Il seme piantato in Ruanda germoglia nella casa di don Bosco
- “Sono arrivato all’ordinazione diaconale con tanta gratitudine nel cuore, perché non ero solo ma insieme ai miei compagni, arrivati da tutto il mondo e insieme ai quali ho intrapreso il camminato durato tre anni, studiando Teologia all’Istituto Internazionale Don Bosco in Crocetta“, queste le parole di Jimmy Muhaturukundo, che ha ricevuto il primo grado dell’Ordine Sacro della Chiesa lo scorso 10 giugno presso la Basilica di Maria Ausiliatrice, felice che il Signore lo abbia chiamato con altri e per gli altri.
Giunto in Italia all’età di sette anni, salvandosi dal genocidio del Ruanda grazie al prete missionario don Giuseppe Minghetti, Jimmy incontrerà il mondo salesiano frequentando da bambino gli estate ragazzi nell’Oratorio vercellese con don Piermario Majnetti, avvicinandosi così al carisma di don Bosco, maestro e amico dei giovani.
Qualche anno più tardi a Trino Vercellese riconoscerà l’opera salesiana in don Matteo Mura, che risveglierà in lui il desiderio di far crescere quel seme, amorevolmente piantato in Ruanda dalla sua mamma tra un gioco e l’altro attraverso la lettura delle pagine del Vangelo.
Ha avuto inizio così il cammino salesiano di Jimmy quando “Matteo ha ripreso quel semino e gli ha dato il colore di don Bosco” ed è stato proprio lui a fare da testimone alla professione perpetua del giovane di origine ruandese.
“Oggi mi sento come una barca a vela in mezzo al mare, che il vento soffi e che sia vento dello spirito e che mi porti dove Dio vuole…“, il saluto del neo-diacono alla luce dell’esperienza vissuta sotto il manto dell’Ausiliatrice.