Ordinazione Presbiterale di Fabio Mamino

Sabato 13 Maggio 2017 presso la Basilica di Maria Ausiliatrice di Torino alle 0re 15,00 Don Fabio Mamino, salesiano,  sarà ordinato sacerdote.  La celebrazione sarà presieduta da S.E. Mons Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino.

La prima messa sarà celebrata Domenica 14 Maggio alle ore 10, all’Oratorio Michele Rua di Via Paisiello, 37.

Fabio ha 26 anni da 10 anni: in questi ultimi anni, infatti, si è formato come salesiano e questo lo ha “trattenuto” giovane! E’ cresciuto in una bella e semplice famiglia, ma anche all’oratorio salesiano di Cuneo, dove ha conosciuto don Bosco, e ha ri-conosciuto Dio con gli occhi del santo dei giovani! Qui ha imparato a stringere amicizie e a mettersi al servizio nell’animazione. Nonostante l’università e tante altre cose belle, niente nella vita lo ha attratto più di don Bosco!

Don Fabio Mamino, si racconta così:

Perchè Don Bosco?
Direi piuttosto “perchè no?”. Personalmente, è stato il faro della mia adolescenza, quando ho letto la sua vita a fumetti, ho ascoltato il racconto dei suoi sogni, ho imparato a confessarmi con i suoi consigli, ho “vagliato” le mie amicizie con i suoi suggerimenti. Crescendo è diventato poi il cannocchiale che mi ha avvicinato un Dio che gli altri sentivano lontano, nello spazio: io, invece, ho avuto questa fortuna – che non mi ha risparmiato le difficoltà e i dubbi – di avere un luogo e delle persone che rispondessero alle mie domande e ai miei desideri: l’oratorio e l’MGS!

I giovani hanno ancora bisogno di preti? Perchè?
I giovani hanno bisogno dei sacerdoti e viceversa! Io posso ringraziare non uno, ma almeno una buona dozzina di sacerdoti che mi hanno “pescato” nei momenti più difficili o dispersi della mia vita e mi hanno rimesso in piedi a colpi di “parole all’orecchio”, come faceva don Bosco.  Incontrare un buon sacerdote è stato per me importante, perché mi ha sanamente impedito di pensare solo a me stesso e di farmi un Dio su misura, solo con le mie idee e i miei pareri, come è facile che capiti oggi. Il “prete” è, dovrebbe essere, al servizio della Verità, che è un dono per tutti, nessuno escluso.

Come si fa a dire un sì per sempre?
Il #persempre è più da fare che da dire: se hai visto che il Signore non ti ha mai ingannato, perché è sempre passato nella tua vita attraverso molti incontri e opportunità e doni (non sempre così evidenti, ma c’erano!), non c’è motivo di tirarsi indietro. Non conto sulle mie capacità o forze, perché è sufficientemente provato che non bastano: il Signore non ti “ruba” nulla, ti chiede di lasciargli il timone della vita che ti ha donato, per moltiplicartela! Non bisogna cercare la certezza matematica, non arriverà mai…

Chi ha giocato un ruolo importante in questa scelta?
Direi, prima di tutto, alcune persone che mi hanno voluto veramente bene: la mia famiglia non mi ha mai soffocato con aspettative particolari, una bella relazione d’amore mi ha fatto capire meglio che la vocazione è un dono e non “il mio progetto”, un salesiano e una suora dell’oratorio hanno gettato al momento giusto alcune provocazioni importanti. Qualche esperienza ad Assisi e il cammino di Santiago condiviso con pochi amici hanno fatto il resto: verità, silenzio e semplicità!

Hai un episodio o un aneddoto da raccontarci che esemplifica la ragione della tua scelta?
Madre Teresa dice “non si può mentire sulla propria felicità: cerca la tua vocazione lì dove sei veramente felice”.  Io mi ricordo che nel cortile dell’oratorio, organizzando giochi o mettendo musica, ma anche in molti incontri di preghiera, sempre condivisi con ragazzi e giovani… ero veramente felice, che è meglio ancora che “essere divertito”, non avrei voluto essere altrove: ecco fatto!
Inoltre, verrò ordinato proprio il giorno del centenario delle apparizioni di Fatima… una bella Dio-incidenza no?

 


Guarda il video di Don Fabio, realizzato dai ragazzi di ANIMA MGS – L’Arte di Animare, Animare l’Arte 

 

30/03 e 04/05 – Incontri E SE LA FEDE

Segnaliamo i prossimi appuntamenti di E SE LA FEDE presso la Basilica di Maria Ausiliatrice.

30 marzo 2017 – La Preghiera (II parte):
Dio non è una slot-machine, nè un mago, nè il pozzo dei desideri. Al Signore della Vita ci si rivolge in tanti modi e in tutte le occasioni, perchè ogni relazione d’Amore ti tiene in vita se è curata, conosciuta, approfondita, se prende tempo, cuore e mani…

04 maggio 2017 – I frutti dello spirito – Dai sassi non cresce nulla:
“Dio non può riempire ciò che è pieno” diceva Madre Teresa, ma dove Lo si lascia entrare porta novità e doni superiori alle nostre attese! Questa è l’opera dello Spirito Santo, il “vivificante”, capace di far fiorire una vita che, lasciata sola nelle nostre mani, potrebbe altrimenti ripiegarsi su di sè e inaridirsi…

Sarà possibile incontrarsi alle ore 19.45 nel cortile della Basilica di Maria Ausiliatrice per vivere la cena al sacco in spirito di fraternità. Alle 20.45 l’accoglienza e alle 21 l’inizio della catechesi.

 

“Maestro dove abiti?” – Testimoni nel quotidiano

Una casa che accoglie” questo uno dei punti cardinali scritti nella bussola della Congregazione salesiana e del carisma di Don Bosco. Nel seguire tale direzione si scopre evangelicamente la risposta alla domanda che i primi discepoli rivolgono a Gesù, “Maestro, dove abiti?“. Durante l’ MGS DAY che si è svolto a Valdocco domenica 19 marzo, i giovani partecipanti hanno potuto confrontarsi con numerose testimonianze di uomini e donne che, quotidianamente, con il loro lavoro e con il loro impegno, provano a rendere reale questo itinerario.

Alcune testimonianze sono state raccolte con un video che presenta un estratto delle interviste:

 

MGS DAY – 19 Marzo: la WebStory

Domenica 19 Marzo a Valdocco ed è tempo di MGS Day, con centinaia di giovani provenienti dalla diverse opere di don Bosco, animate da Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice, del Piemonte e della Valle d’Aosta.

Nel clima di quella gioia e di quella festa tanto care al Santo dei Giovani, hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con il racconto e l’esperienza di  diversi testimoni della carità cristiana per provare a rispondere alla domanda evangelica “Maestro, dove abiti?”. Di seguito il WebRacconto di questa intensa giornata:

 

19 Marzo … è tempo di MGS DAY!

Il 19 marzo torna l’atteso momento di ritrovo rivolto ai giovani del Movimento Giovanile Salesiano, l’MGS DAY!

L’appuntamento è a Valdocco a partire dalle ore 9,30. Durante la giornata, oltre ai tradizionali momenti di gioco e di festa tipici del carisma salesiano, i ragazzi avranno l’opportunità di confrontarsi con alcune testimonianze legate da quel filo rosso tanto caro a don Bosco di una “Casa che accoglie“.

La quota di iscrizione è di € 5,00. Gli incaricati dei diversi centri salesiani sono a disposizione per maggiori informazioni e per raccogliere le iscrizioni.

Per scaricare le locandine nei loro diversi formati:

 

Convegno CEP 2017 – i Video delle relazioni

Disponibili online i video delle relazioni che si sono tenute durante il Convegno organizzato dalla CISI sulla Comunità Educativa Pastorale.

