Notizia a cura del CFP di Vigliano Biellese.
***
Venerdì 5 aprile, i ragazzi e le ragazze delle classi 1^ e 2^ Operatore del Benessere – Acconciatura del CNOS-FAP di Vigliano Biellese, hanno aperto le porte della loro scuola per una giornata dedicata al benessere e alla solidarietà.
Il laboratorio di acconciatura ha visto così l’ingresso di molte persone che, venute a conoscenza dell’iniziativa promossa dai ragazzi, hanno partecipato con piacere a questa giornata dalla doppia valenza: dare ai ragazzi la possibilità di mettere in gioco le proprie competenze professionali prendendosi cura delle persone e, allo stesso tempo, raccogliere offerte per sostenere un progetto missionario in Uganda.
Questa giornata “speciale” è stata il frutto di un percorso nato in collaborazione tra alcuni formatori del Settore Benessere del Centro di Formazione con il Centro Missionario Diocesano di Biella (CMD) che, durante il periodo della Quaresima, ha portato nelle classi la missione attraverso il gioco, la testimonianza di ragazzi rientrati dalla missione e i racconti di altrettanti giovani attualmente in terra di missione, per riflettere insieme provando ad alzare lo sguardo e riconoscendo che “C’è un mondo dentro e fuori di me”.
Questa frase, infatti, è stata il titolo e il filo conduttore di questo progetto, perché è stato proprio con questo intento che si è voluto parlare ai ragazzi: ognuno di noi ha un talento, una passione, un insieme di valori che lo portano a muoversi verso l’esterno, verso l’altro, perché è solo attraverso l’incontro con l’altro che tutto ciò che abbiamo può trasformarsi e assumere un nuovo valore, più grande, autentico e senza confini. Aprirsi al mondo, aprirsi all’altro e aprirsi a Dio, significa proprio questo: guardarsi dentro, capire che tutti abbiamo un dono e provare a coltivarlo, affidando a Dio la nostra strada, perché è così che potremo rendere straordinaria la nostra vita.
Ed è stato proprio così che, grazie alle riflessioni nate durante gli incontri tra il CMD di Biella e i ragazzi del CNOS-FAP, è nata l’idea di organizzare una giornata del benessere finalizzata alla raccolta di offerte per aiutare concretamente un progetto missionario. Dopo aver conosciuto più da vicino alcune realtà missionarie, i ragazzi hanno scelto di provare a contribuire alla costruzione di un ambulatorio pediatrico a Rwentobo, in Uganda, in una missione in cui operano tre missionari biellesi: Sara Pasqual Cucco, Marco Berutti e Chiara Canova. L’obiettivo del progetto è quello di costruire la prima clinica pediatrica del villaggio per accogliere bambini con problematiche e complicazioni della salute offrendo la presenza sul territorio di un medico.
La giornata per i ragazzi è iniziata alle 13.10 allestendo e preparando con cura tutte le postazioni. Alle 14.00, il “Via!”, i primi ingressi e l’accoglienza cordiale e attenta di alcuni studenti, hanno fatto sì che il clima diventasse subito disteso, rilassante e sereno. A ogni cliente, veniva tolta la giacca e mostrata la postazione in cui potersi accomodare per il lavaggio dei capelli.
Dopo questo primo passaggio, la studentessa o lo studente, accompagnavano la persona in un’altra postazione per proseguire con la piega e l’acconciatura. Durante questo momento di relax, tra i ragazzi che facevano ricevimento, vi era chi passava nelle varie postazioni per offrire qualcosa da bere o dei cioccolatini, assicurandosi che le clienti si sentissero a proprio agio e che tutto procedesse bene.
