Il designer Chris Bangle con i ragazzi del Cfp braidese

Si pubblica, qui di seguito, l’articolo apparso nell’edizione cartacea del 31 maggio 2018 del quotidiano “Gazzetta di Alba” sull’incontro del celebre designer Chris Bangle, che si è raccontato davanti agli sguardi attenti degli studenti che frequentano il Centro di Formazione Professionale di Bra:

 

 

I ragazzi del Cfp salesiano hanno incontrato il noto designer Chris Bangle

SCUOLE
È noto a tutti per le grandi panchine sparse nei paesi di Langa e Roero. Ma nella sua vita professionale Chris Bangle, cittadino americano oggi residente a Clavesana, è stato un noto designer del gruppo automobilistico Bmw. La scorsa settimana ha incontrato un’ampia rappresentanza di studenti del centro di formazione professionale dei Salesiani di Bra, con i quali ha instaurato un vivace dialogo.

Raccontando la sua esperienza professionale, ha trasmesso questo messaggio ai giovani: «Ragazzi
dovete avere dei sogni, ma anche la volontà di realizzarli. Il futuro è vostro, vi appartiene, ma lo dovete
costruire».

Cumiana: 150, la gallina canta!

Ha riscosso un notevole successo di pubblico e risate, l’atto unico “150 la gallina canta” di Achille Campanile realizzato dai ragazzi del laboratorio di teatro della Scuola Don Bosco Cumiana.

Gli studenti che hanno seguito l’attività laboratoriale, quest’anno sono stati guidati da due registi di eccezione: il professor Stefano Bortolozzo e la  signora Daniela Durando.

Lo spettacolo è stata l’occasione per salutarsi con il tradizionale appuntamento della festa di fine anno.

La Festa di Fine anno della Scuola Media Lombriasco

Si è svolta, Venerdì 25 Maggio 2018 alle ore 19,  la prima edizione della festa di fine anno scolastico organizzata dai ragazzi di terza media per e con i loro compagni.
La serata nel cortile centrale della scuola, davanti al “castello”, ha visto momenti di gioco, di animazione musicale, un ricco buffet e l’elezione “del re e della reginetta”. Ogni classe è stata invitata a contraddistinguersi per un diverso colore nell’abbigliamento, mentre gli insegnanti dovevano portare un indumento a pois.
Dopo le ore 21, l’arrivo dei genitori ha visto il loro coinvolgimento per la parte conclusiva della serata accolta con entusiasmo e soddisfazione come una bella novità.
Mercoledì 30 maggio il tradizionale appuntamento con lo Spettacolo teatrale Finale del laboratorio teatrale, in scena quest’anno con “IL RE LEONE” liberamente ispirato all’omonima storia della Walt Disney, riempiendo come sempre i quasi 300 posti del teatro fra applausi, risate e un senso di gratitudine per l’anno trascorso insieme. Il teatro come occasione educativa, la musica e la danza come ingredienti di una serata che riassume un percorso articolato attraverso la proposta delle materie facoltative nella scuola secondaria di primo grado. Tutto per dire GRAZIE!
Sabato 9 giugno l’anno scolastico culminerà per tutti nel pellegrinaggio annuale al Colle don Bosco.

Alcune foto della Festa di Fine Anno della Scuola Media di Lombriasco:

Don Ángel Artime per le strade di San Salvario: le impressioni della gente

La Parrocchia Santi Pietro e Paolo di Torino ha realizzato un video-racconto con le impressioni di tutti coloro che si sono riversati per le strade del quartiere San Salvario e del Parco Valentino per rivolgere il proprio benvenuto e conoscere personalmente il Rettor Maggiore, Don Angel Artime. Ecco com’è andata:

La messa di fine anno dell’Agnelli

Si è svolto il tradizionale appuntamento della celebrazione della messa di fine anno con i ragazzi dell’Istituto Internazionale E. Agnelli.

 

Nonni ex Fiat e nipotini al Mirafiori Baby Park

Si segnala l’articolo pubblicato dal quotidiano online TorinoOggi.it circa il progetto, ispirato al film di Stefano Di Polito “Mirafiori Lunapark“, dell’Oratorio Agnelli di Torino, che sarà inaugurato Domenica 10 giugno 2018.

Dalla fabbrica ai giochi: nonni ex Fiat e nipotini al Mirafiori Baby Park

Un anziano e un bambino si tengono per mano. Poi il piccolo si stacca e corre verso uno scivolo, si arrampica, salta, gioca. E nel frattempo il nonno lo osserva, vedendo in lui il futuro, forse con un pizzico di nostalgia per quei sogni vissuti in gioventù, edificanti per il domani di chi lentamente diventerà uomo.

E’ tutto pronto per il taglio del nastro. Dopo l’annuncio lo scorso inverno, finalmente il Mirafiori Baby Park sarà inaugurato domenica 10 giugno all’Oratorio Agnelli dal parroco don Gianmarco Pernice con il regista cui tutto si è ispirato, Stefano Di Polito.

In occasione dell’ottantesimo anniversario dell’opera salesiana “Edoardo Agnelli”, è nato infatti il desiderio realizzare un’area giochi per bambini su richiesta di molte giovani famiglie che frequentano da tempo quegli spazi.

Il disegno è ispirato alla fabbrica, in onore dei tanti nonni che hanno lavorato per tutta la vita negli stabilimenti Fiat e che ora trascorrono i pomeriggi con i nipoti nei luoghi di Don Bosco.

Una vera missione, quella dell’oratorio: prendersi cura dei giovani, accompagnandoli nella crescita attraverso l’istruzione e il divertimento.

Se prima, infatti, le energie venivano spese soprattutto per gli allievi della scuola media e superiore, con la creazione di campi sportivi per partite e tornei, adesso si guarda ai bambini più piccoli, offrendo dei giochi speciali, adatti alla loro età.

Grazie alle generose offerte spontanee delle famiglie abbiamo messo da parte i soldi per realizzare l’opera in meno di un anno”, spiega il parroco, don Gianmarco Pernice. “I genitori e i nonni cercano sempre di più luoghi protetti e familiari grazie ai quali far crescere i propri figli e nipoti. Nel nostro cortile ci sono tutti, dai più piccoli ai più grandi, e i valori umani e cristiani passano di generazione in generazione. È una crescita comunitaria: il più grande aiuta il più piccolo e insieme si raggiungono gli obiettivi della vita. In questi giorni abbiamo già aperto l’area e moltissimi bimbi si sono cimentati in arrampicate, scivolate e storie fantasiose. I grandi rispettano l’area riservata, ma ogni tanto li vanno a trovare per giocare con loro”.

L’idea ha tratto ispirazione dal film Mirafiori Lunapark del regista torinese Stefano Di Polito, realizzato nel 2014, con la partecipazione di grandi attori quali Alessandro Haber, Antonio Catania e Giorgio Colangeli. Un’opera che, con sguardo nostalgico, affronta il passaggio dall’età industriale a quella post industriale, dipingendone i cambiamenti urbanistici e sociali.

È bellissimo che il desiderio nutrito dai protagonisti del film sia diventato realtà”, commenta Di Polito. “Lì sognavano di creare un luna park dentro la fabbrica abbandonata, oggi questo si manifesta in uno dei luoghi da me frequentato in gioventù, a ridosso dei quartieri operai. È un’opera che segna un importante passaggio generazionale e permette di tramandare la memoria del nostro passato. Mi sento molto onorato per essere stato coinvolto, e ringrazio i salesiani, la disponibilità degli abitanti di Mirafiori e Lingotto, e di tutti coloro che hanno creduto nel progetto”.

L’inaugurazione del Mirafiori Baby Park avverrà in concomitanza con l’apertura della stagione estiva dell’oratorio, dalle ore 16.30, in via Paolo Sarpi 117.

Gli operai Fiat – spiega Di Polito – per indicare il lavoro in fabbrica usavano l’espressione ‘la giostra’, che era un modo per esorcizzare la fatica con l’idea di divertimento. Per questo mi piace che sia un parco giochi a dare continuità a ciò che i nonni hanno costruito nella loro vita“.

 

Agri-modellismo con la Scuola Media di Lombriasco

Il gruppo di agrimodellismo della Scuola Media Salesiana Lombriasco ha partecipato, domenica 27 maggio, alla rassegna organizzata presso il salone polivalente di Villafranca Piemonte con la realizzazione di una presentazione di ambiente agrario. Alla rassegna di modellismo sono stati presenti alcuni dei 15 ragazzi che lungo l’anno hanno preso parte all’attività del gruppo presente presso la scuola media.

Prossimo appuntamento, Domenica 1 Luglio 2018, a scuola, per la Festa del Po con esposizione aperta al pubblico e da realizzare nei porticati della scuola.
Le iniziative sono organizzate con il gruppo dei bruderini che coltiva la passione per il modellismo agrario.

“La città di Don Bosco”, una passeggiata nei luoghi dove Don Bosco viveva le sue giornate attivissime

Si segnala l’articolo contenuto nel nº 10 della “Vita Diocesana Pinerolese” a cura di Luca Reteuna circa la visita del Rettor Maggiore a Torino per il 150º Anniversario della Basilica Maria Ausiliatrice:

 

Presentato a Torino il libro “La città di Don Bosco” in occasione dei 150 anni della Basilica di Maria Ausiliatrice
Vocazioni: ottimista il rettor maggiore salesiano

A VALDOCCO DICONO che arriva ancora della posta con su scritto semplicemente “Don Bosco, Torino”, probabilmente perché i Salesiani sono presenti in 132 Paesi e tutti sanno dov’è la città del santo, che diceva: «Camminate coi piedi per terra e col cuore abitate in cielo».

Un secolo e mezzo fa, in questa città, capitale per il tempo di un sogno troppo grande, si inaugurava la basilica di Maria Ausiliatrice e Don Àngel Fernández Artime, il Rettor Maggiore, che oggi guida circa quindicimila confratelli nel mondo, è venuto a Torino per l’occasione, presentando il libro (che non viene venduto, ma solo donato) “La città di Don Bosco”, una passeggiata nei luoghi dove il più famoso dei santi sociali viveva le sue giornate attivissime.

Si tratta di un testo fotografico e non a caso, perché il protagonista è il primo santo della storia ad essere stato ripreso da un’antenata ingombrante e complessa delle nostre moderne reflex (il numero di immagini d’epoca che lo ritraggono, sono soltanto inferiori a quelle di Vittorio Emanuele II e Garibaldi). Nonostante sia sugli altari dal 1934, per tutti è sempre semplicemente Don Bosco, per la sua grande umiltà ed enorme sensibilità, che gli faceva dire «Io ho sempre avuto bisogno di tutti» o che lo faceva arrampicare in cima ad una incerta impalcatura ottocentesca, per consolare un ragazzino in lacrime su un tetto, perché non riusciva a portare su tutti i mattoni che doveva.

In un periodo di seminari semi-vuoti e tenuto conto della prevista chiusura del noviziato di Monte Oliveto, sembrerebbe che anche i Salesiani stiano vivendo un periodo di carestia vocazionale, ma il Rettor Maggiore ci ha smentito con la sua garbata fermezza: «La nostra decisione di lasciare Pinerolo – ha affermato – dopo il dialogo anche con sua eccellenza il vescovo, non è per mancanza di vocazioni: vogliamo spostare il noviziato in un posto che oggi per noi è molto significativo, che è il Colle Don Bosco, che sono i Becchi. I novizi continuano ad esserci. Abbiamo lì quelli provenienti da una parte d’Italia e d’Europa e a Genzano quanti arrivano da un’altra parte e in tutta
l’Europa abbiamo quattro noviziati. In tutto il mondo, in tutti gli anni riceviamo un grande dono del Signore: più di quattrocentocinquanta novizi. Qui in Italia, come in gran parte dell’Europa, la realtà è più povera e sarebbe bellissimo averne di più, però in tutte le ispettorie ne abbiamo tre, quattro, cinque. Lavoriamo per una grande speranza con serenità e per questo crediamo che sarà un posto bellissimo per il noviziato, perché i novizi avranno la possibilità di vivere dove è nato Don Bosco e anche accogliere i tanti che vengono. Questa è un po’ l’intenzione. Ci dispiace per Pinerolo, è vero, però oggi c’è posto al Colle don Bosco, che è un luogo bellissimo per il noviziato, un posto che parla per se stesso».

 

Concorso nazionale “Io non discrimino…cerco di discernere”

“Vis” in latino significa “forza” e di forza d’animo ne serve davvero molta per portare avanti i progetti che l’acronimo V.I.S. (il servizio di Volontariato Internazionale per lo Sviluppo) promuove nel mondo. La sua opera è orientata al sostegno delle missioni e allo sviluppo delle comunità in condizioni di povertà, svantaggio e disagio. Al contempo, però, cerca di sensibilizzare al problema dei diritti umani, attraverso iniziative capaci di rendere soprattutto i giovani più consapevoli, coinvolti e attivi rispetto al cambiamento del mondo contemporaneo.

In questo contesto si colloca il concorso nazionale, promosso dal VIS e dal Miur, “Io non discrimino…cerco di discernere” rivolto alle scuole secondarie di primo e secondo grado. Obiettivo della proposta: promuovere la cultura dell’accoglienza e del rispetto “dell’altro”, lontano da ogni forma di discriminazione, attraverso un percorso di approfondimento del fenomeno migratorio.

Oltre un centinaio gli istituti aderenti, fra questi anche il Cnos-fap “Rebaudengo” di Torino ha partecipato con quattro classi del settore elettrico e auto. Con l’aiuto dei formatori gli studenti hanno analizzato il materiale del kit didattico messo a disposizione dal VIS e visto con i propri occhi, grazie a video, testimonianze ed un innovativo dispositivo di realtà aumentata, l’esperienza della migrazione. Si è proceduto per piccoli passi, individuando le cause e gli stimoli che originano il fenomeno, le speranze che lo animano, le difficoltà del viaggio e quelle, spesso maggiori, dell’approdo.

Quest’esperienza ha offerto ai ragazzi l’opportunità di documentarsi e di sfatare certi “luoghi comuni” che spesso vengono venduti come verità assolute. Si sono emozionati, stupiti, impressionati e, talvolta, anche commossi ed è proprio dalle loro emozioni che sono partiti la realizzazione del prodotto finale: un breve video ispirato ai principi di confronto e di scambio. Novanta secondi in cui hanno chiuso gli occhi e provato a calarsi nei panni di un ragazzo qualsiasi, costretto a lasciare il proprio paese, tra dubi, incertezze, paure, ma spinto da un’unica grande forza: la speranza. E, a detta della Commissione selezionatrice formata da membri del Miur e del VIS, il risultato finale è stato apprezzato, tanto che i ragazzi del “Reba” si sono meritati una menzione speciale per il particolare impegno e l’efficacia descrittiva del lavoro realizzato. Un titolo che vale quanto una vittoria perché, classifica a parte, è la conferma di settimane di duro lavoro e di un messaggio di solidarietà colto, elaborato e condiviso.

(Articolo a cura di Eleonora Robuschi)

 

2/06: tutti in passerella con “La Stoffa dell’amore” in Largo Saluzzo

Sabato 2 Giugno, alle ore 22.30, in Largo Saluzzo, arriva un’iniziativa che strizza l’occhio all’estate e alla movida giovanile che popola San Salvario: “La Stoffa dell’Amore”, una sfilata di moda, inserita nelle attività salesiane della Movida Spirituale, pensata e voluta da Don Mauro Mergola, parroco salesiano della Parrocchia SS. Pietro e Paolo, in collaborazione con l’associazione Turris Eburnea, realtà che da anni si sperimenta con audacia mediante l’utilizzo del linguaggio della moda e dell’eleganza, organizzando incontri pubblici rivolti a ragazzi e ragazze finalizzati alla creazione di un confronto originale e creativo intorno a tematiche come l’amore, la donna, il linguaggio del corpo e le relazioni tra i giovani. La Stoffa dell’Amore – spiega Don Mauro Mergola – sarà un evento importante di condivisione e di  divertimento che abbiamo organizzato come Parrocchia, insieme a Turris Eburnia, associazione che è nata proprio qui in San Salvario nel 1941, per volere di Don Michele Peyron, l’allora vice parroco alla Chiesa Sacro Cuore di Maria.”

“La Stoffa dell’amore”

Sabato 2 Giugno 2018
Largo Saluzzo

Uno spettacolo di “moda controcorrente”, dunque, che intreccerà abiti da sogno, musica e intrattenimento. Qui ragazzi e ragazze potranno confrontarsi, alternando dialogo e gioco, infatti “durante la serata – continua don Mauro – i giovani dell’associazione sensibilizzeranno con delle testimonianze i coetanei della movida sul tema dell’amore, sulla sua scoperta, sul senso del pudore, sul rispetto di sé e dell’altro, attraverso la condivisione di un progetto di vita, in linea con il progetto di don Peyron. L’amore è una cosa bella, importante, che richiede capacità di progetto, responsabilità, custodia e dono di sé. Perché – conclude il parroco salesiano – il corpo non è un oggetto, ma espressione della persona inserita in un progetto più grande, quale quello della vocazione al matrimonio.”

L’iniziativa di moda si inserisce nell’ambito delle consuete attività della Movida Spirituale al sabato sera davanti alla Chiesa di Santi Pietro e Paolo in largo Saluzzo, momento che permette di accogliere molti giovani in uno dei luoghi di aggregazione privilegiati della vita notturna della città di Torino, attraverso incontri e colloqui affiancati da momenti di preghiera, opere di sensibilizzazione ed educazione civica e ambientale.

Maggiori Info su DonBoscoSanSalvario.it