 

Sussidio Quaresima 2017 – “Li amò sino alla fine”

“«Avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine» Gesù ci ama! Ma senza limite, sempre fino alla fine. L’amore di Gesù per noi non ha limiti: sempre di più, sempre di più, non si stanca di amare nessuno: ama tutti noi, al punto di dare la vita per noi, per tutti noi. Dare la vita per ognuno di noi, e ognuno di noi può dire: dare la vita per me. Ha dato la vita per ognuno, con il suo nome e cognome: il suo amore è così, è personale”.
(Papa Francesco)

Grazie al lavoro congiunto delle tre Ispettorie Salesiane di Lombardia – Emilia, Triveneto e Piemonte – Valle d’Aosta, esce il Sussidio per l’animazione della Quaresima 2017: “Li amò fino alla fine”.

Il Sussidio di Quaresima è uno strumento utile per prepararsi alla Santa Pasqua del Signore. Quest’anno esso viene offerto in un duplice formato: vi sarà sempre una parte cartacea, che permette ai giovani di soffermarsi con più tranquillità sulla Parola di Dio del giorno, sottolineare, scrivere, pregare; e vi è anche una parte video che propone un breve e concreto commento alla Parola.

  • il sussidio cartaceo prodotto dall’equipe di PG del Triveneto
  • i video col commento al Vangelo del giorno prodotti dai Giovani Salesiani del Postnoviziato di Nave (BS)
  • i testi sui buongiorni ed eventuali ritiri prodotti dai Diaconi Salesiani dello Studentato Teologico di Torino-Crocetta

Il filo conduttore che accompagnerà il percorso spirituale saranno gli incontri di Gesù, vero amico che ci insegna ad amare chi incontriamo nel nostro quotidiano. In particolare, ci faremo aiutare dalla riflessione su alcune opere d’arte di S. Koder che rappresentano alcuni incontri di Gesù lunga la strada della sua vita e nel particolare cammino che lo porta sul Calvario. Le settimane di Quaresima potranno diventare così un’occasione per aiutare i giovani a guardare le relazioni quotidiane come il luogo in cui il Signore si rivela e chiede di imparare a voler bene, perdonare ed essere perdonati, fare gesti concreti di accoglienza e di carità.

Materiale per l’animazione della Quaresima

Saranno presto disponibili i Video del commento quotidiano del Vangelo e altri materiali utili.

Per info sui sussidi

Scrivi a sussidi@donboscoland.it
Info: tel. 041.5498310

Struttura del sussidio

Il sussidio è in formato tascabile A6 -10,5×14,8 cm

Periodo: dal mercoledì delle Ceneri (1 marzo) al 16 aprile

All’inizio di ogni settimana verrà proposta una immagine tra le opere di S. Koder che rappresenta uno degli incontri di Gesù.

Ogni giorno ci sarà:

  • Un salmo per iniziare la preghiera
  • Brano del Vangelo del giorno
  • Alcuni stralci tratti dal commento alla Parola che si troverà completo nella versione video
  • Un commento ad un particolare del quadro di S. Koder
  • Uno spazio bianco per gli appunti e la preghiera personale
  • Un impegno

Alla fine del sussidio si potranno trovare degli spunti per una celebrazione penitenziale e per la celebrazione della Via Crucis.

Convegno Nazionale sulla Comunità Educativa Pastorale

Riportiamo alcuni articoli, apparsi su ANS e su InContriamoCi (Newsletter dei Salesiani dell’Italia Centrale, relativi al Convegno Nazionale organizzato dalla Conferenza delle Ispettorie Salesiane d’Italia (CISI), che si è tenuto al Salesianum di Roma dal 16 al 19 febbraio 2017.

Articolo di Ans

“Scoprire con gioia che un’autentica corresponsabilità tra Salesiani e laici è la prima e la più importante via di realizzazione della missione comune che abbiamo ricevuto in dono, ci apre ad un rinnovato modo di vivere e lavorare insieme”. Così don Rossano Sala ha concluso la sua relazione.

