“Non solo semi sull’asfalto”, i Salesiani vicino ai giovani per la GMG

Da Vatican News.

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di Layla Perroni

Mancano meno di due mesi alla Giornata Mondiale della Gioventù organizzata a Lisbona per la prima settimana di agosto. Presso le comunità salesiane, attive dal 1945 per la tutela e l’accoglienza dei giovani provenienti da situazioni di disagio, ci si prepara a fianco dei ragazzi. Educazione e sensibilizzazione sono le linee guida in vista della Gmg. Don Marco Cimini, educatore del Borgo Ragazzi don Bosco, a Roma, racconta a Radio Vaticana – Vatican News l’entusiasmo di quanti parteciperanno: “Mi viene in mente uno dei ragazzi che ha coinvolto con convinzione, e anche senza remore, i suoi compagni di scuola assieme alle loro famiglie per far capire e comprendere la portata di questo evento”.

Sono 50 i giovani del Borgo Ragazzi don Bosco – una delle numerose comunità salesiane presenti sul territorio nazionale – che hanno aderito all’iniziativa della Giornata Mondiale della Gioventù. La comunità, da settembre scorso e fino a maggio, ha organizzato tante attività per coloro che sono in partenza, tra cui quella dell’autofinanziamento. Con grande sorpresa degli educatori, l’iniziativa ha riscosso un successo inaspettato anche tra quelli che non parteciperanno all’evento. “I ragazzi si sono sentiti coinvolti in prima persona e si sono dati da fare con la consapevolezza che il tutto è finalizzato ad un obiettivo che non solo li riguarda da vicino, ma che rappresenta anche una vera e propria esperienza sia di natura comunitaria che religiosa”, sottolinea don Marco.

Accanto all’autofinanziamento, la comunità salesiana con sede a Roma si è impegnata nell’educazione dei giovani in previsione della Gmg. Don Marco, in partenza lui stesso con i ragazzi, racconta di un episodio avvenuto presso la Basilica del Sacro Cuore situata vicino alla stazione Termini della capitale, gestita dai salesiani. “Abbiamo condiviso un toccante momento di preghiera con i ragazzi di Roma e del Lazio che parteciperanno alla Gmg e legati al mondo salesiano. La celebrazione è stata fatta all’altare di Santa Maria Ausiliatrice, elemento architettonico che don Bosco stesso ha voluto qui a Roma. Per me è stato indicativo anche questo, visto e considerato che la tematica dell’iniziativa di Lisbona è attorno alla figura di Maria”.

In un videomessaggio rivolto a quanti prenderanno parte all’evento in programma a Lisbona dall’1 al 6 agosto, Papa Francesco ha incoraggiato a guardare con speranza a quei giorni, “perché si cresce molto in una Giornata come questa”. “La Chiesa – diceva il Papa – ha la forza dei giovani. Quindi, andate avanti”. A tal proposito, don Marco, in accordo con queste parole, aggiunge: “Se io dovessi pensare alla speranza, oltre che a Gesù Cristo, io penso ai giovani. Così come se volessi trovarvi un sinonimo, mi viene in mente solo il termine ragazzi”. Di fronte alle tante ‘colpe’ che si possono addurre alle nuove generazioni, “io sono convinto che i giovani siano delle spugne che assorbono tutto ciò che gli accade intorno e come tali, credo debbano essere educate con il tempo, fino a essere trasformate in filtri, capaci di far emergere tutto ciò che di buono esiste nel mondo”.

La vivacità e l’energia dei ragazzi rappresentano il fulcro della Gmg. Don Marco, infatti, è convinto che i giovani abbiano una marcia in più: “Nonostante alcuni dei minori che accogliamo vengano dalla strada o abbiano situazioni familiari difficili, questi possiedono una grande capacità di saper leggere le situazioni in maniera molto più fresca. Sembra  che non ti prestino attenzione a volte – conclude il sacerdote -, ma in realtà quando si dialoga seriamente, ti rendi conto di quanto sia rimasto di quello che hai detto in precedenza, di quanto non sia stato solo un seme buttato sull’asfalto”.

I giovani come protagonisti sui social media

Dal sito InfoANS.

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Nell’ultimo decennio i social media sono diventati isole di evangelizzazione, dove fioriscono sempre più iniziative; e, al tempo stesso, le nuove tecnologie stanno aprendo la strada a forme innovative di comunicazione, contribuendo a influenzare l’evangelizzazione in acque inesplorate. Le generazioni più giovani stanno naturalmente familiarizzando con le possibilità che la comunicazione digitale offre e diventano sempre più protagoniste di azioni concrete.

Di questo protagonismo giovanile all’interno del mondo digitale ne parla, approfonditamente, don Maciej Makuła, SDB, membro del Settore Comunicazione Sociale, che in questi mesi sta offrendo originali contributi per analizzare i diversi aspetti della comunicazione, nella Chiesa e nella Famiglia Salesiana.

Nel suo articolo per il mese di giugno, don Makuła si concentra appunto sui giovani e sulla loro capacità di muoversi tra i social media, acquisendo sempre maggiore esperienza, una cultura mediatica rilevante e imparando i principi etici.

“Scoprire i segni dei tempi, creare strumenti e lanciare progetti con i giovani nel campo dei media sta diventando una sfida urgente per la Chiesa del XXI secolo – spiega l’autore del testo –. I social media stanno fermentando come un lievito per l’azione pastorale e persino per la proclamazione del kerigma. Da qui l’importanza di una formazione adeguata, di una rete di contatti con i giovani di tutto il mondo e di evangelizzare con i giovani online”.

Come afferma ancora don Makuła,

“questo articolo, partendo dall’esortazione Christus Vivit, presenterà alcune riflessioni relative all’insegnamento della Chiesa sul coinvolgimento dei giovani nei progetti mediatici –. […] Dal momento che si muovono così bene nelle reti sociali, bisogna coinvolgerli perché le riempiano di Dio, di fraternità, di impegno”.

Un ampio spazio, poi, è dedicato alla Famiglia Salesiana e al modo in cui si avvicina ai giovani nel mondo digitale.

“La Famiglia Salesiana e i suoi singoli membri hanno molte predisposizioni uniche per salpare verso il continente digitale missionario, come abbiamo potuto osservare per anni in tutti i continenti – prosegue l’autore –. Questo è diventato particolarmente evidente durante la pandemia, quando sono state mobilitate enormi forze salesiane per contattare i giovani digitalmente. Molte istituzioni salesiane avevano attività professionali da presentare a questo proposito, che hanno avuto e hanno ancora oggi risultati tangibili”.

Il testo completo dell’articolo, in formato PDF, può essere scaricato CLICCANDO QUI.

Le giornate di Esercizi Spirituali del Consiglio Generale

Dal sito InfoANS.

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Dal 1° all’8 giugno, nell’ambito delle attività della sessione plenaria estiva del Consiglio Generale, il Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, Don Ángel Fernández Artime, e i membri del suo Consiglio Generale, partecipano ad una settimana di Esercizi Spirituali. A predicarli è don Giuseppe Roggia, SDB.

Il luogo scelto per gli Esercizi Spirituali del Consiglio Generale quest’anno è stato la casa rosminiana di Domodossola – Monte Calvario. Storicamente, dal febbraio 1828, con la venuta del Beato Antonio Rosmini, la casa divenne culla dell’Istituto della Carità (Padri Rosminiani) da lui fondato. Il complesso di edifici costruito sulla sommità del monte, con il passare di quei primi decenni dell’Ottocento, ritrovò in parte la sua vitalità di casa per ritiri spirituali e luogo di preghiera, diventando soprattutto casa di formazione dell’Istituto.

Il predicatore degli esercizi, don Giuseppe Roggia, SDB, ha impostato, con profonda conoscenza e con molta saggezza il cammino degli Esercizi sulla lectio continua della lettera di San Paolo ai Filippesi e sulla lectio salesiana del sogno delle 10 colline.

Gli Esercizi Spirituali sono coordinati da don Stefano Martoglio, Vicario del Rettor Maggiore.

“È la prima volta che il Rettor Maggiore con il suo Consiglio comincia la sessione del plenum con gli Esercizi Spirituali: un modo per cominciare guardando all’interiorità e alla cura spirituale che prepara ogni servizio di animazione e governo”

ha sottolineato don Martoglio.

Le giornate di Esercizi Spirituali sono momenti privilegiati di preghiera, riflessione e condivisione fraterna. Come affermano le Costituzioni Salesiane, “gli Esercizi Spirituali sono per la comunità e per ogni salesiano occasioni particolari di ascolto della Parola di Dio, di discernimento della sua volontà e di purificazione del cuore” (Cost. 91).

Al termine della settimana di Esercizi Spirituali il Rettor maggiore ed il suo Consiglio rientrano a Torino-Valdocco, per cominciare le sessioni di lavoro.

“Costruiamo comunità solidali – 30 anni di rete sociale salesiana”: dal 9 all’11 giugno assemblea nazionale di Salesiani per il Sociale

Dal 9 all’11 giugno, nell’opera salesiana del Pio XI, si terrà l’assemblea nazionale di Salesiani per il Sociale. “Costruiamo comunità solidali – 30 anni di rete sociale salesiana” è il titolo di questo appuntamento che si svolge nell’anno in cui Salesiani per il Sociale compie 30 anni dalla fondazione.

“L’assemblea di Salesiani per il sociale rappresenta un confronto fondamentale per coloro che sono impegnati nella missione salesiana sociale in Italia. Tre giorni nei quali, salesiani e laici si confrontano sulle questioni educative, sociali e culturali del nostro tempo cercando di indicare prospettive e buone prassi, risposte concrete a bisogni e povertà sempre più crescenti. Organizzare la speranza è stato un processo partecipativo dal basso che ci restituisce prospettive ed indicazioni per costruire comunità solidali con e per i giovani”, spiega don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale.

Dopo l’appuntamento dello scorso settembre, quando è iniziato il processo partecipativo dal basso “Organizzare la speranza”, in questa assemblea si metteranno al centro del dibattito alcuni dei temi emersi durante gli incontri territoriali. Da dicembre a maggio, in dieci appuntamenti, la cabina di regia  insieme con l’ufficio nazionale e con il presidente, don Francesco Preite, ha incontrato i soci, salesiani e laici, riflettendo sulle 5 aree di intervento di Salesiani per il sociale (Servizio Civile Universale; Tutela dei minori; Inserimento sociale e lavorativo dei giovani; Migranti; Formazione della rete associativa). Quanto raccolto in questi incontri fa parte del Documento di restituzione che verrà discusso durante l’assemblea, e costituirà la base culturale condivisa per gli indirizzi di azione per i prossimi anni.

L’assemblea nazionale offrirà anche momenti di riflessione e dibattito sui temi che rappresentano l’ossatura delle attività dell’associazione: giovani, lavoro, nuove povertà, rete associativa.

Ecco il programma.

Venerdì 9 giugno

Ore 14,00 Arrivi e sistemazione e registrazione Assemblea

Ore 15,00 Saluti istituzionali

  • Maria Teresa Bellucci, Vice-ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali (video)
  • Roberto Dal Molin, Segretario Conferenza Ispettori Salesiani Italia, Presidente e Direttore Centro Nazionale Opere Salesiane (CNOS)
  • Stefano Aspettati, Ispettore salesiano delegato Emarginazione e Disagio Giovanile

Ore 15,15 Presentazione Assemblea
Francesco Preite, Presidente Salesiani per il sociale

Ore 15,30  Lectio Lc 7,11-17
don Rafael Bejarano, Referente per le Opere Sociali nel Settore della Pastorale Giovanile della Congregazione Salesiana

Ore 16,00 I panel: Povertà educativa e giovani neet. Quale risposte del Terzo Settore alle misure del governo?
Modera: Marta Rossi

  • Antonio Russo, Portavoce Alleanza contro la povertà
  • Marco Pagniello, Direttore Caritas italiana
  • Orazio Giancola, Università La Sapienza di Roma
  • Vanessa Pallucchi, Portavoce Forum Terzo Settore

Ore 17,30 Break

Ore 18,00 II panel: Il processo dal basso visto dai territori (presentazione e confronto)
Modera: Andrea Farina

  • Domenico Luvarà, Coordinatore Comitato Sicilia
  • Davide Perego, Incaricato Presidio Lombardo-Emiliana
  • Emanuele De Maria, Coordinatore Comitato Italia Centrale
  • Gianpaolo Roma, Coordinatore Comitato Italia Meridionale
  • Massimo Zagato, Incaricato Presidio Nord est
  • Stefano Mondin, Coordinatore Comitato Piemonte Valle d’Aosta

Ore 20,00 Cena

Ore 21,30  Incontro per Comitati territoriali SxS

Sabato 10 giugno

Ore 8,00  S. Messa

Ore 9,00 III panel: L’opzione salesiana per i giovani ad alto rischio sociale e la corresponsabilità laicale nelle CEP. Come coniugare pastorale Giovanile, corresponsabilità laicale e opere sociali nelle CEP locali?
Modera: Renato Cursi

  • Ciro Bisogno, Presidente PGS
  • Cristiano Tanas, Presidente CGS
  • Fabio Attard, Coordinatore Don Bosco Formation
  • Lorenzo Napoli, Presidente TGS
  • Rafael Bejarano, Referente per le Opere e Servizi Sociali del Settore PG – sede centrale

Ore 11,00 Break

Ore 11,30 Laboratori territoriali di confronto sul documento e linee futuro.

  • Comitato Sicilia (facilitatore: Isabella Codisco)
  • Comitato Meridionale (facilitatore: Andrea Farina)
  • Comitato Centrale (facilitatore: Vitandrea Marzano)
  • Comitato Piemonte Valle d’Aosta (facilitatore: Micol Trillo)
  • Presidio Nord-est (facilitatore: Riccardo Mariani)
  • Presidio Lombardo-Emiliano (facilitatore: Renato Cursi)

Ore 13,00 Pranzo

Ore 15,30 Salesiani per il sociale next generation: in ascolto dei giovani. Dialogo in Assemblea con i giovani.
Modera: Valentina Bellis, Vice-presidente SxS

Ore 17,00 Break

Ore 17,30 Salesiani per il sociale – documenti parte 1

  • Presentazione ed approvazione del Bilancio sociale 2022,
  • Presentazione ed approvazione della Relazione di missione 2022 con allegato il documento di restituzione del processo partecipativo “Organizzare la speranza 21-25”,
  • Presentazione ed approvazione del Bilancio consuntivo 2022 e del Bilancio preventivo 2023
  • Interventi dei Soci, dibattito e votazioni

Ore 20,00  Cena

Domenica 11 giugno

Ore 9,00 Salesiani per il sociale – documenti parte 2
Elezione Organo di controllo: dott. Stefano Santini (dottore commercialista e revisore legale)
Presentazione programmazione e calendario 2022-2023

Ore 12,00  Santa Messa

Ore 13,00 Pranzo

Per seguire la diretta:

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La Congregazione Salesiana partecipa alla Settimana Laudato Si’

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Nel corso della Settimana Laudato Si’, lanciata da Papa Francesco dal 21 al 28 maggio 2023 si sono svolti diversi eventi a livello locale per celebrare il Creato e diffondere il messaggio della Laudato Si’ sull’ascolto del grido della terra e del grido dei poveri. Anche la Congregazione Salesiana ha partecipato attivamente.

In particolare, segnaliamo che si è tenuta a Roma la presentazione dell’opuscolo La nostra casa comune prodotto congiuntamente dallo “Stockholm Environmental Institute” (www.sei.org) e dal Vaticano. La presentazione è stata organizzata dal Dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale della Santa Sede, presso l’Istituto di Studi Classici Svedese; sono intervenuti il Cardinale Michael Czerny, S.J., Prefetto del Dicastero, il Direttore dell’Istituto, Måns Nilsson, l’ambasciatore di Svezia presso la Santa Sede, on. Andrés Jato, il Direttore esecutivo del Movimento Laudato Si’, Tomás Insua, VIS e Salesiani di Don Bosco, rappresentati da Emanuela Chiang, e Caritas Internationalis.

Il libretto che è stato presentato mette insieme scienza e fede in modo molto semplice e adatto a qualsiasi lettore, per comunicare sia dal punto di vista scientifico, sia dal punto di vista della fede quanto sia importante riconoscere le interconnessioni e – partendo dai dati scientifici – attingere alla fede per assumere un atteggiamento di cura reale verso la Creazione.

Il testo è disponibile in diverse lingue (Italiano, Inglese, Francese, Spagnolo e Portoghese) a questo link.

“Invitiamo tutti a scaricare ed utilizzare questo prezioso strumento” ha commentato la dott.ssa Chiang, Referente del Settore per la Pastorale Giovanile per l’ambito dell’ecologia integrale.

Il 26 maggio, inoltre, si è svolta a Bruxelles la Giornata di Riflessione sulla Laudato Si’, organizzato dalla European Laudato Si’ Alliance (ELSIA), di cui i salesiani sono membro attraverso il Don Bosco International (DBI). Il tema di quest’anno era: “Quali competenze per la conversione ecologica?”

Il 2023, infatti, è l’Anno europeo delle competenze. Affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico e dall’aumento delle disuguaglianze sociali richiede una serie di competenze, e non solo tecniche. Ci vogliono: visione, “saper pensare fuori dagli schemi”, disponibilità all’ascolto, empatia, narrazione e determinazione a metterle tutte al servizio del cambiamento radicale che Papa Francesco ha chiamato ad innescare attraverso tutto il suo magistero. Per il Settore Pastorale Giovanile ha partecipato Emanuela Chiang.

Ansa – Artime (Salesiani), lavoriamo per una pace giusta in Ucraina

Dall’agenzia ANSA.

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(ANSA) – CITTA DEL VATICANO, 30 MAG – “Sono pienamente d’accordo con il Santo Padre e credo che lui ci offre su questo tanta luce e tanta fortezza”: lo ha detto il Rettor Maggiore dei Salesiani, don Angel Fernandez Artime, parlando della missione di pace tra Ucraina e Russia voluta dal Papa.

“Penso che anche quando i movimenti politici e le nazioni vanno per una strada, noi dobbiamo continuare ad offrire questi elementi di speranza, di cercare l’incontro e il dialogo quando è possibile”, ha aggiunto il decimo successore di Don Bosco.

Il salesiano parla anche della giustizia: “Credo che dobbiamo fare un cammino di dialogo e, se possibile, come il Santo Padre cerca, un cammino per la pace nella giustizia”. Fernandez Artime ha parlato del conflitto in Ucraina a margine della presentazione del libro “Il carisma della presenza e della speranza”, a cura di don Giuseppe Costa, che ripercorre i viaggi del Rettor Maggiore negli ultimi quindici mesi. “Sono stato in Ucraina e in Russia prima della guerra, ora è difficile una visita, continuiamo ad accompagnarli diversamente”. “Questa realtà della guerra è un grande dolore, per me è incredibile che oggi stiamo di nuovo vivendo una guerra”.
I Salesiani sono in Russia con alcune presenze: “Lavoriamo in mezzo a quella gente con i ragazzi e le famiglie e la guerra non è l’espressione di quelle famiglie. In Ucraina abbiamo una presenza molto forte. Sedici opere salesiane tra l’Ucraina greco-cattolica e quella latina: accogliamo le famiglie e già prima della guerra avevamo una casa per orfani e ragazzi abbandonati, parrecchie scuole e spazi per i giovani. Ci sono anche i salesiani che quotidianamente vanno sulla linea del conflitto per portare gli aiuti. La nostra idea è continuare ad aiutare l’Ucraina salesianamente”.
“Le case salesiane hanno accolto i profughi ucraini scappati dalla guerra nei loro centri in Polonia, Slovacchia, in Italia e anche nella stessa Valdocco”, il cuore dei luoghi di don Bosco.
“E’ stata una grande emozione ricevere, un anno fa, nella casa di Don Bosco, le prime 84 persone che erano venute lì per poter vivere. La maggior parte di loro sono tornati in Ucraina”. (ANSA).

Vaticano – Un libro che dà conto della vitalità salesiana nel mondo: “Il Carisma della Presenza e della Speranza. Un anno viaggiando con Don Ángel Fernández Artime”

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Città del Vaticano) – Cardinali e vescovi salesiani, giornalisti internazionali, personalità del mondo dell’editoria, della comunicazione, dei sindacati, religiosi e religiose e persone interessate hanno partecipato con vera attenzione e vivo coinvolgimento alla presentazione del libro “Il Carisma della Presenza e della Speranza. Un anno viaggiando con Don Ángel Fernández Artime”, avvenuta al mattino di martedì 30 maggio presso il Collegio Teutonico in Vaticano. Un testo che, “attraverso i viaggi del Rettor Maggiore, rivela l’unicità del carisma e della missione salesiana”, come ha affermato il curatore del libro e Co-portavoce della Congregazione, don Giuseppe Costa.

Parlando di fronte alla circa 60 persone presenti in sala don Costa ha ringraziato il Rettor Maggiore per aver dato l’opportunità di questo libro, i vari relatori che hanno accettato di presentarlo, così come tutti gli ospiti convenuti, a partire dai Cardinali Tarcisio Bertone e Raffaele Farina; ed i vescovi Calogero La Piana ed Enrico dal Covolo. Una menzione speciale è stata fatta anche per la presenza in sala di Don Pascual Chávez, IX Successore di Don Bosco, “segno che c’è un bagaglio di tradizione che ci spinge in avanti”, come ha affermato don Costa; e tra i presenti vanno segnalati anche il Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, don Gildasio Mendes, così come il Superiore della Visitatoria dell’UPS, don Maria Arokiam Kanaga.

Nell’introdurre i lavori la Direttrice di ACIstampaAngela Ambrogetti, ha definito il volume “un nuovo annuario, con nomi, date, cifre, luoghi, persone” che, accompagnate dalle vivaci immagini dei viaggi, raccontano l’attualità del carisma salesiano in tante presenze di tutto il mondo.

Da parte sua il primo dei relatori, Domenico Agasso, giornalista de La Stampa, ha gettato uno sguardo piemontese alla lettura del libro. Anche in un contesto di costante secolarizzazione, nelle terre che furono del Santo dei Giovani, “Don Bosco è ancora un punto di riferimento intoccabile” ha precisato. Poi, addentrandosi tra le pagine del testo, ha parlato del libro come di un “volume prezioso e avvincente, che ci fa esplorare il mondo attraverso gli occhi di Don Ángel, e testimonia quanta vitalità c’è sul pianeta che spesso ignoriamo”. Sfogliandolo, il giornalista ha saputo rintracciare l’attualità del paradigma di Don Bosco che in ogni giovane ricercava “quel punto accessibile al bene”. E ha lodato l’impegno del Rettor Maggiore a proseguire la sua missione nel mondo, cercando il giovane lontano e il bisognoso per dargli riscatto sociale e lavorativo, attraverso la dignità, educazione, allegria… e senza mai dimenticare che il senso vero dell’esistenza richiede un’apertura al trascendente.

Da parta sua, Eva Fernández, corrispondente di Cadena Cope per l’Italia – la piattaforma mediatica della Conferenza Episcopale Spagnola – ha indicato di due verbi chiave che riassumono tutti i viaggi: “Sostenere e animare”, con riferimento a quelle presenze “che contiunano a soffiare lo spirito di Don Bosco”. Ha elencato i tanti luoghi toccati dal Rettor Maggiore e illustrati nel libro, dalle semplici “visite di famiglia” alle tappe emotivamente più significative: con gli orfani dello Tsunami in Thailandia, al carcere minorile “Ferrante Aporti” di Torino, a Budapest tenendo tra le mani il reliquario del martire salesiano Stefano Sandor, o in Zimbabwe, con l’incontro con il piccolo Sean Cayd, in grado di regalare solo un sasso, ma di farlo con tutto il cuore. Il valore del testo, ha sottolineato la giornalista, sta nel fatto che le immagini davvero parlano della forza di un carisma dell’“incrollabile e instancabile entusiasmo” e della presenza continuata di tanti salesiani, così che si può dire che “dalle opere dei figli conosciamo il padre”. La giornalista ha quindi concluso affermando: “La lettura di questo libro non vi lascerà indifferenti, perché ci fa vedere che in qualche angolo del mondo ci sarà sempre qualche figlio di Don Bosco a dare lezioni di speranza”.

È stata la volta poi dell’exallievo Gianni Cardinale di dire la sua sul libro. Con riferimenti alla sua esperienza giovanile e a quella giornalistica, questi ha ricordato la presenza salesiana a Roma e l’influsso dei salesiani sulla città e nella sua vita. Ha lodato l’sperimento coraggioso e interessante citato nel testo della scuola di Alassio, a conduzione laicale; e i tanti dettagli e aneddoti che si evincono dalla lettura del volume: dalla presenza del mappamondo salesiano di Valdocco che riporta i 136 Paesi in cui i salesiani si trovano, alle curiosità inerenti al Rettor Maggiore: che ama la chitarra, che voleva fare il medico, che gioca a pallacanestro, che è figlio di pescatori…

Da ultimo è intervenuto Javier Martínez-Brocal, corrispondente di ABC per il Vaticano, che ha osservato come la lettura del libro è uno stimolo di riflessione per chiunque faccia comunicazione, perché parla di tante storie di grande vitalità spesso ignorate e sottaciute nel flusso dominante della comunicazione: “Dove stiamo guardando? La realtà della comunicazione è la realtà vera? È quella che fa andare avanti, che ci dà speranza, che ci fa essere presenti…” ha affermato. Quindi, ha evidenziato l’entusiasmo dei salesiani e la loro capacità di “essere pieni di Dio e di trasmetterlo con tutta la gioia”. E ha rimarcato come il carisma della presenza testimoniato dal libro sia una testimonianza fondamentale per il post-pandemia che stiamo vivendo. Per questo, ha concluso rivolto al Rettor Maggiore: “Continui a viaggiare!”

In conclusione, ha preso la parola lo stesso Don Á.F. Artime, che ha ringraziato per la presentazione simpatica e familiare e ha dichiarato di aver accettato la proposta di un simile libro da don Costa solo a patto che servisse a mostrare, come voleva Don Bosco, le cose buone che si fanno. O, come suole dire lui tanti “miracoli dell’educazione salesiana” che avvengono silenziosamente nel mondo ogni volta che a un giovane viene cambiata la vita nel nome di Don Bosco.

“Questo libro raccoglie tanta vita che è bello rendere visibile” ha detto dando la perfetta sintesi del testo.

Presentazione alla Consulta Mondiale del IX Congresso di Maria Ausiliatrice a Fatima

Nel corso della Consulta mondiale della Famiglia Salesiana, svoltasi a Torino dal 19 al 23 maggio, in concomitanza con la festa di Maria Ausiliatrice, è stato ufficialmente annunciato il tema del IX Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice, che si celebrerà a Fatima, in Portogallo, dal 29 agosto 2024 al 01 settembre 2024 «Io ti darò la maestra».

Il IX Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice, evento di Famiglia Salesiana, è promosso dall’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA) in accordo con il Segretariato della Famiglia Salesiana e con la Famiglia Salesiana dell’Argentina.

Dal 1988 ad oggi si sono celebrati otto Congressi Internazionali. Un cammino speciale che unisce la Famiglia Salesiana sotto il manto di Maria:

  • 1988 – Torino-Valdocco (Italia), centenario della morte di Don Bosco;
  • 1995 – Cochabamba (Bolivia);
  • 1999 – Siviglia (Spagna);
  • 2003 – Torino-Valdocco (Italia), centenario dell’incoronazione di Maria Ausiliatrice;
  • 2007 – Città del Messico (Messico);
  • 2011 – Czestochowa (Polonia);
  • 2015 – Torino-Valdocco/Colle Don Bosco (Italia), bicentenario della nascita di Don Bosco;
  • 2019 – Buenos Aires (Argentina) – 150° fondazione Adma

Il Rettor Maggiore al termine del congresso di Buenos Aires nel 2019 ci ricordava:

Dobbiamo essere sempre più e più mariani, più e più di Maria. Senza Maria non siamo i figli e le figlie che don Bosco sognò (saremo altro, ma non il sogno di don Bosco). Abbiamo il dovere di annunciare e proporre senza timore e vergogna Gesù e sua Madre Maria. Nel nostro cammino Maria non può essere un elemento decorativo ma è essenziale. Senza di Lei la nostra educazione e la nostra pastorale saranno vuote, povere e senza consistenza. Facciamo più annuncio esplicito di Gesù e teniamo più Maria sulle nostre labbra.

Nel 2024 ricorre il duecentesimo anniversario del “Sogno dei nove anni“:

La famiglia salesiana da sempre ha considerato questo sogno un referente fondamentale per il senso, lo stile e lo svolgimento della missione salesiana nel mondo, tanto che esso rimane per tutti noi un’ispirazione permanente del carisma. In Maria viene data a Giovannino una Madre e una Maestra nell’ordine della grazia. Il Suo compito è quello di introdurlo ed accompagnarlo all’autentica obbedienza della fede, ad una “disciplina della fede” che, contrariamente al sentire comune dei tempi moderni, realizza la più alta libertà e la più grande fecondità.

Per prepararci a questo importante momento sul sito www.admadonbosco.org dal mese di luglio troverete sull’ADMA online il percorso formativo in preparazione al Congresso a Fatima.

Sul sito www.mariaauxiliadora2024.pt invece sono pubblicate tutte le informazioni per l’iscrizione all’evento:

  • Dal 29 agosto 2024 al 01 settembre 2024
  • 150 euro per ogni adulto, 60 euro fino a 12 anni
  • La quota comprende: kit di partecipazione e tutti i pasti dalla cena di giovedì 29/08 al pranzo di domenica 1/09
  • Le iscrizioni apriranno a partire dal 24 settembre 2023

Cagliero 11 – “Per i gruppi ecclesiastici” – Giugno 2023

Si allega di seguito il  Cagliero 11 n°174 con l’intenzione missionaria salesiana del mese di Giugno 2023.

Intenzione Missionaria Salesiana, alla luce dell’intenzione di preghiera del Santo Padre.

Preghiamo perché la comunità internazionale si impegni concretamente nell’abolizione della tortura, garantendo un sostegno alle vittime e ai loro familiari.

Per l’abolizione della tortura.

Carissimi,

come salesiana Oblata del Sacro Cuore sono felice di condividere qualche notizia di famiglia. Come spesso affermava il fondatore, “Siete sgorgate dal Cuore stesso di Gesù”.

