Il Liceo Classico Don Bosco di Borgomanero alle Olimpiadi del problem solving.

La Quarta e la Quinta Ginnasio del Liceo Classico di Borgomanero si sono classificate fra le prime dieci squadre del Piemonte alla Olimpiadi del Problem Solving.

Le Olimpiadi del problem solving sono una competizione organizzata dal Ministero dell’Istruzione e rivolta ai ragazzi che frequentano la scuola dell’obbligo, dalla scuola primaria al primo biennio di scuola secondaria superiore. Il problem solving è la capacità di risolvere problemi inattesi, mai sperimentati in precedenza, movimentando le risorse del pensiero logico e analitico, dimostrando elasticità di pensiero. Il percorso delle OPS prevede tre fasi: le gare di istituto, le gare regionali e la finale di Cesena.
Mercoledì 16 dicembre alcuni ragazzi di IV e V Ginnasio hanno partecipato alla prova di istituto e le prime tre squadre classificate, fra i partecipanti del Don Bosco, hanno maturato un punteggio tale da rientrare fra le prime dieci squadre del Piemonte, precisamente all’ottavo, nono e decimo posto, cioè come primo Liceo Classico piemontese subito dopo i Licei Scientifici.
Il Liceo Classico salesiano infatti, si è arricchito da tempo di una curvatura logico-matematica che coltiva con particolare attenzione proprio le abilità di pensiero critico e creativo, dunque la capacità di intravedere soluzioni originali ed efficaci a problemi complessi: una delle competenze più utili per diventare cittadini consapevoli e liberi nella società liquida e digitalizzata che ci attende nei decenni a seguire e una delle abilità più apprezzate nel mondo del lavoro, dove è richiesto di non essere meri esecutori di procedure ma creatori di soluzioni.

 

La lettera del direttore e del preside di Lombriasco per il Natale

Il direttore, don Marco Casanova, ed il preside, Marziano Bertino, dell’Istituto di Lombriasco hanno inviato ad allievi e genitori un messaggio per il Santo Natale ormai alle porte.

Augurio del direttore:

Carissimi ragazzi e genitori, vi raggiungo con alcune righe che fanno un poco da introduzione allo scritto del nostro preside. Una riflessione che lui vi
rivolge rivedendo questi mesi trascorsi e l’attuale situazione ancora difficile con uno sguardo di speranza al futuro. Condivido quanto scritto nel leggere la realtà della nostra opera salesiana e desidero far diventare tutto motivo di preghiera in questo santo Natale.
Come spesso ripete Papa Francesco, non lasciamoci rubare la speranza che nasce per noi cristiani da una presenza… quella di Dio con noi.
Con la preghiera, gli auguri a voi tutti e alle vostre famiglie a nome anche della comunità salesiana e di tutta la comunità educativa della quale peraltro voi siete parte essenziale.
BUON NATALE NELLA SPERANZA DEL DIO CON NOI.

Il Direttore
Don Marco Casanova

Augurio del preside:

E’ una partita a scacchi quella che si sta conducendo da ormai quasi un anno con il virus. Il nostro avversario sfoggia la sua corona spinosa con caparbietà e determinazione. E’ subdolo e spesso imprevedibile nell’attuare le sue mosse. I suoi “pedoni neri” avanzano sulla scacchiera, giocano e attaccano come schiere compatte.
Noi avversari, “pedoni bianchi”, stabiliamo posizioni e strategie, talvolta repentinamente, con ponderazione e misure d’attacco. Re, alfieri, torri e pedine creano colonne e battaglie, il chiaro e lo scuro diventano meno nitidi e la partita tarda a concludersi. Tralascio il flusso perpetuo di informazioni che evolvono rapidamente e che provengono dalla rete; i bollettini, le curve epidemiologiche, le mascherine adagiate al viso, i distanziamenti e l’igiene perpetua delle mani. Voglio soffermarmi su altri aspetti e considerare la forza e la positività di alcune nostre azioni. Noi siamo gli “scacchi bianchi”, ve lo ricordo, tutti impegnati nella stessa
partita e mi rivolgo in primis a voi cari allievi, a voi colleghi, ai Salesiani e alle famiglie sempre presenti e ad ogni Ex Allievo.
Bisogna resistere; misurare e calcolare, isolarsi e continuare a rimanere a casa, adottare precauzioni e comportamenti sempre retti. Lo ripete chiunque; i moniti, ognuno per se stesso se li prefigge, puntualmente li rimanda agli altri, continuamente, senza tregua.
Siamo stanchi, amareggiati, in molte occasioni indifesi, anzi sfiniti, ma comunque persistiamo. Persistiamo nello stare accanto, nell’essere una scuola… nell’essere una Casa! La nostra scuola Salesiana di Lombriasco… la nostra Casa di Lombriasco!
Mi sto riferendo, e lo ripeto, a voi alunni uniti ai vostri genitori, a voi insegnanti e a coloro che la scuola l’organizzano e la supportano; i Salesiani, il personale al completo, i collaboratori e i sostenitori.
Restare accanto è stata la prima sfida che abbiamo condotto, tutti accorpati assieme. Accadeva lo scorso mese di marzo. Lombriasco doveva rimanere chiuso, in un lockdown utile e necessario per il bene della nazione intera. Eppure Lombriasco doveva esserci, operare e reagire. Lombriasco doveva controbattere alla mancanza dei suoi allievi.
La scuola, in fondo, non è solo quello che succede tra i banchi o nei corridori, ma è anche un richiamo continuo di vita al di fuori dell’Istituto, agli episodi personali nei quali gli insegnamenti vengono realizzati nella quotidianità. Lombriasco è parte del nostro quotidiano in cui gli esempi offerti vengono ripetuti, condivisi e concretizzati con i comportamenti. La scuola si realizza attraverso i compiti assegnati che sono tramiti e ritorni assidui tra gli adulti e i ragazzi. La scuola è l’insieme delle nostre esperienze e di grandi ricordi che sopravvivono dopo ogni promozione, dopo ogni diploma incorniciato e permangono tra gli indelebili risultati della vita.
In nome di tutto questo Lombriasco ha provato a creare la sua scuola on line. Ha costruito, giorno dopo giorno, il suo assetto informatizzato, la sua “DAD”, non senza iniziali difficoltà, ponendosi domande e superando criticità; le linee, le telecamere accese o spente, i microfoni e le cuffie funzionanti e ben inseriti, le lavagne virtuali, le email congruamente inoltrate, ecc. ecc. Con impegno e generosità, a tentoni, con consapevolezze e limature, ha tramutato
scrivanie in cattedre, stanze da letto in aule, voci ad alto volume in contatti e abbracci, tastiere in strumenti musicali e computer in finestre aperte e piene di luce.
I vostri “buongiorno” hanno avviato il ritmo di quelle giornate complicate e la vostra partecipazione con il vostro contributo solerte sono state le risposte. Lombriasco può esserci
comunque e senza un dove preciso, ma tangibile e fruibile. Può sussistere anche in questa recente ricaduta, in questa nuovo allontanamento di novembre e del dicembre attuale. Anzi, continua più consapevolmente grazie a una procedura assodata e che voi fate funzionare, voi ragazzi, voi genitori. Ci siamo riusciti, ne siamo stati capaci, vi siete impegnati e avete ottenuti voti e giudizi. Avete apprezzato la dedizione dei professori e inteso il valore della loro presenza.
Questa strada percorribile ci consente di imparare, insegnare, studiare, riprendere e recuperare. Ci permette di proseguire insieme.
Le azioni della scuola non dovranno perdurare su piattaforme e schermi. Questa modalità possiamo conservarla come competenza, ma dobbiamo aspirare e attendere con pazienza il termine di questa emergenza.
Mirare a riavere la nostra scuola consueta. Dobbiamo riaccogliere e recuperare le nostre sane abitudini, di sicuro con dei mutamenti, ma che ci consentiranno di varcare un corridoio con uno zaino alle spalle, di essere incitati da una campanella nel recuperare o nel ritirare i libri e i quaderni, di commettere sbagli e di parlarne in privato con un docente, di discutere e di dibattere con i compagni o di ridacchiare e di disturbare durante una lezione.
La scuola è incontro, rapporto e scontro, mediazione e sbaglio che poi si trasforma in successo. La scuola sono le gite, le cene, le preghiere e le omelie sentite, sono le mani alzate, i pranzi in mensa, le sgridate e i rimproveri, le verifiche scritte e le interrogazioni, sono le pagelle di carta, i diari, le penne e le merende.
Ad ora non posso offrirvi un “quando” certo, ma sono fiducioso del suo arrivo.
Vi esorto a guardare verso questo obiettivo comune e a non trascorre queste settimane in balia esclusiva dei monitor, di non scorrere notifiche e sbirciare tra immagini posate ed esibite, in funzione di un tempo che pare fermo e senza voce.
Mi raccomando: osservate i dettagli e i particolari di tutto ciò che vi incombe intorno senza forzare le attese e impegnatevi a gestire i timori e le mancanze.
Valorizzate questo periodo sospeso durante il quale dovete essere lungimiranti e recuperate interessi. Tutto questo vi servirà per acquisire capacità di pensiero autonomo rispetto ai problemi nonché a formare delle solide personalità e vi fornirà altresì gli strumenti per creare circostanze di sicura riuscita.
Vi chiedo di porre queste cose nelle mente, di pensarci e rifletterci. I brutti periodi sono parte della vita e servono a crescere e ad apprezzare quelli sereni e preziosi.
Speriamo che la distanza non vinca solo sulla scacchiera, ma che ci renda migliorati quando terminerà e saremo nuovamente nella nostra Casa di Lombriasco.
Buon Natale ad ognuno di voi e ricordate che Lombriasco, avverso al silenzio, è
reale e colloquia con voi da lontano…

Il Preside
Marziano Bertino

 

“Ce n’è troppo di Natale”: gli auguri della comunità San Paolo di Torino

La comunità salesiana “San Paolo” di Torino il 23 dicembre, alle ore 21, farà gli auguri di Natale online. Il titolo di questi auguri sarà “Ce n’è troppo di Natale”, tratto da un racconto natalizio di Dino Buzzati. In questo racconto del 1959, Buzzati ironizza sui riti moderni delle festività, e al tempo stesso ne critica la perdita del vero significato di fratellanza e amore.

Al Cagliero di Ivrea “La carità azzera le distanze”

L’Istituto Cagliero di Ivrea vive l’Avvento e la preparazione all’ormai prossimo Natale nel segno della Carità con l’iniziativa “La carità azzera le distanze”.

L’ equipe educativa e lo staff della Scuola Secondaria di I Grado si sono poi resi protagonisti della realizzazione di un video di Auguri Natalizi rivolto agli allievi ed alle loro famiglie.

Nel cuore dell’Avvento, distanti fisicamente ma uniti da una rinnovata sintonia di cuori, ci siamo regalati la possibilità di fermarci a riflettere sul vero significato del Natale, sull’attesa e sulla terza venuta del Signore, quella quotidiana, che ogni giorno bussa alle porte dei nostri cuori e ci chiede di accoglierlo con gioia.

Venerdì 18 dicembre, durante il Ritiro di Avvento, i ragazzi di terza media del Cagliero di Ivrea hanno dato voce a quell’inquietudine santa che abita dentro il loro cuore e hanno spalancato le porte all’amore, mettendosi al servizio dei più piccoli, dei più poveri, dei più bisognosi, progettando e realizzando una campagna di sensibilizzazione per la Caritas di Ivrea, pubblicata sul nostro sito web e sui canali social della scuola. L’obiettivo? Promuovere la donazione di beni primari per bambini di età compresa tra 0 e 3 anni, quali pastine, omogeneizzati, creme di riso e cereali, biscotti, pannolini e salviette detergenti, cremine e vestitini estremamente puliti e igienizzati. L’iniziativa intrapresa al Cagliero proseguirà concretamente all’Istituto salesiano nei mesi successivi con la raccolta dei prodotti elencati da parte dei ragazzi e delle loro famiglie.

Se anche tu sogni un mondo più equo che abbia cura di ogni persona, soprattutto di quelle più fragili che spesso abitano la periferia del nostro cuore, acquista uno dei prodotti elencati e fai una donazione alla Caritas: un tuo piccolo gesto può fare la differenza.
La carità azzera le distanze. E avvicina i cuori.

Ad un metro di distanza

Si riporta l’iniziativa “canora” della casa di Valsalice che ha visto come protagonisti salesiani, professori ed allievi.

«Ad un metro di distanza, ma a un millimetro dal cuore». Questo il messaggio della canzone della scuola, presentata ufficialmente durante la festa di Natale, quest’anno a distanza in modalità VALSATHON. Testi e musiche del prof Marco Montersino, produzione di Valsonair con la regia di Giulio RIGAZIO (4SA). Il videoclip è interpretato da Carlo Ponti (3 classico) con la partecipazione di professeri, allievi, ex allievi della scuola.

Oratorio Michele Rua: auguri di Natale 2020

Gli auguri di Natale dell’Oratorio Michele Rua da parte del Direttore don Mauro Zanini e da don Gianfranco, parroco.

Davvero la Provvidenza tanto cara a don Bosco continua ad operare!

Mentre ancora viviamo stretti tra le norme che il “distanziamento sociale” ci impone, la proposta pastorale dell’anno ci invita, quasi per assurdo, ad operare “nel cuore del mondo”. Come può essere possibile fare qualcosa in un mondo che è per buona parte paralizzato, dove i venti di crisi sociale ed economica sono notizia quotidiana?

Eppure è possibile! Abbiamo avuto davanti agli occhi esempi concreti di chi ha dedicato tutto se stesso per essere prossimo a chi era in difficoltà; quotidianamente sentiamo il bene che molti volontari di ogni età e luogo stanno mettendo in atto e portano avanti. Centinaia di iniziative, le più diverse, sono state attivate e ancora si attivano… Ma la più bella iniziativa, quella che va al “nocciolo della questione”, è quella che passa tra le righe, ma si fa sempre più sentire: operare “nel cuore del mondo” vuol dire rifarsi all’essenziale, a ciò che davvero conta e che fa la differenza, ci chiama a recuperare gli affetti più veri, le emozioni più limpide, a non disperdere energie in tesori che non valgono, per concentrarci su ciò che scalda il nostro cuore.

Quell’umile grotta ci colpisce ancora una volta perché nella sua essenzialità chiama il nostro cuore a non disperdersi e a restare in contemplazione di ciò che ha davvero un significato profondo e unico. Noi siamo fatti di eterno, per questo il Natale vero, quello di Gesù, riesce ancora a pervadere il nostro animo. La speranza continua a costruire nuove vie per farci arrivare al cuore del mondo.

Don Mauro, Direttore

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Oggi per voi è nato il Salvatore!

Quante volte abbiamo sentite queste parole, anche se quest’anno davvero vogliono essere il migliore augurio.

Anche in questo periodo di pandemia con tutto quello che comporta, OGGI nasce il Salvatore, ma… solo dove trova posto, dove lo si accoglie.

E se c’è lui allora il Natale trova, anzi, ritrova la fiducia e la speranza, perché è proprio vero: Dio non si è dimenticato di noi!
Egli è venuto e viene anche OGGI; non fa notizia come ne ha fatta allora. Solo chi gli va incontro ritorna per un’altra via, con la gioia per affrontare le fatiche e le gioie di ogni giorno.

La nostra comunità si ritrova in questi giorni, con fatica, nel rispetto delle regole, per ricordare il Natale, quel Natale, e chiedere davvero che si rinnovi L’Oggi del Natale. Ne abbiamo bisogno tutti, dai più piccoli ai più grandi.

Il migliore “regalo” che possiamo chiedere è quello della SPERANZA, per tutti, ma soprattutto per chi è reduce dalle conseguenze di questo virus: fratelli e sorelle distanti nel momento finale della loro vita; famiglie che non hanno potuto dare l’ultimo saluto, altre che si sono impoverite; tutti noi che abbiamo modificato il nostro vivere, il nostro incontrarci. Abbiamo bisogno di speranza e di fiducia concreta, perché le distanze diventino vicinanza, aiuto, conforto e coraggio come fin da quel Primo Natale, in cui Lui si è presentato come l’Emmanuele, il Dio Con Noi, vicino a noi con le nostre gioie e i nostri limiti.

Allora OGGI è NATO PER NOI… vicino, dentro la nostra storia, in questo mondo tanto bisognoso di SPERANZA e di FIDUCIA.

Auguri di un Santo Natale a tutti!

Don Gianfranco, Parroco

CnosFap Vigliano Biellese: gli auguri di Natale in un video

Gli auguri di Buon Natale dal Centro di Formazione Professionale di Vigliano Biellese in un video. Di seguito il post pubblicato su Facebook rivolto ai genitori e agli allievi del centro e il video di auguri.

Carissimi genitori, carissimi ragazzi,
quest’anno purtroppo non è possibile organizzare la festa con la quale abitualmente ci scambiavamo gli auguri di Buon Natale e di un Sereno Anno Nuovo.
Il Direttore dell’Opera Salesiana, don Genesio Tarasco, il Direttore del Centro, Roberto Battistella e tutti i formatori e il personale del CFP hanno il desiderio di condividere questo breve video per farvi, in qualche modo, sentire la loro vicinanza e ringraziarvi per avere condiviso con loro questo tratto di cammino.
Buon Natale in Cristo e un Sereno 2021

IUSTO – Un nuovo corso di laurea magistrale in psicologia

Psicologia applicata all’innovazione digitale: un nuovo corso di studio all’Istituto Universitario Salesiano di Torino. Si riporta di seguito il comunicato stampa dedicato.

L’UNIVERSITA’ IUSTO SFIDA LA CRISI E LANCIA
UN NUOVO CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN PSICOLOGIA

La crescente pervasività della tecnologia pone sfide sociali ed etiche senza precedenti, a cui la comunità professionale degli psicologi è inevitabilmente chiamata a rispondere. Nasce così, all’Istituto Universitario Salesiano di Torino (IUSTO), il corso di laurea magistrale in “Psicologia applicata all’innovazione digitale”, un’importante novità che si andrà ad aggiungere all’offerta formativa per il prossimo anno accademico 2021-2022.

“Il corso intende fornire strumenti efficaci ai futuri psicologi per contribuire fattivamente a queste sfide odierne. Attraverso insegnamenti teorici, laboratori, esercitazioni e tirocini, il corso garantirà una formazione specialistica in innovazione tecnologica, user-centred design, progettazione human-driven di prodotti e servizi sostenibili a supporto del benessere e dell’inclusione sociale”, afferma la prof.ssa Claudia Chiavarino, Direttore accademico di IUSTO.

Il percorso formativo prevede l’acquisizione di avanzate conoscenze teoriche e metodologiche nei diversi settori della psicologia dell’innovazione, delle neuroscienze affettive e dell’ergonomia cognitiva, dell’intelligenza artificiale e della tecnologia applicata all’educazione, alla formazione e al sostegno.

L’acquisizione di un adeguato set di competenze professionali sarà promossa attraverso un’azione formativa con una significativa declinazione esperienziale, che coniuga un core di insegnamenti teorico-metodologici con attività pratiche quali laboratori, esercitazioni e tirocini, strutturati in continuità con i contenuti appresi nei corsi disciplinari e connessi ai contesti professionali di intervento.

“La sfida è formare oggi gli psicologi di domani, in un contesto a complessità crescente per cui si stima che molte delle professioni del futuro siano ancora da inventare. Il laureato dovrà avere sviluppato la capacità di analizzare e favorire i processi di innovazione attraverso un approccio critico, creativo e transdisciplinare allo studio dei cambiamenti nelle interazioni uomo-società-tecnologia, un approccio centrato sulla dimensione etico-pedagogica e orientato al miglioramento della qualità della vita di persone, gruppi e organizzazioni”, afferma la prof.ssa Alessandra Schiatti, Responsabile dei Corsi di Laurea in Psicologia.

“IUSTO vuole così formare psicologi capaci di sostenere ed arricchire le diverse esperienze umane nell’era digitale, coniugando tecnologia e diritti, ragione ed empatia, civiltà e progresso.”, aggiunge la prof.ssa Claudia Chiavarino, Direttore accademico di IUSTO.

IUSTO ha una comunità accademica composta da più di 650 studenti e l’89% di loro si laurea in corso; una realtà universitaria sul territorio piemontese unica nel suo genere, che si caratterizza per l’innovazione didattica, qualità della ricerca, la crescita personale e professionale, una comunità accademica accogliente che mette la cura della persona al centro.

Il nuovo percorso di studi arricchisce l’offerta formativa che IUSTO già rivolge ai laureati triennali con i corsi di Laurea Magistrale in “Psicologia clinica e di comunità” e in “Psicologia del lavoro, delle organizzazioni e della comunicazione”.

Per conoscere più nel dettaglio l’offerta formativa e gli sbocchi professionali, da febbraio 2021 IUSTO organizza la rassegna di webinar “Le professioni di cura al tempo della Digital Age” e una serie di open house in cui verranno coinvolti docenti, esperti di settore e studenti laureati.

IUSTO – Istituto Universitario Salesiano Torino Rebaudengo

Tel. 011 2340083

Mail: info@ius.to

Web: www.ius.to

Lettera agli exalievi di Lombriasco

E’ stato rimandato il tradizionale appuntamento con la rivista annuale degli exallievi di Lombriasco, che uscirà per la festa di don Bosco e i raduni di autunno, tra cui la FieraAgricultura.

Il comunicato arriva da una lettera del Direttore ma, oltre al rammarico per le mancate opportunità, è presente un messaggio di speranza e fiducia nei confronti del saldo legame che, così dice il direttore, lega i vari membri della realtà di Lombriasco anche attraverso i social, come Facebook.

Purtroppo non è stato possibile ripetere la bella iniziativa della FieraAgricultura dello scorso anno, ma ci riproponiamo di poterla organizzare, con la vostra collaborazione, il prossimo autunno.
Come spesso ripete Papa Francesco, non lasciamoci rubare la speranza che nasce per noi cristiani da una presenza… quella di Dio con noi.

Di seguito il testo integrale della lettere del Direttore e dello staff del Consiglio Exallievi.

Carissimi exallievi/e,

Voglio raggiungervi con un breve scritto in questo momento di di precarietà e di incertezza, nel qual comunque la nostra scuola ha continuato la sua attività, attraverso la didattica a distanza, e dando vita a due nuovi progetti didattici sull’apicoltura e l’elicicoltura.

Purtroppo non è stato possibile ripetere la bella iniziativa della FieraAgricultura dello scorso anno, ma ci riproponiamo di poterla organizzare, con la vostra collaborazione, il prossimo autunno.
Come spesso ripete Papa Francesco, non lasciamoci rubare la speranza che nasce per noi cristiani da una presenza… quella di Dio con noi.

La scuola cammina anche grazie al sostegno e alla collaborazione degli exallievi che restano ad essa legati in vari modi. In questo anno non abbiamo potuto fare i tradizionali incontri di autunno e non sappiamo ancora con certezza se li potremo realizzare in primavera, ma il legame è comunque saldo attraverso altri mezzi come ad esempio il gruppo Facebook “Exallievi Salesiani Lombriasco” con quasi duemila adesioni, i messaggi whatsapp del presidente exallievi, le comunicazioni seguite dal delegato signor Brizio e dai suoi collaboratori. Tutto aiuta a mantenere e consolidare l’unità.

Un ringraziamento particolare in questo periodo di pandemia va ai numerosi exallievi che in estate, soprattutto, hanno aderito alla campagna per le erogazioni liberali in favore della scuola con una donazione di circa 40.000 euro, importanti per opere di adeguamento strutturale, sostegno a famiglie in difficoltà nell’affrontare il costo dell’ultima rata annuale.

A questo proposito, ricordiamo che la possibilità delle erogazioni anche alla nostra scuola paritaria c’è sempre e che tali fondi sono detraibili o deducibili fiscalmente. Ancora, anche in questo Natale, possiamo sostenere la nostra scuola regalandole con l’erogazione contributi preziosi al suo sviluppo e alla sua vita, che purtroppo è quasi del tutto a carico delle famiglie degli allievi.