Al Convegno hanno partecipato 87 persone, tra Salesiani, laici e laiche, e Figlie di Maria Ausiliatrice.
Le relazioni sono state tenute da

  • don Rossano Sala, docente di Pastorale Giovanile all’UPS di Roma;
  • mons. Paolo Martinelli, Vicario episcopale della Diocesi di Milano;
  • don Miguel Angel García SDB, del Dicastero salesiano di PG.

Il Convegno è iniziato con un pomeriggio di meditazione e ritiro spirituale, avviato da Don Fabio Attard, Consigliere generale di PG. Un momento del tutto speciale, per intensità e significatività, è stata la visita alla Cappella Papale Redemptoris Mater, realizzata dal Centro Aletti di padre Marco Rupnik, su richiesta di San Giovanni Paolo II.

Sono stati giorni di studio, condivisione e riflessione sul tema della Comunità Educativo-Pastorale (CEP): si è attinto con abbondanza al Capitolo Generale XXIV (1996) e alla ricchezza delle buone prassi realizzate in questi 20 anni di esperienza, ma si è anche riconosciuto che questo tema è frutto del cammino ecclesiale che ha trovato nel Concilio Vaticano II il suo punto di arrivo e il rinnovato slancio verso il terzo millennio.

Nel Quadro di Riferimento della Pastorale Giovanile Salesiana la CEP è definita come “la forma salesiana d’animazione di ogni realtà educativa intesa alla realizzazione della missione di Don Bosco”. Essa è animata dal Consiglio CEP con il suo nucleo animatore, Salesiani e laici insieme, che condividono la missione, lo spirito e il sistema educativo del santo fondatore. Di qui l’esigenza fondamentale di “fare di ogni CEP la casa e la scuola della comunione”, come dono più bello e maturo da offrire ai giovani, segno e profezia di ciò che si è e della vocazione a cui si è chiamati da Dio: “vivere l’eguale dignità cristiana e l’universale vocazione alla santità nella perfezione dell’amore” (Christifideles laici, n° 55).

Articolo di InContriamoCi – LA COMUNITÀ: SOGGETTO DEI PROCESSI EDUCATIVI

Con una numerosa presenza da parte di ogni Ispettoria Salesiana dell’Italia si è svolto a Roma-Salesianum il Convegno sulla Comunità Educativa Pastorale con il titolo: Fare di ogni CEP la casa e la scuola della comunione.
La Circoscrizione Salesiana dell’Italia Centrale ha partecipato con una rappresentanza costituita da 8 Salesiani-SDB, 7 laici, una consacrata.
Ha dato inizio alle giornate l’intervento di Don Fabio Attard, Consigliere mondiale per la Pastorale Giovanile, che ha offerto una Lectio sul racconto di Emmaus, icona evangelica iniziale del Quadro di Riferimento di Pastorale Giovanile. Fra Paolo Martinelli, Francescano e Vescovo ausiliare in Milano, ha fatto memoria del Magistero della Chiesa, non alieno anche da alcuni dibattiti ancora in corso, che in occasione del Concilio ha segnato una tappa rilevante nella sua coscienza di essere una comunità di Battezzati. Ed è la comune vocazione Battesimale che fonda le molteplici vocazioni nel Popolo di Dio, che in sinergia e in comunione sono soggetto del ministero educativo.
Don Rossano Sala, Docente di Pastorale Giovanile nell’Università Pontificia Salesiana, ha offerto la sua riflessione individuando nella Comunità EducativoPastorale la caratteristica della fraternità: il segno da offrire nella missione salesiana oggi. La fraternità deve generare comunione e corresponsabilità, e sia il nucleo animatore, sia l’autorità devono essere generatori di condivisione, comunione, corresponsabilità.
Tutti i partecipanti sono stati coinvolti in tre tipi di laboratori: uno sulla identità della CEP come esperienza ecclesiale nel carisma salesiano, un secondo sulle questioni organizzative e gestionali, un terzo sui rapporti tra Consiglio della Casa e Consiglio della CEP.
Don Miguel Angel Garcia, del Dicastero mondiale per la Pastorale Giovanile, ha introdotto due rilevanti riflessioni nell’ambito metodologico: la leadership nella Comunità e il discernimento
pastorale. Dopo anni di prima sperimentazione, può ritenersi opportuna e propizia questa occasione che è stata vissuta per fare il punto della situazione e riprogrammare, a livello locale e ispettoriale, il cammino futuro che non può prescindere dalla CEP. Non si può preparare il futuro senza educazione, e non si educa se non in un contesto comunitario.
“Una via senza ritorno”: lo ha ribadito il Rettor Maggiore in una breve visita. Non è la riduzione nel numero delle vocazioni, non è l’età avanzata di tanti confratelli, non è l’ampiezza dell’orizzonte apostolico e missionario a motivare il lavorare in sinergia Salesiani e laici, sentendosi corresponsabili nell’unica missione e delle attività.
Vivere la comunità educativa come esperienza di chiesa è un fondamento carismatico: dunque una buona prassi che non può essere ritenuta opzionale – ha evidenziato Don Stefano
Martoglio, Consigliere per la Regione Mediterranea, che è intervenuto nella giornata conclusiva.

100 anni di don Faletti

Si sono festeggiati nella città di Cuorgnè i 100 anni di don Nicola Faletti, una vita dedicata ai giovani sul solco di quel cammino di santità tracciato da San Giovanni Bosco.

Il racconto di quella giornata nel testo del giornalista Giovanni Costantino per La Voce e il Tempo.

“Grazie don Nicola, per i tuoi cento anni spesi in mezzo a noi”. Questa era la frase racchiusa nei cuori dei fedeli riuniti nella chiesa dell’Immacolata a Cuorgnè (TO) domenica scorsa per festeggiare insieme i cento anni di don Nicola Faletti. Il religioso, nato il 26 gennaio 1917 a San Raffaele Cimena, nel chivassese, è oggi il decano dei salesiani piemontesi. Monsignor Pier Giorgio Debernardi, vescovo di Pinerolo, ha racchiuso nella sua omelia i sentimenti di tutti i presenti. “Ciascuno di noi – ha esordito – nella sua vita ha ricevuto un consiglio, una parola, un incoraggiamento da don Faletti”. Pienamente inserito nelle comunità salesiane di San Benigno e di Cuorgnè in cui ha operato per oltre mezzo secolo è stato un punto di riferimento per la popolazione, per i suoi allievi e le loro famiglie. Monsignor Deberardi ha quindi ricordato quando da adolescente, studente a San Benigno, confidò per primo a don Faletti il desiderio di diventare sacerdote. “Don Nicola – ha continuato – è stato per tutti noi un segno del disegno che il Signore ha per noi. Egli ha concretizzato nella sua vita la gioia dell’apostolato. La sua allegria, nata dal sentirsi amato dal Signore, si è concretizzata nella testimonianza viva della santità. Santità che si manifesta nell’impegno, nel servizio, nel dono della vita”. Don Nicola è stato sempre presente fra la sua gente. Con il suo esempio ha concretizzato ciò che oggi Papa Francesco esorta i sacerdoti ad essere: “Pastori con l’odore delle pecore”. “Oggi – ha concluso – vogliamo rendere grazie a Dio per il dono di don Faletti, per il suo esempio, per la sua bontà, per averci infuso fiducia e serenità anche in mezzo alle bufere, in mezzo alle difficoltà”.

Giovanni Costantino

VideoStory: II appuntamento di AnimaMGS

Il secondo week end di Anima MGS è stato un bel mix di emozioni, incontri, impegno ed approfondimento.

Lo raccontiamo con due video: