Lettera del Direttore Editoriale Elledici, Don Rossano Sala

Il nuovo Direttore Editoriale Elledici, Don Rossano Sala, in vista del nuovo anno pastorale, sottolinea attraverso una lettera, come la creatività sia centrale nel pensare a nuove presenze nel mondo editoriale e comunicativo. Invita inoltre tutte le realtà locali, ad estendere il più possibile gli inviti e le richieste, continuando a mantenere uno stile di vita cristiano nelle parrocchie e negli oratori.

 

Da Elledici:

Cari Amici di Don Bosco,
vi raggiungo, come nuovo Direttore Editoriale ELLEDICI, con alcune comunicazioni importanti, da estendere a tutte le vostre realtà locali, soprattutto quelle parrocchiali e oratoriane.

LDC, come già sapete, in dialogo con i superiori maggiori e con l’Ispettoria salesiana ICP (che è titolare dell’editrice) a partire da quest’anno hanno fatto scelte importanti in vista di un autentico e serio rilancio dell’editrice.

Pian piano si stanno riprendendo in mano le cose da tutti i punti di vista. È un cammino impegnativo, ma anche una sfida esaltante per tutti noi.

È dal gennaio 2019 che sono nel Consiglio di Amministrazione di LDC e passo dopo passo stiamo davvero crescendo attraverso un forte rinnovamento.

LDC sta ridisegnando la sua presenza all’interno del campo editoriale con sapienza e prudenza, attraverso un discernimento continuo.

Bisogna essere creativi nel pensare a nuove presenze e presenze nuove nel nostro mondo editoriale e comunicativo.

Dopo queste doverose premesse, trovate in allegato il Catalogo Catechismi & Sussidi 2022-23, a cui abbiamo lavorato per tutta l’estate. Rimane chiaro che LDC è leader indiscussa del mondo della catechesi, con progetti innovativi in cui ci siamo impegnati a fondo in questi ultimi anni. Soprattutto il progetto “Passo dopo passo”, concluso in tutti i suoi sussidi e passaggi, è il supporto divenuto in questi anni primario nel percorso di iniziazione cristiana di molte diocesi sparse per il territorio italiano. È la nostra punta di diamante, invidiataci da tanti e già in traduzione in diverse lingue. Tra le riviste LDC invece, Dossier Catechista si afferma come leader nella formazione e nell’aggiornamento dei catechisti in tutt’Italia: un vero e proprio supporto per programmare e organizzare al meglio gli incontri di catechismo, soprattutto in questo periodo di ripresa delle attività.

Il primo invito che vi faccio attraverso questa lettera è quindi quello di far arrivare alle vostre realtà locali questa comunicazione, che potrà certamente essere declinata da voi nel miglior modo possibile. Soprattutto l’ambito parrocchiale e oratoriano, più legato ai cammini di iniziazione alla vita cristiana, rimane per noi un campo privilegiato – seppur non certamente esclusivo – di impegno editoriale.

Con stima e amicizia.

Don Rossano Sala

CFP Bra: mattinata di ritiro per gli operatori del CFP

Tutti gli operatori del CFP, i docenti e la comunità salesiana si riuniscono a Bra per l’avvio dell’anno educativo pastorale, guidati da Don Riccardo Frigerio.

Dalla notizia de Il Corriere:

Una mattinata di ritiro per avviare al meglio l’anno pastorale/formativo. Insieme ai docenti della scuola media, tutti gli operatori del Cfp e la comunità salesiana. Accolti da Don Riccardo Frigerio nello studio della scuola media tutti i presenti hanno inizialmente ascoltato le novità proposte da Davide Busato (Cfp), Teresio Fraire (scuola media) e Don Livio Sola (oratorio).

Poi, dopo la preghiera iniziale, la presentazione del quaderno operativo con tutti gli spunti per un anno pastorale, curato da Don Rossano Sala. Commentati da Don Frigerio alcuni capitoli operativi che hanno dato le linee guida per il lavoro dell’anno. Pausa caffè e lavori di gruppo per condividere le suggestioni ricevute.

Una partecipata messa finale ha concluso il ritiro, che a avuto anche il pregio di creare davvero un clima di famiglia tra i vari ambiti pastorali della casa.

CFP Rebaudengo: Cambio di Direzione

Il Direttore del CFP Rebaudengo, Mauro Teruggi, chiamato a svolgere un nuovo importante incarico nell’ente, sarà sostituito dal professor Agostino Albo, parte della grande famiglia salesiana da molto tempo.

Dal sito CFP Rebaudengo:

Come in ogni nuovo anno formativo che si rispetti il mese di settembre arriva sempre carico di novità, di cambiamenti e di nuove opportunità. Nel nostro caso il primo mese di autunno ha visto un cambio nella Direzione del CFP Rebaudengo.

Il Direttore dello scorso anno formativo, Mauro Teruggi, è stato chiamato a svolgere un nuovo importante incarico nell’ente. A lui va il nostro più sentito grazie per il prezioso lavoro svolto insieme e per la gioia con cui ha testimoniato lo spirito salesiano di Don Bosco ai ragazzi e a tutti noi.

Prende il suo posto Agostino Albo, al quale diamo un grande benvenuto. Nonostante il recente arrivo al Reba, il prof. Albo fa parte da molto tempo della grande famiglia salesiana; proviene infatti dal centro Cnos Fap di San Benigno dove ha svolto gli incarichi di Referente Educativo e Coordinatore di Centro. A lui va il nostro augurio di buon lavoro e di buon anno formativo, con lo sguardo sempre puntato alla missione e al carisma di Don Bosco.

CFP Fossano: A tutto gas

Il CFP di Fossano riflette sulla mancanza di gas che ci attende questo inverno. Di seguito l’articolo apparso sul sito della struttura.

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Ci dicono che nei prossimi mesi mancherà il gas. Il premio Nobel Giorgio Parisi dispensa consigli su come cuocere la pasta con la fiamma al minimo. Abbasseremo la temperatura in casa, negli uffici, nelle scuole, in fabbrica, dovunque. E accenderemo il riscaldamento per due settimane di meno. Converrà staccare le spine degli elettrodomestici che non stiamo usando, spegnere i led, ridurre ogni spreco. Faremo queste e altre cose ancora.

Sarà difficile, ma non impossibile. L’anno scorso abbiamo iniziato con la minaccia del Covid, quest’anno c’è questo (anche se il Covid ci ronza ancora intorno). Brutte notizie, ma non drammatiche: c’è chi se la passa molto peggio. Quindi: brutte notizie, sì, ma non abbastanza per cadere in preda allo sconforto.

Ogni inizio, in qualsiasi attività, è una scommessa e una sfida allo stesso tempo e purtroppo non possiamo scegliere noi. Quest’anno ci siamo ritrovati la scarsità di gas. Gli ultimi due anni se li era portati via il Covid, prima c’era la disoccupazione, prima ancora le difficoltà economiche, le tensioni sociali e grane varie. Eppure siamo ancora qui. Sembravano difficoltà spigolose, faticose, insormontabili, ma le abbiamo cavalcate e oltrepassate. Tutto passato. Qualcosa ci siamo pure dimenticati di averlo vissuto. Siamo più resistenti di quanto riusciamo a immaginare.

Quindi andiamo – senza preoccuparci troppo del freddo o della cottura della pasta. A volte capiterà di pensare che non ce la faremo, che prima o poi ci arrenderemo, vinti dalla stanchezza. Eppure tireremo avanti. Certo, nei momenti difficili occorre stringere un po’ i denti senza abbandonarsi alle lamentele, e fare un passo alla volta. Talvolta l’equilibrio potrà sembrare instabile, ci sembrerà di avere le vertigini: quando accade basta fare un respiro profondo e perseverare.

È settembre, ci si rimette in gioco. C’è chi inizia oggi un percorso di formazione che durerà tre anni (ma sempre più spesso dopo il triennio si prosegue fino al quarto anno, o al diploma di maturità), chi è a metà del guado, chi è in vista del traguardo. Se ci domandiamo quante sono le difficoltà, se saremo capaci, se avremo abbastanza forze, rischiamo di cadere nella sfiducia o nello sconforto. “Ogni lungo viaggio inizia con un primo passo” diceva Lao Tzu, un filosofo cinese vissuto 25 secoli fa.

Noi siamo esperti in primi passi. Ma anche in secondi, terzi, e avanti, fino all’obiettivo, che sia la qualifica o il diploma. Siamo attenti nel non lasciarvi da soli nel cammino, siamo pronti a sorreggere chi vacilla e ad aspettare chi viaggia con un passo diverso. Ogni anno passano nelle nostre aule e nei nostri laboratori un migliaio di persone, tanti in obbligo formativo, altri in apprendistato, in corsi specifici concordati con le aziende, oppure, ancora, allievi solamente desiderosi di aggiungere nuove esperienze alle conoscenze che già possiedono. Questo è il nostro lavoro, la nostra missione.