La carità umana e pastorale di mons. Giuseppe Cognata, salesiano, vescovo di Bova (RC) si è incarnata inizialmente a servizio dei piccoli paesi della diocesi di Bova con lo spirito missionario, per estendersi presto in altre regioni. Dal 14 ottobre 1985 siamo missionarie in Bolivia, e dal 2006 in Perù. Mons. Giuseppe Cognata ci ha voluto consacrate con spirito missionario cosicché le case delle Oblate sono denominate “missioni”, perché tale deve essere la caratteristica peculiare del carisma, missionarie generose, umili, e pronte ad affrontare qualsiasi sacrificio per la salvezza delle anime.

Quest’anno si è celebrata una solenne Eucarestia nella Basilica del Sacro Cuore a Roma, dove 90 anni fa veniva consacrato vescovo di Bova, e nello stesso anno, l’8 dicembre 1933, nasceva la Congregazione delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore a Pellaro (RC).

Lode e grazie al Signore e alla Vergine Immacolata per averci accompagnate in tutti questi anni di Oblazione.

Madre Graziella Maria Benghini, SOSC, Superiora Salesiane Oblate del Sacro Cuore

Vaticano – Papa Francesco ricorda la festa di Maria Ausiliatrice: Maria aiuti a rinsaldare la fedeltà a Cristo

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Città del Vaticano) – Maria Ausiliatrice, celebrata mercoledì 24 maggio, è stata ricordata anche da Papa Francesco al termine della sua catechesi nell’udienza generale del mercoledì. Rivolgendosi ai giovani, ai malati, agli anziani e agli sposi novelli, il Santo Padre ha detto: “Oggi è la festa della Madonna venerata con il titolo di Maria Ausiliatrice. Maria aiuti voi, cari giovani, a rinsaldare ogni giorno la vostra fedeltà a Cristo. Ottenga conforto e serenità per voi, cari anziani e cari ammalati. Incoraggi voi, cari sposi novelli, a tradurre nella vita quotidiana il comandamento dell’amore”.

Nel giorno della Festa di Maria Ausiliatrice, il Pontefice – lui stesso devoto a Maria Ausiliatrice, e che come arcivescovo di Buenos Aires, ogni 24 maggio celebrava la Messa centrale per la festa dell’Ausiliatrice nella Basilica del quartiere di Almagro – ha poi citato anche la Famiglia Salesiana e la sua vocazione mariana, eredità del fondatore della Congregazione, San Giovanni Bosco, esprimendo parole di affetto, di elogio e d’incoraggiamento per tutti i suoi membri. “Il giorno di Maria Ausiliatrice è una vocazione mariana tanto cara a Don Bosco: un saluto e un ricordo alla Famiglia Salesiana, ringraziando per tutto quello che fa per la Chiesa”.

Il Santo Padre non ha mancato poi di rivolgere una supplica all’Ausiliatrice con un pensiero all’Ucraina. “Ancora la tristezza a tutti ci viene per la martoriata Ucraina: si soffre tanto lì, non dimentichiamoli. Preghiamo oggi Maria Ausiliatrice che sia vicina al popolo ucraino”.

Nel giorno dedicato a Maria Ausiliatrice, la Chiesa celebra anche la Giornata Mondiale di Preghiera per la Chiesa Cattolica in Cina. Nel Paese asiatico Maria è venerata e invocata nel Santuario di Nostra Signora di Sheshan, a Shanghai. In questa circostanza, il Pontefice ha espresso la sua vicinanza ai fratelli e alle sorelle cinesi, condividendone gioie e speranze: “In questa circostanza, desidero assicurare il ricordo ed esprimere la vicinanza ai nostri fratelli e sorelle in Cina, condividendo le loro gioie e le loro speranze. Un pensiero speciale è rivolto a tutti coloro che soffrono, pastori e fedeli, affinché nella comunione e nella solidarietà della Chiesa Universale possano sperimentare consolazione e incoraggiamento. Invito tutti ad elevare la preghiera a Dio, perché la Buona Novella di Cristo crocifisso e risorto possa essere annunciata nella sua pienezza, bellezza e libertà, portando frutti per il bene della Chiesa cattolica e di tutta la società cinese”.

La Giornata Mondiale di Preghiera per la Chiesa cattolica in Cina viene celebrata dalla Chiesa dal 2007. La proposta era stata annunciata all’epoca da Papa Benedetto XVI, che aveva scelto questa data proprio perché è il giorno liturgico di Maria Aiuto dei Cristiani, molto venerata dai Cinesi.