Amici di Don Bosco: ultimo saluto a Suor Maria Antonietta Marchese

Gli Amici di Don Bosco porgono l’ultimo saluto a Suor Maria Antonietta Marchese, suora salesiana, la cui vita è stata dedicata alla formazione dei giovani e alla dedizione ai più poveri e bisognosi, in particolare durante i circa vent’anni passati in Benin. Di seguito la notizia a cura del sito Amici di Don Bosco.

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Il Duomo di Tortona gremito e una partecipazione composta, a tratti commossa, sono stati la dimostrazione più sincera di quanto Maria Antonietta Marchese, suora salesiana, sia stata capace di generare amore. Nel corso della cerimonia funebre, officiata dal vescovo Guido Marini e concelebrata da diversi sacerdoti a lei legati, si è voluto rendere omaggio alla sua passione per l’insegnamento e la formazione dei giovani, alla sua dedizione ai più poveri e bisognosi, alla sua scelta portata avanti con coraggio e perseveranza di essere sposa di Cristo fino alla fine.

La grinta e la schiettezza hanno contraddistinto sia gli anni dedicati alla scuola, come docente e come direttrice, sia l’opera missionaria, intrapresa non più giovanissima, quando nel 2000, quasi sessantenne, le fu chiesto di partire per il Benin. Una sfida che ha accettato con slancio perché la motivazione era grande: stare accanto ai poveri e offrire una opportunità di riscatto alle bambine e alle ragazze vittime di tratta, le vidomegon. A loro è dedicato il documentario “Mai più vidomegon. Libere da, libere di“, girato in Benin nel 2010 con la collaborazione attiva di suor Marchese. Nei suoi circa vent’anni in Benin si è spesa con generosità nella lotta al traffico e allo sfruttamento di minori, riuscendo ad assicurare un futuro degno a tante giovani e a sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti dell’infanzia. “Lentamente, ma le cose stanno cambiando”, ripeteva instancabile. Non era difficile capire la fonte di quell’energia che sembrava inesauribile.

A renderle l’ultimo saluto c’erano – non a caso – tanti giovani, molte donne, molte consorelle e anche qualche amica africana. Nella folla commossa c’eravamo anche noi, in rappresentanza di Amici di Don Bosco, grate del tempo e dell’impegno che ci ha dedicato per le adozioni dei minori dal Benin. E a Cotonou sarebbe tornata in aprile per festeggiare i 15 anni dall’apertura della casa di accoglienza per le ragazze che aveva fondato. Continuerà a essere per molte di loro una guida e un punto di riferimento e il bene e la speranza che ha saputo far germogliare e fiorire continueranno a dare frutto.

Nel nostro ricordo sereno, anche nell’incredulità e nel dolore per questa perdita improvvisa, c’è l’immagine di una figura vigorosa e forte e un volto illuminato da un sorriso dolce quanto inaspettato.  Era solita iniziare le lettere alle sue consorelle con l’espressione “Ciao, amata” e vogliamo congedarci da lei con questo saluto, segno dell’amicizia che che ci ha regalato.

Italia – Aperte le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana 2023

Dal sito dell’ANS.

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(ANS – Torino) – Con la semplicità e la naturalezza dell’incontro di un Padre con i suoi familiari, così si sono aperte nel Teatro Grande di Valdocco, a Torino, le XLI Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana. Con vera affabilità, infatti, Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani e Padre e Centro di Unità della Famiglia Salesiana, ha illustrato il tema della sua Strenna per il 2023 – “COME LIEVITO NELLA FAMIGLIA UMANA D’OGGI. La dimensione laicale nella Famiglia di Don Bosco” – atto di partenza del percorso di riflessione che verrà poi sviluppato nelle giornate successive dell’evento.

Condotto dall’exallievo ungherese Marton e dall’animatrice italiana Federica Ambrogio, l’evento si è aperto con gli interventi di benvenuto e i saluti introduttivi di don Leonardo Mancini, Superiore della Circoscrizione Speciale del Piemonte e della Valle d’Aosta, e di don Joan Lluís Playà, Delegato Centrale del Rettor Maggiore per il Segretariato per la Famiglia Salesiana.

“Il lievito salesiano è unico e originale, perché così lo ha inventato e offerto a noi lo Spirito Santo. È vivo! È fatto di ragione, religione e amorevolezza, è polvere di sogni – sogni ispirati da Dio – e concentrato di Cielo, perché da lì proviene. È suscitatore di azioni di carità straordinarie per i ragazzi e i giovani di tutto il mondo, e vuole essere deposto dentro i ragazzi e i giovani di tutto il mondo (…). Il lievito salesiano non si compra, si dona soltanto, è gratis. Lo dona lo Spirito, e chi lo riceve è chiamato a donarlo a sua volta, in abbondanza!” ha affermato con una serie di immagini evocative don Mancini.

Da parte sua, don Playá ha sottolineato il legame tra la Strenna di quest’anno e quella del 2022, dato che il messaggio di quest’anno individua “uno dei filoni centrali della spiritualità di Francesco di Sales: la dignità della vocazione laicale, chiamata alla santità perché il Signore chiama tutti a vivere la pienezza del Vangelo”. Poi, proseguendo la sua riflessione, ha aggiunto a mo’ di augurio: “Vedere Don Bosco coinvolgere i laici nella sua missione educativa e contemplare l’ampiezza della sua visione carismatica deve guidarci in questi giorni nella riflessione”.

Dopo un momento di preghiera e canti in varie lingue, don Ivo Coelho, Consigliere Generale per la Formazione ha ripercorso alcuni dei momenti salienti degli ultimi 12 mesi vissuti sotto il segno del 400° anniversario della morte di San Francesco di Sales, e ha poi dichiarato chiuso ufficialmente l’anno a lui dedicato.

La cerimonia è entrata quindi nel vivo con la proiezione del video delle Strenna. Introducendolo, Don Á.F. Artime ha ricordato la genesi del motto di quest’anno, frutto di una “convergenza grandissima” tra tutti i partecipanti alla Consulta Mondiale della Famiglia Salesiana dello scorso maggio nel voler approfondire la dimensione laicale della Famiglia Salesiana.

Nel video, girato proprio nel Teatro Grande di Valdocco, il Rettor Maggiore interagisce con laici e giovani e ribadisce la necessità della collaborazione tra laici e religiosi per la costruzione del Regno di Dio, una realtà che, come il lievito, è apparentemente piccola, ma che nelle mani di Dio può fare tantissimo nella realtà concreta di tante persone.

Con lo scorrere delle immagini è apparso chiaro come l’obiettivo ultimo dell’azione di Don Bosco – la salvezza dei ragazzi e trasformazione della società – oggi nella Famiglia Salesiana avviene già in molti casi grazie al lavoro di tanti laici, quali il rapper messicano Eric Ponce, che canta per l’educazione dei ragazzi di strada di Ciudad Juárez; o Giovanna Bruno, Salesiana Cooperatrice e Sindaco di Andria, che ha scelto come suo motto per l’impegno politico il “le persone al centro”.

“C’è bisogno dello sguardo dei laici” ricorda il Rettor Maggiore nel video, per santificare il mondo dal di dentro; e cita poi tanti esempi di santità Laicale: Attilio Giordani, Dorotea Chopitea, i martiri di Poznan, Mamma Margherita e ovviamente Artemide Zatti, salesiano canonizzato lo scorso anno proprio per il suo impegno laicale tra i sofferenti. Accettare e trasformare la realtà presente; essere umani portatori di umanità; e infine vivere la santità: seguendo le tre linee del video, ecco a cosa sono chiamati i laici nella Famiglia Salesiana.

Dopo la proiezione c’è stato ancora tempo per il Rettor Maggiore per rispondere ad alcune domande – giunte sia da tutto il mondo, sia dalla sala del teatro – per approfondire vari aspetti specifici della Strenna: la dimensione globale della Famiglia Salesiana al servizio della famiglia umana; la formazione dei laici all’impegno socio-politico; lo sforzo di “essere lievito” anche nonostante le condizioni avverse in cui tante volte versa la pasta; le possibilità di arrivare al cuore delle persone nel quotidiano, anche senza avere la potenza di grandi media; e la complementarietà come ricchezza della diversità nella Famiglia Salesiana.

La prima sessione delle GSFS 2023 si è, infine, chiusa con la presentazione, da parte dei loro autori – il portoghese Nuno Quaresma e lo spagnolo Agustín de la Torre – dei due poster della Strenna, e con la proiezione di un video di presentazione del V gruppo della Famiglia Salesiana, gli Exallievi di Don Bosco.

Dilatare il cuore. L’orizzonte di una “programmazione”

Dal nuovo numero di NPG.

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di don Rossano Sala

La necessità di guardare lontano

Come sempre in questi ultimi anni l’editoriale di gennaio ha un respiro ampio. Penso che oggi più che mai sia necessario alzare lo sguardo per osservare il tutto della nostra azione pastorale da una prospettiva estesa, prendendo una certa distanza dal presente per poterlo comprendere meglio.
Effettivamente una delle esperienze che sto facendo in questi ultimi anni nel mondo della pastorale in generale e della pastorale giovanile in particolare è quella di una anomala concentrazione sulle emergenze del momento. Siamo troppo incurvati sul breve e sul brevissimo termine. Talvolta vedo l’incapacità di guardare lontano, di scrutare gli orizzonti, di avere un occhio capace di abbracciare almeno il medio, se non il lungo termine. Forse manchiamo un po’ di “lungimiranza”, di quella virtù che sa oltrepassare l’immediatezza.
Il nostro dunque è un invito ad allargare lo sguardo, a indagare un orizzonte più ampio, a non lasciarsi rinchiudere nelle catene di un presentismo che ci fa mancare l’aria. Questo dice quanto una Rivista come la nostra ha un compito ben preciso e penso oggi più strategico che mai: aiutare tutti coloro che la frequentano a non affondare nelle sabbie mobili di un presentismo che non ha futuro perché dimentica il passato. E che fa della riflessione seria e fondata un caposaldo della sua vocazione specifica nel mondo della pastorale dei giovani. Possiamo dire che questa è la nostra vocazione original.
Seguendo la sagacia di Chesterton, non possiamo che convenire sul fatto che «la Chiesa cattolica è l’unica cosa in grado di salvare l’uomo da una schiavitù degradante, quella di essere figlio del suo tempo […] Una realtà antica quanto la Chiesa Cattolica ha accumulato un arsenale e una camera del tesoro a cui attingere; può pescare con cura tra i secoli e chiamare un’epoca in soccorso di un’altra. Ha la possibilità di evocare il mondo antico perché ristabilisca l’equilibrio del nuovo» [1]. E tutto questo la Chiesa lo fa con la coltivazione di pensiero profondo, che passa necessariamente attraverso uno studio impegnato.
Sappiamo per esperienza che il cuore soffre quando lo sguardo è corto. Non riesce a trovare spazio di espressione e gli manca l’ossigeno. Il libro dei Salmi ha una bella espressione legata alla vita del credente che ci fa bene riportare alla nostra attenzione all’inizio di questo 2023: «Corro per la via dei tuoi comandamenti, perché hai dilatato il mio cuore» [2]. Il Signore con la sua grazia – simile ad una fiamma che scalda e illumina – allarga il nostro cuore e acuisce il nostro sguardo. E questo avviene attraverso esperienze di vita, condivisione di pensiero e collaborazioni operative.
Mi pare significativo mettere qui nero su bianco la bella avventura che stiamo vivendo insieme, quella di fare squadra e fare rete con il gruppo di redazione di NPG. In tutto siamo quasi 25 persone, e insieme portiamo avanti la riflessione sui contenuti da proporre, gli autori da coinvolgere e gli stili operativi da assumere. In questi ultimi anni, intorno alla metà di giugno, ci prendiamo una giornata di lavoro insieme in vista della programmazione dell’anno successivo. È un momento “generativo”: partendo dalle nostre diverse sensibilità e competenze, cerchiamo di sintonizzarci su ciò che sarà importante trattare: temi di prospettiva, problemi impellenti, approfondimenti necessari.
La nostra programmazione non è scritta a tavolino e in solitaria da qualche mente particolarmente brillante, ma è frutto di un discernimento comunitario. Mi piace allora dare voce in questo “editoriale” al lavoro che abbiamo fatto in redazione, proponendo ai lettori i cammini che percorreremo insieme nel 2023.

Sette passaggi cruciali

Dossier sono da sempre il cuore pulsante della nostra Rivista. Le tematiche sono quelle più importanti, ed ecco perché abbiamo ritenuto opportuno fare le seguenti scelte.
A gennaio, in piena continuità con il progetto della Conferenza Episcopale Italiana SemeDiVento abbiamo visto come l’attenzione agli adolescenti rimane qualcosa di decisivo per una comunità cristiana che desidera essere significativa. Una pastorale a misura di adolescenti è vivace, creativa, dinamica: abbiamo bisogno di una scossa che ci ridoni quell’entusiasmo che a volte rischiamo di perdere.
In febbraio abbiamo pensato ad una delle proposte pastorali che si sono riscoperte nel periodo postpandemico, cioè al pellegrinaggio. Non è solo una proposta pastorale, ma è la vera metafora della vita cristiana quella del pellegrinaggio: camminare e faticare insieme, condividere le risorse e le fragilità di ciascuno, andare insieme verso una meta significativa, riconoscendo che siamo stranieri e pellegrini su questa terra.
In marzo prenderemo sul serio un aspetto poco visibile dell’educazione: la cura e l’attenzione di coloro che si prendono cura di altri. Di fronte al fenomeno del burn-out e della fatica a vivere la responsabilità educativa da parte di formatori e pastori, ci è sembrato strategico concentrarci seriamente su questo aspetto, mettendolo a fuoco con realismo, serietà e maturità.
Nel numero di aprile-maggio tratteremo di un aspetto importante per qualificare la nostra pastorale giovanile. È la sua natura generativa e quindi vocazionale: effettivamente una pastorale giovanile che non sia vocazionalmente intenzionata non sembra essere all’altezza della sua vocazione, e rischia di essere una pastorale senza meta e senza orizzonte. D’altra parte una pastorale giovanile “in chiave vocazionale” è stata oggettivamente richiesta dal Sinodo sui giovani.
Arriviamo a settembre-ottobre 2023. Ci siamo resi conto che il mondo giovanile è in rapidissimo cambiamento e che quindi quasi a cadenza annuale dobbiamo scattare una fotografia aggiornata della cultura giovanile. I giovani, sismografi e sentinelle del nostro tempo, vanno monitorati nei loro mutamenti, per non perdere una conoscenza viva della loro condizione esistenziale sempre in magmatico movimento.
Novembre ci riserverà una riflessione sul tema della pace. Sulle sue condizioni, sulle sue istituzioni e soprattutto su come impostare con saggezza un cammino di “educazione alla pace” nel senso evangelico del termine. Stiamo vivendo – come dice papa Francesco – una “terza guerra mondiale a pezzi” e a partire dagli inviti e dalle provocazioni di Fratelli tutti ci sembrava necessario offrire spunti educativi e pastorali in questo ambito.
Dulcis in fundo, il numero di dicembre 2023 ci offrirà un Dossier sulle strutture pastorali che ospitano le nostre attività. Come si stanno modificando negli ultimi decenni e quali attenzioni pastorali suggeriscono? In che modo strutture nate per esigenze che oggi non ci sono più possono essere trasformate creativamente per rispondere alle attuali necessità pastorali? Come progettare nuove strutture pastorali adeguate alle sensibilità giovanili contemporanee?
Non mi soffermo in dettaglio sugli Studi e sulle Rubriche (sia in cartaceo che online) offerte per il 2023. Si potrà trovarne l’elenco preciso e aggiornato in quarta di copertina. Sono anch’essere frutto del discernimento del gruppo di redazione e rendono conto delle diverse attenzioni che sono emerse dal confronto fraterno. Solo dai titoli proposti il lettore inserito nel dinamismo quotidiano della pastorale giovanile potrà facilmente intuire la loro attualità e freschezza, oltre che l’urgenza. Sono il segno della vivacità di una Rivista che desidera rimanere sul pezzo e mai vuole allontanarsi dalla concretezza dell’azione educativa ed evangelizzatrice.

Due momenti decisivi

Concludo con due rilanci, che vengono dai due eventi che la Chiesa cattolica a livello universale si prepara a vivere rispettivamente ad agosto e ottobre del 2023. Sono due momenti di grande convocazione che, in un modo o in un altro, ci chiedono partecipazione e corresponsabilità.
Il primo è squisitamente nostro. La Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona. Abbiamo dedicato a questo momento il Dossier di dicembre 2022. L’intento era quello di “scaldare i motori” risvegliando il desiderio di vivere – tutti i giovani e tutte le Diocesi, tutti i movimenti e le associazioni, tutte le congregazioni religiose impegnate con i giovani – un’esperienza di Chiesa entusiasmante, che ci renda sempre più consapevoli di essere parte di una famiglia senza confini. La GMG sarà davvero per tutti noi una grande occasione per confermare la nostra appartenenza ecclesiale, per vivere un pellegrinaggio condiviso, per riscoprire la nostra fede e per riconoscerci ancora una volta fratelli e sorelle perché figli e figlie di un unico Padre.
Il secondo riguarda tutti. Dopo due anni di cammino preparatorio che ha coinvolto tutte le componenti della Chiesa, nell’ottobre 2023 ci sarà la prima delle due sessioni del Sinodo sulla sinodalità a livello di Chiesa universale. La seconda è prevista per l’ottobre del 2024. Vorrei ancora una volta ribadire che questo momento di confronto sulla forma sinodale della Chiesa – dove tutti sono chiamati ad essere protagonisti e dove nessuno può rimanere una comparsa – è stato il frutto maturo del Sinodo sui giovani. Questi ultimi hanno chiesto di prendere sul serio la riforma della Chiesa per essere all’altezza dell’evangelo di Dio e dei tempi che corrono. Tutto ciò non sarà estraneo al presente e al futuro della pastorale giovanile, in quanto il rinnovamento del volto della Chiesa è la necessaria premessa in vista della sua significatività per tutti i giovani, nessuno escluso.

NOTE

1 G.K. CHESTERTON, La Chiesa Cattolica. Dove tutte le verità si danno appuntamento, Lindau, Torino 2010, 85.86.
2 Sal 118, 32.

San Francesco di Sales, il 28 gennaio giornata di approfondimento di ISRE e UCSI a Padova

Pubblichiamo il comunicato stampa dell’Istituto superiore internazionale salesiano di ricerca educativa sull’evento organizzato con UCSI per approfondire la figura di San Francesco di Sales.

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Sarà Padova a ospitare l’evento organizzato da Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) e Isre (Istituto superiore internazionale salesiano di ricerca educativa) sulla figura di san Francesco di Sales, per celebrare il centenario della sua proclamazione a patrono dei giornalisti e degli scrittori.

L’evento, che contribuirà anche ad approfondire alcuni temi proposti da Papa Francesco nella lettera apostolica “Totum amoris est” (Tutto appartiene all’amore) sulla figura del santo vescovo di Ginevra, si svolgerà il 28 gennaio 2023 presso la sala dello Studio teologico della basilica di Sant’Antonio, dalle ore 9:30 alle 12:45.

A delineare la figura del santo patrono dei giornalisti è stato invitato il Card. Pietro Parolin, Segretario di stato della Santa Sede. Saranno presenti alla mattinata di studio Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede e padre Giulio Albanese, missionario comboniano e giornalista. I giovani reporter di Cube Radio, l’emittente accademica dell’Istituto universitario salesiano di Venezia (Iusve) proporranno un cortometraggio del titolo “San Francesco di Sales, ieri e domani” per evidenziarne l’attualità.

L’incontro sarà introdotto da Mimmo Vita, presidente Ucsi Veneto e Michela Possamai, presidente Isre di Venezia, insieme ad autorità religiose e civili e a quanti hanno contribuito a rendere possibile l’evento.

Seguirà una tavola rotonda, moderata dal presidente nazionale Ucsi Vincenzo Varagona, incentrata sull’infodemia e sulla trasformazione della comunicazione odierna schiacciata tra pesanti crisi interne ed esterne ai media, cui prenderanno parte le giornaliste Lucia Bellaspiga (Avvenire) e Vania de Luca (Tg3), i docenti dell’Università di Padova Vittorio Berti (Storia del cristianesimo), Fabrizio Ferrari (Storia delle religioni) e Enzo Pace (Sociologia delle religioni), il Presidente dell’Associazione webmaster cattolici italiani (WeCa) Fabio Bolzetta e Federico Ruozzi (docente di Storia del cristianesimo presso l’Università di Modena e Reggio Emilia,).

La scelta di Padova per questo meeting di respiro nazionale è dettata dal fatto che san Francesco di Sales frequentò l’università patavina tra il 1588 e il 1592 all’interno della quale studiò diritto e teologia e proprio in questa città, molto probabilmente, prese la decisione di diventare prete.

La mattinata di studio e approfondimento, accreditata dall’Ordine dei giornalisti del Veneto al conseguimento di crediti formativi, è sostenuta da Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, Banca Patavina e Regione del Veneto e gode dei patrocini di: provincia e città di Padova, Università di Padova, Ordine dei giornalisti nazionale e regionale, Sindacato giornalisti veneto, Vatican news, Fisc, Weca, Salesiani don Bosco Italia, Conferenza episcopale Triveneto, diocesi di Padova, Iusve, basilica di Sant’ Antonio, Messaggero di Sant’ Antonio, Ente nazionale sordi (Ens) e della collaborazione del Consorzio volontario per la tutela dei vini dei Colli Euganei.

L’illustrazione di San Francesco di Sales è della studentessa IUSVE Marica Padoan.

Legge di Bilancio, Agorà della Parità: Bene la stabilizzazione dei fondi per sostegno disabili e scuole dell’Infanzia ma nel 2023 prenda forma l’effettiva libertà di scelta

Di seguito il comunicato stampa di Agorà delle Parità sulla Legge di Bilancio.

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Le Associazioni di gestori e genitori di scuole paritarie cattoliche e d’ispirazione cristiana, AGeSC, Cdo  Opere Educative-FOE, CIOFS scuola, FAES, FIDAE, FISM, Fondazione GESUITI  EDUCAZIONE, Salesiani per la Scuola-CNOS Scuola Italia, facenti parte di Agorà della parità,  registrano con soddisfazione gli interventi a beneficio delle scuole paritarie già presenti nel DDL  presentato dal Governo. 

In particolare: 

la stabilizzazione dei 70 milioni di euro aggiuntivi, destinati all’inclusione di bambini e  ragazzi diversamente abili nelle scuole paritarie, consentirà alle scuole paritarie di poter  pianificare, nella consapevolezza di risorse certe, il reclutamento del personale, la retribuzione e la  formazione dei docenti al fine di favorire un’adeguata accoglienza degli alunni con disabilità. Tali  risorse, pur non coprendo tutte le necessità, nel recente triennio hanno rappresentato un primo passo  importante verso la parità di trattamento per tutti gli studenti diversamente abili a prescindere dalla  scuola che frequentano, 

la conferma del contributo aggiuntivo di 20 milioni destinati alla scuola dell’infanzia, stanziati nel 2022, e l’incremento di ulteriori 20 milioni stabilizzati per gli anni a venire,  sempre per le scuole dell’infanzia paritaria, contribuiranno a rafforzare l’indispensabile servizio  pubblico che consente ad oltre 400.000 bambini l’accesso al primo grado di istruzione ed educazione. 

Tali interventi, seppur apprezzabili, sono ancora lontani dal garantire alla famiglia il diritto alla libertà di  scelta educativa per i propri figli. 

Le associazioni scriventi auspicano, pertanto, che il 2023 sia l’anno in cui vengano previsti passi concreti  verso la piena attuazione della legge 62/2000 con provvedimenti normativi volti a favorire, nell’arco della  legislatura, una effettiva libertà di scelta educativa. 

AGeSC, Catia Zambon, Presidente nazionale  

Cdo Opere Educative-FOE, Massimiliano Tonarini, Presidente nazionale  

CIOFS scuola, Marilisa Miotti – Presidente nazionale  

FAES, Giovanni Sanfilippo – Delegato nazionale per le Relazioni Istituzionali 

FIDAE, Virginia Kaladich, Presidente nazionale  

FISM, Giampiero Redaelli, Presidente nazionale  

Fondazione GESUITI EDUCAZIONE, Vitangelo Denora – Delegato 

Salesiani per la Scuola-CNOS Scuola Italia, Stefano Mascazzini, Presidente nazionale 

Pubblicati il Dossier Postulazione 2022 e il Poster della santità della Famiglia Salesiana 2023

Sono stati pubblicati il Dossier Postulazione 2022 e il Poster della santità della Famiglia Salesiana 2023. Di seguito i dettagli nella notizia a cura del sito ANS.

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 “I Magi provenienti dall’Oriente sono soltanto i primi di una lunga processione di uomini e donne che nella loro vita hanno costantemente cercato con lo sguardo la stella di Dio, che hanno cercato quel Dio che a noi, esseri umani, è vicino e ci indica la strada. È la grande schiera dei santi – noti o sconosciuti – mediante i quali il Signore, lungo la storia, ha aperto davanti a noi il Vangelo e ne ha sfogliato le pagine; questo, Egli sta facendo tuttora. Nelle loro vite, come in un grande libro illustrato, si svela la ricchezza del Vangelo. Essi sono la scia luminosa di Dio che Egli stesso lungo la storia ha tracciato e traccia ancora”.

Queste parole di Benedetto XVI, pronunciate a Colonia il 20 agosto 2005 in occasione della XX Giornata Mondiale della Gioventù, ricordano che i santi sono coloro che sono talmente affascinati dalla bellezza di Dio e dalla sua perfetta verità da esserne progressivamente trasformati.

“I beati e i santi – aggiunse ancora Papa Ratzinger – sono stati persone che non hanno cercato ostinatamente la propria felicità, ma semplicemente hanno voluto donarsi, perché sono state raggiunte dalla luce di Cristo. Essi ci indicano così la strada per diventare felici, ci mostrano come si riesce ad essere persone veramente umane. Nelle vicende della storia sono stati essi i veri riformatori, che tante volte l’hanno risollevata dalle valli oscure nelle quali è sempre nuovamente in pericolo di sprofondare; essi l’hanno sempre nuovamente illuminata quanto era necessario per dare la possibilità di accettare – magari nel dolore – la parola pronunciata da Dio al termine dell’opera della creazione: ‘È cosa buona’… I santi, abbiamo detto, sono i veri riformatori. Ora vorrei esprimerlo in modo ancora più radicale: solo dai santi, solo da Dio viene la vera rivoluzione, il cambiamento decisivo del mondo”.

In questa scia di santità si colloca anche la ricca e variegata costellazione della santità che da Don Bosco giunge ai giorni nostri, mostrando la bellezza del Vangelo vissuto secondo il carisma salesiano. Si tratta di uomini e donne, giovani e adulti, consacrati e laici, vescovi e missionari che in contesti storici, culturali, sociali diversi nel tempo e nello spazio hanno fatto brillare di singolare luce il carisma salesiano. È un patrimonio che svolge un ruolo efficace nella vita della Famiglia Salesiana, nella comunità dei credenti e per gli uomini di buona volontà. Pertanto, occorre esprimere profonda gratitudine e lode a Dio per la santità già riconosciuta nella Famiglia Salesiana di Don Bosco e per quella in via di riconoscimento.

La Postulazione salesiana interessa 173 tra Santi (10), Beati (117), Venerabili (18), Servi di Dio (28). Le Cause seguite direttamente dalla Postulazione sono 58 (più 5 extra).

Il Dossier, ricorda il Postulatore Generale, don Pierluigi Cameroni, dopo aver riportato l’elenco e lo stato di ogni Causa, presenta gli eventi del 2022, tra i quali eccelle la canonizzazione del beato Artemide Zatti, salesiano coadiutore, avvenuta domenica 9 ottobre in Piazza San Pietro. Un evento di grazia che ha toccato i cuori di tutta la Famiglia Salesiana ed è una vera benedizione.

Inoltre, meritano di essere ricordati:

  • L’apertura, il 15 marzo a Lahore (Pakistan), dell’Inchiesta diocesana di Akash Bashir (1994-2015), Laico, Ex-allievo di Don Bosco, morto in odio alla fede, prima Causa di Beatificazione del Pakistan.
  • L’apertura, il 10 aprile, e la chiusura, il 15 maggio, a Savona (Italia), dell’Inchiesta diocesana della Causa della Serva di Dio Vera Grita, Laica, Salesiana Cooperatrice (1923-1969);
  • La ricognizione canonica ad Omegna dei resti mortali del Venerabile Andrea Beltrami (1870-1897).
  • La solenne deposizione, sabato 4 giugno 2022 a Budapest, delle Reliquie del beato Stefano Sándor, (1914-1953), martire, salesiano coadiutore.
  • La chiusura, domenica 12 giugno, a Chiari (Italia), dell’Inchiesta diocesana della Causa del Servo di Dio don Silvio Galli (1927-2012).
  • La consegna della Positio super martyrio dei Servi di Dio Giovanni Świerc e VIII Compagni.
  • La chiusura, il 1° ottobre, a Roma, dell’Inchiesta diocesana della Causa del Servo di Dio Giuseppe Cognata (1885 – 1972) Vescovo di Bova, Fondatore dell’Istituto delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore.
  • La validità delle Inchieste diocesane dei Servi di Dio Silvio Galli e Vera Grita.

Infine, viene richiamato l’impegno a diffondere la conoscenza, l’imitazione e l’intercessione dei membri della Famiglia Salesiana candidati alla santità, valorizzando e curando diversi aspetti: liturgico-celebrativo, spirituale, pastorale, ecclesiale, educativo, culturale, storico, sociale, missionario…

Di seguito è possibile scaricare il Dossier della Postulazione aggiornato al 31 dicembre 2022. È altresì possibile scaricare il Poster della santità della Famiglia Salesiana 2023 progettato e realizzato dal grafico Andrea Cugini.

La XLI edizione delle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana

È stato pubblicato il programma della 41a edizione delle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana, dal 12 al 15 gennaio prossimi a Torino-Valdocco. Di seguito la notizia a cura del sito ANS, che si occuperà anche delle dirette streaming di alcuni momenti delle giornate.

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“La profonda comunione che esiste tra tutti i Gruppi e con tutti i continenti e che alimenta la nostra comune spiritualità al servizio della missione”.

È questo quello dà forma e contenuto alle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana tra tutti coloro che vi prendono parte. Tra pochi giorni, a Torino-Valdocco, (12-15 gennaio 2023) avrà luogo una nuova edizione, la 41a dall’avvio di questa bella e fortunata tradizionale salesiana, che metterà al centro il tema della Strenna del Rettor Maggiore per questo nuovo anno: “COME LIEVITO NELLA FAMIGLIA UMANA D’OGGI. La dimensione laicale nella Famiglia di Don Bosco”.

Ecco tutte le informazioni per viverla appieno:

 

Visto il successo della metodologia utilizzata nelle ultime edizioni, anche quest’anno le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana (GSFS) prevedono una combinazione “mista” di attività, in presenza e digitali.

In tal modo, i circa 300 rappresentanti di quasi tutti e 32 i gruppi della FS presenti a Valdocco avranno modo di partecipare al 100% degli appuntamenti in programma; ma anche le migliaia di membri della FS sparsi in tutto il mondo potranno vivere comunitariamente alcuni dei momenti delle Giornate: in particolare, la Messa mattutina delle ore 9 e le sessioni pomeridiane dalle ore 15:00 alle 17:30 (UTC+1) saranno sempre visibili sui canali social di ANS – la pagina Facebook e il canale YouTube.

Le GSFS2023, coordinate come sempre dal Delegato Centrale del Rettor Maggiore per il Segretariato della Famiglia Salesiana, don Joan Lluís Playá, e dalla sua équipe, saranno accompagnate, in qualità di presentatori, dall’exallievo ungherese Marton e dall’animatrice italiana Federica Ambrogio.

Si inizierà al mattino di giovedì 12 gennaio con l’accoglienza degli ospiti e le visite a Valdocco e al Museo Casa Don Bosco, mentre l’inaugurazione ufficiale avrà luogo nel primo pomeriggio, alle 15:30 locali (UTC+1).

In questa stessa sessione, accessibile digitalmente da tutto il mondo, oltre ai saluti per tutti e ai messaggi di benvenuto, verrà chiuso ufficialmente l’Anno dedicato a San Francesco di Sales, con un intervento di don Ivo Coelho, Consigliere Generale per la Formazione; e il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, procederà alla presentazione della Strenna.

La Messa nella Basilica di Maria Ausiliatrice e, in serata, l’esperienza comunitaria della “Via Lucis” – un percorso liturgico-devozionale nato proprio nella Famiglia Salesiana – chiuderanno la giornata.

Venerdì 13 si aprirà con la Messa in Basilica e una sessione riflessione in cui i partecipanti a Valdocco, divisi in piccoli gruppi linguistici, rifletteranno su quali siano gli aspetti della Strenna che più aiutano a valorizzare la dimensione laicale della Famiglia Salesiana.

Nel pomeriggio, durante la sessione trasmessa in diretta online, avrà luogo la tavola rotonda sul tema “Il momento attuale dei laici nella Chiesa”, moderata da Antonio Boccia, Coordinatore Mondiale dei Salesiani Cooperatori, e che vedrà quattro diversi interventi: sull’impegno apostolico dei laici; sull’identità del laico; sui processi educativi e l’accompagnamento giovanile; e sul ruolo del laico nella Chiesa oggi.

La giornata procederà poi con la presentazione di due gruppi della Famiglia Salesiana – le Suore di Maria Immacolata Ausiliatrice (SMI) e la Congregazione delle Suore di San Michele Arcangelo (CSSMA) – un tempo per l’incontro con i relatori della tavola rotonda e un momento di preghiera in serata.

Le attività del mattino di sabato 14 gennaio procederanno analogamente a quelle del giorno precedente, ma nel tempo di lavoro nei gruppi linguistici la riflessione continuerà a sviluppare gli spunti emersi dalla tavola rotonda del giorno precedente. Nel pomeriggio, la sessione assembleare – visibile per tutti in diretta streaming – prevedrà un approfondimento sulla santità salesiana di Artemide Zatti.

A seguire, verranno presentati i gruppi delle Figlie della Regalità di Maria Immacolata (DQM) e la Comunità della Missione di Don Bosco (CMB). Poi si proseguirà con la presentazione di diverse buone pratiche di servizio giovanile realizzate dalla Famiglia Salesiana nei diversi continenti, verrà proiettato il film “Zatti, hermano nuestro”, e la giornata si chiuderà con la serata di fraternità.

L’ultima giornata, domenica 15 gennaio, si aprirà anch’essa con la Messa mattutina dalla Basilica di Maria Ausiliatrice, presieduta dal Rettor Maggiore e visibile in streaming; e procederà con un’ultima sessione di lavori di gruppo, stavolta però con i partecipanti divisi per gruppi di appartenenza. La riflessione in questo caso riguarderà le esperienze giovanili del giorno precedente.

Nell’ultima diretta digitale verranno poi trasmesse le conclusioni finali da parte di don Playá e del Rettor Maggiore.

Per assistere ai vari momenti trasmessi via web è possibile iscriversi ai canali linguistici di ANSChannel (YouTube) che offriranno il commento in diretta: italiano, inglese, spagnolo, francese e portoghese.

 

 

Nel Centenario della nascita di Vera Grita, mistica dell’Eucarestia, intervista a Maria Rita Scrimieri

In occasione del centenario della nascita della Serva di Dio Vera Grita, Laica, salesiana cooperatrice, avvenuta il 28 gennaio 1923, il Centro Studi “Opera dei Tabernacoli Viventi”, la CISI (Conferenza delle Ispettorie Salesiane d’Italia) e i Salesiani Cooperatori propongono il giorno 21 gennaio 2023 dalle ore 9 alle ore 10 sul canale YouTube e Facebook di ANS un’intervista on line in italiano e con le traduzioni in inglese, spagnolo, francese, portoghese, a Maria Rita Scrimieri, Coordinatrice del Centro Studi “OTV”. L’intervista verrà fatta da don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale.

Il Rettor Maggiore nella strenna del 2023 “Come lievito nella famiglia umana d’oggi” parlando della dimensione laicale del carisma cita in particolare quattro figure esemplari: Mamma Margherita, Bartolomé Blanco Màrquez, Attilio Giordani e Vera Grita. Nella presentazione di Vera Grita, “salesiana cooperatrice e insegnante, strumento di un’Opera mistica che impegna ogni cristiano a far fruttificare la grazia dell’Eucarestia”, dice in particolare: «Vera Grita attesta anzitutto un orientamento eucaristico totalizzante, che si fa esplicito soprattutto negli ultimi anni della sua esistenza. Non ha pensato in termini di programmi, di iniziative apostoliche, di progetti: ha accolto il “progetto” fondamentale che è Gesù stesso, fino a farne vita della propria vita. Il mondo odierno attesta un grande bisogno di Eucaristia. Il suo cammino nella faticosa operosità dei giorni offre anche una nuova prospettiva laica alla santità, divenendo esempio di conversione, accettazione e santificazione per i “poveri”, i “fragili”, i “malati” che in lei possono riconoscersi e ritrovare speranza».

Per ascoltare l’intervista sarà sufficiente collegarsi alla pagina Facebook e al canale YouTube di ANS. L’intervista rimane a disposizione anche registrata sugli stessi canali.

Quando Benedetto XVI è stato a casa di Don Bosco

Una raccolta delle numerose occasioni in cui Joseph Ratzinger, in qualità di Romano Pontefice, ha visitato opere, case e strutture salesiane o animate dai Figli di Don Bosco, a cura dell’Agenzia iNfo Salesiana.

(ANS – Roma) – In occasione dei funerali del Papa Emerito Benedetto XVI, l’Agenzia iNfo Salesiana propone ai suoi lettori una raccolta delle numerose occasioni in cui Joseph Ratzinger, in qualità di Romano Pontefice, ha visitato opere, case e strutture salesiane o animate dai Figli di Don Bosco. Lasciando ovunque il segno.

La prima visita di Benedetto XVI ad una casa salesiana avvenne nel luglio del 2005, durante il suo primo anno di pontificato. Ereditando una tradizione già avviata da Giovanni Paolo II, il Santo Padre trascorse circa 20 giorni tra le Alpi valdostane, ospite della casa salesiana di Les Combes. Fu proprio nel ritiro valdostano, all’ombra del Monte Bianco e nelle lunghe passeggiate tra i boschi, che il Papa iniziò a elaborare la sua prima enciclica, la “Deus Caritas Est”.

Nella casa salesiana di Les Combes il Papa tornerà anche per le vacanze estive del 2006 e del 2009.

Come vescovo di Roma, invece, Benedetto XVI, ha incontrato i salesiani per la prima volta il 24 febbraio del 2008, III domenica di quaresima, quando si recò in visita alla parrocchia salesiana “Santa Maria Liberatrice”, nel popolare quartiere romano di Testaccio. La visita pastorale servì anche a celebrare il centenario della consacrazione e apertura al culto della chiesa, avvenuta il 29 novembre 1908; in quell’occasione il Papa ricordò anche uno dei parroci storici di quella comunità, il venerabile don Luigi Maria Olivares, SDB, e invitò tutta la comunità parrocchiale “a perseverare nell’impegno educativo che costituisce il carisma tipico di ogni parrocchia salesiana”.

L’anno successivo, nel corso del viaggio apostolico che toccò Camerun e Angola, Benedetto XVI celebrò la messa nella parrocchia salesiana “San Paolo” di Luanda, precisamente in data 21 marzo 2009. Poiché la celebrazione era rivolta specialmente al clero, ai religiosi, ai catechisti e ai rappresentanti di movimenti ecclesiali dell’Angola e di São Tomé, circa 3000 persone, il Papa, con profonda umiltà disse: “Mi sia permessa infine una parola particolare di saluto ai Salesiani e ai fedeli di questa parrocchia di san Paolo che ci accolgono nella loro chiesa, senza esitare per questo a cederci il posto che abitualmente spetta ad essi nell’assemblea liturgica. Ho saputo che si trovano radunati nel campo adiacente e spero, al termine di quest’Eucaristia, di poterli vedere e benedire, ma fin d’ora dico loro: Grazie tante! Dio susciti in mezzo a voi e per mezzo vostro tanti apostoli nella scia del vostro Patrono”.

Nel suo viaggio apostolico in Benin, invece, sul finire del 2011, Benedetto XVI, pur non visitando alcuna struttura salesiana, in un certo modo poté beneficiare lo stesso delle attenzioni salesiane: il letto sul quale il Papa riposò in quei giorni venne infatti realizzato dai giovani dell’opera salesiana di Porto Novo; mentre alla cucina della Nunziatura apostolica, dove il Papa risiedeva, erano addette le Figlie di Maria Ausiliatrice e le loro allieve.

A queste occasioni di particolare vicinanza vanno aggiunte anche le numerose Messe celebrate dal Papa presso la parrocchia “San Tommaso da Villanova” di Castel Gandolfo in occasione della Solennità dell’Assunzione di Maria. La Messa nella parrocchia – animata dai Figli di Don Bosco sin dall’epoca di Papa Pio XI – è stato un appuntamento al quale Benedetto XVI si è mostrato molto fedele nei suoi anni di pontificato, a meno che non si trovasse impegnato in altre parti del mondo.

“Come lievito nella Famiglia Umana d’oggi” – Il testo della Strenna 2023

È disponibile il testo della Strenna 2023: “COME LIEVITO NELLA FAMIGLIA UMANA D’OGGI. La dimensione laicale della Famiglia di Don Bosco” che, come spiega il Rettor Maggiore, approfondisce il tema della dimensione laicale della Famiglia salesiana: una famiglia che cerca di essere sempre fedele al Signore sulle “orme” di Don Bosco.

Il testo della Strenna approfondisce il tema in sette punti:

  1. Il lievito del Regno
  2. Il Regno di Dio continua a crescere nel nostro mondo, tra luci e ombre
  3. La famiglia umana ha bisogno di figli e figlie responsabili
  4. Il laico: è un cristiano che “santifica il mondo dal di dentro”
  5. La famiglia di don Bosco chiamata ad essere lievito
  6. All’ombra di un grande albero con splendidi frutti
  7. I nostri giovani come LIEVITO nel mondo d’oggi

Il testo, disponibile in formato pdf, è scaricabile dal sito web di InfoANS: