Il CFP di Fossano, venerdì 13 maggio, ha ospitato la cerimonia di consegna degli Attestati di qualifica e dei Diplomi professionali agli allievi che hanno portato a termine il percorso triennale, quadriennale nel caso dei diplomi, nello scorso giugno 2021. Di seguito la notizia riportata dal sito del CFP di Fossano.
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Venerdì 13 maggio a Fossano, in sala Domenico Savio, c’è stata la cerimonia di consegna degli Attestati di qualifica e dei Diplomi professionali agli allievi che hanno portato a termine il percorso triennale – quadriennale nel caso dei diplomi – nello scorso giugno 2021.
Negli ultimi due anni l’appuntamento si era tenuto in maniera virtuale. Quest’anno è stato possibile ritornare alle belle abitudini della cerimonia tutti insieme, con strette di mano, pacche sulle spalle, abbracci.
La consegna di un attestato regionale, il classico “pezzo di carta”, potrebbe essere una semplice formalità burocratica: una firma, un foglio di carta leggermente più spesso, arrivederci. Tuttavia per noi è importante festeggiarla soprattutto perché è il passo finale di un lungo evento: gli anni insieme a cercare di raggiungere un traguardo che talvolta sembra un miraggio e talvolta è un mezzo miracolo da lasciare quasi increduli. Sull’Attestato non c’è scritto, ma bisognerebbe applicare un post-it permanente con le parole “Ce l’ho fatta!” affinché nessuno dimentichi mai di avere raggiunto un traguardo e si ricordi tuttavia che è solo l’inizio: ci saranno ulteriori prove future da affrontare e portare a termine. L’importante è che una prova si è trasformata in successo: il primo, forse.
La consegna degli Attestati dei Diplomi è una cerimonia che si trasforma sempre in tuffo nel passato ed è un misto di nostalgia e di stupore: nostalgia perché, dopo avere condiviso tre (quattro per il diploma) anni insieme, le strade si sono, nella maggior parte dei casi, separate e ognuno continua per la propria; stupore perché la sensazione che coglie i formatori è quella di essere spettatori di un cambiamento radicale che è avvenuto nel giro di pochi mesi: a giugno erano ragazzi e ragazze che si avviavano verso una nuova fase della propria vita, e un anno dopo ecco dei quasi adulti con obiettivi, impegni, problemi, soddisfazioni che non erano immaginabili ai saluti dopo l’esame.