai memes ai fumetti.

I Santi sociali «sono accomunati da un forte impegno pragmatico, nell’aiuto ai più poveri, ai deboli e ai bisognosi, che si sono impegnati a risanare, istruire e assistere. Tra i più famosi ci sono San Giuseppe Benedetto Cottolengo, fondatore della Piccola casa della Divina Provvidenza, San Giovanni Bosco, fondatore dei Salesiani e il Beato Giuseppe Allamano fondatore dell’Istituto Missioni della Consolata».

In quegli anni Torino era già un polo economico e industriale avanzato, ma anche il luogo adatto per sviluppare una nuova santità, impegnata socialmente: «La città era afflitta da una grande povertà. Non bastava più accettare la gerarchia sociale tradizionale e limitarsi ad assistere i poveri con la carità, ma bisognava aiutarli organizzando una efficace rete di assistenza sanitaria, istruendoli, e così dando loro modo di trovare lavori dignitosi». Il terreno era fertile e l’aiuto che hanno dato fondamentale, al punto che ancora oggi il loro culto è vivo: «La loro influenza ha raggiunto molte persone, si pensi alla diffusione del culto di Giovanni Bosco, o degli istituti salesiani, che si sono irradiati in Italia e nel mondo».

Ma che tipo di santità è quello incarnato da questi uomini? «Un tipo molto “pragmatico” – continua Jenny Ponzo – Sono santi attivamente impegnati, per innescare un cambiamento sociale, combattere la miseria e la malattia, non solo assistendo i bisognosi, ma fornendo un aiuto più strutturato, dando opportunità di risollevarsi e trovare un posto migliore nel mondo».

Questa “santità pratica” ha mosso i suoi primi passi dal ‘700, andando oltre la contemplazione dei mistici e il miracolo del santo taumaturgo, e «ha interpretato la carità, l’amore verso Dio e verso il prossimo, in modo differente. Già alle origini del cristianesimo essa indicava un aiuto concreto ai più bisognosi, lo dimostra la parabola del Buon Samaritano. Ma la particolarità dei santi sociali è che hanno saputo rinnovare tale antico principio, adattandolo alla modernità, anticipando la “Dottrina Sociale” della Chiesa».

Questo nuovo modello di santità è diventato prorompente nel corso del Novecento basta pensare a madre Teresa di Calcutta. E il culmine è arrivato con papa Francesco che ha introdotto una nuova via per la santità. «Tradizionalmente queste vie erano due: il martirio e la pratica eroica e costante delle virtù cristiane. Ma dal 2017 ne esiste un’altra: dare la vita per il prossimo in nome dell’amore cristiano».

Saranno questi i santi del futuro? «Lo dimostra quel parroco che nei giorni scorsi ha donato il suo respiratore per salvare un giovane e poi è morto. In momenti di emergenza sono le figure con una forte valenza altruistica che emergeranno e poi forse verranno canonizzate».

JACOPO TOMATIS