Alessandria: il sindaco in visita all’Istituto Don Bosco

L’Istituto Salesiano Don Bosco, sorto più di cento anni fa nella periferia alessandrina, ha dato un forte impulso alla fioritura della cittadinanza di questo quartiere. Oggi si presenta con il Centro di formazione professionale – fratello maggiore di quello nato a Serravalle Scrivia – la Parrocchia, l’Oratorio e la Scuola paritaria dell’infanzia.  Per questa storica presenza cittadina, il Sindaco di AlessandriaGianfranco Cuttica di Revigliasco – professore di storia dell’arte – Venerdì 22 settembre, si è recato in visita alla Casa Salesiana della città. Un nutrito comitato di accoglienza tra bambini della scuola materna, i ragazzi del CFP, le maestre e i formatori, ha accompagnato il sindaco nella struttura  in occasione dell’inizio dell’anno formativo, voluto dal direttore dell’opera, Don Gianfranco Avallone, e dal neo direttore del CFP, Mauro Teruggi.

Nel suo discorso, tenuto davanti ad un composto ed attento uditorio, il Sindaco ha ripercorso la sua esperienza formativa nelle scuole salesiane, da studente prima e insegnante dopo, sottolineando la sua forte ispirazione educativa derivante proprio dagli insegnamenti di Don Bosco: “Il messaggio di Don Bosco è più che mai attuale, anzi mostra ancora di essere innovativo nell’approccio con i giovani e lancia un messaggio ancora oggi a tutte noi, persone coinvolte nella gestione della Cosa Pubblica, su come operare nella costruzione della nostra società. Li voleva Buoni Cristiani e Onesti Cittadini, ed ancora oggi è questo il lavoro dei Salesiani e di tutti i collaboratori laici, che ogni giorno si adoperano per mantenere vivo l’insegnamento di Don Bosco tramite il suo metodo educativo: il sistema preventivo che ci ha lasciato in eredità riassunto nel libretto autobiografico de Le memorie dell’Oratorio”.

La visita del Sindaco è proseguita con la foto-ricordo con tutti i ragazzi e i formatori, successivamente la visita ai laboratori, ospitati in un lungo capannone industriale suddiviso in settori attrezzati per formare gli allievi ai vari mestieri. Qui il Primo Cittadino ha manifestato molta curiosità alle attività e ai progetti in essere: prima si è soffermato nel laboratorio di “Controllo numerico”, un centro di lavoro che vede la collaborazione con le aziende del territorio, poi ha ancora osservato il laboratorio attiguo dove era in corso una lezione di PLC ad un gruppo di giovani che si stanno specializzando per gestire sistemi di automazione industriale.
In seguito, l’itinerario di visita ha fatto tappa nel laboratorio elettro-elettronico, corredato anche da un laboratorio di informatica e dalle attrezzature per costruire impianti elettrici domestici ed industriali, e nell’officina di meccanica tradizionale, completata da un reparto di saldatura, dove i giovani in uscita dalla scuola dell’obbligo possono specializzarsi nella tornitura e fresatura.
Nella parte rimanente del lungo capannone, il Sindaco ha potuto notare la nascente officina di meccanica d’auto: qui sono stati già installati il ponte a due colonne, una smonta-gomme, un’apparecchiatura informatica per la diagnostica e vari motori che troveranno posto tra i banchi attrezzati per le operazioni su cambi, ponti e assali.

“Tutto ciò è a servizio dei cittadini di Alessandria e non solo, perché il CFP è frequentato anche da giovani provenienti dai paesi vicini”, ha dichiarato il direttore Mauro Teruggi che ha accompagnato il Sindaco insieme ad alcuni formatori. “Il saluto è un arrivederci, – ha proseguito il direttore del CFP – perché vorremmo restituire la visita portando i ragazzi a Palazzo di Città e invitarLa a Gennaio 2018 per inaugurare le nuove officine e gli ambienti ri-ammodernati, attraverso i quali poter continuare ad essere un punto di riferimento per la formazione professionale e i Servizi al Lavoro”.