Su queste pagine web troverete tutte le novità, le informazioni urgenti, i vari moduli della burocrazia, le variazioni, le news… Se vi servisse qualcosa che non trovate, scriveteci, telefonateci.

Forse sarà un inverno leggermente più freddo e disagevole, un po’ più rustico, ma non basterà a spegnere il calore della nostra accoglienza e della nostra professionalità.

Salesiani Lombriasco: Giro 2022

Riportiamo il resoconto del Giro 2022 in bicicletta dei salesiani di Lombriasco, tenutosi questa estate: un viaggio di 900km da Lombriasco a Vervio e ritorno, alla riscoperta dei Santi di Vervio.

Quest’anno i 24 “sfaticati” ciclisti di Lombriasco hanno pedalato per 900 km, da Lombriasco a Vervio e ritorno. Nel gruppo sono compresi 9 slovacchi (genitori con figli e nipoti). Nei 12 giorni di fatica, abbiamo pedalato su e giù per le salite e discese della Valtellina, facendo conoscere i Santi di Vervio: il salesiano don Giuseppe Quadrio e suor Caterina Lavizzari. Di seguito il resoconto delle tappe più importanti:

Casale Monferrato

per conoscere il problema dell’eternit con tutti i morti che ci sono stati in quella città per l’inquinamento e la respirazione delle polveri sottili dell’amianto.

Usmate

un oratorio diocesano, ma intitolato a Don Bosco. Qui abbiamo trovato Franca ed Eligio Fumagalli che sono stati per 15 anni a servizio dei nostri giri in l’Italia e in Europa.

Trenino Rosso

Arrivati a Vervio siamo saliti sul Bernina con il Trenino Rosso svizzero (patrimonio dell’Unesco) poi in bici siamo rientrati in Italia con le belle salite e discese di Livigno, Trepalle, Eire e il Foscagno. Ci siamo fermati a Sant’Antonio Morignone per capire la tragedia del 1987, dove si è staccato un pezzo di montagna (700 metri di larghezza per 300 di profondità), distruggendo il paese e le frazioni, tutti gli abitanti erano stati evacuati. Solo 22 morti di una frazione lontana non evacuata.

Il Mortirolo

Il giorno dopo la mitica salita percorsa tante volte dai ciclisti del giro d’Italia e tanti appassionati, con il monumento al nostro Pantani.

Vervio

l’oratorio parrocchiale con 30 posti letto per ospitare tanti gruppi che vengono dall’Italia e dall’estero per conoscere Don Quadrio. Noi abbiamo conosciuto il Signor Beniamino Della Bosca un miracolato di Don Quadrio e dalla Suora Lavizzari. Questo signore lavorava in una fabbrica meccanica. Facendo manutenzione a una pressa fu schiacciato da una pinza di 800 quintali, un braccio rotto e nove costole a pezzi. In rianimazione tra atroci dolori, improvvisamente Beniamino vede tre persone davanti a se: al centro Don Quadrio con le mani alzate, alla sua destra Suor Caterina e a sinistra Don Felice il suo parroco. Don Quadrio

“Con un sorriso dolce mi dice: forza Beniamino che ce la farai… ma ricordati di santificare le feste”.

Questa apparizione, ci disse Beniamino, pur continuado il tormento dei dolori:

“Mi ha procurato una gioia e serenità immensa che mi ha accompagnato durante tutto il decorso in ospedale e ancora oggi mi riempie di tanta commozione… ora sto benissimo nonostante tutto quello che mi è capitato grazie ai nostri santi”!

Beata Suor Caterina Lavizzari Venerabile Don Giuseppe Quadrio Don Felice Cantoni parroco

Novara

ospiti della Casa di Don Guanella. Ci accoglie Don Agostino Frasson, direttore della casa e ciclista famoso. Casa Don Guanella è una comunità educativa, è parte integrante dell’Opera Don Guanella. La comunità accoglie attualmente circa 60 bambini/e e ragazzi/e suddivisi in diverse unità d’offerta, di tipo residenziale o diurno. L’educazione alla vita a Casa Don Guanella comincia proprio così: apprezzare la vita a partire dalla bellezza degli ambienti, delle relazioni che vi sono custodite, delle persone che partecipano alla quotidianità. I ragazzi, infine, sono continuamente stimolati a mettersi in gioco, a offrire il proprio contributo anche nella gestione della casa, dei suoi spazi, delle attività, delle relazioni. Non a caso la comunità propone diversi laboratori di espressività dove, accanto all’attività vera e propria, si condividono antiche professioni, esperienze e nuove sperimentazioni, partecipazione ed appartenenza, secondo l’ipotesi educativa della “pedagogia del fare”. L’accompagnamento quotidiano dei minori è affidato pertanto ad una presenza educativa ed umana costante, orientata alla costruzione di percorsi di crescita e di emancipazione, che consenta l’espressione di un proprio sé e la scoperta del significato della propria presenza nel mondo.

Asti

siamo accolti da Don Genesio Tarasco, per tanti anni a Lombriasco.

In conclusione, tutti i nostri giri per l’Italia e l’Europa ebbero inizio dal terribile incidente dove sono morti 3 salesiani coadiutori del Colle Don Bosco: Nane Bernardi, Leo Defend e Bepi Scremin. E Nane era colui che ci diceva continuamente:

“Dobbiamo organizzare un giro in bicicletta fino a Venezia, ma come faceva Don Bosco nelle passeggiate autunnali, far divertire i ragazzi facendoli faticare e togliendoli così dall’ozio dell’estate!”

Dopo tre anni abbiamo realizzato il sogno di Nane, non solo andando in bici fino a Venezia, ma andandoli a trovare nei loro cimiteri e le loro famiglie a San Giacomo d’Ezzelino, a Salzano, e a S. Vito al Tagliamento. Siamo tornati da loro dopo 10, 20, 30 e 40 anni. Ed è bello vedere di quali cose sono capaci i giovani… anche quelli di oggi! Alla fine non ci si sente eroi, ma gente che ha scoperto un po’ di più il vero volto degli altri, di se stessi, della vita.

In fondo è una esperienza vocazionale, perché Gesù non è fuori dalla nostra vita. Egli è presente! Ci chiama! Ci segue! Ci “attacca” nei momenti più impensati della nostra vita, sulle salite più dure, come nelle discese più veloci… e ci invita a seguirlo, pedalando con Lui e con i fratelli.

L’allegria, gli scherzi, lo sport, il teatro, le passeggiate… elementi costitutivi del sistema educativo di Don Bosco, inscindibili però dalla fatica di crescere nello studio, nel lavoro e nella pietà. Franca ed Eligio, di Usmate (Mi), al servizio dei nostri giri per 15 anni in Italia e in Europa, alla domanda perché lo fate, risposero:

“È qualcosa che sentiamo dentro. Che ci prende, lo facciamo e basta… con l’entusiasmo del primo giro. Comunque è la voglia di stare coi giovani, pensando di fare qualcosa per loro nello stile di Don Bosco!”

Il nostro gruppo tutte le volte che è in partenza per una nuova avventura è un insieme di persone estranee e inizialmente staccate tra loro, con pregi e difetti, con spigoli da smussare… come una ruota deforme. Ma ci sono momenti importanti: di fatica, di silenzio, di preghiera e di allegria… tanta allegria! Papa Francesco, confida moltissimo nei giovani, perché:

“Se aggrappati a Cristo, siete capaci di incendiare il mondo e di trasformarlo!”

Non deludiamolo!

IUSTO: porte aperte a settembre

Proseguono gli open day all’Istituto Universitario Salesiano di Torino (IUSTO), che apre le porte a studenti e studentesse che hanno terminato le scuole superiori e non solo.

 

Dalla notizia sul sito IUSTO Rebaudengo:

L’Istituto Universitario Salesiano di Torino (IUSTO) si presenta ai futuri studenti. Proseguono gli incontri di orientamento dedicati alle studentesse e agli studenti delle scuole superiori, ai professionisti che già lavorano e a tutti coloro che stanno valutando di iscriversi ad un corso di laurea in Psicologia, in Scienze dell’Educazione o in Relazioni pubbliche e Comunicazione. Partecipando all’open day si potranno conoscere i corsi di laurea e le prospettive professionali, le modalità di ammissione, i servizi del campus, incontrare docenti e studenti, e far domande di approfondimento.

Venerdì 9 settembre si presenta il corso di laurea in Psicologia, sabato 10 settembre i corsi di laurea in Scienze dell’Educazione (per i profili di Educatore professionale socio-pedagogico e Educatore dei servizi educativi per l’infanzia); mentre lunedì 12 settembre viene presentato il nuovo corso di laurea triennale in Relazioni pubbliche e Comunicazione delle organizzazioni.

Per i laureati e laureandi in Psicologia, l’appuntamento è il 9 settembre, si presentano i corsi di laurea magistrale in “Psicologia clinica e di comunità”, “Psicologia del lavoro, delle organizzazioni e della comunicazione” e “Psicologia applicata all’innovazione digitale”.

Per partecipare e consultare gli orari degli open day visita il sito www.ius.to.

Per ulteriori informazioni contatta l’Infopoint IUSTO: Tel. 011 2340083 | Mail. info@ius.to

Sede: Torino, in piazza Conti di Rebaudengo 22.

Don Bosco San Salvario: attività negli oratori

Con l’inizio dell’anno scolastico, l’oratorio di San Salvario propone tanti nuovi appuntamenti dedicati interamente ai ragazzi.

Dalla notizia sul sito Salesiani Don Bosco San Salvario:

 

E dopo le attività estive si riparte a tutta forza con le attività dell’anno…attività da sogno!

Con l’inizio della scuola siamo pronti ad accogliervi nelle attività pomeridiane:

  • Catechesi e gruppi formativi per tutte le età;
  • Spazio merenda e preghiera;
  • Attività creative (digital lab, art lab, english lab, mind challenge, sport challenge);
  • Sostegno allo studio per elementari (dal lunedì al venerdì, dalle 17.00 alle 19.00) medie e superiori (dal lunedì al venerdì, dalle 15.00 alle 17.00);
  • Sport

Le attività si svolgono presso via Ormea 4 e via Giacosa 8.

Per info e iscrizioni 3387257105 – oratorio@donboscosansalvario.it

CFP Rebaudegno: sconfiggiamo insieme la disoccupazione con il programma GOL

Il programma GOL, Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori, è una misura ideata con lo scopo di ridurre la disoccupazione in Italia. Il programma si concretizza in un aiuto alle fasce più deboli della popolazione, alle quali vengono proposti differenti percorsi di formazione che saranno realizzati a seconda delle competenze dell’individuo, dell’età e dell’esperienza lavorativa. Di seguito la notizia riportata dal sito del CFP di Torino Rebaudengo.

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Il programma GOL, Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori, è una misura ideata con lo scopo di ridurre la disoccupazione in Italia nell’ambito del PNRR e della Legge di Bilancio del 2021. Il programma si concretizza in un aiuto sostanziale alle fasce più deboli della popolazione, alle quali vengono proposti differenti percorsi di formazione, aggiornamento e accompagnamento al lavoro, che saranno realizzati e messi in atto a seconda delle competenze dell’individuo, dell’età e dell’esperienza lavorativa.

Alle opportunità offerte dal programma potranno accedere le seguenti categorie di persone:

  • Cittadini che beneficiano di ammortizzatori sociali e disoccupati che percepiscono la NASPI
  • Lavoratori fragili e vulnerabili: Neet, over 55, persone con disabilità e donne in situazione di svantaggio
  • Disoccupati senza sostegno al reddito
  • Lavoratori con reddito molto basso
  • Cittadini che percepiscono il Reddito di Cittadinanza

Il programma GOL, secondo quanto pubblicato nel bando regionale si articola in cinque diverse tipologie di percorso:

1) Reinserimento lavorativo: per i soggetti più vicini al mercato del lavoro, che usufruiscono di servizi di orientamento e intermediazione per l’accompagnamento al lavoro.
2) Aggiornamento: per lavoratori più lontani dal mercato, ma comunque con competenze spendibili, per i quali sono richiesti interventi formativi prevalentemente di breve durata e dal contenuto professionalizzante.
3) Riqualificazione: per lavoratori lontani dal mercato e con competenze non adeguate ai fabbisogni richiesti, per i quali si profila l’esigenza di una formazione professionalizzante più approfondita, generalmente caratterizzata da un innalzamento del livello di qualificazione/EQF rispetto al livello di istruzione;
4) Lavoro e inclusione: nei casi di bisogni complessi, cioè in presenza di ostacoli e barriere che vanno oltre la dimensione lavorativa, oltre ai servizi precedenti si prevede l’attivazione della rete dei servizi territoriali (a seconda dei casi, educativi, sociali, socio-sanitari, di conciliazione) come già avviene per il Reddito di cittadinanza;
5) Ricollocazione collettiva: valutazione delle chances occupazionali sulla base della specifica situazione aziendale di crisi, della professionalità dei lavoratori coinvolti e del contesto territoriale di riferimento per individuare soluzioni idonee all’insieme dei lavoratori stessi.

Se rientri tra le categorie citate in precedenza e sei interessato al Programma GOL, o se sei semplicemente curioso di scoprire le opportunità adatte per il tuo profilo, compila il modulo e sarai da noi prontamente ricontattato, al fine di costruire insieme a te il percorso più efficace.

Bra: il benvenuto a don Riccardo Frigerio, nuovo direttore dei Salesiani

Il 29 agosto 2022 è avvenuto l’insediamento del nuovo direttore dei Salesiani di Bra, Don Riccardo Frigerio. Novità anche al Cnos-Fap con Valter Manzone, che lascia l’incarico dopo sette anni di lavoro. Di seguito la notizia riportata dal sito targatocn.

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Grandi manovre ai Salesiani di Bra. Don Riccardo Frigerio è il nuovo direttore dell’Opera di viale Rimembranze, proveniente da San Benigno Canavese. Ha preso il testimone da don Alessandro Borsello, partito alla volta di Valsalice.

L’insediamento ufficiale è avvenuto lunedì 29 agosto durante una semplice, ma sentita cerimonia religiosa, presieduta da don Leonardo Mancini.

L’Ispettore della Circoscrizione Speciale del Piemonte e della Valle d’Aosta ha commentato la bolla di nomina, spiegando che il direttore:

“Rappresenta Cristo e unisce i suoi nel servizio del Padre, crea comunione tra i confratelli per una missione particolare, che è quella di vivere il Vangelo come lo ha vissuto don Bosco”.

Aggiungendo:

“Il primo compito del direttore è animare la comunità dei religiosi, perché viva nella fedeltà alle costituzioni e cresca nell’unità”. In pratica, “Deve fare di un gruppo di persone consacrate il Corpo di Cristo, esperienza di Chiesa. Questa è la prima testimonianza da dare alla gente”. E ha concluso: “Il cuore del direttore salesiano è chiamato ad allargarsi ai giovani e alla comunità educativo pastorale, perché si possa lavorare insieme, fedeli a don Bosco, come unico Corpo di Cristo”.

Quindi l’affidamento all’intercessione di Maria Ausiliatrice e dei Santi per arrivare al momento dell’assunzione dell’incarico vero e proprio da parte di don Riccardo, sottoscritto in calce al documento ufficiale e preceduto dalla preghiera con la mano ferma sulla Sacra Scrittura, fino all’abbraccio con l’Ispettore, suggellato dall’applauso dell’assemblea.

Per don Riccardo Frigerio il primo giorno da braidese è stato un po’ come il primo giorno di scuola:

“È tutto da scoprire, anche se in questi primi momenti ho visto una comunità molto accogliente, un ambiente aperto e tante possibilità di fare del bene”. Per lui idee chiare e un obiettivo su tutti: “Essere una figura paterna, di ascolto e di aiuto”.

Presente all’appuntamento la famiglia salesiana braidese al gran completo, oltre al sindaco di Bra, Gianni Fogliato, all’assessore Luciano Messa ed a tanti fedeli che hanno espresso il saluto di benvenuto, unendosi alla preghiera nella cappella dell’Istituto San Domenico Savio. Tra i banchi anche don Luigi Compagnoni, già direttore della Casa braidese alla fine degli anni Novanta in cui era ancora operativo l’ITI. Per lui un gradito ritorno.

Novità anche al Cnos-Fap con Valter Manzone, che lascia l’incarico dopo sette anni di onorato lavoro, passati anche attraverso la pandemia.

“Se chiudo gli occhi, il primo ricordo che mi viene in mente della mia esperienza salesiana è stato il mio incontro, al momento della mia iscrizione come allievo in questa scuola, con un salesiano che ho portato sempre nel cuore, don Giovanni Battista Colombo, perché mi ha accolto con una cordialità, con una capacità di empatia, con un modo così gioviale che mi ha fatto innamorare di questo ambiente, testimone il fatto che per 43 anni non l’ho più lasciato assolutamente”.

Aggiungendo:

“Nella lunga e bellissima esperienza ho tantissimi ricordi molto importanti, ho più di 3mila ex-allievi e ognuno, con la sua storia, ha costruito un pezzo della mia storia. Ovviamente, non tutti hanno avuto con me relazioni fantastiche, alle volte con qualcuno c’è stato qualche scontro, è il gioco della vita. Tuttavia, merita continuare ad investire le proprie risorse per questo tipo di lavoro, perché penso sia il lavoro più bello del mondo, quello di formare delle persone, aiutarle a crescere, a creare relazioni ed a crearsi un futuro”.

Il testimone della direzione è passato a Davide Busato, classe 1973, ex-allievo salesiano, già collaboratore di Manzone e coordinatore dell’Istituto. Per lui grande emozione ed entusiasmo:

“Vivo questo momento come un onore. Si tratta di un cambio all’insegna della continuità. Dopo tanti anni affiancato a Valter, porteremo avanti dei progetti che nascono in anni passati. Lo spirito è quello che viene di un lavoro che uno fa e ha piacere di fare per altri, nel senso del servizio verso la comunità ed i ragazzi più giovani”.

A tutti i migliori auguri di buon lavoro, uniti alla preghiera dell’intera comunità braidese, affinché siano sempre testimonianza viva dello spirito di don Bosco e nella passione educativa per tutti i giovani.

Don Bosco Borgomanero: La letteratura, palestra di emozioni

Il 6 settembre 2022 al Don Bosco di Borgomanero si terrà una giornata di formazione per i docenti delle discipline umanistiche. Fra i formatori presenti, docenti universitari che insegnano in Italia e all’estero. Di seguito la notizia riportata dal sito del Don Bosco Borgomanero.

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La buona scuola è quella che offre ai propri insegnanti il tempo e le occasioni per aggiornarsi e per formarsi continuamente, al fine di offrire ai propri studenti la migliore didattica possibile, evitando di adagiarsi nella routine della ripetitività.

Per questo il Don Bosco di Borgomanero riserva da sempre particolare attenzione alla formazione dei propri docenti. Quest’anno scolastico si avvia dunque con un’intera giornata dedicata alla formazione degli insegnanti di discipline umanistiche, martedì 6 settembre. Il tema prescelto è di particolare attualità: cogliere nello studio dei testi letterari l’occasione per “alfabetizzare” emotivamente i giovani, che spesso si trovano alle prese con la difficoltà di guardarsi dentro, di andare a fondo delle emozioni, forse a causa dell’immersione in un mondo (ad esempio social) che abitua solo a stimoli veloci e a relazioni superficiali.

La letteratura invece induce a immedesimarsi in dinamiche complesse, a soffermarsi sulle emozioni scandagliandone le sfumature, e dunque a imparare le parole in grado di descrivere anche la varietà e i colori delle proprie emozioni. Nella convinzione che saper dare un nome alle emozioni è il primo paso per imparare a gestirle in modo profondo e maturo.

Fra i relatori compaiono docenti universitari e di scuola secondaria che insegnano in Italia e all’estero. Sabrina Stroppa, che proporrà in remoto una lettura petrarchesca, è Direttore del Dipartimento di Lingua, Letteratura e Arti italiane nel mondo dell’Università per stranieri di Perugia; Nicolò Fracasso, che si soffermerà sulla tipologia A dell’Esame di Stato, è docente al LICAM – Liceo Classico Artistico e Musicale di Aosta e cultore della materia al Dipartimento di studi umanistici dell’Università di Torino; Laura Benedetti, che parlerà in remoto di scrittura critica e scrittura creativa, è Direttore del Department of Italian Studies della Georgetown University di Washington mentre Matteo Leonardi, che analizzerà la grammatica delle emozioni nelle opere dantesche, è insegnante al Don Bosco e docente di Letteratura italiana all’Università di Torino.

La giornata è aperta non solo ai docenti del Don Bosco ma anche a tutti gli insegnanti di scuola secondaria di primo e di secondo grado che desiderano partecipare.

La partecipazione è totalmente gratuita e chi desiderasse iscriversi o ricevere ulteriori informazioni può contattare l’organizzatore, Matteo Leonardi, all’indirizzo: