“Ricevi un dono e lo rendi disponibile ad altri!” Così inizia il diaconato di Alessandro Botalla

Domenica 10 Dicembre 2017 si terrà l’ordinazione diaconale di Alessandro Botalla Buscaglia, alle ore 16.00 presso la Chiesa di Maria Ausiliatrice dell’Istituto Internazionale don Bosco di Torino, in Via S. Caboto, 27 (TO).

La celebrazione sarà presieduta da mons. Guido Fiandino, parroco della Parrocchia della Beata Vergine Maria delle Grazie e vescovo ausiliare emerito di Torino.

Alessandro Botalla (nella foto, il primo a sinistra) si racconta così:

Cosa vuol dire “diventare diacono” per te?

Vuol dire, innanzitutto, ricordarmi che è un dono da ricevere e vivere prima che una conquista mia, il raggiungimento di un obiettivo o l’esaudimento di un desiderio… “dentro” c’è molto di più di quello che riesco a capire, pensare e immaginare! Direi anche che è assumere come stile di vita la carità fraterna e il servizio…in poche parole il Vangelo, particolarmente nei riguardi dei giovani, dei più piccoli, bisognosi e fragili. Ricevi un dono e lo rendi disponibile ad altri! Infine direi che è anche la “tappa” che precede l’ordinazione sacerdotale.

Perché con don Bosco?

Bella domanda! Non credo ci sia tanto un perché…sarebbe un po’ come chiedere a un uomo o a una donna perché hai scelto proprio lei/lui! Sì, ci sono circostanze, persone, esperienze che hanno il sapore di don Bosco e hanno acceso in me il desiderio di seguire le sue orme, ma prima di tutto direi: c’è don Bosco che si è preso cura della mia vita, ha avuto uno sguardo di predilezione per me in uno dei momenti più importanti della mia vita. Grazie ad alcuni salesiani mi sono sentito a casa nel suo “stile di vita”, mi sono sentito a amato e accompagnato nelle scelte importanti da compiere per riconoscere e rispondere al dono della vita…in una parola mi sono sentito da subito “a casa”.

Chi ha giocato un ruolo importante in questa scelta?

Direi tutte le persone che in qualche modo hanno “dato vita alla mia vita!”, che sono state traccia del passaggio di Dio nella mia esistenza. In modo particolare direi la mia famiglia e alcuni confratelli salesiani che sono stati di stimolo, guida e supporto, nell’indicarmi la “vita vera” e l’essenziale sul quale radicare la propria esistenza per essere felice…soprattutto con il loro vivere a la loro presenza. Devo veramente tanto ad alcuni di loro!

Hai un episodio o un aneddoto da raccontarci che esemplifica la ragione della tua scelta?

Tanti, ma racconterei il primo che torna e ritorna nel mio cuore quando qualcuno mi fa una domanda simile. C’è un episodio che mi fa sentire davvero un figlio di don Bosco, anche io come tanti suoi ragazzi, ho avuto la grazia di poter ricevere una parola e uno sguardo che dava voce e vedeva quello che io non riuscivo a dirmi e dire e vedere quello che io al momento non ero in grado di vedere nella mia vita! Ero nell’ufficio dell’allora direttore della comunità salesiana: don Stefano Martoglio. Mentre stavo parlando mi stoppa, mi fissa dritto negli occhi e mi dice: «Ale, hai mai pensato che il Signore ti stia chiamando a diventare prete con don Bosco?». Ricordo ancora la sensazione… “mi sta mancando la terra sotto i piedi”… il silenzio che si era creato nell’ufficio e la novità che stava nascendo dentro di me da quella domanda che mai avrei neanche osato pensare! Mi alzo senza finire di parlare, in silenzio lo saluto e vado via. Bene, quella domanda ha iniziato a lavorarmi dentro, mi ha aperto orizzonti che prima non pensavo neanche esistessero, mi ha provocato a prendere la mia vita in mano seriamente e operare scelte concrete: Alessandro chi vuoi essere, qual è la tua vocazione? Direi un momento decisivo che mi ha permesso di rileggere nella giusta luce tanti altri episodi/aneddoti precedenti e soprattutto ha aperto la possibilità di tanti altri successivi.

 

I° Settimana di Avvento – Attesa e Desiderio

Il cammino che ci conduce al Natale passa per questa prima settimana di Avvento e ci propone di conoscere Maria attraverso i titoli mariani. L’attenzione di questi giorni si rivolgerà a Maria “Madre di Dio”: ciò che dà senso a desideri ed attese è il sogno di Dio su noi.
Qui di seguito i materiali per ragazzi delle scuole elementari, medie e delle scuole superiori. Inoltre, al fondo pagina, la possibilità di accedere all’area dedicata al materiale missionario e ai video del Commento del Vangelo di ciascun giorno dell’avvento, realizzato dai post-novizi salesiani dell’Istituto Teologico di Nave.

Disponibili, sempre online, i materiali per l’animazione missionaria dell’avvento:

Materiale Missionario

 

COMMENTO DEL VANGELO
Prima settimana di AVVENTO

 

Intenzione Missionaria Salesiana del mese di Dicembre

PER I SALESIANI AMMALATI E ANZIANI

“Perché continuino ad irradiare la gioia della chiamata e siano intercessori di abbondanti grazie del Signore per la missione salesiana”

Fede, speranza e carità sono le virtù della vita cristiana, che ci conducono alla “piena maturità di Cristo” (Ef. 4,13). Chi è più avanti nel cammino degli anni ha un tesoro sempre più grande a cui attingere. E’ una ricchezza che si rinnova tanto più la si dona. Tra generazioni anche di confratelli si può creare una comunione del bene che sfida tutti i cambi culturali, di linguaggio, di gusti e di mode. 
Preghiamo perchè questo dialogo e incontro tra saggezza ed esperienza da un lato e nuove generazioni dall’altro sia davvero fecondo. 

 

Beato Titus Zeman, fonte di immensa ispirazione del ritiro spirituale dei Salesiani

Sabato 25 Novembre, presso la Casa Madre di Valdocco, l’Ispettoria ha organizzato un ritiro spirituale, aperto alla partecipazione di tutti i confratelli, incentrato sulla figura del Beato Titus Zeman, guidato dalla meditazione di don Pierluigi Cameroni.

Un momento di ritrovo ispirato dal neo Beato Titus Zeman, salesiano slovacco e martire del regime comunista, che ha sacrificato la propria vita per i seminaristi. Morì in seguito a 13 anni di torture, carcere e lavori forzati sotto il regime comunista dell’allora Cecoslovacchia e nel mezzo del suo calvario disse: «Anche se perdessi la vita, non la considererei sprecata, sapendo che almeno uno di quelli che avevo aiutato è diventato sacerdote al posto mio».

Ecco una gallery dedicata a questa giornata, grazie al prezioso contributo del confratello, Don Cipriano Demarie:

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Mestieropol1°: il Salone dedicato ai Mestieri

Venerdì 24 e sabato 25 novembre 2017 ha preso il via a Torino, presso la sala di Valdocco, in Via Maria Ausiliatrice 32, MESTIEROPOL1°, il Salone dedicato ai Mestieri, rivolto agli allievi e allieve di II e III media, ai loro insegnanti e ai genitori. L’evento, che ha ottenuto il Patrocinio della Città Metropolitana di Torino, ha voluto essere un Salone dedicato alla presentazione dell’offerta formativa dei centri di formazione professionale di Torino, per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione, come prevede l’attuale ordinamento. Un’opportunità, per tutti i ragazzi, di conoscere quali mestieri e posizioni possono, un domani, andare a ricoprire, ed in che modo questi, si possano apprendere. Al salone saranno, appunto presenti le agenzie formative che operano sul territorio cittadino; Cnos-Fap, Ciofs- FAP, Casa di Carità Arti e Mestieri, EnAIP Piemonte, Engim, FSC, Filos, Agenzia Formativa Ghirardi, Immaginazione e Lavoro e Scuole Tecniche San Carlo. Ogni agenzia ha presentato l’eccellenza dei propri percorsi triennali di qualifica professionale, le modalità di svolgimento degli stessi, gli sbocchi occupazionali e formativi ad essi connessi.

I mestieri proposti sono stati molteplici grazie agli stand in cui gli studenti stessi, accompagnati dai loro tutor, hanno potuto rappresentare ai possibili futuri compagni l’arte di cui hanno intrapreso il cammino di apprendimento: estetiste, parrucchiere, orafi, meccanici, elettricisti, cuochi, camerieri…
Gli aspiranti hanno quindi potuto sperimentare la pratica del mestiere indossando gli attrezzi che ne sono propri.

Alla manifestazione sono stati presenti i rappresentanti di Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino e Città di Torino.

Guarda la Gallery

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“L’arte di animare. Animare l’arte”: i dati aggiornati

Il progetto “L’arte di animare. Animare l’arte” realizzato dalla Pastorale Giovanile Piemonte e della Valle d’Aosta con il sostegno della Fondazione Agnelli è un percorso creativo in cui i giovani hanno trovato uno spazio artistico e di animazione gestito da professionisti con cui fare esperienze di crescita personale e professionalizzante. Attraverso 3 weekend di formazione ha conseguito un congruo numero di risultati, raccolti in un documento pubblicato da Fondazione Agnelli che ne delinea gli aspetti peculiari propri del progetto.

 

Arte di Animare - Dati Aggiornati

Il ritratto di MGS Day: ragazzi dagli occhi desiderosi di parole Vere

Valdocco si è dimostrata nuovamente il cortile perfetto per accogliere gli oltre quattrocento ragazzi – dalla prima alla quinta superiore, provenienti dalle diverse opere Salesiane e delle Figlie di Maria Ausiliatrice del territorio piemontese e valdostano – del Movimento Giovanile Salesiano che Domenica 19 Novembre si sono qui riuniti per riprendere le tematiche del cammino intrapreso confrontandosi con il tema dell’anno pastorale “#nessunoescluso”, declinato secondo la dinamica del “Già chiamati, non ancora perfetti”.

“Già chiamati, non ancora perfetti” evoca il perenne conflitto tra bene e male con la chiara consapevolezza che il primo vince sempre. Questo l’innesco lanciato alla platea del teatro di Valdocco grazie alla visione di un estratto della pellicola cinematografica de “Il cavaliere Oscuro” di C. Nolan, che vede il personaggio dei fumetti creato da Bob Kane e Bill Finger, Batman, dove il Bene è continuamente messo alla prova: in questa storia l’eroe-pipistrello rischia di spingersi troppo in là,  esponendosi alla rottura con il suo codice morale. Il peso, il respiro, la profondità che caratterizza la dualità del personaggio di Batman sono stati solo i primi fili che hanno intrecciato la trama di questa domenica di MGS Day. Il tessuto poi si è ulteriormente arricchito con un chiaro riferimento alle Lettere di San Paolo nel passaggio in cui dice “non faccio il Bene che voglio, ma il Male che non voglio“. L’identificazione dei ragazzi con quei testi del Nuovo Testamento è stata immediata, nonostante quelle parole abbiano più di 1000 anni, i giovani si sono veramente sentiti chiamati per nome, perchè la loro personale dimensione attuale è caratterizzata da questa tensione continua tra il desiderio di realizzare il Bene e la fatica di adempierlo concretamente.

Altra attualizzazione che ha colto nel segno è stata quella relativa ai discepoli: emblema della continua oscillazione tra slanci ed entusiasmi – “Signore, farò tutto per Te” – e tra tradimenti e fatiche nel Credere, si veda rispettivamente la figura di Pietro e Tommaso; questa dinamica dei discepoli, quindi, non è così lontana dai giovani d’oggi e qui la Chiesa è nata e si è affidata a Gesù con quelle stesse dinamiche dei suoi apostoli.

La provocazione lanciata è stata raccolta con entusiasmo dai 440 ragazzi del Movimento Giovanile Salesiano che si sono dimostrati pronti nello svolgere una serie di attività di gruppo, per le quali sono stati suddivisi in 38 gruppi guidati dagli animatori.

Tutto questo condito dallo spirito dell’allegria tipicamente salesiana che ha saputo miscelare momenti di animazione – animazione da palco e grandi giochi che hanno coinvolto tutti i ragazzi nei diversi ambienti offerti da Valdocco – e momenti di introspezione e preghiera.

Il ritratto che scaturisce da questa iniziativa si pone in controtendenza rispetto a quel credo diffuso che vede una gioventù troppo distratta dagli smartphone, perchè come sottolinea Sr Carmela Busia, delegata di Pastorale Giovanile delle Figlie di Maria Ausiliatrice del Piemonte e della Valle d’Aosta: “L’immagine che porto via da questa esperienza è lo sguardo attento di questi ragazzi, che guardano e ascoltano desiderosi di parole Vere e sincere.”

MGS Day, Domenica 19 Novembre: ecco la galleria fotografica

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Ecco i materiali per l’avvento

Gli spazi urbani iniziano ad illuminarsi: si avvia il conto alla rovescia per il Natale. Tuttavia la preparazione a quel momento non può limitarsi ad una decorazione estetica, ma sarebbe opportuno accompagnarla con un percorso più profondo. Così, questo Avvento potrà avere un carattere speciale con l’arrivo di alcuni materiali per l’animazione. Una ricca offerta divisa in base all’età dei ragazzi: elementari, medie e superiori. Un percorso comune tra le Ispettorie del Piemonte e Valle d’Aosta, della Lombardia ed Emilia Romagna, del Nord Est che vuole offrire del materiale pastorale:

  • celebrazioni e buongiorni;
  • video commento al Vangelo del giorno;
  • il sussidio per l’Avvento ERA UNA VIVA ATTESA

Qui di seguito, si riporta la lettere del Delegato di Pastorale Giovanile dell’Ispettoria del Piemonte e della Valle d’Aosta.

Carissimi confratelli e collaboratori laici,

come ormai da tradizione in questi ultimi anni, vi proponiamo alcuni materiali realizzati dalla Pastorale Giovanile in vista del tempo di Avvento, sperando possano essere un aiuto nell’accompagnare i ragazzi delle nostre case ad accogliere il Natale del Signore.

Sviluppando questo itinerario a partire dalla Proposta Pastorale dell’anno, proponiamo per questo tempo di attesa e di preparazione di guardare al Signore che viene, con gli occhi di Maria camminando nella Chiesa e come Chiesa. E’ in particolare lo sguardo di Maria che emerge dal passo evangelico dell’Annunciazione (Lc 1, 26-38) la prospettiva che vogliamo fare nostra e proporre ai nostri ragazzi per prepararci assieme al Natale.

Settimanalmente pertanto sarà proposto un titolo mariano che, sviluppato e concretizzato in due atteggiamenti, permetterà, a partire dal confronto con la Parola e con alcuni testimoni, di accompagnare i ragazzi al Natale.

Essendo quest’anno l’Avvento di sole tre settimane, da domenica 3 a domenica 24 dicembre, abbiamo scelto comunque di proporre un cammino di quattro settimane,  aggiungendo una settimana introduttiva all’inizio dell’Avvento.

Questa la scansione tematica dell’itinerario:

  •  1a settimana, 27 novembre-3 dicembre:
    a. titolo mariano: Maria Madre di Dio.
    b. atteggiamenti: attesa e desiderio.
  •  2a settimana, 4 dicembre-10 dicembre:
    a. titolo mariano: Maria Immacolata.
    b. atteggiamenti: il bene fa bene e il male fa male.
  •  3a settimana, 11 dicembre-17 dicembre:
    a. titolo mariano: Maria Madre della Speranza.
    b. atteggiamenti: difficoltà e speranza.
  •  4a settimana, 17 dicembre-24 dicembre:
    a. titolo mariano: l’Annunciazione.
    b. atteggiamenti: dialogo e pienezza.


I. SCUOLA ELEMENTARE

a. presentazione generale del progetto.
b. 4 presentazioni Power Point per ciascuna settimana di avvento

Il materiale delle elementari è frutto della collaborazione a più mani delle Figlie di Maria Ausiliatrice del Piemonte e Valle d’Aosta e della Lombardia.

II. SCUOLA MEDIA.

1. Celebrazioni:
a. celebrazione di inizio Avvento.
b. celebrazione penitenziale.

2. Un buongiorno settimanale, che può essere sviluppato in due momenti, comprendente:
a. introduzione alla tematica a partire dal passo biblico di riferimento.
b. un testimone.
c. due video.
d. due canzoni.
e. un racconto.
f. una mini attività.

 III. SCUOLA SUPERIORE.

1. Celebrazioni:

a. Celebrazione di inizio Avvento.
b. Celebrazione penitenziale con video su Francesco Pirini.
c. Celebrazione di fine Avvento.

2. Due buongiorni settimanali comprendenti:
a. introduzione alla tematica a partire dal passo biblico di riferimento.
b. tre testimoni.
c. tre proposte di preghiera.
d. una proposta di impegno concreto.
e. due video.

Speriamo possa essere un aiuto utile e gradito. Grazie per il vostro impegno e per la vostra dedizione al servizio dei ragazzi che il Signore ci affida.
Buon cammino a ciascuno di voi, un ricordo nella preghiera.

 

 

 

 

 

 

CONTENUTI EXTRA:

 

Accedi alla Video - Gallery

Sono stati realizzati i video dei commenti del Vangelo del giorno dai post-novizi salesiani dell’Istituto Teologico di Nave.

Traslazione delle salme dei successori di Don Bosco a Valdocco

Nel pomeriggio di Lunedì 20 Novembre 2017 sono arrivate a Valdocco le salme di Don Luigi RICCERI, Don Egidio VIGANO’, don Juan Edmundo VECCHI MONTI, rispettivamente furono il sesto, settimo e ottavo successore di Don Bosco.

Le loro spoglie sono giaciute al Cimitero Salesiano presso le Catacombe di San Callisto in Roma fino a sabato mattina, quando hanno iniziato il loro viaggio dalla capitale a Torino; qui una delegazione della Comunità di Maria Ausiliatrice ha provveduto alla sistemazione presso l’ala dedicata, nella Cappella delle Reliquie della Basilica Maria Ausiliatrice.

Questa iniziativa, già avviata da don Pascual Chávez Villanueva – nono successore di Don Bosco -, nasce con il desiderio che i rettor maggiori possano riposare vicino al loro padre fondatore, Don Bosco – che oggi giace nell’urna di bronzo presso l’altare a lui dedicato all’interno del santuario mariano – che qui visse con i primi confratelli e avviò la sua instancabile opera pastorale con i tanti bambini e ragazzi che giungevano nel cortile di Valdocco. In questo luogo evocativo e denso di santità ebbe concretamente inizio la Congregazione Salesiana e, grazie a quest’opera di traslazione ancora in fase di completamento, si potrà avere una percezione immediata dell’enorme eredità storica, alla quale ciascun successore di don Bosco e i suoi figli hanno contribuito in questo bicentenario salesiano, che ad oggi può contare una presenza capillare in oltre 130 nazioni nel mondo.

     

    Corso di Formazione Generale del Servizio Civile: la comunicazione non verbale tra i giovani

    Mercoledì 15 e Giovedì 16 novembre a Torino Valdocco, in via Maria Ausiliatrice 32,  si è svolto il corso di Formazione Generale del Servizio Civile Nazionale e organizzata dalla Federazione SCS CNOSSalesiani per il Sociale del Piemonte e della Valle d’Aosta.
    Il modulo formativo, “Corpo Spazio Relazioni”, diviso in due incontri, è stato condotto il mattino da Rosita DeLuigi ricercatore confermato di Pedagogia generale e sociale presso l’Università di Macerata, Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo e docente di Pedagogia interculturale presso l’Università di Macerata; il pomeriggio la formazione è continuata sotto la guida di Rosanna Todisco, responsabile dellUfficio Servizio Civile. Organizzazione, Progettazione, Gestione bando di selezione, Tutoraggio, Formazione.
    Il tema affrontato è stato quello della comunicazione non verbale, nello specifico quella affrontata dal volontario del Servizio Civile nel momento in cui si relaziona con altre persone durante il servizio che presta.
    Il corso si è concentrato, in particolare, sulla comunicazione tra i più giovani, delineando questa dimensione relazionale  affrontandone  le problematiche: volgere l’attenzione verso se stessi, verso il prossimo e l’ambiente che ci circonda.
    Si è sperimentato, in questo modo, l’uso di canali di comunicazione non verbale come strumenti fondamentali della relazione educativa.
    Guarda la Gallery della Formazione:
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