La messa di fine anno dell’Agnelli

Si è svolto il tradizionale appuntamento della celebrazione della messa di fine anno con i ragazzi dell’Istituto Internazionale E. Agnelli.

 

Nonni ex Fiat e nipotini al Mirafiori Baby Park

Si segnala l’articolo pubblicato dal quotidiano online TorinoOggi.it circa il progetto, ispirato al film di Stefano Di Polito “Mirafiori Lunapark“, dell’Oratorio Agnelli di Torino, che sarà inaugurato Domenica 10 giugno 2018.

Dalla fabbrica ai giochi: nonni ex Fiat e nipotini al Mirafiori Baby Park

Un anziano e un bambino si tengono per mano. Poi il piccolo si stacca e corre verso uno scivolo, si arrampica, salta, gioca. E nel frattempo il nonno lo osserva, vedendo in lui il futuro, forse con un pizzico di nostalgia per quei sogni vissuti in gioventù, edificanti per il domani di chi lentamente diventerà uomo.

E’ tutto pronto per il taglio del nastro. Dopo l’annuncio lo scorso inverno, finalmente il Mirafiori Baby Park sarà inaugurato domenica 10 giugno all’Oratorio Agnelli dal parroco don Gianmarco Pernice con il regista cui tutto si è ispirato, Stefano Di Polito.

In occasione dell’ottantesimo anniversario dell’opera salesiana “Edoardo Agnelli”, è nato infatti il desiderio realizzare un’area giochi per bambini su richiesta di molte giovani famiglie che frequentano da tempo quegli spazi.

Il disegno è ispirato alla fabbrica, in onore dei tanti nonni che hanno lavorato per tutta la vita negli stabilimenti Fiat e che ora trascorrono i pomeriggi con i nipoti nei luoghi di Don Bosco.

Una vera missione, quella dell’oratorio: prendersi cura dei giovani, accompagnandoli nella crescita attraverso l’istruzione e il divertimento.

Se prima, infatti, le energie venivano spese soprattutto per gli allievi della scuola media e superiore, con la creazione di campi sportivi per partite e tornei, adesso si guarda ai bambini più piccoli, offrendo dei giochi speciali, adatti alla loro età.

Grazie alle generose offerte spontanee delle famiglie abbiamo messo da parte i soldi per realizzare l’opera in meno di un anno”, spiega il parroco, don Gianmarco Pernice. “I genitori e i nonni cercano sempre di più luoghi protetti e familiari grazie ai quali far crescere i propri figli e nipoti. Nel nostro cortile ci sono tutti, dai più piccoli ai più grandi, e i valori umani e cristiani passano di generazione in generazione. È una crescita comunitaria: il più grande aiuta il più piccolo e insieme si raggiungono gli obiettivi della vita. In questi giorni abbiamo già aperto l’area e moltissimi bimbi si sono cimentati in arrampicate, scivolate e storie fantasiose. I grandi rispettano l’area riservata, ma ogni tanto li vanno a trovare per giocare con loro”.

L’idea ha tratto ispirazione dal film Mirafiori Lunapark del regista torinese Stefano Di Polito, realizzato nel 2014, con la partecipazione di grandi attori quali Alessandro Haber, Antonio Catania e Giorgio Colangeli. Un’opera che, con sguardo nostalgico, affronta il passaggio dall’età industriale a quella post industriale, dipingendone i cambiamenti urbanistici e sociali.

È bellissimo che il desiderio nutrito dai protagonisti del film sia diventato realtà”, commenta Di Polito. “Lì sognavano di creare un luna park dentro la fabbrica abbandonata, oggi questo si manifesta in uno dei luoghi da me frequentato in gioventù, a ridosso dei quartieri operai. È un’opera che segna un importante passaggio generazionale e permette di tramandare la memoria del nostro passato. Mi sento molto onorato per essere stato coinvolto, e ringrazio i salesiani, la disponibilità degli abitanti di Mirafiori e Lingotto, e di tutti coloro che hanno creduto nel progetto”.

L’inaugurazione del Mirafiori Baby Park avverrà in concomitanza con l’apertura della stagione estiva dell’oratorio, dalle ore 16.30, in via Paolo Sarpi 117.

Gli operai Fiat – spiega Di Polito – per indicare il lavoro in fabbrica usavano l’espressione ‘la giostra’, che era un modo per esorcizzare la fatica con l’idea di divertimento. Per questo mi piace che sia un parco giochi a dare continuità a ciò che i nonni hanno costruito nella loro vita“.

 

Agri-modellismo con la Scuola Media di Lombriasco

Il gruppo di agrimodellismo della Scuola Media Salesiana Lombriasco ha partecipato, domenica 27 maggio, alla rassegna organizzata presso il salone polivalente di Villafranca Piemonte con la realizzazione di una presentazione di ambiente agrario. Alla rassegna di modellismo sono stati presenti alcuni dei 15 ragazzi che lungo l’anno hanno preso parte all’attività del gruppo presente presso la scuola media.

Prossimo appuntamento, Domenica 1 Luglio 2018, a scuola, per la Festa del Po con esposizione aperta al pubblico e da realizzare nei porticati della scuola.
Le iniziative sono organizzate con il gruppo dei bruderini che coltiva la passione per il modellismo agrario.

“La città di Don Bosco”, una passeggiata nei luoghi dove Don Bosco viveva le sue giornate attivissime

Si segnala l’articolo contenuto nel nº 10 della “Vita Diocesana Pinerolese” a cura di Luca Reteuna circa la visita del Rettor Maggiore a Torino per il 150º Anniversario della Basilica Maria Ausiliatrice:

 

Presentato a Torino il libro “La città di Don Bosco” in occasione dei 150 anni della Basilica di Maria Ausiliatrice
Vocazioni: ottimista il rettor maggiore salesiano

A VALDOCCO DICONO che arriva ancora della posta con su scritto semplicemente “Don Bosco, Torino”, probabilmente perché i Salesiani sono presenti in 132 Paesi e tutti sanno dov’è la città del santo, che diceva: «Camminate coi piedi per terra e col cuore abitate in cielo».

Un secolo e mezzo fa, in questa città, capitale per il tempo di un sogno troppo grande, si inaugurava la basilica di Maria Ausiliatrice e Don Àngel Fernández Artime, il Rettor Maggiore, che oggi guida circa quindicimila confratelli nel mondo, è venuto a Torino per l’occasione, presentando il libro (che non viene venduto, ma solo donato) “La città di Don Bosco”, una passeggiata nei luoghi dove il più famoso dei santi sociali viveva le sue giornate attivissime.

Si tratta di un testo fotografico e non a caso, perché il protagonista è il primo santo della storia ad essere stato ripreso da un’antenata ingombrante e complessa delle nostre moderne reflex (il numero di immagini d’epoca che lo ritraggono, sono soltanto inferiori a quelle di Vittorio Emanuele II e Garibaldi). Nonostante sia sugli altari dal 1934, per tutti è sempre semplicemente Don Bosco, per la sua grande umiltà ed enorme sensibilità, che gli faceva dire «Io ho sempre avuto bisogno di tutti» o che lo faceva arrampicare in cima ad una incerta impalcatura ottocentesca, per consolare un ragazzino in lacrime su un tetto, perché non riusciva a portare su tutti i mattoni che doveva.

In un periodo di seminari semi-vuoti e tenuto conto della prevista chiusura del noviziato di Monte Oliveto, sembrerebbe che anche i Salesiani stiano vivendo un periodo di carestia vocazionale, ma il Rettor Maggiore ci ha smentito con la sua garbata fermezza: «La nostra decisione di lasciare Pinerolo – ha affermato – dopo il dialogo anche con sua eccellenza il vescovo, non è per mancanza di vocazioni: vogliamo spostare il noviziato in un posto che oggi per noi è molto significativo, che è il Colle Don Bosco, che sono i Becchi. I novizi continuano ad esserci. Abbiamo lì quelli provenienti da una parte d’Italia e d’Europa e a Genzano quanti arrivano da un’altra parte e in tutta
l’Europa abbiamo quattro noviziati. In tutto il mondo, in tutti gli anni riceviamo un grande dono del Signore: più di quattrocentocinquanta novizi. Qui in Italia, come in gran parte dell’Europa, la realtà è più povera e sarebbe bellissimo averne di più, però in tutte le ispettorie ne abbiamo tre, quattro, cinque. Lavoriamo per una grande speranza con serenità e per questo crediamo che sarà un posto bellissimo per il noviziato, perché i novizi avranno la possibilità di vivere dove è nato Don Bosco e anche accogliere i tanti che vengono. Questa è un po’ l’intenzione. Ci dispiace per Pinerolo, è vero, però oggi c’è posto al Colle don Bosco, che è un luogo bellissimo per il noviziato, un posto che parla per se stesso».

 

Concorso nazionale “Io non discrimino…cerco di discernere”

“Vis” in latino significa “forza” e di forza d’animo ne serve davvero molta per portare avanti i progetti che l’acronimo V.I.S. (il servizio di Volontariato Internazionale per lo Sviluppo) promuove nel mondo. La sua opera è orientata al sostegno delle missioni e allo sviluppo delle comunità in condizioni di povertà, svantaggio e disagio. Al contempo, però, cerca di sensibilizzare al problema dei diritti umani, attraverso iniziative capaci di rendere soprattutto i giovani più consapevoli, coinvolti e attivi rispetto al cambiamento del mondo contemporaneo.

In questo contesto si colloca il concorso nazionale, promosso dal VIS e dal Miur, “Io non discrimino…cerco di discernere” rivolto alle scuole secondarie di primo e secondo grado. Obiettivo della proposta: promuovere la cultura dell’accoglienza e del rispetto “dell’altro”, lontano da ogni forma di discriminazione, attraverso un percorso di approfondimento del fenomeno migratorio.

Oltre un centinaio gli istituti aderenti, fra questi anche il Cnos-fap “Rebaudengo” di Torino ha partecipato con quattro classi del settore elettrico e auto. Con l’aiuto dei formatori gli studenti hanno analizzato il materiale del kit didattico messo a disposizione dal VIS e visto con i propri occhi, grazie a video, testimonianze ed un innovativo dispositivo di realtà aumentata, l’esperienza della migrazione. Si è proceduto per piccoli passi, individuando le cause e gli stimoli che originano il fenomeno, le speranze che lo animano, le difficoltà del viaggio e quelle, spesso maggiori, dell’approdo.

Quest’esperienza ha offerto ai ragazzi l’opportunità di documentarsi e di sfatare certi “luoghi comuni” che spesso vengono venduti come verità assolute. Si sono emozionati, stupiti, impressionati e, talvolta, anche commossi ed è proprio dalle loro emozioni che sono partiti la realizzazione del prodotto finale: un breve video ispirato ai principi di confronto e di scambio. Novanta secondi in cui hanno chiuso gli occhi e provato a calarsi nei panni di un ragazzo qualsiasi, costretto a lasciare il proprio paese, tra dubi, incertezze, paure, ma spinto da un’unica grande forza: la speranza. E, a detta della Commissione selezionatrice formata da membri del Miur e del VIS, il risultato finale è stato apprezzato, tanto che i ragazzi del “Reba” si sono meritati una menzione speciale per il particolare impegno e l’efficacia descrittiva del lavoro realizzato. Un titolo che vale quanto una vittoria perché, classifica a parte, è la conferma di settimane di duro lavoro e di un messaggio di solidarietà colto, elaborato e condiviso.

(Articolo a cura di Eleonora Robuschi)

 

2/06: tutti in passerella con “La Stoffa dell’amore” in Largo Saluzzo

Sabato 2 Giugno, alle ore 22.30, in Largo Saluzzo, arriva un’iniziativa che strizza l’occhio all’estate e alla movida giovanile che popola San Salvario: “La Stoffa dell’Amore”, una sfilata di moda, inserita nelle attività salesiane della Movida Spirituale, pensata e voluta da Don Mauro Mergola, parroco salesiano della Parrocchia SS. Pietro e Paolo, in collaborazione con l’associazione Turris Eburnea, realtà che da anni si sperimenta con audacia mediante l’utilizzo del linguaggio della moda e dell’eleganza, organizzando incontri pubblici rivolti a ragazzi e ragazze finalizzati alla creazione di un confronto originale e creativo intorno a tematiche come l’amore, la donna, il linguaggio del corpo e le relazioni tra i giovani. La Stoffa dell’Amore – spiega Don Mauro Mergola – sarà un evento importante di condivisione e di  divertimento che abbiamo organizzato come Parrocchia, insieme a Turris Eburnia, associazione che è nata proprio qui in San Salvario nel 1941, per volere di Don Michele Peyron, l’allora vice parroco alla Chiesa Sacro Cuore di Maria.”

“La Stoffa dell’amore”

Sabato 2 Giugno 2018
Largo Saluzzo

Uno spettacolo di “moda controcorrente”, dunque, che intreccerà abiti da sogno, musica e intrattenimento. Qui ragazzi e ragazze potranno confrontarsi, alternando dialogo e gioco, infatti “durante la serata – continua don Mauro – i giovani dell’associazione sensibilizzeranno con delle testimonianze i coetanei della movida sul tema dell’amore, sulla sua scoperta, sul senso del pudore, sul rispetto di sé e dell’altro, attraverso la condivisione di un progetto di vita, in linea con il progetto di don Peyron. L’amore è una cosa bella, importante, che richiede capacità di progetto, responsabilità, custodia e dono di sé. Perché – conclude il parroco salesiano – il corpo non è un oggetto, ma espressione della persona inserita in un progetto più grande, quale quello della vocazione al matrimonio.”

L’iniziativa di moda si inserisce nell’ambito delle consuete attività della Movida Spirituale al sabato sera davanti alla Chiesa di Santi Pietro e Paolo in largo Saluzzo, momento che permette di accogliere molti giovani in uno dei luoghi di aggregazione privilegiati della vita notturna della città di Torino, attraverso incontri e colloqui affiancati da momenti di preghiera, opere di sensibilizzazione ed educazione civica e ambientale.

Maggiori Info su DonBoscoSanSalvario.it

 

Festa di Primavera a Muzzano con la consegna degli attestati di qualifica del Cnos-FAP

Come ogni anno il termine dell’anno formativo al Cnos-Fap di Muzzano, il Centro di Formazione Salesiano nella Valle Elvo, è occasione di festa e momento per “ritornare” sui momenti più importanti dell’anno che allievi e formatori hanno trascorso insieme tra lezioni teoriche, esperienze pratiche in laboratorio, visite tecniche, stage e progetti didattici oltre che occasione per riaccogliere gli allievi che l’anno precedente hanno terminato il loro percorso formativo conseguendo loro l’attestato di qualifica o la certificazione finale.

Il Direttore dell’Opera Salesiana, Don Genesio Tarasco, accogliendo gli allievi e le loro famiglie insieme a quanti hanno fatto ritorno al Centro della Valle Elvo per ritirare l’attestato di qualifica ha voluto esprimere il suo compiacimento per le attività svolte nel Centro di Formazione Professionale che bene rappresentano lo stile salesiano e la vocazione salesiana di crescere i giovani accompagnandoli ad essere, secondo il sogno di Don Bosco, “buoni cristiani e onesti cittadini”.

Insieme a lui il Direttore del Centro di Formazione di Vigliano e di Muzzano Roberto Battistella, ha voluto ricordare ai neo qualificati ma anche ai ragazzi che ancora la qualifica devono raggiungere l’importanza della formazione continua sottolineando anche come la “Casa di Don Bosco” che li accolti in questi anni sarà sempre luogo pronto a riaccoglierli nel percorso della loro vita professionale e personale.

La serata è proseguita fluida tra filmati dell’anno appena concluso, quelli degli anni precedenti per “celebrare” i giovani neo qualificati e quelli dei recenti concorsi nazionali del settore Energia di tutta la Federazione CNOS FAP tenutisi proprio a Muzzano la scorsa settimana intervallati dalle coreografie proposte dalla ragazze del corso per acconciatori.

Momento finale è stata la presentazione del progetto 2018. Alla presenza di Domenico Cipolat, referente provinciale di Libera, è stato presentato uno stralcio dello spettacolo teatrale che i ragazzi e le ragazze hanno realizzato sul tema della legalità inscenando un vero e proprio processo alla mafia con testimonianze e interrogatori dimostrando come la Formazione Professionale non solo sia in grado di fornire solide basi per confrontarsi con il mondo del lavoro ma sia capace anche di accompagnare i giovani che la scelgono in percorsi culturali ambiziosi.

Lungo tutto l’anno infatti i ragazzi hanno acquisito informazioni, testimonianze, si sono cimentati in ricerche che hanno prodotto una grande quantità di materiale che ha consentito la realizzazione di una sceneggiatura che ha riscosso grandi apprezzamenti e che ha già ripagato i giovani studenti oltre che con attestati di stima anche con un viaggio premio a Roma. Proprio durante la serata sono stati conferiti ai cinquanta partecipanti al viaggio gli attestati provenienti direttamente dalla Camera dei Deputati a ricordo del loro passaggio neiluoghi simbolo delle nostre istituzioni repubblicane.

Protagonisti della serata sono stati soprattutto i ragazzi che hanno ricevuto gli attestati al termine dei percorsi formativi dello scorso anno.

Hanno ricevuto la Qualifica Professionale di Operatore del Benessere Acconciatore: Alberti Manuel,
Bertocco Benedetta, Chiaverina Laura, Dervishi Sarah, Di Donato Priscilla, Givonetti Alessandra, Guariento Rebecca, Lunardi Linda, Morelli Nicole, Munaretto Giulia, Negro Pet Alice, Pezzin Giulia, Pracca Martina, Rusu Daiana Iuliana, Saggia Giorgia, Schiavone Rosa, Toninello Elisa.

Gli allievi che hanno conseguito la Qualifica Professionale in Operatore di Impianti Termidraulici sono stati: Bertinetti Andrea, Boukssim Ayoub, Cozza Italo, Delfino Domenico Nico, Di Francesco Samuel, Fina’
Daniele, Maffeo Nicholas, Muscas Gabriele, Perone Daniel, Romano Simone, Rosazza Alessio, Rusta Gabriele, Toeschi Mattia.

Hanno frequentato il corso Accompagnamento alla Scelta Professionale con indirizzo Carrozzeria conseguendo la Certificazione di Frequenza con Profitto gli allievi: Baratella Lorenzo, Bono Antonino, Caballero Jose Alberto, Condercuri Giuseppe, Ferrari Matteo, Khallafi Mohamed, Lechqer Youssef, Pozzo Andrea, Ragba Ilias, Toppi Gabriele, Viero Stefano.

La serata si è conclusa con il ricco buffet preparato dai formatori del Centro Muzzanese che ha consentito di
vivere quello spirito di famiglia tanto caro al mondo salesiano.

(Articolo a cura di Stefano Ceffa, Coordinatore Centro di Muzzano)

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Si segnala la notizia elaborata dalla redazione de “Il Biellese” del 25/05/2018 a firma di Donata Belossi:

GLI ALLIEVI DEL CNOS FAP

Trovare lavoro con la formazione
La festa per la consegna degli attestati a Muzzano

Trovare lavoro al termine del ciclo scolastico ormai è un’impresa che mette ansia ai ragazzi e alle famiglie, ma la scelta dell’indirizzo, al termine della terza media, può facilitare il futuro passaggio scuola-lavoro. Lo dimostra il Centro di Formazione salesiano, Cnos Fap di Muzzano, che vanta un record di ex alunni occupati in tempi record. E’ stato il direttore del Cnos di Vigliano e di Muzzano Roberto Battistella a ricordarlo nella tradizionale festa di fine a Muzzano. «La Casa di Don Bosco» ha detto il professore agli studenti «sarà sempre un luogo pronto a riaccogliervi nel percorso della vostra vita professionale e personale. La formazione continua è essenziale». Prima della consegna degli attestati i docenti hanno riproposto ai genitori i momenti più importanti dell’anno: lezioni teoriche, esperienze pratiche in laboratorio, visite tecniche, stage e progetti didattici, viaggi e premiazioni. Soddisfatto il direttore dell’Opera Salesiana don Genesio Tarasco: «La scelta dei programmi e della didattica bene rappresentano la vocazione salesiana di crescere i giovani accompagnandoli ad essere, secondo il sogno di Don Bosco, buoni cristiani e onesti cittadini». Protagonisti della serata i ragazzi che hanno ricevuto gli attestati al termine dei percorsi formativi. Qualifica Professionale di Operatore del Benessere Acconciatore: Manuel Alberti, Benedetta Bertocco, Laura Chiaverina, Sarah Dervishi, Priscilla Di Donato, Alessandra Givonetti, Rebecca Guariento, Linda Lunardi, Nicole Morelli, Giulia Munaretto, Alice Negro Pet, Giulia Pezzin, Martina Pracca, Daiana Iuliana Rusu, Giorgia Saggia, Rosa Schiavone, Elisa Toninello. Qualifica Professionale in Operatore di Impianti Termoidraulici: Andrea Bertinetti, Ayoub Boukssim, Italo Cozza, Domenico Nico Delfino, Samuel Di Francesco, Daniele Finà, Nicholas Maffeo, Gabriele Muscas, Daniel Perone, Simone Roman, Alessio Rosazza, Gabriele Rusta, Mattia Toeschi. Accompagnamento alla Scelta Professionale con indirizzo Carrozzeria conseguendo la Certificazione di Frequenza con profitto gli allievi: Lorenzo Baratella, Antonino Bono, Jose Alberto Caballero, Giuseppe Condercuri, Matteo Ferrari, Mohamed Khallafi, Youssef Lechqer, Andrea Pozzo, Ilias Ragba, Gabriele Toppi, Stefano Viero.

Incontri informativi dai Salesiani di Lombriasco

Presso l’Istituto Agrario di Lombriasco, Via San Giovanni Bosco 7, avrà luogo una serie di incontri tecnico-informativi per aziende agricole e tecnici del settore:

“Utilizzo della zeolite in agricoltura convenzionale e biologica”

Martedì 22 Maggio 2018 ore 14.00

Lo sportello informativo OATA Liberi Professionisti di Lombriasco organizza per martedì 22/05/2018 una riunione informativa su: “Utilizzo della zeolite in agricoltura convenzionale e biologica”.
Relatore dell’incontro: Dott. Raffaele Mana.
Programma:

  • ore 14.00 Introduzione ai lavori
  • ore 15.00 Cenni tecnici sull’utilizzo della zeolite ore 16.00 Visita in campo su prove sperimentaliDurata: 4 ore
    Partecipanti previsti (tipologia e numero): 20 tecnici e aziende agricole

Progetto di cooperazione di piccole aziende per soia ad utilizzo diretto

Sabato 26 Maggio 2018 ore 11.00
Incontro pubblico per la presentazione del progetto

Durante l’incontro, sarà affrontata la difficoltà da parte delle piccole aziende di approvvigionarsi di proteine vegetali non contaminate da ogm e per un pronto utilizzo aziendale.

Per informazioni e prenotazioni: aziendaagraria@salesianilombriasco.it

“Coltiviamo la Diversità in Piemonte”

Sabato 26 Maggio 2018 ore 14.30

Asci Piemonte, in collaborazione con l’Istituto Agrario di Lombriasco, invitano a una giornata per la valorizzazione dell’agricoltura contadina e la conoscenza e la comparazione tra varietà di grani teneri antichi in campo e sulla tavola, consapevoli che la biodiversità agricola va coltivata in campo.

  • ore 14,30 accoglienza
  • ore 15,00 visita del campo catalogo con tredici parcelle di grani teneri antichi
  • ore 16,00 panificazione comparata tra: farro monococco, serena, mentana, villa glori, gentilrosso, verna, andriolo. Lievitazione naturale con pasta madre.

Si prega di comunicare la partecipazione all’indirizzo mail: infoascipiemonte@gmail.com

 

New York, Dubai, Tenerife, Bruxelles: gli studenti del Don Bosco fanno esperienza del mondo.

Si moltiplicano i progetti internazionali all’istituto salesiano.

Tutto è cominciato nel lontano 1996, quando il Don Bosco Borgomanero decise di aprire una nuova scuola, accanto al glorioso e consolidato Liceo Classico: il Liceo Linguistico Europeo. Fu subito chiaro che l’intenzione del Don Bosco era offrire ai propri studenti la possibilità di proiettarsi, fin dagli anni liceali, verso una dimensione europea e internazionale: la dimensione dove sempre di più, oggi e nei prossimi anni, si gioca il futuro  lavorativo e non solo dei nostri giovani.

La proiezione internazionale del Don Bosco si è consolidata e arricchita nel corso degli anni, regolarizzando le attività di scambio con scuole tedesche, spagnole, inglesi, polacche, finlandesi, aderendo anche a programmi internazionali come l’Erasmus Plus e, dallo scorso anno, collaborando con l’Associazione Diplomatici. Quest’anno alcuni allievi del Don Bosco sono volati prima a Dubai e poi a New York per simulare il funzionamento degli organi delle Nazioni Unite, insieme a studenti provenienti da tutto il mondo. La Prima Classico è volata invece a Tenerife per gemellarsi con i coetanei di un istituto salesiano spagnolo, che hanno poi ospitato successivamente a Borgomanero.

La classe quarta del Liceo Economico Sociale si è recata in Finlandia, nella cittadina di Kitee. Alcuni studenti si sono recati a Bruxelles, per conoscere più da vicino il funzionamento delle istituzioni dell’Unione Europea, mentre altri si sono recati a Roma per osservare e simulare i meccanismi istituzionali della nostra Repubblica, proprio nel momento di formazione di un nuovo governo, all’interno del progetto Democray. La classe Terza del Liceo Economico Sociale si è invece recata in viaggio d’Istruzione a Praga, nell’ambito di un percorso formativo sul tema delle persecuzioni razziali del ventesimo secolo visitando anche l’ex campo di concentramento di Terezin.

La professoressa Maria Rosa Di Blasi, referente dei progetti internazionali, sottolinea la valenza formativa di queste esperienze: “Si tratta di esperienze di alternanza scuola-lavoro, in un contesto internazionale, dove si comunica in lingua inglese e si affinano le competenze trasversali di relazione, mediazione e lavoro collettivo. Aiuta inoltre a formare negli studenti una coscienza critica sui grandi temi caldi della geopolitica internazionale e a riflettere sui valori sociali del rispetto, della sostenibilità, della buona politica. Senza dimenticare la formazione nella prospettiva di possibili carriere internazionali in ambito diplomatico”.
Da Borgomanero, al mondo.

(Articolo a cura di Matteo Leonardi
del Collegio “Don Bosco” di Borgomanero)

Studente del Cnos-Fap di Saluzzo primo nel XII concorso nazionale turistico alberghiero

Studente del Cnos Fap di Saluzzo primo nel XII concorso nazionale turistico alberghiero
Le sue ricette hanno convinto tutti

“Dal 15 al 18 maggio si è svolto al centro Cnos Fap di Roma “Borgo Ragazzi” il concorso nazionale dei “capolavori” del settore turistico alberghiero del CNOS Fap Nazionale, dove erano coinvolti 10 centri di formazione professionale d’Italia. Il tema del concorso di quest’anno era lo “street food”: i ragazzi dovevano presentare due prodotti salati e uno dolce, studiati ed ideati durante l’anno formativo in corso. La preparazione del concorrente inizia già a settembre ed è frutto di varie sperimentazioni nei nostri laboratori. La gara si svolgeva in tre giornate: il primo giorno era prevista una prova teorica; il secondo giorno, con un lavoro a squadre, i concorrenti dovevano proporre un menù completo (dall’antipasto al dolce) con un budget di 25 euro; il terzo giorno hanno presentato i tre prodotti (due prodotti salati e un dolce) ideati nelle proprie sedi durante l’anno formativo in corso e preparati per l’occasione. La somma dei punteggi delle varie prove ha visto Samuele Moine, allievo della classe 3° Panettieri/Pasticceri del centro Cnos-Fap di Saluzzo, salire sul podio più alto vincendo la prova a squadre, la prova a tema (le tre ricette) ed il XII Concorso Nazionale turistico alberghiero nel suo complesso.

Samuele Moine ha presentato, insieme al suo formatore di riferimento, Riccardo Vottero, le seguenti ricette:

– “Il triangolo del Piemonte“: focaccia con farina macinata a pietra, salsiccia di Bra, porro di Cervere e fontina d’alpeggio;
– “a spasso nelle nostre vallate“: bicchiere di polenta integrale con fonduta di toma e timo e cervo al civet;
– “Il primo incontro non si scorda mai“: Mousse di “persi pien” rivisto in chiave moderna.

Nel 2016 il Concorso Nazionale dei Capolavori del settore turistico/alberghiero si svolse nella sede del Cnos-Fap di Savigliano.

(Articolo tratto dall’edizione del 22/05/2018 di TargatoCN.it,
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)