Cardinal Cagliero di Ivrea: una vocazione missionaria da 125 anni

Un inizio carico di significato quello dei 125 anni della casa salesiana di Ivrea, dedicata ad uno dei primi giovani missionari di Don Bosco, il Cardinal Cagliero.

Domenica 17 settembre si è infatti svolta di inizio anno scolastico che ha radunato allievi e genitori delle scuole elementari e medie dell’Istituto. In questo contesto l’Eucaristia è stata presieduta da Mons. Luigi Bettazzi, Vescovo emerito di Ivrea, che contestualmente celebrava i 50 anni di presenza nella città eporediese.

“Nel mio lungo viaggiare per il mondo come presidente di Pax Christi ho potuto constatare come nei luoghi più impensati trovassi la presenza di missionari o ex allievi che proprio da questo Istituto erano partiti” Mons. Luigi Bettazzi

La festa, che ha goduto inoltre della presenza degli ultimi due direttori della casa, Don Eligio Caprioglio e Don Riccardo Frigerio, è continuata, in puro stile salesiano, con la condivisione del pranzo ed un pomeriggio di giochi per ragazzi e genitori insieme.

Un ulteriore momento significativo è stato la visita di una nutrito gruppo di missionari salesiani provenienti da tutto il mondo che, guidati dal Consigliere Generale per la Missioni, Don Guillermo Basañes, hanno potuto visitare quello che rappresenta un pezzo importante della storia missionaria salesiana in preparazione del Mandato Missionario che si è tenuto a Valdocco domenica 24 settembre.

Il Pianeta Rosso, le missioni di esplorazione e il ruolo di Torino

Missione su Marte: Il Pianeta Rosso, le missioni di esplorazione e il ruolo di Torino

Incontro con Marco Gottero e Valter Perotto di Thales Alenia Space
17 Ottobre ore 20.30 – Aula Magna Don Bosco (Agnelli)

 

Per il 2018 è in programma un secondo viaggio verso Marte, in cui Torino avrà un ruolo davvero importante. Da un lato dovrà realizzare non solo un lander, ma anche un “rover”, un modulo in grado di spostarsi ed esplorare il pianeta rosso, sullo stile del Pathfinder o del Curiosity lanciati in passato dalla Nasa. Non solo, Il controllo della missione verrà svolto dalla sede di Amsterdam dell’Esa e tra due anni il centro di monitoraggio principale sarà allestito a Torino.

Thales Alenia Space è Prime Contractor del Programma responsabile dell’Intera progettazione delle due missioni 2016-2020, a capo di un consorzio industriale europeo. Nel 2020 sarà inviato sul pianeta rosso un Rover che esplorerà la superficie marziana per 218 giorni marziani (230 giorni terrestri) e attraverso una speciale trivella, scaverà nel sottosuolo, ad una profondità di due metri alla ricerca di tracce di vita passate e presenti.

Questo e molto altro ancora sarà l’oggetto dell’incontro programmato presso l’Istituto Agnelli di Torino Martedì 17 Ottobre 2017 alle ore 20, 30 dal titolo “Missione su Marte: Il Pianeta Rosso, le missioni di esplorazione e il ruolo di Torino”.

E’ possibile parcheggiare internamente l’auto in questa occasione.

Al Michele Rua: una festa per tutti!

E come ogni anno, la prima domenica di ottobre si accende dei colori della festa.
La FESTA DELLA COMUNITA’ alla quale sono invitati tutti, dall’oratorio alla parrocchia, dalla scuola al teatro, dagli sportivi ai sedentari, dai giovanissimi ai non tanto giovanissimi. Per questi ultimi, citando don Bosco, ci basta siano “giovani nel cuore”!

Il programma è molto semplice, ma sempre attuale.

Domenica 1 Ottobre 2017:

ore 10.30 Santa Messa all’aperto,
ore 13.00 Pranzo, per tutti coloro che desiderano fermarsi con noi, e nel mezzo, giochi, animazione, musica, attività manuali, creative, pratiche… e anche una simpatica sottoscrizione a premi per sostenere la realizzazione del primo “ORTO DIDATTICO” del Michele Rua, che inizierà la sua vita nella primavera prossima.

Ovviamente l’invito è rivolto a bambini, ragazzi e genitori ai quali verrà richiesta la partecipazione attiva nei giochi.

 

IUSTO, AIDP e OPP insieme per la professionalità degli aspiranti psicologi

Giovedì 5 Ottobre 2017, alle ore 11.00, presso lo Spazio Conferenze del Museo del Cinema di Torino (Mole Antonelliana, via Montebello 20 – 10124 Torino) si terrà la Conferenza Stampa di presentazione dell’innovativo accordo quadro tra gli enti IUSTO (Istituto Universitario Salesiano Torino), AIDP (Associazione Italiana per la Direzione del Personale) e OPP (Ordine degli Psicologi del Piemonte) che rende possibile, in via sperimentale, avviare tirocini di aspiranti psicologi anche in contesti che attualmente non impiegano la figura dello psicologo, ma che potrebbero essere interessati a farlo. Ad oggi infatti non è possibile inserire tirocinanti di psicologia in aziende prive di uno psicologo nel loro organico. Grazie all’intesa sottoscritta, le aziende sprovviste di una figura adatta per il ruolo di tutor del tirocinante, avranno a disposizione, senza alcun onere a loro carico, uno psicologo iscritto all’albo messo a disposizione dall’università IUSTO. Si offre quindi agli studenti e ai giovani laureati, la possibilità di svolgere tirocini in un maggior numero di sedi rispetto al passato e nel contempo, si favorisce una maggiore attenzione allo specifico apporto della psicologia all’interno delle organizzazioni.

 

 

Di seguito il CS redatto dagli enti partner dell’intesa:

 

Don Luigi Ciotti parla ai giovani – Il Salice

Il 25 settembre scorso, in occasione del pellegrinaggio di inizio anno, le quarte e le quinte scientifico del Liceo Valsalice di Torino si sono recate alla Certosa 1515 di Avigliana. Qui hanno assistito ad una conferenza tenuta da Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera e del Gruppo Abele, e in seguito alcuni dei ragazzi de “Il Salice”, storica pubblicazione interna dell’Istituto Valsalice, hanno avuto la possibilità di sottoporgli qualche domanda.

Ecco riportata l’intervista integrale con Don Ciotti:

Quale esperienza l’ha spinto a fare questa vita?

“Avevo 17 anni, prendevo il tram per andare a scuola e ogni giorno vedevo un signore con tre giacconi addosso seduto su una panchina, ormai diventata la sua casa, che leggeva e sottolineava i libri con una penna rossa e una blu. Per qualche giorno ho provato a offrirgli un caffè o un tè, ma lui non rispondeva mai: il mio primo pensiero fu che fosse sordo, ma quando le macchine frenavano nell’ incrocio accanto alla stazione lui alzava la testa e, in quell’ occasione, ho percepito la disperazione nei suoi occhi. Quell’ uomo era un medico diventato un barbone. Vedendo dei ragazzi assumere strani farmaci – precisa che all’epoca non si parlava ancora di droga – mi chiese di fare qualcosa per loro. Un giorno, andando a scuola, non lo vidi più: era morto. Da questo incontro nacque nella mia mente l’idea del Gruppo Abele che ormai ha 52 anni.”

Tornerebbe indietro?

“Sono felice di aver speso la mia vita ad aiutare le persone a trovare libertà e vita, pur nella consapevolezza dei miei limiti, ma ripercorrerei la stessa strada evitando, ovviamente, qualche errore.”

Qual è il suo punto di riferimento?

La strada, che nel Vangelo è luogo di gioia e festa ma anche di disperazione. Tanto è vero che l’11 novembre 1972, quando il Vescovo di Torino mi ha ordinato sacerdote, mi ha affidato come parrocchia la strada.”

Ha mai provato paura?

“Sì, qualche volta ho provato un grande senso di smarrimento. Una volta, alla chiusura di una conferenza in Calabria due agenti della scorta sono riusciti a bloccare sulla porta d’entrata un uomo armato. Ho provato paura per 5 minuti, poi è svanita.”

Qual è stato per lei il momento più difficile?

“Probabilmente la morte di mia madre, che quando è venuta a sapere che la mia vita era in pericolo ha cominciato a non dormire più e a stare male e questo l’ha portata a morire tra le mie braccia durante il tragitto in ambulanza da casa nostra all’ ospedale.”

Cosa le ha fatto pensare di poter cambiare le cose?

“Volevo spendere la vita per dare vita. La nostra, non mia – ci tiene a specificare – non è una lotta contro la mafia o l’illegalità, ma è una lotta per offrire libertà alle persone.”

Quanto la mafia è vicina a noi?

«La mafia ha i piedi in Sicilia ma la testa forse a Roma. La mafia diventerà più crudele e disumana, dalla Sicilia risalirà l’intera penisola per portarsi anche al di là delle Alpi.» (don Luigi Sturzo)

“Nasce in Sicilia ma ormai riguarda tutta la penisola. Esempi ne sono l’autobomba esplosa ad Aosta e il procuratore della Repubblica Bruno Caccia ucciso a Torino nel 1983.”

Che cosa risponde ai mafiosi che attentano alla sua vita?

“Si può uccidere una persona, ma non il movimento.”

Descrivendosi si è definito immigrato dal Veneto a Torino, perché questo aggettivo?

“Ognuno di noi ha le proprie radici e le mie sono le Dolomiti che qualche anno fa l’UNESCO ha dichiarato patrimonio dell’umanità e io (scherzosamente, ndr) dico di far parte del patrimonio dell’umanità. Credo che si debba essere fieri delle proprie origini, come io sono fiero di arrivare da una terra immersa nella natura.”

Cosa consiglia ad un ragazzo della nostra età?

“Non dimenticate mai che i dubbi sono più sani delle certezze e non date mai nulla per scontato, siate capaci di farvi raggiungere dallo stupore. Non deve venire meno la voglia di conoscenza perché la conoscenza è la via maestra del cambiamento, non basta trovare ma bisogna cercare e comprendere. Vi auguro di essere capaci di saldare la terra con il cielo e che i vostri punti di riferimento possano essere il Vangelo e la Costituzione Italiana. Siate capaci di vivere e non lasciatevi vivere.”

Nuova sezione sperimentale alle Medie Don Bosco Borgomanero

Tra le molteplici innovazioni cui ci ha abituato il Collegio Don Bosco di Borgomanero in questi ultimi anni, decisamente rilevante è quella che ha preso il via con l’inizio di quest’anno scolastico 2017-18. Riguarda una sezione della Scuola Media Inferiore, in cui si convogliano organicamente varie pratiche già sperimentate negli anni scorsi in altre sezioni, pratiche di cui si è registrato il funzionamento e che sono state altamente apprezzate da alunni e genitori.

Il Professor Marco Merlin (docente di Italiano, Storia e Geografia nella nuova sezione, ed ideatore e coordinatore del Progetto) spiega:

“Il primo problema da risolvere è stato, ed è tuttora, il nome da dare a questa nuova realtà: non «Sezione Digitale» perché si potrebbe pensare ad un uso esclusivo del computer, non «Senza Zaino» perché si potrebbe pensare ad una programmazione differente da quella ministeriale, forse «Sperimentale», anche se qualche genitore potrebbe pensare ad una sorta di esperimento e quindi ad un deficit di garanzia didattica. In realtà” prosegue Merlin “nulla viene perso della tradizione (si usano ancora libri e quaderni) ma gli alunni devono essere dotati di computer portatile in classe; le diverse materie condividono molto dei programmi, più che nell’usuale programmazione delle altre sezioni; l’uso delle mappe concettuali è costante e predomina sulle forme di apprendimento tradizionale; ci si basa sul Cooperative learning (l’apprendimento cooperativo) e sulle modalità della Flipped classroom (che prevede ad esempio che i compiti si facciano a scuola e non a casa)”.

A tutto questo si aggiungeranno, nel corso dell’anno scolastico, alcune piccole particolarità nell’apprendimento quali tecniche di memoria ed altri metodi di studio. Una sfida quindi molto interessante, che coinvolge la Scuola nella sua totalità (alunni, docenti, genitori) e che si allinea alle tendenze più innovative che si stanno sperimentando nella scuola italiana.

 

Rettor Maggiore in visita all’Istituto Internazionale di Teologia della Crocetta

Il clerico Antonio Carriero ha pubblicato un appassionato resoconto della visita del Rettor Maggiore all’Istituto Internazionale di Teologia della Crocetta:

SALESIANI PRIMA ANCORA CHE PRETI

«Voi siete confratelli in formazione come salesiani preti. Attenzione: non ho detto preti salesiani, ma salesiani preti».

Sono le parole di Ángel Fernández Artime che più hanno impressionato gli studenti della Crocetta di Torino che hanno ricevuto il 22 settembre 2017 la visita del Rettor Maggiore. Riecheggiano altre parole importanti che confermano la sua visione rivolte in precedenza a un confratello che aveva chiesto al vescovo di Chicago di accettarlo nella sua diocesi. Anche in quella occasione aveva ribadito:

«Se ti senti solo prete e non più salesiano, non c’è problema: il volo per Chicago lo pago io!».

Più chiaro di così. Non una semplice sfumatura linguistica ma una visione chiara e precisa: l’essere e il sentirsi salesiani viene prima dello stesso ministero sacerdotale che va vissuto proprio con lo stile di don Bosco.

SU FATHER TOM

E di un salesiano-prete ha subito parlato Don Artime, raccontando commosso alcuni dettagli della recente liberazione di padre Tom Uzhunnalil. Averlo riavuto vivo e riabbracciarlo «è stata una grazia del Signore. Come ho detto anche in conferenza stampa, non sapevamo niente». E ha proseguito: «Da tempo c’erano delle trattative fatte dagli Stati, però noi non sapevamo niente e non abbiamo potuto fare niente. Poi, il vicario Don Cereda ha ricevuto una telefonata nella quale lo si informava che padre Tom sarebbe arrivato a Ciampino con un aereo del califfato dell’Oman».

ESSERE SALESIANI PRETI 

Successivamente il Rettor Maggiore si è rivolto direttamente ai giovani confratelli che si preparano al presbiterato con gli studi di teologia riprendendo il pensiero iniziale. Si è decisamente scagliato contro una strisciante mentalità clericale che rischia di far dimenticare che si è prima salesiani e poi preti. Ha chiesto, quindi, ai docenti e ai formatori di aiutare i giovani in formazione a saper plasmare il proprio cuore come quello di don Bosco, che era prete quando celebrava la messa, quando era in oratorio in mezzo ai ragazzi, quando confessava, quando sognava e quando scriveva. «Non si è preti avendo nella testa solo concetti di teologia. Uno non è prete grazie al fatto di aver fatto uno studio più approfondito sul “De Gratia” o sul vangelo di Giovanni, che pure si devono studiare bene e in maniera profonda per non dire stupidaggini ai ragazzi e alla gente», ha affermato don Artime.

«Ma il cuore del salesiano prete deve essere un cuore riscaldato dall’amore per i giovani per riuscire a portare i giovani all’incontro con Gesù».

L’incontro si è poi trasformato in un momento di vera festa con la cena animata dai salesiani nigeriani, applauditissimi per le loro danze e i canti. Il Rettor Maggiore, dopo essersi divertito moltissimo per il clima di cordialità che l’ha coinvolto, salutando e ringraziando la comunità ha lasciato un’altra consegna ai docenti e ai formatori:

«Per favore, cari confratelli docenti, formatori…, non smettete mai di sorridere. Se un salesiano non sorride mai vuol dire che qualcosa è andato storto. E voi, giovani confratelli, se vedete un confratello che non sorride mai, non abbiate timore a chiedergli di farlo. Coraggio! Sempre felici, come ci voleva nostro padre, don Bosco».

Il direttore don Marek Chrzan, salutando don Artime, aveva colto il suo passaggio alla Crocetta come un dono inaspettato nella settimana che l’ha molto impegnato a Valdocco nel confronto con i superiori di tutto il mondo: «Siamo felicemente stupiti perché abbia trovato ancora uno spazio per noi. Passaggi così frequenti del successore di don Bosco nella stessa comunità non capitano spesso nel resto del mondo. Si vede che le parole sulla formazione non sono solo parole ma si vedono anche i fatti, e la sua presenza ne è la prova».

Festa di inizio anno Istituto Agnelli

Sabato 7 Ottobre i salesiani Don Bosco Agnelli nel cuore del quartiere industriale di Torino celebrano l’inizio dell’anno scolastico con l’inaugurazione delle nuove aule del triennio, scuola media e lavori del Centro Formazione Professionale .L’Eucaristia sarà presieduta dall’Ispettore Don Enrico Stasi ed animata dal coro delle scuole.
In occasione dell’80° Anniversario dell’Istituto Salesiano “Edoardo Agnelli” verrano distribuiti gadget celebrativi. La festa di inizio anno scolastico inizierà alle ore 9:30, i festeggiamenti proseguiranno fino alle 12:30 con il pranzo nei cortili della Scuola.
Diversi saranno i momenti celebrativi ordinari e straordinari durante tutto quest’anno, per “guardare al futuro con gli occhi di Don Bosco, facendo memoria del dono ricevuto, impegnandoci ad essere oggi, noi Don Bosco”, questo l’accorato auspicio del direttore, Don GianFranco Ferrari.

 

Programma della giornata

Ore 09.30 Arrivi e accoglienza

Ore 10.30 Eucaristia presieduta dall’Ispettore Don Enrico Stasi ed animata dal coro delle scuole

Ore 11.30 Inaugurazione nuove aule triennio, scuola media e lavori CFP e consegna del gadget dell’80°

Ore 12.00 Aperitivo in cortile

Ore 12.30: Pranzo insieme nei cortili della Scuola.

 

Menù del pranzo dell’80°

Pasta fresca in salsa aurora
Arrosto
Patate al forno ed insalata
Gelato e sorbetto

BEVANDE VARIE – COCA COLA, FANTA, ACQUA NATURALE E GASSATA

Il costo del pranzo è di 10,00 euro a persona

I Salotti del Venerdì Sera

Spazio Anch’Io è un’area situata al parco del Valentino e gestita dall’Oratorio San Luigi e dai suoi educatori per svolgervi diverse attività, dalla scuola di italiano allo sportello lavoro, dai laboratori creativi ai tornei sportivi .
il progetto prende le forme di “un’educativa di strada che si è fermata” all’interno del parco del Valentino proprio al centro, nella zona del campo in erba sintetica (compresa tra via delle medaglie d’oro e via Carlo Ceppi. Dal 2006 a oggi l’Educativa di strada dell’Oratorio Salesiano San Luigi opera sul territorio di San Salvario, dei Murazzi del Po e di altre zone nevralgiche di Torino. In particolare per quanto riguarda il quartiere di San Salvario, dal mese di febbraio 2013 a oggi, educatori, psicologi, volontari e salesiani lavorano con ragazzi italiani e stranieri che frequentano questo territorio interessato, attualmente, dal fenomeno della cosiddetta movida torinese. 

La manifestazione nasce con l’intento di offrire ai giovani modalità di divertimento alternative a quelle in cui prevale l’abuso di sostanze stupefacenti e/o l’assunzione smodata di bevande alcoliche, fornendo spunti di
riflessione, di dialogo e di confronto. Ci saranno numerosi ospiti, il cui obiettivo infatti è quello di andare al di là degli aspetti formali legati al ruolo ricoperto e di presentare la persona, il suo vissuto e il suo personale punto di vista in merito ai temi trattati. Gli interventi dei relatori e il successivo confronto con il pubblico presente dureranno all’incirca 1 ora ed inizieranno alle ore 23, terminando intorno alle ore 00.00.

Date degli Eventi 

  • 29 Settembre 2017

    Educazione Finanziaria e presentazione della piattaforma “CeloCelo”

  • 6 Ottobre 2017

    Con la parteciperazione di Don Mauro

  • 13 Ottobre 2017

    Con la partecipazione di Don Domenico Ricca (detto anche Don Mecu), che presenterà il suo
    libro sul carcere minorile di Torino: “Il cortile dietro le sbarre: il mio oratorio al Ferrante Aporti.”