Terminato il proprio lavoro, la studentessa, con gratitudine e gentilezza per il momento condiviso insieme, riaccompagnava la cliente all’ingresso, dove, dopo aver scattato una foto ricordo insieme, le veniva raccontato il senso di ciò che i ragazzi stavano facendo, mostrando alcuni video del progetto missionario che intendevano promuovere e ringraziando per aver scelto di contribuire attivamente a sostenere questo loro desiderio. Come segno di condivisione e collaborazione, i ragazzi hanno pensato di lasciare, come ricordo ad ogni cliente, un sacchettino contenente un bulbo da poter piantare, simbolo di un fiore che, grazie a questa giornata vissuta insieme, sboccerà sia qui che in Uganda.
Di seguito le risposte ricevute a seguito delle interviste che alcune studentesse hanno fatto ai compagni di laboratorio, ai professori che le hanno accompagnate nella realizzazione dell’evento e alle persone che si sono messe in gioco come “clienti”.
Pensi di aver lavorato bene e di aver dato tutta te stessa? Cosa vorresti migliorare?
“Ho cercato di dare tutta me stessa ma essendo la prima volta, ero molto in ansia e agitata, infatti vorrei migliorare di più questo aspetto e sentirmi a mio agio con i clienti”.
-Studente
Come ti sei sentito a dedicare tempo, impegno e lavoro per aiutare chi ha più bisogno? Perché?
“So che io e i miei compagni abbiamo fatto un gesto molto importante e significativo per queste persone bisognose”.
-Studente
Cosa ti hanno trasmesso i ragazzi? Ti hanno fatto sentire a tuo agio?
“Mi hanno trasmesso passione per il loro mestiere, generosità d’animo e disponibilità a mettersi a disposizione per una causa nobile. Sono stati accoglienti, professionali, delicati nel mettermi a mio agio”.
-Cliente
Cosa pensi rispetto a questo tipo di iniziativa promossa dai ragazzi? Hai suggerimenti o proposte per aiutarci a migliorare l’attività?
“Credo sia importante l’apertura di mente e di cuore verso gli altri, vicini o lontani che siano. Il bene genera sempre bene e va coltivato con generosità cura, dedizione e attenzione. Grazie per ciò che avete fatto mettendo a disposizione, ciascuno per la sua parte, il vostro talento e il vostro tempo.”
-Cliente
“Penso sia un’iniziativa straordinaria, capace di unire il desiderio dei ragazzi di mettersi in gioco e collaborare insieme per un obiettivo comune molto bello, quello di farsi conoscere alle persone sotto una nuova veste, raccogliere offerte per chi nel mondo è meno fortunato e testimoniare agli altri che, nella vita, a volte basta fare una scelta per dare una piega diversa non solo alla propria vita, ma anche a quella di chi vive lontano. Proporrei altri incontri di questo tipo perché vedere i vostri ragazzi così felici e con gli occhi luminosi, mi ha fatto bene al cuore! Sapere che hanno scelto di unire le loro forze, dedicando il loro tempo e le loro competenze per aiutare chi ha bisogno, mi ha reso davvero orgogliosa di loro! GRAZIE!”.
-Cliente
Ha visto impegno da parte degli alunni? Li ha visti diversi rispetto al contesto di classe? Cosa ha apprezzato in loro?
“Ho visto i ragazzi molto motivati, mi sono piaciuti moltissimo. Noi insegnanti abbiamo apprezzato davvero tanto la loro professionalità e il loro entusiasmo nel rapportarsi con la clientela.”
-Insegnante
La giornata si è svolta come si aspettava?
“Sì, è stata un’esperienza che a noi formatori è piaciuta molto! La giornata è stata davvero bella per tutti!
-Insegnante
Ci auguriamo che questo progetto possa contribuire ad aiutare i bambini del villaggio di Rwentobo in Uganda e che possa aver lasciato, nelle persone che abbiamo incontrato, un messaggio di speranza e il desiderio di continuare ad aiutare il prossimo.
Per la 1^ Acconciatrici
Alice Cabria, Letizia Dazza, Alice Cabria, Noemi Trotta e Greta Spina
Per il Centro Missionario di Biella
Debora Toppan