La memoria dei nostri cari ci riporterà domenica 10 gennaio 2021 nella nostra chiesa dell’Istituto alle ore 17 per la s. Messa in suffragio di don Sandro Barra e degli altri salesiani, exallievi/e defunte. Vi aspettiamo per pregare insieme il Signore della vita. Vista l’attuale situazione abbiamo pensato di posticipare l’uscita del consueto notiziario presentato in occasione del s. Natale, ma contiamo di farvelo arrivare presto.

Con la preghiera, gli auguri a voi tutti e alle vostre famiglie a nome anche della comunità salesiana e di tutta la comunità educativa della quale peraltro voi siete parte essenziale.

BUON NATALE NELLA SPERANZA DEL DIO CON NOI.

Il Direttore e lo staff del Consiglio Exallievi

Primo incontro del percorso Community Lab – Casale Monferrato

Nel pomeriggio di venerdì 11 Dicembre , tramite un collegamento online, si è svolto il primo incontro del percorso di Community Lab, condotto dall’équipe educativa del don Bosco, l’Istituto salesiano di Casale Monferrato.

Tramite le parole di Simona Dametto, educatrice, raccontiamo l’appuntamento:

Famiglia, sogno, casa, ascolto… E poi accoglienza, crescita, felicità, appartenenza, possibilità. Sono le parole chiave belle e significative emerse nel primo incontro-confronto on line che ha inaugurato il percorso formativo relativo al progetto “Labs to learn”, al quale partecipa il “Don Bosco” di Casale.

L’équipe che ha approfittato della proficua occasione formativa, gestita e coordinata sapientemente da Veronica Iotti, Emanuele Fusi e Martina Bacci, è composta dal direttore dell’Opera Salesiana don Marco Durando e da educatori ed animatori appartenenti a diverse generazioni e gruppi, circostanza che ha contribuito alla ricchezza dello scambio e della condivisione.

“Una parola che racconti la mia esperienza nella nostra casa salesiana”: questo la prima suggestione suggerita per avviare una riflessione personale e di gruppo attraverso una rilettura del proprio vissuto. Ciascuno ha liberamente offerto agli altri il proprio contributo, dal quale sono emerse le parole chiave che definiscono non solo un ambiente, una struttura, ma soprattutto uno stile, un’esperienza, la possibilità di sperimentarsi, di crescere, di educarsi a scelte di vita importanti, solide, concrete.

Una valorizzazione generale del positivo, apprezzabile e motivante, non ha però impedito di soffermarsi anche su nodi, difficoltà, fatiche… E, sulla scorta del secondo stimolo “Quale domanda/problema vi ponete?” ecco emergere aspetti della situazione presente che indubbiamente suscitano interrogativi, pongono questioni, invitano ad un’ulteriore riflessione, volta a comprendere la complessità del presente, ad accettare la sfida del “rimanere” e ad allenare fantasia e risorse per progettare un futuro possibile.

Come appassionare i ragazzi all’Oratorio? Cosa offrire loro perché riscoprano il calore di una casa che accoglie, di persone che ascoltano, di un ambiente che li sappia rende protagonisti…? Come il Covid e questa emergenza sanitaria sta modificando l’Oratorio?

In poche parole: cosa farebbe don Bosco, qui ed ora, per far sentire la sua presenza e vicinanza alle giovani generazioni? Come accompagnare, sostenere, educare oggi? Da ultima, ma non meno importante, una provocazione che riguarda tutti coloro che si sentono impegnati in ambito educativo: perché si fatica a sentire il bisogno di formarsi…?

Ma oggi siamo qui per questo, e vogliamo continuare su questa strada, per confrontarci, riflettere, immaginare ciò che ancora non c’è… proprio come farebbe don Bosco. Ci lasciamo con un piccolo compito a casa: raccontare un episodio significativo nel quale ci sembra di aver educato qualcuno. Alla prossima… e buon cammino!

 

Simona Dametto, educatrice