Cagliero 11 – “Per la pastorale degli infermi” – Luglio 2024

Si allega di seguito il  Cagliero 11 n°187 con l’intenzione missionaria salesiana del mese di Luglio 2024.

Intenzione Missionaria Salesiana, alla luce dell’intenzione di preghiera del Santo Padre.

Preghiamo perché il sacramento dell’unzione degli infermi doni alle persone che lo ricevono e ai loro cari la forza del Signore, e diventi sempre più per tutti un segno visibile di compassione e di speranza.

Per un approccio misericordioso ai malati nella parrocchia salesiana nelle Isole di Fiji.

Cari amici,

un sacerdote-medico mi ha detto che il primo compito di un medico non è quello di curare, ma di prendersi cura. Un medico può curare solo nella misura in cui una persona è curabile. Eppure, prendersi cura è qualcosa che possiamo fare tutti. E la maggior parte di noi, sani o malati, ha bisogno di cure. Ricordo di essere stato inviato a lavorare con dei giovani a rischio, l’amore e la cura che ho investito nella relazione hanno portato alla loro trasformazione, più delle strutture e dei servizi che abbiamo fornito loro. Pertanto, vi invito, cari amici, a essere più attenti, una persona alla volta, una persona al giorno. Allo stesso tempo, questo è anche un invito alla cura di sé. Possiamo prenderci cura degli altri solo se sappiamo come prenderci cura di noi stessi. Un sano amore per se stessi è importante e necessario. Anche Gesù è stato affermato da Dio come suo amato. Che ci venga sempre ricordato che siamo gli amati di Dio.

Fraternamente,

Sig. Raymond Callo, SDB
Membro del Settore Formazione

Festa del Ringraziamento al Rettor Maggiore 2024: 10 anni di gratitudine verso il X Successore di Don Bosco, Card. Ángel Fernández Artime

Dall’agenzia ANS.

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Nella giornata di lunedì 24 giugno 2024 si rinnova per la 154a volta la tradizionale Festa del Ringraziamento verso Don Bosco e i suoi Successori alla guida della Congregazione Salesiana. La celebrazione nacque originariamente in forma spontanea il 24 giugno del 1870, festa della Natività di San Giovanni Battista – ritenuta pertanto festa onomastica di San Giovanni Bosco – con i moti di gratitudine dei primi exallievi dell’Oratorio di Valdocco che vollero tributare al loro Padre, Maestro e Amico tutto il loro affetto, con omaggi e gesti simbolici.

La Festa del Ringraziamento salesiano ha poi assunto negli anni delle sue caratteristiche proprie ed è diventata l’occasione annuale per rendere omaggio in forma solenne a chi spende tutto il proprio tempo e le proprie risorse per guidare e animare la Congregazione e la Famiglia Salesiana, e così incarna nella sua stessa persona la missione di Don Bosco di amare, educare ed evangelizzare i giovani.

La Festa del Ringraziamento 2024 ha poi delle sue peculiarità evidenti che la rendono ancora più speciale del solito: innanzitutto, torna ad essere celebrata a Roma, dopo i due anni di celebrazioni torinesi, a motivo dei lavori che hanno interessato – e in parte ancora interessano – la realtà della Sede Centrale Salesiana.

In secondo luogo, e più ancora, perché rappresenta l’ultima Festa del Ringraziamento ad Ángel Fernández Artime, X Successore di Don Bosco, Rettor Maggiore della Congregazione Salesiana dal marzo del 2014 e creato Cardinale a settembre del 2023, che dal prossimo mese di agosto riceverà un nuovo incarico da parte del Santo Padre Francesco.

Ed anche lo stesso Card. Fernández Artime ha voluto sottolineare alcuni motivi che rendono speciale questa Festa del Ringraziamento.

“In primo luogo, in questi intensi 10 anni di Rettorato ho sempre pensato che questa festa non sarà solo per dire grazie a me. Sono anche io che voglio dire GRAZIE a VOI: alla Congregazione e alla Famiglia Salesiana, per tutta la collaborazione, l’impegno, la fiducia, la dedizione che avete dimostrato verso di me e verso la missione di Don Bosco, e per i tanti miracoli compiuti nella vita quotidiana di tanti giovani”

ha commentato il Rettor Maggiore. Che poi ha aggiunto anche:

“Un altro pensiero che mi sorge spontaneo pensando a questa festa, è come essa stessa sia un esempio della gioia salesianauna tradizione tipica nostra, che non esiste per tutte le Congregazioni, ma che fa traspirare quel clima di genuina collaborazione proprio del movimento originato da Don Bosco. Questa festa ci parla della vicinanza e della corresponsabilità di tante persone verso la Congregazione e più ancora verso il carisma salesiano”.

Infine, il Card. Fernández Artime, Arcivescovo Titolare di Ursona, rivolge un pensiero speciale e specifico agli Exallievi di Don Bosco, che in questa stessa data festeggiano il loro anniversario di fondazione.

“Con il loro regalo di un servizio da caffè a Don Bosco, Carlo Gastini e gli altri exallievi di Valdocco non omaggiarono solo lui, ma diedero vita ad una tradizione che è diventata un’eredità. Per questo, come erede di Don Bosco, esprimo il mio grande affetto verso tutti gli Exallievi e Amici di Don Bosco nel mondo: in tante realtà e Paesi essi sono il braccio destro di noi Salesiani e cooperano costantemente nella missione. È certamente grazie a molti di loro se tanti piani e progetti di Don Bosco e dei suoi Successori sono diventati realtà!”.

Con questo clima di mutuo affetto, la celebrazione della Festa del Ringraziamento 2024 prende il via nel pomeriggio del 24 giugno, con la comunità della Sede Centrale Salesiana che si radunerà presso le Catacombe di San Tarcisio per celebrare insieme l’Eucaristia – presieduta dal Rettor Maggiore – e per condividere il successivo momento di festa, durante il quale verranno omaggiati, oltre al Card. Fernández Artime, anche diversi Figli di Don Bosco della comunità che festeggiano in questo anno i loro anniversari giubilari rispettivamente di 50, 70 e 80 anni di professione religiosa; e di 25, 50 e 75 anni della loro ordinazione sacerdotale.

Presentato il “Datario Agiografico Salesiano”

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – In occasione dell’inaugurazione e benedizione dei nuovi ambienti della Postulazione Generale Salesiana a Roma, presso la Comunità “Zeffirino Namuncurá” in via della Bufalotta 550, è stato presentato e omaggiato il “Datario Agiografico Salesiano”.

Si tratta di un opuscolo che vuole essere uno strumento per tener viva la memoria storica e spirituale della santità fiorita alla scuola di San Giovanni Bosco, presentando il calendario liturgico proprio della Famiglia Salesiana e le date relative al percorso per il riconoscimento ecclesiale della santità di numerosi fratelli e sorelle che in tempi diversi hanno arricchito la storia di questa Famiglia carismatica.

Inoltre, è anche un riferimento per conoscere le varie tappe che segnano i processi di Beatificazione e Canonizzazione: dalle Inchieste sulle virtù, sul martirio e sui miracoli, ai diversi riconoscimenti ecclesiali, quali la Venerabilità, il Martirio, la Beatificazione e la Canonizzazione.

Infine, vuole essere un segno di riconoscimento e di gratitudine per quanti nel tempo hanno dedicato energie e risorse nell’accompagnare le numerose Cause di Beatificazione e Canonizzazione della Famiglia Salesiana. Dietro ad ogni Causa, infatti, ci sono persone che in modo nascosto e talvolta poco riconosciuto hanno permesso e sostenuto l’itinerario di Beatificazione e Canonizzazione.

Anche questo semplice strumento può essere utile a ricordare come la santità appartenga al DNA della Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica. I santi sono le bussole spirituali che orientano l’umanità verso Dio. Essi sono anche i veri benefattori dell’umanità, perché la migliorano, fecondandola con la loro carità e bontà. La conoscenza e l’attuazione puntuale delle procedure canoniche hanno il compito di rintracciare ed evidenziare il lavorio dello Spirito Santo nel cuore e nelle menti di uomini e donne inondate dalla grazia.

“È fondamentale fare memoria – ha ricordato in tal senso il Postulatore Generale delle Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, don Pierluigi Cameroni – sia per custodire un patrimonio che nel tempo va crescendo, sia per condividere esperienze, riflessioni, contributi che arricchiscono il cammino di ciascuno e dei numerosi gruppi della Famiglia Salesiana”.

A fondo pagina è possibile visionare e scaricare il datario agiografico salesiano, in italiano.

Il Rettore Magnifico dell’Università Pontificia Salesiana nominato presidente della Conferenza dei Rettori delle Università e delle Istituzioni Pontificie Romane

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Durante l’Assemblea Generale della Conferenza dei Rettori delle Università e Istituzioni Pontificie Romane (CRUIPRO), tenutasi nel pomeriggio del 17 giugno 2024, è avvenuto l’avvicendamento alla presidenza dell’Associazione: il prof. padre Luis Navarro, Rettore della Santa Croce, ha terminato il suo mandato e l’Assemblea ha eletto Presidente per il prossimo triennio il Rettore dell’Università Pontificia Salesiana, prof. don Andrea Bozzolo, SDB.

La CRUIPRO, che rappresenta le università e le istituzioni pontificie romane, ha il compito di promuovere la cooperazione culturale e scientifica tra le diverse istituzioni che ne sono membri, favorendo iniziative comuni caratterizzate da interdisciplinarità e trans-disciplinarità; collaborando stabilmente col Dicastero vaticano per la Cultura e l’Educazione e l’Agenzia della Santa Sede per la Valutazione e la Promozione della qualità delle università e facoltà ecclesiastiche (AVEPRO) per favorire l’eccellenza e la qualità delle sue istituzioni; e svolgendo funzioni di rappresentanza dei suoi membri presso lo Stato Italiano e altri organismi internazionali.

Il prof. Bozzolo ha espresso a nome di tutta l’assemblea la gratitudine al prof. Navarro per il servizio svolto con competenza, generosità e saggezza, e ha accolto il nuovo incarico con spirito di servizio in questa delicata fase di transizione delle istituzioni accademiche della Santa Sede.

“La comunità accademica della nostra università guarda con fiducia al futuro della CRUIPRO sotto la guida di don Bozzolo, certa che saprà portare avanti con dedizione e competenza l’importante lavoro della Conferenza a servizio del bene comune delle università e istituzioni pontificie romane” hanno commentato dall’Ufficio di Comunicazione Sociale dell’UPS.

Novità Elledici per la Scuola

Notizia a cura della casa editrice Elledici.

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Caro Lettore, abbiamo il piacere di informarti delle nuove pubblicazioni di Elledici per la Scuola:

  • I bambini ci parlano. Genitori e insegnanti in ascolto dei piccoli” di don Aldo Basso, un libro sui messaggi dei bambini che interpellano gli adulti.
  • In principio era la scuola. Appunti, riflessioni e divagazioni di un insegnante di Religione” di Antonio Molino, un diario scolastico per la Scuola Secondaria nato per rispondere alla domanda: «Che cosa insegnano i docenti di Religione?».

“I bambini ci parlano.
Genitori e insegnanti in ascolto dei piccoli”

di don Aldo Basso, un libro sui messaggi dei bambini che interpellano gli adulti.

Il libro

Raccoglie una nutrita serie di episodi, dove sono protagonisti i bambini, i quali, nelle normali e più diverse situazioni quotidiane, offrono messaggi che interpellano gli educatori ed esprimono, in modo ingenuo e semplice, quei problemi che sollecitano il pensiero umano e lo tengono continuamente sveglio.

Gli episodi, raccolti direttamente da genitori e insegnanti (in particolare della scuola dell’infanzia, ma non solo), sono commentati in alcune brevi considerazioni. Sono riflessioni brevi: spunti per pensare, punti interrogativi, sollecitazioni ad ascoltare e comprendere.

Si rivolge a genitori e insegnanti di bambini della scuola dell’infanzia e primaria come strumento per momenti di aggiornamento e confronto, per la ricerca di un linguaggio comune. Un invito a ristabilire quel dialogo scuola-famiglia che superi diffidenze e resistenze.

“In principio era la scuola.
Appunti, riflessioni e divagazioni di un insegnante di Religione“

di Antonio Molino, un diario scolastico per la Scuola Secondaria nato per rispondere alla domanda: «Che cosa insegnano i docenti di Religione?».

Il libro

Il testo riporta le lezioni di Religione più significative e interessanti svolte nelle classi di un istituto secondario di secondo grado. Nasce da una esperienza didattica quotidiana tra gli studenti e con gli studenti, ed evidenzia argomenti che contengono l’essenziale religioso, storico e sociale.

L’intento didattico è illuminare il mondo interiore di ognuno e stimolare lo slancio verso la vita, che deve avere sempre un’intuizione di bellezza.

Il testo ripercorre il ciclo dell’anno scolastico e delle solennità religiose in modo da favorirne la conoscenza e un approfondimento sia teologico sia antropologico.

Da ogni pagina emerge la grande questione religiosa, l’interrogativo più profondo dell’animo umano.

“Don Bosco Network”: celebrare i 20 anni di cooperazione allo sviluppo nello stile salesiano

Dal sito infoANS.

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Dal 10 al 13 giugno, i membri del “Don Bosco Network” (DBN) – la federazione mondiale delle ONG salesiane per lo sviluppo e delle Procure Missionarie salesiane – si sono riuniti a Roma per partecipare all’Assemblea Generale dell’organizzazione. L’evento, realizzato nell’istituto salesiano “Pio XI” e nelle strutture del Centro Nazionale salesiano di Pastorale Giovanile, ha visto la rielezione di Peter Annegarn come Presidente della rete per un terzo mandato; e le istituzioni salesiane “Don Bosco Mission Austria” e “Fondation Don Bosco France” sono diventate membri a pieno titolo della rete.

Il momento più speciale è stato quello del ringraziamento per i primi 20 anni di servizio della rete, che è stato celebrato nella Basilica del Sacro Cuore di Gesù a Roma nella serata di martedì 11 giugno 2024, con diversi ospiti provenienti da altri settori salesiani e da altre organizzazioni salesiane.

Nell’occasione don Alfred Maravilla, Consigliere Generale per le Missioni, ha presieduto l’Eucaristia, e ha sottolineato il contributo delle DBN alle missioni salesiane, in particolare ai bambini e ai giovani in difficoltà. Quindi, ha chiesto di essere coraggiosi non solo nel preparare i progetti, ma anche nell’affrontare le cause profonde dell’ingiustizia e nel rafforzare le azioni salesiane di advocacy, mettendo i diritti umani e la dignità umana al centro del lavoro della rete.

L’11 giugno, i membri del DBN hanno celebrato la loro Assemblea Generale, con un’approfondita relazione sulle attività, presentata dal Coordinatore della Rete, Angel Gudiña, che ha sottolineato le numerose opportunità di cooperazione con altri dipartimenti salesiani che sono state colte a tempo debito. Inoltre, Peter Annegarn ha presentato la valutazione del secondo anno del piano strategico della rete, mostrando la soddisfazione del Consiglio d’Amministrazione per i suoi progressi; e Stefano di Maria, Tesoriere del DBN, ha presentato le informazioni finanziarie e l’enorme lavoro svolto per migliorare il bilancio.

Inoltre, i membri del DBN hanno presentato le loro tappe più importanti dell’anno precedente e i cambiamenti avvenuti. La maggior parte dei membri ha visto crescere il numero di progetti e di fondi sostenuti e ha espresso la propria soddisfazione per l’aumento della cooperazione nell’ultimo anno. È stato dedicato un buon tempo alla riflessione sull’appartenenza alla DBN, che ha portato alla revisione, alla modifica e all’approvazione dello Statuto e del Regolamento interno della DBN.

Il 12 giugno, il Gruppo di lavoro sulla Cooperazione allo Sviluppo si è concentrato sulla revisione del meccanismo di risposta alle emergenze e sulla valutazione del ruolo di coordinamento che la rete possiede, in stretta collaborazione con don Eric Mairura, SDB, membro del Settore per le Missioni e Responsabile della Solidarietà e della Risposta alle Emergenze (ERM, in inglese). I membri si sono detti preoccupati per l’aumento delle emergenze nel mondo, così come molto interessati a sensibilizzare le Ispettorie sulla preparazione alle emergenze; hanno inoltre apprezzato i risultati della “Task Force ERM” e il successo del primo webinar sulla risposta alle emergenze in America.

Inoltre, la seconda parte dell’incontro si è concentrata sul rafforzamento delle capacità degli Uffici di Pianificazione e Sviluppo (PDO, in inglese), una priorità per il DBN, in quanto garantisce la qualità delle proposte di progetto provenienti da paesi in Africa, Asia e America. In Africa, il VIS è alla guida di un programma completo, sostenuto dall’Ufficio dell’Economo Generale, in 8 Circoscrizioni del continente, mentre in America il DBN ha creato un gruppo misto formato da PDO, ONG e “Rete America Sociale Salesiana” (RASS) per fornire formazione online a tutte le Ispettorie della zona.

L’ultima parte dell’incontro è stata incentrata sul networking, per conoscere gli ultimi aggiornamenti del “Don Bosco Tech Africa” – l’organismo che coordina la Formazione Professionale salesiana nel continente – e cercare sinergie future, grazie alla presentazione del Direttore dell’ente, don Maximus Okoro, SDB. Inoltre, i membri hanno condiviso molti progetti per i quali si aspettano il sostegno degli altri membri.

“In conclusione, è stato un anniversario vissuto con semplicità, ma con grande ispirazione, in cui abbiamo ringraziato Dio per i risultati ottenuti e al tempo stesso abbiamo guardato al futuro con coraggio, cogliendo l’opportunità di sognare insieme una maggiore cooperazione tra di noi”

ha concluso il dott. Gudiña.

Sulle orme di Don Bosco: un’esperienza che fa sognare

Da InfoANS.

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Il 5 giugno 2024 i partecipanti al IV livello del Corso di Salesianità hanno concluso un viaggio di 28 giorni attraverso l’Italia, sulle orme di San Giovanni Bosco.

L’esperienza è stata organizzata dal Centro Salesiano di Formazione Permanente per l’America (CSFPA), con sede a Quito, in Ecuador, ed è consistita in un pellegrinaggio attraverso i luoghi che conservano la memoria della vita e dell’opera del Santo dei Giovani, a chiusura del ciclo quadriennale di studi del corso di “Iniziazione alla Salesianità”.

L’inizio del viaggio è stato pieno di aspettative per i partecipanti.

“Poter stare nei luoghi dove siamo stati ‘fondati’, riempie il cuore di gioia, perché significa conoscere i luoghi dove è nato e si è diffuso il carisma salesiano”

ha detto don Jesús Medrano, dell’Ispettoria di Messico-Guadalajara.

Il corso ha avuto inizio a Torino ed è proseguito poi ad Annecy. Qui i pellegrini hanno visitato i luoghi significativi della vita di San Francesco di Sales, da cui i salesiani hanno ereditato la spiritualità e il nome, fermandosi in particolare nella Basilica della Visitazione, dove sono custodite le spoglie del santo vescovo ginevrino e di Santa Giovanna Francesca Frémiot de Chantal.

A Genova, i partecipanti hanno potuto visitare la casa salesiana amata da Don Bosco come una seconda Valdocco e il porto da cui partì la prima spedizione missionaria in America, di cui l’anno prossimo ricorreranno i 150 anni.

“Qui abbiamo potuto riflettere su ciò che Gesù ci dice nella sua parola: andate in tutto il mondo ad annunciare il Vangelo, e abbiamo compreso lo scopo del nostro carisma”

ha commentato Brigildo de Deus, salesiano missionario in Argentina Sud.

Un momento speciale è stato il soggiorno al Colle Don Bosco, la casa d’infanzia del piccolo Giovannino Bosco. Lì hanno rivissuto il “Sogno dei Nove Anni” che segnò l’inizio e tutto lo sviluppo della sua missione. Questa visita ha avuto un grande impatto su tutti i partecipanti, a motivo anche del 200° anniversario di quel sogno.

“Essere qui è davvero una grazia di Dio. Don Bosco ci ha portati qui, per farci fare questa esperienza, per conoscere la sua vita semplice e vedere come da un ambiente familiare sia riuscito a costruire quello di cui ora godiamo”

ha condiviso don Melvin Severino, della Repubblica Dominicana, nell’Ispettoria delle Antille.

A Torino, nell’Oratorio di Valdocco, centro nevralgico della Congregazione, tutti si sono sentiti a casa, hanno camminato nei luoghi in cui Don Bosco visse fino alla sua morte, cogliendo in ogni angolo un ricordo, un aneddoto, un’esperienza pedagogica o spirituale. La basilica della “Maestra del sogno”, Maria Ausiliatrice, è stata come una calamita da cui molti non riuscivano a staccarsi.

L’esperienza si è infine conclusa a Roma, con un incontro con il Rettor Maggiore, Cardinale Ángel Fernández Artime. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di parlare da vicino con lui, oltre che di condividere la conclusione della loro formazione e di ricevere dalle sue mani i diplomi di completamento del IV livello della salesianità. Il sig. César Arrivillaga, dell’Ispettoria dell’Argentina Nord, ha detto che gli è sembrato

“di stare con Don Bosco in persona, in quanto è una presenza significativa per noi salesiani, poiché ci ispira identità e ci incoraggia a continuare nella missione salesiana”.

Durante i 28 giorni di viaggio nei luoghi che hanno segnato la vita di Don Bosco e di approfondimento del suo carisma, i partecipanti hanno vissuto un’esperienza di profonda comunione tra loro e di intensa identificazione con il dono spirituale e la missione che lo Spirito ha piantato nei loro cuori. Ora portano l’anima piena di gratitudine e di desiderio di trasmettere questa stessa vita, in mezzo ai giovani che la Provvidenza ha affidato loro.

Per rivivere questo pellegrinaggio formativo, è possibile anche visitare il canale YouTube del Centro Salesiano di Formazione Permanente America.


Salesiani per il Sociale diventa Rete associativa con 306 enti aderenti e 70 associati

Salesiani per il Sociale, l’organizzazione non profit dei Salesiani d’Italia che gestisce il settore della povertà educativa e del disagio giovanile, è diventata una Rete associativa: con l’approvazione del nuovo statuto da parte dell’assemblea nazionale degli associati radunata a Roma il 7 e l’8 giugno, l’associazione assume una nuova veste con i suoi 306 enti aderenti e 70 associati.

“Il nuovo Statuto recupera il senso e l’azione dei padri fondatori e dell’ente promotore. Non è una questione formale ma sostanziale perché riguarda l’identità della nostra associazione, una unica identità nazionale e territoriale diversificata per la missione sociale”, dice don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale che aggiunge: “La nostra forza è essere uniti nel rispetto delle specificità territoriali”.

Per aiutare la comprensione della nuova veste dell’associazione e il passaggio alla configurazione di rete associativa, è intervenuto il prof. Antonio Fici, docente di diritto privato a Roma Tor Vergata e direttore scientifico di Terzjus che ha spiegato anche la nuova personalità giuridica.

“Di fatto – ha detto il prof. Fici – Salesiani per il Sociale è già una rete associativa, per capillarità e azione territoriale e oggi ne assume la veste ufficiale”.

Il nuovo Statuto della rete associativa riconosce e promuove luoghi di incontro e di partecipazione, di pensiero e di cultura, di proposte e di azione:

“Bisogna che prendiamo seriamente le possibilità che lo Statuto ci offre per ben organizzare questi spazi di partecipazione. Anche l’educazione dei giovani alla politica, intesa come servizio per il bene comune, passa attraverso questi spazi che vanno curati ed accompagnati”

prosegue don Francesco Preite.

Proprio per questo, il secondo giorno dell’assemblea ha avuto il suo centro nel dibattito tra i giovani del Forum Giovani di Salesiani per il Sociale e tre ospiti: don Rafael Bejarano, responsabile mondiale delle opere e servizi sociali, Giovanna Bruno, sindaca di Andria e Leonardo Becchetti, professore di Economia politica all’università di Roma Tor Vergata. Ai tre ospiti i ragazzi, raccontando la loro esperienza di vita, lavoro e servizio hanno chiesto di condividere il proprio sogno.

“Gli esseri umani per vivere non possono che essere generativi”

ha detto il prof. Becchetti rispondendo alle domande dei ragazzi. Per don Bejarano, il

“vero sogno è lavorare in rete e affiancare sempre di più i laici”.

La sindaca Bruno, invece, ricordando il perno della sua attività politica che sta nell’attenzione alle persone, ha invitato i giovani a non avere timore di occuparsi della cosa pubblica.

L’assemblea si è conclusa con la presentazione del bilancio economico finanziario, preventivo, il bilancio sociale, presentato nella forma cartacea e attraverso il video e le attività previste il prossimo anno.

Assemblea nazionale di Salesiani per il Sociale: “Un sogno da realizzare”

Valorizzare i sogni dei ragazzi in un contesto italiano ed europeo che cambia e guardando all’economia sociale, alla politica e al carisma salesiano. L’assemblea di Salesiani per il Sociale, “Un Sogno da realizzare“, che si svolgerà a Roma il 7 e l’8 giugno 2024, quest’anno mette al centro i giovani e i loro sogni, facendoli dialogare con il prof. Leonardo Becchetti, ordinario di Economia politica all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, la sindaca di Andria, Giovanna Bruno e don Rafael Bejarano, responsabile mondiale Opere e servizi sociali, migranti e volontariato salesiano.

In un contesto sociale ed economico che vede la disoccupazione giovanile al 20% e il tasso di NEET che resta tra i più alti d’Europa (1 milione e 400mila giovani) [1], l’assemblea nazionale di Salesiani per il Sociale offre la possibilità di ragionare con i giovani sui temi legati al loro futuro.

“I dati su lavoro giovanile, neet e povertà minorile sono preoccupanti – dice don Francesco Preite, presidente nazionale di Salesiani per il Sociale -. Caritas e Save the Children ci dicono che in Italia 1 milione e 300 mila minori sono in povertà assoluta e il 67,4% degli adolescenti ha paura di non uscire mai dalla condizione di povertà [2]. I numeri spaventano e ci indicano una strada: lavorare con la nostra rete associativa sui territori per mettere in campo progetti, attività e quanto necessario per permettere a bambini e giovani di uscire dalla condizione di povertà”.

L’assemblea nazionale è l’occasione, per Salesiani per il Sociale, anche di presentare il Bilancio sociale.

“Sul bilancio sociale – prosegue don Francesco Preite – si può vedere come nel 2023, per l’inserimento sociale e lavorativo dei giovani abbiamo investito oltre 40mila euro per sostenere alcune iniziative di formazione a avvio al lavoro a Bari, Palermo, Vallecrosia e Torino”. Per i minori, grazie alla raccolta fondi e all’area progettazione, “abbiamo messo in campo quasi 600mila euro per interventi di contrasto alla povertà educativa, all’abbandono scolastico e per offrire ai bambini e ai ragazzi spazi adeguati dove trascorrere il tempo libero, trovare un sostegno allo studio e sportelli di aiuto psicologico, anche per le famiglie”.

Nei due giorni di assemblea ci sarà lo spazio per ricordare don Domenico Ricca, fondatore di Salesiani per il Sociale scomparso a marzo e don Michele De Paolis, tra i fondatori dell’associazione nel decennale della sua morte.

A portare i saluti istituzionali ci sarà don Juan Carlos Pérez Godoy, Consigliere Generale per la Regione Mediterranea, don Stefano Aspettati, Ispettore delegato Conferenza Ispettori Salesiani d’Italia e don Elio Cesari, Direttore Centro Nazionale Opere Salesiane. A portare il suo saluto, anche don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana.

Don Francesco Preite relazionerà sull’anno appena chiuso mentre il prof. Antonio Fici, associato di Diritto privato Università degli Studi di Roma Tor Vergata e Direttore scientifico di Terzjus presenterà il nuovo Statuto della “Rete Associativa Salesiani per il sociale APS”.

[1] Dati Istat su occupazione e lavoro

[2] “ImPossibile 2024 – Costruire il futuro di bambine, bambini e adolescenti. Ora” – II biennale sull’infanzia di Save the Children

In cammino verso il Sinodo Salesiano dei Giovani

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – A motivo del Bicentenario del Sogno dei Nove Anni di Don Bosco (1824-2024), il Settore per la Pastorale Giovanile salesiana ha convocato i giovani di tutto il mondo salesiano per un incontro, che si terrà dall’11 al 16 agosto, a Torino-Valdocco e al Colle Don Bosco.

Non si tratta di un semplice incontro di giovani: è piuttosto un processo già avviato da tempo nelle Ispettorie, nel quale i giovani sono stati invitati a camminare insieme, ascoltando, parlando e pregando con l’obiettivo di discernere insieme il futuro loro e quello della Chiesa. Si tratta di ascoltarsi, imparare gli uni dagli altri e proiettare il Vangelo sulle situazioni che vanno scoprendo nella loro vita.

La metodologia del Sinodo Salesiano dei Giovani è tutta pensata per dare valore al protagonismo dei giovani, non degli educatori adulti. “Vogliamo che siano protagonisti attivi della trasformazione sociale e testimoni della misericordia di Gesù e del Padre”, ha spiegato don Miguel Angel García Morcuende, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile Salesiana.

Come dice Papa Francesco, “anche se non è sempre facile accostare i giovani, stiamo crescendo su due aspetti: la consapevolezza che è l’intera comunità che li evangelizza e l’urgenza che i giovani siano più protagonisti nelle proposte pastorali” (Christus Vivit, 202).

“I Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice sono chiamati a camminare con i giovani, per crescere insieme nella fedeltà alla proposta di vita che pone il Vangelo – prosegue don García Morcuende –. Più che teorie o conoscenze, i giovani cercano esperienze di vita, hanno bisogno di agire. È necessario dare loro l’opportunità al Sinodo di impegnarsi nella fede in iniziative concrete di servizio agli altri, soprattutto ai più deboli. Nessuno come loro potrà offrire una testimonianza viva del significato che il Vangelo ha per la sensibilità, le preoccupazioni e i problemi dei giovani di oggi”.

Per organizzare al meglio la struttura e le attività del Sinodo, nonché le procedure delle varie assemblee, è stato istituito il Core Group – la Segreteria del Sinodo – composto da 14 giovani.

Al Sinodo Salesiano dei Giovani partecipano 373 persone; 293 sono giovani (tra cui i membri del Core Group e 22 pre-novizi), che hanno diritto di voto in Assemblea.

Altri partecipanti al Sinodo, senza diritto di voto, sono: il Rettor Maggiore, Cardinale Ángel Fernández Artime; altri 41 Salesiani (rappresentanti delle Regioni, responsabili dei contenuti e degli spettacoli, della logistica, della comunicazione sociale, dei traduttori e dello staff organizzativo); 18 Figlie di Maria Ausiliatrice; 15 musicisti e 5 laici dello staff tecnico.

Nello sviluppo del dibattito sinodale, si stanno costituendo i Circoli Minori, su base linguistica. Ogni giovane parteciperà al Circolo in base alla lingua che conosce meglio (spagnolo, portoghese, francese, inglese, italiano) e ogni singolo Circolo si occuperà dell’intero Instrumentum Laboris (Strumento di Lavoro), diviso in tre parti.

Lo scopo di questi Circoli Minori è quello di dare ai giovani l’opportunità di esprimere le proprie opinioni e di confrontarle, in modo che alla fine appaia e venga dichiarato sinteticamente su quali opinioni c’è consenso e su quali c’è dissenso. In ogni gruppo, il Moderatore guiderà la discussione e il Relatore farà una sintesi delle opinioni espresse.

L’Instrumentum laboris, che servirà come base e punto di riferimento durante la discussione sinodale, è già stato redatto. Questo “documento di lavoro” è il frutto dei suggerimenti e delle osservazioni dei giovani delle diverse Ispettorie.

Al Sinodo partecipano persone provenienti da 83 Paesi – 187 donne e 185 uomini. Le lingue più parlate sono l’inglese, lo spagnolo, l’italiano, il portoghese e il francese. Poi, nell’ordine, polacco, hindi, tedesco e arabo. Infine, ci sono partecipanti che parlano cantonese, croato, mandarino, coreano, tamil, amarico, bielorusso, olandese, swahili, konkani, marathi, sloveno, telugu, thailandese, filippino, croato, ungherese, albanese, lingala, nepalese, bengalese, sinhala, urdu e creolo.

“La preparazione personale attraverso la preghiera è molto importante – conclude il Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile –. Vogliamo farlo accompagnati da quattro atteggiamenti spirituali: un forte senso di appartenenza alla Chiesa e alla Famiglia Salesiana; con la gratitudine per il dono del carisma salesiano; lasciandoci interpellare dalla situazione concreta delle case salesiane, dei giovani e del mondo di oggi; e pensando al futuro, aperti e fiduciosi nell’azione del Signore, consapevoli che è Lui che ci guida e ci sostiene”.