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La “street art” racconta la vita di don Bosco

Si segnala la notizia pubblicata da Repubblica Torino, in data 06 settembre 2018, a cura di Alessandro Contaldo, circa l’iniziativa che sta colorando il muro tra via Cigna e via Maria Ausiliatrice con la storia di Don Bosco, grazie all’opera di Mr Wany.

La storia di don Bosco diventa “street art”

Per i 150 di Maria Ausiliatrice, i salesiani hanno deciso di puntare sull’arte di strada come mezzo visivo per far passare il messaggio cristiano, commissionando al writer Mr Wany un murale di quaranta metri quadri che raffigura le tappe principali della vita di don Giovanni Bosco, fondatore della congregazione. L’opera, curata dall’associazione Missioni don Bosco, sta prendendo forma in questi giorni sul muro tra via Maria Ausiliatrice e via Cigna. L’obiettivo, spiegano i salesiani è: “marcare, con uno sguardo ai giovani e alla loro cultura, il rapporto con il quartiere Valdocco”. Non è la prima volta che l’artista, originario di Brindisi, esegue un’opera a Torino: è suo il graffito che compare davanti alla Mole Antonelliana, realizzato a marzo durante lo scorso Sottodiciotto Film Festival.

 

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Quanto profuma di cristiano la coscienza adulta media? Domande e sfide per il nuovo anno pastorale

Il primo appuntamento inaugurale del nuovo anno pastorale salesiano si è tenuto venerdì 31 agosto 2018 a Valdocco, dove si sono radunati i Consigli delle Comunità Educative-pastorali (salesiani e laici) delle 35 case salesiane del Piemonte e Valle d’Aosta che rappresentano una pluralità di settori pastorali (Scuole, Oratori, Centri di formazione professionale, Parrocchie, Comunità per minori stranieri non accompagnati, Università…).

Guarda su Vimeo la conferenza di don Armando Matteo

Ad innescare le prime riflessioni all’assemblea è stata la relazione dal titolo “Le sfide dei giovani d’oggi alla comunità ecclesiale e le possibili risposte educative e pastorali” – introdotta dall’Ispettore, don Enrico Stasi – di don Armando Matteo, attento osservatore del pianeta giovanile e docente di Teologia Fondamentale alla Pontificia Università Urbaniana.

Il tema ha permesso di allargare il pensiero alle comunità locali dell’Ispettoria, ed entrare concretamente in uno degli argomenti fondamentali dell’imminente Sinodo dei Giovani, ispirandosi al Documento preparatorio del Sinodo 2018: “la maggioranza dei giovani sta imparando a vivere “senza” il Dio presentato dal Vangelo e “senza” la Chiesa“.

Per comprendere questo calo vertiginoso di interesse dei giovani verso il mondo della fede, occorre – secondo quanto sostiene don Armando – indagare non nel mondo giovanile contemporaneo, bensì attraverso un’analisi profonda del mondo degli adulti. Più precisamente, nelle due generazioni che sono cresciute tra il 1946 e il 1981: la generazione cosiddetta “Baby Boomers” e la “X” vivono una vera crisi di fede, poiché hanno marginalizzato progressivamente il loro rapporto con Dio, ponendo le basi per l’eclissi del cristianesimo domestico attualmente in atto. Dalle indagini e statistiche, i dati emersi ritraggono adulti ai quali manca il punto di aderenza con la realtà concreta, coltivando incessantemente il mito dell’eterna giovinezza.

Adulto chi è? Colui che si domanda qual’è il suo personale contributo alla Vita – risponde da subito il relatore – questo costituisce la grammatica di base dell’essere adulto. L’amore assoluto per la giovinezza è stato di fatto il veleno inoculato nelle sopraccitate generazioni, provocando un disallineamento con la realtà in questi adulti post-moderni che difficilmente sono in grado di affrontare gli elementi fondamentali della vita come la vecchiaia oppure la morte.

Quindi, in questa società dove la cosmetica non ha conosciuto crisi – cita, tra gli altri, gli oltre 30 milioni di Euro spesi per contrastare il fenomeno maschile della perdita dei capelli – Don Armando pone una domanda: quanto profuma di cristiano la coscienza adulta media? E ancora, se negli sguardi dei genitori iperprotettivi si scorge un’immagine fantastica di figli fotocopia di Einstein oppure di piccoli Dante Alighieri, di figli da venerare che diventano il senso dell’umano, della trascendenza, allora perchè il giovane dovrebbe pregare?

La prima cattedra teologica – ricorda Don Armando nel corso della sua appassionata orazione – sono gli occhi di mamma e di papà, dunque è lì la dimensione essenziale del cristianesimo. Allora, una possibile risposta educativa e pastorale potrebbe  essere quella di procedere a “riumanizzare” i piccoli, e rinfrescare sempre l’idea che occorre abitare il mondo che lasceremo alle nuove generazioni senza il mito della giovinezza.

Spazio alle domande verso la conclusione dell’intervento con la consegna del seguente decalogo di pastorale giovanile vocazionale agli adulti presenti in sala:

1) Spendi il massimo delle tue energie per convertire gli adulti al loro compito educativo.
2) Insegna a tutti ad onorare la vocazione all’adultità propria di ogni essere umano.
3) Riscopri la centralità del terzo comandamento.
4) Insegna a pregare. Sempre.
5) Credi di più nella Bibbia.
6) Esci dagli schemi e pensa per singolarità.
7) Unisci sempre sacramenti e carità.
8) Scommetti sulla creatività digitale delle nuove generazioni.
9) Impara dai monaci.
10) Abbi sempre molto chiaro in mente cosa significhi “essere adulto credente” nel contesto specifico nel quale ti trovi a lavorare.

 

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Ecco il video di accoglienza dei Consigli delle CEP

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Il visitatore straordinario José Miguel Núñez incontra l’Assemblea dei confratelli

In occasione dell’apertura dell’anno pastorale 2018-2019 il visitatore straordinario José Miguel Núñez incontra i confratelli riunti a Valdocco in Assemblea. Così si è rivolto ai numerosi salesiani presenti:

Miei cari confratelli,
un saluto cordiale ed affettuoso a tutti voi, con l’augurio di un buon inizio dell’anno scolastico 2018-2019.
Il Rettore Maggiore vi ha comunicato qualche mese fa che farò la Visita Straordinaria alla nostra cara Ispettoria insieme a Don Ivo Coelho (per alcune case).
Voglio farvi arrivare queste linee per esprimervi la mia assoluta disponibilità verso ciascuno di voi e il mio desiderio di rendere il miglior servizio possibile di animazione e di governo a tutte le comunità e opere.

 

 

Desidero che la Visita Straordinaria possa avere un senso particolarmente spirituale in questo anno di preparazione al Capitolo Generale 28. Vi invito a vivere questo evento della Visita Straordinaria che farò a nome del Rettore Maggiore come un’esperienza di comunione per camminare insieme con grande disponibilità allo Spirito in modo da poter scoprire le nuove strade da percorrere in fedeltà al Signore, alla Chiesa, alla Congregazione e ai giovani.
Per questo, vi prego che fin da questo momento mettiamo nelle mani di Dio la Visita Straordinaria e ciascun confratello perché, sia personalmente che comunitariamente possiamo arrivare ad essa con il cuore ben disposto.

Don Josè ha riletto l’imminente visita straordinaria alla luce del magistero di papa Francesco ed ha auspicato che possa essere un’esperienza di comunione tra salesiani e con il Rettor Maggiore. Affinchè la vita religiosa possa essere “fuoco nelle viscere della Chiesa” occorre operare quella “rivoluzione della congregazione” che il Rettor Maggiore emerito don Pasqual Chavez indicava nel cammino di conversione di una congregazione povera per i poveri. “Siamo alternativi perchè viviamo in modo differente. Siamo profeti perchè stiamo dalla parte dei poveri. Le case salesiane siano accoglienza. Il nostro tempo sia disponibilità. Il Vangelo sia vissuto sine glossa”.

 

 

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Prime professioni religiose a Valdocco

Durante il pomeriggio dell’8 settembre, presso la Basilica di Maria Ausiliatrice e nelle mani di don Francesco Cereda, Vicario del Rettor Maggiore, i dieci novizi salesiani di Pinerolo Monte Oliveto hanno fatto la loro prima professione religiosa.

I loro nomi e le ispettorie di appartenenza sono:

Matthew John Paul Alfino (MLT),
Raphael Axisa (MLT),
Stefano Brambilla (ILE),
Andrea Domenico Festa (ILE),
Giorgio Giuseppe Domenico Ramundo (ICP),
Michele Maria Reolon (INE),
Elia Rubin (INE),
Christoph Salinger (AUS),
Tomaz Stojc (SLO),
Iosif Tulbure (INE).

Motivo di particolare gioia per l’Ispettoria del Piemonte e Valle d’Aosta, è l’ingresso tra i confratelli di Giorgio Ramundo che prima dell’anno trascorso in noviziato, tra gli altri impegni svolti, aveva supportato con il suo lavoro la Pastorale Giovanile Ispettoriale.

 

Prime professioni a Valdocco

Publiée par Salesiani Piemonte, Valle d'Aosta e Lituania sur Samedi 8 septembre 2018

 

 

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La storia di don Bosco diventa street art a Valdocco

Il graffito di Mr. Wany per i 150 anni della Basilica

Da oggi l’artista Mr. Wany racconta la vita di Don Bosco sui muri di Valdocco.

A complemento delle celebrazioni dei 150 anni della Basilica Maria Ausiliatrice, la Comunità Salesiana “Maria Ausiliatrice” di Valdocco ha deciso di marcare così, con uno sguardo ai giovani e alla loro cultura, il loro rapporto con il quartiere di Valdocco.

Nell’arco di due settimane, Mr. Wany, writer italiano di fama internazionale, svilupperà la “Don Bosco Story” sulla superficie di 40 metri quadri del muro fra via Maria Ausiliatrice e via F. Cigna. Una sorta di trait d’union dal sapore contemporaneo, che guarda al passato usando un linguaggio, quello della street art, che è parte integrante della cultura giovanile. La raffigurazione ripercorre le tappe principali della biografia di Don Bosco dialogando con l’architettura della Basilica e integrandosi con lo spazio urbano circostante.

L’iniziativa, voluta dai salesiani di Valdocco e curata dall’associazione Missioni Don Bosco, ha mosso l’attenzione delle istituzioni e degli operatori culturali del quartiere.

La performance di Mr. Wany sarà documentata con riprese fotografiche e audiovisive che saranno messe a disposizione dei giornalisti e verrà realizzato un video-reportage prodotto da BaseZero di Stefano Cravero e Enrico Bisi, regista del documentario cult “Numero Zero, Alle Origini del Rap Italiano”.

 

Rassegna Stampa

06/09/2018 Pag. 8 Ed. Torino

Così la storia di don Bosco diventa “street art”

La comunità di Valdocco commissiona un maxi grato al writer Mr Wany da realizzare per i 150
anni di Maria Ausiliatrice

I tempi cambiano e pure la religione si adegua. Se negli ultimi secoli il tipico mezzo visivo con cui far passare il messaggio cristiano è stato l’affresco, ora i salesiani hanno deciso di puntare sull’arte di strada. La comunità “Maria Ausiliatrice” di Valdocco ha infatti commissionato un maxi graffito a Mr Wany, un writer italiano di fama internazionale. Il soggetto? La storia di don Bosco, naturalmente. L’opera, curata dall’associazione Missioni don Bosco, sarà composta sul muro tra via Maria
Ausiliatrice e via Cigna. Mr Wany avrà a disposizione una “tela” di quaranta metri quadrati per raffigurare le tappe principali della vita di san Giovanni Bosco.

Sarà «una sorta di trait d’union dal sapore contemporaneo, che guarda al passato usando un linguaggio, quello della street art, che è parte integrante della cultura giovanile», come spiegano i salesiani in una nota. L’obiettivo, spiegano, , è «marcare, con uno sguardo ai giovani e alla loro cultura, il rapporto con il quartiere Valdocco».

Mr Wany (al secolo Andrea Sergio) ha iniziato a lavorare ieri alla “Don Bosco Story” e il suo lavoro sarà documentato da un video-reportage prodotto da BaseZero di Stefano Cravero e Enrico Bisi, regista del documentario cult “Numero zero, alle
origini del rap italiano”. Non è la prima volta che l’artista, originario di Brindisi, esegue un’opera a Torino: è suo il graffito che compare davanti alla Mole antonelliana, realizzato a marzo durante lo scorso Sottodiciotto Film Festival. Nel suo curriculum, Mr Wany ha anche diverse opere realizzate in giro per il mondo, compresi due enormi condomini di Beirut protagonisti del progetto “The O1ne”. Ora la sua arte aiuterà a rendere ancora più “pop” il santo che fondò le congregazioni dei salesiani. 

8/09: Prime Professioni in Basilica Maria Ausiliatrice

L’Ispettoria del Piemonte e Valle d’Aosta annuncia con gioia le prime professioni religiose che si terranno presso la Basilica Maria Ausiliatrice nella giornata della Natività della Beata Vergine Maria, Sabato 8 Settembre 2018 alle ore 15,30.

Mi ami? Seguimi!

Gv 21, 15 – 19

Sono 10 i giovani religiosi che emetteranno la prima professione religiosa:

Matthew John Paul Alfino (MLT), Raphael Axisa (MLT), Stefano Brambilla (ILE), Andrea Domenico Festa (ILE), Giorgio Giuseppe Domenico Ramundo (ICP), Michele Maria Reolon (INE), Elia Rubin (INE), Christoph Salinger (AUS), Tomaz Stojc (SLO), Iosif Tulbure (INE).

 

Il CFP di Valdocco: un cantiere nel cuore della Salesianità

Lunedì 3 settembre: questa la data per l’inizio del nuovo anno formativo a Valdocco. Una giornata che si apre con l’incontro di tutto il personale presso la casa salesiana di Avigliana, per cominciare col giusto input e lo sguardo a don Bosco.

Verranno poi i collegi dei formatori, gli staff di direzione e i vari team di corso per programmare l’attività educativa e formativa. In realtà il Valdocco non si è fermato durante la pausa estiva perché impegnato nel cantiere della nuova cucina: muratori, elettricisti, installatori, idraulici ed imbianchini si sono succeduti durante i mesi di luglio e agosto e in questi giorni stanno ultimando i lavori di ristrutturazione che porteranno il Cfp ad annoverare tra i propri laboratori, a fianco del collaudato locale di panetteria-pasticceria, una rinnovata cucina ed una nuova sala bar. I primi ragazzi si affacceranno a Valdocco la prima settimana di settembre, chi per i recuperi delle unità formative con qualche debito e chi per l’attività di ristorazione legata alla Fiera Nazionale del Peperone a Carmagnola: un impegno che si rinnova per il quarto anno consecutivo e che vede i nostri ragazzi cimentarsi nella preparazione di tre cene.

Il 12 settembre si apriranno le porte ai nuovi allievi di prima dei corsi dell’obbligo di istruzione e formazione: 126 nuovi iscritti ai triennali di grafica, elettro, trasformazione agroalimentare e ristorazione. Seguiranno a ruota, tra il 13 e il 14 settembre, i ragazzi più “anziani” delle seconde classi dei triennali e degli ultimi anni dei percorsi di qualifica. Ultimi a partire, ad inizio ottobre, i ragazzi del quarto anno duale del “Tecnico grafico”, i giovani del percorso biennale del Prelavorativo e i ragazzi del percorso ITS post diploma “Tecnico Superiore della valorizzazione delle produzioni agroalimentari – Gastronomo”.

Un totale di circa 340 allievi – tanto per iniziare – in attesa degli esiti del Bando “Mercato del Lavoro”, per il quale ci siamo proposti con diversi percorsi su tutte le categorie di utenza, dai disoccupati con licenza media inferiore ai diplomati, dai giovani a rischio agli immigrati.

Completa l’attività del Valdocco l’organico dello sportello dei Servizi al lavoro e alle Imprese; il lavoro relativo ai corsi per gli apprendisti e l’erogazione dei corsi di formazione continua individuale per gli occupati che sono pubblicati su http://torino.cnosfap.net/valdocco. In definitiva anche quest’anno mancheranno occasioni per annoiarci. Il mio personale augurio di buon anno formativo ai ragazzi, ai loro genitori ed educatori, ai formatori ed al personale amministrativo.

Articolo a cura di
Marco GALLO,
Direttore Cnos-Fap Torino Valdocco

 

 

Maggio 2019 – II edizione della Scuola per Delegati Ispettoriali per la Pastorale Giovanile Salesiana

Si pubblica la notizia di ANS – Agenzia Info Salesiana – relativa alla “II edizione della Scuola per Delegati Ispettoriali per la Pastorale Giovanile Salesiana”.

 

 

Notizia pubblicata su ANS

A tre anni dalla prima edizione, dal 6 al 18 maggio 2019 il Dicastero per la Pastorale Giovanile Salesiana torna a proporre una seconda edizione della Scuola per i Delegati per la Pastorale Giovanile rivolta a tutti quei Salesiani che sono stati nominati recentemente Delegati Ispettoriali per la Pastorale Giovanile Salesiana. Potranno partecipare anche quei Salesiani che si preparano ad assumere questa responsabilità in futuro.

Nella prima edizione, che si tenne a Roma nel maggio 2016, parteciparono circa 50 Salesiani provenienti da più di 40 Paesi diversi. Anche questa seconda edizione vuole essere espressione dell’internazionalità della Scuola. Le lingue ufficiali di lavoro saranno l’inglese, l’italiano e lo spagnolo. Sarà disponibile la traduzione simultanea, e i materiali saranno disponibili nelle tre lingue ufficiali.

La novità, tuttavia, è che la prossima edizione della Scuola si terrà al Colle Don Bosco e a Valdocco. Durante la prima settimana, quindi, i partecipanti saranno ospiti del Colle Don Bosco e seguiranno alcuni momenti direttamente nei luoghi Salesiani circostanti. La seconda e ultima settimana di lavoro, invece, si terrà a Valdocco. Anche qui, i partecipanti avranno modo di confrontarsi con la storia di Don Bosco e le risposte Salesiane alle sfide di oggi.

La Scuola si propone di promuovere una visione approfondita degli elementi fondamentali del patrimonio salesiano; fornire competenze adeguate e abilità chiave per l’animazione, la gestione e il coordinamento della pastorale giovanile ispettoriale; e, infine, favorire la crescita personale del Delegato, attraverso la riflessione sul proprio vissuto, l’interiorizzazione e la rielaborazione personale delle proprie motivazioni.

La metodologia dei lavori rifletterà la multidisciplinarietà della Scuola, alternando conferenze, tempi di confronto, dibattito, lavoro a gruppi, tempo per lo studio personale, momenti di cultura e spiritualità. L’organizzazione modulare prevedrà momenti dedicati a fare sintesi delle conoscenze teoriche, approfondimenti a partire dall’esperienza pratica e focus sul “saper fare” (know-how). Alcuni moduli, inoltre, saranno dedicati alla cura dello stile di vita e degli atteggiamenti personali del Delegato Ispettoriale per la Pastorale Giovanile Salesiana. Al termine di ogni giornata verrà proposto ad ogni partecipante di dedicare del tempo alla redazione di un “portfolio” personale.

Il numero di partecipanti è limitato, per garantire un efficace svolgimento della Scuola, secondo la metodologia sperimentata nella prima edizione. Occorre, pertanto, iscriversi il prima possibile per essere sicuri di potervi partecipare.

Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi ai contatti indicati nella locandina ufficiale: rcursi@sdb.org

23-25 Novembre 2018: in Vaticano, anche la Corale Basilica Maria Ausiliatrice

III INCONTRO INTERNAZIONALE
DELLE CORALI IN VATICANO

Le Corali incontrano Papa Francesco
nella Festa di Santa Cecilia

Il prossimo autunno, la Corale Basilica Maria Ausiliatrice di Valdocco, parteciperà  al raduno internazionale delle corali: una grande opportunità per incrementare la propria formazione liturgico-musicale, grazie al respiro internazionale dell’evento che ospiterà grandi esperti di musica sacra e liturgica da tutto il mondo.

Le cappelle musicali, le corali diocesane e parrocchiali, i musicisti, gli organisti, i direttori di coro e degli uffici liturgici di tutto il mondo tornano dunque ad incontrarsi dal 23 al 25 novembre 2018 per il III Incontro Internazionale delle Corali nella Festa di Santa Cecilia, Patrona della Musica e dei Musicisti.

L’evento, organizzato da Nova Opera Onlus in collaborazione con il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione si svolgerà interamente nella Città del Vaticano: venerdì 23 e sabato 24 in Aula Paolo VI e domenica 25 nella Basilica di San Pietro.

Il Convegno, incentrato sul tema: “Musica nella Liturgia e nella Catechesi per la Nuova Evangelizzazione”, si aprirà venerdì 23 novembre e vedrà la presenza dei massimi esperti di musica sacra e liturgica provenienti da tutto il mondo. Sono previste relazioni, testimonianze dai cinque continenti e prove pratiche che coinvolgeranno attivamente tutti i presenti.

Il Convegno proseguirà anche nella mattina di sabato con la conferenza di S. E. Mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Momento culminante sarà l’Udienza speciale che Papa Francesco concederà a tutti gli iscritti al Convegno.

Il meeting internazionale si concluderà domenica con la celebrazione della Santa Messa nella Basilica di San Pietro presieduta da S. E. Mons. Rino Fisichella ed animata da tutti i cantori.

Al termine della Celebrazione Eucaristica, sarà possibile partecipare alla preghiera dell’Angelus del Santo Padre in Piazza San Pietro.

 

 

Maggiori info su Corale Basilica Maria Ausiliatrice, clicca qui

Altern-Attiva-Mente: le proposte di Alternanza Scuola-Lavoro in Piemonte e Valle d’Aosta

La presenza Salesiana a Torino e la collaborazione con le altre istituzioni pubbliche e private presenti sul territorio della Città e della Regione fa risalire il suo inizio allo stesso don Bosco, oltre 150 anni fa. I Salesiani hanno fatto della loro presenza sul territorio piemontese un punto indiscusso del loro programma di lavoro, adattandosi in questo modo ai cambiamenti dell’assetto regionale ma allo stesso tempo mantenendo fede ai propri obiettivi e alla propria vocazione.

In questo momento, sono presenti nel territorio piemontese trentacinque comunità salesiane, corresponsabili, insieme a circa 1000 laici in vario modo legati da lavoro dipendente alle case salesiane, di numerose attività educative e pastorali.

Le attività che i centri Salesiani possono mettere a disposizione degli Istituti Scolastici, quindi, sono:
• varie, perché diverse sono le tipologie di intervento, i contesti educativi, le modalità di svolgimento;
• professionalizzanti, perché gli studenti in alternanza vengono affiancati a professionisti che a vario titolo operano nelle realtà salesiane;
• diffuse, perché radicate da anni su tutto il territorio di Torino e della Regione Piemonte.

Così, le comunità salesiane hanno attivato i percorsi di alternanza scuola-lavoro presso le strutture disseminate sul territorio, consentendo  agli studenti di sviluppare non solo competenze strettamente professionali, ma anche e soprattutto competenze trasversali (le cosiddette soft skills), indispensabili per una crescita umana completa e certamente spendibili in una futura attività lavorativa. Le possibilità che i ragazzi possono trovare presso gli enti salesiani soddisfano qualsiasi tipologia di scuola, dai licei agli istituti tecnici, sviluppando le singole competenze che sono proprie degli obiettivi del percorso scolastico.

Inoltre, durante il percorso di alternanza, lo studente verrà costantemente affiancato da un tutor qualificato, formato in modo particolare per l’accompagnamento verso il futuro professionale del ragazzo.

I percorsi si rivolgono a tutti gli studenti che desiderano mettersi in gioco in un percorso di alternanza vero, che li porti a contatto con il tradizionale e quotidiano impegno sociale ed educativo.

Le attività delle nostre sedi sono diffuse su tutto il territorio della città di Torino, del Piemonte e della Valle d’Aosta, con una notevole varietà di esperienze e differenti modalità di impegno.

Nella brochure, qui di seguito, si possono consultare le specifiche dei progetti, buona lettura!

Altern-Attiva-Mente
Alternanza Scuola-Lavoro in Piemonte e Valle d’Aosta